Festival delle diversità

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MULTIVITAMIN
Integratore sociale
FESTIVAL DELLE DIVERSITA’
4° FESTIVAL DEL TEATRO RINGHIERA
Da mercoledì 24 a domenica 28 giugno
TEATRO RINGHIERA
Direzione artistica di Nadia Fulco e Serena Sinigaglia
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Chi, nella vita sua non si è sentito almeno una volta diverso, fuori luogo, inadeguato?
La così detta maggioranza, la stessa che fa tanta fatica ad accogliere ogni forma di diversità
conclamata (dallo straniero al diversamente abile) altro non è se non la somma di diversità
spesso rimosse represse o camuffate. Il prezzo della normalità è del resto altissimo. Persino la
malattia, la vecchiaia e il dolore, condizioni imprescindibili dell’essere umano, sono socialmente
respinte, al punto che chiunque vi passi attraverso, trova il deserto attorno a sé, a meno che
non finga di star bene malgrado tutto e di farcela da solo. Per sopravvivere in questa commedia
della normalità, ognuno viaggia in solitudine cercando come può di smorzare o addirittura celare
le proprie singolarità. Ma quanto povera è una società che preferisce la solitudine degli individui
che la compongono alla loro unicità. Quanto malata è se non ha più fame e sete di nuove
conoscenze e di diversi punti di vista. Il lavoro per guarirla è lungo. Il nostro contributo è
cercare di costruire spazi e contesti in cui le diversità possano incontrasi, contaminarsi,
arricchirsi reciprocamente, unirsi in un unico esplosivo “multivitaminico di diversità”.
Nadia Fulco
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE
Mercoledì 24 *
Ore 19.00 Presentazione del romanzo Allunaggio di un immigrato innamorato dell’autore
rumeno Mihai Mircea Butcovan. Presenta il giornalista di Radio Popolare Sandro Avanzo.
Mihai Mircea Butcovan è nato nel 1969 in Transilvania, Romania. In Italia dal 1991, vive a Sesto San Giovanni e
lavora a Milano come educatore professionale nell'ambito del recupero dei tossicodipendenti. Narratore e poeta, è
presente in varie antologie che raccolgono testi della migrazione. Il suo romanzo Allunaggio di un immigrato
innamorato (Besa 2007) racconta in chiave umoristica la spassosa e disillusa storia d’amore tra un giovane immigrato
rumeno e una giovane padana (di vera famiglia padana e militante!); un viaggio poetico nei sentimenti della
quotidianità urbana. Il romanzo ci offre uno sguardo inedito sull’Italia e sulla Milano di oggi mostrandoci alcuni dei
nostri più cruciali paradossi e contraddizioni. Di Butcovan sono stati pubblicati la raccolta di poesie Borgo Farfalla (ed.
Eks&Tra 2006) e i racconti Segmenti di mercato, Mikrokosmos barese, La trilogia dei Carpazi in alcune antologie;
inediti, il romanzo Di romeni, d’allegati e d’altri viaggiatori e la raccolta di poesie Dal comunismo al consumismo.
Ore 20.00 Aperitivo
Ore 20.45 Cartolina d’autore con Ali Abu Shwaima, Imam della Moschea di Segrate e
Presidente del Centro Islamico di Milano e Lombardia. La vera alienazione, poesie a cura
dell’Imam Ali Abu Shwaima.
A seguire: SynagoSity, spettacolo di Gabriele Vacis e Aram Kian, con Aram Kian. Regia di
Gabriele Vacis.
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, SynagoSyty racconta la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le
cosiddette "seconde generazioni". In parte autobiografico, la storia ci racconta del padre del protagonista, esule
iraniano immigrato in Italia, delle sue difficoltà d’integrazione e delle proprie, di figlio nato in Italia da padre straniero.
Attraverso la voce dell’attore protagonista, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e,
insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo
“multietnica”.
Ore 22.30 Proiezione del film Pa-ra-da, di Marco Pontecorvo (01 Distribution, 100 min).
Presentano Daniel Romila, clown rappresentante della Fondazione Parada e Loris Panzeri
rappresentante della ONG GRT, Gruppo per le Relazioni Transculturali.
Il film racconta la storia dell’amicizia tra una banda di ragazzini tra i tre e i sedici anni e il giovane clown franco
algerino Miloud Oukili, il suo arrivo in Romania nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e il suo
incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti “boskettari”.
Mostra fotografica - dalle 19.00 visita alla mostra fotografica sui progetti di salute mentale in Somalia a cura
della ONG GRT, Gruppo per le Relazioni Transculturali. Le fotografie sono di Valeria Turrisi e Gianluca Morlino.
Angolo video - La mia Italia. Madre o Matrigna? Scritto e diretto da Yonas Tesfamichael.
Lo sguardo di un ragazzo appartenente ad una nuova generazione di italiani che non si sente riconosciuto per quello
che è. - Equilibristi dell’essere. Video prodotto dall’Associazione culturale Spaesati. A cura
dell’associazione Interethnos e l’Associazione studentesca Makin’go, nata dal gruppo di studenti del DAMS di
Gorizia e giovani dell’Associazione Interethnos. Insieme sono andati ad indagare nelle vite di alcune persone straniere
di nascita o membri di famiglie miste, che hanno fatto tutti gli studi in Italia e ci vivono ormai da anni. Come si sente
una persona che sta cavallo tra due o più culture? Questa è una delle domande che è stata posta a questi giovani da
altri giovani i quali per la prima volta si interessano di argomenti riguardanti le migrazioni. E’ un modo per cominciare
ad esplorare la questione riguardante i figli degli immigrati, la famosa seconda generazione G2.
Giovedì 25 **
Ore 19.00 Lezione aperta del I anno di laboratorio del Progetto Gli Spazi del teatro, rivolto a
persone seguite dai servizi socio sanitari, educatori e cittadini, promosso da ATIR e dalla
Cooperativa sociale Comunità Progetto. Segue la proiezione del documentario
Apparentesiaperta sul laboratorio di musica Hip Hop realizzato da Comuità Progetto e che ha
coinvolto 30 giovani tra i 14 e i 17 anni, italiani e stranieri, abitanti del quartiere Corvetto. Il
laboratorio è parte di un progetto finalizzato all’integrazione delle seconde generazioni e
promosso dal Comune di Milano.
Ore 20.00 Aperitivo
Ore 20.45 Cartolina d’autore - Laura Curino legge brani da La canzone clandestina della
Grande Opera da Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante.
A seguire: spettacolo della Compagnia Teatro delle Albe, La Canzone degli F.P. ed I.M. da
Il Mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante. Con Alessandro Argnani, Luca Fagioli, Roberto
Magnani, Alessandro Renda. Regia di Marco Martinelli.
F.P. sono i Felici Pochi. Benché pochi, ne esistono d’ogni razza, sesso e nazione, epoca, età, società, condizione e
religione. Di poveri e di ricchi, di belli e di brutti. In realtà sono belli; ma la realtà è di rado visibile alla gente… I.M.
sono Infelici Molti .. e sono TUTTI gli altri!
La canzone degli F.P. e degli I.M. di Elsa Morante lancia un messaggio eretico: si può essere felici. Anche in un mondo
di cinici, di manipolatori e consapevolmente manipolati, anche in questa dittatura della felicità nella quale viviamo,
dove i felici, quelli veri, sono pericolosi eversori guardati con sospetto.
In scena il testo della Morante diventa lo sproloquio di un “pazzariello” inseguito da un medico e due infermieri;
interpreti di questa “lettura pubblica” sono i quattro giovani attori del Teatro delle Albe, provenienti dalla non-scuola
ravennate e dallo spettacolo simbolo della compagnia, I Polacchi.
Ore 22.30 Fuori dall’angolo, progetto musicale del noto rapper milanese Oscar White e
ODK, con gli studenti del Centro di Formazione Professionale di Rozzano.
Oscar Spennati (CD 24 Tocchi, 2008 Mace), in arte Oscar White (in omaggio al celebre scrittore e a quelle case
popolari, le 'Bianche' di via Feltrinelli, tristemente famose per essere costruite con l’amianto), insieme ad alcuni amici
di lunga data (riuniti sotto il nome di ODK), hanno dato vita ad un progetto rivolto ai ragazzi della perferia milanese.
Oscar e i suoi amici portano nelle scuole le loro esperienze di vita ai margini della città. Senza nascondere nulla,
affrontano con i ragazzi pregi e difetti, problemi e rischi, ma anche temi come l’amicizia e il senso della comunità di
vite vissute ai margini. Attraverso una passione comune, quella per la musica hip pop, Oscar e ODK sono riusicti ad
emergere dalla periferia e a reagire attivamente rifiutando di farsi “fagocitare” da tutto quello che può facilmente
“portare fuori strada” i giovani che vivono in certi quartieri di Milano. Ai ragazzi di Rozzano hanno così offerto la
possibilità di “uscire dall’angolo” per esprimere liberamente i propri pensieri e attaccare a suon di rap ciò che
vorrebbero cambiare nel loro quartere. Sul palco presenteranno le loro canzoni.
Angolo video - La classe dei gialli (un giorno da bambini). Regia di Daniele Gaglianone.
Un giorno qualunque nella vita di un gruppo di bambini dell’asilo di San Salvario (Torino), ripresa da un punto di vista
totalmente neutro. San Salvario è un quartiere del centro di Torino in cui vivono molte famiglie di cittadini immigrati.
Realizzato con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund, fondo regionale per il documentario. Una produzione Fargo
film. - Gli spazi del teatro, documentario sul progetto di teatro integrato Gli Spazi del teatro, rivolto a persone
seguite dai servizi socio sanitari, educatori e cittadini, promosso da ATIR e dalla Cooperativa sociale
Comunità Progetto.
Venerdì 26 **
Ore 19.00 Da Nashville a Milano: dopo trent’anni sotto le stelle, un ritorno alla
musica. Concerto del cantante Roye Lee, accompagnato dal pianista Tony Casuscelli.
Roye Lee nasce a Nashville nel 1953. Si è sempre dedicato alla musica come promoter, annunciatore radiofonico, DJ
(anche televisivo) e assistente in studio di registrazione. E’ il periodo dei Platters, di Bill Haley ma anche della
diffusione negli USA di Carosone e Modugno. Nei mitici studi della RCA collabora a varie incisioni di Elvis Presley. Ed è
proprio in questi stessi studi che Roye compone e incide le sue canzoni che saranno interpretate proprio dai musicisti
che accompagnarano Elvis: Hank Garland, Harold Bradley; Grady Martin, Bob Moore, Buddy Harman, Ray Eddinton,
Hargus “Pig”Robbins, Floyd Cramer, i Jordanaires … Il suo pezzo Sweetie Baby sarà interpretato, in 3 diverse versioni,
da Floyd Cramer, Chet Atkins e Anita Kerr, vendendo ben 5 milioni di copie.
Dopo un primo soggiorno in Italia con il contingente Nato, Roye vi torna nel 1961 per lavorare nel Cinema. Si
stabilisce a Milano e inizia a bazzicare l’ambiente musicale italiano. Stampa alcuni suoi dischi già incisi in America, poi
inizia ad incidere nuove composizioni, autoproducendosi con la sua etichetta Target ed in seguito American Records.
Collabora con i maestri Mario Bertolazzi, Enrico e Gianfranco Intra, Giorgio Gaslini, Andrea Tosi, Franco Cerri. Nel
1975, alla manifestazione Discomare, riceve il Telegatto per Where Roses Grow come migliore interpretazione
radiofonica.
Partecipa a numerose trasmissioni in televisione e in radio, sua la sigla di Alle 9 della Sera con Gianni Morandi e la sua
canzone Chewin’ Chewin’ Gum spopola ad Alto Gradimento con Arbore e Boncompagni. La sua permanenza a Milano
non sarà però tutta coronata di bei ricordi; questioni familiari e vari tentativi di plagio delle sue canzoni si sommano
ad alcune delusioni professionali che lo matteno a dura prova. Roye abbandona tutto e tutti e sceglie la vita sotto le
stelle.
Il 2008 è l’anno della rinascita per Roye. Riesce ad abbandonare la vita di strada e ricominciare a cantare e a
comporre, tornando ad esibirsi in pubblico. Nel 2009 esce Roye 1, il suo nuovo disco. A Radio Meneghina conduce
settimanalmente il suo programma musicale Pop Corn Parade.
Ore 20.00 Aperitivo
Ore 20.45 Cartolina d’autore con il contributo di Moni Ovadia
A seguire: Artimbanco teatro presenta Essere Adriano Celentano. Storia di un sosia con
Alessandro D’Alessandro. Drammaturgia e regia di Marco Leone.
Alessandro Rosteni, in arte Alessandro D’Alessandro (uno dei 57 sosia ufficiali di Adriano Celentano, in Italia) ci
racconta che cosa significhi essere un sosia nel mondo dello spettacolo; ci racconta chi sono i sosia in Italia, come
vivono e in che cosa consiste il loro mestiere. Attraverso il racconto del proprio vissuto, l’attore ci svela cosa spinga
una persona a scegliere di nascondersi per tutta la vita dietro l'immagine di qualcun altro, a farsi sosia. Nella seconda
parte dello spettacolo è invece il sosia a raccontarci l'idea che ha avuto per cambiare la sua vita: prendere il posto del
modello, eliminare Celentano e sostituirsi a lui nella vita di tutti i giorni; abitare nella sua casa, essere il padre dei suoi
figli, possedere le sue cose ... godere dei suoi privilegi.
In un viaggio allucinato tra internet, le strategie per il furto d'identità e la chirurgia plastica, attraverso il suo
monologo e grazie a contributi filmati (candid camera che ci introducono nel mondo delle cliniche e della chirurgia
estetica) quest'uomo ci fa conoscere uno spaccato insospettato e doloroso del nostro Paese.
Con questo spettacolo, Artimbanco prosegue il percorso esplorativo sul tema dell'identità, soffermandosi su concetti
quali la somiglianza, l’uniformità, la conformità, la rispondenza e l’adeguatezza.
Ore 22.30 Generazioni d’amore. Reading dello scrittore Matteo B. Bianchi, autore del
romanzo Generations of love, libro cult per la narrativa a tematica omosessuale, accompagnato
alla chitarra da Diego Palazzo, voce e chitarra della band indie milanese Egokid.
Appositamente per il Festival, Bianchi e Palazzo interpretano brani e canzoni sulla tematica gay.
Matteo B. Bianchi (1966) esordisce come scrittore nel 1993 con Stampa Alternativa che gli pubblica il suo primo
racconto Non si può mica fare il bagno con queste troie di onde, frutto dell’esperienza del servizio civile svolto presso
un istituto di cura per bambini con problemi psichici. Seguono numerose pubblicazioni tra cui i racconti brevi ispirati a
personaggi della pubblicità televisiva, due antologie di narrativa omossessuale americana, opere teatrali e la fanzine
'tina - la rivistina di Matteo B. Bianchi, ora webzine sul suo blog, dedicata alla narrativa giovanile. Generations of love
(Baldini&Castoldi 1999) è il suo primo romanzo. E’ anche autore, per Radio Rai 2, della trasmissione Dispenser distributore automatico di stimoli quotidiani, della quale diventa caporedattore, e co-autore delle trasmissioni
televisive Very Victoria (MTV) e Victor Victoria (La7).
Ore 23.00 Nessuno mi può giudicare. Nuovo spettacolo de Le Nina’s Drag Queens, la
ormai nota, ma sempre imprevedibile, compagnia stabile di Drag del Teatro Ringhiera. Dirette
da Francesco Micheli.
Angolo video - Divine di Danio Manfredini, liberamente ispirato al romanzo di Jean Genet
Nostra Signora dei fiori. Disegni di Danio Manfredini. - Donne alle specchio, prodotto da
Associazione culturale Spaesati, regia di Sabrina Morena, montaggio e riprese Antonio
Giacomin. Il documentario approfondisce i temi dell’identità femminile e la questione dell’emancipazione.
Attraverso questo percorso che raccoglie l’opinione di storiche, scienziate, artiste, mediatrici autoctone, immigrate,
straniere, vengono messe in luce le difficoltà delle donne immigrate nel percorso di emancipazione e le differenze
culturali rispetto alla questione di genere.
Sabato 27 *
Ore 18.30: Uno scampolo di paradiso, film documentario sulla periferia di Settimo Torinese.
Soggetto e regia di Gabriele Vacis. Il film è stato presentato al 26° Torino Film Festival come evento
speciale nella sezione italiana.doc. Prima visione a Milano. L’autore sarà presente alla proiezione.
Ritratto ironico e senza compiacimenti della vita in una cittadina alla periferia di Torino, Settimo Torinese, cresciuta
come sobborgo industriale e diventato Comune autonomo cinqunt’anni fa. Vacis racconta la sua città, il luogo dove,
tra l’incredulità e la perplessità degli amici, ha scelto di lavorare e di vivere.
Ma perchè ti ostini a vivere in questa periferia? Alla domanda postagli da amici quali Marco Paolini, Natalino Balasso,
Laura Curino, Moni Ovadia e Lucilla Giagnoni, Gabriele Vacis fa rispondere gli abitanti di Settimo con le loro storie.
Storie di ordinaria quotidianità che ci disegnano una società in mutamento e in evoluzione continua, sia a livello
sociale che urbano; storie singole che si diramano, si moltiplicano e si intrecciano e che, come in un mosaico, vanno a
comporre la risposta che Gabriele Vacis dà alla domanda iniziale.
Al termine del film, aperitivo-dibattito su Periferie e cultura, cap. II. Prosegue al Teatro
Ringhiera la riflessione sul ruolo della cultura come motore d’integrazione nelle periferie.
Intervengono il regista Gabriele Vacis, lo scrittore Gianni Biondillo, Sisto Dalla Palma,
Direttore Artistico del CRT e Daniela Benelli.
Ore 21.30 Cartolina d’autore - Don Andrea Gallo legge Caro Faber, la lettera scritta con i
ragazzi della Comunità San Benedetto in ricordo di Fabrizo De André.
A seguire: Me ne vado di e con Marcela Serli.
Me ne vado è un monologo che racconta di un viaggio. Un viaggio crudele ma ironico intorno al mondo. Intorno alle
storie del mondo. Quelle storie che hanno fatto sì che i popoli, gli uomini partano, se ne vadano. Se ne vadano alla
ricerca di un luogo felice. O almeno vivibile. Me ne vado è un’ode al movimento forzato. È un canto sull’emigrante. Su
colui che se ne va perché non ne può più. Su colui che scappa. Me ne vado vuole anche essere uno sguardo leggero
verso la miseria dell’uomo. L’umana miseria.
Un viaggio in Albania porta l’attrice a contatto con una realtà che tanto rassomiglia a quella del suo paese di origine:
l’Argentina. Di fronte a lei un paesaggio umano fatto di uomini e delle loro creazioni e distruzioni. Un luogo e delle
persone in cui l’uno rispecchia l’altro in un legame profondo e inscindibile nonostante la fuga verso l’altra sponda del
mare, nonostante l’andarsene e lasciarsi alle spalle una terra e una vita. Il pensiero si rivolge al padre, Italiano,
scappato dall’Italia fascista, e al nonno, scappato dal Libano. E dunque a lei stessa, nata in Argentina, in Italia. E così
via, in un racconto poetico sul significato dell’andarsene. Marcela Serli presenta un primo studio del suo racconto
poetico sul significato dell’andarsene. Spettacolo in collaborazione con Associazione Arts Village e con il sostegno alla
produzione della Provincia di Massa Carrara. Lo spettacolo debutterà al Festival Lunatica della provincia di Massa
Carrara.
Ore 23.00 Serata Rossopane con DJ set di musica balkanica a cura di PiloPilotaDJ e le
incursioni fashion a cura di Mascherenere e Sunugal.
Le due associazioni milanesi si uniscono a sostegno di un progetto di sartoria alternativa, educazione e sviluppo a
favore del Centre Socio Culturel de Formation en Coupe et Couture di Dakar, Senegal. Attivo dal 1998, il Centro offre
alle 130 studentesse attualmente iscritte un percorso formativo triennale, gestito interamente da personale locale; in
particolare, vengono tenuti corsi di sartoria e stilismo, gestione e pianificazione economico-sociale, volti alla
formazione di figure professionali con capacità sia creative che imprenditoriali in grado si sviluppare l’economia locale.
Angolo video – L’infinito viaggiare, un’esperienza teatrale condotta da Mimmo Sorrentino
con gli adolescenti della Fondazione l’Aliante, Comunità Oklahoma, Opera Nomadi, Compagnia Aler di Abbiategrasso,
Scuola elementare Regina Margherita, gli studenti dell’Itis Caramel e Aias di Vigevano. Produzione Fondazione
l’Aliante Onlus. Regia di Giuseppe Baresi.
Domenica 28 *
Ore 18.30 Mi interessa Don Chisciotte, film documentario di Lavinia Baroni sullo
spettacolo Pinocchio della Compagnia della Fortezza di Volterra.
Realizzato all'interno del carcere di Volterra tra gennaio 2007 ed aprile 2008, è il risultato di molti mesi di lavoro a
contatto con la realtà della Compagnia della Fortezza, la storica compagnia diretta da Armando Punzo. Costituiscono
parte integrante del documentario, la ripresa dello spettacolo Pinocchio ovvero lo spettacolo della ragione, andato in
scena all'interno del carcere dal 23 al 28 luglio 2007 e le video interviste ad Armando Punzo e agli attori detenuti.
Lavinia Baroni è una giovane film-maker laureatasi nel 2004 al Corso Di Laurea Triennale In Musica, Teatro,
Curriculum Cinema E Immagine Digitale Presso L'università Di Pisa; dal 2004 collabora con vari enti come operatrice
di ripresa e montaggio video. Da ottobre 2006 collabora con la Compagnia della Fortezza come videomaker. Nel 2008
si laurea al Corso di Laurea specialistica in Arti e Scienze dello Spettacolo Teatrale, Cinematografico, Digitale presso
l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Segue aperitivo-dibattito: Politiche della sicurezza e/o inclusione sociale.
Intervengono alcuni detenuti del carcere di Bollate, l’Avvocato penalista Giuliano Pisapia e
la regista Michelina Capato dell’associzione e.s.t.i.a. Modera il Prof. Emilio Pozzi, Docente di
Storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Sociologia dell’Univ. Carlo Bo di Urbino e
Direttore della rivista “I teatri delle diversità”.
Ore 21.30 Cartolina d’autore - l’Avvocato Pisapia legge un brano dal De Profundis di Oscar
Wilde
A seguire: Psycopathia Sinpathica, da Psicopathia Criminalis di Oskar Panizza. Spettacolo di
Michelina Capato Sartore, con gli attori detenuti e non della Compagnia Teatrale
e.s.t.i.a. - 2a Casa di Reclusione di Milano-Bollate.
La Psycopathia Criminalis è una forma morbosa e virulenta di psicopatia che non perdona e che si annida nelle pieghe
segrete dell’anima di pensatori, ideologi, artisti e umani di forte temperamento, focosi, con disposizione all’idealismo.
Un germe pernicioso, non estirpabile che nella storia è emerso in quei pochi uomini - detti 'illuminati' – che hanno
scatenato i grandi movimenti popolari. Dalla satira politica di Oskar Panizza prende corpo uno spettacolo di
contaminazione linguistca tra teatrodanza, video e musica che ci conduce attraverso l'esperienza carnale e sofferente
dei corpi esposti e viventi in scena a rintracciare brandelli d'anima.
Lo spettacolo è inserito nel calendario di Luoghi Comuni - 15 residenze teatrali in giro per la Lombardia, rassegna
organizzata dall’Associazione Etre.
Ore 22.30 Concerto del gruppo rom La banda del villaggio solidale.
Progetto musicale ideato da Ciro Menale (animatore del dopo lavoro ferroviario e collaboratore della Casa della
carità) nel 2005 dopo lo sgombero del campo nomadi di via Capo Rizzuto a Milano, su iniziativa della Casa della Carità
e il gruppo Ferrovie dello Stato. La band propone brani della tradizione musicale rom, alternando momenti di
virtuosismo a danze dal ritmo vivace e canzoni malinconiche.
Angolo video - film documentario Campo corto di Marcelo Nieto, Santino Stefanini e
Alejandro Carrino. Documentario realizzato con la collaborazione di Emilia Patruno,
giornalista e direttrice di Magazine 2, rivista di San Vittore.
Un documentario in forma di fiction, per raccontare vita e pensieri dentro al carcere attraverso la lente ironica di una
partita di calcio che dura 25 anni: si entra in squadra da giovani e si esce da vecchi. Tra un calcio e un altro si
inseriscono immagini durissime, impietose, autobiografiche: il carcere vero. Una grande famiglia di attori, fotografi,
comparse, ma anche di falegnami, saldatori, sarti, tutti detenuti all’interno del carcere di San Vittore a Milano. Il film è
stato prodotto dalla Cooperativa del Gran Serraglio di Milano.
POSOLOGIA - Tutti i giorni:
- Aperitivo e buffet dalle 19.00 a fine serata
- Zona relax a cielo aperto
- Angolo video (vedi programma dei singoli giorni)
- Mostra di quadri dell’artista togolese Ako Atikossie
- Mostra fotografica Gay Pride 04/08, fotografie di Elisa Romagnoli
- Mostra fotografica Gli anziani di via Recoaro, fotografie di Caterina Bassoli
- Scaffale per la lettura libri in consultazione (in collaborazione con Biblioteca Chiesa Rossa)
Laboratori
Sabato 27 ore 16.30 L’Associazione Vi.d.a. - Viaggiatori dell’anima - presenta al pubblico una
lezione aperta del laboratorio integrato di teatro danza condotto da Paola Banone.
AVVERTENZE SPECIALI
TEATRO RINGHIERA
Via Boifava, 17 - Milano
M2 Abbiategrasso, TRAM 3, 15, BUS 79
BIGLIETTERIA: 02.84892195
(apertura un’ora e mezza prima dello spettacolo)
INFO E PRENOTAZIONI: 02.58325578 / 02.87390039 (dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00)
[email protected] / www.atirteatro.it
Ingresso libero per gli appuntamenti delle 18.30 e delle 19.00
* Ingresso a 10,00 euro per l’intera serata a partire dalla cartolina d’autore (24, 27 e 28 giugno)
** Ingresso a 15,00 euro per l’intera serata a partire dalla cartolina d’autore (25 e 26 giugno)
INTERAZIONI
23/24 giugno - ore 21.45
Teatro delle Albe
ROSVITA - Lettura concerto di Ermanna Montanari con Cinzia Dezi, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Laura
Redaelli. Regia Marco Martinelli
“Da vicino nessuno è normale”
Olinda ex O. P. Paolo Pini via Ippocrate,45
www.olinda.org
Lunedì 29 giugno - dalle 19.00
Gran finale con Festa a cura di ROSSOPANE, con Compagnia del Rumore, Francesco Piras Quintet, mercato
d’oggetti e vestiti multietnici, dj set balkanico VS Les Petit Peux, la Maga Samambaya, cena e danze fino a tardi.
Speaker’s Corner d’Integrazione.
Circolo ARCI Magnolia
www.circolomagnolia.it
Martedì 21 luglio - ore 21.45
ATIR/Gli Spazi del Teatro
L’opera dei mendicanti
di John Gay
regia Serena Sinigaglia
Spettacolo conclusivo del Master
del progetto di teatro integrato
Gli Spazi del teatro. In scena alcuni attori diversamente abili e gli attori professionisti dell’ATIR.
“Da vicino nessuno è normale”
Olinda ex O. P. Paolo Pini via Ippocrate,45
www.olinda.org
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