Per..Corsi Etno-antropologici(2014) copia

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Per...Corsi Etno-Antropologici
Bibliografia del Corso
Parte Istituzionale: Studi etnoantropologici nell’area mediterranea e
antropologia del turismo
Barbuto D.A., Per..Corsi Turistici, Centro Editoriale e Librario UNICAL,
Rende, 2009
Simonicca A., Turismo e società complesse, Meltemi, Roma, 2004
Callari Galli M. (a cura di), Nomadismi Contemporanei, Guaraldi, Rimini,
2004 (Cap. 1 e 4)
Manuale:
B. Bernardi, Uomo, cultura, società, Milano, Franco Angeli, 2000
Parte Monografica: Lo spazio culturale
Dispense
Cos’è l’Antropologia
ànthropos= uomo
lògos= discorso, studio
Oggi l'antropologia si presenta come la scienza delle
diversità sociali e culturali, e - più in generale - come la
scienza dell'uomo in società.
L'antropologia studia le differenze che distinguono le varie
società e le varie culture.
E’ una disciplina comparativa: non tenta di confondersi con
il suo soggetto d'indagine. Mette in relazione il locale ed il
globale consentendo di rinnovare e favorire i suoi rapporti
con le altre scienze umane.
Cosa non è l’Antropologia
Un esasperato desiderio di conoscere "l'altro"
Un identificazione
totale con l’oggetto di studio
Un elemento di rassicurazione sulla superiorità di una cultura su
un’altra
Una definizione di Antropologia
L'Antropologia ha come oggetto d'indagine una
società di piccola ampiezza, a partire dalla quale
tenta di elaborare un'analisi di portata più
generale, cercando di cogliere, da un certo punto
di vista, la totalità della società in cui queste
minoranze si inseriscono. (M. Augè)
In questa definizione intervengono
contemporaneamente alcuni aspetti
un "luogo" (un'unità sociale definita)
approccio (un punto di vista specifico)
un
un metodo (il decentramento)
una finalità (cogliere le logiche sociali).
Unità sociali
Le unità sociali corrispondono a piccole comunità in cui le
relazioni sociali sono direttamente osservabili.
Devono presentare una certa coerenza interna (d'ordine
culturale, economico, sociale, religioso)
Avere un certo rapporto con altre comunità e con la società
globale in cui sono inserite.
Approccio
La scelta di queste comunità deve consentire di
indagare la totalità.
Le piccole società scelte dall'antropologo offrono
spunti interessanti sulla società globale a partire dal
contrasto.
Metodo
Osservare la società maggioritaria a partire dai gruppi
ristretti significa osservarla al di fuori dei suoi punti di
riferimento
Finalità
La posizione di decentramento e di osser vazione
partecipante permettono all'antropologo di studiare il globale
a partire dal locale.
Il procedimento attuale dell'antropologia consiste in una vera
e propria interpretazione della modernità'
Natura - Cultura
Natura
Natura è tutto ciò che rientra nella sfera naturale, che non
viene appreso, ma si manifesta in modo istintivo, perchè
radicato nell’essenza genetica degli esseri umani.
L’ambiente biocenotico, terra, vegetazione, animali
Le leggi fisiche e biologiche
La diversità dei sessi nella naturale costituzione dell’uomo
Cultura
Cosa non è
La conoscenza umanistico-letteraria
La “cultura del sapere”
La banalizzazione mediatica del concetto
Cos’è
E’ quell’insieme complesso che include la conoscenza, le
credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra
capacità ed abitudine acquisita dall’uomo come membro di una
società.(E. Taylor, 1871)
Una presenza quasi del tutto inconsapevole, sia a livello
cognitivo che a livello psicologico.
Un ambiente totale ovvio, senza del quale non potremmo
sopravvivere neanche per pochi minuti, come per la mancanza di
ossigeno.
Forma
Ogni cultura possiede una “forma”
Ossia l’insieme di tratti che la costituisce assume un profilo
significativo, “logico”, dal quale non è possibile distaccarsi
senza mettere in crisi tutta la forma.
I fattori
La cultura è generata, trasmessa e modificata
dall’interazione costante dei seguenti quattro fattori:
Oikos
Ambiente, natura, spazio
Chronos
Tempo, storia, periodo
Anthropos
Uomo, individuo
Ethnos
Gruppo, società
Oikos
E’ l’ambiente-casa con il quale l’uomo si trova ad
interagire.
Esso condiziona:
le concezioni astratte della cultura, e si riflette sulle
interpretazioni della natura e del cosmo, sul significato dei
rapporti reali o supposti tra il cosmo e l’uomo, tra gli alberi, gli
animali e l’uomo.
la tecnica, ossia, l’attività esteriore e materiale dell’uomo:
- il materiale degli utensili e delle armi,
- le possibilitàdi nutrimento attraverso la caccia, la pesca, la
raccolta, o attraverso l’allevamento e la coltivazione,
- il tipo di riparo e di abitazione. Anthropos
L’individuo è la variabile irriducibile di ogni
situazione sociale e culturale.
Ogni individuo deve essere considerato creatore di
cultura
Ethnos
«Un gruppo sociale, generalmente con
denominazione data da sé e da altri più o meno
grande, ma sempre abbastanza grande da contenere
dei gruppi secondari, - almeno due -, vivente
ordinatamente in un luogo determinato, con una
lingua, una costituzione e sovente una tradizione sue
proprie» (B.Bernardi)
Chronos
La cultura nasce, si sviluppa e vive nel tempo.
Delle tre dimensioni del tempo, passato- presente - futuro, sono
soprattutto il PASSATO e il PRESENTEad assumere, in rapporto
alla cultura e ai fenomeni sociali, un valore significante.
«Il tempo è un fenomeno bidimensionale, con un lungo passato,
un presente e virtualmente nessun futuro». (Mbiti)
Sasa (adesso) per il presente. E’ lo spazio di tempo in cui la gente
è conscia della propria esistenza, e dentro cui si proietta sia in
rapporto al futuro breve sia in rapporto al passato.
Lo zamani, entro il quale si copiono gli eventi del sasa, si accavalla al
sasa e i due non possono essere separati. Nulla può andare oltre lo
zamani
L’interattività dinamica dei quattro fattori è
permanente.
L’accentuazione dell’uno e dell’altro fattore
corrisponde a interessi particolari di studio.
Queste accentuazioni spiegano il sorgere degli indirizzi di
specializzazione nelle discipline antropologiche.
Dinamica culturale
E’ la diffusione da un individuo ad un altro di uno o più
elementi della cultura. (linguaggio, comunicazione)
E’ data da una rete di rapporti dialettici che vengono
costantemente modificando i quadri di esperienze degli individui e
quindi la loro integrazione culturale, i loro patrimoni culturali
individuali e tutta la cultura.
E’ il processo di integrazione degli individui nel loro ambiente
Fasi di sviluppo
Inculturazione
Fase in cui si trasmettono dei “determinati” culturali ad un soggetto, nel
momento in cui questi viene inserito in una dimensione culturale che
caratterizza il gruppo umano di appartenenza.
Informale
Formale
Iniziazione
Voce, piuttosto ampia e generica, all'interno della quale si elencano varie
tipologie, da quelle puberali e tribali, quelle religiose e misteri che, quelle
scolastiche e accademiche, sportive e militari e via dicendo.
Tipologie
Istruttiva
Visione
Drammatica
Istruttiva
È la più comune. Il candidato riceve insegnamenti sulle
tradizioni, comportamenti, valori, propri della comunità di
appartenenza e che dovrà osservare nella sua vita futura.
Drammatica
Si avvale dell'azione scenica per imprimere nella mente del
candidato gli insegnamenti tradizionali.
A visione
Il giovane candidato dovrà trascorrere un periodo di
tempo da solo, nella selva, bosco etc., digiunando e alla
ricerca dello spirito guida che poi diventerà il suo
protettore e sul quale dovrà relazionare agli anziani.
Tutto ciò ha lo scopo di rappresentare un cambio di
"status" sociale con conseguente mutazione di condizione
sociale.
Riti di passaggio
Azioni rituali attraverso le quali
un individuo della comunità
passa da uno status sociale
all’altro, in maniera definitiva.
Il rituale è suddiviso in tre fasi
Separazione
Aggregazione
Marginalità/Liminarità
Acculturazione
Quando vi sono due o più soggetti di culture diverse e
uno di questi soggetti è in posizione dominante
rispetto agli altri che si trovano ad esserne, di
conseguenza, condizionati.
Tipologie
Assimilazione
Separazione
Integrazione
Marginalità
Quando un individuo o un gruppo abbandona la propria cultura e
cerca di assumere quella dominante
Quando lo scopo principale è il mantenimento della propria cultura ed
avviene il rifiuto del contatto con altri gruppi
Quando viene mantenuta la propria cultura ma c’è continuo scambio e
collaborazione con gli altri gruppi
Quando vi è scarso interesse nel mantenimento della propria identità
culturale e rari contatti con gli altri gruppi
Attività missionaria
portare una cultura diversa
nel rispetto, almeno in
parte, di quella esistente
Attività coloniale
intenti economici-politici
poca considerazione della
cultura pre-esistente
Deculturazione
Quando un soggetto perde parte, e spesso la totalità,
della sua cultura perchè al cospetto di una cultura
dominante e coercitiva
Perdita reale
Lotte razziali
Genocidio
Perdita formale
Economico-politica
Socio-culturale
Etnocentrismo
Tendenza valutativa (conscia o inconscia,
dichiarata o inconsapevole) che considera la
propria cultura superiore alle altre. Questa
tendenza, universale e classificatoria, spinge a
valutare le altre culture secondo parametri
soggettivi derivanti dal contesto cui si appartiene.
«Il fanatico riesce a contare fino a uno, perché due è un’entità troppo
grande per lui». (Amos Oz - scrittore israeliano)
Relativismo culturale
Prospettiva antietnocentrica secondo la quale
tutte le manifestazioni culturali espresse dai vari
gruppi umani sono tra loro dissimili e dunque non
equiparabili all’interno di una scala comune di
valori, essendo tutte le culture differenti l’una
dell’altra.
«A guardare sempre dalla stessa parte, il collo si irrigidisce» proverbio africano.
Storia del pensiero antropologico
Etnografia: è la prima fase del lavoro antropologico.
Si raccolgono documenti e dati relativi all'oggetto
Etnologia: è la fase in cui si analizza, si sintetizza e si interpreta ciò che si
osserva in una cultura o società, in base però alle conoscenze sulle altre
società.
Antropologia: costituisce il terzo livello, quello in cui si tenta di definire
le proprietà generali di tutta la vita sociale e culturale.
Periodo delle Curiosità
Antico: Greco/romano
Pluralità e differenze tra stili di
vita, ideologie e culture
Erodoto (448-425 a.C.),
Medievale
Cristiana e Araba
Geografia del viaggio come osservazione diretta
Geografia delle meraviglie
Geografia dei “masalik”
Ibn Haldun:
Costruì un sapere di tipo storico e sociologico
attorno alla sua opera “Discorso sulla storia
universale”;
Rinascimentale:
Mercanti e missionari primi
“artigiani” della tecnica
etnologica
Marco Polo
De Las Casas
Settecento
Interesse verso le culture altre per
comprendere se stessi
Mito del “buon selvaggio”
J.F. Lafitau (gesuita canadese) elabora il primo
documento dell’etnologia moderna sui “costumi dei
J.J.Rousseau
selvaggi americani” (1724)
G.B. Vico in “Scienza nuova” riprende l’opera di Lafitau
1799 nasce La “Sociéte des Observateurs de l’homme”
con l’intento di intraprendere lo studio delle culture
Ottocento
Tra la fine del ‘700 e la prima parte dell’800 di apri passo al “buon
selvaggio” si fa strada anche l’idea del “cattivo selvaggio” (tratta degli
schiavi).
( Seconda metà del secolo) In pieno positivismo, nasce lo studio
scientifico delle società umane. Teorie evoluzioniste.
H. Spencer
C. Darwin
Evoluzionismo
Organizzazione sociale da strutture semplici a strutture più complesse
Lewis H. Morgan
B. Tylor
J. Frazer
Astrazione e Simbolizzazione
Simbologia come fenomeno che coinvolge
l’uomo sia culturalmente che biologicamente
L. A. White
Diffusionismo
Analisi dei fenomeni culturali in base alla loro diffusione
Franz Boas
R. Benedict
W. Schmidt
Franz Boas
Fondatore dell’antropologia moderna e padre
dell’antropologia americana, ha dato all'antropologia
moderna la sua rigorosa metodologia scientifica, sul
modello delle scienze naturali.
Ha originato la nozione di "cultura" come
comportamento appreso.
Ha definito natura inconscia i fenomeni culturali,
assimilandoli da questo punto di vista al linguaggio.
Wilhelm Schmidt
Il suo studio delle religioni primitive e monoteismo
rimane tra i più rispettati nel campo dell'antropologia.
Tutte le culture hanno la concezione di un Dio
supremo. Le religioni primitive non erano politeiste,
come si credeva, ma avevano un trascorso
monoteistico.
Contrasta fortemente la teoria totemica di Freud
Contrasta fortemente la teoria totemica di Freud
Sistemi e modelli culturali
R. Benedict
Patterns of Culture/Modelli di Cultura
Leggere una cultura come se fosse una poesia
Individuare la caratteristica dominante di un popolo, il suo
“carattere”
Riprende la distinzione di Nietzsche tra cultura:
apollinea
dionisiaca
la "ratio" umana che porta equilibrio,
l'impulso alla vita, creatività, desiderio
ed è capace di concepire l'essenza
colto nel suo aspetto più produttivo e
del mondo come ordine e spinge a
pre-razionale, improvvisazione
produrre forme armoniose
“ponderata”.
rassicuranti e razionali
La cultura in questo senso sarebbe quindi una sorta di
personalità su vasta scala comune a tutti gli individui facenti
parte di un determinato gruppo sociale.
Ogni cultura è una particolare “configurazione” che organizza
manifestazioni varie di comportamenti.
Etnografia francese
E. Durkheim
M. Mauss
Funzionalismo
L’esistenza di ciascun tratto culturale è dovuto alla sua funzione
B. Malinowski
R. Radcliffe-Brown
Evans-Pritchard
Strutturalismo
Prende spunto dalla linguistica di De Saussure e sostiene che le funzioni,
determinate dalle relazioni reciproche dei singoli elementi, sono considerate come
parti di un ordinamento strutturale e di un insieme di fenomeni in continua
interdipendenza e interazione.
C. Lévi-Strauss
Bisogna camminare per due lune
nei mocassini di un altro, per
conoscere se stessi.
(Proverbio Lakota/Sioux)
Studi etnologici in Italia
Periodo positivista
Periodo etnologico
Prima fase
Seconda fase
Terza fase
Antropemi ed etnemi
Gli antropemi si possono definite le espressioni
capillari della cultura: a. che risalgono all’intuizione inventiva dell’individuo;
b. che si specificano come radici della struttura
culturale e sociale;
Etnemi
Gli etnemi sono il risultato degli antropemi costituiti
in struttura, cioè articolati tra loro sistematicamente. L’insieme sistematico degli etnemi è il prodotto
specifico della comunità che accoglie e rende
normativi e stabili gli antropemi Turismo
Il turismo coinvolge il concetto del viaggio, nonchè
una temporanea e volontaria visita in un luogo al di
fuori da casa (Smith)
Linee di Storia del Turismo
1600-1700
Gran Tour
Giovani aristocratici, inglesi, francesi e tedeschi
Nella gran parte dei casi erano viaggi d’istruzione
Con la rivoluzione francese si estingue il Gran Tour
1800
Rivoluzione industriale: cambiano i parametri
Primi viaggi d’affari in Inghilterra della borghesia
francese e tedesca
I pochi aristocratici rimasti si rifugiano nel
magico mondo dei bagni termali
K. Baedeker (Coblenza 1836): prima guida
turistica)
T. Cook (1845) organizza le prime gite di gruppo in
ferrovia per diminuire i costi
1900
Anni Venti del ‘900: entrano i gioco le classi
subalterne, piccolo borghesi ed operaie Dall’ozio goduto ed esibito nei secoli precedenti si
passa al riposo (prime ferie pagate)
Le “colonie” (marine e montane): primo esempio di
“turismo popolare”
Dopo la II Guerra Mondiale si realizza quello che
venne definito “turismo di massa...”
“...riferendosi a processi di diffusione nella società e
di concentrazione nel tempo dei comportamenti
turistici” (A. Savelli)
Il tempo della vacanza diventa un “pacchetto” da
acquistare
Anni ’60: trionfo del turismo di massa
Si apre la strada all’artificiale, al luogo o evento
creato per attirare solo turisti
Nascono le “bolle ambientali” (E. Cohen)
Anni ’70 si “ritorna” alla ricerca dell’autenticità del
periodo preindustriale.
Il turismo diventa una necessità irrinunciabile
L’antropologia del turismo
L'antropologia del turismo è forse la disciplina più incisiva
nell'analisi di questo “viaggiare”: un fenomeno che può essere
analizzato nelle sue diverse componenti di immaginario e di
ritualità (basti pensare all'importanza che attribuiamo agli oggetti
ricordo). Ma anche di rapporto che si viene inevitabilmente a
creare tra persone visitanti e comunità ospitante. Nunez
MacCannell
L’antropologia del turismo
nel quadro delle scienze
etnoantropologiche.
Essa studia i fenomeni turistici in quanto fenomeni culturali:
a. sia dal punto di vista delle dinamiche processuali che tali fenomeni innescano e coinvolgono;
b. sia da quello dei beni culturali materiali e immateriali che
sono a fondamento dell’attrazione e della pianificazione
turistica.
Componenti
Politica economica
Mutamento culturale
Etnografia semiotica
Produzione conoscitiva dell’incontro
Oggetto
L’antropologia del turismo ha per fondamentale oggetto
l’incontro (encounter) che si produce nel rapporto di
accoglienza fra ospite e ospitante (guest/host) entro uno
specifico spazio antropico e naturale (territorio).
L’incontro
Il punto di partenza dell’antropologia del turismo è l’analisi
dell’encounter, cioè l’incontro fra comunità ospitante e (un
gruppo di) ospitati. La relazione fondamentale è l’
“ospitalità”.
Il rapporto fra gruppi che viaggiano, visitano e fruiscono,
secondo motivazioni, bisogni e mappe mentali di rilevanza
soggettiva e intersoggettiva
I modi, i soggetti e i tempi in cui una comunità ospitante si attrezza e si
organizza di fronte e rispetto all’Altro.
La profondità e alla pervasività del fenomeno, con effetti importanti
per i ritmi di coesione e perpetuazione del luogo stesso.
Campi d’azione
Heritage tourism
L’insieme dei valori, beni e patrimoni che un gruppo umano riceve quale
eredità del passato.
Ecoturismo
Attività che nasce dal desiderio di muoversi verso luoghi naturali intatti o,
per lo meno, in cui la presenza umana è ridotta al minimo, e ove si possa
conoscere cose ed ambiti naturali, intrattenere con l’habitat naturale un
rapporto diretto.
.
Turismo=fatto sociale totale
Il carattere pervasivo dei
Insiemi di azioni e
g r a d o d i c o n d i z i o n a re
caratterizzati dal potere
meccanismi turistici, è in
rappresentazioni
dall’esterno
che essi hanno di esercitare
il
comportamento degli
individui.
una costrizione sugli
individui
Turismo come rito
Il turismo crea delle communitas temporanee
Gruppi di persone che vivono la
loro vita in una dimensione profana
(strutture sociali economiche e
politiche) e attraverso la
mediazione dei rituali sono
trasportati dal loro contesto
abituale ad uno stra-ordinario
(V. Turner)
Il turismo attraverso un rito di
passaggio svolge un’importante
funzione di coesione sociale.
Le tre fasi dell’esperienza turistica:
Partenza = separazione
Soggiorno = esperienza extra-ordinaria
Ritorno = ritorno all’ordinario, aggregazione.
La semeiotica turistica:
L’incontro
Il tempo
Il souvenir
Modelli turistici
Modalità di fruizione dell’autenticità
La ricerca dell’autenticità da un lato è un modo per sottrarsi
all’alienazione della società industriale e dall’altro è però
un’espressione della stessa società a cui i turisti vogliono sfuggire
Quello che alimenta l’industria turistica è l’eccesso di etnicizzazione,
ovvero l’enfatizzazione delle differenze descritte negli anni da
scrittori di viaggio e antropologi.
I nativi possono assecondarli, mettendo in scena l’autenticità o
continuare a vivere l’esistenza senza tenere conto dei turisti.
Questa dicotomia si traduce nella distinzione tra
coloro che attribuisco al turismo una funzione di:
mantenimento dei confini culturali (modello Amish)
rafforzamento delle tradizioni (modello Bali)
commercializzazione e degradazione delle culture
ospitanti (modello Alarde).
Tipologie di turisti e “turismi”
Secondo Copper di solito sono due:
Quelli da pachetto: alla ricerca
Quelli indipendenti: Si adattano
Spesso associati ad alti livelli di
struttura sociale, sono associati a
di attrattive di tipo occidentale.
crescita e causano spesso una
ristrutturazione dell’economia
locale.
meglio all’ambiente locale e alla
tassi di crescita relativamente
bassi e conducono spesso a
sviluppi di strutture di proprietà
locali
A queste due tipologie, Smith aggiunge :
Turisti Esploratori: sono in numero limitato caratterizzati da una completa accettazione
delle norme locali.
Turisti d’elitè: Osservati raramente e si adattano completamente alle norme locali.
Anticonformisti: Rari e presentano un buon adattamento.
Turisti insoliti: Occasionali e si adattano abbastanza.
Turisti di massa incipienti: Flusso costante ed in cerca di attrattive occidentali.
Turisti di massa: Flusso continuo. Attendono attrattive occidentali.
Turisti charter : Arrivi massicci e domandano attrattive occidentali.
Tipologie di impatto culturale
Diretto
Indiretti
Questo avviene quando è presente un contatto
con la popolazione ospitante e si verifica il
cosiddetto effetto di dimostrazione, ovvero i
turisti influenzano il comportamento con il loro
esempio.
Quando l’effetto di dimostrazione viene
“appreso” da altri membri della comunità
ospitante,non direttamente a contatto
con i turisti. Comportamento d’accatto.
Indotti
Quando la destinazione risulta essere di “successo” con
miglioramento economico, aumento del reddito, con
conseguente modificazione della modalità di consumo della
popolazione locale che genera anche nuovi bisogni.
Alcuni aspetti negativi
La mercificazione dei prodotti artistici e culturali
Comparsa di attività criminali
Ritualità o teatralizzazione ?
“L’occhio del turista vede solo ciò che già conosce”
“Tanto quì chi mi conosce ?”
Tensioni sociali
Sfruttamento delle risorse
Elementi di Turismo
M I TO
Movie
Induced Tourism
L’immagine ha un impatto notevole per l’industria del turismo
Crea atteggiamenti e comportamenti diversificati
Visualizza un processo di formazione come un continuum
Secondo Gartner questo continuum
consisterebbe in una serie di “agenti”
forme di “coinvolgimenti indotti” nella gran parte dei casi da:
pubblicità attraverso i canali tradizionali
descrizioni imparziali: giornali, televisione, massmedia in genere
informazioni, per così dire, biologiche dirette o indirette
La sua formazione autonoma sembra avere un potere
particolarmente efficace
Oggi si “raccolgono” immagini e percezione dei
luoghi in gran parte dai media
Soprattutto cinema e televisione
Il fenomeno del movie induced tourism o
cineturismo è oramai consolidato
In Italia vi sono molte “film commisions”
Nate allo scopo di “promuovere”, ognuna, il
proprio territorio
Il fenomeno trasforma “l’effimero” in
desiderio concreto di maggiore conoscenza del luogo
La scelta della località turistica risulta così
notevolmente influenzata
S e m p re p i ù s p e s s o i p ro m o t e rs t u r i s t i c i
“sponsorizzano” e lavorano accanto ai produttori
cinematografici
Quanto è dunque determinante la scelta della
location per “indirizzare” un flusso turistico?
Quanto, tale scelta, influisce sulla percezione che ne
ha turista di quel luogo?
Qual’è il comportamento delle comunità “ospitanti” ?
Quali le ripercussioni sul sistema di valori e
tradizioni secolari?
Quanta attenzione si pone al concetto di
sostenibilità reale ?
Il caso Tropea e la sua...”Gente di Mare”
L’indagine, di più ampio respiro, parte nel 2006
Interessa gran parte della “Costa degli Dei”
Comprende i Comuni di Pizzo, Briatico, Parghelia e
Tropea
Viene scaglionata in diversi periodi dell’anno
Vengono somministrati anche dei questionari
Sviluppi e analisi dei dati
1. Ipermedializzazione imperante
2. Familiarità
3. Comunità Locale
4. Influenza sul territorio
Risultati
1. Evidente mancanza di un’ottica sostenibile
2. Ri-elaborazioni inadeguate di aspetti tradizionali
3. Formulazione di un “folklore turistico”
4. Parziale partecipazione della comunità ospitante
Flussi
nomadici
contemporaneità
e
Apolidi o nomadi
Il nostro pianeta è stato sempre attraversato da gruppi migranti
la sedentarietà è una “scoperta” assai recente, se proiettata sullo
scenario della storia della nostra specie
La novità è che questi movimenti, queste diaspore, oggi si muovono
all’interno di un sistema di comunicazione ignoto nel passato.
Questi movimenti di individui sono strettamente connessi ai processi
di globalizzazione dei mercati economici e sono spesso determinati da
meccanismi le cui logiche e il cui controllo sfuggono non soltanto ai
cittadini, ma anche ai governi nazionali
Producono nuove rappresentazioni culturali e nuovi criteri di
aggregazione politica e sociale
Influenzano e determinano la formazione di nuove identità
nell’incrocio e nell’ibridazione di esperienze, modelli, consumi e
immaginari collettivi dalle provenienze più eterogenee
Fanno sì che non sia più possibile immaginare comunità
“naturalmente” coese intorno a valori comuni e particolarissimi, né
comunità i cui membri accettino o rifiutino all’unisono l’adesione a modelli
interni
Caratteristica della contemporaneità può essere considerata
la crescente mobilità:
In senso geografico
A livello virtuale
Migrazioni
Mass media
Turismo
Nuove tecnologie
Studio
Motivi Politici
Conflitti e deportazioni di massa
comunicative
Migrazione - Trasnazionalizzazione
Processo attraverso il quale i migranti attraverso vari meccanismi tessono
una rete di rapporti tra la loro società di appartenenza e quella che li
ospita.
Alcune critiche
Per fare ciò il migrante deve, innanzitutto, essere integrato in maniera
“ufficiale” (permesso di soggiorno) nella nuova realtà.
Lo Stato ospitante deve “riconoscere” i gruppi transnazionali con
politiche adeguate evitando e combattendo la “marginalizzazione”
Dimmi dove vivi e ti dirò chi sei
Lo spazio antropologico
Gli studi di etologia descrivono l'importanza della territorialità
fra gli animali e
esigenza.
in parte anche l'uomo risponde a questo
La caratteristica dell'animale umano è la capacità di
strutturare l'ambiente in cui vive per renderlo funzionale
non solo ai propri bisogni materiali, ma anche in funzione
delle proprie esigenze emotive.
Se vogliamo conoscere gli elementi che regolano la vita
individuale e sociale degli uomini bisogna far riferimento
alla loro propensione e capacità di elaborazione culturale
non solo delle relazioni interpersonali ma anche della
natura e dello spazio fisico e psicologico.
Elementi dello spazio culturale
Divisione dello spazio (ager e saltus)
La città (Ippodamo di Mileto - Cardo e decumano)
La casa
La piazza
La strada/via
Luoghi
spazi che hanno la prerogativa
di essere identitari, relazionali e
storici
Non luoghi
I nonluoghi sono incentrati solamente
sul presente e sono altamente
rappresentativi della nostra epoca,
che è caratterizzata dalla precarietà
assoluta. Le persone transitano nei
nonluoghi ma nessuno vi abita.
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