Influenza aviaria: le misure preventive in dettaglio

Dipatimento federale dell’economia DFE
Ufficio federale di veterinaria UFV
Comunicazione
Influenza aviaria:
le misure preventive in dettaglio
Data
29.09.2006
Situazione generale
L’influenza aviaria continua ad imperversare nel Sud-Est asiatico. Una recrudescenza dei focolai è
stato inoltre osservato in Thailandia e Vietnam. Anche in Russia la situazione non è migliorata: nelle
regioni di Altaj, Tomsk, Omsk e Novosibirsk, casi di influenza aviaria sono stati segnalati in aziende
avicole e tra gli uccelli selvatici. Con l’arrivo dell’inverno non si può escludere un riaccendersi di nuovi
focolai attorno al Mar Nero o nell’Europa dell’Est.
L’esperienza dello scorso inverno
Tra il febbraio e il marzo 2006, in Svizzera sono stati diagnosticati 32 casi di uccelli selvatici portatori
del virus H5N1 – 1 caso sul Lago Lemano e tutti gli altri nella regione del Lago di Costanza e del Reno
superiore. Da allora non ne sono più stati segnalati.
Lo scorso inverno nell’Europa occidentale, l’influenza aviaria è stata diagnosticata principalmente su
uccelli acquatici - in Francia e Germania si sono registrati alcuni focolai nel pollame domestico che
sono però stati eradicati tempestivamente.
Queste esperienze dimostrano che :
•
Lo scorso inverno nella popolazione di uccelli selvatici il virus H5N1 ha colpito principalmente
gli uccelli acquatici.
•
Il numero di casi diagnosticati nell’Europa occidentale, malgrado un’intensa sorveglianza, era
relativamente basso e questo significa che il virus non è molto diffuso tra la popolazione di uccelli selvatici.
•
I primi casi diagnosticati nell’Europa occidentale risalgono al febbraio 2006, periodo che non
coincide con le migrazioni ma con la pausa invernale.
•
La presenza del virus nella popolazione di uccelli selvatici rende possibile la trasmissione della malattia al pollame indigeno.
Le misure preventive
Grazie alle esperienze fatte, la Svizzera ha deciso di adottare misure preventive mirate nelle regioni in
cui il virus H5N1 potrebbe fare la sua comparsa ossia nelle regioni in cui la popolazione di uccelli acquatici è più numerosa, in particolare attorno ai grandi laghi e ai corsi d’acqua dell’Altipiano. La durata
della sorveglianza non si limiterà al periodo migratorio ma si estenderà a tutto l’inverno. Durante questo periodo infatti la popolazione di uccelli acquatici conta circa 500 000 individui rispetto ai 50 000
registrati in estate. Le misure preventive entrano in vigore il 15 ottobre 2006 e si protrarranno fino al
30 aprile 2007. Esse saranno costantemente oggetto di valutazione alla luce dei nuovi sviluppi e se
necessario saranno rafforzate o abrogate con maggiore rapidità.
Nelle regioni in cui si applicano tali misure la popolazione di uccelli acquatici raggiunge almeno l’1%
della popolazione totale di uccelli acquatici presenti in Svizzera durante l’inverno. Tutte le riserve
naturali d’importanza nazionale ed internazionale sono comprese in questo territorio. Sebbene il 74%
degli uccelli acquatici sverna principalmente attorno ai 4 grandi laghi (Lemano, Costanza, Neuchâtel e
Zurigo), durante l’inverno gli spostamenti locali sono numerosi e risulta quindi importante ampliare le
zone di sorveglianza ai corsi d’acqua e ai laghi più piccoli.
I laghi e i corsi d’acqua in cui si applicano le misure:
Aar: emissario Bienne-Klingnau
Lago di Bienne, compreso il canale della
Thielle
Lago di Costanza, parte superiore
Lago di Costanza, parte inferiore
Lago di Greifen
Lago di Hallwil
Reno superiore (emissario del Lago di Costanza a Basilea)
Lago della diga di Klingnau
Lago di Morat
Lago di Neuchâtel, compreso il canale della
Broye
Le misure preventive riguardano circa 1000 aziende professionali e circa 4000 avicoltori amatoriali. Questo corrisponde a meno del 10% degli
allevatori professionali ed
amatoriali. Circa il 50% degli
allevatori professionali alleva
il pollame all’aperto.
Lago Lemano
Lago di Pfäffikon
Reuss, a partire dall’emissario del Lago dei
Quattro Cantoni
Rodano: a partire dall’emissario del lago Lemano
Lago di Sempach
Lago della diga di Niederried
Lago dei Quattro Cantoni
Lago di Wohlen
Lago di Zugo
Lago di Zurigo
Limmat
Attorno a questi laghi e corsi d’acqua viene definita una zona del raggio di 1km
(vedi cartina). In queste zone l’allevamento all’aperto, i mercati avicoli e le
esposizioni di volatili sono vietati. Il pollame domestico deve essere tenuto
unicamente in pollai o sistemi di stabulazione chiusi. Questi alloggi devono essere
dotati di un tetto a tenuta stagna e di barriere laterali che impediscano l’intrusione
di altri uccelli. Il veterinario cantonale informa gli avicoltori ai quali si rivolgono le
misure e, se necessario, in rari casi può autorizzare delle deroghe per gli uccelli
acquatici o i ratiti (struzzi o emù).
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Per pollame domestico si intendono i gallinacei (ad es. galline), gli anseriformi (ad es. analtre) e gli
struthioniformi (ad es. struzzi e emù) tenuti in cattività. Il divieto si applica ad esempio a: polli, tacchini, faraone, pernici, pavoni, fagiani, quaglie, anatre, oche, struzzi, emù australiani e nandù americani.
Il divieto non riguarda invece piccioni, pappagalli, canarini, cocoriti, pinguini, fenicotteri e rapaci.
Gli avicoltori che praticano l’allevamento all’aperto e che devono applicare le misure preventive continueranno a percepire i pagamenti diretti; se la loro azienda dispone di un giardino d’inverno (area con
clima esterno), essi potranno continuare a dichiarare i loro prodotti “da allevamento all’aperto”.
La sorveglianza degli uccelli selvatici continua
Alla stregua dello scorso inverno, la sorveglianza degli uccelli selvatici prosegue. Sono effettuati prelievi sugli uccelli selvatici vivi: mediante delle nasse posizionate sull’acqua gli uccelli vengono catturati, inanellati e sottoposti al prelievo di campioni. Le nasse sono piazzate sul Lago di Sempach, Costanza e nelle Bolle di Magadino.
Attorno al Lago di Neuchâtel e al Lemano saranno anche prelevati campioni dagli uccelli acquatici
abbattuti durante la stagione venatoria.
Inoltre, gli ornitologi e i guardiacaccia attivi sul posto segnalano gli uccelli trovati morti al veterinario
cantonale che a sua volta ordina il prelievo di campioni. La popolazione è invitata ad annunciare al
veterinario cantonale la morte di più uccelli acquatici.
Contatti / Informazioni: Marcel Falk, Comunicazione UFV, 031 323 84 96
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