Infestazione da ectoparassiti (Trematoda, Monogenea) in specie ittiche dulciacquicole Dott. Vasco Menconi Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta Introduzione I parassiti trematodi Monogenei sono vermi piatti ermafroditi, ectoparassiti di vertebrati, in particolare di pesci ossei e cartilaginei, anfibi e rettili acquatici. Ad oggi risultano descritte circa 1500 specie di Monogenei, in natura hanno una notevole specificità d’ospite, riferita a specie, genere o famiglia. In allevamento sotto la spinta di fattori condizionanti, ad esempio il sovraffollamento, questa specificità può essere persa . Introduzione Un primo approccio alla classificazione dei Monogenei riguarda la valutazione della forma dell’opisthaptor, in base alla quale distinguiamo i Monopisthocotylea, che comprendono: Dactylogyridae e Gyrodactylidae, caratterizzati da una singola unità d’attacco Dactylogyridae Gyrodactylidae Introduzione I Polypisthocotylea, nei quali invece l’opisthohaptor è costituito da una serie di piccole tenaglie Introduzione I parassiti trematodi Monogenei contano numerose specie in specie ittiche sia d’acqua dolce che salata; queste parassitosi hanno una diffusione cosmopolita, presentandosi a qualsiasi temperatura Introduzione I due generi presentano importanti differenze a livello morfologico e biologico, fondamentali per: • l’identificazione tra i due generi • impostare la diagnosi e la profilassi Per queste problematiche parassitarie, in Italia a differenza di altri paesi europei non sono ancora disponibili terapie, autorizzate dal Sistema Sanitario Nazionale. Gyrodactylidae Morfologia Presentano una forma allungata, appiattita dorso ventralmente con una lunghezza che a seconda della specie può variare da 0,3 ad 1 mm. Morfologia Caratterizzati da organo di attacco chitinoso denominato opistahaptor, costituito da due robusti uncini chiamati hamuli e 16 ulteriori piccoli uncini marginali. UNCINI MARGINALI OPISTHAPTOR HAMULI Riproduzione Essendo organismi vivipari, internamente si osserva sempre almeno un embrione che a sua volta può albergare un altro embrione. EMBRIO NE Ciclo biologico dei Gyrodactylidae Ciclo diretto: trasmissione spt. per contatto tra pesci. I parassiti che si distaccano dall’ospite hanno scarsa capacità natatoria ma possono rimanere sospesi nella colonna d’acqua per un breve periodo o aderire ai substrati sommersi, attaccandosi ad un nuovo ospite qualora ne vengano a contatto. Patogenesi e lesioni anatomo-patologiche L'infestazione si localizza a livello cutaneo dove arriva a distruggere gli strati epidermici con lesioni caratterizzate da necrosi ed ulcere. L’organo di attacco tramite gli uncini provoca microlesioni nelle aree epiteliali colpite, in alcuni casi perciò possono insorgere infezioni secondarie sistemiche e/o localizzate. Diagnosi La diagnosi prevede: l'esame microscopico di raschiati cutanei a piccolo ingrandimento. IDENTIFICAZIONE L’identificazione a livello di specie viene effettuata tramite l’osservazione e la misurazione degli organi uncini chitinosi con l’ausilio di appositi software. PROFILASSI La profilassi impone frequenti controlli degli animali, mantenere bassi livelli di densità dei pesci in vasca e ridurre il carico organico dell'acqua. Tra questi parassiti viste le importanti problematiche di carattere sanitario in cui è coinvolto è doveroso annoverare. Gyrodacylus salaris, il quale ha dimostrato un’elevata patogenicità per il salmone atlantico (Salmo salar), per tanto è inserito nell’Elenco III dell’Allegato A della Direttiva 91/67/CEE. GYRODACTYLUS SALARIS Gyrodacylus salaris, ha dimostrato un’elevata patogenicità per il salmone atlantico (Salmo salar), causando ingenti danni in allevamento, per tanto è inserito nell’Elenco III dell’Allegato A della Direttiva 91/67/CEE. Nel Nord Europa questa problematica è soggetta a programmi di controllo e “managment”. GYRODACTYLUS SALARIS In italia è presente nella trota iridea (Oncorhynchus mykiss), la quale è stata descritta come ospite asintomatico o sub-clinico di G. salaris , considerata perciò un serbatoio ideale del parassita. DACTYLOGYRIDAE Morfologia Morfologicamente appaiono con forma allungata, appiattita dorso ventralmente la lunghezza può variare da 0,3-2 mm, sono caratteristiche due paia di macchie oculari nella porzione anteriore del corpo. L' organo di attacco chitinoso è formato da 2 uncini denominati hamuli, sono presenti inoltre 14 piccoli uncini marginali nella porzione posteriore. MACCHIE OCULARI HAMULI 14 PICCOLI UNCINI MARGINALI Ciclo biologico Il suo ciclo biologico diretto, è caratterizzato da una riproduzione che avviene per oviparità, mostrando all'interno del corpo numerose uova. Le uova emesse dall’adulto presente sulle branchie vanno sul fondo. All’interno dell’uovo matura l'oncomiracidio , emerge, nuota attivamente per raggiungere un ospite a cui attaccarsi Patogenesi e lesioni anatomo-patologiche Nella patogenesi gioca un ruolo fondamentale l’attacco degli uncini all’epitelio branchiale (sede elettiva) che provoca una reazione iperplastica ed un iperproduzione di muco, con perdita di funzionalità ed integrità dell’epitelio branchiale/respiratorio. Nel sito di attacco si possono manifestare emorragie e microlesioni che divengono la sede d’impianto per patogeni secondari. Diagnosi La diagnosi prevede un esame microscopico di porzioni branchiali osservate a piccolo ingrandimento. Identificazione L'dentificazione di specie avviene mediante uno studio morfometrico degli uncini / hamuli, tramite l’osservazione microscopica e l’utilizzo di appositi software per il rilevamento delle misure. Identificazione L’identificazione a livello specie comprende inoltre tecniche di biologia molecolare. Profilassi La profilassi richiede una frequente pulizia del fondo delle vasche ed il vuoto sanitario con disinfezione delle superfici delle vasche. RINGRAZIAMENTI GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta Dott. Vasco Menconi