festival CROCEVIE incontri in scena nelle terre di Pesaro e Urbino II edizione - 20 LUGLIO/10 AGOSTO 2008 1 Crocevie di linguaggi teatrali, crocevie di territorio che si incontrano lungo il percorso della musica, del teatro, della danza: questo è l’appuntamento che la Provincia di Pesaro e Urbino e i suoi comuni offrono a turisti e residenti per un’estate che, nella leggerezza della stagione e nell’amenità dei luoghi, non dimentica il significato di una cultura storica e contemporanea che permea le nostre terre. Simonetta Romagna Assessore Attività Culturali Provincia di Pesaro e Urbino Sen. Palmiro Ucchielli Presidente Provincia di Pesaro e Urbino Il festival CROCEVIE. Incontri in scena nelle terre di Pesaro e Urbino, giunto alla sua seconda edizione, è un progetto nato dalla collaborazione fra la Provincia di Pesaro e Urbino, Il Teatro Stabile delle Marche e l’A.m.a.t., con la partecipazione della Regione Marche, le Comunità Montane dell’Alta Valmarecchia e del Montefeltro e alcuni Comuni della provincia di Pesaro e Urbino. Un appuntamento culturale e turistico che offre la possibilità di visitare la provincia bella di Pesaro e Urbino, ospitando eventi e spettacoli in suggestivi palcoscenici architettonici e naturali. Tema centrale di Crocevie - come suggerito dallo stesso titolo -, è l’affascinante e straordinario incontro scenico tra varie discipline della cultura, dell’arte e dello spettacolo (teatro, musica, danza, circo, letteratura, poesia, cinema) rappresentate da celebri artisti della scena nazionale ed internazionale e da giovani emergenti. In programma dieci spettacoli che incroceranno città ed eccellenze territoriali della nostra provincia. Il festival si inaugura con uno straordinario “incontro ai vertici”: I kiss your hands. Catalogo semiserio delle lettere mozartiane. Nell’anfiteatro ligneo di Villa Caprile di Pesaro, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco fondono infatti la loro bravura d’attori con quella dei jazzisti Paolo Damiani, Rita Marcotulli e Gianluigi Trovesi all’insegna delle irriverenti lettere del genio salisburghese. In collaborazione con la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano e nell'ambito di Palcoscenico Marche / Futura memoria, la giovane danza contemporanea rilegge il pensiero e l’arte futurista con gli allievi della Scuola Paolo Grassi di Milano e le nuovissime coreografie di Luciana Melis, Cesc Gelabert e Lydia Azzopardi. Incontri letterari, invece, quelli delle attrici Galatea Ranzi e Mira Andriolo - nella suggestiva atmosfera della Miniera di Perticara - con lo scrittore Cesare Pavese (a cento anni dalla nascita) e degli attori Massimo Foschi e Sergio Nicolai - ospiti della maestosa Piazza d’Armi della Rocca di Gradara - con la lettura, in prima nazionale, di Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (di cui furono indimenticabili interpreti nell’allestimento di Luca Ronconi), per la messa in scena sonora di Nuova Consonanza. Musica e comicità garantita, a Carpegna, all’ombra del Palazzo dei Principi, per il concerto-spettacolo della frizzante Banda Osiris, mentre, nel Piazzale del Parco Montefeltro di Sant’Agata Feltria, la nuova produzione della Compagnia Pantakin da Venezia, Cirk, mette insieme teatro d’attore ed acrobazia circense. Cucina e narrazione - firmati dallo chef Davide Berchiatti e dall’attrice e regista Roberta Biagiarelli -, per deliziare i sensi del pubblico nel Borgo del Castello di Macerata Feltria; il Giardino della Rocca di Pergola fa, invece, da scenario all’avvolgente colonna sonora del M° Roberto Molinelli, eseguita, in prima nazionale, dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini, per il film muto The Lodger, considerata la prima, vera pellicola del Maestro del brivido Alfred Hitchcock. Ancora, nel bel Chiostro di San Francesco di Cagli, la danzatrice Rebecca Murgi e l’attrice Lucia Mascino presentano un serrato dialogo tra corpo e parola nella dolceamara performance Io sono internazionale, prodotta dal Teatro Stabile delle Marche per Palcoscenico Marche /Futura Memoria nell’ambito di Nuove Sensibilità. Gran finale a Talamello, per la notte di San Lorenzo o delle “stelle cadenti”, con la travolgente energia di Peppe Barra, in un magico incontro tra poesia e spirito popolare. Lucia Ferrati Direttore della Rete Teatrale Teatro Stabile delle Marche Gilberto Santini Direttore dell’A.m.a.t. Associazione marchigiana attività teatrali 2 PROGRAMMA domenica 20 luglio ore 21,30 PESARO Anfiteatro di Villa Caprile ESCLUSIVA REGIONALE Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Paolo Damiani, Rita Marcotulli e Gianluigi Trovesi I KISS YOUR HANDS. Catalogo semiserio delle lettere mozartiane mercoledì 23 luglio ore 21,30 FANO Teatro della Fortuna Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano IL FUTURO È IN RITARDO/ IL VOLO (AN)NEGATO in collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano nell'ambito di Palcoscenico Marche/Futura memoria venerdì 25 luglio ESCLUSIVA REGIONALE ore 21,30 NOVAFELTRIA Museo Storico Minerario di Perticara Galatea Ranzi e Mira Andriolo DIALOGHI CON LEUCÒ, di Cesare Pavese domenica 27 luglio PRIMA NAZIONALE ore 21,30 GRADARA Piazza d’Armi Massimo Foschi e Sergio Nicolai L’ORLANDO FURIOSO, di Ludovico Ariosto giovedì 31 luglio ore 21,30 CARPEGNA Centro storico Banda Osiris SUPERBANDA venerdì 1 agosto ore 21,30 SANT’AGATA FELTRIA Piazzale del Parco Montefeltro Compagnia Pantakin da Venezia CIRK sabato 2 agosto ore 21,30 MACERATA FELTRIA Borgo del Castello Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani INCANTADORA. Cucina e memorie di una filibustiera domenica 3 agosto PRIMA NAZIONALE ore 21,30 PERGOLA Giardino della Rocca Orchestra Sinfonica G. Rossini diretta da Roberto Molinelli THE LODGER, di Alfred Hitchcock giovedì 7 agosto ore 21,30 CAGLI Chiostro di San Francesco Rebecca Murgi e Lucia Mascino IO SONO INTERNAZIONALE in collaborazione con AMAT per Palcoscenico Marche /Futura Memoria nell’ambito di Nuove Sensibilità domenica 10 agosto ore 21,30 TALAMELLO Centro Storico Peppe Barra, Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo, Ivan Lacagnina, Sasà Pelosi PEPPE BARRA IN CONCERTO 3 domenica 20 luglio ore 21,30 PESARO Anfiteatro di Villa Caprile I KISS YOUR HANDS ESCLUSIVA REGIONALE catalogo semiserio delle lettere mozartiane drammaturgia Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco musiche Paolo Damiani con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni violoncello Paolo Damiani pianoforte Rita Marcotulli sax, clarinetto Gianluigi Trovesi A Mozart e al suo straordinario, irriverente, divertente epistolario si sono accostati scrittori, registi e musicisti di diversa estrazione. Lo spettacolo reinterpreta le lettere del compositore di Salisburgo in chiave jazzistica riunendo tre eccellenti musicisti di levatura internazionale: Paolo Damiani, Rita Marcotulli, Gianluigi Trovesi. “I Kiss Your Hands”, (“Vi bacio le mani”: così Wolfang amava chiudere le sue lettere), affida la parte in prosa dello spettacolo a due giovani, grandi attori di teatro, cinema e tv: Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni protagonisti (fra gli altri) dei film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, Musikanten di Franco Battiato e della fiction televisiva De Gasperi diretta da Liliana Cavani. Padre, madre, sorella, cugina, baronesse, estimatori e nemici saranno chiamati a comporre un puzzle a ritmo di jazz: anche la pagina scritta, schermo del profondo, si scioglie in pentagrammi, in una lettura a due voci e tre strumenti. In un gioco di rime, ritornelli, onomatopea, canto e abbandono alla dinamica impura dei significati della lingua. Un ritratto imperfetto del genio perfettissimo. Con licenza”. Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni Non si tratta di “swingare” le arie mozartiane, ma di giocarci con sguardo attuale, contemporaneo. Il che vuol dire tradirle, cioè tradurle nello spostamento e creare. Togliere Mozart a Mozart significa allora amarlo senza possessione né identificazione, tradizione e tradimento si rincorrono, il tradimento è in questo caso la più alta prova possibile d’amore verso un patrimonio che altri giustamente conservano con interpretazioni filologicamente perfette o massacrano con operazioni di dubbio gusto”. Paolo Damiani, autore delle musiche dello spettacolo Ingresso E 10.00 posto unico In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Sperimentale 4 mercoledì 23 luglio 2008 ore 21,30 FANO Teatro della Fortuna IL FUTURO È IN RITARDO Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano con Alessandra Bordino, Ilaria Coluccia, Angela Derossi, Olimpia Fortuni, Michela Marino, Marcela Corvalan Santander, Lucia Travaglino coreografia di Cesc Gelabert con la collaborazione del III corso di teatrodanza ripresa da Davide Montagna regia e ideazione Cesc Gelabert con la collaborazione di Lydia Azzopardi realizzazione scene Fabrizio Palla costume designer Lydia Azzopardi con la collaborazione di Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro luci Paolo Latini musiche di Debussy, Russolo, D. Teruggi, P. Ascione, Varèse, F. Boyle, F. Balilla Pratella, Ian Dury & the BlockHeads si ringraziano Riccardo Fusiello, Davide Montagna, Michele Porzio A partire dal futurismo storico i due coreografi Cesc Gelabert e Lydia Azzopardi hanno elaborato, durante una masterclass con le allieve del terzo anno della Paolo Grassi, un progetto che sviluppa procedimenti e idee dell’avanguardia marinettiana. Che cosa significa nel nostro tempo e in relazione a ballerini reali, concreti, il futurismo? Che cosa portiamo fuori di noi? Si è scelto di avere materiali differenti, permettendo alle danzatrici di esprimersi su registri diversi. Sono state le allieve del corso a scrivere il loro “manifesto” del futurismo, un verso per ciascuna, perché, come dice Gelabert “un futurista senza manifesto non è possibile”. La scelta musicale per “Il futuro è in ritardo” va da Debussy a Pratella, da Russolo a Varèse per terminare con i punk – e dunque a loro modo futuristi – Ian Dury & the BlockHeads. IL VOLO (AN)NEGATO Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano con Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Mariasole Dell’Aversana, Maura Di Vietri, Gabriele Marra, David Melcarne, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, Mariagiulia Serantoni, Vilma Trevisan coreografia Luciana Melis collaborazione drammaturgica Giulia Valsecchi assistente alla coreografia Costantino Pirolo installazione Gianni Moretti realizzazione scenografica Fabrizio Palla luci Paolo Latini costumi Enza Bianchini con la collaborazione di Nunzia Lazzaro musiche “Buleria per flauto, pianoforte ed elettronica” di Michele Tadini; “Buleria remix”, supervisione e montaggio musicale di Daniele Segre Amar si ringraziano Emanuele De Checchi, Marina Gorla, Andrea Mormina e il laboratorio di scenotecnica “L’armonia è determinata dalla stessa continuità del volo”, spiegava il manifesto dell’Aeropittura Futurista del 22 settembre 1929. Che resta oggi di quel “volo scivolante e vittorioso” del futurismo? Nell’ambito del progetto “Il futuro del futuro del futurismo” gli allievi del secondo corso di teatrodanza della Paolo Grassi partono dalle iperboli marinettiane, dai guizzi cromatici de “La città che sale” di Boccioni, dal fotodinamismo di Bragaglia, dalle aerodanze di Giannina Censi e spiccano un volo coreografico costantemente impedito e negato da un futuro già …passato. È l’accenno di un volo, l’ala che si spezza, una caduta libera che si ferma all’ultimo istante, un tentativo di librarsi e ritrovare la musica del cielo marinettiana. Un volatile che non riesce a prendere il volo, che nulla vede dall’alto, che del mondo non riesce più ad avere una visione. Così Luciana Melis, che del corso di teatrodanza è stata la fondatrice, con gli allievi del II anno si interroga sul futuro del futurismo, firmando la coreografia di questo Volo (an)negato. Con le musiche di Michele Tadini e l’installazione dell’artista Gianni Moretti, lo spettacolo si snoda tra percussioni ritmiche assordanti, sketch di cabaret esilaranti, ali di aereo straripanti. Si rovesciano le istanze futuriste, spezzando lo slancio eroico dell’aerovolo, oggi (an)negato in un vortice di frammenti polverizzati. in collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano nell'ambito di Palcoscenico Marche / Futura memoria 5 venerdì 25 luglio ore 21,30 NOVAFELTRIA Museo Storico Minerario di Perticara DIALOGHI CON LEUCÒ ESCLUSIVA REGIONALE di Cesare Pavese produzione Machine de Theatre con Galatea Ranzi e Mira Andriolo collaborazione alla messa in scena Marco Andriolo Nel centenario della nascita di Cesare Pavese, Galatea Ranzi presenta, accompagnata in scena da Mira Andriolo, un adattamento di uno dei testi più significativi dello scrittore piemontese: Dialoghi con Leucò. “…L’inquietudine è più vera e tagliente quando sommuove una materia consueta. Siamo convinti che una grande rivelazione può uscire soltanto dalla testarda insistenza su una stessa difficoltà…” (Cesare Pavese) Nell’immediato dopoguerra, fra il 1945 e il 1947, Cesare Pavese compone probabilmente l’opera più coraggiosa della sua vita, Dialoghi con Leucò, ventisei brevi conversazioni a due, che analizzano le eterne angosce degli uomini, affrontando temi fondamentali come il dolore, la morte, il destino e le imperscrutabili leggi che li governano. I protagonisti dei dialoghi sono sempre eroi della mitologia greca e latina, e sempre personaggi diversi tranne Leucotea, corrispondente nel nome (troncato nel titolo in Leucò) ad una dea tebana, ma traduzione greca del nome Bianca, come la donna di cui era innamorato Pavese in quel periodo. Ed era un momento, quello, di dominante neorealismo, in cui la cultura letteraria del dopoguerra imponeva la trattazione pressoché esclusiva di argomenti legati al presente e alle gravi difficoltà dell’uomo a vivere “il giorno dopo”. Anche Pavese è un autore neorealista, per alcuni critici il più grande, ma i Dialoghi sembrarono operare uno strappo eccessivo, non immediatamente compreso. Nella presentazione del libro, scritta dallo stesso autore, si legge: ”Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo narratore realista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scopre in questi Dialoghi un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c’è scrittore autentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il suo capriccio, la musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita”. Solo dopo la morte suicida di Pavese i “dialoghetti” (come egli stesso li chiamava) ottennero finalmente le giuste lettura e considerazione. Ed il coraggio nel comporre Dialoghi con Leucò consiste proprio nella forza intellettuale che solo un autentico uomo di cultura possiede nello sfidare il conformismo del proprio tempo, assumendosi tutte le responsabilità delle proprie ragioni e pagandone senza esitazioni il relativo prezzo, persino il più alto. Ingresso libero In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Conferenze del Museo 6 domenica 27 luglio ore 21,30 GRADARA Piazza d’Armi della Rocca ORLANDO FURIOSO PRIMA NAZIONALE di Ludovico Ariosto messa in scena sonora a cura di Nuova Consonanza regia Idalberto Fei. voci recitanti Massimo Foschi e Sergio Nicolai musiche originali Paolo Rotili percussioni Antonio Caggiano elementi scenici Antonella Cappuccio a cura di Mara Miceli Epica, passioni e celebrazioni, dove la materia cavalleresca, si fonde in una dimensione psicologica potente e profonda, con la voci indimenticabili di Massimo Foschi e Sergio Nicolai (a suo tempo Orlando e Rinaldo nello spettacolo cult di Ronconi) ed in una cornice di musica elettronica ed acustica. Gli spettatori ritroveranno l'amore, seguito dal senso dell' avventura, l' eroismo, le magie, il sentimento della natura, in un combinazione congeniale di sonorità e narrazione. ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto (1532) Ovvero come accadde che il paladino Orlando, innamorato sfortunato della bella Angelica, divenne matto furioso, e come fu che le armate cristiane, private del loro campione, rischiarono di perdere la Francia, e come finalmente la ragione smarrita del folle fu ritrovata sulla Luna da Astolfo volato fin lassù su di un alato ippogrifo, e ricacciata in corpo a viva forza da Orlando perché potesse riprendere il suo posto nell’esercito cristiano… Idalberto Fei Ingresso E 10.00 posto unico In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Comunale Si ringrazia la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche – Urbino per la gentile collaborazione 7 giovedì 31 luglio ore 21,30 CARPEGNA Centro storico SUPERBANDA con la Banda Osiris mandolino, chitarra, violino, trombone Sandro Berti voce, sax, flauto Gianluigi Carlone trombone, basso, tastiere Roberto Carlone percussioni, batteria, bassotuba Giancarlo Macrì Superbanda: il blob sonoro di inizio millennio, il supercondensato musicale per ascoltatori pigri, il viaggio trasversale nelle regioni delle armonie, il percorso alternativo nel mondo della musica, la vacanza intelligente “sei giorni sette note”. Superbanda: un concerto e una conferenza al tempo stesso. Il tema è la storia della musica e i suoi protagonisti, ma lo svolgimento della Banda Osiris è deviante e deviato: un viaggio virtuale nel quale autori, strumenti, brani conosciuti e non, vengono mescolati nel gran calderone della confusione musicale. Superbanda: un mix di divertente, intelligente, frizzante, rinfrescante comicità, di musica che spazia in ogni direzione (da Vivaldi a Carosone per intenderci), di nuove e vecchie gags, di archeologia osirisiana e di nuove anticipazioni sui prossimi spettacoli. Superbanda: un salvagente indispensabile nel mare piatto delle proposte televisive, discografiche e teatrali di questi ultimi anni. Dal 2004 stralunata colonna sonora live del salotto di Parla con me condotto da Serena Dandini, la Banda Osiris nasce nel 1980 a Vercelli. E’ considerata la massima espressione in Italia della comicità nel teatro musicale. Il dispendio di energie, il ritmo vorticoso e le continue sorprese diventano la cifra stilistica del gruppo, la musica l’asse portante e al tempo stesso collante drammaturgico. Musica di tutti i generi (classica, rock, folk, jazz) miscelata con ironia e una buona dose di dissacrazione. Musica come suggestione: sonora e di immagine. Musica come divertimento: nell’eseguirla e nell’ascoltarla. Ingresso libero In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Palatenda 8 venerdì 1 agosto ore 21,30 SANT’AGATA FELTRIA Piazzale del Parco Montefeltro CIRK produzione Pantakin Circo Teatro Comune di Venezia – Assessorato alla Produzione Culturale regia Ted Keijser con Emmanuelle Annoni, Giovanna Bolzan, Emanuele Pasqualini, Benoit Roland, Beppe "Sipy" Tenenti musiche originali Andrea Mazzacavallo scenografia Laura de Josselin de Jong costumi Dorien de Jonge Dopo la fortunata esperienza nell’ambito del progetto Arcipelago Circo Teatro, che ha esplorato le potenzialità del teatro acrobatico, di figura e di piazza, Pantakin prosegue il suo percorso di ricerca nell’ambito del Nouveau Cirque con una nuova produzione. Al centro di questa ricerca sarà la figura del Clown, inteso nella sua accezione comico circense, ma che racchiude soprattutto in sé un ricco potenziale poetico, evocativo e mimico, dunque teatrale. Il Clown diventa trait d’union tra la spettacolarità del circo e la poesia del teatro. La spettacolo narra la storia di un piccolo circo alla disperata ricerca di stupire il suo pubblico con numeri strabilianti che possono vivere però solo grazie alla fantasia degli spettatori, guidati dalla forza evocativa della musica. Cinque gli attori in “pista”, cinque personaggi con caratteri e abilità differenti, che vivono e fanno vivere in scena la fantasia dell’immaginifico per poi ritrovarsi semplicemente a fare i conti con le piccole grandi difficoltà del vivere quotidiano. Una vita quotidiana che si trasforma in circo. La pertica cinese, i tessuti aerei, la giocoleria, l’acrobatica e la clownerie trasformeranno la preparazione della cena in un sottile gioco funambolico, un banale litigio in una rissa acrobatica e una dichiarazione d’amore in una esplosione di fuochi artificiali. Perché, cos'è la vita?! Nient'altro che una tragedia tutta da ridere! Una realtà assurda, nella quale il tentativo di fare le cose per bene fallisce quasi sempre. Perché soltanto accettando il rischio di non riuscire, possiamo pensare di riuscire veramente. Uno spettacolo in cui tutto è possibile, che incanta quando dovrebbe stupire e stupisce nel raccontare. Ingresso libero In caso di maltempo lo spettacolo sarà rinviato in data da definire 9 sabato 2 agosto ore 21,30 MACERATA FELTRIA Borgo del Castello INCANTADORA Cucina e memorie di una filibustiera di e con Roberta Biagiarelli nel ruolo di Incantadora e con Sandro Fabiani nel ruolo di Dora cuoco Davide Berchiatti - catering chef-toi scenografia Lucio Diana collaborazione all’arredamento Claudia Losi e AttrazioniBiagiarelli luci Giovanni Garbo coproduzione Inteatrofestival e Babelia&C La casa volante dove si muove l’Incantadora è un luogo magico, un po’ gitano e un po’ stravagante… è ovviamente una stanza della casa da lei abitata. Un posto arredato con teli colorati, lampade vecchio stile, oggetti d’altri tempi che provengono da solai di nonne strampalate e poetesse. Sui tavoli qualche candela profumata, spezie, cioccolata, frutta e verdura fresca, insieme a piccole caramelline e altri oggettini pescati in chissà in quale fiera, in chissà quale parte del mondo. E’ una sorta di bric à brac, un ammasso d’oggetti diversi usati, ammassati gli uni sugli altri, con libri sparsi un po’ d’ovunque, sui ripiani, a terra, chincaglieria varia dietro le tende fruscianti di foglie e campanellini. Gli ospiti vanno per ascoltare le storie della padrona di casa, i suoi racconti che si muovono tra l’appetito e l’amore, là dove i confini sono così labili da confondersi completamente, per raccogliere confidenze tra la cucina e il salotto: bocconi cucinati come fossero ingredienti e tratti dalla letteratura internazionale, amalgamati in gustose ricette, pezzi di storie serviti come portate tra lo svaporare dei sensi. Sarà l’Incantadora a trasportare gli ospiti nel fascino di diverse culture: tra i profumi delle spezie, le ricette arzigogolate e il dipanarsi di biografie di donne straordinarie e passionarie. La stanza della rappresentazione è il posto che tutti noi vorremmo avere nella nostra casa: un luogo pieno di colori e profumi, dove sedersi e lasciare che qualcuno si occupi di noi con piccoli gesti di ospitalità e con l’incanto di qualcuno che sa raccontare. Incantadora è uno spettacolo di teatro domestico le cui ambientazioni ideali sono chiostri, rive dei fiumi, mulini, cortili, giardini, ma anche foyer dei teatri, ampi saloni e luoghi non strettamente teatrali. La casa dell’Incantadora può rendere teatro ogni luogo. Il menu Gazpacho leggero con tortillas Carpaccio di ananas al rosmarino con spuma di caprino alle erbe Tortino di miglio all'origano con quenelle di pere Bignè con mousse di melanzane alla menta Cannolo con ricotta alla siciliana con salsina rossa alla cannella acqua vino bianco siciliano Ingresso E 10.00 posto unico (degustazione compresa) E’ necessaria la prenotazione Info c/o il Teatro Stabile delle Marche tel. 0721 830145 dal lunedì al venerdì orario 17.00-19.30 In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso un luogo al coperto nel centro storico 10 domenica 3 agosto ore 21,30 PERGOLA Giardino della Rocca THE LODGER PRIMA NAZIONALE Il pensionante- Una storia della nebbia di Londra di Alfred Hitchcock colonna sonora composta e diretta dal M° Roberto Molinelli eseguita dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini Il cadavere di una ragazza bionda viene ripescato nel Tamigi: è l'ennesima vittima di un maniaco che si firma The Avenger (Il vendicatore) e che da qualche tempo terrorizza Londra. Passato alla storia per alcune memorabili sequenze, The Lodger: A story of the London fog è un film che mi ha ispirato immediatamente... e subito ho immaginato il giovanissimo Hitchcock dirigere i "ciak" dietro la macchina da presa in quella che lui stesso in maturità definirà come la sua vera "opera prima" dal punto di vista stilistico (anche se non cronologico). Mi è piaciuta l'atmosfera nella quale il geniale regista, qui appena ventisettenne, ha saputo immergere praticamente ogni istante di questa pellicola, dalla scelta degli attori (la bellissima June, avvenente modella, e Ivor Novello, l'affascinante pensionante dallo sguardo magnetico) alla cura dei particolari, macrofotografici e fulminei, inaspettati e inquietanti, calati magistralmente nelle cupe tonalità di grigio - non solo fotografiche di questa storia nebbiosa. Hitchcock diceva che "non c'è nulla che dia più senso di pericolo al pubblico che vedere un innocente accusato ingiustamente" e spesso ha rimarcato quanto l'aver iniziato la sua carriera nel cinema muto lo avesse provvisto di un grande senso comunicativo al fine di far comprendere le storie narrate in maniera esclusivamente visuale. Proprio questo ho cercato di fare nello scrivere un commento musicale alla Londra notturna e velata di The Lodger: rendere la colonna sonora calzante sulle immagini, ma nello stesso tempo farle mantenere una sua indipendenza narrativa, affinché il pubblico possa immaginare i dialoghi nel film sia dal comunicativo volto degli attori, sia nell'espressività dei loro alter-ego musicali: gli strumentisti dell'orchestra. Una curiosità: in questo film Hitchcock appare due volte: seduto a una scrivania nella redazione di un giornale e tra i curiosi che assistono alla cattura del pensionante Ivor Novello. Si tratta del primo cameo del regista, che continuerà questa tradizione in tutti i suoi film. Del film sono stati realizzati numerosi remake, (fra cui l’omonimo nel 1944 e Una mano nell'ombra del 1954). Roberto Molinelli Ingresso libero In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Angel dal Foco In collaborazione con la Casa di produzione cinema e musica Ermitage Cinema - Bologna Si ringrazia la Sig.ra Maria Grazia Fulvi Cittadini per la gentile ospitalità. 11 giovedì 7 agosto ore 21,30 CAGLI Chiostro di San Francesco IO SONO INTERNAZIONALE produzione Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con Amat per Palcoscenico Marche /Futura Memoria nell’ambito di Nuove Sensibilità ideazione e interpreti Rebecca Murgi e Lucia Mascino testi Lucia Mascino luci Marco Abeti musiche Luca Losacco video Matteo Giacchella costumi Stefania Cempini direttore di produzione Francesca Moretti ufficio stampa Beatrice Giongo un ringraziamento al Teatro del Canguro distribuzione Simona Rossi In scena un corpo sdoppiato in due opposti: una donna minuta con capelli corti che muove un corpo parlante nello spazio, attraverso gesti e danze distorte, e una donna piuttosto ingombrante, emotivamente e fisicamente, che invece parla ponendo domande a cui non viene data risposta. È nella loro differenza e nel tentativo di indagare questa distanza che inizia il percorso, il dialogo. “Ognuno con le sue idee, convinto, ognuno con il suo pensierino personale, lingua colore provenienza destino. Chi ha stabilito che siamo entità separate solo perché abbiamo corpi separati? Magari siamo parti di uno stesso corpo più grande e non lo sappiamo?” Il corpo è quello di un individuo in crisi nel labirinto della coscienza e nel labirinto di una geografia urbana e umana che cambia, che diventa internazionale, e finalmente essere stranieri a qualcosa, smarriti, è un fatto comune, semplicemente più esplicito. Gli stranieri siamo noi, tutti, esterofili ignoranti, bisognosi di risultati, di gratifiche, di affermazione in spazi più vasti, pur non comprendendo nemmeno quelli minimi di un proprio stato d'animo, annodati dentro false necessità e abissi sconosciuti. Una crisi d'identità internazionale, quasi normale. Domani apro un centro di ricostruzione per le unghie e gli do un nome inglese. Ingresso E 10.00 In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso Il Teatro Comunale 12 domenica 10 agosto ore 21,30 TALAMELLO Centro Storico PEPPE BARRA IN CONCERTO con Peppe Barra voce Paolo Del Vecchio chitarra, mandolino Luca Urciuolo fisarmonica, Ivan Lacagnina percussioni, Sasà Pelosi basso Assistere ad uno spettacolo di Peppe Barra significa incontrare l’anima di Napoli. Barra è il depositario dei segreti magici della tammurriata, ma anche il tramite moderno tra la poesia e lo spirito popolare. Voce e dialetto sono gli strumenti principali del suo lavoro, l’uso della voce gli consente di raggiungere in scena risultati mirabili, unici ed impareggiabili, la modula come vuole, la tende e la sferza, la scaglia sul pubblico e poi la raccoglie in dolcissime nenie, con il sostegno di musicisti straordinari che da lungo tempo sono i suoi compagni di viaggio. Un affresco sonoro, melodico e ritmico dal sapore passato e dalle sonorità contemporanee. Sul palco Peppe Barra con energia istintiva e travolgente, fa convivere mondi sonori e linguistici assai diversi, sempre pregni di grande teatralità e della sua straordinaria espressività. E’ uno spettacolo in cui il teatro si trasforma in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti, citazioni e ricordi. Ingresso libero In caso di maltempo lo spettacolo si terrà in un luogo al coperto presso Piazza Garibaldi 13 GLI ARTISTI Marco Andriolo. Diplomato alla Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico” è regista e presidente dell’Associazione Machine de Théatre fondata nel 1992 insieme a Mira Andriolo e Galatea Ranzi. Nel 1986 firma la regia de Il combattimento di Tancredi e Clorinda tratto da La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Nel 1987 Euridice e Orfeo dall’opera di Gluck, nel 1988 I dialoghi con Leucò e A quei tempi era sempre festa da Cesare Pavese. Nel 1991 cura la regia di Entro dipinta gabbia da Giacomo Leopardi, spettacolo presentato al festival del teatro coordinato da Rodolfo di Gianmarco. Nel 2000 assume la direzione artistica del Festival internazionale di cinema indipendente Rotterdam a Siracusa. Mira Andriolo. Diplomata alla Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico”, nel 1992 fonda assieme al regista Marco Andriolo e all’attrice Galatea Ranzi l’Associazione Machine de Théatre di Cortona. Attrice in molte produzioni ha interpretato tra l’altro Libirtaa tratto da Vincenzo Consolo nel 1989, Recital dalle opere di Turoldo, Venezia Salva di Simon Weil, A le celesti sfere da Giordano Bruno e Galileo Galilei dove ha curato anche la drammaturgia. Nel 2002 cura insieme a Marco Andriolo La Voce Scritta, un progetto in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa sulla letteratura contemporanea. Lydia Azzopardi, studia danza con Lilion Harmel e balletto classico. Continua i suoi studi alla London Contemporary Dance School dal 1972-1976 per poi unirsi al Dem Group. In questo periodo danza coreografie di Anna Sokolow, Robert Cohan, Robert North, Jane Dudley. Collabora con Lindsay Kemp allo spettacolo A Midsummer Night’s Dream. Nel 1980 inizia a lavorare con Cesc Gelabert e cinque anni dopo che insieme fondano la compagnia Gelabert-Azzopardi. Lydia Azzopardi ha lavorato anche per il cinema, il teatro, il video e l’opera. Banda Osiris. Nata nel 1980 a Vercelli e composta da Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Giancarlo Macrì è considerata la massima espressione in Italia della comicità nel teatro musicale. Numerosi gli spettacoli prodotti: da Storia della Musica vol. 1 e 2 (regia di Gabriele Salvatores) a Le Quattro Stagioni da Vivaldi (regia di Gabriele Vacis), da Sinfonia Fantastica (regia di Maurizio Nichetti) a Roll Over Beethoven con il Quartetto Euphoria, da Guarda che Luna con Enrico Rava, Gianmaria Testa e Stefano Bollani a Primo Piano sempre con Bollani, da L’ultimo suonatore insieme ad Eugenio Allegri, un viaggio a ritroso nel cabaret tedesco di Karl Valentin, fino a giungere al recentissimo Banda.25. Il gruppo ha partecipato a numerose trasmissioni televisive in Italia e all’estero (DOC, Pista, Maurizio Costanzo Show, Fantastico, Per un pugno di libri, solo per citarne alcune). Nelle ultime stagioni ha contribuito al successo della trasmissione di Serena Dandini Parla con me, occupandosi della realizzazione ed esecuzione di una stralunata colonna sonora live. Radio Rai ha visto la Banda impegnata nel doppio ruolo di autori e conduttori e in quello di compositori di sigle per trasmissioni quali Caterpillar, Catersport, Sumo. La Banda ha inoltre scritto ed eseguito colonne sonore per il teatro, per documentari e per il cinema tra cui Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart, L’imbalsamatore e Primo amore di Matteo Garrone per cui ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino e il David di Donatello nel 2004. Peppe Barra. Giuseppe Barra nasce a Roma da una famiglia di artisti napoletani. Il padre è Giulio Barra (fantasista e valente artista di varietà); la madre, Concetta, è indimenticabile e travolgente attrice, icona del teatro popolare partenopeo. Inizia a recitare da bambino lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo, come professionista, al Centro Teatro Esse. Nella seconda metà degli anni ‘70 è uno degli indiscussi protagonisti della Gatta Cenerentola l’opera teatrale rappresentata con successo in tutto il mondo e firmata dal regista Roberto De Simone, che lo dirigerà anche in altri spettacoli di grande successo, tra cui: La cantata dei pastori, Li zite 'ngalera, Festa di Piedigrotta, L’Opera Buffa del giovedì santo e Eden Teatro. Con la Nuova Compagnia di Canto Popolare si esibisce in molti paesi europei partecipando ad importantissimi festival. Nel 1980 vince il premio IDI Saint Vincent come attore e nel 1981 la Maschera d’oro. Nel 1982 si esibisce nell’assolo Peppe e Barra, scherzo in musica in due tempi, scritto insieme a Lamberto Lambertini su musiche di Eugenio Bennato dove compare, a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del figlio. Dall’incredibile successo dello spettacolo nasce il sodalizio con Lambertini, con la fondazione della Compagnia Peppe & Barra, che ha prodotto e distribuito, numerosissimi spettacoli fra cui: Senza mani e senza piedi (1984), Sempresì, ovvero il segreto per essere felici (1985), Varietà c'est moi (1986), Nel regno di Pulcinella (1987), Il principe di Sansevero, La festa del principe (1988), Cantata a Viviani (1988). Nel 1993 mette in scena Ricordi d’amore dedicato alla madre Concetta appena scomparsa. Nello stesso anno Vince la targa Tenco quale migliore interprete. Sempre nel 1993 Fabrizio de André gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del suo brano Bocca di rosa. Dopo aver registrato per la RAI venti tra le più belle favole tratte da Lu Cunti de li Cunti, ovvero il Pentamerone di Giambattista Basile, Barra traduce questa esperienza in uno spettacolo teatrale: Lengua Serpentina. Nel dicembre del 2000 interpreta il ruolo di Mister Peachum ne L’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber (direttore dell’ Ensemble Modern di Francoforte). Dopo il successo del suo primo disco Mo Vene del 1992, nel 2001 esce il suo secondo disco, Guerra: un lavoro commovente ed intenso che parla le lingue del mediterraneo. Nel 2002 partecipa al film Pinocchio di Roberto Benigni, nella parte del Grillo Parlante. Nel 2003, esce il nuovo disco: Peppe Barra in concerto, il suo primo disco dal vivo come solista. Oggi, Peppe Barra rappresenta l’Italia come maestro di voce ed è protagonista del recupero della tradizione popolare musicale e teatrale. Davide Berchiatti. Cuoco naturista bio, esperto in cucina vegetariana, mediterranea e fusion, da anni lavora nei migliori ristoranti del settore. Cucina a domicilio. Ha lavorato presso il ristorante Jacopo Fo in Umbria e Natura Sì cucina Biologica a Bologna con Nicola Michieletto, rinomato chef di cucina naturale. Ha ottenuto diversi riconoscimenti su riviste di cucina naturale.Attualmente è titolare di Spicchi Ricchi, il biologico da passeggio, take-away di trasformati biologici a Bologna. Sonia Bergamasco. E’ nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler. Debutta in teatro nel 1990 nell’Arlecchino servitore di due padroni di Strehler. In seguito lavora con Massimo Castri, Glauco Mauri, Theodoros Terzopoulos, Giancarlo Cobelli, ed è la Fatina nell’ultima edizione teatrale e televisiva del Pinocchio di Carmelo Bene. E' interprete e regista di Giorni in bianco, monologo tratto dal racconto Il trentesimo anno di Ingeborg Bachmann. Nel 2003 debutta come autrice dirigendo e interpretando lo spettacolo-concerto Orfeo bambino, basato su sui testi poetici. Nel cinema debutta nel '94, con il cortometraggio D'estate di Silvio Soldini. E' protagonista del film L'amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci (2000). Nel 2002 interpreta il film La meglio gioventù, diretto da Marco Tullio Giordana. Nel 2005, è diretta da Liliana Cavani nel film De Gasperi. Luomo della speranza. Nello stesso anno è protagonista del film Musikanten, diretto da Franco Battiato. Interpreta -in ambito musicale- un vasto repertorio originale per voce (recitante-cantante): dal melologo romantico da concerto, al repertorio per ensemble o orchestra novecentesco e contemporaneo. Nel marzo del 2006 debutta in prima mondiale al Teatro San Carlos di Lisbona nel ruolo di Donna Elvira nell’opera Il dissoluto assolto di Azio Corghi (libretto di José Saramago). Del 1999 è l’incisione di Pierrot lunaire di Schöenberg. Del 2005 è il disco Recitarsonando, antologia di melologhi per voce e pianoforte che propone un repertorio originale per voce d’attore dall’Ottocento ai contemporanei. 14 Roberta Biagiarelli. Attrice, autrice, progettista teatrale intraprende il suo personalissimo percorso studiando con alcuni maestri dell’arte teatrale come Yoshi Oida, Jerzy Sthur, Cesar Brie, Leo De Berardinis, Danio Manfredini, Marisa Fabbri, Gabriella Bartolomei. Si forma alla scuola dell’esperienza di Laboratorio Teatro Settimo (TO), gruppo con cui lavora dal 1988 al 2001, prendendo parte alla messa in scena di diversi spettacoli con la regia di Gabriele Vacis, Adriana Zamboni, Roberto Tarasco, con tournèe nazionali ed internazionali. Prende parte a produzioni della Cooperativa Moby Dick di Mira, del Centro teatrale e sperimentale di Pontedera (PI), della Compagnia Transteatro di Fano (PU), della Compagnia Corte Ospitale di Rubiera (Re) e collabora con il Centro teatrale Armunia di Castiglioncello . Nel 1998 scrive insieme a Simona Gonella - basandosi sul libro di Luca Rastello La guerra in casa (Einaudi) -, il monologo teatrale A come Srebrenica che attualmente ha al suo attivo quasi 400 repliche. Il testo è stato tradotto in spagnolo ed in bosniaco e rappresentato per più volte in Spagna ed in Bosnia-Erzegovina. Nel 2002 fonda la Compagnia Babelia&C. - progetti teatrali dedicandosi con maggiore slancio alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici. Nel luglio 2004 debutta con lo spettacolo Reportage Chernobyl per la regia di Simona Gonella. Nell’aprile 2006 debutta con lo spettacolo Resistenti, Leva militare ‘926, sulla guerra di Liberazione nella zona del piacentino, con la drammaturgia di Francesco Niccolini,. Nel 2005 produce in occasione del decennale del Genocidio di Srebrenica il reportage Srebrenica: Voci dall’oblio regia di Luca Rosini, che vince il Premio per il giornalismo Claudio Accardi e entra nella rosa dei cinque finalisti al Premio David di Donatello 2007. Del 2007 è la produzione dello spettacolo Incantadora, cucina e memorie di una filibustiera e la lettura scenica Il Poema dei monti naviganti, tratto dal libro La leggenda dei monti naviganti di Paolo Rumiz, Antonio Caggiano. Nato nel 1958 si è diplomato al conservatorio dell'Aquila sotto la guida del M° Antonio Striano seguendo successivamente corsi di perfezionamento con G. Burton e D. Friedman. Da molti anni collabora con le maggiori istituzioni liricosinfoniche italiane. Svolge intensa attività concertistica in qualità di solista e con diverse formazioni da camera:I solisti della Filarmonica, Musica d'Oggi, O.M.I. etc. Ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali in città europee (Roma, Milano, Verona, Berlino, Francoforte, Monaco, Strasburgo, Bordeaux, Grenoble, Linz, Edimburgo etc...) e in città americane (New York, Los Angeles, Toronto, Città del Messico, Rio De Janeiro etc.). Ha effettuato numerose registrazioni per la RAI e ha inciso per la BMG, Edipan, per la DGG e per la Lovely Music. È uno dei fondatori del gruppo ARS LUDI, col quale, oltre ad aver compiuto tournée in molti paesi europei, America e Cina, ha inciso quattro CD. Ha tenuto corsi di interpretazione sulla letteratura per strumenti a percussione al Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Attualmente è docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio di Frosinone. Antonella Cappuccio, nata a Ischia, inizia il suo percorso artistico nel 1975 affiancandolo al suo lavoro di costumista per il cinema, la televisione ed il teatro. Partecipa nel 1986 alla XI Quadriennale di Roma e da allora è stato un susseguirsi di mostre in sedi prestigiose in Italia e nel mondo. E’ membro dell’Accademia Pontificia per le Arti e le Lettere dei Virtuosi al Pantheon, ed è stata insignita dei titoli di Cavaliere e Commendatore della Repubblica Italiana. Ha eseguito numerose opere pubbliche a Roma e in Vaticano, tra cui il Polittico di San Pietro nella Sala delle Udienze nel Complesso Nervi e L’Albero del Diritto nel Palazzo dell’ Avvocatura dello Stato. Ha eseguito recentemente il ritratto del Papa Benedetto XVI, ora nell’appartamento pontificio. E’ la madre di Silvio e Gabriele Muccino. Paolo Damiani. E’ contrabbassista, violoncellista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Laureatosi in architettura presso l’Università di Roma, e diplomatosi in contrabbasso e musica jazz, nel 1976 debutta con Giorgio Gaslini con cui collabora a lungo, suonando quindi con alcuni dei più prestigiosi musicisti del mondo, tra cui Cecil Taylor, Kenny Wheeler, Albert Mangelsdorff, Billy Higgins, Charlie Mariano, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous, Barre Phillips, John Surman, Enrico Rava, Anouar Brahem, Louis Sclavis, François Jeanneau, Gianluigi Trovesi. Alla testa di proprie formazioni ha partecipato ai più importanti festival del mondo; è docente di musica jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma e direttore artistico dei festival di Roccella Jonica «Rumori Mediterranei», che dirige dal 1982 e di Roma Una striscia di terra feconda, insieme ad Armand Meignan. Nel settembre 2000 è stato nominato direttore dell’ONJ Orchestra Nazionale Francese di Jazz, primo artista straniero ad aver vinto il relativo concorso. Attualmente dirige un proprio quintetto (con Diana Torto, Javier Girotto, Bebo Ferra, Michele Rabbia) e collabora stabilmente con scrittori e attori quali Stefano Benni, Ivano Marescotti, David Riondino. E’ uno dei solisti più dotati del jazz europeo. Sandro Fabiani. Dopo aver frequentato il laboratorio teatrale Centro Linguaggi diretto da Fabrizio Bartolucci, ha partecipato a numerosi laboratori e seminari tenuti da artisti di fama nazionale e internazionale tra i quali Living Theatre, Teatro Los Andes, César Brie, Leo De Berardinis, Paolo Rossi, Ferruccio Soleri, Sandro Lombardi, Marisa Fabbri, Renato Carpentieri, Davide Riondino, Sergio Bustric, Dario Fo con molti dei quali ha lavorato in qualità di attore in produzioni teatrali. Ha preso parte ai film Variazioni sul tema, l’arte di vivere, e Cielo di vetro, di Roberto Amoroso, Lavorare stanca di Mauro Santini e allo sceneggiato Rai Fine secolo diretto da Gianni Lepre. Dal 1994 si occupa di didattica teatrale, ideando e realizzando numerosi laboratori teatrali presso le scuole della provincia di Pesaro e Urbino e con il Centro Linguaggi di Fano. Nel 2007 ha vinto il Premio Ribalta Miglior Attore. Idalberto Fei. Regista e scrittore, si è laureato in Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma. Scrive per il teatro, la televisione e la radio (testi poi tradotti in inglese, rumeno, tedesco, ungherese, croato, sloveno,ceco) ed è autore di favole e canzoni (vincitore della Targa G della critica per il miglior testo di canzone per bambini allo Zecchino d'oro 1998). Ha partecipato come regista ed autore ai Festival dei Due Mondi di Spoleto, Mittelfest, Pergolesi Spontini, Festival international de la Marionette de Tunis, Premio Ondas (Spagna), Prix Marulic (Croazia), URTI (France). Come regista ha vinto il Prix Italia 1999 con un testo di Federico Fellini, che ha poi portato in scena nel 2002 in Canada allo Stratford Festival. Ha scritto e diretto per la RAI dagli anni '70: prima in tv, poi alla radio. Ha collaborato con la Radio Vaticanae le principali radio europee. Tra i suoi compagni di lavoro: Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi, Mariano Rigillo, Raul Bova, Giulio Scarpati, Caterina Valente, Andrea Camilleri, Gabriele Lavia, Rossella Falk, Paolo Poli, Pamela Villoresi, Michele Mirabella e Maria Teresa Ruta. Nel 2007 ha curato I giorni delle Metamorfosi, su testi di Ovidio, un nuovo modo di visitare i musei tra arte, poesia, musica e danza. Nella primavera 2008, per l'Università di Siena, si occupa di una serie di pubbliche letture con musica del Faust di Goethe e della Gerusalemme di Torquato Tasso. Conduce dal 1979 la compagnia Il Laboratorio specializzata in teatro di figura. Il gruppo lavora per teatri, trasmissioni tv, festival, musei e dal 1992 anni gestisce una scuola per bambini burattinai. Massimo Foschi. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” è stato Don Giovanni in Don Giovanni di Moliere; Edipo in Edipo Re di Sofocle, Carlo Magno in Adelchi di A. Manzoni per le regie di Orazio Costa Giovangigli. Poi Agamennone e Apollo in Orestiade di Eschilo e Orlando in Orlando Furioso di L. Ariosto diretti da Luca Ronconi. E’ Otello in Otello di W. Shakespeare, il Capitano in Il padre di A. Strindberg e Giove in Anfitrione di H. von Kleist per le regie di Gabriele Lavia. E’ stato, fra gli altri, protagonista degli spettacoli La tempesta e Misura per misura di W. Shakespeare diretti da Giorgio Strehler e Luigi Squarzina, Il Conte di Carmagnola di A. Manzoni e Pilade diretti da P. P. Pasolini; Siddhart adi H. Hesse; il Libro di Ipazia di M. Luzi. E’ stato diretto da G. Salvatores in Pazzo d’amore di S. Shepard, da H. Brokhaus in La donna del mare di H. Ibsen, da G.C.Cobelli in Parenti terribili di J. Cocteau, da Cherif in Lustrini di A. Tarantino, da A. Pugliese in La visita della vecchia signora di F. Durrenmatt. E’ inoltre interprete di recitals di opere di Dante, Manzoni, Leopardi, Pascoli, Montale, Sereni, Turoldo, Celan, Beckett. E’ voce recitante in Zaide di W. A. 15 Mozart (testo di I. Calvino ; Oedipus Rex di J. Strawinski; Le Villi di G. Puccini, Pierino e il lupo, di S. S. Prokofiev; Colloquio corale di V. Bucchi; Friedrichlieder di M. Tutino. E’ la voce italiana per Max von Sydow in Il deserto dei Tartari, William Holden in Quinto potere, Dirk Bogarde in Morte a Venezia, Burt Lancaster in Gruppo di famiglia in un interno. E poi per K. Douglas, R. Burton, D. Sutherland, L. Olivier, J. Gilgud; e voce del personaggio Darth Vader (Darth Feder in edizione italiana), in tutti gli episodi di Guerre Stellari. Ha inoltre interpretato film di E. Petri, F. Zeffirelli, L. Ronconi, M.T. Giordana, S.Sollima, R. Deodato, S. Martino, A. Syxty, V. Orsini, G. Montaldo. E’ docente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Cesc Gelabert, spagnolo di Barcellona, pioniere della danza contemporanea in Spagna, studia insieme danza e architettura, focalizzando fin dall’inizio su una ricerca in cui lo spazio assume un ruolo determinante, ma indicando anche chiaramente la volontà di abbracciare interessi diversi nella sua attività, dal video, al teatro, al cinema e al cabaret. Del 1972 è la sua prima coreografia e dell’anno successivo il primo assolo. Nel 1977 fonda una compagnia e alla fine degli anni ‘70, a New York, fa parte integrante del panorama artistico della città. Nel 1980 inizia la sua collaborazione con Lydia Azzopardi, ma è lo spettacolo Desfigurat (1986) a segnare l’inizio di una più stabile intesa tra i due coreografi, che di fatto danno vita all’attuale gruppo intitolato a entrambi. In omaggio al suo spirito leggero e rigoroso insieme, è stato chiamato negli anni ‘90 dal Balletto di Toscana per due creazioni, Hortensia e poi, su musica di Frank Zappa, Fountain of Love. Tra i numerosi riconoscimenti attribuiti a Gelabert ricordiamo la “Medaglia d’oro al merito nelle Belle Arti” (1994) e il “Premio Nazionale di Danza” (1996). Uno dei suoi più recenti spettacoli, Zumzum.ka, ha ricevuto il “Max Award” come miglior spettacolo di danza e miglior coreografia (2000). Fabrizio Gifuni. Diplomato nel '92 all'Accademia Nazionale d'Arte drammatica "Silvio D'Amico", ha esordito in teatro nel '93, nel ruolo di Oreste, nell' Elettra di Euripide per la regia di Massimo Castri che lo ha diretto anche nella goldoniana Trilogia della villeggiatura. Nel 1994 è Malcolm nel Macbeth di Giancarlo Sepe. Nel 1995 entra nella compagnia greca diretta da Theodoros Terzopoulos, con la quale tuttora collabora, interpretando il ruolo di Creonte nell'Antigone di Sofocle. Nel 2004, per la Accademia Chigiana di Siena, è protagonista dell’opera musicale Pia di Azio Corghi, con la regia di Valter Malosti. E ideatore e interprete degli spettacoli Na specie de cadavere lunghissimo (da P.P. Pasolini e G. Somalvico) con la regia di Giuseppe Bertolucci (per il quale ottiene il premio Hystrio 2005 e la candidatura come migliore attore al Premio Ubu), e L’ingegner Gadda va alla guerra. Nel cinema debutta nel '96 nel film La bruttina stagionata di Anna Di Francisca. Fra i suoi film Così ridevano di Gianni Amelio (Leone d'oro al Festival di Venezia 1998), Un amore (Nomination al David di Donatello 2000 come Miglior attore protagonista) e Qui non è il paradiso di Gianluca Tavarelli, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, Hannibal di Ridley Scott, L'inverno di Nina Di Majo. E’ tra gli interpreti del film La meglio gioventù per la regia di Marco Tullio Giordana. Per la televisione è protagonista de Le cinque giornate di Milano di Carlo Lizzani e di De Gasperi. L’uomo della speranza di Liliana Cavani (2005). Del 2005 è il film Musikanten, per la regia di Franco Battiato. Ted Keijser. E’ insegnante di tecniche teatrali, regista e attore. Dal 1971 al 1975 frequenta e si diploma all’Accademia di Arte Drammatica di Maastricht, Olanda. Nel 1976 studia con Carlo Mazzone Clementi al “Dell’Arte School of Mime and Comedy” a Blue Lake in California. Dal 1977 al 1979 studia alla Ecole Jacques Lecoq a Parigi. E’ cofondatore del Het Vervolg a Maastricht, collabora con il Theatre de la Jeune Lune a Minneapolis e per tanti anni con la Comapagnia Donati-Olesen di Perugia. E’ regista di moltissimi spettacoli (più di 50) con compagnie di tutto il mondo. I suoi spettacoli sono stati premiati più volte in Olanda.Participa anche ad alcuni film: Don’t lay me, Minneapolis, USA. Colpo di Luna, Roma, Italia, Ogni lasciato è perso di Chiambretti, Torino, Italia. Rita Marcotulli. E’ considerata tra le musiciste più apprezzate della scena internazionale. Nata a Roma, fin dalla più tenera età viene avviata allo studio del pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Dopo una curiosità iniziale per i ritmi sudamericani, in particolare per la musica brasiliana, verso i vent’anni comincia ad avvicinarsi al mondo del jazz. La sua carriera è travolgente, e dall' inizio degli anni '80 ha la fortuna di poter collaborare con il "gotha" del jazz europeo: John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Pat Metheny. Già nell' 87, un referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz" la classifica come miglior nuovo talento musicale dell' anno. Dal 1988 al 1990 fa parte della band di Billy Cobham. Nel 1988 lascia anche l'Italia per la Svezia, ove resterà fino al 1992: anche lì viene molto apprezzata come pianista e vi assimila la passione per la ricerca e la sperimentazione. Tra il 1994 ed il 1996, collabora con Pino Daniele e poi con Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Bob Moses, Charlie Mariano, Marylin Mazur. Da 14 anni a questa parte, accompagna Dewey Redman in tutti i suoi concerti. Lucia Mascino. Ha iniziato il suo percorso formativo teatrale a Pontedera nel '95 con pedagoghi e registi in gran parte russi, francesi e cecoslovacchi (Juri Alschitz, Francois Kahn, Gennadi Bogdanov, Jola Crocowski) e con il Work Center di Thomas Richards. Ha proseguito il lavoro e gli studi con Bruce Mayers, Valerio Binasco e l'Ecòle Des Metres nel 2001 con J. Luis Martinellì al C.S.S. di Udine. In teatro ha lavorato tra gli altri con con Valerio Binasco, Antonio Calenda, Giancarlo Cobelli, Giampiero Solari e più a lungo con Giorgio B.Corsetti. Al cinema ha lavorato con Stefano Tummolini (Un altro pianeta 2008), Valentina Brandolini (Gloss, 2006), Alessandro Valori (Nonna Italia, 2006), Stefano Pasetto (Tartarughe sul dorso, 2004), Sebastiano Montresor (L'eredità di Caino, 2004), Matteo Oleotto (Can Can, 2004), Francesca Pirani (Una bellezza che non lascia scampo, 2000). In televisione per Rai 1 con Claudio Bonivento nel film tv Soldati di pace e nella fiction Incantesimo. Alla radio, su Radio 2 nella trasmissione Luoghi non comuni. Roberto Molinelli. Violista, compositore e direttore d’orchestra, si è diplomato in viola presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Ha suonato come solista con importanti orchestre, in duo con il pianoforte ed in numerose formazioni cameristiche vincendo numerosi primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali. Si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere. Ha al suo attivo numerose registrazioni per la RAI-TV e Radio Due e ha inciso un compact disc monografico su Carl Reinecke, effettuando la prima registrazione assoluta dei Drei Phantasiestücke op. 43 per viola e pianoforte. È docente di viola al Conservatorio “G. D’Annunzio” di Pescara. Dal 2000 è Direttore Artistico dell’Orchestra da Camera di Bologna. È fondatore dell’Ensemble Opera Petite. In veste di compositore ha collaborato con molti artisti italiani e stranieri, tra i quali Andrea Bocelli, Sara Brightman, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Anna Caterina Antonacci, Lucio Dalla, Enrico Dindo. È autore di brani che abbracciano i generi musicali più svariati (classico sinfonico o da camera, jazz, leggero, colonna sonora). Molte sue première sono state eseguite in sedi importanti in tutto il mondo fra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, il Teatro de Las Bellas Artes di Città del Messic), riscuotendo un ampio successo di pubblico e di critica: Memoriae Karoli, oratorio multimediale per soli, coro e orchestra commissionato in occasione del primo anniversario della scomparsa di Papa Karol Wojtyla; Milonga Para Astor - dedicata alla memoria di Astor Piazzolla; Padre Nostro, eseguito presso il Santuario della Madonna di Loreto in occasione del Giubileo 2000; Elegia per Manhattan, in ricordo delle vittime dell’ 11 settembre 2001. Per le celebrazioni del Centenario Montessoriano 1907-2007, la sua opera, Montessoriana è stata da lui diretta e rappresentata in Francia, Svezia, Canada, Messico, Stati Uniti d’America e in Italia, a Roma, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco Della Musica. Una sua composizione originale è stata scelta come colonna sonora della campagna pubblicitaria Barilla. Ha arrangiato e diretto l’Orchestra RAI del Festival Di Sanremo 2005 in uno dei brani in gara. E’ stato membro e Presidente della Giuria di SanremoLab, Accademia della Canzone di Sanremo 16 Rebecca Murgi. Giovane interprete e coreografa formatasi alla School of Contemporary Dance di Londra e all’ European Dance Development Center di Arnhem in Olanda, appartiene all’ultima generazione della danza contemporanea italiana. Ha collaborato con diversi coreografi internazionali come Isztok Kovac (EN-KNAP), Mateja Bucar (DUM), David Hernandez (Rosas), Giorgio Rossi (Sosta Palmizi). Recentemente ha coreografato il gruppo circense francese "Collect Aoc". Sue sono le coreografie Fuzzy Times e Matches of time: quest'ultima ha debuttato nel 2006 a Salisburgo con la compagnia austriaca E.Brawn Dance Company. Sergio Nicolai. Dopo aver frequentato lo Studio Fersen e l'Accademia d'arte drammatica “Silvio D'Amico” debutta in Romeo e Giulietta diretto da F. Zeffirelli, col quale resta dal 1965 al '68 prendendo parte anche alla Lupa di Verga. Nel '69 Luca Ronconi lo sceglie per Rinaldo nel fortunatissimo Orlando furioso. Con Ronconi resta fino al 1974, dopo un salto di un anno per prendere parte a La cucina di A. Wesker diretto dalla Wertmuller e a Fuenteovejuna, regia di M. Parodi: interpreta XX di R. J. Wilcock all'Odéon di Parigi. E’ Egisto nell'Orestea e il Vescovo bianco nella Partita a scacchi di T. Middleton. E’ inoltre diretto da Trionfo, Marcucci, Nanni, Menegatti. E’ interprete di numerosi film (per il cinema e la televisione) fra cui Contestazione Generale di Luigi Zampa (1970), Anno uno di Roberto Rossellini (1974), Gesu’ Di Nazareth e Otello di Franco Zeffirelli, (1977 e 1986), Maux croisés di Claude Chabrol, (1987), Secondo Ponzio Pilato di Luigi Magni (1988), In nome del popolo sovrano di Luigi Magni, (1990), La famiglia Ricordi di Mauro Bolognini (1995), La cena di Ettore Scola del 1998 (Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista insieme a tutto il cast maschile), Giovanni Paolo II di John Kent Harrison (2005) e Roulette di Mohamed Soudani, del 2006. Per la radio, dal 1964 ad oggi ha interpretato innumerevoli sceneggiati e servizi radiofonici. Nuova Consonanza. Negli anni ‘50, un ristretto circolo di giovani compositori interessati alle avanguardie matura l’intenzione di fondare un’associazione destinata alla promozione e alla diffusione della musica contemporanea a Roma, convinti della necessità di scendere nel cuore della vita musicale romana ufficiale per proporre nuove iniziative. Le associazioni concertistiche ufficiali, in quegli anni non favorivano la conoscenza e la diffusione della musica contemporanea se non in modo del tutto sporadico e casuale. Si delineò così la consapevolezza che soltanto gestendo direttamente un’attività concertistica, in alternativa a quella esistente, potesse emergere la nuova musica. L’idea si concretizza nei primi anni ‘60 ad opera di Mauro Bortolotti, Aldo Clementi, Antonio De Blasio, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Daniele Paris, Francesco Pennisi. Il nome Nuova Consonanza, citazione di una celebre prefazione seicentesca di Ottavio Rinuccini, allude all’esigenza di aggiornamento permanente e, al tempo stesso, alla volontà di recuperare gli indirizzi marginalizzati dalle tendenze più radicali della musica internazionale. Nata non come movimento omogeneo di pensiero, bensì come incontro di personalità molto diverse e musicalmente distanti, professionalmente già formate, Nuova Consonanza si fonda non su ideali estetici comuni, ma sulla necessità di svecchiamento della musica in Italia attraverso un’azione comune ai fini della diffusione della musica contemporanea, al di là delle posizioni personali e dei singoli itinerari linguistici. Tra le molteplici iniziative sostenute, occupa un posto di assoluto rilievo il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (GINC) sorto a Roma nel 1964 ad opera di Franco Evangelisti. Unico gruppo di improvvisazione formato esclusivamente da compositori, il GINC costituiva il punto di approdo di tutte le profonde mutazioni intervenute in quegli anni nel rapporto compositore-esecutore e mirava sovvertire l’assunto base dell’opera aperta (l’esecutore diventa compositore), trasformando il compositore in esecutore, attraverso un’operazione di identificazione permanente tra l’atto del comporre e l’atto dell’eseguire. Orchestra Sinfonica G. Rossini. E’ l’orchestra della Provincia di Pesaro e Urbino; ha doppia sede a Pesaro e a Fano. Per il terzo anno consecutivo ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Da sette anni è presente al Rossini Opera Festival. Nata nell’aprile 2001, al termine di una selezione coordinata da Alberto Zedda, la formazione ha partecipato con successo dal 2001 al 2003 al R.O.F. con il nome di “Orchestra del Festival”. Nel 2004 il gruppo si è costituito in associazione autonoma assumendo la nuova denominazione, con l’intento di proseguire la propria attività lirica e sinfonica anche in diverse sedi e contesti. L’attività dell’orchestra, in costante sviluppo, conta di circa 60 esecuzioni l’anno su tutto il territorio nazionale. In particolare organizza produzioni concertistiche per le amministrazioni di Pesaro (Teatro Rossini), di Fano (Teatro della Fortuna), di Urbino (Teatro Raffaello Sanzio) e della Provincia di Pesaro e Urbino (teatri storici).Nel 2005 l’O.S.R. si è esibita in Corea del Sud, nel 2007 a Malta, nel 2008 presso il Teatro del’Opera di Ankara. Fin dalla nascita l’O.S.R. è rappresentata in qualità di direttore musicale dal M° Paolo Ponziano Ciardi, di direttore artistico dal M° Antonio Bigonzi e di presidente dal M° Saul Salucci. Pantakin. Circo Teatro. L’Associazione Culturale Pantakin da Venezia nasce 1995 e si dedica alla ricerca sulla commedia dell’arte e alla realizzazione di eventi culturali legati al territorio. Nel 1998 inizia la collaborazione con il regista e scenografo Marcello Chiarenza che apre la ricerca sul teatro figurativo. Questa sinergia porterà Pantakin ad ampliare il suo percorso nel 2000 dedicandosi al genere del Circo Contemporaneo con il progetto Arcipelago Circo Teatro guidato da Pantakin, Marcello Chiarenza e Alessandro Serena, esperto di arti della pista e professore di storia del circo. L’originalità delle nuove idee porta Arcipelago a collaborare, nel 2000, con la Biennale di Venezia e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia per la coproduzione di Visioni, una sorta di laboratorio che sfocia nello spettacolo Ombra di luna, prodotto nel 2001. Nell’estate del 2003 il percorso si condensa nel nuovo spettacolo di teatro acrobatico africano: Creature prodotto in collaborazione con La Comunità Europea, l’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi, l’Ambasciata Olandese a Nairobi e l’Associazione Sarakasi Trust. Dal 2004 al 2007 Creature ha visitato le piazze ed i teatri di oltre 140 città in Italia e in tutta Europa. Stimolati da questi risultati nell’estate 2006 vede la luce la nuova produzione di teatro acrobatico caraibico Tesoro. Lo spettacolo, portato in tournèe in Europa, ha avuto finora un tour di oltre 2 anni (2006 e 2007). Fin dalla sua nascita Pantakin ha inoltre organizzato e promosso a Venezia una serie di eventi. Tra questi, nel corso degli ultimi anni, la Compagnia ha dato vita ad un progetto che, sotto il titolo di “Il circo in città”, ha presentato a Venezia le proprie produzioni nell’ambito del Circo Teatro e ospitato artisti di fama internazionale, riscuotendo sempre un notevole successo di pubblico e critica. Galatea Ranzi. Si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma. Nel 1987 recita nello spettacolo Amor nello specchio di Andreini, diretta da Luca Ronconi. Appare poi nel piccolo schermo, nella miniserie televisiva L'ombra della spia (1988) di Alessandro Cane, successivamente seguito dalla produzione teatrale Mirra (1988) di Alfieri, che le valse il premio Ubu come miglior attrice giovane, oltre che una menzione d'onore per il premio Eleonora Duse. Ormai attrice prediletta di Ronconi recita anche in Strano interludio di O'Neill e nella stagione a cavallo fra il 1990 e il 1991, continua la sua collaborazione con il regista con gli allestimenti de L'uomo difficile di Hofmannsthal e il kolossal teatrale Gli ultimi giorni dell'umanità di Kraus. Esordisce sul grande schermo diretta dai fratelli Taviani in Fiorile (1993) passando poi a Piccoli orrori (1993) di Tonino De Bernardi, che la rivorrà sul set nel 1999 con Appassionate (1999). Nel 1996, diventa la protagonista di Donna Rosita nubile di Federico Garcia Lorca, a teatro, passando poi a interpretare la figlia di Virna Lisi nella trasposizione cinematografica del best seller di Susanna Tamaro Va' dove ti porta il cuore (1996). Scelta da Michele Placido per un ruolo in Un viaggio chiamato amore (2002), passa alla commedia Caterina va in città (2003) di Paolo Virzì. Ottima attrice comica, dimostra di essere adatta anche a generi più leggeri recitando per Carlo Vanzina ne Il pranzo della domenica (2003). Nel 2004 interpreta il film di Giuseppe Piccioni La vita che vorrei (2004), nel ruolo che le farà fruttare una candidatura ai David per la migliore interpretazione femminile non protagonista. Moglie di Pontormo in Pontormo – Un amore eretico (2004) di Giovanni Fago, passa al film 17 di John Irvin L'educazione fisica delle fanciulle (2005). Il pubblico dei più giovani la segue in Tre metri sopra il cielo (2004) di Luca Lucini e nel suo seguito, Ho voglia di te (2006) di Luis Prieto. Recita anche per Salvatore Samperi nella fiction Madame (2004) e ne La freccia nera (2006). E’ impegnata da diversi anni con la compagnia Machine de Théâtre di cui è fondatrice con Marco e Mira Andriolo e direttore artistico. Paolo Rotili. Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, diplomandosi con Mauro Bortolotti in Composizione sperimentale e con Raffaello Tega in Strumentazione per Banda. Considera importanti per la sua formazione anche gli studi di estetica e linguistica all’Università "La Sapienza" (De Mauro, Garroni, D’Amico…) e gli incontri con Giacomo Manzoni (corso di specializzazione alla Scuola di Musica di Fiesole) e, per l’analisi musicale, con Marco De Natale. Come compositore ha all’attivo lavori soprattutto di carattere strumentale, eseguiti, oltre che in Italia, in Francia, Germania, Olanda, Ungheria, Jugoslavia, Danimarca, Argentina e Cina.Per teatro musicale ha scritto Trino, ovvero le tribolazioni di un creatore, parodia del libro della Genesi, con il libretto del celebre disegnatore Altan (Teatro Giordano — Solisti dauni). Ha pubblicato e inciso per la Edipan. All’attività di compositore ha costantemente affiancato quella di didatta, analista e organizzatore musicale, volta alla riflessione ed alla divulgazione del pensiero contemporaneo. Ha collaborato con Università, Conservatori e Associazioni musicali, tenendo lezioni e cicli di seminari, ricorrendo spesso alla formula del concerto-intervista per presentare i principali compositori italiani. I suoi scritti, sia di carattere analitico che didattico, sono pubblicati nelle riviste "Analisi"e "Diastema" e nel volume "Intorno a J. S. Bach" ed. Graphis, Bari. Socio di Nuova Consonanza, attualmente ne è il vice-presidente. Docente di conservatorio dal 1987, già insegnante del corso sperimentale di Teoria ed Analisi, è titolare della cattedra di Composizione sperimentale al Conservatorio di Latina. La Scuola Paolo Grassi. L’offerta didattica della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, ampia e articolata, prepara gli allievi ad affrontare la diversa gamma dei mestieri dello spettacolo, con un occhio attento alla contemporaneità e alle richieste di un mondo in continua trasformazione. Attori, Teatrodanza, Regia e Drammaturgia, Organizzatori dello spettacolo e delle attività culturali, Tecnici di palcoscenico. Sono i 5 corsi tradizionali, che negli anni si sono andati perfezionando e che rendono la Scuola una vera e propria palestra per lo spettacolo. Ma accanto a questi, dall’anno accademico 2004 -2005, sono stati inaugurati gli “open”, aperti a principianti ma anche a professionisti che intendono specializzarsi nell’uso di strumenti particolari. È il caso, ad esempio, di Attori sul set, un corso open condotto da Pedro Sarubbi, che vuole far fare i primi passi ai giovani attori davanti alla macchina da presa. Il corso di Teatrodanza. All’interno della Paolo Grassi, fucina di attori, registi, drammaturghi e operatori teatrali, vive l’unico corso istituzionale italiano dedicato alla formazione e al perfezionamento di coreografi danzatori e performer in ambito contemporaneo. Il corso, come Atelier di Teatrodanza, è nato nel 1986 ad opera di Luciana Melis e ha acquisito l’attuale configurazione di corso di studi professionali con obbligo di frequenza a tempo pieno nel 1990, quando alla sua direzione, in qualità di coordinatore e ideatore delle attività, è subentrata il critico e docente Marinella Guatterini. Dal 1998 il Corso ha una durata triennale. Sul modello delle grandi scuole europee, specializzate in questo ambito, il suo programma si articola in insegnamenti tecnici, (tecnica di base classica e tecniche di danza contemporanea, tecnica vocale e anatomia applicata alla danza) e teorico-estetici (storia ed estetica della danza, della musica e delle arti visive e teoria musicale). Ha formato coreografi, come Sergio Antonino, premiati e segnalati dalla critica, e danzatori contemporanei che lavorano, principalmente all’estero, nelle più importanti compagnie europee. Costante è la presenza di maestri, coreografi e registi internazionali e italiani che si affiancano al corpo docenti interno per tenere seminari, incontri, conferenze, ma soprattutto per allestire saggi coreografici in cui gli allievi hanno la possibilità di mostrarsi al pubblico. Michele Tadini. Si diploma in chitarra e in composizione al Conservatorio di Milano, dove studia con Sandro Gorli e Giacomo Manzoni e si specializza con Franco Donatoni alla Chigiana di Siena, dove consegue il diploma di merito e una borsa di studio per il Conservatorio di Parigi. Altre importanti tappe della sua formazione sono gli studi di musica elettronica, la presenza ai corsi di Darmstadt e uno stage all’Ircam di Parigi. Insegna musica elettronica dapprima ai corsi di alta formazione dell’Accademia della Fondazione Toscanini e poi presso l’istituto Tempo reale di Firenze. Socio del centro Agon di Milano dal 1990, ne diviene poi direttore generale e responsabile della produzione, collaborando alla parte elettronica di numerose produzioni musicali di autori come Corghi, Manzoni, Donatoni, Maderna, Manca e tanti altri. Come compositore ha realizzato opere che sono state eseguite in prestigiose rassegne italiane ed europee d’irradiazione della musica contemporanea. Ha composto inoltre le musiche di scena per numerosi spettacoli teatrali, musiche per installazioni sonore, balletti, produzioni di teatro-musica e video-opere. Gianluca Trovesi. Clarinettista, sassofonista e compositore. Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz. Con il suo Trio ed il suo Ottetto si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale. La sua musica è stata trattata in due tesi di laurea. Nel 1978 vince il Primo premio nel Concorso Nazionale per Sassofono e Clarinetto, e ingresso nella Big band della RAI di Milano come primo alto e primo clarinetto; primo disco da leader, Baghét, che riceve il Premio della Critica Discografica italiana. Nel 1992 From G To G (Ottetto G. Trovesi) viene riconosciuto come miglior disco, e Gianluigi Trovesi miglior musicista di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista “Musica Jazz”. Per meriti artistici viene insignito dell'onorificenza di "Ufficiale della Repubblica italiana" dal Presidente C.A. Ciampi (2001). Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano, come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni.Il Festival di Barga Jazz, specializzato nell'arrangiamento per orchestra jazz, dedica una intera edizione a lui ed alle sue musiche (2001). Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni (Baldanders, 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora del film di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi, Mi piace lavorare (mobbing) (2003) 18 Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Attività Culturali presidente Palmiro Ucchielli assessore Simonetta Romagna dirigente Massimo Grandicelli responsabile Ufficio Cultura Silvia Melini funzionario Milena Raho collaborazione Paola Bugo ufficio stampa Milena Bonaparte INFO: Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Gestione Attività Culturali Via Gramsci 4, 61100 Pesaro tel.0721 359311-200 fax 0721.359409 [email protected] www.cultura.provincia.pu.it 19 Teatro Stabile delle Marche Teatro Stabile Pubblico riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali consiglio d’amministrazione presidente Fabio Sturani vice presidente Simonetta Romagna Giancarlo Galeazzi, Sandro Giorgetti, Italo Grilli, Giorgio Moretti, Carlo Maria Pesaresi organo di sorveglianza Alessia Morani revisori dei conti Paolo Furgiuele (presidente), Mauro Gabrielli, Giancarlo Ricci soci fondatori Comune di Ancona Regione Marche Provincia di Ancona Provincia di Pesaro e Urbino Comuni di Fabriano, Camerano, Loreto, Numana, Sirolo Aethra S.p.A. Giampaolo Giampaoli Gruppo Alceo Moretti Comunicazione Gaetano Migliarini soci partecipanti Comuni di Cagli, Urbania, Macerata Feltria, San Lorenzo in Campo, Novafeltria, Sant’Angelo in Vado, Sant’Agata Feltria, San Costanzo, Gradara, Pergola direttore generale Raimondo Arcolai direttore amministrativo David Alessandroni direttore della rete teatrale Lucia Ferrati uffici di ANCONA sede responsabile amministrativo Katya Badaloni responsabile produzioni e iniziative speciali Francesca Moretti responsabile produzioni e distribuzione Marta Morico responsabile comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo assistente ufficio stampa Paolo Orologi assistente promozione Daniele Grilli responsabile teatro delle muse e scuola di recitazione Anna Maria Latilla coordinamento artistico scuola Luigi Moretti responsabile progetti formazione e ricerca scuola Nicoletta Robello responsabile sponsor e ufficio gruppi Benedetta Morico contabilità Gerardo Bendelari, Laura Fabbietti, Cinzia Traficante responsabile rapporti con il Ministero e gestione personale Simona Cianci agibilità e contabilità Claudia Meloncelli responsabile tecnico Mauro Marasa' segreteria Maria Vittoria Raffaelli INFO via degli Aranci 2/b - 60121 Ancona tel. 071 5021611 fax 071 5021620 - numero per il pubblico tel. 071 5021630 www.stabilemarche.it [email protected] uffici di FANO rete teatrale coordinamento segreteria Davide Albertini programmazione Elisabetta Marsigli addetto stampa Beatrice Terenzi promozione e coordinamento grafico Francesca Polverari promozione del pubblico e teatro scuola Maria Clelia Rossini coordinamento artistico progetti teatro ragazzi Fabrizio Bartolucci organizzazione tournée teatro ragazzi Marina Bragadin contabilità Michela Conti coordinamento tecnico dei teatri Piero Barazzoni segreteria e biglietteria Ivana Tomassini INFO via Gabrielli 65 - 61032 Fano tel. 0721 826462 fax 0721 830146 – numero per il pubblico tel. 0721 830145 www.stabilemarche.it [email protected] 20 AMAT Organismo di promozione e formazione del pubblico per la prosa Soggetto di promozione e formazione del pubblico per la danza riconosciuto da Ministero per i Beni e le Attività Culturali presidente Gino Troli vicepresidente Fabrizio Del Gobbo direttore Gilberto Santini vice direttore Ornella Pieroni comitato esecutivo Leonardo Animali, Luca Bartolucci, Massimiliano Sport Bianchini, Fabiola Caprari, Nadio Carloni programmazione Danilo Pertempi, Roberto Cantarini, Massimiliano Angelini Bracciani, Daniele Sepe amministrazione Gina Baldini, Monia Bassetti, Laura Battistoni, Daniela Castiglione biglietterie Eduardo Nicolussi Toniella promozione Gabriella Pacetti comunicazione e ufficio stampa Luca Celidoni, Barbara Mancia segreteria Clarice Martelli ENTI ASSOCIATI Amministrazioni Comunali di: Acquaviva Picena (AP), Amandola (AP), Ancona, Apiro (MC), Appignano del Tronto (AP), Arcevia (AN), Ascoli Piceno, Cagli (PU), Caldarola (MC), Camerino (MC), Campofilone (AP), Castelbellino (AN), Castignano (AP), Castorano (AP), Cerreto D'esi (AN), Chiaravalle (AN), Civitanova Marche (MC), Colmurano (MC), Corinaldo (AN), Corridonia (MC), Cossignano (AP), Cupramontana (AN), Esanatoglia (MC), Fabriano (AN), Falconara Marittima (AN), Falerone (AP), Fano (PU), Fermo (AP), Gagliole (MC), Grottammare (AP), Grottazzolina (AP), Jesi (AN), Macerata, Macerata Feltria (PU), Magliano di Tenna (AP), Massignano (AP), Matelica (MC), Mogliano (AP), Monsanpolo del Tronto (AP), Montappone (AP), Monte Roberto (AN), Monte San Giusto (MC), Monte San Pietrangeli (AP), Monte Urano (AP), Montecarotto (AN), Montecosaro (MC), Montegiorgio (AP), Montegranaro (AP), Montemarciano (AN), Morrovalle (MC), Offida (AP), Orciano di Pesaro (PU), Osimo (AN), Ostra (AN), Pennabilli (PU), Pesaro (PU), Petriolo (MC), Petritoli (AP), Pollenza (MC), Polverigi (AN), Porto Recanati (MC), Porto San Giorgio (AP), Porto Sant'Elpidio (AP), Ripatransone (AP), San Benedetto del Tronto (AP), San Costanzo (PU), San Lorenzo in Campo (PU), San Marcello (AN), San Severino Marche (MC), Sant'Elpidio a Mare (AP), Senigallia (AN), Serra San Quirico (AN), Sirolo (AN), Spinetoli (AP), Tolentino (MC), Treia (MC), Urbino (PU), Urbisaglia (MC) Amministrazioni provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino Comunità Montana dell'Alta Valmarecchia (PU) Comunità Montana dell'Esino- Frasassi (AN) Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Regione Marche INFO: AMAT Corso Mazzini, 99 60121 Ancona tel. 071 2075880 www.amat.marche.it [email protected] 21 Prenotazioni e acquisto biglietti I biglietti prenotati dovranno essere regolarizzati (anche mediante vaglia postale o bonifico bancario c/o Unicredit Banca - IBAN IT 88 C 02008 24303 000040026041 - intestato a "Le Città del Teatro" entro le ore 19.30 del terzo giorno precedente lo spettacolo inviando una e-mail a [email protected] o un fax al n. 0721.830146 con la riproduzione dell'avvenuta operazione di pagamento. Biglietterie già attive: Fano, c/o Teatro Stabile, via Gabrielli n. 65 tel. 0721.830145 fax 0721.830146 orario 17.00-19.30 (esclusi festivi e prefestivi non in concomitanza con gli spettacoli) Il Botteghino si trasferirà nei luoghi degli spettacoli il giorno stesso dalle ore 20.00 22 Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Attività Culturali Teatro Stabile delle Marche Fondazione Le Città del Teatro AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali in collaborazione con Regione Marche Assessorato Attività Culturali e Comunità Montana Alta Valmarecchia Comunità Montana Montefeltro Comuni di Cagli Carpegna Fano Gradara Macerata Feltria Novafeltria Pergola Pesaro Sant’Agata Feltria Talamello Fondazione Teatro della Fortuna di Fano Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche Urbino 23