31 Gazzetta del Sud Lunedì 4 Luglio 2016 Sport . Basket: stasera a Torino prende il via il Preolimpico Italia, comincia la rincorsa a Rio «I Giochi sogno da realizzare» Dagli Nba Gallinari e Belinelli a capitan Datome gli azzurri credono nella conquista del “pass” Si parte. Stasera alle 21 a Torino comincia il Preolimpico di basket. L’Italia si presenta da favorita ma strappare il pass per Rio non sarà facile perché la concorrenza è di altissimo livello. Il debutto è con la Tunisia. Il ct Ettore Messina sta vivendo con particolare emozione la vigilia dell’esordio: «C’è grande entusiasmo intorno alla Nazionale e siamo grati ai tifosi per l’affetto che ci stanno dimostrando. Ora è arrivato il tempo delle partite che contano. Mi aspetto di vedere quello su cui abbiamo lavorato in questo mese di raduno. Dobbiamo avere accortezza offensiva, colpire gli avversari nei loro punti deboli e giocare in base alle nostre caratteristiche. In difesa voglio la stessa aggressività vista fin dal primo giorno. Le squadre che vincono sono accomunate da una qualità: la disciplina in campo. Ogni elemento sa quando lasciare spazio al compagno e quando prendersi le proprie responsabilità. Ho sempre detto che la disponibilità dei ragazzi è totale e non è scontato dopo una stagione lunga e faticosa. Da parte di tutti c’è voglia di raggiungere un obiettivo importante. Non so se siamo al 100%, ma come uno studente ci siamo preparati seriamente. Poi può sempre arrivare una domanda a trabocchetto, ma avendo studiato possiamo uscirne brillantemente. Tutte le avversarie sono temibili, perché a livello internazionale non esistono giocatori scarsi. La differenza? Prendere la decisione corretta un secondo prima degli altri. Contro la Tunisia dobbiamo mostrare subito un atteggiamento aggressivo ed essere pazienti in attacco: sarà necessario essere continui e non cercare a tutti i costi di spaccare la partita già nel primo quarto. Belinelli? Avrà una visita di controllo: si è allenato con la squadra e ha tanta voglia di esserci, ma l’ok lo darà il medico». Messina parla anche del suo futuro: «Sto molto bene in Nazionale e con Petrucci abbiamo parlato della possibilità di continuare il percorso insieme, ma devo confrontarmi anche con gli Spurs. Voglio però ringraziare il presidente perché ha sempre sottolineato che la sua volontà è quella di rinnovare indipendentemente dal risultato del Preolimpico». Gianni Petrucci sin dai giorni del suo ritorno al vertice della Federazione ha messo al primo punto del suo programma la Nazionale e il ritorno ai Giochi: Servizi di Paolo Cuomo «Siamo qui per inseguire un sogno che solo pochi anni fa sembrava impossibile. Ci sono i presupposti per riuscire a qualificarsi. Tutti parlano di Grecia e Croazia, anche se in realtà non vogliamo sottovalutare e non ci fidiamo di nessuna avversaria, a partire dalla Tunisia. E anche il Messico mi sembra competitivo. La tensione aumenta, ma è la stessa di chi sa che sino a questo momento ha prodotto il massimo. È un’Italia con numeri importanti che Ettore Messina ha ben amalgamato in vista del debutto. Il gruppo è fondamentale – come ha dimostrato la Nazionale di calcio – e lo preferisco. Ma servono anche le stelle, perché possono dare quel qualcosa in più. Giocheremo in casa: è un vantaggio e inevitabilmente la pressione c’è. Ma se uno è campione, gioca bene anche sotto pressione». Chiosa fi- Il presidente Petrucci fiducioso: «Lotteremo per un traguardo che solo pochi anni fa sembrava impossibile Gruppo fondamentale» nale: «Sarei contento se il mio successore Malagò battesse il record di presenze azzurre alle Olimpiadi, realizzato durante la mia presidenza Coni, grazie proprio alla squadra di basket». Il capitano Gigi Datome è reduce da una trionfale annata al Fenerbahce: «Vista la formula ogni incontro sarà cruciale. Sul parquet dobbiamo essere sicuri, credere nelle nostre qualità e avere sempre fiducia. Questo gruppo è da tanti anni che si conosce e insieme stiamo facendo un continuo percorso di crescita. Ci sono ragazzi che hanno appena conquistato il titolo e vincere con il proprio club offre un bagaglio di esperienza in più che bisogna mettere al servizio della Nazionale. L’idea da applicare è difendere alla morte e passarsi la palla. Cercheremo di produrre cose intelligenti senza badare alla pressione che potremmo avere giocando in casa. Andare a Rio sarebbe una grande opportunità per tutti: per me, per la squadra che lo merita e per l’intero movimento». Danilo Gallinari è la stella di prima grandezza: «C’è entusia- Il programma Il debutto (ore 21) con la Tunisia Da oggi a sabato Torino ospita il Preolimpico: sei squadre divise in due gironi, con due gare eliminatorie, semifinali incrociate e finale il 9 luglio. La vincente a Rio. In programma altri due tornei di qualificazione: a Belgrado e Manila. Il programma OGGI: Grecia-Iran (Girone A, ore 18); Italia-Tunisia (Girone B, ore 21). DOMANI: Iran-Messico (Girone A, ore 18); Italia-Croazia (Girone B, ore 21). MERCOLEDÌ: Messico-Grecia (Girone A, ore 18), Croazia-Tunisia (Girone B, ore 21). Giovedì riposo, venerdì semifinali, sabato finale. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta su Sky. smo ed è iniziato il countdown. Il gruppo è pronto per questa sfida. Se un giocatore non vuole misurarsi con la pressione o cambia mestiere oppure la sua è una carriera inutile. Credo che a Torino ci sia la situazione ideale per centrare l’obiettivo: farlo davanti ai nostri tifosi sarebbe ancora più bello. Il sistema di gioco di oggi è diverso rispetto al passato, Messina e Pianigiani sono allenatori differenti ma alla fine contano i giocatori e saremo noi a dover dimostrare di meritare l’Olimpiade. Grecia e Croazia sono le più temibili, ma tutte le partite avranno il loro grado di difficoltà». Marco Belinelli, campione Nba 2014 con San Antonio, è stato frenato dalla frattura dell’osso mascellare, ma anche con la maschera protettiva è pronto a trascinare l’Italia a suon di triple: «Ho ripreso ad allenarmi con la squadra, la maschera non è comoda, ma è l’unica soluzione. Le scelte del coach non si discutono, dispiace per chi è andato via ma purtroppo al Preolimpico si può giocare solo in 12. Croazia e Grecia hanno giocatori di talento ed esperienza, con un gioco fisico e organizzato che può dare fastidio; non bisogna, però, sottovalutare nessuno, a cominciare dalla Tunisia che affronteremo all’esordio. Giocare le Olimpiadi sarebbe un sogno, ma per il momento siamo concentrati solo su questo torneo perché l’obiettivo è enorme. In squadra siamo tutti importanti e dovremo essere bravi a far prevalere il collettivo perché dobbiamo e vogliamo aiutarci a vicenda. L'Nba? Volevo andare via da Sacramento e sono contento per questa nuova avventura a Charlotte». Alessandro Gentile ancora indeciso se restare a Milano, andare in una “big” europea o firmare per una squadra Nba, sarà prezioso in uscita dalla panchina: «Dispiace per chi è rimasto fuori, ma sono le regole. Siamo un gruppo molto unito, anche fuori, motivato e determinato a cogliere l’opportunità di volare a Rio. È arrivato il momento di raccogliere i frutti del lavoro portato avanti in questi anni. Siamo una squadra che cerca di far girare il più possibile la palla e di non fermare mai l’attacco; in difesa dobbiamo cercare di essere ancora più aggressivi e di non concedere agli avversari punti facili in contropiede oppure a rimbalzo, aspetti su cui abbiamo sofferto nelle amichevoli. Con gente esperta, che gioca ad alto livello anche in Nba ed Eurolega, sono convinto che la pressione non ci farà brutti scherzi. Il bellissimo ambiente sarà un fattore positivo».3 Chiusura con il playmakerPeppe Poeta che in volata ha vinto il ballottaggio con Andrea Cinciarini: «Sappiamo che sarà dura, anche perché c'è una enorme aspettativa che potrebbe diventare l'avversaria più difficile da battere. Spero di dare al coach quello di cui ha bisogno, cercando di dare ritmo, energia e pressione sulla palla. Croazia e Grecia hanno più esperienza rispetto alle altre, ma le sfide secche sono un’incognita: starà a noi avere sempre l’approccio giusto». 3 Il commissario tecnico e le dodici stelle azzurre. Ettore Messina, 56 anni, catanese, da due stagioni vice allenatore dei San Antonio Spurs, torna sulla panchina della Nazionale. In alto da sinistra e in senso orario: Andrea Bargnani, Danilo Gallinari, Nicolò Melli, Marco Belinelli, Peppe Poeta, Marco Cusin, Riccardo Cervi, Stefano Tonut, Pietro Aradori, Alessandro Gentile, Daniel Hackett e il capitano Gigi Datome Sulla ribalta Il ct Messina valore aggiunto D odici anni di assenza sono davvero troppi. L’Italbasket dopo l’incredibile argento di Atene 2004, vuole fortissimamente le Olimpiadi e per realizzare il sogno olimpico il presidente Petrucci ha già fatto il massimo: organizzare in casa, nella meravigliosa arena di Torino, il torneo di qualificazione e riportare sulla nostra panchina Ettore Messina, il migliore allenatore italiano – con Vittorio Tracuzzi – di tutti i tempi. La palla, come sempre, ce l’hanno però i giocatori. E anche in questo caso siamo messi bene, come mai in passato. I primi cinque possono non temere nessuno: Hackett, Belinelli (anche con la mascella rotta), capitan Datome (che agli Europei 2015 si fece subito male e adesso ha una feroce voglia di riscatto), la stella e leader Gallinari e un Bargnani desideroso di rilancio hanno il talento per portarci a Rio. Mentre dalla panchina escono un Ale Gentile in grado di fare la differenza in “uno contro uno”, ma anche i cresciuti Melli e Cervi. Un paio di scelte nei dodici convocati hanno generato qualche perplessità, ma questo coach non si discute e con le sue decisioni ha anche ridotto le rotazioni perché in un appuntamento così importante e compresso si gioca in 8-9. Rispetto al lungo (e poco fruttuoso in termini di risultati) periodo di Pianigiani, il parquet dovrebbe mostrarci una squadra che si affida di meno alle iniIl presidente federale Gianni Petrucci ha già fatto il massimo per riportare l’Italia a Rio ziative personali e che si passa di più la palla, alla ricerca di un compagno libero. È la strada battuta da Messina – il valore aggiunto della Nazionale – per sfruttare pienamente le enormi potenzialità del gruppo e per far male agli avversari, soprattutto quando partite così intense e da “dentro o fuori” si decideranno. Il ct punta forte anche sulla difesa, sul sacrificio e sull’atipicità di alcuni uomini. Ma non sarà tutto così semplice, perché un paio di rivali di eccellente qualità e sostanza hanno lo stesso obiettivo dell’Italia. Sul cammino che conduce a Rio, nel gironcino ci sarà una Croazia da battere subito per evitare nella semifinale incrociata la Grecia, che sabato potremmo poi trovarci di fronte in finale. Ci siamo, quindi: sarà una settimana da vivere con emozione, nella speranza di ammirare nuovi idoli azzurri.3 Le avversarie Croazia e Grecia da battere l La Croazia di Aza Pe- trovic, con tante conoscenze italiane, presenta giocatori di grande talento ed esperienza come Kruno Simon, Bojan Bogdanovic e Roko Ukic e due giovani campioni: Mario Hezonja e Dario Saric. l La Grecia è forse la vera rivale degli azzurri: pur con alcune assenze pesanti, il ct Fotsis Katsikaris ha a disposizione una Nazionale solida guidata dall’atletismo dei fratelli Giannis e Thanasis Antetokounmpo, dalla classe di Bourousis e dal tiro mortifero di Perperoglou.