festival CROCEVIE - Musei del Montefeltro

festival CROCEVIE
incontri in scena nelle terre di Pesaro e Urbino
II edizione - 20 LUGLIO/10 AGOSTO 2008
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Crocevie di linguaggi teatrali, crocevie di territorio che si incontrano lungo il percorso della musica, del teatro,
della danza: questo è l’appuntamento che la Provincia di Pesaro e Urbino e i suoi comuni offrono a turisti e
residenti per un’estate che, nella leggerezza della stagione e nell’amenità dei luoghi, non dimentica il
significato di una cultura storica e contemporanea che permea le nostre terre.
Simonetta Romagna
Assessore Attività Culturali
Provincia di Pesaro e Urbino
Sen. Palmiro Ucchielli
Presidente
Provincia di Pesaro e Urbino
Il festival CROCEVIE. Incontri in scena nelle terre di Pesaro e Urbino, giunto alla sua seconda edizione,
è un progetto nato dalla collaborazione fra la Provincia di Pesaro e Urbino, Il Teatro Stabile delle Marche e
l’A.m.a.t., con la partecipazione della Regione Marche, le Comunità Montane dell’Alta Valmarecchia e del
Montefeltro e alcuni Comuni della provincia di Pesaro e Urbino.
Un appuntamento culturale e turistico che offre la possibilità di visitare la provincia bella di Pesaro e Urbino,
ospitando eventi e spettacoli in suggestivi palcoscenici architettonici e naturali.
Tema centrale di Crocevie - come suggerito dallo stesso titolo -, è l’affascinante e straordinario incontro
scenico tra varie discipline della cultura, dell’arte e dello spettacolo (teatro, musica, danza, circo, letteratura,
poesia, cinema) rappresentate da celebri artisti della scena nazionale ed internazionale e da giovani
emergenti.
In programma dieci spettacoli che incroceranno città ed eccellenze territoriali della nostra provincia.
Il festival si inaugura con uno straordinario “incontro ai vertici”: I kiss your hands. Catalogo semiserio delle
lettere mozartiane. Nell’anfiteatro ligneo di Villa Caprile di Pesaro, Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco
fondono infatti la loro bravura d’attori con quella dei jazzisti Paolo Damiani, Rita Marcotulli e Gianluigi
Trovesi all’insegna delle irriverenti lettere del genio salisburghese.
In collaborazione con la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano e nell'ambito di Palcoscenico Marche /
Futura memoria, la giovane danza contemporanea rilegge il pensiero e l’arte futurista con gli allievi della
Scuola Paolo Grassi di Milano e le nuovissime coreografie di Luciana Melis, Cesc Gelabert e Lydia
Azzopardi.
Incontri letterari, invece, quelli delle attrici Galatea Ranzi e Mira Andriolo - nella suggestiva atmosfera della
Miniera di Perticara - con lo scrittore Cesare Pavese (a cento anni dalla nascita) e degli attori Massimo
Foschi e Sergio Nicolai - ospiti della maestosa Piazza d’Armi della Rocca di Gradara - con la lettura, in
prima nazionale, di Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (di cui furono indimenticabili interpreti
nell’allestimento di Luca Ronconi), per la messa in scena sonora di Nuova Consonanza.
Musica e comicità garantita, a Carpegna, all’ombra del Palazzo dei Principi, per il concerto-spettacolo della
frizzante Banda Osiris, mentre, nel Piazzale del Parco Montefeltro di Sant’Agata Feltria, la nuova
produzione della Compagnia Pantakin da Venezia, Cirk, mette insieme teatro d’attore ed acrobazia
circense.
Cucina e narrazione - firmati dallo chef Davide Berchiatti e dall’attrice e regista Roberta Biagiarelli -, per
deliziare i sensi del pubblico nel Borgo del Castello di Macerata Feltria; il Giardino della Rocca di Pergola fa,
invece, da scenario all’avvolgente colonna sonora del M° Roberto Molinelli, eseguita, in prima nazionale,
dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini, per il film muto The Lodger, considerata la prima, vera pellicola del
Maestro del brivido Alfred Hitchcock.
Ancora, nel bel Chiostro di San Francesco di Cagli, la danzatrice Rebecca Murgi e l’attrice Lucia Mascino
presentano un serrato dialogo tra corpo e parola nella dolceamara performance Io sono internazionale,
prodotta dal Teatro Stabile delle Marche per Palcoscenico Marche /Futura Memoria nell’ambito di Nuove
Sensibilità.
Gran finale a Talamello, per la notte di San Lorenzo o delle “stelle cadenti”, con la travolgente energia di
Peppe Barra, in un magico incontro tra poesia e spirito popolare.
Lucia Ferrati
Direttore della Rete Teatrale
Teatro Stabile delle Marche
Gilberto Santini
Direttore dell’A.m.a.t.
Associazione marchigiana attività teatrali
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PROGRAMMA
domenica 20 luglio
ore 21,30 PESARO Anfiteatro di Villa Caprile ESCLUSIVA REGIONALE
Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Paolo Damiani, Rita Marcotulli e Gianluigi Trovesi
I KISS YOUR HANDS. Catalogo semiserio delle lettere mozartiane
mercoledì 23 luglio
ore 21,30 FANO Teatro della Fortuna
Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano
IL FUTURO È IN RITARDO/ IL VOLO (AN)NEGATO
in collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano
nell'ambito di Palcoscenico Marche/Futura memoria
venerdì 25 luglio ESCLUSIVA REGIONALE
ore 21,30 NOVAFELTRIA Museo Storico Minerario di Perticara
Galatea Ranzi e Mira Andriolo
DIALOGHI CON LEUCÒ, di Cesare Pavese
domenica 27 luglio PRIMA NAZIONALE
ore 21,30 GRADARA Piazza d’Armi
Massimo Foschi e Sergio Nicolai
L’ORLANDO FURIOSO, di Ludovico Ariosto
giovedì 31 luglio
ore 21,30 CARPEGNA Centro storico
Banda Osiris
SUPERBANDA
venerdì 1 agosto
ore 21,30 SANT’AGATA FELTRIA Piazzale del Parco Montefeltro
Compagnia Pantakin da Venezia
CIRK
sabato 2 agosto
ore 21,30 MACERATA FELTRIA Borgo del Castello
Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani
INCANTADORA. Cucina e memorie di una filibustiera
domenica 3 agosto PRIMA NAZIONALE
ore 21,30 PERGOLA Giardino della Rocca
Orchestra Sinfonica G. Rossini diretta da Roberto Molinelli
THE LODGER, di Alfred Hitchcock
giovedì 7 agosto
ore 21,30 CAGLI Chiostro di San Francesco
Rebecca Murgi e Lucia Mascino
IO SONO INTERNAZIONALE
in collaborazione con AMAT
per Palcoscenico Marche /Futura Memoria nell’ambito di Nuove Sensibilità
domenica 10 agosto
ore 21,30 TALAMELLO Centro Storico
Peppe Barra, Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo, Ivan Lacagnina, Sasà Pelosi
PEPPE BARRA IN CONCERTO
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domenica 20 luglio
ore 21,30 PESARO Anfiteatro di Villa Caprile
I KISS YOUR HANDS
ESCLUSIVA REGIONALE
catalogo semiserio delle lettere mozartiane
drammaturgia Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco
musiche Paolo Damiani
con Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
violoncello Paolo Damiani
pianoforte Rita Marcotulli
sax, clarinetto Gianluigi Trovesi
A Mozart e al suo straordinario, irriverente, divertente epistolario si sono accostati scrittori, registi e musicisti
di diversa estrazione. Lo spettacolo reinterpreta le lettere del compositore di Salisburgo in chiave jazzistica
riunendo tre eccellenti musicisti di levatura internazionale: Paolo Damiani, Rita Marcotulli, Gianluigi
Trovesi.
“I Kiss Your Hands”, (“Vi bacio le mani”: così Wolfang amava chiudere le sue lettere), affida la parte in prosa
dello spettacolo a due giovani, grandi attori di teatro, cinema e tv: Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
protagonisti (fra gli altri) dei film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, Musikanten di Franco Battiato
e della fiction televisiva De Gasperi diretta da Liliana Cavani.
Padre, madre, sorella, cugina, baronesse, estimatori e nemici saranno chiamati a comporre un puzzle a
ritmo di jazz: anche la pagina scritta, schermo del profondo, si scioglie in pentagrammi, in una lettura a due
voci e tre strumenti. In un gioco di rime, ritornelli, onomatopea, canto e abbandono alla dinamica impura dei
significati della lingua. Un ritratto imperfetto del genio perfettissimo. Con licenza”.
Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni
Non si tratta di “swingare” le arie mozartiane, ma di giocarci con sguardo attuale, contemporaneo. Il che vuol
dire tradirle, cioè tradurle nello spostamento e creare. Togliere Mozart a Mozart significa allora amarlo senza
possessione né identificazione, tradizione e tradimento si rincorrono, il tradimento è in questo caso la più
alta prova possibile d’amore verso un patrimonio che altri giustamente conservano con interpretazioni
filologicamente perfette o massacrano con operazioni di dubbio gusto”.
Paolo Damiani, autore delle musiche dello spettacolo
Ingresso E 10.00 posto unico
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Sperimentale
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mercoledì 23 luglio 2008
ore 21,30 FANO Teatro della Fortuna
IL FUTURO È IN RITARDO
Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano
con Alessandra Bordino, Ilaria Coluccia, Angela Derossi, Olimpia Fortuni, Michela Marino,
Marcela Corvalan Santander, Lucia Travaglino
coreografia di Cesc Gelabert con la collaborazione del III corso di teatrodanza
ripresa da Davide Montagna
regia e ideazione Cesc Gelabert con la collaborazione di Lydia Azzopardi
realizzazione scene Fabrizio Palla
costume designer Lydia Azzopardi con la collaborazione di Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro
luci Paolo Latini
musiche di Debussy, Russolo, D. Teruggi, P. Ascione, Varèse, F. Boyle, F. Balilla Pratella, Ian Dury &
the BlockHeads
si ringraziano Riccardo Fusiello, Davide Montagna, Michele Porzio
A partire dal futurismo storico i due coreografi Cesc Gelabert e Lydia Azzopardi hanno elaborato, durante
una masterclass con le allieve del terzo anno della Paolo Grassi, un progetto che sviluppa procedimenti e
idee dell’avanguardia marinettiana. Che cosa significa nel nostro tempo e in relazione a ballerini reali,
concreti, il futurismo? Che cosa portiamo fuori di noi? Si è scelto di avere materiali differenti, permettendo
alle danzatrici di esprimersi su registri diversi. Sono state le allieve del corso a scrivere il loro “manifesto” del
futurismo, un verso per ciascuna, perché, come dice Gelabert “un futurista senza manifesto non è possibile”.
La scelta musicale per “Il futuro è in ritardo” va da Debussy a Pratella, da Russolo a Varèse per terminare
con i punk – e dunque a loro modo futuristi – Ian Dury & the BlockHeads.
IL VOLO (AN)NEGATO
Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano
con Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Mariasole
Dell’Aversana, Maura Di Vietri, Gabriele Marra, David Melcarne, Riccardo Olivier, Francesca Penzo,
Mariagiulia Serantoni, Vilma Trevisan
coreografia Luciana Melis
collaborazione drammaturgica Giulia Valsecchi
assistente alla coreografia Costantino Pirolo
installazione Gianni Moretti
realizzazione scenografica Fabrizio Palla
luci Paolo Latini
costumi Enza Bianchini con la collaborazione di Nunzia Lazzaro
musiche “Buleria per flauto, pianoforte ed elettronica” di Michele Tadini;
“Buleria remix”, supervisione e montaggio musicale di Daniele Segre Amar
si ringraziano Emanuele De Checchi, Marina Gorla, Andrea Mormina e il laboratorio di scenotecnica
“L’armonia è determinata dalla stessa continuità del volo”, spiegava il manifesto dell’Aeropittura Futurista del
22 settembre 1929. Che resta oggi di quel “volo scivolante e vittorioso” del futurismo? Nell’ambito del
progetto “Il futuro del futuro del futurismo” gli allievi del secondo corso di teatrodanza della Paolo Grassi
partono dalle iperboli marinettiane, dai guizzi cromatici de “La città che sale” di Boccioni, dal fotodinamismo
di Bragaglia, dalle aerodanze di Giannina Censi e spiccano un volo coreografico costantemente impedito e
negato da un futuro già …passato. È l’accenno di un volo, l’ala che si spezza, una caduta libera che si ferma
all’ultimo istante, un tentativo di librarsi e ritrovare la musica del cielo marinettiana. Un volatile che non riesce
a prendere il volo, che nulla vede dall’alto, che del mondo non riesce più ad avere una visione. Così Luciana
Melis, che del corso di teatrodanza è stata la fondatrice, con gli allievi del II anno si interroga sul futuro del
futurismo, firmando la coreografia di questo Volo (an)negato. Con le musiche di Michele Tadini e
l’installazione dell’artista Gianni Moretti, lo spettacolo si snoda tra percussioni ritmiche assordanti, sketch di
cabaret esilaranti, ali di aereo straripanti. Si rovesciano le istanze futuriste, spezzando lo slancio eroico
dell’aerovolo, oggi (an)negato in un vortice di frammenti polverizzati.
in collaborazione con Fondazione Teatro della Fortuna di Fano
nell'ambito di Palcoscenico Marche / Futura memoria
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venerdì 25 luglio
ore 21,30 NOVAFELTRIA Museo Storico Minerario di Perticara
DIALOGHI CON LEUCÒ
ESCLUSIVA REGIONALE
di Cesare Pavese
produzione Machine de Theatre
con Galatea Ranzi e Mira Andriolo
collaborazione alla messa in scena Marco Andriolo
Nel centenario della nascita di Cesare Pavese, Galatea Ranzi presenta, accompagnata in scena da Mira
Andriolo, un adattamento di uno dei testi più significativi dello scrittore piemontese: Dialoghi con Leucò.
“…L’inquietudine è più vera e tagliente quando sommuove una materia consueta.
Siamo convinti che una grande rivelazione può uscire soltanto dalla testarda insistenza su una stessa
difficoltà…” (Cesare Pavese)
Nell’immediato dopoguerra, fra il 1945 e il 1947, Cesare Pavese compone probabilmente l’opera più
coraggiosa della sua vita, Dialoghi con Leucò, ventisei brevi conversazioni a due, che analizzano le eterne
angosce degli uomini, affrontando temi fondamentali come il dolore, la morte, il destino e le imperscrutabili
leggi che li governano. I protagonisti dei dialoghi sono sempre eroi della mitologia greca e latina, e sempre
personaggi diversi tranne Leucotea, corrispondente nel nome (troncato nel titolo in Leucò) ad una dea
tebana, ma traduzione greca del nome Bianca, come la donna di cui era innamorato Pavese in quel periodo.
Ed era un momento, quello, di dominante neorealismo, in cui la cultura letteraria del dopoguerra imponeva la
trattazione pressoché esclusiva di argomenti legati al presente e alle gravi difficoltà dell’uomo a vivere “il
giorno dopo”. Anche Pavese è un autore neorealista, per alcuni critici il più grande, ma i Dialoghi
sembrarono operare uno strappo eccessivo, non immediatamente compreso. Nella presentazione del libro,
scritta dallo stesso autore, si legge: ”Cesare Pavese, che molti si ostinano a considerare un testardo
narratore realista, specializzato in campagne e periferie americano-piemontesi, ci scopre in questi Dialoghi
un nuovo aspetto del suo temperamento. Non c’è scrittore autentico, il quale non abbia i suoi quarti di luna, il
suo capriccio, la musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita”.
Solo dopo la morte suicida di Pavese i “dialoghetti” (come egli stesso li chiamava) ottennero finalmente le
giuste lettura e considerazione.
Ed il coraggio nel comporre Dialoghi con Leucò consiste proprio nella forza intellettuale che solo un
autentico uomo di cultura possiede nello sfidare il conformismo del proprio tempo, assumendosi tutte le
responsabilità delle proprie ragioni e pagandone senza esitazioni il relativo prezzo, persino il più alto.
Ingresso libero
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Conferenze del Museo
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domenica 27 luglio
ore 21,30 GRADARA Piazza d’Armi della Rocca
ORLANDO FURIOSO
PRIMA NAZIONALE
di Ludovico Ariosto
messa in scena sonora a cura di Nuova Consonanza
regia Idalberto Fei.
voci recitanti Massimo Foschi e Sergio Nicolai
musiche originali Paolo Rotili
percussioni Antonio Caggiano
elementi scenici Antonella Cappuccio
a cura di Mara Miceli
Epica, passioni e celebrazioni, dove la materia cavalleresca, si fonde in una dimensione psicologica potente
e profonda, con la voci indimenticabili di Massimo Foschi e Sergio Nicolai (a suo tempo Orlando e Rinaldo
nello spettacolo cult di Ronconi) ed in una cornice di musica elettronica ed acustica.
Gli spettatori ritroveranno l'amore, seguito dal senso dell' avventura, l' eroismo, le magie, il sentimento della
natura, in un combinazione congeniale di sonorità e narrazione.
ORLANDO FURIOSO di Ludovico Ariosto (1532)
Ovvero come accadde che il paladino Orlando, innamorato sfortunato della bella Angelica, divenne matto
furioso, e come fu che le armate cristiane, private del loro campione, rischiarono di perdere la Francia, e
come finalmente la ragione smarrita del folle fu ritrovata sulla Luna da Astolfo volato fin lassù su di un alato
ippogrifo, e ricacciata in corpo a viva forza da Orlando perché potesse riprendere il suo posto nell’esercito
cristiano…
Idalberto Fei
Ingresso E 10.00 posto unico
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Comunale
Si ringrazia la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico
delle Marche – Urbino per la gentile collaborazione
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giovedì 31 luglio
ore 21,30 CARPEGNA Centro storico
SUPERBANDA
con la Banda Osiris
mandolino, chitarra, violino, trombone Sandro Berti
voce, sax, flauto Gianluigi Carlone
trombone, basso, tastiere Roberto Carlone
percussioni, batteria, bassotuba Giancarlo Macrì
Superbanda: il blob sonoro di inizio millennio, il supercondensato musicale per ascoltatori pigri, il viaggio
trasversale nelle regioni delle armonie, il percorso alternativo nel mondo della musica, la vacanza
intelligente “sei giorni sette note”.
Superbanda: un concerto e una conferenza al tempo stesso. Il tema è la storia della musica e i suoi
protagonisti, ma lo svolgimento della Banda Osiris è deviante e deviato: un viaggio virtuale nel quale autori,
strumenti, brani conosciuti e non, vengono mescolati nel gran calderone della confusione musicale.
Superbanda: un mix di divertente, intelligente, frizzante, rinfrescante comicità, di musica che spazia in ogni
direzione (da Vivaldi a Carosone per intenderci), di nuove e vecchie gags, di archeologia osirisiana e di
nuove anticipazioni sui prossimi spettacoli. Superbanda: un salvagente indispensabile nel mare piatto delle
proposte televisive, discografiche e teatrali di questi ultimi anni.
Dal 2004 stralunata colonna sonora live del salotto di Parla con me condotto da Serena Dandini, la Banda
Osiris nasce nel 1980 a Vercelli. E’ considerata la massima espressione in Italia della comicità nel teatro
musicale. Il dispendio di energie, il ritmo vorticoso e le continue sorprese diventano la cifra stilistica del
gruppo, la musica l’asse portante e al tempo stesso collante drammaturgico. Musica di tutti i generi (classica,
rock, folk, jazz) miscelata con ironia e una buona dose di dissacrazione. Musica come suggestione: sonora e
di immagine. Musica come divertimento: nell’eseguirla e nell’ascoltarla.
Ingresso libero
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Palatenda
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venerdì 1 agosto
ore 21,30 SANT’AGATA FELTRIA Piazzale del Parco Montefeltro
CIRK
produzione Pantakin Circo Teatro
Comune di Venezia – Assessorato alla Produzione Culturale
regia Ted Keijser
con Emmanuelle Annoni, Giovanna Bolzan,
Emanuele Pasqualini, Benoit Roland, Beppe "Sipy" Tenenti
musiche originali Andrea Mazzacavallo
scenografia Laura de Josselin de Jong
costumi Dorien de Jonge
Dopo la fortunata esperienza nell’ambito del progetto Arcipelago Circo Teatro, che ha esplorato le
potenzialità del teatro acrobatico, di figura e di piazza, Pantakin prosegue il suo percorso di ricerca
nell’ambito del Nouveau Cirque con una nuova produzione.
Al centro di questa ricerca sarà la figura del Clown, inteso nella sua accezione comico circense, ma che
racchiude soprattutto in sé un ricco potenziale poetico, evocativo e mimico, dunque teatrale.
Il Clown diventa trait d’union tra la spettacolarità del circo e la poesia del teatro.
La spettacolo narra la storia di un piccolo circo alla disperata ricerca di stupire il suo pubblico con numeri
strabilianti che possono vivere però solo grazie alla fantasia degli spettatori, guidati dalla forza evocativa
della musica. Cinque gli attori in “pista”, cinque personaggi con caratteri e abilità differenti, che vivono e
fanno vivere in scena la fantasia dell’immaginifico per poi ritrovarsi semplicemente a fare i conti con le
piccole grandi difficoltà del vivere quotidiano. Una vita quotidiana che si trasforma in circo. La pertica cinese,
i tessuti aerei, la giocoleria, l’acrobatica e la clownerie trasformeranno la preparazione della cena in un
sottile gioco funambolico, un banale litigio in una rissa acrobatica e una dichiarazione d’amore in una
esplosione di fuochi artificiali. Perché, cos'è la vita?! Nient'altro che una tragedia tutta da ridere!
Una realtà assurda, nella quale il tentativo di fare le cose per bene fallisce quasi sempre. Perché soltanto
accettando il rischio di non riuscire, possiamo pensare di riuscire veramente.
Uno spettacolo in cui tutto è possibile, che incanta quando dovrebbe stupire e stupisce nel raccontare.
Ingresso libero
In caso di maltempo lo spettacolo sarà rinviato in data da definire
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sabato 2 agosto
ore 21,30 MACERATA FELTRIA Borgo del Castello
INCANTADORA
Cucina e memorie di una filibustiera
di e con Roberta Biagiarelli nel ruolo di Incantadora
e con Sandro Fabiani nel ruolo di Dora
cuoco Davide Berchiatti - catering chef-toi
scenografia Lucio Diana
collaborazione all’arredamento Claudia Losi e AttrazioniBiagiarelli
luci Giovanni Garbo
coproduzione Inteatrofestival e Babelia&C
La casa volante dove si muove l’Incantadora è un luogo magico, un po’ gitano e un po’ stravagante… è
ovviamente una stanza della casa da lei abitata. Un posto arredato con teli colorati, lampade vecchio stile,
oggetti d’altri tempi che provengono da solai di nonne strampalate e poetesse. Sui tavoli qualche candela
profumata, spezie, cioccolata, frutta e verdura fresca, insieme a piccole caramelline e altri oggettini pescati
in chissà in quale fiera, in chissà quale parte del mondo. E’ una sorta di bric à brac, un ammasso d’oggetti
diversi usati, ammassati gli uni sugli altri, con libri sparsi un po’ d’ovunque, sui ripiani, a terra, chincaglieria
varia dietro le tende fruscianti di foglie e campanellini. Gli ospiti vanno per ascoltare le storie della padrona di
casa, i suoi racconti che si muovono tra l’appetito e l’amore, là dove i confini sono così labili da confondersi
completamente, per raccogliere confidenze tra la cucina e il salotto: bocconi cucinati come fossero
ingredienti e tratti dalla letteratura internazionale, amalgamati in gustose ricette, pezzi di storie serviti come
portate tra lo svaporare dei sensi. Sarà l’Incantadora a trasportare gli ospiti nel fascino di diverse culture: tra
i profumi delle spezie, le ricette arzigogolate e il dipanarsi di biografie di donne straordinarie e passionarie.
La stanza della rappresentazione è il posto che tutti noi vorremmo avere nella nostra casa: un luogo pieno di
colori e profumi, dove sedersi e lasciare che qualcuno si occupi di noi con piccoli gesti di ospitalità e con
l’incanto di qualcuno che sa raccontare.
Incantadora è uno spettacolo di teatro domestico le cui ambientazioni ideali sono chiostri, rive dei fiumi,
mulini, cortili, giardini, ma anche foyer dei teatri, ampi saloni e luoghi non strettamente teatrali.
La casa dell’Incantadora può rendere teatro ogni luogo.
Il menu
Gazpacho leggero con tortillas
Carpaccio di ananas al rosmarino con spuma di caprino alle erbe
Tortino di miglio all'origano con quenelle di pere
Bignè con mousse di melanzane alla menta
Cannolo con ricotta alla siciliana con salsina rossa alla cannella
acqua
vino bianco siciliano
Ingresso E 10.00 posto unico (degustazione compresa)
E’ necessaria la prenotazione
Info c/o il Teatro Stabile delle Marche tel. 0721 830145
dal lunedì al venerdì orario 17.00-19.30
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso un luogo al coperto nel centro storico
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domenica 3 agosto
ore 21,30 PERGOLA Giardino della Rocca
THE LODGER
PRIMA NAZIONALE
Il pensionante- Una storia della nebbia di Londra
di Alfred Hitchcock
colonna sonora composta e diretta dal M° Roberto Molinelli
eseguita dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini
Il cadavere di una ragazza bionda viene ripescato nel Tamigi: è l'ennesima vittima di un maniaco che si firma
The Avenger (Il vendicatore) e che da qualche tempo terrorizza Londra.
Passato alla storia per alcune memorabili sequenze, The Lodger: A story of the London fog è un film che mi
ha ispirato immediatamente... e subito ho immaginato il giovanissimo Hitchcock dirigere i "ciak" dietro la
macchina da presa in quella che lui stesso in maturità definirà come la sua vera "opera prima" dal punto di
vista stilistico (anche se non cronologico).
Mi è piaciuta l'atmosfera nella quale il geniale regista, qui appena ventisettenne, ha saputo immergere
praticamente ogni istante di questa pellicola, dalla scelta degli attori (la bellissima June, avvenente modella,
e Ivor Novello, l'affascinante pensionante dallo sguardo magnetico) alla cura dei particolari, macrofotografici
e fulminei, inaspettati e inquietanti, calati magistralmente nelle cupe tonalità di grigio - non solo fotografiche di questa storia nebbiosa.
Hitchcock diceva che "non c'è nulla che dia più senso di pericolo al pubblico che vedere un innocente
accusato ingiustamente" e spesso ha rimarcato quanto l'aver iniziato la sua carriera nel cinema muto lo
avesse provvisto di un grande senso comunicativo al fine di far comprendere le storie narrate in
maniera esclusivamente visuale. Proprio questo ho cercato di fare nello scrivere un commento musicale alla
Londra notturna e velata di The Lodger: rendere la colonna sonora calzante sulle immagini, ma nello stesso
tempo farle mantenere una sua indipendenza narrativa, affinché il pubblico possa immaginare i dialoghi nel
film sia dal comunicativo volto degli attori, sia nell'espressività dei loro alter-ego musicali: gli strumentisti
dell'orchestra. Una curiosità: in questo film Hitchcock appare due volte: seduto a una scrivania nella
redazione di un giornale e tra i curiosi che assistono alla cattura del pensionante Ivor Novello. Si tratta del
primo cameo del regista, che continuerà questa tradizione in tutti i suoi film.
Del film sono stati realizzati numerosi remake, (fra cui l’omonimo nel 1944 e Una mano nell'ombra del 1954).
Roberto Molinelli
Ingresso libero
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Angel dal Foco
In collaborazione con la Casa di produzione cinema e musica Ermitage Cinema - Bologna
Si ringrazia la Sig.ra Maria Grazia Fulvi Cittadini per la gentile ospitalità.
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giovedì 7 agosto
ore 21,30 CAGLI Chiostro di San Francesco
IO SONO INTERNAZIONALE
produzione Teatro Stabile delle Marche
in collaborazione con Amat
per Palcoscenico Marche /Futura Memoria
nell’ambito di Nuove Sensibilità
ideazione e interpreti Rebecca Murgi e Lucia Mascino
testi Lucia Mascino
luci Marco Abeti
musiche Luca Losacco
video Matteo Giacchella
costumi Stefania Cempini
direttore di produzione Francesca Moretti
ufficio stampa Beatrice Giongo
un ringraziamento al Teatro del Canguro
distribuzione Simona Rossi
In scena un corpo sdoppiato in due opposti: una donna minuta con capelli corti che muove un corpo parlante
nello spazio, attraverso gesti e danze distorte, e una donna piuttosto ingombrante, emotivamente e
fisicamente, che invece parla ponendo domande a cui non viene data risposta. È nella loro differenza e nel
tentativo di indagare questa distanza che inizia il percorso, il dialogo.
“Ognuno con le sue idee, convinto, ognuno con il suo pensierino personale, lingua colore provenienza
destino. Chi ha stabilito che siamo entità separate solo perché abbiamo corpi separati? Magari siamo parti di
uno stesso corpo più grande e non lo sappiamo?”
Il corpo è quello di un individuo in crisi nel labirinto della coscienza e nel labirinto di una geografia urbana e
umana che cambia, che diventa internazionale, e finalmente essere stranieri a qualcosa, smarriti, è un fatto
comune, semplicemente più esplicito. Gli stranieri siamo noi, tutti, esterofili ignoranti, bisognosi di risultati, di
gratifiche, di affermazione in spazi più vasti, pur non comprendendo nemmeno quelli minimi di un proprio
stato d'animo, annodati dentro false necessità e abissi sconosciuti. Una crisi d'identità internazionale, quasi
normale. Domani apro un centro di ricostruzione per le unghie e gli do un nome inglese.
Ingresso E 10.00
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso Il Teatro Comunale
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domenica 10 agosto
ore 21,30 TALAMELLO Centro Storico
PEPPE BARRA
IN CONCERTO
con Peppe Barra voce
Paolo Del Vecchio chitarra, mandolino
Luca Urciuolo fisarmonica,
Ivan Lacagnina percussioni,
Sasà Pelosi basso
Assistere ad uno spettacolo di Peppe Barra significa incontrare l’anima di Napoli.
Barra è il depositario dei segreti magici della tammurriata, ma anche il tramite moderno tra la poesia e lo
spirito popolare.
Voce e dialetto sono gli strumenti principali del suo lavoro, l’uso della voce gli consente di raggiungere in
scena risultati mirabili, unici ed impareggiabili, la modula come vuole, la tende e la sferza, la scaglia sul
pubblico e poi la raccoglie in dolcissime nenie, con il sostegno di musicisti straordinari che da lungo tempo
sono i suoi compagni di viaggio.
Un affresco sonoro, melodico e ritmico dal sapore passato e dalle sonorità contemporanee.
Sul palco Peppe Barra con energia istintiva e travolgente, fa convivere mondi sonori e linguistici assai
diversi, sempre pregni di grande teatralità e della sua straordinaria espressività.
E’ uno spettacolo in cui il teatro si trasforma in una trama fitta di sogni, desideri, passioni e sentimenti,
citazioni e ricordi.
Ingresso libero
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà in un luogo al coperto presso Piazza Garibaldi
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GLI ARTISTI
Marco Andriolo. Diplomato alla Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico” è regista e presidente dell’Associazione
Machine de Théatre fondata nel 1992 insieme a Mira Andriolo e Galatea Ranzi. Nel 1986 firma la regia de Il combattimento di Tancredi
e Clorinda tratto da La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Nel 1987 Euridice e Orfeo dall’opera di Gluck, nel 1988 I dialoghi con
Leucò e A quei tempi era sempre festa da Cesare Pavese. Nel 1991 cura la regia di Entro dipinta gabbia da Giacomo Leopardi,
spettacolo presentato al festival del teatro coordinato da Rodolfo di Gianmarco. Nel 2000 assume la direzione artistica del Festival
internazionale di cinema indipendente Rotterdam a Siracusa.
Mira Andriolo. Diplomata alla Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico”, nel 1992 fonda assieme al regista Marco
Andriolo e all’attrice Galatea Ranzi l’Associazione Machine de Théatre di Cortona.
Attrice in molte produzioni ha interpretato tra l’altro Libirtaa tratto da Vincenzo Consolo nel 1989, Recital dalle opere di Turoldo, Venezia
Salva di Simon Weil, A le celesti sfere da Giordano Bruno e Galileo Galilei dove ha curato anche la drammaturgia. Nel 2002 cura
insieme a Marco Andriolo La Voce Scritta, un progetto in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa sulla
letteratura contemporanea.
Lydia Azzopardi, studia danza con Lilion Harmel e balletto classico. Continua i suoi studi alla London Contemporary Dance School dal
1972-1976 per poi unirsi al Dem Group. In questo periodo danza coreografie di Anna Sokolow, Robert Cohan, Robert North, Jane
Dudley. Collabora con Lindsay Kemp allo spettacolo A Midsummer Night’s Dream. Nel 1980 inizia a lavorare con Cesc Gelabert e
cinque anni dopo che insieme fondano la compagnia Gelabert-Azzopardi. Lydia Azzopardi ha lavorato anche per il cinema, il teatro, il
video e l’opera.
Banda Osiris. Nata nel 1980 a Vercelli e composta da Sandro Berti, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Giancarlo Macrì è considerata
la massima espressione in Italia della comicità nel teatro musicale. Numerosi gli spettacoli prodotti: da Storia della Musica vol. 1 e 2
(regia di Gabriele Salvatores) a Le Quattro Stagioni da Vivaldi (regia di Gabriele Vacis), da Sinfonia Fantastica (regia di Maurizio
Nichetti) a Roll Over Beethoven con il Quartetto Euphoria, da Guarda che Luna con Enrico Rava, Gianmaria Testa e Stefano Bollani a
Primo Piano sempre con Bollani, da L’ultimo suonatore insieme ad Eugenio Allegri, un viaggio a ritroso nel cabaret tedesco di Karl
Valentin, fino a giungere al recentissimo Banda.25. Il gruppo ha partecipato a numerose trasmissioni televisive in Italia e all’estero
(DOC, Pista, Maurizio Costanzo Show, Fantastico, Per un pugno di libri, solo per citarne alcune). Nelle ultime stagioni ha contribuito al
successo della trasmissione di Serena Dandini Parla con me, occupandosi della realizzazione ed esecuzione di una stralunata colonna
sonora live. Radio Rai ha visto la Banda impegnata nel doppio ruolo di autori e conduttori e in quello di compositori di sigle per
trasmissioni quali Caterpillar, Catersport, Sumo. La Banda ha inoltre scritto ed eseguito colonne sonore per il teatro, per documentari e
per il cinema tra cui Fascisti su Marte di Corrado Guzzanti, Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart, L’imbalsamatore e Primo amore di
Matteo Garrone per cui ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino e il David di Donatello nel 2004.
Peppe Barra. Giuseppe Barra nasce a Roma da una famiglia di artisti napoletani. Il padre è Giulio Barra (fantasista e valente artista di
varietà); la madre, Concetta, è indimenticabile e travolgente attrice, icona del teatro popolare partenopeo. Inizia a recitare da bambino
lavorando nel teatro di ricerca con Gennaro Vitiello e subito dopo, come professionista, al Centro Teatro Esse. Nella seconda metà
degli anni ‘70 è uno degli indiscussi protagonisti della Gatta Cenerentola l’opera teatrale rappresentata con successo in tutto il mondo e
firmata dal regista Roberto De Simone, che lo dirigerà anche in altri spettacoli di grande successo, tra cui: La cantata dei pastori, Li zite
'ngalera, Festa di Piedigrotta, L’Opera Buffa del giovedì santo e Eden Teatro. Con la Nuova Compagnia di Canto Popolare si esibisce in
molti paesi europei partecipando ad importantissimi festival. Nel 1980 vince il premio IDI Saint Vincent come attore e nel 1981 la
Maschera d’oro. Nel 1982 si esibisce nell’assolo Peppe e Barra, scherzo in musica in due tempi, scritto insieme a Lamberto Lambertini
su musiche di Eugenio Bennato dove compare, a sorpresa, la madre Concetta Barra, che da allora parteciperà a tutti gli spettacoli del
figlio. Dall’incredibile successo dello spettacolo nasce il sodalizio con Lambertini, con la fondazione della Compagnia Peppe & Barra,
che ha prodotto e distribuito, numerosissimi spettacoli fra cui: Senza mani e senza piedi (1984), Sempresì, ovvero il segreto per essere
felici (1985), Varietà c'est moi (1986), Nel regno di Pulcinella (1987), Il principe di Sansevero, La festa del principe (1988), Cantata a
Viviani (1988). Nel 1993 mette in scena Ricordi d’amore dedicato alla madre Concetta appena scomparsa. Nello stesso anno Vince la
targa Tenco quale migliore interprete. Sempre nel 1993 Fabrizio de André gli chiede l’adattamento e l’interpretazione in napoletano del
suo brano Bocca di rosa. Dopo aver registrato per la RAI venti tra le più belle favole tratte da Lu Cunti de li Cunti, ovvero il Pentamerone
di Giambattista Basile, Barra traduce questa esperienza in uno spettacolo teatrale: Lengua Serpentina. Nel dicembre del 2000
interpreta il ruolo di Mister Peachum ne L’Opera da tre soldi di Bertold Brecht e Kurt Weill diretta dal maestro Heinz Carl Gruber
(direttore dell’ Ensemble Modern di Francoforte).
Dopo il successo del suo primo disco Mo Vene del 1992, nel 2001 esce il suo secondo disco, Guerra: un lavoro commovente ed
intenso che parla le lingue del mediterraneo. Nel 2002 partecipa al film Pinocchio di Roberto Benigni, nella parte del Grillo Parlante.
Nel 2003, esce il nuovo disco: Peppe Barra in concerto, il suo primo disco dal vivo come solista. Oggi, Peppe Barra rappresenta l’Italia
come maestro di voce ed è protagonista del recupero della tradizione popolare musicale e teatrale.
Davide Berchiatti. Cuoco naturista bio, esperto in cucina vegetariana, mediterranea e fusion, da anni lavora nei migliori ristoranti del
settore. Cucina a domicilio. Ha lavorato presso il ristorante Jacopo Fo in Umbria e Natura Sì cucina Biologica a Bologna con Nicola
Michieletto, rinomato chef di cucina naturale. Ha ottenuto diversi riconoscimenti su riviste di cucina naturale.Attualmente è titolare di
Spicchi Ricchi, il biologico da passeggio, take-away di trasformati biologici a Bologna.
Sonia Bergamasco. E’ nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi e in recitazione presso
la Scuola del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler. Debutta in teatro nel 1990 nell’Arlecchino servitore di due padroni di Strehler. In
seguito lavora con Massimo Castri, Glauco Mauri, Theodoros Terzopoulos, Giancarlo Cobelli, ed è la Fatina nell’ultima edizione
teatrale e televisiva del Pinocchio di Carmelo Bene. E' interprete e regista di Giorni in bianco, monologo tratto dal racconto Il trentesimo
anno di Ingeborg Bachmann. Nel 2003 debutta come autrice dirigendo e interpretando lo spettacolo-concerto Orfeo bambino, basato su
sui testi poetici. Nel cinema debutta nel '94, con il cortometraggio D'estate di Silvio Soldini. E' protagonista del film L'amore
probabilmente di Giuseppe Bertolucci (2000). Nel 2002 interpreta il film La meglio gioventù, diretto da Marco Tullio Giordana. Nel 2005,
è diretta da Liliana Cavani nel film De Gasperi. Luomo della speranza. Nello stesso anno è protagonista del film Musikanten, diretto da
Franco Battiato. Interpreta -in ambito musicale- un vasto repertorio originale per voce (recitante-cantante): dal melologo romantico da
concerto, al repertorio per ensemble o orchestra novecentesco e contemporaneo. Nel marzo del 2006 debutta in prima mondiale al
Teatro San Carlos di Lisbona nel ruolo di Donna Elvira nell’opera Il dissoluto assolto di Azio Corghi (libretto di José Saramago). Del
1999 è l’incisione di Pierrot lunaire di Schöenberg. Del 2005 è il disco Recitarsonando, antologia di melologhi per voce e pianoforte che
propone un repertorio originale per voce d’attore dall’Ottocento ai contemporanei.
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Roberta Biagiarelli. Attrice, autrice, progettista teatrale intraprende il suo personalissimo percorso studiando con alcuni maestri
dell’arte teatrale come Yoshi Oida, Jerzy Sthur, Cesar Brie, Leo De Berardinis, Danio Manfredini, Marisa Fabbri, Gabriella Bartolomei.
Si forma alla scuola dell’esperienza di Laboratorio Teatro Settimo (TO), gruppo con cui lavora dal 1988 al 2001, prendendo parte alla
messa in scena di diversi spettacoli con la regia di Gabriele Vacis, Adriana Zamboni, Roberto Tarasco, con tournèe nazionali ed
internazionali. Prende parte a produzioni della Cooperativa Moby Dick di Mira, del Centro teatrale e sperimentale di Pontedera (PI),
della Compagnia Transteatro di Fano (PU), della Compagnia Corte Ospitale di Rubiera (Re) e collabora con il Centro teatrale Armunia
di Castiglioncello . Nel 1998 scrive insieme a Simona Gonella - basandosi sul libro di Luca Rastello La guerra in casa (Einaudi) -, il
monologo teatrale A come Srebrenica che attualmente ha al suo attivo quasi 400 repliche. Il testo è stato tradotto in spagnolo ed in
bosniaco e rappresentato per più volte in Spagna ed in Bosnia-Erzegovina. Nel 2002 fonda la Compagnia Babelia&C. - progetti teatrali
dedicandosi con maggiore slancio alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici. Nel luglio 2004 debutta con
lo spettacolo Reportage Chernobyl per la regia di Simona Gonella. Nell’aprile 2006 debutta con lo spettacolo Resistenti, Leva militare
‘926, sulla guerra di Liberazione nella zona del piacentino, con la drammaturgia di Francesco Niccolini,. Nel 2005 produce in occasione
del decennale del Genocidio di Srebrenica il reportage Srebrenica: Voci dall’oblio regia di Luca Rosini, che vince il Premio per il
giornalismo Claudio Accardi e entra nella rosa dei cinque finalisti al Premio David di Donatello 2007. Del 2007 è la produzione dello
spettacolo Incantadora, cucina e memorie di una filibustiera e la lettura scenica Il Poema dei monti naviganti, tratto dal libro La leggenda
dei monti naviganti di Paolo Rumiz,
Antonio Caggiano. Nato nel 1958 si è diplomato al conservatorio dell'Aquila sotto la guida del M° Antonio Striano seguendo
successivamente corsi di perfezionamento con G. Burton e D. Friedman. Da molti anni collabora con le maggiori istituzioni liricosinfoniche italiane. Svolge intensa attività concertistica in qualità di solista e con diverse formazioni da camera:I solisti della Filarmonica,
Musica d'Oggi, O.M.I. etc. Ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali in città europee (Roma, Milano, Verona, Berlino,
Francoforte, Monaco, Strasburgo, Bordeaux, Grenoble, Linz, Edimburgo etc...) e in città americane (New York, Los Angeles, Toronto,
Città del Messico, Rio De Janeiro etc.). Ha effettuato numerose registrazioni per la RAI e ha inciso per la BMG, Edipan, per la DGG e
per la Lovely Music. È uno dei fondatori del gruppo ARS LUDI, col quale, oltre ad aver compiuto tournée in molti paesi europei,
America e Cina, ha inciso quattro CD. Ha tenuto corsi di interpretazione sulla letteratura per strumenti a percussione al Cantiere
Internazionale d'Arte di Montepulciano. Attualmente è docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio di Frosinone.
Antonella Cappuccio, nata a Ischia, inizia il suo percorso artistico nel 1975 affiancandolo al suo lavoro di costumista per il cinema, la
televisione ed il teatro. Partecipa nel 1986 alla XI Quadriennale di Roma e da allora è stato un susseguirsi di mostre in sedi prestigiose
in Italia e nel mondo. E’ membro dell’Accademia Pontificia per le Arti e le Lettere dei Virtuosi al Pantheon, ed è stata insignita dei titoli di
Cavaliere e Commendatore della Repubblica Italiana. Ha eseguito numerose opere pubbliche a Roma e in Vaticano, tra cui il Polittico di
San Pietro nella Sala delle Udienze nel Complesso Nervi e L’Albero del Diritto nel Palazzo dell’ Avvocatura dello Stato. Ha eseguito
recentemente il ritratto del Papa Benedetto XVI, ora nell’appartamento pontificio. E’ la madre di Silvio e Gabriele Muccino.
Paolo Damiani. E’ contrabbassista, violoncellista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra. Laureatosi in architettura presso
l’Università di Roma, e diplomatosi in contrabbasso e musica jazz, nel 1976 debutta con Giorgio Gaslini con cui collabora a lungo,
suonando quindi con alcuni dei più prestigiosi musicisti del mondo, tra cui Cecil Taylor, Kenny Wheeler, Albert Mangelsdorff, Billy
Higgins, Charlie Mariano, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous, Barre Phillips, John Surman, Enrico Rava, Anouar Brahem, Louis Sclavis,
François Jeanneau, Gianluigi Trovesi. Alla testa di proprie formazioni ha partecipato ai più importanti festival del mondo; è docente di
musica jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma e direttore artistico dei festival di Roccella Jonica «Rumori Mediterranei»,
che dirige dal 1982 e di Roma Una striscia di terra feconda, insieme ad Armand Meignan. Nel settembre 2000 è stato nominato direttore
dell’ONJ Orchestra Nazionale Francese di Jazz, primo artista straniero ad aver vinto il relativo concorso. Attualmente dirige un proprio
quintetto (con Diana Torto, Javier Girotto, Bebo Ferra, Michele Rabbia) e collabora stabilmente con scrittori e attori quali Stefano Benni,
Ivano Marescotti, David Riondino. E’ uno dei solisti più dotati del jazz europeo.
Sandro Fabiani. Dopo aver frequentato il laboratorio teatrale Centro Linguaggi diretto da Fabrizio Bartolucci, ha partecipato a numerosi
laboratori e seminari tenuti da artisti di fama nazionale e internazionale tra i quali Living Theatre, Teatro Los Andes, César Brie, Leo De
Berardinis, Paolo Rossi, Ferruccio Soleri, Sandro Lombardi, Marisa Fabbri, Renato Carpentieri, Davide Riondino, Sergio Bustric, Dario
Fo con molti dei quali ha lavorato in qualità di attore in produzioni teatrali. Ha preso parte ai film Variazioni sul tema, l’arte di vivere, e
Cielo di vetro, di Roberto Amoroso, Lavorare stanca di Mauro Santini e allo sceneggiato Rai Fine secolo diretto da Gianni Lepre. Dal
1994 si occupa di didattica teatrale, ideando e realizzando numerosi laboratori teatrali presso le scuole della provincia di Pesaro e
Urbino e con il Centro Linguaggi di Fano. Nel 2007 ha vinto il Premio Ribalta Miglior Attore.
Idalberto Fei. Regista e scrittore, si è laureato in Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma. Scrive per il teatro, la televisione e
la radio (testi poi tradotti in inglese, rumeno, tedesco, ungherese, croato, sloveno,ceco) ed è autore di favole e canzoni (vincitore della
Targa G della critica per il miglior testo di canzone per bambini allo Zecchino d'oro 1998). Ha partecipato come regista ed autore ai
Festival dei Due Mondi di Spoleto, Mittelfest, Pergolesi Spontini, Festival international de la Marionette de Tunis, Premio Ondas
(Spagna), Prix Marulic (Croazia), URTI (France). Come regista ha vinto il Prix Italia 1999 con un testo di Federico Fellini, che ha poi
portato in scena nel 2002 in Canada allo Stratford Festival. Ha scritto e diretto per la RAI dagli anni '70: prima in tv, poi alla radio. Ha
collaborato con la Radio Vaticanae le principali radio europee. Tra i suoi compagni di lavoro: Franco Zeffirelli, Giorgio Albertazzi,
Mariano Rigillo, Raul Bova, Giulio Scarpati, Caterina Valente, Andrea Camilleri, Gabriele Lavia, Rossella Falk, Paolo Poli, Pamela
Villoresi, Michele Mirabella e Maria Teresa Ruta. Nel 2007 ha curato I giorni delle Metamorfosi, su testi di Ovidio, un nuovo modo di
visitare i musei tra arte, poesia, musica e danza. Nella primavera 2008, per l'Università di Siena, si occupa di una serie di pubbliche
letture con musica del Faust di Goethe e della Gerusalemme di Torquato Tasso. Conduce dal 1979 la compagnia Il Laboratorio
specializzata in teatro di figura. Il gruppo lavora per teatri, trasmissioni tv, festival, musei e dal 1992 anni gestisce una scuola per
bambini burattinai.
Massimo Foschi. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” è stato Don Giovanni in Don Giovanni di
Moliere; Edipo in Edipo Re di Sofocle, Carlo Magno in Adelchi di A. Manzoni per le regie di Orazio Costa Giovangigli. Poi Agamennone
e Apollo in Orestiade di Eschilo e Orlando in Orlando Furioso di L. Ariosto diretti da Luca Ronconi. E’ Otello in Otello di W.
Shakespeare, il Capitano in Il padre di A. Strindberg e Giove in Anfitrione di H. von Kleist per le regie di Gabriele Lavia. E’ stato, fra gli
altri, protagonista degli spettacoli La tempesta e Misura per misura di W. Shakespeare diretti da Giorgio Strehler e Luigi Squarzina, Il
Conte di Carmagnola di A. Manzoni e Pilade diretti da P. P. Pasolini; Siddhart adi H. Hesse; il Libro di Ipazia di M. Luzi. E’ stato diretto
da G. Salvatores in Pazzo d’amore di S. Shepard, da H. Brokhaus in La donna del mare di H. Ibsen, da G.C.Cobelli in Parenti terribili di
J. Cocteau, da Cherif in Lustrini di A. Tarantino, da A. Pugliese in La visita della vecchia signora di F. Durrenmatt. E’ inoltre interprete di
recitals di opere di Dante, Manzoni, Leopardi, Pascoli, Montale, Sereni, Turoldo, Celan, Beckett. E’ voce recitante in Zaide di W. A.
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Mozart (testo di I. Calvino ; Oedipus Rex di J. Strawinski; Le Villi di G. Puccini, Pierino e il lupo, di S. S. Prokofiev; Colloquio corale di V.
Bucchi; Friedrichlieder di M. Tutino. E’ la voce italiana per Max von Sydow in Il deserto dei Tartari, William Holden in Quinto potere, Dirk
Bogarde in Morte a Venezia, Burt Lancaster in Gruppo di famiglia in un interno. E poi per K. Douglas, R. Burton, D. Sutherland, L.
Olivier, J. Gilgud; e voce del personaggio Darth Vader (Darth Feder in edizione italiana), in tutti gli episodi di Guerre Stellari. Ha inoltre
interpretato film di E. Petri, F. Zeffirelli, L. Ronconi, M.T. Giordana, S.Sollima, R. Deodato, S. Martino, A. Syxty, V. Orsini, G. Montaldo.
E’ docente all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Cesc Gelabert, spagnolo di Barcellona, pioniere della danza contemporanea in Spagna, studia insieme danza e architettura,
focalizzando fin dall’inizio su una ricerca in cui lo spazio assume un ruolo determinante, ma indicando anche chiaramente la volontà di
abbracciare interessi diversi nella sua attività, dal video, al teatro, al cinema e al cabaret. Del 1972 è la sua prima coreografia e
dell’anno successivo il primo assolo. Nel 1977 fonda una compagnia e alla fine degli anni ‘70, a New York, fa parte integrante del
panorama artistico della città. Nel 1980 inizia la sua collaborazione con Lydia Azzopardi, ma è lo spettacolo Desfigurat (1986) a segnare
l’inizio di una più stabile intesa tra i due coreografi, che di fatto danno vita all’attuale gruppo intitolato a entrambi. In omaggio al suo
spirito leggero e rigoroso insieme, è stato chiamato negli anni ‘90 dal Balletto di Toscana per due creazioni, Hortensia e poi, su musica
di Frank Zappa, Fountain of Love. Tra i numerosi riconoscimenti attribuiti a Gelabert ricordiamo la “Medaglia d’oro al merito nelle Belle
Arti” (1994) e il “Premio Nazionale di Danza” (1996). Uno dei suoi più recenti spettacoli, Zumzum.ka, ha ricevuto il “Max Award” come
miglior spettacolo di danza e miglior coreografia (2000).
Fabrizio Gifuni. Diplomato nel '92 all'Accademia Nazionale d'Arte drammatica "Silvio D'Amico", ha esordito in teatro nel '93, nel ruolo
di Oreste, nell' Elettra di Euripide per la regia di Massimo Castri che lo ha diretto anche nella goldoniana Trilogia della villeggiatura. Nel
1994 è Malcolm nel Macbeth di Giancarlo Sepe. Nel 1995 entra nella compagnia greca diretta da Theodoros Terzopoulos, con la quale
tuttora collabora, interpretando il ruolo di Creonte nell'Antigone di Sofocle. Nel 2004, per la Accademia Chigiana di Siena, è
protagonista dell’opera musicale Pia di Azio Corghi, con la regia di Valter Malosti. E ideatore e interprete degli spettacoli Na specie de
cadavere lunghissimo (da P.P. Pasolini e G. Somalvico) con la regia di Giuseppe Bertolucci (per il quale ottiene il premio Hystrio 2005
e la candidatura come migliore attore al Premio Ubu), e L’ingegner Gadda va alla guerra. Nel cinema debutta nel '96 nel film La bruttina
stagionata di Anna Di Francisca. Fra i suoi film Così ridevano di Gianni Amelio (Leone d'oro al Festival di Venezia 1998), Un amore
(Nomination al David di Donatello 2000 come Miglior attore protagonista) e Qui non è il paradiso di Gianluca Tavarelli, Il partigiano
Johnny di Guido Chiesa, Hannibal di Ridley Scott, L'inverno di Nina Di Majo. E’ tra gli interpreti del film La meglio gioventù per la regia di
Marco Tullio Giordana. Per la televisione è protagonista de Le cinque giornate di Milano di Carlo Lizzani e di De Gasperi. L’uomo della
speranza di Liliana Cavani (2005). Del 2005 è il film Musikanten, per la regia di Franco Battiato.
Ted Keijser. E’ insegnante di tecniche teatrali, regista e attore. Dal 1971 al 1975 frequenta e si diploma all’Accademia di Arte
Drammatica di Maastricht, Olanda. Nel 1976 studia con Carlo Mazzone Clementi al “Dell’Arte School of Mime and Comedy” a Blue Lake
in California. Dal 1977 al 1979 studia alla Ecole Jacques Lecoq a Parigi. E’ cofondatore del Het Vervolg a Maastricht, collabora con il
Theatre de la Jeune Lune a Minneapolis e per tanti anni con la Comapagnia Donati-Olesen di Perugia. E’ regista di moltissimi spettacoli
(più di 50) con compagnie di tutto il mondo. I suoi spettacoli sono stati premiati più volte in Olanda.Participa anche ad alcuni film: Don’t
lay me, Minneapolis, USA. Colpo di Luna, Roma, Italia, Ogni lasciato è perso di Chiambretti, Torino, Italia.
Rita Marcotulli. E’ considerata tra le musiciste più apprezzate della scena internazionale. Nata a Roma, fin dalla più tenera età viene
avviata allo studio del pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Dopo una curiosità iniziale per i ritmi sudamericani, in
particolare per la musica brasiliana, verso i vent’anni comincia ad avvicinarsi al mondo del jazz. La sua carriera è travolgente, e dall'
inizio degli anni '80 ha la fortuna di poter collaborare con il "gotha" del jazz europeo: John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine,
Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel
Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Pat Metheny. Già nell' 87, un referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz" la classifica come
miglior nuovo talento musicale dell' anno. Dal 1988 al 1990 fa parte della band di Billy Cobham. Nel 1988 lascia anche l'Italia per la
Svezia, ove resterà fino al 1992: anche lì viene molto apprezzata come pianista e vi assimila la passione per la ricerca e la
sperimentazione. Tra il 1994 ed il 1996, collabora con Pino Daniele e poi con Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Bob Moses, Charlie
Mariano, Marylin Mazur. Da 14 anni a questa parte, accompagna Dewey Redman in tutti i suoi concerti.
Lucia Mascino. Ha iniziato il suo percorso formativo teatrale a Pontedera nel '95 con pedagoghi e registi in gran parte russi, francesi e
cecoslovacchi (Juri Alschitz, Francois Kahn, Gennadi Bogdanov, Jola Crocowski) e con il Work Center di Thomas Richards. Ha
proseguito il lavoro e gli studi con Bruce Mayers, Valerio Binasco e l'Ecòle Des Metres nel 2001 con J. Luis Martinellì al C.S.S. di
Udine. In teatro ha lavorato tra gli altri con con Valerio Binasco, Antonio Calenda, Giancarlo Cobelli, Giampiero Solari e più a lungo con
Giorgio B.Corsetti. Al cinema ha lavorato con Stefano Tummolini (Un altro pianeta 2008), Valentina Brandolini (Gloss, 2006),
Alessandro Valori (Nonna Italia, 2006), Stefano Pasetto (Tartarughe sul dorso, 2004), Sebastiano Montresor (L'eredità di Caino, 2004),
Matteo Oleotto (Can Can, 2004), Francesca Pirani (Una bellezza che non lascia scampo, 2000). In televisione per Rai 1 con Claudio
Bonivento nel film tv Soldati di pace e nella fiction Incantesimo. Alla radio, su Radio 2 nella trasmissione Luoghi non comuni.
Roberto Molinelli. Violista, compositore e direttore d’orchestra, si è diplomato in viola presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Ha
suonato come solista con importanti orchestre, in duo con il pianoforte ed in numerose formazioni cameristiche vincendo numerosi primi
premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali. Si è esibito nelle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere. Ha al suo attivo
numerose registrazioni per la RAI-TV e Radio Due e ha inciso un compact disc monografico su Carl Reinecke, effettuando la prima
registrazione assoluta dei Drei Phantasiestücke op. 43 per viola e pianoforte. È docente di viola al Conservatorio “G. D’Annunzio” di
Pescara. Dal 2000 è Direttore Artistico dell’Orchestra da Camera di Bologna. È fondatore dell’Ensemble Opera Petite. In veste di
compositore ha collaborato con molti artisti italiani e stranieri, tra i quali Andrea Bocelli, Sara Brightman, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia,
Anna Caterina Antonacci, Lucio Dalla, Enrico Dindo. È autore di brani che abbracciano i generi musicali più svariati (classico sinfonico o
da camera, jazz, leggero, colonna sonora). Molte sue première sono state eseguite in sedi importanti in tutto il mondo fra cui la
Carnegie Hall di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Hermitage di San Pietroburgo, il Teatro de Las Bellas Artes di Città
del Messic), riscuotendo un ampio successo di pubblico e di critica: Memoriae Karoli, oratorio multimediale per soli, coro e orchestra
commissionato in occasione del primo anniversario della scomparsa di Papa Karol Wojtyla; Milonga Para Astor - dedicata alla memoria
di Astor Piazzolla; Padre Nostro, eseguito presso il Santuario della Madonna di Loreto in occasione del Giubileo 2000; Elegia per
Manhattan, in ricordo delle vittime dell’ 11 settembre 2001. Per le celebrazioni del Centenario Montessoriano 1907-2007, la sua opera,
Montessoriana è stata da lui diretta e rappresentata in Francia, Svezia, Canada, Messico, Stati Uniti d’America e in Italia, a Roma, nella
Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco Della Musica. Una sua composizione originale è stata scelta come colonna sonora della campagna
pubblicitaria Barilla. Ha arrangiato e diretto l’Orchestra RAI del Festival Di Sanremo 2005 in uno dei brani in gara. E’ stato membro e
Presidente della Giuria di SanremoLab, Accademia della Canzone di Sanremo
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Rebecca Murgi. Giovane interprete e coreografa formatasi alla School of Contemporary Dance di Londra e all’ European Dance
Development Center di Arnhem in Olanda, appartiene all’ultima generazione della danza contemporanea italiana.
Ha collaborato con diversi coreografi internazionali come Isztok Kovac (EN-KNAP), Mateja Bucar (DUM), David Hernandez (Rosas),
Giorgio Rossi (Sosta Palmizi). Recentemente ha coreografato il gruppo circense francese "Collect Aoc". Sue sono le coreografie Fuzzy
Times e Matches of time: quest'ultima ha debuttato nel 2006 a Salisburgo con la compagnia austriaca E.Brawn Dance Company.
Sergio Nicolai. Dopo aver frequentato lo Studio Fersen e l'Accademia d'arte drammatica “Silvio D'Amico” debutta in Romeo e Giulietta
diretto da F. Zeffirelli, col quale resta dal 1965 al '68 prendendo parte anche alla Lupa di Verga. Nel '69 Luca Ronconi lo sceglie per
Rinaldo nel fortunatissimo Orlando furioso. Con Ronconi resta fino al 1974, dopo un salto di un anno per prendere parte a La cucina di
A. Wesker diretto dalla Wertmuller e a Fuenteovejuna, regia di M. Parodi: interpreta XX di R. J. Wilcock all'Odéon di Parigi. E’ Egisto
nell'Orestea e il Vescovo bianco nella Partita a scacchi di T. Middleton. E’ inoltre diretto da Trionfo, Marcucci, Nanni, Menegatti. E’
interprete di numerosi film (per il cinema e la televisione) fra cui Contestazione Generale di Luigi Zampa (1970), Anno uno di Roberto
Rossellini (1974), Gesu’ Di Nazareth e Otello di Franco Zeffirelli, (1977 e 1986), Maux croisés di Claude Chabrol, (1987), Secondo
Ponzio Pilato di Luigi Magni (1988), In nome del popolo sovrano di Luigi Magni, (1990), La famiglia Ricordi di Mauro Bolognini (1995),
La cena di Ettore Scola del 1998 (Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista insieme a tutto il cast maschile), Giovanni
Paolo II di John Kent Harrison (2005) e Roulette di Mohamed Soudani, del 2006. Per la radio, dal 1964 ad oggi ha interpretato
innumerevoli sceneggiati e servizi radiofonici.
Nuova Consonanza. Negli anni ‘50, un ristretto circolo di giovani compositori interessati alle avanguardie matura l’intenzione di fondare
un’associazione destinata alla promozione e alla diffusione della musica contemporanea a Roma, convinti della necessità di scendere
nel cuore della vita musicale romana ufficiale per proporre nuove iniziative. Le associazioni concertistiche ufficiali, in quegli anni non
favorivano la conoscenza e la diffusione della musica contemporanea se non in modo del tutto sporadico e casuale. Si delineò così la
consapevolezza che soltanto gestendo direttamente un’attività concertistica, in alternativa a quella esistente, potesse emergere la
nuova musica. L’idea si concretizza nei primi anni ‘60 ad opera di Mauro Bortolotti, Aldo Clementi, Antonio De Blasio, Franco
Evangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Daniele Paris, Francesco Pennisi. Il nome Nuova Consonanza, citazione di una
celebre prefazione seicentesca di Ottavio Rinuccini, allude all’esigenza di aggiornamento permanente e, al tempo stesso, alla volontà di
recuperare gli indirizzi marginalizzati dalle tendenze più radicali della musica internazionale. Nata non come movimento omogeneo di
pensiero, bensì come incontro di personalità molto diverse e musicalmente distanti, professionalmente già formate, Nuova Consonanza
si fonda non su ideali estetici comuni, ma sulla necessità di svecchiamento della musica in Italia attraverso un’azione comune ai fini
della diffusione della musica contemporanea, al di là delle posizioni personali e dei singoli itinerari linguistici.
Tra le molteplici iniziative sostenute, occupa un posto di assoluto rilievo il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (GINC) sorto
a Roma nel 1964 ad opera di Franco Evangelisti. Unico gruppo di improvvisazione formato esclusivamente da compositori, il GINC
costituiva il punto di approdo di tutte le profonde mutazioni intervenute in quegli anni nel rapporto compositore-esecutore e mirava
sovvertire l’assunto base dell’opera aperta (l’esecutore diventa compositore), trasformando il compositore in esecutore, attraverso
un’operazione di identificazione permanente tra l’atto del comporre e l’atto dell’eseguire.
Orchestra Sinfonica G. Rossini. E’ l’orchestra della Provincia di Pesaro e Urbino; ha doppia sede a Pesaro e a Fano. Per il terzo anno
consecutivo ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Da sette anni è presente al Rossini Opera
Festival. Nata nell’aprile 2001, al termine di una selezione coordinata da Alberto Zedda, la formazione ha partecipato con successo dal
2001 al 2003 al R.O.F. con il nome di “Orchestra del Festival”. Nel 2004 il gruppo si è costituito in associazione autonoma assumendo la
nuova denominazione, con l’intento di proseguire la propria attività lirica e sinfonica anche in diverse sedi e contesti. L’attività
dell’orchestra, in costante sviluppo, conta di circa 60 esecuzioni l’anno su tutto il territorio nazionale. In particolare organizza produzioni
concertistiche per le amministrazioni di Pesaro (Teatro Rossini), di Fano (Teatro della Fortuna), di Urbino (Teatro Raffaello Sanzio) e
della Provincia di Pesaro e Urbino (teatri storici).Nel 2005 l’O.S.R. si è esibita in Corea del Sud, nel 2007 a Malta, nel 2008 presso il
Teatro del’Opera di Ankara. Fin dalla nascita l’O.S.R. è rappresentata in qualità di direttore musicale dal M° Paolo Ponziano Ciardi, di
direttore artistico dal M° Antonio Bigonzi e di presidente dal M° Saul Salucci.
Pantakin. Circo Teatro. L’Associazione Culturale Pantakin da Venezia nasce 1995 e si dedica alla ricerca sulla commedia dell’arte e
alla realizzazione di eventi culturali legati al territorio. Nel 1998 inizia la collaborazione con il regista e scenografo Marcello Chiarenza
che apre la ricerca sul teatro figurativo. Questa sinergia porterà Pantakin ad ampliare il suo percorso nel 2000 dedicandosi al genere del
Circo Contemporaneo con il progetto Arcipelago Circo Teatro guidato da Pantakin, Marcello Chiarenza e Alessandro Serena, esperto di
arti della pista e professore di storia del circo. L’originalità delle nuove idee porta Arcipelago a collaborare, nel 2000, con la Biennale di
Venezia e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Venezia per la coproduzione di Visioni, una sorta di laboratorio che sfocia nello
spettacolo Ombra di luna, prodotto nel 2001. Nell’estate del 2003 il percorso si condensa nel nuovo spettacolo di teatro acrobatico
africano: Creature prodotto in collaborazione con La Comunità Europea, l’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi, l’Ambasciata Olandese a
Nairobi e l’Associazione Sarakasi Trust. Dal 2004 al 2007 Creature ha visitato le piazze ed i teatri di oltre 140 città in Italia e in tutta
Europa. Stimolati da questi risultati nell’estate 2006 vede la luce la nuova produzione di teatro acrobatico caraibico Tesoro. Lo
spettacolo, portato in tournèe in Europa, ha avuto finora un tour di oltre 2 anni (2006 e 2007). Fin dalla sua nascita Pantakin ha inoltre
organizzato e promosso a Venezia una serie di eventi. Tra questi, nel corso degli ultimi anni, la Compagnia ha dato vita ad un progetto
che, sotto il titolo di “Il circo in città”, ha presentato a Venezia le proprie produzioni nell’ambito del Circo Teatro e ospitato artisti di fama
internazionale, riscuotendo sempre un notevole successo di pubblico e critica.
Galatea Ranzi. Si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica di Roma. Nel 1987 recita nello spettacolo Amor nello specchio di Andreini,
diretta da Luca Ronconi. Appare poi nel piccolo schermo, nella miniserie televisiva L'ombra della spia (1988) di Alessandro Cane,
successivamente seguito dalla produzione teatrale Mirra (1988) di Alfieri, che le valse il premio Ubu come miglior attrice giovane, oltre
che una menzione d'onore per il premio Eleonora Duse. Ormai attrice prediletta di Ronconi recita anche in Strano interludio di O'Neill e
nella stagione a cavallo fra il 1990 e il 1991, continua la sua collaborazione con il regista con gli allestimenti de L'uomo difficile di
Hofmannsthal e il kolossal teatrale Gli ultimi giorni dell'umanità di Kraus. Esordisce sul grande schermo diretta dai fratelli Taviani in
Fiorile (1993) passando poi a Piccoli orrori (1993) di Tonino De Bernardi, che la rivorrà sul set nel 1999 con Appassionate (1999). Nel
1996, diventa la protagonista di Donna Rosita nubile di Federico Garcia Lorca, a teatro, passando poi a interpretare la figlia di Virna Lisi
nella trasposizione cinematografica del best seller di Susanna Tamaro Va' dove ti porta il cuore (1996). Scelta da Michele Placido per
un ruolo in Un viaggio chiamato amore (2002), passa alla commedia Caterina va in città (2003) di Paolo Virzì. Ottima attrice comica,
dimostra di essere adatta anche a generi più leggeri recitando per Carlo Vanzina ne Il pranzo della domenica (2003). Nel 2004
interpreta il film di Giuseppe Piccioni La vita che vorrei (2004), nel ruolo che le farà fruttare una candidatura ai David per la migliore
interpretazione femminile non protagonista. Moglie di Pontormo in Pontormo – Un amore eretico (2004) di Giovanni Fago, passa al film
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di John Irvin L'educazione fisica delle fanciulle (2005). Il pubblico dei più giovani la segue in Tre metri sopra il cielo (2004) di Luca Lucini
e nel suo seguito, Ho voglia di te (2006) di Luis Prieto. Recita anche per Salvatore Samperi nella fiction Madame (2004) e ne La freccia
nera (2006). E’ impegnata da diversi anni con la compagnia Machine de Théâtre di cui è fondatrice con Marco e Mira Andriolo e
direttore artistico.
Paolo Rotili. Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di S. Cecilia di Roma, diplomandosi con Mauro Bortolotti in Composizione
sperimentale e con Raffaello Tega in Strumentazione per Banda. Considera importanti per la sua formazione anche gli studi di estetica
e linguistica all’Università "La Sapienza" (De Mauro, Garroni, D’Amico…) e gli incontri con Giacomo Manzoni (corso di specializzazione
alla Scuola di Musica di Fiesole) e, per l’analisi musicale, con Marco De Natale. Come compositore ha all’attivo lavori soprattutto di
carattere strumentale, eseguiti, oltre che in Italia, in Francia, Germania, Olanda, Ungheria, Jugoslavia, Danimarca, Argentina e Cina.Per
teatro musicale ha scritto Trino, ovvero le tribolazioni di un creatore, parodia del libro della Genesi, con il libretto del celebre disegnatore
Altan (Teatro Giordano — Solisti dauni). Ha pubblicato e inciso per la Edipan. All’attività di compositore ha costantemente affiancato
quella di didatta, analista e organizzatore musicale, volta alla riflessione ed alla divulgazione del pensiero contemporaneo. Ha
collaborato con Università, Conservatori e Associazioni musicali, tenendo lezioni e cicli di seminari, ricorrendo spesso alla formula del
concerto-intervista per presentare i principali compositori italiani. I suoi scritti, sia di carattere analitico che didattico, sono pubblicati
nelle riviste "Analisi"e "Diastema" e nel volume "Intorno a J. S. Bach" ed. Graphis, Bari. Socio di Nuova Consonanza, attualmente ne è il
vice-presidente. Docente di conservatorio dal 1987, già insegnante del corso sperimentale di Teoria ed Analisi, è titolare della cattedra
di Composizione sperimentale al Conservatorio di Latina.
La Scuola Paolo Grassi. L’offerta didattica della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, ampia e articolata, prepara gli
allievi ad affrontare la diversa gamma dei mestieri dello spettacolo, con un occhio attento alla contemporaneità e alle richieste di un
mondo in continua trasformazione. Attori, Teatrodanza, Regia e Drammaturgia, Organizzatori dello spettacolo e delle attività culturali,
Tecnici di palcoscenico. Sono i 5 corsi tradizionali, che negli anni si sono andati perfezionando e che rendono la Scuola una vera e
propria palestra per lo spettacolo. Ma accanto a questi, dall’anno accademico 2004 -2005, sono stati inaugurati gli “open”, aperti a
principianti ma anche a professionisti che intendono specializzarsi nell’uso di strumenti particolari. È il caso, ad esempio, di Attori sul
set, un corso open condotto da Pedro Sarubbi, che vuole far fare i primi passi ai giovani attori davanti alla macchina da presa.
Il corso di Teatrodanza. All’interno della Paolo Grassi, fucina di attori, registi, drammaturghi e operatori teatrali, vive l’unico corso
istituzionale italiano dedicato alla formazione e al perfezionamento di coreografi danzatori e performer in ambito contemporaneo. Il
corso, come Atelier di Teatrodanza, è nato nel 1986 ad opera di Luciana Melis e ha acquisito l’attuale configurazione di corso di studi
professionali con obbligo di frequenza a tempo pieno nel 1990, quando alla sua direzione, in qualità di coordinatore e ideatore delle
attività, è subentrata il critico e docente Marinella Guatterini. Dal 1998 il Corso ha una durata triennale. Sul modello delle grandi scuole
europee, specializzate in questo ambito, il suo programma si articola in insegnamenti tecnici, (tecnica di base classica e tecniche di
danza contemporanea, tecnica vocale e anatomia applicata alla danza) e teorico-estetici (storia ed estetica della danza, della musica e
delle arti visive e teoria musicale). Ha formato coreografi, come Sergio Antonino, premiati e segnalati dalla critica, e danzatori
contemporanei che lavorano, principalmente all’estero, nelle più importanti compagnie europee. Costante è la presenza di maestri,
coreografi e registi internazionali e italiani che si affiancano al corpo docenti interno per tenere seminari, incontri, conferenze, ma
soprattutto per allestire saggi coreografici in cui gli allievi hanno la possibilità di mostrarsi al pubblico.
Michele Tadini. Si diploma in chitarra e in composizione al Conservatorio di Milano, dove studia con Sandro Gorli e Giacomo Manzoni
e si specializza con Franco Donatoni alla Chigiana di Siena, dove consegue il diploma di merito e una borsa di studio per il
Conservatorio di Parigi. Altre importanti tappe della sua formazione sono gli studi di musica elettronica, la presenza ai corsi di
Darmstadt e uno stage all’Ircam di Parigi. Insegna musica elettronica dapprima ai corsi di alta formazione dell’Accademia della
Fondazione Toscanini e poi presso l’istituto Tempo reale di Firenze. Socio del centro Agon di Milano dal 1990, ne diviene poi direttore
generale e responsabile della produzione, collaborando alla parte elettronica di numerose produzioni musicali di autori come Corghi,
Manzoni, Donatoni, Maderna, Manca e tanti altri.
Come compositore ha realizzato opere che sono state eseguite in prestigiose rassegne italiane ed europee d’irradiazione della musica
contemporanea. Ha composto inoltre le musiche di scena per numerosi spettacoli teatrali, musiche per installazioni sonore, balletti,
produzioni di teatro-musica e video-opere.
Gianluca Trovesi. Clarinettista, sassofonista e compositore. Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con
il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz. Con il suo Trio ed il suo Ottetto si
afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie
musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale. La sua
musica è stata trattata in due tesi di laurea. Nel 1978 vince il Primo premio nel Concorso Nazionale per Sassofono e Clarinetto, e
ingresso nella Big band della RAI di Milano come primo alto e primo clarinetto; primo disco da leader, Baghét, che riceve il Premio della
Critica Discografica italiana. Nel 1992 From G To G (Ottetto G. Trovesi) viene riconosciuto come miglior disco, e Gianluigi Trovesi
miglior musicista di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista “Musica Jazz”. Per meriti artistici viene insignito dell'onorificenza
di "Ufficiale della Repubblica italiana" dal Presidente C.A. Ciampi (2001). Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano,
come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni.Il Festival di Barga Jazz, specializzato nell'arrangiamento per
orchestra jazz, dedica una intera edizione a lui ed alle sue musiche (2001). Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni
(Baldanders, 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora del film di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi,
Mi piace lavorare (mobbing) (2003)
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Provincia di Pesaro e Urbino
Assessorato Attività Culturali
presidente Palmiro Ucchielli
assessore Simonetta Romagna
dirigente Massimo Grandicelli
responsabile Ufficio Cultura Silvia Melini
funzionario Milena Raho
collaborazione Paola Bugo
ufficio stampa Milena Bonaparte
INFO:
Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Gestione Attività Culturali
Via Gramsci 4, 61100 Pesaro
tel.0721 359311-200 fax 0721.359409
[email protected] www.cultura.provincia.pu.it
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Teatro Stabile delle Marche
Teatro Stabile Pubblico riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
consiglio d’amministrazione
presidente Fabio Sturani
vice presidente Simonetta Romagna
Giancarlo Galeazzi, Sandro Giorgetti, Italo Grilli, Giorgio Moretti, Carlo Maria Pesaresi
organo di sorveglianza Alessia Morani
revisori dei conti Paolo Furgiuele (presidente), Mauro Gabrielli, Giancarlo Ricci
soci fondatori
Comune di Ancona
Regione Marche
Provincia di Ancona
Provincia di Pesaro e Urbino
Comuni di Fabriano, Camerano, Loreto, Numana, Sirolo
Aethra S.p.A.
Giampaolo Giampaoli
Gruppo Alceo Moretti Comunicazione
Gaetano Migliarini
soci partecipanti
Comuni di
Cagli, Urbania, Macerata Feltria, San Lorenzo in Campo, Novafeltria, Sant’Angelo in Vado, Sant’Agata
Feltria, San Costanzo, Gradara, Pergola
direttore generale Raimondo Arcolai
direttore amministrativo David Alessandroni
direttore della rete teatrale Lucia Ferrati
uffici di ANCONA sede
responsabile amministrativo Katya Badaloni
responsabile produzioni e iniziative speciali Francesca Moretti
responsabile produzioni e distribuzione Marta Morico
responsabile comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
assistente ufficio stampa Paolo Orologi
assistente promozione Daniele Grilli
responsabile teatro delle muse e scuola di recitazione Anna Maria Latilla
coordinamento artistico scuola Luigi Moretti
responsabile progetti formazione e ricerca scuola Nicoletta Robello
responsabile sponsor e ufficio gruppi Benedetta Morico
contabilità Gerardo Bendelari, Laura Fabbietti, Cinzia Traficante
responsabile rapporti con il Ministero e gestione personale Simona Cianci
agibilità e contabilità Claudia Meloncelli
responsabile tecnico Mauro Marasa'
segreteria Maria Vittoria Raffaelli
INFO via degli Aranci 2/b - 60121 Ancona
tel. 071 5021611 fax 071 5021620 - numero per il pubblico tel. 071 5021630
www.stabilemarche.it
[email protected]
uffici di FANO rete teatrale
coordinamento segreteria Davide Albertini
programmazione Elisabetta Marsigli
addetto stampa Beatrice Terenzi
promozione e coordinamento grafico Francesca Polverari
promozione del pubblico e teatro scuola Maria Clelia Rossini
coordinamento artistico progetti teatro ragazzi Fabrizio Bartolucci
organizzazione tournée teatro ragazzi Marina Bragadin
contabilità Michela Conti
coordinamento tecnico dei teatri Piero Barazzoni
segreteria e biglietteria Ivana Tomassini
INFO via Gabrielli 65 - 61032 Fano
tel. 0721 826462 fax 0721 830146 – numero per il pubblico tel. 0721 830145
www.stabilemarche.it
[email protected]
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AMAT
Organismo di promozione e formazione del pubblico per la prosa
Soggetto di promozione e formazione del pubblico per la danza riconosciuto da Ministero per i Beni e le
Attività Culturali
presidente Gino Troli
vicepresidente Fabrizio Del Gobbo
direttore Gilberto Santini
vice direttore Ornella Pieroni
comitato esecutivo Leonardo Animali, Luca Bartolucci, Massimiliano Sport Bianchini, Fabiola Caprari,
Nadio Carloni
programmazione Danilo Pertempi, Roberto Cantarini, Massimiliano Angelini Bracciani, Daniele Sepe
amministrazione Gina Baldini, Monia Bassetti, Laura Battistoni, Daniela Castiglione
biglietterie Eduardo Nicolussi Toniella
promozione Gabriella Pacetti
comunicazione e ufficio stampa Luca Celidoni, Barbara Mancia
segreteria Clarice Martelli
ENTI ASSOCIATI
Amministrazioni Comunali di:
Acquaviva Picena (AP), Amandola (AP), Ancona, Apiro (MC), Appignano del Tronto (AP), Arcevia
(AN), Ascoli Piceno, Cagli (PU), Caldarola (MC), Camerino (MC), Campofilone (AP), Castelbellino
(AN), Castignano (AP), Castorano (AP), Cerreto D'esi (AN), Chiaravalle (AN), Civitanova Marche (MC),
Colmurano (MC), Corinaldo (AN), Corridonia (MC), Cossignano (AP), Cupramontana (AN),
Esanatoglia (MC), Fabriano (AN), Falconara Marittima (AN), Falerone (AP), Fano (PU), Fermo (AP),
Gagliole (MC), Grottammare (AP), Grottazzolina (AP), Jesi (AN), Macerata, Macerata Feltria (PU),
Magliano di Tenna (AP), Massignano (AP), Matelica (MC), Mogliano (AP), Monsanpolo del Tronto
(AP), Montappone (AP), Monte Roberto (AN), Monte San Giusto (MC), Monte San Pietrangeli (AP),
Monte Urano (AP), Montecarotto (AN), Montecosaro (MC), Montegiorgio (AP), Montegranaro (AP),
Montemarciano (AN), Morrovalle (MC), Offida (AP), Orciano di Pesaro (PU), Osimo (AN), Ostra (AN),
Pennabilli (PU), Pesaro (PU), Petriolo (MC), Petritoli (AP), Pollenza (MC), Polverigi (AN), Porto
Recanati (MC), Porto San Giorgio (AP), Porto Sant'Elpidio (AP), Ripatransone (AP), San Benedetto del
Tronto (AP), San Costanzo (PU), San Lorenzo in Campo (PU), San Marcello (AN), San Severino
Marche (MC), Sant'Elpidio a Mare (AP), Senigallia (AN), Serra San Quirico (AN), Sirolo (AN), Spinetoli
(AP), Tolentino (MC), Treia (MC), Urbino (PU), Urbisaglia (MC)
Amministrazioni provinciali di
Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro Urbino
Comunità Montana dell'Alta Valmarecchia (PU)
Comunità Montana dell'Esino- Frasassi (AN)
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"
Regione Marche
INFO: AMAT
Corso Mazzini, 99
60121 Ancona
tel. 071 2075880
www.amat.marche.it
[email protected]
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Prenotazioni e acquisto biglietti
I biglietti prenotati dovranno essere regolarizzati (anche mediante vaglia postale o bonifico
bancario c/o
Unicredit Banca - IBAN IT 88 C 02008 24303 000040026041 - intestato a "Le Città del Teatro"
entro le ore 19.30 del terzo giorno precedente lo spettacolo
inviando una e-mail a
[email protected]
o un fax al n.
0721.830146
con la riproduzione dell'avvenuta operazione di pagamento.
Biglietterie già attive:
Fano, c/o Teatro Stabile, via Gabrielli n. 65
tel. 0721.830145
fax 0721.830146
orario 17.00-19.30
(esclusi festivi e prefestivi non in concomitanza con gli spettacoli)
Il Botteghino si trasferirà nei luoghi degli spettacoli il giorno stesso dalle ore 20.00
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Provincia di Pesaro e Urbino
Assessorato Attività Culturali
Teatro Stabile delle Marche
Fondazione Le Città del Teatro
AMAT
Associazione Marchigiana Attività Teatrali
in collaborazione con
Regione Marche
Assessorato Attività Culturali
e
Comunità Montana Alta Valmarecchia
Comunità Montana Montefeltro
Comuni di
Cagli
Carpegna
Fano
Gradara
Macerata Feltria
Novafeltria
Pergola
Pesaro
Sant’Agata Feltria
Talamello
Fondazione Teatro della Fortuna di Fano
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche Urbino
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