Comitato Etico Locale - Sperimentazione Clinica Medicinali c/o UOC Farmacia AOUS – Viale Bracci - 53100 Siena Telefono 0577-586358 E-mail [email protected] Riunione CEM AOUS 23.02.2010 Il giorno 23.02.2010, alle ore 10.00, presso l’Aula 11 del Centro Didattico Le Scotte, si è riunito il Comitato Etico Locale per la Sperimentazione Clinica dei Medicinali per discutere il seguente Ordine del Giorno: - Quesito sulla questione assicurativa - Comunicazioni - Approvazione del verbale della riunione del 25.01.2010 - Esame delle sperimentazioni cliniche pervenute - Varie ed eventuali SI DÀ ATTO CHE RISULTANO PRESENTI: 1. Prof. Remo Martini – Professore Ordinario Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Siena, esperto in materie di area giuridica, già Preside della Facoltà (Presidente); 2. Prof. Lucio Andreassi - Professore Emerito di Dermatologia; 3. Dott. Gino Bicci, Rappresentante del Tribunale dei Diritti del Malato. 4. Dott.ssa Patrizia Blardi, Ricercatore – Centro di Farmacologia clinica – Farmacotossicologia e Terapia medica dell'Università degli Studi di Siena; 5. Dott.ssa Patrizia Funghi - Bioeticista; Dipartimento Scienze Medico-Legali e Socio Sanitarie, Università degli Studi di Siena; 6. Prof. Stefano Gonnelli – Internista - Professore Associato di Medicina interna, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Siena (Coordinatore Scientifico); 7. Dott.ssa Gina Gasperini – Coordinatore Politiche del Farmaco dell’Azienda ASL 7 di Siena. 8. Dott. Marco Lorini, Medico di Medicina Generale convenzionato dell’Azienda ASL 7 di Siena; 9. Dott. Filippo Misiani, Responsabile della U.O.C. Farmacia ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera Senese; 10. Dott. Roberto Monaco, Rappresentante dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri; 11. Prof. Alessandro Mugelli - Farmacologo; Professore Ordinario di Farmacologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Firenze; 12. Dott.ssa Laura Radice, Facente Funzioni del Direttore Sanitario dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Senese. 13. Dott. Marcello Bozzi, Facente funzioni del Dott. Lorenzo Vegni Collab. Prof. San. Esperto U.O.P. Assistenza Infermieristica – Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. A questo punto, constatata la presenza del numero legale il Presidente dichiara aperta la seduta. SONO ASSENTI GIUSTIFICATI: 1. Prof. Alberto Auteri – Internista - Professore Ordinario di Medicina interna, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Siena. 2. Dott. ssa Silvia Bruchi, Pediatra di libera scelta convenzionata dell’Azienda ASL 7 di Siena; 3. Prof. Sandro Forconi - Professore Emerito di Medicina Interna; 4. Prof. Mario Gabbrielli – Medico Legale – Professore Ordinario di Medicina Legale, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Siena. 5. Dott. Marco Picciolini , Dirigente Medico dell’Azienda ASL 7. 6. Prof. Marco Ventura - Facoltà di Giurisprudenza/Dipartimento di Diritto Pubblico/Università degli Studi di Siena. E’ presente in qualità, di Consulente Economico esterno, il Dott. Andrea Paolini. Assume la funzione di segretario verbalizzante la Sig.ra Lucia Polverelli. I componenti del Comitato dichiarano che si asterranno dal pronunciarsi su quelle sperimentazioni per le quali possa sussistere un conflitto di interesse di tipo diretto o indiretto. Omissis - Esame delle sperimentazioni cliniche pervenute Il Comitato procede all'esame collegiale delle richieste, che sono state istruite dal Coordinatore Scientifico, Prof. Stefano Gonnelli in collaborazione con il farmacologo, Prof. Mugelli il quale ultimo enuncia, comunque, di volta in volta, eventuali ed ulteriori rilievi. Il Comitato per ciascun protocollo considera le qualifiche degli sperimentatori, opera in ottemperanza al Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 211 “Attuazione della direttiva 2001/20/CE relativa all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione delle sperimentazioni cliniche di medicinali per uso clinico”- verifica che la documentazione 1 presentata corrisponda a quanto previsto al punto 3.1.2 del Decreto Ministeriale del 15.7.97 “Recepimento delle linee guida dell'U.E. di Buona Pratica Clinica per la esecuzione delle sperimentazioni cliniche dei medicinali”. Il Comitato, per ciascuno studio, verifica che lo sponsor, o i fondi di ricerca ad hoc, garantiscano una idonea copertura assicurativa, valuta la giusta imputazione dei costi e prende atto del compenso globalmente previsto per la sperimentazione, mentre si riserva ogni valutazione per quanto riguarda la congruità degli “eventuali compensi” di cui al punto 5.3. dell’allegato 1 al D.M. 18.3.98 Linee guida per l’istituzione ed il funzionamento dei Comitati Etici. Il Comitato ricorda agli sperimentatori: che sarà necessaria la revisione degli studi dal loro inizio e per tutta la loro durata. Il Comitato specifica che nessun soggetto deve essere ammesso ad uno studio prima che il Comitato abbia fornito approvazione scritta/parere favorevole sullo studio stesso. Il Proponente deve ottemperare alle disposizioni legislative vigenti e riferire immediatamente al Comitato relativamente a: - Deviazioni dal protocollo, o modifiche allo stesso, che pertanto non potranno essere avviate senza che il Comitato abbia espresso, per iscritto, parere favorevole ad uno specifico emendamento, eccetto quando ciò sia necessario per eliminare i rischi immediati per i soggetti o quando le modifica riguardino esclusivamente aspetti logistici o amministrativi dello studio. - Modifiche che aumentino il rischio per i soggetti e/o che incidano significativamente sulla conduzione dello studio. - Tutte le reazioni avverse dei farmaci in sperimentazione. - Nuove informazioni che possano incidere negativamente sulla sicurezza dei soggetti o sulla conduzione dello studio. - Il Comitato dichiara la propria estraneità all’assunzione di responsabilità di tipo patrimoniale nei confronti degli atti amministrativi che saranno adottati in relazione ai pareri espressi dal Comitato medesimo. Omissis Lettera del Dott. Andrea Messori del 02.02.2010 pervenuta il 10.02.2010 Invio estratto dal verbale: [email protected],[email protected],[email protected],[email protected] RANIBIZUMAB VS BEVACIZUMAB NELLA DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL’ETA’ CON NEOVASCOLARIZZAZIONE COROIDEALE: STUDIO OSSERVAZIONALE CON VALUTAZIONE DI EFFICACIA PROPENSITY-MATCHED (STUDIO PROBERA). Studio osservazionale, non commerciale proposto dalla Società Italiana Farmacisti Ospedalieri (SIFO) che interessa la UOC di Farmacia AOUS, Responsabile della Struttura: Dott. Filippo Misiani, Responsabile scientifico del progetto: Dott. Silvano Giorgi, da effettuarsi in collaborazione con la UOC di Oculistica, Responsabile della Struttura: Prof. Aldo Caporossi, Responsabile clinico: Dott. Claudio Traversi. Aspetti economici e amministrativi Il proponente dichiara che: - La prescrizione dei farmaci è parte della normale pratica clinica e la decisione di prescrivere il farmaco Ranibizumab o il farmaco Bevacizumab al singolo soggetto è del tutto indipendente da quella di includere il soggetto nello studio. - Non sono previste indagini od es. di laboratorio che esulino o eccedano da quelli effettuati nella comune pratica clinica per la gestione ed il trattamento di pazienti affetti da degenerazione maculare correlata all’età. - I pazienti arruolati verranno contattati telefonicamente per sottoscrivere la dichiarazione di consenso al trattamento dei dati personali - Non ci sono terzi (Enti o Sponsor) direttamente interessati ai risultati della sperimentazione in oggetto. - Non è da prevedersi alcuna spesa aggiuntiva per il SSN - La ricerca non implica alcun rischio, pertanto, per il tipo di indagine che intende intraprendere, non è prevista la stipula di una copertura assicurativa. - Trattandosi di uno studio di tipo non commerciale viene chiesto esonero dal pagamento degli oneri fissi. Documenti presentati - Lettera di presentazione - Dichiarazione del promotore e del coordinatore sulla natura osservazionale dello studio - Schema riassuntivo aspetti economici. E’ stato acquisito il parere favorevole del Consulente Economico del CEM AOUS. - Protocollo versione finale - Sinossi versione finale - Modello di informazione, informativa e manifestazione del consenso al trattamento dei dati personali - Scheda raccolta dati - Lista dei centri partecipanti allo Studio Osservazionale PROBERA Razionale dello studio La degenerazione maculare legata all’età (AMD) provoca una perdita della vista grave ed irreversibile e rappresenta la causa principale di cecità legale nei soggetti di età superiore ai 50 anni nel mondo occidentale. La maggior parte dei pazienti con grave perdita visiva presentano una AMD di tipo essudativo caratterizzata dall’insorgenza di una neovascolarizzazione che coinvolge la fovea. La neovascolarizzazione maculare nella AMD solitamente insorge, al di sotto della retina, dalla circolazione coroideale e viene chiamata neovascolarizzazione coroideale (CNV). 2 L’eziopatogenesi della CNV non è completamente nota, tuttavia vi sono evidenze suggestive del fatto che i fattori angiogenetici giochino un ruolo nella patogenesi della malattia. Tra i fattori angiogenetici conosciuti, il VEGF (Vascolar Endothelial Growth Factor) rappresenta il maggior stimolo responsabile della neovascolarizzazione. Il VEGF è un fattore di crescita che ha diversi effetti pro angiogenetici: esercita un potente effetto mitogeno soprattutto sulle cellule endoteliali, aumenta la vitalità delle cellule endoteliali inibendo l’apoptosi, incrementa la permeabilità vascolare e stimola la chemiotassi dei progenitori endoteliali. Nell’uomo vi sono 4 isoforme biologicamente attive del VEGF con diverse sequenze aminoacidiche. Sono state sviluppate diverse strategie farmacologiche per indurre l’inibizione del VEGF. Bevacizumab (Avastin, Roche) è un anticorpo monoclonale anti-VEGF di 148 kDa, approvato dall’AIFA per uso endovenoso nel trattamento del cancro del colon retto metastatico. Dal maggio 2005, a seguito di studi pionieristici effettuati da un gruppo di ricercatori americani, sono stati pubblicati numerosi lavori che riportano l’utilizzo “off-label” di Bevacizumab per malattie retiniche vascolari e nei quali è stato segnalato un evidente miglioramento delle lesioni a seguito della somministrazione. L’utilizzo intravitreale è stato riportato in numerose case series retrospettive pubblicate in letteratura con risultati positivi sia funzionali che anatomici, Il Bevacizumab è stato somministrato come iniezione intravitreale per lo più con un dosaggio di 1 mg (pari a 0,04 ml del farmaco disponibile in commercio ad una concentrazione di 25 mg/mL). Non sono stati riportati eventi avversi oculari e sistemici. Relativamente agli eccipienti utilizzati nella preparazione sistemica, non ci sono segnalazioni di possibile tossicità retinica . Disegno dello studio Studio multicentrico, di tipo osservazionale di coorte retrospettivo e prospettico. Obiettivi dello studio. Questo studio è finalizzato a condurre una valutazione osservazionale retrospettiva e prospettica di efficacia comparativa analizzando su base multicentrica una coorte di pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età, inseriti nei registri locali relativi a questa patologia e sottoposti a trattamento con Ranibizumab o Bevacizumab. Lo scopo dello studio è confrontare, con un metodo puramente osservazionale e non sperimentale, l’efficacia di queste due terapie. Le terapie, somministrate in maniera mutuamente esclusiva, rientrano nella normale pratica clinica. L’inclusione del paziente in una determinata strategia terapeutica non è decisa in anticipo dal protocollo di sperimentazione, ma rientra nella normale pratica clinica e la decisione di prescrivere il medicinale è del tutto indipendente da quella di includere il paziente nello studio. Durata dello studio La raccolta dei dati si estenderà fino al 31 Maggio 2010 a cui seguirà un mese per condurre l’analisi statistica dei risultati. Procedure Trattandosi di uno studio osservazionale, la procedura prevede la sola raccolta e successiva analisi statistica dei dati relativi a sesso, età, tipo di trattamento somministrato, data della prima somministrazione, acuità visiva (rilevata al baseline, a 6 mesi e a 12 mesi), area della lesione retinica (rilevata al baseline, 3, 6 e 12 mesi), spessore retinico centrale (rilevato al baseline, 3, 6 e 12 mesi), di pazienti che sono stati sottoposti a terapia con i due farmaci anti-VEGF oggetto dell’osservazione. Tali dati sono già in possesso delle U.O. di Oculistica in quanto rientrano nelle normali rilevazioni effettuate a seguito di somministrazione di tali farmaci. La raccolta dati, effettuata solo a seguito di presentazione e sottoscrizione da parte dei pazienti del modulo di consenso del trattamento dei dati, verrà effettuata nel rispetto della norme del Codice in materia di protezione dei dati personali relative alla raccolta mediante strumenti elettronici. Al termine della raccolta i dati saranno sottoposti ad analisi statistica tramite la metodica del propensity matching. Numero dei centri partecipanti. Un totale di 14 Farmacie Ospedaliere e la collaborazione delle rispettive Unita’ Operative di Oculistica. Tipologia dei pazienti. In ognuno dei 14 centri, verranno identificati tutti gli adulti (età superiore ai 55 anni) che hanno ricevuto la prima dose di un trattamento intra-vitreale con Bevacizumab o Ranibizumab tra il 1 Gennaio 2008 e il Maggio 2009. Sulla base dei calcoli di potenza statistica il numero minimo di pazienti previsto per tale osservazione è pari a 75 pazienti per braccio. Trattandosi di uno studio multicentrico nazionale, che prevede l’arruolamento di un minimo di 150 pazienti e la partecipazione di circa 14 centri sperimentali, l’arruolamento previsto per ogni centro corrisponde ad un minimo di 1011 pazienti . Criteri di inclusione - trattamento con bevacizumab intravitreale o ranibizumab intravitreale conseguente a diagnosi di degenerazione maculare con neovascolarizzazione coroideale correlate all’età. - prima dose somministrata tra il 1 Gennaio 2008 e il 31 Maggio 2009 - misurazione dell’acuità visiva tramite la misurazione effettuata tramite l’ETDRS chart o tramite gli Snellen equivalent effettuata all’inizio del trattamento. Criteri di esclusione - pazienti sottoposti a precedenti trattamenti effettuati con terapia fotodinamica o steroidea - pazienti sottoposti ad operazioni chirurgiche a carico dell’occhio sottoposto a trattamento - emorragia retinica massiva 3 Il Comitato giudica la documentazione completa e il razionale clinico di considerevole interesse. Pertanto il Comitato all’unanimità esprime parere favorevole in merito all’idoneità del protocollo autorizzando altresì i conseguenti adempimenti amministrativi. Il Comitato, precisa che, come previsto dalla normativa vigente in materia, il proponente e gli sperimentatori locali dovranno comunicare al Comitato Etico le seguenti informazioni relative all’andamento dello studio: data di inizio arruolamento, data di fine arruolamento e data di conclusione dello studio. Inoltre dovra' essere fornito un rapporto annuale sullo stato di avanzamento dello studio. Omissis Il Comitato si aggiorna al 29 marzo 2010. La riunione si conclude alle ore 13.00. F.to il Coordinatore Scientifico Prof. Stefano Gonnelli F.to il Presidente Prof. Remo Martini F.to il Segretario verbalizzante Sig.ra Lucia Polverelli Siena, 24.02.2010 4