I RAPPORTI STATISTICI Spesso l’esposizione dei risultati di una indagine statistica non permette una spiegazione completa ed esauriente del fenomeno oggetto di indagine. I rapporti statistici permettono di confrontare meglio e sinteticamente le intensità o le frequenze dei fenomeni oggetto di studio. E’ possibile, inoltre, con l’uso dei rapporti, la comparabilità dei dati. I principali tipi di rapporto sono i seguenti: a) COMPOSIZIONE; b) DERIVAZIONE; c) FREQUENZA O DENSITÀ; d) NUMERI INDICE. RAPPORTO DI COMPOSIZIONE : si ottiene come quoziente fra le intensità di un certo fenomeno e l’intensità complessiva. I dati sono tra loro omogenei e i rapporti esprimono il peso, l’importanza di ciascuna modalità rispetto al valore complessivo del fenomeno. Nel caso di distribuzioni di frequenze i rapporti di composizione coincidono con le frequenze relative. Esempio: Mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere la scuola : Modalità trasporto Numero alunni auto bus motorino piedi Totale complessivo 134 334 19 62 549 Rapporti di composizione in % 24,4% 60,8% 3,5% 11,3% 100% Fonte: Progetto S.I.S. Liceo Economico Termoli, anno 2007. RAPPORTO DI DERIVAZIONE : si ottiene come quoziente fra le intensità o frequenze di due fenomeni statistici, il primo dei quali DERIVA o è CAUSATO dal secondo. I rapporti di derivazione sono sovente utilizzati per confrontare uno stesso fenomeno in tempi o luoghi diversi. Esempi di rapporti di derivazione: a) quoziente di natalità, quoziente di mortalità, quoziente di nuzialità, ottenuti dal rapporto del numero dei nati , morti, matrimoni e la popolazione di riferimento; b) rapporto tra il numero delle persone che hanno superato una prova e il numero dei partecipanti alla prova. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO I RAPPORTI STATISTICI Pagina 1 di 4 Esempio: quoziente di natalità ( rapporto tra il numero dei nati e la semisomma della popolazione alla fine dei due periodi : anno 2005 2006 2007 2008 popolazione residente al 1° gennaio 58.462.375 58.751.711 59.131.287 59.619.290 popolazione residente al 31 dicembre 58.751.711 59.131.287 59.619.290 60.045.068 nati nell’anno popolazione media 554.022 560.010 563.933 576.659 58.607.043 58.941.499 59.375.289 59.832.179 quozienti di natalità ( per mille abitanti ) 9,45 9,50 9,50 9,64 Fonte: Istat, Statistiche Demografiche, anno 2009. RAPPORTO DI FREQUENZA O DENSITÀ: si ottiene come quoziente fra le intensità o frequenze di un fenomeno e l’intensità o frequenza di un altro fenomeno omogeneo o non omogeneo al primo. Esempi di rapporti di frequenza: densità della popolazione sul territorio, rapporto della popolazione e la superficie di riferimento; indice di affollamento, rapporto tra il numero degli abitanti e il numero di stanze oppure rapporto tra numero persone e 100 mq. Esempio: densità della popolazione sul territorio ( rapporto tra la popolazione residente e la superficie di riferimento ) : regione popolazione residente al 1° gennaio 2009 Superficie in kmq 1.334.675 10.795,12 320.795 4.437,65 4.079.702 19.365,80 5.812.962 13.590,25 60.045.068 301.328,45 Fonte: Istat, Statistiche Demografiche, anno 2009. Abruzzo Molise Puglia Campania Italia Densità abitanti per Kmq 124 72 211 428 199 NUMERI INDICE : I numeri indice sono rapporti , espressi in percentuale, fra le intensità o le frequenze di un certo fenomeno in tempi o in luoghi diversi. Si definisce BASE di un numero indice il termine rispetto al quale si rapportano tutti gli altri. I numeri indice si distinguono per la base : FISSA e VARIABILE . BASE FISSA: il termine a denominatore rimane fisso; BASE VARIABILE: il termine a denominatore è variabile e cambia di volta in volta. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO I RAPPORTI STATISTICI Pagina 2 di 4 NUMERI INDICE A BASE FISSA La scelta della base, cioè del termine di paragone rispetto agli altri dati, è libera e dipende da quello che si vuole raffrontare rispetto ad un determinato periodo ( anno, mese ) . Si dovrà evitare comunque di scegliere un dato alterato da circostanze eccezionali (alluvione, terremoti, guerre) Scelto pertanto un dato come base, o il primo , o il secondo, o il valore medio, il numero indice a base fissa si calcola dividendo tutti gli altri dati per la base e si moltiplica il risultato per 100. Data una serie di dati storici a1 , a2 , a3 , a4 ,..., an i numeri indice a base fissa , base a1 , sono dati dai rapporti: a2 a2 a a a ; ; 3 ; 4 ;… n a1 a1 a1 a1 a1 TABELLA 1: serie storica relativa alla produzione di energia elettrica (dati in GWh) anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 GWh 284.401,30 293.865,00 303.321,20 303.671,90 314.090,30 313.888,00 319.129,60 numeri indice base 2002 = 100 100,00 103,33 106,65 106,78 110,44 110,37 112,21 Dividendo GW/ora per GW/ora non si ottiene GW/ora ma NUMERI PURI che ci esprimono quante volte la base è contenuta in ciascuno dei termini della serie. (il risultato della divisione 5:2 esprime quante volte il 2 è compreso nel 5) Dalla serie dei numeri indice della tabella osserviamo che la produzione del 2003 rispetto all’anno base 2002 è aumentata del 3,33% (numero indice 103,33) ; quella del 2008 rispetto all’anno base è aumentata del 12,21%. I numeri indice sono di grande efficacia nel confrontare le variazioni quantitative che si verificano in un fenomeno. Essi consentono anche il confronto fra le variazioni di fenomeni eterogenei. Altra considerazione da fare nel calcolo dei numeri indice è quella della distinzione tra serie storica ( o serie temporale) e serie territoriale. Nella prima il termine da porre a base del confronto può essere scelto a piacere ed il numero indice ci esprime pertanto la variazione del fenomeno in vari periodi rispetto a quello scelto come base. Nella serie territoriale generalmente non viene eseguito il metodo scelto per la serie storica ma l’anno base il più delle volte è costituito da una media di tutti i termini della serie. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO I RAPPORTI STATISTICI Pagina 3 di 4 NUMERI INDICE A BASE VARIABILE O MOBILE Essi si applicano alle serie storiche e si ottengono come rapporto tra il termine riferito ad un periodo e il termine riferito al periodo immediatamente precedente. I numeri indice a base mobile registrano le variazioni relative tra periodi successivi e mettono in particolare evidenza i tassi di incremento annuo. I numeri indice a base mobile sono dati dai rapporti: a 2 a3 a a a ; ; 4 ; 5 ;… n , a1 a2 a3 a 4 an −1 TABELLA 2 : popolazione straniera residente in Italia dal 2002 al 2009. anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Popolazione straniera residente al 1º Gennaio 1.356.590 1.549.373 1.990.159 2.402.157 2.670.514 2.938.922 3.432.651 3.891.295 numeri indice a base mobile 100 114 128 121 111 110 117 113 numeri indice a base fissa 100 114 147 177 197 217 253 287 Fonte: Istat, Statistiche Demografiche, anno 2009. Si può osservare come la popolazione straniera sia aumentata ogni anno con un picco nell’anno 2004 con un più 28% rispetto all’anno precedente. Dalla colonna dei numeri indice a base fissa si nota come la popolazione straniera sia quasi triplicata rispetto all’anno base 2002. Il tasso annuo medio di incremento nel settennio di osservazione è del 16,2% . PASSAGGIO DA NUMERI INDICE A BASE FISSA A VARIABILE per passare dai numeri indice a base fissa a quelli a base variabile bisogna dividere ogni numero indice a base fissa per il precedente a3 a 2 a a a : = 3⋅ 1= 3 a1 a1 a1 a2 a2 an an −1 an a1 a : = ⋅ = n a1 a1 a1 an −1 an −1 Bibliografia : Leti, Statistica descrittiva; Girone-Salvemini , Lezioni di Statistica; Maffè, Statistica; Matematica con applicazioni informatiche , Gambotto, Manzone , Tramontana; Probabilità e statistica descrittiva Bergamini,Trifone,Barozzi, Zanichelli; La Matematica nell’economia e nella finanza 2 Coeli, Falamischia, Minerva. FACOLTÀ DI ECONOMIA PESCARA Corso di Laurea Triennale in ECONOMIA E COMMERCIO Classe L-33 STATISTICA Anno Accademico 2010-2011 Prof . Annibale ROCCO I RAPPORTI STATISTICI Pagina 4 di 4