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Gazzetta del Sud Lunedì 4 Luglio 2016
Sport
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Basket: stasera a Torino prende il via il Preolimpico
Italia, comincia
la rincorsa a Rio
«I Giochi sogno
da realizzare»
Dagli Nba Gallinari e Belinelli a capitan Datome
gli azzurri credono nella conquista del “pass”
Si parte. Stasera alle 21 a Torino
comincia il Preolimpico di basket. L’Italia si presenta da favorita ma strappare il pass per Rio
non sarà facile perché la concorrenza è di altissimo livello.
Il debutto è con la Tunisia.
Il ct Ettore Messina sta vivendo con particolare emozione la vigilia dell’esordio: «C’è
grande entusiasmo intorno alla
Nazionale e siamo grati ai tifosi
per l’affetto che ci stanno dimostrando. Ora è arrivato il tempo
delle partite che contano. Mi
aspetto di vedere quello su cui
abbiamo lavorato in questo mese di raduno. Dobbiamo avere
accortezza offensiva, colpire gli
avversari nei loro punti deboli e
giocare in base alle nostre caratteristiche. In difesa voglio la
stessa aggressività vista fin dal
primo giorno. Le squadre che
vincono sono accomunate da
una qualità: la disciplina in
campo. Ogni elemento sa quando lasciare spazio al compagno
e quando prendersi le proprie
responsabilità. Ho sempre detto che la disponibilità dei ragazzi è totale e non è scontato dopo
una stagione lunga e faticosa.
Da parte di tutti c’è voglia di raggiungere un obiettivo importante. Non so se siamo al 100%,
ma come uno studente ci siamo
preparati seriamente. Poi può
sempre arrivare una domanda a
trabocchetto, ma avendo studiato possiamo uscirne brillantemente. Tutte le avversarie sono temibili, perché a livello internazionale non esistono giocatori scarsi. La differenza?
Prendere la decisione corretta
un secondo prima degli altri.
Contro la Tunisia dobbiamo
mostrare subito un atteggiamento aggressivo ed essere pazienti in attacco: sarà necessario essere continui e non cercare a tutti i costi di spaccare la
partita già nel primo quarto. Belinelli? Avrà una visita di controllo: si è allenato con la squadra e ha tanta voglia di esserci,
ma l’ok lo darà il medico».
Messina parla anche del suo
futuro: «Sto molto bene in Nazionale e con Petrucci abbiamo
parlato della possibilità di continuare il percorso insieme, ma
devo confrontarmi anche con
gli Spurs. Voglio però ringraziare il presidente perché ha sempre sottolineato che la sua volontà è quella di rinnovare indipendentemente dal risultato
del Preolimpico».
Gianni Petrucci sin dai giorni del suo ritorno al vertice della
Federazione ha messo al primo
punto del suo programma la
Nazionale e il ritorno ai Giochi:
Servizi
di Paolo Cuomo
«Siamo qui per inseguire un sogno che solo pochi anni fa sembrava impossibile. Ci sono i presupposti per riuscire a qualificarsi. Tutti parlano di Grecia e
Croazia, anche se in realtà non
vogliamo sottovalutare e non ci
fidiamo di nessuna avversaria,
a partire dalla Tunisia. E anche
il Messico mi sembra competitivo. La tensione aumenta, ma è
la stessa di chi sa che sino a questo momento ha prodotto il
massimo. È un’Italia con numeri importanti che Ettore Messina ha ben amalgamato in vista
del debutto. Il gruppo è fondamentale – come ha dimostrato
la Nazionale di calcio – e lo preferisco. Ma servono anche le
stelle, perché possono dare quel
qualcosa in più. Giocheremo in
casa: è un vantaggio e inevitabilmente la pressione c’è. Ma se
uno è campione, gioca bene anche sotto pressione». Chiosa fi-
Il presidente Petrucci
fiducioso: «Lotteremo
per un traguardo che
solo pochi anni fa
sembrava impossibile
Gruppo fondamentale»
nale: «Sarei contento se il mio
successore Malagò battesse il
record di presenze azzurre alle
Olimpiadi, realizzato durante
la mia presidenza Coni, grazie
proprio alla squadra di basket».
Il capitano Gigi Datome è reduce da una trionfale annata al
Fenerbahce: «Vista la formula
ogni incontro sarà cruciale. Sul
parquet dobbiamo essere sicuri, credere nelle nostre qualità e
avere sempre fiducia. Questo
gruppo è da tanti anni che si conosce e insieme stiamo facendo
un continuo percorso di crescita. Ci sono ragazzi che hanno
appena conquistato il titolo e
vincere con il proprio club offre
un bagaglio di esperienza in più
che bisogna mettere al servizio
della Nazionale. L’idea da applicare è difendere alla morte e
passarsi la palla. Cercheremo di
produrre cose intelligenti senza
badare alla pressione che potremmo avere giocando in casa.
Andare a Rio sarebbe una grande opportunità per tutti: per
me, per la squadra che lo merita
e per l’intero movimento».
Danilo Gallinari è la stella di
prima grandezza: «C’è entusia-
Il programma
Il debutto (ore 21) con la Tunisia
Da oggi a sabato Torino
ospita il Preolimpico: sei
squadre divise in due gironi, con due gare eliminatorie, semifinali incrociate e
finale il 9 luglio. La vincente a Rio. In programma altri due tornei di qualificazione: a Belgrado e Manila.
Il programma OGGI: Grecia-Iran (Girone A, ore
18); Italia-Tunisia (Girone
B, ore 21).
DOMANI: Iran-Messico (Girone A, ore 18); Italia-Croazia (Girone B, ore 21).
MERCOLEDÌ: Messico-Grecia (Girone A, ore 18), Croazia-Tunisia (Girone B, ore 21).
Giovedì riposo, venerdì semifinali, sabato finale.
Tutte le gare saranno trasmesse in diretta su Sky.
smo ed è iniziato il countdown.
Il gruppo è pronto per questa
sfida. Se un giocatore non vuole
misurarsi con la pressione o
cambia mestiere oppure la sua è
una carriera inutile. Credo che a
Torino ci sia la situazione ideale
per centrare l’obiettivo: farlo
davanti ai nostri tifosi sarebbe
ancora più bello. Il sistema di
gioco di oggi è diverso rispetto
al passato, Messina e Pianigiani
sono allenatori differenti ma alla fine contano i giocatori e saremo noi a dover dimostrare di
meritare l’Olimpiade. Grecia e
Croazia sono le più temibili, ma
tutte le partite avranno il loro
grado di difficoltà».
Marco Belinelli, campione
Nba 2014 con San Antonio, è
stato frenato dalla frattura dell’osso mascellare, ma anche con
la maschera protettiva è pronto
a trascinare l’Italia a suon di triple: «Ho ripreso ad allenarmi
con la squadra, la maschera non
è comoda, ma è l’unica soluzione. Le scelte del coach non si discutono, dispiace per chi è andato via ma purtroppo al Preolimpico si può giocare solo in
12. Croazia e Grecia hanno giocatori di talento ed esperienza,
con un gioco fisico e organizzato che può dare fastidio; non bisogna, però, sottovalutare nessuno, a cominciare dalla Tunisia che affronteremo all’esordio. Giocare le Olimpiadi sarebbe un sogno, ma per il momento
siamo concentrati solo su questo torneo perché l’obiettivo è
enorme. In squadra siamo tutti
importanti e dovremo essere
bravi a far prevalere il collettivo
perché dobbiamo e vogliamo
aiutarci a vicenda. L'Nba? Volevo andare via da Sacramento e
sono contento per questa nuova
avventura a Charlotte».
Alessandro Gentile ancora
indeciso se restare a Milano, andare in una “big” europea o firmare per una squadra Nba, sarà
prezioso in uscita dalla panchina: «Dispiace per chi è rimasto
fuori, ma sono le regole. Siamo
un gruppo molto unito, anche
fuori, motivato e determinato a
cogliere l’opportunità di volare
a Rio. È arrivato il momento di
raccogliere i frutti del lavoro
portato avanti in questi anni.
Siamo una squadra che cerca di
far girare il più possibile la palla
e di non fermare mai l’attacco;
in difesa dobbiamo cercare di
essere ancora più aggressivi e di
non concedere agli avversari
punti facili in contropiede oppure a rimbalzo, aspetti su cui
abbiamo sofferto nelle amichevoli. Con gente esperta, che gioca ad alto livello anche in Nba
ed Eurolega, sono convinto che
la pressione non ci farà brutti
scherzi. Il bellissimo ambiente
sarà un fattore positivo».3
Chiusura con il playmakerPeppe Poeta che in volata ha
vinto il ballottaggio con Andrea
Cinciarini: «Sappiamo che sarà
dura, anche perché c'è una
enorme aspettativa che potrebbe diventare l'avversaria più
difficile da battere. Spero di dare al coach quello di cui ha bisogno, cercando di dare ritmo,
energia e pressione sulla palla.
Croazia e Grecia hanno più
esperienza rispetto alle altre,
ma le sfide secche sono un’incognita: starà a noi avere sempre
l’approccio giusto». 3
Il commissario tecnico e le dodici stelle azzurre. Ettore Messina, 56 anni, catanese, da due stagioni vice allenatore dei San Antonio Spurs,
torna sulla panchina della Nazionale. In alto da sinistra e in senso orario: Andrea Bargnani, Danilo Gallinari, Nicolò Melli, Marco Belinelli,
Peppe Poeta, Marco Cusin, Riccardo Cervi, Stefano Tonut, Pietro Aradori, Alessandro Gentile, Daniel Hackett e il capitano Gigi Datome
Sulla ribalta
Il ct Messina valore aggiunto
D
odici anni di assenza sono
davvero troppi. L’Italbasket dopo l’incredibile argento di Atene 2004, vuole fortissimamente le Olimpiadi e per
realizzare il sogno olimpico il presidente Petrucci ha già fatto il
massimo: organizzare in casa,
nella meravigliosa arena di Torino, il torneo di qualificazione e riportare sulla nostra panchina Ettore Messina, il migliore allenatore italiano – con Vittorio Tracuzzi – di tutti i tempi.
La palla, come sempre, ce
l’hanno però i giocatori. E anche in questo caso siamo messi bene, come mai in passato. I
primi cinque possono non temere nessuno: Hackett, Belinelli (anche con la mascella rotta), capitan Datome (che agli
Europei 2015 si fece subito
male e adesso ha una feroce
voglia di riscatto), la stella e
leader Gallinari e un Bargnani
desideroso di rilancio hanno il
talento per portarci a Rio. Mentre dalla panchina escono un
Ale Gentile in grado di fare la differenza in “uno contro uno”, ma
anche i cresciuti Melli e Cervi.
Un paio di scelte nei dodici
convocati hanno generato qualche perplessità, ma questo
coach non si discute e con le
sue decisioni ha anche ridotto
le rotazioni perché in un appuntamento così importante e
compresso si gioca in 8-9.
Rispetto al lungo (e poco fruttuoso in termini di risultati) periodo di Pianigiani, il parquet
dovrebbe mostrarci una squadra che si affida di meno alle iniIl presidente
federale
Gianni Petrucci
ha già fatto
il massimo
per riportare
l’Italia a Rio
ziative personali e che si passa
di più la palla, alla ricerca di un
compagno libero. È la strada
battuta da Messina – il valore
aggiunto della Nazionale – per
sfruttare pienamente le enormi
potenzialità del gruppo e per far
male agli avversari, soprattutto
quando partite così intense e
da “dentro o fuori” si decideranno. Il ct punta forte anche sulla
difesa, sul sacrificio e sull’atipicità di alcuni uomini. Ma non
sarà tutto così semplice, perché un paio di rivali di eccellente qualità e sostanza hanno lo
stesso obiettivo dell’Italia. Sul
cammino che conduce a Rio,
nel gironcino ci sarà una Croazia da battere subito per evitare
nella semifinale incrociata la
Grecia, che sabato potremmo
poi trovarci di fronte in finale.
Ci siamo, quindi: sarà una
settimana da vivere con emozione, nella speranza di ammirare nuovi idoli azzurri.3
Le avversarie
Croazia
e Grecia
da battere
l La Croazia di Aza Pe-
trovic, con tante conoscenze italiane, presenta
giocatori di grande talento ed esperienza come
Kruno Simon, Bojan Bogdanovic e Roko Ukic e
due giovani campioni:
Mario Hezonja e Dario
Saric.
l La Grecia è forse la vera
rivale degli azzurri: pur
con alcune assenze pesanti, il ct Fotsis Katsikaris ha a disposizione una
Nazionale solida guidata
dall’atletismo dei fratelli
Giannis e Thanasis Antetokounmpo, dalla classe
di Bourousis e dal tiro
mortifero di Perperoglou.