Per...Corsi Etno-Antropologici Bibliografia del Corso Parte Istituzionale: Studi etnoantropologici nell’area mediterranea e antropologia del turismo Barbuto D.A., Per..Corsi Turistici, Centro Editoriale e Librario UNICAL, Rende, 2009 Simonicca A., Turismo e società complesse, Meltemi, Roma, 2004 Callari Galli M. (a cura di), Nomadismi Contemporanei, Guaraldi, Rimini, 2004 (Cap. 1 e 4) Manuale: B. Bernardi, Uomo, cultura, società, Milano, Franco Angeli, 2000 Parte Monografica: Lo spazio culturale Dispense Cos’è l’Antropologia ànthropos= uomo lògos= discorso, studio Oggi l'antropologia si presenta come la scienza delle diversità sociali e culturali, e - più in generale - come la scienza dell'uomo in società. L'antropologia studia le differenze che distinguono le varie società e le varie culture. E’ una disciplina comparativa: non tenta di confondersi con il suo soggetto d'indagine. Mette in relazione il locale ed il globale consentendo di rinnovare e favorire i suoi rapporti con le altre scienze umane. Cosa non è l’Antropologia Un esasperato desiderio di conoscere "l'altro" Un identificazione totale con l’oggetto di studio Un elemento di rassicurazione sulla superiorità di una cultura su un’altra Una definizione di Antropologia L'Antropologia ha come oggetto d'indagine una società di piccola ampiezza, a partire dalla quale tenta di elaborare un'analisi di portata più generale, cercando di cogliere, da un certo punto di vista, la totalità della società in cui queste minoranze si inseriscono. (M. Augè) In questa definizione intervengono contemporaneamente alcuni aspetti un "luogo" (un'unità sociale definita) approccio (un punto di vista specifico) un un metodo (il decentramento) una finalità (cogliere le logiche sociali). Unità sociali Le unità sociali corrispondono a piccole comunità in cui le relazioni sociali sono direttamente osservabili. Devono presentare una certa coerenza interna (d'ordine culturale, economico, sociale, religioso) Avere un certo rapporto con altre comunità e con la società globale in cui sono inserite. Approccio La scelta di queste comunità deve consentire di indagare la totalità. Le piccole società scelte dall'antropologo offrono spunti interessanti sulla società globale a partire dal contrasto. Metodo Osservare la società maggioritaria a partire dai gruppi ristretti significa osservarla al di fuori dei suoi punti di riferimento Finalità La posizione di decentramento e di osser vazione partecipante permettono all'antropologo di studiare il globale a partire dal locale. Il procedimento attuale dell'antropologia consiste in una vera e propria interpretazione della modernità' Natura - Cultura Natura Natura è tutto ciò che rientra nella sfera naturale, che non viene appreso, ma si manifesta in modo istintivo, perchè radicato nell’essenza genetica degli esseri umani. L’ambiente biocenotico, terra, vegetazione, animali Le leggi fisiche e biologiche La diversità dei sessi nella naturale costituzione dell’uomo Cultura Cosa non è La conoscenza umanistico-letteraria La “cultura del sapere” La banalizzazione mediatica del concetto Cos’è E’ quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità ed abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società.(E. Taylor, 1871) Una presenza quasi del tutto inconsapevole, sia a livello cognitivo che a livello psicologico. Un ambiente totale ovvio, senza del quale non potremmo sopravvivere neanche per pochi minuti, come per la mancanza di ossigeno. Forma Ogni cultura possiede una “forma” Ossia l’insieme di tratti che la costituisce assume un profilo significativo, “logico”, dal quale non è possibile distaccarsi senza mettere in crisi tutta la forma. I fattori La cultura è generata, trasmessa e modificata dall’interazione costante dei seguenti quattro fattori: Oikos Ambiente, natura, spazio Chronos Tempo, storia, periodo Anthropos Uomo, individuo Ethnos Gruppo, società Oikos E’ l’ambiente-casa con il quale l’uomo si trova ad interagire. Esso condiziona: le concezioni astratte della cultura, e si riflette sulle interpretazioni della natura e del cosmo, sul significato dei rapporti reali o supposti tra il cosmo e l’uomo, tra gli alberi, gli animali e l’uomo. la tecnica, ossia, l’attività esteriore e materiale dell’uomo: - il materiale degli utensili e delle armi, - le possibilitàdi nutrimento attraverso la caccia, la pesca, la raccolta, o attraverso l’allevamento e la coltivazione, - il tipo di riparo e di abitazione. Anthropos L’individuo è la variabile irriducibile di ogni situazione sociale e culturale. Ogni individuo deve essere considerato creatore di cultura Ethnos «Un gruppo sociale, generalmente con denominazione data da sé e da altri più o meno grande, ma sempre abbastanza grande da contenere dei gruppi secondari, - almeno due -, vivente ordinatamente in un luogo determinato, con una lingua, una costituzione e sovente una tradizione sue proprie» (B.Bernardi) Chronos La cultura nasce, si sviluppa e vive nel tempo. Delle tre dimensioni del tempo, passato- presente - futuro, sono soprattutto il PASSATO e il PRESENTEad assumere, in rapporto alla cultura e ai fenomeni sociali, un valore significante. «Il tempo è un fenomeno bidimensionale, con un lungo passato, un presente e virtualmente nessun futuro». (Mbiti) Sasa (adesso) per il presente. E’ lo spazio di tempo in cui la gente è conscia della propria esistenza, e dentro cui si proietta sia in rapporto al futuro breve sia in rapporto al passato. Lo zamani, entro il quale si copiono gli eventi del sasa, si accavalla al sasa e i due non possono essere separati. Nulla può andare oltre lo zamani L’interattività dinamica dei quattro fattori è permanente. L’accentuazione dell’uno e dell’altro fattore corrisponde a interessi particolari di studio. Queste accentuazioni spiegano il sorgere degli indirizzi di specializzazione nelle discipline antropologiche. Dinamica culturale E’ la diffusione da un individuo ad un altro di uno o più elementi della cultura. (linguaggio, comunicazione) E’ data da una rete di rapporti dialettici che vengono costantemente modificando i quadri di esperienze degli individui e quindi la loro integrazione culturale, i loro patrimoni culturali individuali e tutta la cultura. E’ il processo di integrazione degli individui nel loro ambiente Fasi di sviluppo Inculturazione Fase in cui si trasmettono dei “determinati” culturali ad un soggetto, nel momento in cui questi viene inserito in una dimensione culturale che caratterizza il gruppo umano di appartenenza. Informale Formale Iniziazione Voce, piuttosto ampia e generica, all'interno della quale si elencano varie tipologie, da quelle puberali e tribali, quelle religiose e misteri che, quelle scolastiche e accademiche, sportive e militari e via dicendo. Tipologie Istruttiva Visione Drammatica Istruttiva È la più comune. Il candidato riceve insegnamenti sulle tradizioni, comportamenti, valori, propri della comunità di appartenenza e che dovrà osservare nella sua vita futura. Drammatica Si avvale dell'azione scenica per imprimere nella mente del candidato gli insegnamenti tradizionali. A visione Il giovane candidato dovrà trascorrere un periodo di tempo da solo, nella selva, bosco etc., digiunando e alla ricerca dello spirito guida che poi diventerà il suo protettore e sul quale dovrà relazionare agli anziani. Tutto ciò ha lo scopo di rappresentare un cambio di "status" sociale con conseguente mutazione di condizione sociale. Riti di passaggio Azioni rituali attraverso le quali un individuo della comunità passa da uno status sociale all’altro, in maniera definitiva. Il rituale è suddiviso in tre fasi Separazione Aggregazione Marginalità/Liminarità Acculturazione Quando vi sono due o più soggetti di culture diverse e uno di questi soggetti è in posizione dominante rispetto agli altri che si trovano ad esserne, di conseguenza, condizionati. Tipologie Assimilazione Separazione Integrazione Marginalità Quando un individuo o un gruppo abbandona la propria cultura e cerca di assumere quella dominante Quando lo scopo principale è il mantenimento della propria cultura ed avviene il rifiuto del contatto con altri gruppi Quando viene mantenuta la propria cultura ma c’è continuo scambio e collaborazione con gli altri gruppi Quando vi è scarso interesse nel mantenimento della propria identità culturale e rari contatti con gli altri gruppi Attività missionaria portare una cultura diversa nel rispetto, almeno in parte, di quella esistente Attività coloniale intenti economici-politici poca considerazione della cultura pre-esistente Deculturazione Quando un soggetto perde parte, e spesso la totalità, della sua cultura perchè al cospetto di una cultura dominante e coercitiva Perdita reale Lotte razziali Genocidio Perdita formale Economico-politica Socio-culturale Etnocentrismo Tendenza valutativa (conscia o inconscia, dichiarata o inconsapevole) che considera la propria cultura superiore alle altre. Questa tendenza, universale e classificatoria, spinge a valutare le altre culture secondo parametri soggettivi derivanti dal contesto cui si appartiene. «Il fanatico riesce a contare fino a uno, perché due è un’entità troppo grande per lui». (Amos Oz - scrittore israeliano) Relativismo culturale Prospettiva antietnocentrica secondo la quale tutte le manifestazioni culturali espresse dai vari gruppi umani sono tra loro dissimili e dunque non equiparabili all’interno di una scala comune di valori, essendo tutte le culture differenti l’una dell’altra. «A guardare sempre dalla stessa parte, il collo si irrigidisce» proverbio africano. Storia del pensiero antropologico Etnografia: è la prima fase del lavoro antropologico. Si raccolgono documenti e dati relativi all'oggetto Etnologia: è la fase in cui si analizza, si sintetizza e si interpreta ciò che si osserva in una cultura o società, in base però alle conoscenze sulle altre società. Antropologia: costituisce il terzo livello, quello in cui si tenta di definire le proprietà generali di tutta la vita sociale e culturale. Periodo delle Curiosità Antico: Greco/romano Pluralità e differenze tra stili di vita, ideologie e culture Erodoto (448-425 a.C.), Medievale Cristiana e Araba Geografia del viaggio come osservazione diretta Geografia delle meraviglie Geografia dei “masalik” Ibn Haldun: Costruì un sapere di tipo storico e sociologico attorno alla sua opera “Discorso sulla storia universale”; Rinascimentale: Mercanti e missionari primi “artigiani” della tecnica etnologica Marco Polo De Las Casas Settecento Interesse verso le culture altre per comprendere se stessi Mito del “buon selvaggio” J.F. Lafitau (gesuita canadese) elabora il primo documento dell’etnologia moderna sui “costumi dei J.J.Rousseau selvaggi americani” (1724) G.B. Vico in “Scienza nuova” riprende l’opera di Lafitau 1799 nasce La “Sociéte des Observateurs de l’homme” con l’intento di intraprendere lo studio delle culture Ottocento Tra la fine del ‘700 e la prima parte dell’800 di apri passo al “buon selvaggio” si fa strada anche l’idea del “cattivo selvaggio” (tratta degli schiavi). ( Seconda metà del secolo) In pieno positivismo, nasce lo studio scientifico delle società umane. Teorie evoluzioniste. H. Spencer C. Darwin Evoluzionismo Organizzazione sociale da strutture semplici a strutture più complesse Lewis H. Morgan B. Tylor J. Frazer Astrazione e Simbolizzazione Simbologia come fenomeno che coinvolge l’uomo sia culturalmente che biologicamente L. A. White Diffusionismo Analisi dei fenomeni culturali in base alla loro diffusione Franz Boas R. Benedict W. Schmidt Franz Boas Fondatore dell’antropologia moderna e padre dell’antropologia americana, ha dato all'antropologia moderna la sua rigorosa metodologia scientifica, sul modello delle scienze naturali. Ha originato la nozione di "cultura" come comportamento appreso. Ha definito natura inconscia i fenomeni culturali, assimilandoli da questo punto di vista al linguaggio. Wilhelm Schmidt Il suo studio delle religioni primitive e monoteismo rimane tra i più rispettati nel campo dell'antropologia. Tutte le culture hanno la concezione di un Dio supremo. Le religioni primitive non erano politeiste, come si credeva, ma avevano un trascorso monoteistico. Contrasta fortemente la teoria totemica di Freud Contrasta fortemente la teoria totemica di Freud Sistemi e modelli culturali R. Benedict Patterns of Culture/Modelli di Cultura Leggere una cultura come se fosse una poesia Individuare la caratteristica dominante di un popolo, il suo “carattere” Riprende la distinzione di Nietzsche tra cultura: apollinea dionisiaca la "ratio" umana che porta equilibrio, l'impulso alla vita, creatività, desiderio ed è capace di concepire l'essenza colto nel suo aspetto più produttivo e del mondo come ordine e spinge a pre-razionale, improvvisazione produrre forme armoniose “ponderata”. rassicuranti e razionali La cultura in questo senso sarebbe quindi una sorta di personalità su vasta scala comune a tutti gli individui facenti parte di un determinato gruppo sociale. Ogni cultura è una particolare “configurazione” che organizza manifestazioni varie di comportamenti. Etnografia francese E. Durkheim M. Mauss Funzionalismo L’esistenza di ciascun tratto culturale è dovuto alla sua funzione B. Malinowski R. Radcliffe-Brown Evans-Pritchard Strutturalismo Prende spunto dalla linguistica di De Saussure e sostiene che le funzioni, determinate dalle relazioni reciproche dei singoli elementi, sono considerate come parti di un ordinamento strutturale e di un insieme di fenomeni in continua interdipendenza e interazione. C. Lévi-Strauss Bisogna camminare per due lune nei mocassini di un altro, per conoscere se stessi. (Proverbio Lakota/Sioux) Studi etnologici in Italia Periodo positivista Periodo etnologico Prima fase Seconda fase Terza fase Antropemi ed etnemi Gli antropemi si possono definite le espressioni capillari della cultura: a. che risalgono all’intuizione inventiva dell’individuo; b. che si specificano come radici della struttura culturale e sociale; Etnemi Gli etnemi sono il risultato degli antropemi costituiti in struttura, cioè articolati tra loro sistematicamente. L’insieme sistematico degli etnemi è il prodotto specifico della comunità che accoglie e rende normativi e stabili gli antropemi Turismo Il turismo coinvolge il concetto del viaggio, nonchè una temporanea e volontaria visita in un luogo al di fuori da casa (Smith) Linee di Storia del Turismo 1600-1700 Gran Tour Giovani aristocratici, inglesi, francesi e tedeschi Nella gran parte dei casi erano viaggi d’istruzione Con la rivoluzione francese si estingue il Gran Tour 1800 Rivoluzione industriale: cambiano i parametri Primi viaggi d’affari in Inghilterra della borghesia francese e tedesca I pochi aristocratici rimasti si rifugiano nel magico mondo dei bagni termali K. Baedeker (Coblenza 1836): prima guida turistica) T. Cook (1845) organizza le prime gite di gruppo in ferrovia per diminuire i costi 1900 Anni Venti del ‘900: entrano i gioco le classi subalterne, piccolo borghesi ed operaie Dall’ozio goduto ed esibito nei secoli precedenti si passa al riposo (prime ferie pagate) Le “colonie” (marine e montane): primo esempio di “turismo popolare” Dopo la II Guerra Mondiale si realizza quello che venne definito “turismo di massa...” “...riferendosi a processi di diffusione nella società e di concentrazione nel tempo dei comportamenti turistici” (A. Savelli) Il tempo della vacanza diventa un “pacchetto” da acquistare Anni ’60: trionfo del turismo di massa Si apre la strada all’artificiale, al luogo o evento creato per attirare solo turisti Nascono le “bolle ambientali” (E. Cohen) Anni ’70 si “ritorna” alla ricerca dell’autenticità del periodo preindustriale. Il turismo diventa una necessità irrinunciabile L’antropologia del turismo L'antropologia del turismo è forse la disciplina più incisiva nell'analisi di questo “viaggiare”: un fenomeno che può essere analizzato nelle sue diverse componenti di immaginario e di ritualità (basti pensare all'importanza che attribuiamo agli oggetti ricordo). Ma anche di rapporto che si viene inevitabilmente a creare tra persone visitanti e comunità ospitante. Nunez MacCannell L’antropologia del turismo nel quadro delle scienze etnoantropologiche. Essa studia i fenomeni turistici in quanto fenomeni culturali: a. sia dal punto di vista delle dinamiche processuali che tali fenomeni innescano e coinvolgono; b. sia da quello dei beni culturali materiali e immateriali che sono a fondamento dell’attrazione e della pianificazione turistica. Componenti Politica economica Mutamento culturale Etnografia semiotica Produzione conoscitiva dell’incontro Oggetto L’antropologia del turismo ha per fondamentale oggetto l’incontro (encounter) che si produce nel rapporto di accoglienza fra ospite e ospitante (guest/host) entro uno specifico spazio antropico e naturale (territorio). L’incontro Il punto di partenza dell’antropologia del turismo è l’analisi dell’encounter, cioè l’incontro fra comunità ospitante e (un gruppo di) ospitati. La relazione fondamentale è l’ “ospitalità”. Il rapporto fra gruppi che viaggiano, visitano e fruiscono, secondo motivazioni, bisogni e mappe mentali di rilevanza soggettiva e intersoggettiva I modi, i soggetti e i tempi in cui una comunità ospitante si attrezza e si organizza di fronte e rispetto all’Altro. La profondità e alla pervasività del fenomeno, con effetti importanti per i ritmi di coesione e perpetuazione del luogo stesso. Campi d’azione Heritage tourism L’insieme dei valori, beni e patrimoni che un gruppo umano riceve quale eredità del passato. Ecoturismo Attività che nasce dal desiderio di muoversi verso luoghi naturali intatti o, per lo meno, in cui la presenza umana è ridotta al minimo, e ove si possa conoscere cose ed ambiti naturali, intrattenere con l’habitat naturale un rapporto diretto. . Turismo=fatto sociale totale Il carattere pervasivo dei Insiemi di azioni e g r a d o d i c o n d i z i o n a re caratterizzati dal potere meccanismi turistici, è in rappresentazioni dall’esterno che essi hanno di esercitare il comportamento degli individui. una costrizione sugli individui Turismo come rito Il turismo crea delle communitas temporanee Gruppi di persone che vivono la loro vita in una dimensione profana (strutture sociali economiche e politiche) e attraverso la mediazione dei rituali sono trasportati dal loro contesto abituale ad uno stra-ordinario (V. Turner) Il turismo attraverso un rito di passaggio svolge un’importante funzione di coesione sociale. Le tre fasi dell’esperienza turistica: Partenza = separazione Soggiorno = esperienza extra-ordinaria Ritorno = ritorno all’ordinario, aggregazione. La semeiotica turistica: L’incontro Il tempo Il souvenir Modelli turistici Modalità di fruizione dell’autenticità La ricerca dell’autenticità da un lato è un modo per sottrarsi all’alienazione della società industriale e dall’altro è però un’espressione della stessa società a cui i turisti vogliono sfuggire Quello che alimenta l’industria turistica è l’eccesso di etnicizzazione, ovvero l’enfatizzazione delle differenze descritte negli anni da scrittori di viaggio e antropologi. I nativi possono assecondarli, mettendo in scena l’autenticità o continuare a vivere l’esistenza senza tenere conto dei turisti. Questa dicotomia si traduce nella distinzione tra coloro che attribuisco al turismo una funzione di: mantenimento dei confini culturali (modello Amish) rafforzamento delle tradizioni (modello Bali) commercializzazione e degradazione delle culture ospitanti (modello Alarde). Tipologie di turisti e “turismi” Secondo Copper di solito sono due: Quelli da pachetto: alla ricerca Quelli indipendenti: Si adattano Spesso associati ad alti livelli di struttura sociale, sono associati a di attrattive di tipo occidentale. crescita e causano spesso una ristrutturazione dell’economia locale. meglio all’ambiente locale e alla tassi di crescita relativamente bassi e conducono spesso a sviluppi di strutture di proprietà locali A queste due tipologie, Smith aggiunge : Turisti Esploratori: sono in numero limitato caratterizzati da una completa accettazione delle norme locali. Turisti d’elitè: Osservati raramente e si adattano completamente alle norme locali. Anticonformisti: Rari e presentano un buon adattamento. Turisti insoliti: Occasionali e si adattano abbastanza. Turisti di massa incipienti: Flusso costante ed in cerca di attrattive occidentali. Turisti di massa: Flusso continuo. Attendono attrattive occidentali. Turisti charter : Arrivi massicci e domandano attrattive occidentali. Tipologie di impatto culturale Diretto Indiretti Questo avviene quando è presente un contatto con la popolazione ospitante e si verifica il cosiddetto effetto di dimostrazione, ovvero i turisti influenzano il comportamento con il loro esempio. Quando l’effetto di dimostrazione viene “appreso” da altri membri della comunità ospitante,non direttamente a contatto con i turisti. Comportamento d’accatto. Indotti Quando la destinazione risulta essere di “successo” con miglioramento economico, aumento del reddito, con conseguente modificazione della modalità di consumo della popolazione locale che genera anche nuovi bisogni. Alcuni aspetti negativi La mercificazione dei prodotti artistici e culturali Comparsa di attività criminali Ritualità o teatralizzazione ? “L’occhio del turista vede solo ciò che già conosce” “Tanto quì chi mi conosce ?” Tensioni sociali Sfruttamento delle risorse Elementi di Turismo M I TO Movie Induced Tourism L’immagine ha un impatto notevole per l’industria del turismo Crea atteggiamenti e comportamenti diversificati Visualizza un processo di formazione come un continuum Secondo Gartner questo continuum consisterebbe in una serie di “agenti” forme di “coinvolgimenti indotti” nella gran parte dei casi da: pubblicità attraverso i canali tradizionali descrizioni imparziali: giornali, televisione, massmedia in genere informazioni, per così dire, biologiche dirette o indirette La sua formazione autonoma sembra avere un potere particolarmente efficace Oggi si “raccolgono” immagini e percezione dei luoghi in gran parte dai media Soprattutto cinema e televisione Il fenomeno del movie induced tourism o cineturismo è oramai consolidato In Italia vi sono molte “film commisions” Nate allo scopo di “promuovere”, ognuna, il proprio territorio Il fenomeno trasforma “l’effimero” in desiderio concreto di maggiore conoscenza del luogo La scelta della località turistica risulta così notevolmente influenzata S e m p re p i ù s p e s s o i p ro m o t e rs t u r i s t i c i “sponsorizzano” e lavorano accanto ai produttori cinematografici Quanto è dunque determinante la scelta della location per “indirizzare” un flusso turistico? Quanto, tale scelta, influisce sulla percezione che ne ha turista di quel luogo? Qual’è il comportamento delle comunità “ospitanti” ? Quali le ripercussioni sul sistema di valori e tradizioni secolari? Quanta attenzione si pone al concetto di sostenibilità reale ? Il caso Tropea e la sua...”Gente di Mare” L’indagine, di più ampio respiro, parte nel 2006 Interessa gran parte della “Costa degli Dei” Comprende i Comuni di Pizzo, Briatico, Parghelia e Tropea Viene scaglionata in diversi periodi dell’anno Vengono somministrati anche dei questionari Sviluppi e analisi dei dati 1. Ipermedializzazione imperante 2. Familiarità 3. Comunità Locale 4. Influenza sul territorio Risultati 1. Evidente mancanza di un’ottica sostenibile 2. Ri-elaborazioni inadeguate di aspetti tradizionali 3. Formulazione di un “folklore turistico” 4. Parziale partecipazione della comunità ospitante Flussi nomadici contemporaneità e Apolidi o nomadi Il nostro pianeta è stato sempre attraversato da gruppi migranti la sedentarietà è una “scoperta” assai recente, se proiettata sullo scenario della storia della nostra specie La novità è che questi movimenti, queste diaspore, oggi si muovono all’interno di un sistema di comunicazione ignoto nel passato. Questi movimenti di individui sono strettamente connessi ai processi di globalizzazione dei mercati economici e sono spesso determinati da meccanismi le cui logiche e il cui controllo sfuggono non soltanto ai cittadini, ma anche ai governi nazionali Producono nuove rappresentazioni culturali e nuovi criteri di aggregazione politica e sociale Influenzano e determinano la formazione di nuove identità nell’incrocio e nell’ibridazione di esperienze, modelli, consumi e immaginari collettivi dalle provenienze più eterogenee Fanno sì che non sia più possibile immaginare comunità “naturalmente” coese intorno a valori comuni e particolarissimi, né comunità i cui membri accettino o rifiutino all’unisono l’adesione a modelli interni Caratteristica della contemporaneità può essere considerata la crescente mobilità: In senso geografico A livello virtuale Migrazioni Mass media Turismo Nuove tecnologie Studio Motivi Politici Conflitti e deportazioni di massa comunicative Migrazione - Trasnazionalizzazione Processo attraverso il quale i migranti attraverso vari meccanismi tessono una rete di rapporti tra la loro società di appartenenza e quella che li ospita. Alcune critiche Per fare ciò il migrante deve, innanzitutto, essere integrato in maniera “ufficiale” (permesso di soggiorno) nella nuova realtà. Lo Stato ospitante deve “riconoscere” i gruppi transnazionali con politiche adeguate evitando e combattendo la “marginalizzazione” Dimmi dove vivi e ti dirò chi sei Lo spazio antropologico Gli studi di etologia descrivono l'importanza della territorialità fra gli animali e esigenza. in parte anche l'uomo risponde a questo La caratteristica dell'animale umano è la capacità di strutturare l'ambiente in cui vive per renderlo funzionale non solo ai propri bisogni materiali, ma anche in funzione delle proprie esigenze emotive. Se vogliamo conoscere gli elementi che regolano la vita individuale e sociale degli uomini bisogna far riferimento alla loro propensione e capacità di elaborazione culturale non solo delle relazioni interpersonali ma anche della natura e dello spazio fisico e psicologico. Elementi dello spazio culturale Divisione dello spazio (ager e saltus) La città (Ippodamo di Mileto - Cardo e decumano) La casa La piazza La strada/via Luoghi spazi che hanno la prerogativa di essere identitari, relazionali e storici Non luoghi I nonluoghi sono incentrati solamente sul presente e sono altamente rappresentativi della nostra epoca, che è caratterizzata dalla precarietà assoluta. Le persone transitano nei nonluoghi ma nessuno vi abita.