IL PROPRIETARIO DEGLI HORNETS VEDERLO A LATO DELLA NOSTRA PANCHINA CONTINUA A REGALARMI DEI BRIVIDI ANCORA OGGI FACCIO FATICA A CREDERCI "L& «Jordan mi fa emozionare» IL MONDO DI BELINELLI TRA NBA. NAZIONALE E BASKETCITY Leggenda «Ci parlo spesso, però mi mette ancora in soggezione» Alessandro Gallo • San Giovanni in Persiceto LA NBA E GLI EUROPEI, LeBron James e Michael Jordan, Virtus e Fortitudo. E il sogno di vedere un derby, da metà giugno in poi, che metta in palio la serie A. Marco Belinelli, che ha chiuso anzitempo la stagione - voleva fortissimamente rivivere le emozioni dei playoff- guarda già oltre. Belinelli, qual è ora la sua giornata tipo? «Mi alleno. Cerco di tenermi in forma tra pilates e fitness. Devo eliminare la massa grassa. E stare attento a tavola. Sono rientrato a San Giovanni il 14 aprile, proprio il giorno del derby. Qualche cosa mi sono concesso». Lavoro specifico con il suo mentore Sanguettoli? «Dipenderà anche dagli impegni di Marco. Qualcosa, spero, faremo. Nel frattempo mi sto coordinando anche con Matteo Panichi, il preparatore della Nazionale». • • L'Italia sarà pronta per gli Europei: gli errori del passato ci faranno crescere Guardare i playoff dalla tivù... «Fa male, molto male. Mi brucia ancora. Ci credevo ai playoff, li volevo». Cosa è successo? «Abbiamo lottato fino alla fine, ma abbiamo perso troppe gare tra gennaio e febbraio». dan, che è proprietario della squadra nella quafe lei gioca? «Affrontare James, anche se lui è incredibile, ormai è diventata un'abitudine. Parlare con Jordan mi mette ancora in soggezione. E' emozionante. Tra qualche anno, forse, metabolizzerò tutto». Resterà a Charlotte? «Ho ancora un anno di contratto. Sto bene, benissimo. Con i compagni, con gli allenatori, con il club. Il contratto c'è, ma il mondo della Nba cambia rapidamente». Il prossimo, sarà il suo ultimo contratto Nba? «Non lo so. Ho 31 anni, mi sento giovane. E soprattutto mi diverto ancora». L'idea di interpretare il suo ruolo, come se dovesse timbrare il cartellino non le piace. «Intendiamoci, guadagno tanto, guadagno bene. Ma l'aspetto più bello è continuare ad andare in palestra. E divertirsi». Capitolo Nazionale: è l'anno buono? «Spero. Quello che è sicuro è che siamo carichi. Ho parlato con Messina, Panichi, Gallinari. Dobbiamo imparare dagli errori commessi un anno fa. Ma abbiamo un vantaggio». Quale? «Abbiamo più tempo per lavorare tutti insieme». Dalla Nazionale alla serie A2. «Volete che dica quello che spero?». Deve. «Vorrei il derby in finale. Sarei molto contento. Sarebbe un bel vedere per tutti. Per Bologna, certo, ma anche per il basket italiano. Avrei voluto vedere Pronostico secco: chi vince? la Fortitudo nella serie contro Agrigen«Golden State». to, non ci sono riuscito. Ma sono semPerché? «Di là c'è il Re, LeBron, Golden State pre in contatto con Mancinelli. Andrò ha una panchina meno forte. Ma ha a vedere la serie con Treviso. Un derby di finale sarebbe un'emozione pazzeDurant». sca». Finale Golden State-Cleveland? «Attenzione a Boston. In tempi non sospetti avevo pensato a Warriors-Celtics come ultimo atto della stagione». Emoziona di più affrontare LeBron o parlare con Michael Jor- Lei ha cominciato in Virtus, ha proseguito in Fortitudo: non manchererebbero gli sfottò. «Sono grande ormai. Non credo di dover spiegare le miei scelte. L'amicizia con Mando è qualcosa di forte. Come forte è stata l'accoglienza che l'anno scorso mi tributò il PalaDozza quando ci arrivai con la maglia dell'Italia. Mi vengono ancora i brividi. Poi vorrei fare un'aggiunta». • • Spero che in finale di A2 ci siano Virtus e Fortitudo: sarebbe un derby fantastico La faccia. • • Sento spesso Mancinelli: sta giocando molto bene Bravi anche Candì e Montano te cose. Quando eravamo giovani io, Mancinelli e Fultz, si giocavano le finali scudetto, quelle di Eurolega. C'erano anche Bargnani, Gallinari. Ora molte cose sono cambiate. Ma è normale che sia così». «Mancio sta giocando molto bene questi playoff. Da capitano». «Curo un po' i miei interessi, mi sposto tra Milano, Roma e Napoli». Oltre a pilates e fitness? La Virtus, nel frattempo, incrocerà la strada di Roseto, dove gioca Robert Fultz. «Un altro amico. Sono contento per quello che sta facendo». I giovani di Fortitudo e Virtus, come le sembrano? «Non li ho seguiti molto. Dagli States non era facile. Ma qualcosa so». Leo Candì, però... «Fisicamente mi sembra pronto». Un anno f a , però, lei disse che le piaceva molto Montano. «Non ho cambiato idea. Disputò un playoff eccezionale. Aveva sempre la faccia giusta, entrava in campo deciso, prendeva i suoi tiri. Senza paura». Sembra la descrizione di un piccolo Belinelli. «Questo è un giudizio che lascio alla critica. Non spetta certo a me». C'è qualche piccolo Belinelli in circolazione? «Non lo so. L'unico che può dirlo, forse, è Marco Sanguettoli». M a in giro c'è la stessa passione che vedeva ai suoi tempo? «Diciamo che sono cambiate mol- Niente ferie? «Penso di fare qualcosa all'inizio di luglio, magari in Sardegna. Dobbiamo valutare anche gli impegni della mia fidanzata, Martina». E la passione per l'abbigliamento? «Quella resta. Penso che andrò anche a Firenze, a seguire le sfilate legate a Pitti. Poi mi piace sempre girare per negozi, vestirmi come più mi piace». In prospettiva questa sua passione potrebbe anche diventare un lavoro vero e proprio? «Sinceramente non sono in grado di prevederlo». Oltre alla passione per l'abbigliamento sarebbe in grado di disegnare dei nuovi modelli? «Non lo so. Quando ero piccolo me la cavavo piuttosto bene nel disegno». E adesso? «Resta una incognita. Ma le idee su come vorrei certe cose le ho stampate in testa». La carriera di Marco Da San Giovanni agli Usa Percorso da predestinato San Giovanni in Persiceto MARCO BELINELLI è nato a San Giovanni in Persiceto il 25 marzo 1986. Muove i primi passi nella Vis Persiceto, poi passa alla Virtus con cui esordisce in serie A nel 2002. Passa alla Fortitudo con cui vince lo scudetto 2005. Nel 2007 è prima scelta Nba: due stagioni con Golden State, una con Toronto, due con New Orleans, una con i Chicago Bulls, due con San Antonio, una a Sacramento e l'ultima a Charlotte (74 gare e 780 unti). Con la maglia degli Spurs a vinto l'anello nel 2014 (primo e unico italiano come giocatore) e la gara del tiro da tre all'Ali Star Game dello stesso anno. Ha ancora un anno di contratto con gli Hornets da 6,5 milioni di dollari. E 13:==»- SPORTVABI