Approfondimenti programma - Comune di Massa Lombarda

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Riot Fest 2012
approfondimenti programma
Gli ospiti “big” del palco centrale
concerti dalle ore 22.00
Si potrebbe tranquillamente affermare che l''edizione 2012 del Riot Fest sia un grande omaggio alla
“canzone italiana”. Il percorso musicale proposto sul palco centrale durante le tre giornate di festival
attraverserà la “forma-canzone” con diversi colori e nelle sue diverse espressioni. Pietre miliari della
storia della canzone italiana, reinterpretazioni di grandi cantautori del passato e, infine, i compositori
più promettenti di oggi. La canzone, quindi, al centro, ma sempre con quella vena rock che è sempre
stata l'anima del festival: gli arrangiamenti, gli ospiti speciali, le band che accompagneranno le grandi
voci del palco centrale sapranno, come sempre, trasmettere l'energia del Riot.
12 LUGLIO – NADA
L'apertura del festival non poteva che essere migliore. Un voce che ha fatto letteralmente la storia della
canzone italiana. Parliamo di Nada Malanima, conosciuta semplicemente come Nada. Tante
generazioni di italiani hanno cantato i suoi brani, e oggi molti giovani la riscoprono grazie ai suoi ultimi
interessanti lavori.
Molti la ricordano, quindicenne, sul palco di Sanremo 1969 con Ma che freddo fa, divenuto un
successo planetario. Seguono Pa' diglielo a ma' e Il cuore è uno zingaro, con cui vince Sanremo nel
1971. E da lì in avanti una carriera di successo, che ha superato i decenni, sempre amata dal pubblico,
generazione dopo generazione. Un curriculm ampio ed eclettico, quello di Nada: la collaborazione con
Piero Ciampi negli Settanta, le canzoni scritte per lei da Paolo Conte, l'elettronica con i Goblin, fino alle
parti nel Puccini televisivo e in teatro accanto a Dario Fo.
Agli inizi degli anni '80 è saldamente in testa alle classifiche discografiche con l'album Smalto e con il
singolo Amore disperato con cui nel 1983 vince Festivalbar, Azzurro e Vota la voce. Dopo qualche
anno torna a Sanremo 1987 con la canzone Bolero.
Nel 1994 nasce il progetto Nada Trio che ottiene apprezzamenti e vince il Premio Tenco, ma la vera
svolta avviene nel 1999 con l'album Dove sei sei prodotto da Mauro Pagani e interamente scritto da
Nada, trainato dalla canzone Guardami negli occhi con cui torna a Sanremo dello stesso anno.
Adriano Celentano scriverà parole di ammirazione sul disco e la chiamerà negli suoi spettacoli.
Nada si inventa poi mille progetti parelleli che si incrociano e si fondono, passa dalla musica alla
scrittura (debutta con le Le Mie Madri per Fazi Editore) e sempre eccelle. Seguono altri album e Nada
non smette di collezionare premi su premi, testimoniando di saper essere sempre al passo con i tempi,
un'artista che si confronta con il proprio presente al di fuori della mode e delle consuetudini. Le sue
collaborazioni con Cesare Basile, Massimo Zamboni e un produttore della caratura internazionale
come Jonh Parish fanno venire a galla una propensione a scavare in territori rock, indie. E per queste
caratteristiche un nuovo pubblico, giovane, inizia a seguirla e stimarla nelle sue tournée.
Al Riot arriva con una tappa della tournée Vamp, titolo tratto dal suo ultimo album, prodotto insieme a
Manuele “Max Stirner” Fusaroli, fra i più promettenti produttori della scena rock italiana e registrato tra
Ferrara e i mitici studi di Abbey Road a Londra. Sul palco sarà accompagnata dalla giovanissima band
indie-rock dei Criminal Jokers.
Nada dice del suo nuovo lavoro: “VAMP è il mio nuovo disco...in queste canzoni rido, piango e mi
diverto sull'orlo del dramma a far piangere una sirena, a chiamare la luna, sbrindellare una serenata, a
inchiodare un comandante, ad aspettare la neve d'estate, ed elettrizzo l'amore con lance infuocate da
lingue di piacere, nelle piantagioni di ossa che mi fanno raccogliere nell'oceano. (..).” Un mio amico,
buon intenditore di musica, quando ha sentito queste mie canzoni mi ha detto che secondo lui ci
voleva un tocco ed un suono inglese: mi sono ricordatata che il mio manager mi aveva proposto di
lavorare con Geoff Pesche e allora siamo andati a finalizzare il disco proprio là, nei leggendari studi di
Abbey Road”
sito ufficiale: www.nadamalanima.it Ufficio Promozione Stampa: Lunatik – tel. 035 4421177 emali:
[email protected]
13 LUGLIO – FILIPPO GRAZIANI
Nella seconda serata del festival il palco centrale è riservato ai vincitori del Premio Radio Sonora. Ogni
anno i membri dello staff del Riot e di Radioweb Sonora (la radioweb dei giovani della Bassa Romagna)
scelgono un gruppo romagnolo che si è particolarmente distinto nel panorama musicale locale. L'anno
scorso il premio ha portato fortuna ai vincitori, visto che i Nobraino, da allora, hanno ottenuto un
crescente successo fino a raggiungere poche settimane fa il palco del 1° maggio a Roma. Quest'anno
gli occhi si sono puntati su Filippo Graziani.
Filippo e' figlio di Ivan Graziani. E' perciò nato e cresciuto in un ambiente pieno di musica, suoni,
canzoni e artisti. Verso i 19 anni inizia con il fratello Tommy, già navigato batterista con alle spalle
anche l' ultimo tour di papà Ivan, a fare serate dal vivo in club e locali di tutta Italia e aprendo concerti di
artisti come Renato Zero, Vibrazioni, Morgan, Negramaro, Nicolo' Fabi, Max Gazze ecc..
Nel 2008 forma il gruppo Stoner- Rock Carnera con il quale entra nei circuiti dei club nazionali e arriva
ad aprire l'unica data italiana di Zakk Wilde, storico chitarrista di Ozzy dei Black Sabbath. A New York
suona nei club del Lower East Side, arrivando ad essere head liner nello storico Arlene's Grocery, club
che ha visto gli albori di artisti del calibro di Jeff Buckley e Strokes.
Tornato in Italia Filippo decide di tornare alle radici e iniziare l'avventura di "Viaggi e intemperie", un
omaggio alla produzione musicale del padre Ivan. Il suo tour, che ha toccato i più importanti teatri
Italiani, approda al Riot Fest.
Ivan Graziani era un cantautore che non annoiava e al contempo un rocker che non scriveva testi tanto
per scriverli. Refrattario alle catalogazioni, selvaggiamente libero. Così originale, e geniale, che in troppi
lo hanno dimenticato. Forse perché non era banale. Forse perché era troppo avanti. Forse perché
siamo in Italia e funziona così. Ricordarlo è un dovere, ma occorre saperlo fare.
Filippo Graziani lo sa fare. Lui e la band di Viaggi & Intemperie. Il fratello Tommy alla batteria, Marco
Battistini al basso. Carlo Simonari alle tastiere, Bip Gismondi alle chitarre: suonarono anche con Ivan,
e adesso si chiude il cerchio. Un figlio che canta il padre può suscitare malinconia o reiterare una
magia. La seconda che ho detto. Due ore e più di concerto. Un'atmosfera dichiaratamente rock, che
sarebbe piaciuta a Ivan e che ben fotografa l'impostazione felicemente anglosassone di Filippo. Viaggi
& intemperie riverbera piccoli capolavori. Monna Lisa, Pigro, Taglia la testa al gallo, Agnese, Lugano
addio, Paolina, Signora bionda dei ciliegi. Rispolvera brani poco conosciuti, come Gabriele D'Annunzio
e Il topo nel formaggio. Si apre con una canzone che basterebbe a giustificare una carriera intera,
Fuoco nella collina, e ne lascia per strade altre. Ma tutto non si può cantare: non in una sera soltanto,
almeno. Non è un'epoca artisticamente esaltante. Qualcuno storcerà il naso, dicendo che in fondo
sono solo cover. C'è però più nuovo, e forza, e vita, in questo spettacolo che in gran parte della musica
che ci gira intorno.
Sito ufficiale: www.filippograziani.it www.myspace.com/filippograziani
14 LUGLIO – PACIFICO + FRANKIE HI-NRG
In un'edizione che ha messo al centro la “forma-canzone”, il concerto conclusivo del festival è affidato
ad uno dei più talentuosi autori del panorama italiano di oggi: Luigi De Crescenzo, in arte Pacifico. Ma
non solo....perché ad un certo momento, sul palco con Pacifico, salirà anche un vero e proprio mito
dell'hip-hop italiano, Frankie Hi-NRG, come “special guest”, in una sorta di omaggio che Frankie vuole
tributare al suo amico e “collega” nella tappa massese del suo tour. Hanno realizzato insieme un pezzo
nell'ultimo disco di Pacifico, accompagnati anche ai Bud Spencer Blues Explosion, ed ora si ritrovano
sul palco insieme per la prima volta live...sarà sicuramente una felice sorpresa!
Tornando a Pacifico...
Dopo gli esordi nel circuito underground, si accredita presso critica e pubblico con l'album omonimo
“Pacifico” e poi con i successivi dischi: “Musica Leggera”, nel quale è incluso il brano “Solo un
sogno”, presentato al Festival di Sanremo del 2004 e vincitore del premio Miglior Musica; “Dal
Giardino tropicale” (2006 per Radiofandango); “Dentro ogni casa” per la Sugar di Caterina Caselli
nel 2009, da cui è tratta la hit “Tu che sei parte di me”, con il prezioso featuring di Gianna Nannini.
Oltre che interprete, Pacifico è sopratutto un grande autore di canzoni. Forse non tutti lo sanno, ma
moltissimi brani dei più importanti artisti italiani sono opera sua, nel testo e/o nella musica. Tra questi
Gianna Nannini, con la quale firma tutti gli ultimi successi, da “Sei nell'anima” a “Suicidio d'amore”, a
“Salvami” interpretata in duetto con Giorgia, fino a “Ogni tanto”, l’attuale grande hit della cantante
senese. Scrive per Adriano Celentano il testo di “Ti penso e cambia il mondo”, brano oggetto di uno
storico duetto con Gianni Morandi durante l’ultima edizione del festival, duetto che verrà presto inciso.
Per Nina Zilli scrive “Per le strade”, brano d’apertura del suo ultimo disco. Scrive per Andrea Bocelli,
Zucchero, Antonello Venditti, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Samuele Bersani, Fiorella
Mannoia, Raf, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (i Musica Nuda) e Malika Ayane, con la quale
firma il testo del brano che la cantante italo marocchina presenta al festival di Sanremo 2010,
“Ricomincio da qui”, oltre a diverse altre canzoni.
Il 27 marzo 2012 esce il nuovo disco di inediti “Una voce non basta” (pubblicato da Sugar), che si
compone di 14 duetti inediti con altrettanti artisti del panorama italiano ed internazionale. Un disco
corale, nel quale Pacifico è riuscito a coinvolgere 25 artisti, tra cantanti e musicisti. Un disco
coinvolgente, fatto di tante belle canzoni, scritte ed eseguite insieme a Samuele Bersani, Magnuel
Agnelli, Malika Ayane, Cristina Donà, Frankie HI-NRG, Francesco Bianconi dei Baustelle e tanti altri.
Dell'album lo stesso Pacifico scrive:
“Ho scritto il materiale da solo, a Parigi, poi ho chiamato gli artisti che stimo e che mi hanno
emozionato. Questi artisti sono stati per me muse e fonti di ispirazione. Non è un disco di duetti
tradizionale, non è esatto dire che sono ospiti a casa mia. Diciamo che ho scavato tracce e alzato
nude pareti di tante piccole case che poi ognuno ha completato, arredato.
È un disco “epistolare”, nel senso che buona parte dei contributi sono arrivati via mail, e quasi sempre
di notte.
È un disco che mi piace molto, forse anche perché non è un disco interamente mio, mi sorprendo ad
ascoltarlo, io da solo non l’avrei pensato così. Lo considero quasi il disco di una band, un gruppo di
lavoro che muoveva nella stessa direzione inconsapevolmente.
È un disco realizzato in un clima di collaborazione e libertà assoluta, una specie di prolungata jam
session fisica e telematica. Ci sono stati scambi di note e parole a quattr’occhi o via mail, e le idee si
sono rincorse e intrecciate per tutto il pianeta, ci sono intuizioni provenienti da New York, da Berlino, da
Istanbul, da Lisbona, oltre che da varie città italiane (Pacifico)
Sito web: www.pacificomilano.com
E di Frankie Hi-NRG, che sarà ospite del concerto di Pacifico, che dire se non che è davvero “il
maestro” dell'hip-hop italiano, il miglior paroliere che sa incastrare nelle sue rime i suoi versi di fuoco e
poesia. Un talento innato, esploso negli anni novanta, che lo ha fatto punto di riferimento per questo
genere da Palermo a Milano. I suoi quattro album, da Verba Manent (1993) a DePrimoMaggio (2008)
sono tutti imperdibili, con capolavori come il mitico singolo Quelli che ben pensano (Premio Italiano
della Musica come canzone dell'anno) la summa del suo lavoro e del suo talento di musicista,
impareggiabile paroliere e lucido critico della realtà socio-culturale del bel paese.
gli altri “palchi” del festival
Secondo la formula ormai collaudata negli ultimi anni, oltre al palco centrale, il Riot offre l'opportunità e
lo spazio a tante formazioni locali di esibirsi negli altri quattro palchi allestiti nel centro storico. In tutto
17 concerti che attraversano stili, generi e epoche musicali diverse.
ROCK STAGE
Partendo da ovest ad est, dopo il felice esperimento della precedente edizione si ripropone il Rock
Stage di Piazza Umberto Ricci. Nel giardini del monumento ogni sera, dalle ore 21 fino alla
mezzanotte, non stop di gruppi rock. I suoni sono duri, ma la qualità è assicurata. Per chi ha fame a
fianco si servono le pizze di Pizzallegra.
Il 12 luglio apre la serata il punk acustico della giovanissima band massese Yes Fat, che lascerà poi il
palco al rock dei più “esperti” Violet Gibson e Mystic Dools. Tutta stoner la seconda serata. I suoni
massicci e gravi di quello che alcuni hanno definito anche “desert rock” sono suonati da un trio di band
che rappresentano la più efficace espressione in Romagna di questo sotto-genere del rock. Le band
sono i Perro Malo, i Void of Sleep e The Dallaz. Per gli appassionati una serata da non perdere. La
serata finale è invece un tuffo nel passato con i Rock'n Roll Avenue, che ripercorreranno i successi
rock degli anni Ottanta e con i Prodigal Son, noti come una delle migliori cover band degli Iron
Maiden.
RIOT'S PORT OF RANKO
Il nome del secondo punto musica sembra uscita dalla settimana enigmistica. Davanti alla Chiesa di
San Paolo è allestito il Riot's Port of Ranko, che non è altro che la fusione di “Riot Fest” e di
“Portofranko”, l'associazione dei giovani da anni impegnata nell'organizzazione dell'omonima festa
della Birra di Castel Bolognese e che da tre anni si è “gemellata” con il Riot Fest. Sarà infatti
Portofranko ad animare questo spazio con uno stand gastronomico ricco di proposte, aiutati
dall'Associazione Musici e Sbandieratori del Timone che invece si occuperà della Frutteria.
I concerti, ogni sera dalle ore 20.30 alle 22.00 (in orario pertanto precedente al palco centrale),
vedranno esibirsi il 12 liglio i Dead Wake Signs (metal core), il 13 luglio gli Special Guast (rock) e i
Last Fairy Tale (rock) il 14 luglio.
RIOT PUB
Se la vostra idea invece è quella di rilassarvi in una bella piazzetta a sorseggiare della buona birra
artigianale dovrete andare al Riot Pub nei pressi della Sala del Carmine. Vi troverete in una sorta di
pub a cielo aperto. Potrete gustare le buonissime birre artigianali della nostra zona ed in particolare
quelle dei birrifici Cajun di Marradi e Valsenio di Casola. Naturalmente, per non bere a stomaco vuoto,
la Rosticceria A tutto gusto non vi lascerà senza mangiare.
La musica non poteva mancare. Qui la vena si fa più country-blues con i Colicalamenta (12 luglio), le
Natiche Selvatiche (13 luglio) e i The Basement Band (14 luglio).
IN ACUSTICO
Anche quest'anno per chi ama il suono “leggero” ci si può fermare nell'angolo acustico realizzato a
cura dei Commercianti verso la fine di Corso Vittorio Veneto, nei pressi del semaforo, all'altezza di Bar
Kristal e Rosticceria DiviniSapori che, tra l'altro, si occuperanno anche qui di mettervi a tavola con
buonissimi piatti di rosticceria romagnola.
Giovedì 12 luglio saranno i Duostile e il loro funk-soul a tenervi compagnia. Il venerdì è la volta della
formazione The Rocksteady Orchestra con il loro inconfondibile suono reggae-ska-jazz ed infine,
sabato 14 luglio chiudono il programma di questo punto musica i M'n'M, tutte e tre le formazioni
rigorosamente in versione acustica.
...le novità 2012
Il Riot entra quest'anno in “territori” non musicali, ospitando altri linguaggi artistici e confermandosi come
un appuntamento culturale a 360°. C'è molta attesa, infatti, per la nuova performance visiva live
dell'artista David Loom, allestita all'interno della Sala del Carmine, ex chiesa barocca del '600 ora
adibita a sala spettacoli. The Pilcrow plan-Part 1 è un primo studio per una performance visiva live,
dove suono, musica e una diversa interpretazione dello spazio dialogano tra loro. Da luogo
polifunzionale ad unico ambiente percepito. La ex-chiesa si animerà delle suggestioni visive e sonore
create da David Loom e sarà visitabile durante tutte le serate del festival. Tutto è ancora avvolto da un
aurea di mistero...di sicuro ci sorprenderà.
Una seconda curiosa novità dell'edizione di quest'anno è Note di Vintange, mercatino di abbigliamento,
collezionismo, accessori e remake artigianali, tutto in tema vintage. Lungo il corso centrale, pertanto, si
potrà tornare indietro negli anni fra gli espositori che hanno aderito all'iniziativa nelle serate del venerdì
13 luglio e sabato 14 luglio. Speriamo che diventi un ingrediente del festival anche negli anni a venire.
Il mercatino è curato da peRte Time Management.
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