LA LUCE DEL NATALE
Ogni anno viene Natale e mi sorprende sempre: nel periodo di minor luce solare, nel
periodo in cui le giornate diventano sempre più corte ed il buio, ancor prima del
vespro, avvolge ogni cosa, il Natale è il momento di luce massima.
Nell’Avvento infatti si chiede a Dio:
“Dammi luce” perché nella luce, le tenebre possano lasciarci.
“Dammi la luce” affinché in essa io riconosca la Tua luce.
“Dammi la Tua luce” affinché veda il Tuo amore.
“Dammi la Tua luce” affinché veda nel bimbo, Gesù, che aspettiamo i tuoi lineamenti
di Padre.
Gesù, luce del Padre, entra nella nostra storia per “starci”; cambia la nostra vita, anche
se siamo distratti; rende sempre nuove le giornate che ci si aprono dinnanzi. Quando ci
è dato di fermarci anche solo per un attimo, non possiamo che innalzare un unico inno
di lode per il Signore che ci ha visitato con la luce che dona ai nostri occhi la vista.
Mentre le settimane dell’Avvento trascorrono, sentiamo parlare sempre più della
bellezza e dello splendore dell’Unico che sta per venire. Egli è il volto dell’amore, di un
amore che avvicina terra e cielo, disperazione e consolazione. Possiamo esser certi che
dietro il volto gioioso di Gesù Bambino si trova il volto di ciascuno di noi, senza alcuna
distinzione di censo, di razza o di appartenenza religiosa.
Henri Nouwen diceva: “l’Avvento non porta ad una tensione nervosa, derivante
dall’attesa che accada qualcosa di spettacolare. Introduce, al contrario, una crescente
tranquillità interiore e una gioia che mi permetterà di capire che Colui che attendo è
già arrivato e mi parla nel silenzio del cuore”.
Gesù può nascere nella mia vita come Colui che ho imparato a conoscere mentre lo
aspettavo. Questo è l’augurio che faccio a tutti, nella certezza che Gesù è la stella che
illumina il nostro cammino.
diacono Giorgio
Natale 2010