Primo Piano
Settima domenica
del tempo ordinario
sie riflettono i forti dibattiti sostenuti
dalla prima comunità cristiana, che riguardano le relazioni esterne con la comunità ebraica e pure le polemiche interne tra tendenze diverse
tra cristiani.
Solo ricollocando le pagine
evangeliche nel
contesto della
vita che le ha
generate, possiamo comprenderne la
sorprendente
attualità. La
lettura del
Vangelo ci invita a prendere
atto sinceramente di quanto le situazioni
della nostra comunità cristiana assomiglino
a quelle della
prima comunità: rimangono le nostre
tensioni, legalismi e fariseismi, le nostre
fragilità, e rimane Lui che continua a condividere la nostra fragilità, a prenderci per
mano, a scuoterci, ad amarci.
“Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo a
Cafarnao”. Nel primo capitolo Marco ha descritto la giornata tipica di Gesù, a Cafarnao, nella casa di Simone e Andrea: già sono presenti i grandi temi del Vangelo con al
centro l’identità di Gesù, il mistero della
sua potente autorevolezza, che si manifesta
discendendo sino a “contaminarsi” con il
lebbroso.
Adesso di nuovo, “in casa”, riprende la narrazione degli eventi e con essa, la manifestazione dell’identità di Gesù e l’ iniziazione alla relazione autentica con Lui.
Ancora una volta, Marco ci avverte della
presenza della folla: ormai sappiamo che la
sua fama si è diffusa…sono accorsi talmente in tanti che tutto lo spazio è esaurito,
persino di fronte alla porta della casa e “diceva a loro la parola”. “Nella casa” tutto è
bello, entusiasmante! Come quando riescono bene le “nostre” iniziative: bene la programmazione, bene la realizzazione, bene il
risultato! Ma il giudizio di Gesù qual è?
“E vengono portando a Lui un paralitico,
sollevato da quattro, ma non potendo portarlo fino a Lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto dove Lui stava…” : dunque
la folla che riempie la casa, lo rinchiude; la
parola che dice a loro non può essere ascoltata da chi sta lontano. Tutto ciò che è narrativo, diventa simbolico: il paralitico diventa il simbolo dell’uomo che non può reggersi da solo e dai quattro (forse i quattro
discepoli) è portato a Lui, ma non può incontrarlo perché il perimetro chiuso della
“casa” impedisce, la folla ostacola e nessuno
si sposta. Una “casa” diventata autoreferenziale, preoccupata di se stessa e della
propria riuscita, annuncia il Vangelo o lo
ostacola?
“Scoperchiarono il tetto dove Lui era…”.
Deve avere un significato intenso questo, se
Marco dice: “Vedendo Gesù la loro fede, dice al paralitico: Figlio, sono perdonati i tuoi
peccati”. Nel gesto compiuto perché il paralitico sia collocato presso di Lui, Gesù vede
la loro fede, il bisogno che l’uomo ha di Dio,
la ricerca personale di Dio che va oltre l’entusiasmo della folla, il coraggio di liberarsi
da ogni sovrastruttura con cui l’uomo si difende, per trovarsi, alla fine, di fronte a Colui che lo aspetta per dirgli: “Figlio, sono
perdonati i tuoi peccati”.
La fede è il cammino che l’uomo compie per
arrivare a sperimentare “dove è Gesù” e in
Lui accogliere il dono del senso nuovo della
vita.. Nell’incontro con Lui, l’uomo sperimenta di essere figlio di un Padre che gli
dona la vita libera da tutto ciò che lo allontana dal bene e gli impedisce la piena realizzazione di sé. Cercavano la guarigione
per il paralitico: Gesù gli dona il perdono,
Figlio,
i tuoi peccati
sono
perdonati!
N
ella VII domenica del tempo ordinario, iniziamo la lettura del
secondo capitolo del Vangelo di
Marco (Mc.2,1-12), con la prima
delle cinque controversie nelle quali Gesù
comincia a sperimentare i contrasti con i
responsabili religiosi, scribi e farisei, che lo
condurranno alla Croce. Queste controver-
Orari delle Messe
Prefestive:
15.45: Pertusati.
16.00: Clinica Città di Pavia.
16.30: S. Paolo (Dosso Verde).
17.00: S. Maria delle Grazie, S. Teodoro, S. Giovanni Domnarum,
S. Pietro, Spirito Santo, Mirabello.
17.30: Cattedrale, Crocifisso, S. Michele, S. Gervasio, Sacra Famiglia, SS. Salvatore, S. Lanfranco, Torre d'Isola, S. Genesio,
Clinica Maugeri (via Ferrata).
18.00: S.Francesco, Carmine, S. Luca, S. Luigi Orione, Borgo, S.
Alessandro, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio, Scala.
18.30: S.Pietro in Ciel d'Oro, Cappella Sacro Cuore, Canepanova.
19.15: Policlinico.
21.00: S.Francesco.
Festive:
7.30: Canossiane (c.so Garibaldi).
7.45: Casottole.
8.00: S. Gervasio, SS. Salvatore, S. Lanfranco,
S. Maria delle Grazie, S. Carlo, S. Maria di Caravaggio.
8.15: Spirito Santo.
8.30: Carmine, Sacra Famiglia, S.Alessandro, Crocifisso,
Borgo, S. Luigi Orione, Clinica Neuro, Mirabello.
8.45: Clinica Morelli.
9.00: Cattedrale, Carceri, Massaua di Torre d'Isola, S. Primo,
S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Michele.
9.15: Cappella Sacro Cuore
9.30: S.Francesco, S. Genesio, S.Maria di Lourdes, S.Lazzaro,
Suore via Capsoni, Clinica Maugeri (via Ferrata)
S. Giovanni Domnarum messa secondo il rito di Pio V.
9.45: Spirito Santo, S. Giuseppe.
10.00: Cimitero, S.Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
Policlinico, S. Luigi Orione, Pertusati, Mirabello
S. Margherita. S. Maria delle Grazie, Ca' della Terra.
10.30: Cattedrale, S. Michele, Carmine, SS. Salvatore, Crocifisso,
Mirabello, Torre d'Isola.
11.00: S.Teodoro, S. Francesco, Sacra Famiglia, S. Primo, Borgo,
S. Gervasio, S. Lanfranco, S. Pietro, S. Maria della Scala,
Fossarmato, S. Pietro in Ciel d'Oro, S. Genesio.
11.15: Spirito Santo, S. Luigi Orione, Mirabello.
11.30: S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro,
Canepanova, Policlinico.
12.00: Carmine, Cappella Sacro Cuore.
17.00: Cattedrale, S.Pietro, Spirito Santo, S. Giovanni Domnarum,
S. Maria delle Grazie.
17.30: S. Michele, S. Gervasio, Crocifisso, SS. Salvatore,
Sacra Famiglia, S. Lanfranco, S.Genesio.
18.00: S. Francesco, Carmine, S. Luca, Borgo,
S. Maria di Caravaggio, S. Alessandro, S. Carlo,
S. Luigi Orione, S. Teodoro.
18.30: S. Pietro in Ciel d'Oro, Canepanova.
19.00: S. Michele, Cappella Sacro Cuore.
19.15: Policlinico.
20.30: S. Gervasio.
21.00: Carmine.
un amore che raggiunge la radice della sua
esistenza umana e la cambia svelandogli
di essere figlio di un Padre che gli dona la
vita di Dio.
Certamente Gesù è cosciente di toccare il
cuore del sistema teologico degli scribi presenti e di sconvolgerlo. Essi infatti pensano: “Perché costui parla così? Bestemmia!
Chi può perdonare i peccati se non l’uno,
Dio?” Seduti come giudici, la loro contestazione riguarda la sua parola, diventa
un’accusa di bestemmia giustificata dalla
loro teologia.
Certo, la sua Parola ha proclamato una novità che solo Dio può operare: fare della
creatura umana un figlio il cui Padre è Dio
stesso. Come può un uomo proclamare una
realtà che appartiene solo a Dio? O è una
bestemmia oppure è una verità che sconvolge il normale modo di concepire Dio,
l’uomo, e la loro relazione. Certamente gli
scribi hanno percepito l’importanza essenziale della Parola di Gesù, la sua forza liberante per l’uomo : il problema è ascoltare la
sua Parola con un cuore aperto e libero per
sperimentarne la verità oppure rimanere
chiusi nei propri dubbi, nelle proprie concezioni razionali di un Dio gestito da ideologie anche teologiche che non lasciano spazio alla freschezza di un Dio di relazione,
fonte di vita per l’uomo in ricerca.
Ed è meravigliosa questa figura di Gesù
che Marco descrive stabilendo un netto confronto con gli scribi: da una parte ci sono
loro, chiusi in se stessi, nella cerchia dei loro ragionamenti, dall’altra c’è Lui, che parla con loro, abbatte la barriera, entra in relazione, mostra, suscita libertà e attende
una risposta.
Direttamente a loro pone due domande:
“Perché tenete questi ragionamenti nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire al paralitico…?” E li spinge ad una spietata sincerità con se stessi e riguardo la scala di
valori che essi dicono di difendere.
E poi di nuovo dice la sua Parola: “Ora,
perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha
l’autorità di perdonare i peccati, dico a te –
dice al paralitico - : ‘Alzati e va’ a casa
tua’”. Il cuore della controversia e di ciò che
il Vangelo vuole annunciare è la rivelazione
dell’autorità del Figlio dell’uomo. Marco nei
capitoli successivi, continuerà a precisare il
senso misterioso di questa figura: l’essenziale, ora, è l’identificazione del Figlio dell’uomo di cui parla il profeta Daniele, con
Gesù, con la carne di questo uomo nella
quale è presente ed agisce la forza di Dio.
Gesù proclama la grande, sconvolgente novità: Dio non è una onnipotenza da temere,
irraggiungibile da parte dell’uomo in balia
del male, chiusa in uno spazio sacro difeso
da regole inviolabili. Dio è Padre che ama
il Figlio e gli dona tutto, perché condivida il
suo amore con il mondo fragile, perché il
mondo creda che tutto, anche la fragilità è
amore e cominci così, libero da ogni paura,
a vivere l’amore. La Parola di Gesù è autorevole perché è Parola piena dell’Amore del
Padre. La Parola di Gesù perdona i peccati
perché comunica all’uomo la forza, l’Amore,
che vince la paura, il sospetto, che l’uomo
conserva dentro di sé quando non crede e
non si abbandona all’Amore.
“Alzati e va’ a casa tua”: la Parola di Gesù
rimette in piedi il paralitico, il perdono
guarisce. Dio non fa più paura all’uomo:
Dio è dentro il mondo, nella carne dell’uomo, nella carne amata da Dio, assunta da
Lui, condivisa sino alla morte per poter essere pienamente con Lui. La Parola di Gesù
libera, non lega, non crea dipendenze: manda “a casa” in piedi, perché l’uomo cominci
a vivere. Dio è una forza di perdono immersa nel mondo con la carne di Gesù.
Tutto si chiude in un canto di gioia, di ringraziamento e di lode al Padre.
Il vangelo di Marco, nello sfondo, riflette la
vita, le tensioni, i dibattiti della prima comunità, e, oggi, riflette la nostra vita: Gesù
ci scuote, ci provoca. Sappiamo noi cantare
di gioia per la libertà che Egli ci dona e
scuotere il mondo perché si unisca al nostro
canto?
Gianfranco Poma
Venerdì, 17 febbraio 2012
3
Agenda del Vescovo
Domenica19 febbraio
19.30 -Partenza per Roma
per Commissione CEI
per i problemi sociali ed il lavoro
Lunedì 20 febbraio
Commissione CEI per i problemi sociali
ed il lavoro a Roma
Mercoledì 22 febbraio
Mattino - Udienze
21.00 - Celebrazione Eucaristica
delle Ceneri per l’inizio
della Quaresima al Carmine
Giovedì 23 febbraio
Mattino - Udienze
Pomeriggio - Udienze
Venerdì 24 febbraio
Mattino Udienze
Sabato 25 febbraio
9.30 - Saluto al Convegno
sulla Translatio del corpo
di Sant’Agostino da Genova a Pavia
alla Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.
Domenica 26 febbraio
18.00 - Messa Capitolare in Carmine
Gli studenti di prima
e seconda superiore
incontrano il vescovo
Gli uffici IRC, Scuola, Sport, Pastorale giovanile e Oratori della Diocesi di Pavia organizzano un'iniziativa per gli adolescenti di
prima e seconda superiore su proposta del
vescovo Giovanni Giudici, che desidera incontrare e iniziare un cammino con questa
fascia d’età. Il tema scelto è il messaggio del
Papa per la Giornata Mondiale della Pace
“Educare i giovani alla giustizia e alla pace”. L’iniziativa si terrà sabato 10 e domenica 11 marzo all’Oratorio di San Mauro (in
via Folla di Sopra, a Pavia). Sarà una “due
giorni” tra amici. Il ritrovo è fissato sabato
10 marzo alle 17.30: un momento insieme,
cena e grande serata in maschera organizzata dagli animatori del campo estivo di
Pragelato/ Brentonico. Il tema della serata
saranno i cartoni animati: chi parteciperà è
invitato a portate il necessario per travestirsi dal suo personaggio preferito! Servirà
anche il sacco a pelo perchè si dormirà nella
palestra dell’Oratorio. La mattina dell’11
marzo arriverà il vescovo, che celebrerà la
Messa. Poi il pranzo ed il ritorno a casa.
Chi è interessato può iscriversi entro il 4
marzo via mail a [email protected], su
Facebook aderendo all’evento creato nel
gruppo “Camposcuola IDR Pavia-Pragelato
Brentonico”, oppure tramite il proprio insegnante di religione o il proprio parroco.
Il corpo di Sant’Agostino
dalla Sardegna a Pavia
Convegno a San Pietro
in Ciel d’Oro
“La translatio del corpo di Sant’Agostino
dalla Sardegna a Pavia: la storia e l’attualità”. Sarà questo il tema del convegno in
programma sabato 25 febbraio, alle 9.30,
nella sacrestia della basilica di San Pietro
in Ciel d’Oro. Ad introdurre i lavori sarà
Padre Giustino Casciano, priore degli agostiniani. Coordinerà i lavori la prof. Maria
Teresa Mazzilli. Sono poi previsti gli interventi di Renata Crotti, don Fabio Besostri,
Clario Di Fabio, don Maurizio Ceriani, Vittorio Pasotti, padre Giovanni Lenzi, padre
Vittorio Sartirana. Alle 15.30 è prevista
una visita guidata a San Pietro in Ciel d’Oro, a cura di padre Casciano, promossa dall’Associazione Alunni dell’Università di Pavia. Alle 21, in basilica, si terrà concerto del
gruppo polifonico di Sant’Anastasia di Buddusò (Sassari), offerto dal Circolo Logudoro
di Pavia.
“Ogni figlio…un pensiero”
Reg. Trib. di Pavia n. 13 del 23.3.1950 - Sped. in abb. post.
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ALESSANDRO REPOSSI Direttore Responsabile
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VENDITA DIRETTA
Nei giorni feriali (escluso il sabato)
dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30
L’aula magna dell’istituto Maria Ausiliatrice, in viale Ludovico il Moro 13 a Pavia,
ospiterà questa sera (venerdì 17 febbraio,
ndr), alle 21, il secondo incontro degli appuntamenti sul tema: “Ogni figlio…un pensiero” (….la vita di un figlio vale la vita di
una madre). Durante la serata si parlerà di
Mariacristina Cella Mocellin: madre di tre
splendidi figli, innamoratissima di Carlo,
suo marito, ha impostato tutta la sua vita
all’insegna della generosità, di una fede incarnata, in un atteggiamento di continuo
dono. E’ in corso per lei la causa di Beatificazione. Durante l’incontro porteranno la
loro testimonianza Carlo Mocellin, marito
di Maricacristina, ed Alberto Zaniboni, suo
compagno di liceo.