Peste aviaria: misure preventive in dettaglio Data 28.09.2007 Situazione generale In Asia, Africa e Russia la peste aviaria continua ad imperversare. Per quanto concerne l’Europa, quest’estate sono stati rilevati casi di peste aviaria negli uccelli selvatici in Francia – nella Mosella – e in Germania – nei dintorni di Norimberga. Sono stati colpiti anche allevamenti domestici: in Germania, nelle scorse settimane, è stato necessario abbattere più di 200'000 anatre. Perciò, la presenza delle peste aviaria rende necessarie le misure di sorveglianza. Due possibili modalità di trasmissione – due tipi di protezione Attività commerciali: divieti d’importazione e biosicurezza Le attività commerciali su scala regionale e internazionale svolgono un ruolo di importanza fondamentale nella trasmissione del virus della peste aviaria. Per questa ragione, restano sempre in vigore i divieti d’importazione di pollame e prodotti avicoli dai Paesi e dalle regioni in cui la malattia è presente. Nelle aziende avicole europee in cui sono stati accertati gli ultimi casi di peste aviaria, gli animali non erano tenuti all’aperto. Probabilmente, l’impossibilità di risalire alla fonte d’infezione è dovuta al fatto che il virus è stato introdotto nelle aziende in questione a causa di lacune sotto il profilo igienico. Ciò dimostra l’importanza rivestita dalle misure di sorveglianza e di biosicurezza. Gli avicoltori sono tenuti ad applicarle scrupolosamente. Uccelli selvatici: maggiore protezione in inverno Anche gli uccelli selvatici possono trasmettere il virus. Tuttavia in base alle esperienze maturate negli ultimi anni si possono fare alcune considerazioni: • sembra che siano soprattutto gli uccelli acquatici a svolgere un ruolo nella trasmissione del virus; • nonostante l’intensificazione della sorveglianza, il numero di casi accertati in Europa occidentale rimane relativamente basso: ciò significa che il grado di diffusione del virus nelle popolazioni di uccelli selvatici non è elevato; • il rilevamento dei casi accertati nell’Europa occidentale non è avvenuto soltanto nell’inverno 2006, bensì anche questa estate: pertanto, le misure di sorveglianza devono essere attuate in tutto l’arco dell’anno; • in sintesi: il rischio che il virus venga trasmesso dagli uccelli selvatici al pollame domestico è basso ma non trascurabile. Considerato che più di 500'000 uccelli acquatici svernano in Svizzera – in estate sono soltanto 50'000 – la stagione fredda rimane il periodo in cui il rischio di una trasmissione del virus, dagli uccelli selvatici ai volatili da cortile, è maggiore. Per questa ragione, durante l’inverno è necessaria l’attuazione di speciali misure preventive. Le misure preventive in Svizzera previste per l’inverno 2007/2008 L’analisi dei rischi fondata sulle esperienze degli scorsi anni giustifica, per quest’inverno, l’adozione di misure più limitate rispetto a quelle degli anni precedenti. Sono state delimitate zone a rischio – dove gli uccelli acquatici sono più numerosi – attorno ai principali laghi svizzeri: si tratta di aree rivierasche di 1 km di larghezza (vedi rappresentazione grafica). Sono stati scelti ecosistemi in cui si trovano almeno 20’000 uccelli acquatici. Rispetto all’anno scorso, il numero di unità è cresciuto così da limitare la selezione delle zone (per l’inverno 2006/2007, il numero in questione era di 5'000 esemplari). I laghi e i corsi d’acqua interessati sono i seguenti: Lago de Bienne, compreso il canale della Thielle Lago superiore di Costanza Lago inferiore di Costanza Lago di Morat Lago di Neuchâtel, incluso il canale della Broye Lago Lemano Lago dei Quattro Cantoni Lago di Zurigo 2/3 Département fédéral de l’économie DFE Secrétariat général SG DFE Service de la communication Nelle zone a rischio, gli avicoltori devono applicare le seguenti misure di protezione: Si stima che le aziende interessate dalle misure preventive siano circa 800, di cui una trentina con più di 100 animali. • i volatili da cortile devono essere nutriti e abbeverati in luoghi non accessibili agli uccelli selvatici; • i palmipedi (anatre e oche) e gli struzioniformi (struzzi ed emù) vanno tenuti separati da polli e tacchini, poiché possono essere portatori del virus senza presentare alcun sintomo; • i bacini d’acqua utilizzati da alcune specie di volatili da cortile (come le anatre) devono essere protetti dall’intrusione di uccelli selvatici; • le misure di biosicurezza devono essere applicate scrupolosamente. Se non è possibile adempiere ai criteri suddetti, il pollame deve essere rinchiuso. Inoltre, sono vietati i mercati e le esposizioni di volatili. Intensificazione della sorveglianza veterinaria: Nel contempo, la sorveglianza veterinaria viene intensificata. Nei polli e nei tacchini il decorso della peste aviaria è acuto: il tempo d’incubazione della malattia è molto breve e dopo qualche ora o qualche giorno si registra una mortalità elevata. A questo riguardo, è sufficiente una sorveglianza clinica degli animali. Gli avicoltori devono notificare immediatamente al veterinario cantonale qualsiasi sintomo sospetto o una mortalità degli animali, registrata in 48 ore, superiore al 2%. Negli uccelli acquatici come le anatre, non sempre la presenza di peste aviaria è associata a sintomi evidenti e, perciò, può passare inosservata. Inoltre, nelle aziende con meno di 100 unità a volte risulta difficile distinguere le perdite di animali ordinarie da quelle eccezionali. Perciò, in queste aziende è necessaria una sorveglianza virologica della malattia: il veterinario cantonale preleva regolarmente campioni da analizzare. La sorveglianza degli uccelli selvatici continua. La sorveglianza degli uccelli selvatici prosegue come l’inverno scorso. Esemplari vivi – catturati mediante nasse sistemate sulla superficie dell’acqua – sono sottoposti al prelievo di campioni e contrassegnati mediante un anello di riconoscimento. Ciò avviene presso i laghi di Sempach e di Costanza, come pure alle Bolle di Magadino. Nelle regioni attorno ai laghi di Costanza, di Neuchâtel e Lemano sono prelevati campioni anche dagli uccelli d’acqua abbattuti nel quadro delle attività venatorie. Da ultimo, gli ornitologi e i guardacaccia informeranno il veterinario cantonale in merito a ritrovamenti di uccelli morti; quest’ultimo disporrà il prelievo di campioni. I cittadini sono invitati a segnalare al veterinario il ritrovamento di diversi esemplari di uccelli acquatici morti. Per maggiori informazioni, rivolgersi a Cathy Maret, Comunicazione, UFV, 031 324 04 42 Secrétariat général SG DFE Service de la communication Palais fédéral est, 3003 Berne Tel.+ 41 31 322 20 07 www.evd.admin.ch COO.2101.103.4.94739 / Fehler! Unbekannter Name für DokumentEigenschaft. 3/3