Album XIX Edizione
in collaborazione con
Redazione Unimarche
presenta
Album XIX edizione
in collaborazione con la Redazione Unimarche
XIX Edizione
Realizzato da
Associazione Musicultura
Corso Persiani 36 - 62019 Recanati (Mc)
www.musicultura.it
[email protected]
In collaborazione con:
Contributi fotografici:
Massimo Zanconi, Valentino Paoletti,
dello Studio
di Macerata
Walter Mandolini e Andrea Pompei
Si ringraziano inoltre: Fabio Fois, Leonardo Rilaldesi,
Marco Tamburrini, Sara Valastro e Francesca Valeri
Sciuscià
A cura di: Angelica Gabrielli
Assistenti di Redazione: Martina Luca, Alessandro Montagnese
Tutor di redazione per UniMC: Giorgio Cipolletta
Correzione bozze: Federica Menghini
Si ringraziano inoltre: Anna Petruzzi, Francesca Marchetti, Alessandra Olive
e Carlotta Tringali per la loro preziosa collaborazione
Coordinamento tecnico:
per Bert & Associati Simone Domizioli
Redazione
Ivan Norbert Braidot, Valentina Capannelli, Valentina Corinaldi,
Giancarlo M. Falcioni, Fabio Grillo, Dania Mattioli,
Caterina Melappioni, Maria Laura Pierucci, Katia Pizzulli,
Gloria Rampichini, Claudio Ricci, Antonio Scarpone
Grafica e impaginazione: Alberto Brandi
Stampato presso:
Tipografia Simboli - Recanati (MC)
I sostenitori del Festival
Pr oj ect Pa r tner
Indice
E nt i
Comune
di Macerata
Provincia
di Macerata
Regione
Marche
Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
CAMERA DI COMMERCIO
Industria Artigianato Agricoltura
Macerata
Medi a Par tner s
Partner Editoriale
Partner Controra
Partner sostenitori
IL
CONCORSO.................................................................................8
Audizioni Live...................................................................................9
16 finalisti........................................................................................ 22
8 vincitori....................................................................................... 38
IL
FESTIVAL.................................................................................... 52
La controra.................................................................................... 56
I concerti in piazza....................................................................... 59
Il libro nel cortile.......................................................................... 63
I DiVini Versi................................................................................... 66
Le serate finali............................................................................... 72
13 giugno........................................................................................ 73
14 giugno........................................................................................ 82
15 giugno........................................................................................ 96
Dopo festival...................................................................................... 110
Partner tecnici
Si ringraziano
Backstage............................................................................................ 114
Lo Staff di Musicultura ................................................................... 120
Sciuscià................................................................................................ 126
Un grazie speciale alla
società filarmonico drammatica di MACERATA
Si ringraziano inoltre:
Artis Cibaria, Bartoli Moto, Europcar - Adriatica Autonoleggio, Frapiccini Costruzioni, Freddo Edilizia, I.T.G. “A. Bramante” di Macerata,
Land Rover - Mosca s.r.l., Meeting Informatica, Mivar Casamassima, Noiza s.r.l.
CONSULENZA TECNICA CARGO SRL
Dentro la musica
Frutto della collaborazione con le Università di Camerino e Macerata, dell’attiva
partecipazione degli studenti universitari e del preziosissimo contributo dei fotografi
di di Musicultura, Sciuscià compie con questo Album XIX edizione il suo quarto
anno di vita e lo fa “alzando il volume”.
In questa nuova edizione, come per gli Sciuscià News pubblicati nel corso del 2008,
con Alberto Brandi, graphic designer, ci siamo divertiti a giocare con i colori, ad
incorniciare gli articoli e le interviste con nuovi dettagli grafici, così da evidenziarne
il contenuto, sottolineare il carattere speciale di ogni pezzo. Speciale perché
scritto e redatto da un punto di vista privilegiato, come è quello dei giovani redattori
che hanno collaborato a questo progetto, dietro le quinte, nel cuore della
manifestazione: semplicemente, dentro la musica.
In queste pagine a prendere piede è dunque il volto giovane di Musicultura,
per nulla ingessato e formale: una Musicultura che canta a squarciagola la meraviglia
del poter fare della bella musica, perché la vive, la ascolta e dunque sente l’esigenza
di raccontarla. Qui esplode quel sentimento intenso e viscerale che contagia chiunque
metta il naso in questa oasi della musica italiana. Non c’è nulla di più imponente, di
emotivamente ingombrante, di totalizzante per artisti, concorrenti, ospiti, organizzatori
e pubblico, della voglia e del desiderio appassionato di immergersi dentro una bella
canzone e di farlo in un contesto libero come quello di Musicultura, svincolato
da sovrastrutture discografiche imposte.
Originalità, ricchezza culturale, sperimentazione artistica, confronto con la tradizione:
sono questi alcuni degli ingredienti che si possono respirare in questa riserva protetta
e illuminata che non bada alle etichette ma si lascia emozionare semplicemente
dalla qualità, che dà la possibilità al pubblico di conoscere il nuovo, alle nuove proposte
di emozionare e di incontrare gli artisti più affermati, e a questi di sentirsi liberi
di condividere la musica che loro amano.
Perché tutto ciò sia possibile sono tante le persone che ogni anno lavorano
per il festival e credono in questa manifestazione: un grazie va a tutti i collaboratori,
ai volontari, agli amici della Rai, alle istituzioni e agli sponsor che immancabilmente
danno il loro appoggio e il loro sostegno, edizione dopo edizione. In particolare,
un grazie sincero va a Orion, al Presidente Oddo Torelli e ad Andrea Gabrielli
per l’affettuosa fiducia dimostrata abbracciando questo progetto, perché hanno avuto
il “coraggio” di investire su un progetto giovane, fatto dai giovani. Da questi giovani:
Ivan Norbert Braidot, Valentina Capannelli, Valentina Corinaldi, Giancarlo Falcioni,
Fabio Grillo, Dania Mattioli, Caterina Melappioni, Maria Laura Pierucci, Katia Pizzulli,
Gloria Rampichini, Claudio Ricci e Antonio Scarpone. A tutti loro, a Walter Mandolini,
Valentino Paoletti, Andrea Pompei, Massimo Zanconi e agli altri fotografi “accorsi”
in aiuto, ad Alberto Brandi e a tutti i collaboratori, attenti compagni di viaggio,
un ringraziamento speciale e i miei complimenti per l’ottimo lavoro svolto.
Un’ultima dedica infine a tutta la “famiglia Musicultura”, in particolare agli infaticabili
Piero Cesanelli ed Ezio Nannipieri. Da sempre, dentro la musica.
Angelica Gabrielli
8
IL FEStIVAL
il concorso
Festival della Canzone Popolare e d’Autore
XX Edizione
1° - bando di concorso
Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli,
Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla,
Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri,
Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini,
Gianna Nannini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro,
Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni,
Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti
PRIMO PREMIO ASSULUTO
e 20.000,00
e 5.000,00
una settimana di eventi con
la Controra
Comitato artistiCo di Garanzia
Ogni anno viene pubblicato il bando di concorso, che solitamente
scade nel mese di novembre dell’anno precedente all’edizione. Per
partecipare è necessario inviare un demo con due brani. Oltre
settecento le iscrizioni pervenute per la XIX edizione.
La direzione artistica di Musicultura ascolta e selezione i brani, quasi
1500, e sceglie 50 artisti da convocare in Audizioni Live.
TRE SERATE ALLO
SFERISTERIO
di Macerata
2° - le audizioni live
Dal 2005 le Audizioni Live si svolgono al Teatro della Società Filarmonico
Drammatica di Macerata, a porte aperte: giuria e pubblico all’ascolto in
una vera e propria rassegna della durata di dieci giorni, dedicata alla musica
d’autore emergente.
Al termine delle Audizioni la giuria, consultando anche il parere di una giuria
di studenti delle Università di Camerino e Macerata, sceglie i 16 finalisti.
3° - I 16 finalisti
OSPITI
Poeti, scrittori, musicisti, italiani e internazionali
danno vita a set unici, esclusivi
per il pubblico di Musicultura
La presentazione ufficiale avviene con una serata spettacolo al
Teatro Marchetti di Camerino aperta al pubblico
•
Le 16 canzoni scelte
•
•
sono raccolte in un cd
compilation in vendita
nei negozi di dischi
sono trasmesse in
tutto il mondo da
Rai Italia
sono disponibili per il
download legale e gratuito su
Downlovers.it
proseguono la gara e sono sottoposte al voto del
pubblico
e di un Comitato Artistico di Garanzia
sono trasmesse su
Radio Uno Rai per sette
settimane sono votate
tramite televoto:
vengono scelti 2 vincitori
sono votate tramite
tagliando dai lettori del
Radiocorriere TV,
che possono scegliere
1 vincitore
PREMI
vengono assegnati i premi finali
Premi Unimarche per il Miglior Testo,
Siae per la Miglior Musica,
Imaie per la Miglior Interpretazione
(rispettivamente di 2.500 €)
Premio Camera di Commercio di
Macerata per la Targa della Critica (5.000 €)
Premio “UBI Banca Popolare di Ancona”
di 20.000 € al vincitore assoluto
Gli 8 artisti sono tra i
protagonisti principali
del FESTIVAL
sono ascoltate e votate dal
Comitato Artistico di Garanzia
che elegge 5 vincitori.
4° - gli 8 vincitori
L’annuncio ufficiale a Roma avviene
con un concerto live in diretta su
Radio Uno Rai.
Sciuscià Album si divide in due parti: il concorso e il
festival. Nel concorso sono ripercorse tutte le fasi
che hanno portato alla scelta degli otto vincitori,
passando per le audizioni live e per i tanti sentieri
di voto e promozione dei sedici finalisti. La scelta
del vincitore assoluto arriva però con il festival:
una settimana di eventi che riempie ogni anno le
vie e le piazze di Macerata, un appuntamento di
alto rilievo e prestigio che colora le frequenze
radiotelevisive italiane ed internazionali e si propaga
in mille forme attraverso il web. Un contenitore
multiforme e polisensoriale, che dalla mattina fino
a tarda notte contagia di energia e buona musica
chiunque vi intinga un po’ della propria curiosità e
che, regalmente, si conclude con le tre serate allo
Sferisterio.
9
Audizioni Live
Dall’8 al 17 febbraio al Teatro della
Filarmonico Drammatica di Macerata
50 artisti da tutta Italia per la XIX
edizione di Musicultura
12
Audizioni LivE
Con le Audizioni Live Musicultura dà il via ufficiale alla XIX edizione e lo fa colorando la città
con una spruzzata di musica da ascoltare e quanto più possibile diffondere: nuova, giovane, etnica,
tradizionale, rock, melodica,… comunque popolare e d’autore.
Oltre settecento le domande pervenute, oltre millequattrocento i brani che sono stati sottoposti
all’attenzione di Musicultura, cinquanta i selezionati per queste Audizioni Live da cui usciranno i
sedici finalisti del concorso. Solo otto saranno i vincitori che affiancheranno i grandi maestri della
musica italiana e internazionale all’Arena Sferisterio di Macerata nel corso delle tre serate finali
di giugno. Uno il vincitore assoluto.
Dall’8 al 17 febbraio, ogni sera al Teatro della Filarmonica Drammatica di Macerata il sipario si
alza su cinque artisti pronti a regalare spettacolo e musica di qualità al pubblico in sala, e non
solo. Novità di queste Audizioni, infatti, è la diretta web che porta l’atmosfera del Festival sugli
schermi di tutto il mondo grazie agli “occhi digitali” di Graduus.
Quella che inizia con questi dieci giorni live è un’edizione che si presenta subito ricca di novità,
costellata da tante conferme. Anche quest’anno, infatti, saranno le audizioni live a portare i primi
riconoscimenti: torna il “Premio Sisme”, riconoscimento che andrà al migliore interprete di ogni
giornata, all’artista che si sarà distinto per intensità, grinta e carica interpretativa. Tornano anche
i ragazzi universitari pronti, con genuinità e professionalità, a mettersi alla prova tra le pagine di
Sciuscià, i monitor della sala stampa ed i tavoli della giuria.
Molti e molto differenti gli stili che verranno ascoltati durante le audizioni, come variegata sarà
la selezione dei “concorrenti” scelti finora. Una molteplicità di generi, che spaziano dalle
atmosfere blues alla musica popolare, passando spesso attraverso l’esperienza indelebile dei
più grandi nomi del cantautorato italiano. Mai in nessun festival si è ascoltata una varietà così
piacevole di musiche e suoni, e in queste serate, proprio come
un aperitivo musicale, si saggia la qualità di questa edizione di
Musicultura. L’omologazione dei generi è bandita dal festival,
lo spazio lasciato alla creatività dei singoli artisti è massima e
il coinvolgimento degli spettatori è la cartina tornasole di una
manifestazione che funziona.
Il centro storico di Macerata si anima e si accende già alle prime
note pomeridiane del sound-check, per attrarre fino a tarda
sera, un auditorio variegato che spazia dai giovani studenti ai
maturi cultori di musica fino ai semplici curiosi che trovano
inaspettatamente nella loro città, una improvvisa esplosione di
novità. Il risultato è da vivere ed ascoltare in questi dieci giorni
apripista della nuova edizione, in questa prima tappa di un viaggio
che porterà artisti e spettatori, il 13, 14 e 15 giugno, sul grande
palco dell’Arena Sferisterio.
13
Iacopo Niccolò Badini (Firenze)
Giacomo Barbieri (Zola Predosa – Bo)
Erica Boschiero (Casale Sul Sile – Tv)
Gigi Marras (Cagliari)
Fluido Ligneo (Frigento – Av)
Pietro Baffa (Lissone – Mi, Crotone – Kr)
Grazia Cinquetti (Fidenza – Pr)
Marco Giunti (Firenze)
Giovanni D’Anna (Roma)
Massimiliano D’Ambrosio (Roma)
Silvia Caracristi (Trento)
i cinquanta
audizionati
Sergio Delanuà (Roma)
Stefano Lei (Aprilia – Lt)
Jang Senato (Bagno Di Romagna – Fc)
Manìnblu (Colorno – Pr)
Martaskai (Sesto Fiorentino – Fi)
Sandy Müller (Roma)
Fabrizio Emigli (Roma)
Cristian Grassilli (Baricella – Bo)
Ironique (Roma, Belgio, Molfetta – Ba)
14
Greenwich (Roma)
Folco Orselli (Milano)
Maxcosmico e i suoi alieni (Rimini)
Roberta Pestalozza (S. Donato Milanese – Mi)
15
Carlo Pestelli (Torino)
Francesco Piano (Riccione – Rn)
Piccola Bottega Baltazar (Padova)
Mines (Recanati – Mc)
Marta Puglisi (Aci S. Antonio – Ct)
Nathalie (Roma)
Piji (Roma)
Tomaso Romani (Udine)
Reparto Numero 6 (Vercelli)
Enrico Pezza (Arce – Fr)
Viola Selise & Conduzione Familiare
(Roma, Rimini)
Gianluca Rebuzzi (Bologna, Taranto)
Neaskenè (Alfonsine – Ra)
Levia Gravia (Salerno)
Vincenzo Rossi (Grumo Nevano – Na)
Riserva Moac (Bojano – Cb)
16
Versoest (Roma)
Marco Saltatempo (S. Maria Capo Vetere – Ce)
Purautopia (Roma, Cagliari)
Sally (Gualdo – Mc)
Paolo Fattorini (Roma)
Fabio Serino (Napoli)
Telemark (Recanati – Mc)
Leo Curiale (Mussomeli – Cl)
Vick Frida (Calcinaia – Pi)
Matteo Toni (Modena)
17
Audizioni LivE
Musicultura
e Unimarche
Tra pagine
di Sciuscià
e schede
di giuria
Si rinnova il connubio Musicultura – UniMarche. Anche per questa XIX edizione, gli studenti
degli Atenei di Camerino e Macerata vivranno in prima persona l’esperienza e le emozioni del
festival, diventando parte integrante dello staff della manifestazione e andando a comporre la
giuria universitaria e la redazione giornalistica di Sciuscià.
La giuria di studenti, che affianca – con ruolo consultivo – la giuria tecnica di Musicultura nel
corso delle Audizioni Live, ha un ruolo di primo piano nel corso di tutta la XIX edizione del
festival. Successivamente, i ragazzi universitari saranno ospiti, su Radio Uno Rai, di Alma Grandin
nelle puntate settimanali di News Generation e Radio Campus, commentando e votando i sedici
brani finalisti, mentre nel corso delle tre serate finali saranno chiamati ad assegnare il “Premio
per il Miglior Testo” ad uno degli otto vincitori in gara.
Giornalisti d’assalto, alcuni novizi altri già “collaudati”, compongono invece la redazione
giornalistica del festival che, divisa in carta stampata e audiovideo, curerà il giornale ufficiale, un
blog e un progetto multimediale: per gli studenti un’occasione importantissima per sperimentare
la propria creatività e mettersi alla prova con questo mestiere.
Coordinatori dei progetti e al fianco degli studenti in questa esperienza, due giurati d’eccezione: la
professoressa Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata, e il professore Giancarlo Gioia Lobbia
dell’Università di Camerino. “È una bella palestra – commenta la professoressa Pojaghi - e credo
che imparare divertendosi sia una delle cose più belle che possano capitarci. Ai miei studenti giurati
consiglierei di essere attivi, di cercare di capire di più i cantanti, facendo domande, anche se possono
al momento sembrare poco originali. Ai neo redattori di cercare di imparare il più possibile, di
mettersi a disposizione del gruppo in cui lavorano e cercare di valorizzare le loro differenze”.
Della stessa idea il professor Gioia Lobbia dell’Università di Camerino: “Con il passare degli anni
questo appuntamento si è trasformato in un vero e proprio coinvolgimento a cui non vorrei
assolutamente rinunciare. Spero che gli studenti impegnati in qualità di redattori e di giurati, siano
umili, analizzino, più che la simpatia di un artista, la professionalità e i vari modi di vivere e sentire
la musica; in altri termini di percepire la spiccata personalità e originalità stilistica di ognuno”.
Gli studenti Unimarche con i docenti Barbara Pojaghi e
Giancarlo Gioia Lobbia
In alto a destra: la redazione
Sotto: immagini degli studenti giurati: Madalena Venturo,
Anastasia Capannelli, Gianluca Diomedi, Maria Antonietta
Colosi, Roberta Properzi, Federico Plebani, Vincenzo Oddo,
Martina Calmieri, Maurizio Agrò, Federico Sorana, Valentina
Capannelli, Simone Bianchini, Annalisa Di Chiara, Michele
Bernacchini, Silvia Papa, Francesca Gallucci, Francesco
Sopranzi, Alexandra Bucciarelli
18
19
Audizioni LivE
Audizioni LivE
“
Ad ogni edizione ci ritroviamo
con piacere e con affetto e questo
non è poco. Va aggiunto a ciò la
professionalità, l’ingegno e la passione
con cui questa redazione di Sciuscià e
l’equipe tutta di Musicultura lavorano,
inventando pagine di costume e
di spettacolo che riescono ad
emozionare noi e chi ci segue. Se
vogliamo individuare poi la vera fucina
creativa della nostra manifestazione,
quella è proprio la “bottega” delle
audizioni in cui una bella Italia ci
attraversa lasciando il segno.
Piero Cesanelli
Direttore Artistico di Musicultura
”
“
Musicultura è una delle manifestazioni più interessanti nel
panorama musicale italiano, soprattutto per la qualità degli artisti
che salgono sul palco di questo concorso. A ciò si aggiunge un
grande coinvolgimento di tutta la città che in questo periodo ha
la possibilità di ascoltare tanta buona musica.
Mi auguro comunque che Musicultura cresca sempre di più:
non di qualità, il cui livello è già altissimo, quanto nel nostro
territorio, perché venga sempre di più apprezzata e riconosciuta
data la sua importanza nazionale
Massimiliano Bianchini
Assessore alla cultura del Comune di Macerata
“
La Società Filarmonica è onorata di
ospitare questa manifestazione che
ha dato dei risultati ottimi e a noi
non può che far piacere, perché la
manifestazione merita. L’atmosfera
è meravigliosa: l’ambiente è molto
giovanile e fa piacere ospitare questi
giovani pieni di talento. La conferma
è data dai nomi di coloro che si
sono affermati e che sono passati su
questo palco, tra cui anche Simone
Cristicchi. All’organizzazione e al
Direttore Artistico Cesanelli auguro
di confermare ancora una volta il
successo che merita
”
“
Quando parliamo del Musicultura Festival in realtà
parliamo di un festival indipendente che non ha
più tanto bisogno di presentazioni. Parliamo di un
evento non circoscritto al territorio della Provincia
di Macerata ma conosciuto ed apprezzato a livello
nazionale.
Alessandra Boscolo
Assessore alla cultura della Provincia di Macerata
”
Giovanni Battistelli
Giovanni Battistelli (Presidente della Società Filarmonico Drammatica), Massimiliano Sport Bianchini, Piero Cesanelli,
a giornalista Maria Laura Giulietti, Concia Lucente (Responsabile letteraria Musicultura)
Presidente della Società Filarmonico
Drammatica di Macerata
”
21
Audizioni LivE
Audizioni LivE
Riparte la web television di Musicultura con le Audizioni Live
Il “Premio Sisme”
ai Migliori
Interpreti
Da Macerata in diretta in tutto il mondo
Sopra: Domenico Marocchi e Camillo Perazzoli
mentre intervistano Pepi Morgia
Sotto: Fabio Curzi, titolare di Graduus.
22
Le audizioni live della XIX edizione di Musicultura possono essere
seguite, in tempo reale, su internet. Dall’8 al 17 febbraio infatti le
dieci giornate di esibizioni sono accessibili al popolo della rete
semplicemente collegandosi ai siti www.musicultura.it e www.
graduus.it.
Dopo il successo ottenuto con le dirette web delle otto tappe
del Tour, Musicultura ripropone a tutti la possibilità di seguire
in contemporanea anche questo appuntamento di musica e
spettacolo: un’occasione imperdibile per tutti coloro che, da
ogni parte del mondo, non vogliono perdersi questa vetrina della
musica d’autore targata Musicultura.
L’appuntamento per gli utenti del web è lo stesso che per gli
spettatori in sala: dal lunedì al sabato alle ore 21.15 e la domenica
l’inizio è fissato per le ore 17.15.
La diretta è curata dalla troupe di Graduus, editore digitale che
riprende le esibizioni con occhio attento alla musica ma anche al
dettaglio curioso e all’aneddoto gustoso.
Le Audizioni Live sono orami da anni un appuntamento di grande
impatto e interesse e, data la varietà di generi musicali e la
presenza di artisti provenienti da tutta Italia, hanno sempre attirato l’attenzione e la curiosità di
un pubblico vasto e variegato. Musicultura porta così sugli schermi di tutto il mondo i volti e le
note dei cinquanta artisti audizionati.
Negli anni la manifestazione è sempre stata attenta all’apporto delle nuove tecnologie e, già in
occasione della XVIII edizione, durante le tre serate finali dello scorso giugno, in collaborazione
con Graduus aveva reso disponibili online le esibizioni dei grandi della canzone italiana, le
emozioni dei giovani in concorso e le impressioni del pubblico di Macerata. I clip video,
disponibili su www.musicultura.it e su www.youtube.com, sono stati visitati oltre 45.000 volte,
ricevendo commenti dall’Italia, dal Brasile e dall’India.
Con le Audizioni Live arrivano i primi
riconoscimenti della XIX edizione di
Musicultura. Al termine di ogni giornata
viene assegnato infatti il “Premio Sisme”
all’artista che, fra i cinque in esibizione,
si è distinto per intensità, grinta e carica
interpretativa. In palio un microfono
Shure SM 58, in una versione speciale
limitata: un oggetto esclusivo realizzato
in occasione del 40° anniversario della
sua presentazione, offerto dalla Sisme,
società da sei anni al fianco di Musicultura,
che importa e distribuisce nel mercato nazionale famosi marchi di strumenti
musicali ed apparecchiature audio.
Con questo premio il Festival, da sempre attento a tutti gli aspetti dell’arte
cantautorale, vuole rendere un ulteriore omaggio agli artisti che arrivano a
questa fase del concorso. Giunto alla terza edizione, questo riconoscimento
è divenuto nel tempo sempre più importante per gli audizionati, anticipando
talvolta i pronostici del concorso, come nel caso di Pilar, “Premio Sisme 2006”
e vincitrice assoluta della passata edizione.
Andrea Guerranti, responsabile commerciale della Sisme, si augura comunque
“che questo microfono diventi un affidabile strumento che affianchi il
vincitore nella sua carriera di artista e contribuisca a soddisfare le sue
aspirazioni. Lo Shure SM58 è infatti il microfono per voce più venduto al
mondo. Introdotto nel mercato nel 1966, da allora è utilizzato dai maggiori
artisti nazionali ed internazionali”: una ragione in più
perché questo premio porti fortuna ai concorrenti
in gara. Un premio che conferma la volontà comune
di Musicultura e della Sisme di sottolineare e
promuovere le capacità artistiche dei molti giovani
talenti giunti alle Audizioni.
Da sinistra: Viola Selise (Elisa Rossi) con Andrea Guerranti, Folco Orselli con Giovanni Battistelli,
VersoEst con Andrea Guerranti, Natalie con Giulio Silenzi, Greenwich con Massimiliano Sport Bianchini,
Marco Giunti con Concia Lucente, Tomaso Romani con Angelica Gabrielli,
Carlo Pestelli con Andrea Guerranti, Silvia Caracristi con Alfonso Cacchiarelli,
Cristian Grassilli con Alessandra Boscolo
23
Erica Boschiero
(Casale Sul Sile – Tv)
LA GIRANDOLA
Una emblematica allegoria con flash
narrativi ben orchestrati da una melodia
semplice ed una grazia interpretativa non
comune.
Tomaso Romani
(Udine)
VersoEst
(Roma)
IO, INVECE
Tagliente, disincantata e poetica questa
dichiarazione di resa, sostenuta da
phathos e da una grande apertura
melodica nel refrain.
DAL PINCIO
Un bel tuffo tra la controra di Piazza del
Popolo e la colorata bellezza di Roma, che
attinge a nobili melodie popolari.
Viola Selise &
Conduzione familiare
(Roma, Rimini)
IMPARO L’AMORE
Una riposante quanto affascinate
atmosfera tra sentimenti
descritti con un linguaggio
innovativo ed accordi familiari al jazz.
Greenwich
Jang Senato
(Bagno di Romagna – Fc)
LAMERICANO
Uno swing con un campionario favolistico
che ci sorprende anche per merito della
disinvolta interpretazione.
Cristian Grassilli
Sandy Müller
(Roma)
LA GRANDE STELLA
Quando si dice una raffinata e disinvolta
performance tra intrecci armonici ed
abilità vocali che la impreziosisco
(Milano)
ANNI 70
Una riuscita ricerca di suoni e atmosfere
di un’età bella per la musica italiana
arricchita da nuove idee e moderne
soluzioni vocali.
L’AMORE CI SORPRENDE
Un moderno madrigale, ironico
ed anticonformista, vestito da
musica preziosa ed una graffiante
interpretazione.
i 16 finalisti di Musicultura 2008
(Baricella – Bo)
SOTTO I PORTICI DI BOLOGNA
Una variopinta tela dove trovi
la vita di una città pennellata
senza enfasi o clamore, in
un’avvolgente atmosfera soft.
(Roma)
Folco Orselli
Riserva Moac
Marco Giunti
(Firenze)
DINDOLE INDOLENTE
Teatro-canzone che innesta
magistralmente su una dissonante
melodia l’intelligenza e la giocosa
ironia del testo.
(Bojano – Cb)
IL RISERVISTA
Una combact ballad trascinante, con
vocalità energiche che intersecano
suoni “giusti” e una gradevole
architettura ritmica.
Carlo Pestelli
(Torino)
RADIO BUGLIOLO
Un manifesto di denuncia tagliente e
di grande profilo etico, non vanificato
dai suggestivi suoni country-acustici.
Mines
(Recanati – Mc)
CALDI ESTIVI
Una hit predestinata a diventare
il tormentone intelligente
e disincantato della nuova
stagione estiva.
Grande contabilità.
24
Gigi Marras
(Cagliari)
NEVICA
Con questi versi, queste note ed immagini
non ci si lascia solo andare ad atmosfere
retrò ma si gode di un ovattato benessere.
Giacomo Barbieri
(Zola Predosa – Bo)
MA COME FA LA LUNA
Musica e testo si integrano perfettamente e
lasciano un sapore all’ascolto di gentilezza e
delicato sentimento.
Fabrizio Emigli
(Roma)
CON TRE GOCCE D’ACETO
Raffinate armonizzazioni e flash
testuali d’atmosfera per una storia di
sentimento andato a male.
16 finalisti
16 finalisti
Ad un mese di distanza dalle Audizioni
Live che per dieci giorni, densi di musica
e parole, hanno adornato di note e
versi il Teatro della Società Filarmonico
Drammatica di Macerata, Musicultura fa
tappa al Teatro Marchetti di Camerino
(Mc) per presentare i sedici finalisti
dell’edizione 2008.
Dopo aver superato la prima selezione
tra i settecento artisti iscritti al
concorso, sono stati loro a distinguersi
nel corso delle audizioni tra le cinquanta
proposte chiamate ad esibirsi: Giacomo
Barbieri, Erica Boschiero, Fabrizio
Emigli, Marco Giunti, Cristian Grasselli, Greenwich, Jang Senato, Gigi Marras, Mines,
Sandy Müller, Folco Orselli, Carlo Pestelli, Riserva Moac, Tomaso Romani, Viola Selise
& Conduzione Familiare, e Verso Est.
Loro hanno convinto la giuria tecnica, che, dopo
averli ascoltati dal vivo, ha definito la scelta
consultando anche le opinioni degli studenti della
giuria universitaria. Loro avranno ora la possibilità
di far conoscere la propria musica al grande
pubblico attraverso radio, televisione, stampa e
internet; come pure l’occasione di avere il proprio
brano ascoltato e giudicato dai più importanti
esponenti della musica e della parola italiani e l’opportunità di essere
inseriti nel cd compilation della diciannovesima edizione di Musicultura.
Ed è infine dedicato a loro l’impegno della manifestazione perché i sedici
brani riescano ad emergere nel panorama musicale italiano e si sappiano
distinguere per originalità e freschezza. Si parte da Camerino con una
serata-concerto di grande musica, ad ingresso libero, condotta dagli
speaker di Radio Uno Rai, Carlotta Tedeschi, Gianmaurizio Foderaro e Alma
Grandin, in cui i finalisti si esibiranno in anteprima nazionale.
In questa occasione così importante non poteva mancare un invitato
di altrettanto valore. Amico ed ospite di altre edizioni del festival,
componente del Comitato Artistico di Garanzia che in questa fase
decreterà insieme al pubblico gli otto vincitori, è l’emblema di una nuova
generazione di cantautori capace di riscuotere il successo del pubblico
senza dover rinunciare alla canzone di qualità, il testimone ideale di un’Italia
che ha ancora tanto da raccontare e far ascoltare: Niccolò Fabi.
I finalisti in concerto
Con Niccolò Fabi a Camerino,
una festa in musica ad ingresso libero
Gianmaurizio Foderaro, Carlotta Tedeschi, Piero Cesanelli,
Alma Grandin e Niccolò Fabi
Il Teatro Marchetti, Il professore Giancarlo Gioia Lobbia (UniCam), Michele Campo (Banca Popolare di Ancona)
27
16 finalisti
Niccolo’ Fabi
all’Universita’
di Camerino
Il Rettore Fulvio Esposito con Niccolò Fabi
Per il Rettore Esposito
“l’opportunità di partecipare
ad un’esperienza diversa,
ma altrettanto formativa”
Alma Grandin durante la diretta di News Generation dedicata
all’appuntamento di Musicultura, e con Niccolò Fabi, Carlotta Tedeschi,
Gianmaurizio Foderaro e gli studenti Unimarche
28
Musicultura rinnova il legame con la città di Camerino e porta ancora una volta la sua musica
live al Teatro Marchetti. Per il terzo anno consecutivo il festival, grazie alla collaborazione con
l’Università degli Studi di Camerino, dà il via alla seconda fase del concorso nel suggestivo teatro
e, con una serata-concerto ad ingresso gratuito, ufficializza i nomi dei sedici finalisti della XIX
edizione. A conclusione della serata, l’esibizione di Niccolò Fabi. Applauditissimo dai fan e dagli
stessi finalisti di Musicultura, il cantautore romano ha interpretato alcuni pezzi del suo repertorio.
Il successo di pubblico sempre confermato nelle passate edizioni, con platea e palchi al
completo, sottolinea l’apprezzamento che tutta la città di Camerino nutre nei confronti della
manifestazione, tanto che quest’anno l’appuntamento con Musicultura si è esteso anche ad
un’altra iniziativa: l’incontro tra gli studenti dell’Università di Camerino e l’ospite della serata
Niccolò Fabi presso la Sala degli Stemmi. Un’occasione per gli universitari di conoscere l’artista
che da diversi anni fa parte del Comitato Artistico di Garanzia e che nella città camerte presenta
anche un suo video su un viaggio-concerto in Sudan.
“La presenza di Niccolò Fabi a Camerino, con la proiezione del documentario “Live in Sudan”,
è certamente un momento di crescita per i nostri studenti – sottolinea il Rettore Unicam,
Professore Fulvio Esposito – e la dimostrazione di come la musica rappresenti un ottimo
veicolo per affrontare e conoscere più da vicino importanti temi di attualità quali il rapporto
della nostra società con un paese africano profondamente provato da anni di guerra civile.”
A proposito della serata di presentazione dei 16 finalisti dell’edizione 2008 di Musicultura il
Rettore Esposito ricorda come l’Università di Camerino “l’abbia voluto fortemente per offrire
ai propri studenti l’opportunità di partecipare ad un’esperienza diversa, ma altrettanto formativa.
Anche quest’anno, quindi, abbiamo il piacere di collaborare all’organizzazione dell’appuntamento
di Musicultura a Camerino, per avere l’opportunità di ascoltare, ancora una volta, musica
d’autore”.
Gli Atenei di Camerino e di Macerata, uniti sotto il sigillo UniMarche, anche in questa XIX
edizione sono infatti al fianco di Musicultura con due importanti progetti che, con la supervisione
dei docenti Barbara
Pojaghi dell’Università
di Macerata e
Giancarlo Gioia
Lobbia dell’Università
di Camerino,
vedono gli studenti
protagonisti al
festival in qualità di
redattori e di giurati,
e presto ospiti di
“News Generation”
e “Radio Campus”, le
trasmissioni di Radio
Uno Rai dedicate al
mondo dei ragazzi e
a quello universitario.
“
Ritengo che ci sia bisogno di una
manifestazione come Musicultura
che riesca a garantire la
possibilità che la musica diventi
la ragione di vita per persone
che hanno un rapporto di
ricerca e passione con questa
forma espressiva. è una
manifestazione di riconosciuto
prestigio e di carattere nazionale
per cui rappresenta uno stimolo
e una speranza per tanti giovani
Niccolò Fabi
”
16 finalisti
16 finalisti
Giuria di qualita’ e pubblico all’ascolto
dei sedici brani per la scelta degli otto vincitori
Tra le sedici proposte finaliste solo otto conquisteranno il palco
dell’Arena Sferisterio di Macerata in occasione delle serate finali,
il 13, 14 e 15 giugno 2008. Gli otto artisti saranno scelti:
5 dal Comitato Artistico di Garanzia | 2 dal pubblico di Radio
Uno Rai e dalle giurie Unimarche | 1 dai lettori di Radiocorriere
Tv
Il Comitato Artistico di Garanzia
5
Carmen Consoli
vincitori
Il Comitato Artistico di Garanzia è, sin dalla sua prima edizione,
un vero e proprio sigillo di qualità di Musicultura: letterati,
poeti, musicisti e cantautori di indiscusso prestigio
e di grande
vincitori
notorietà hanno il compito di analizzare le canzoni dei sedici
artisti finalisti.
Agli inizi della storia del festival, fu una delle novità che portò
vincitore
subito il “Musicultura – Premio Recanati” al centro
del panorama
musicale, distinguendolo per serietà e correttezza del concorso.
Primi firmatari, nel 1989, furono il poeta Giorgio Caproni e
Fabrizio De Andrè: “…non è mai piacevole esprimere un giudizio
su dei colleghi – raccontò De André - ma il progetto è serio
e se non sono io a svolgere il compito che mi viene proposto
finisce che lo svolge un altro con meno scrupoli di me”.
Ad investire questo ruolo sono ogni anno importanti
rappresentanti del mondo della musica e della parola. Per
l’edizione 2008, Musicultura raccoglierà il giudizio sui 16 brani
da: Claudio Baglioni, Franco Battiato, Edoardo Bennato,
Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Niccolò
Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia,
Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa
Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Patrizia
Valduga, Ornella Vanoni, Roberto Secchioni, Sandro
Veronesi, Antonello Venditti, Mario Venuti, Valentino
Zeichen.
Ciascuno di loro avrà la possibilità di segnalare tre preferenze,
con le quali verrà stilata una graduatoria dei sedici: i primi cinque
potranno partecipare alle serate finali di Musicultura.
Sarà questa classifica quella di riferimento qualora uno o più
artisti dovesse risultare vincitore in più di un canale di votazione.
“
2
Daniele Silvestri
Lucio Dalla
1
Claudio Baglioni
questo ed
Musicultura fa
mo. Dare
è importantissi
canzoni è
un parere sulle
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giuria.
coinvolta nella
Giorgia
”
Valentino Zeichen
La scheda di voto di Giorgia
Luca Carboni
Patrizia Valduga
31
5
16 finalisti
Radio 1 Rai
Sulle frequenze
di Radio Uno Rai
vanno in onda
i 16 finalisti
2
vincitori
“
vincitori
A partire dal 28 marzo, Radio Uno Rai manderà in onda i brani dei 16 finalisti, divisi in gruppi
settimanali di quattro. I due brani più votati accederanno al turno successivo, fino ad arrivare
vincitore
all’ultima settimana i cui due
vincitori si aggiudicheranno l’esibizione sul palco dello Sferisterio.
Un’occasione importante per queste giovani proposte per raggiungere il grande pubblico. Una
scelta coraggiosa da parte di Radio Uno Rai che, al di là delle dinamiche del mercato discografico,
decide di dar spazio a nomi che ancora non hanno raggiunto la celebrità, ma che sono testimoni
di un’Italia musicale che si distingue per creatività e capacità di forgiare una forma canzone di
qualità, ed ha tanto da far ascoltare, anche al pubblico della radio.
Per votare, basterà chiamare, 24 ore su 24 sia da rete fissa che mobile, il numero il numero di
televoto 163.400, seguito dal codice assegnato settimanalmente a ciascuno dei quattro artisti in
gara (41, 42, 43 o 44)*.
Ai fini del passaggio del turno, il voto dei radioascoltatori peserà l’80%, mentre il restante 20%
sarà determinato dalle preferenze della giuria universitaria degli Atenei di Camerino e Macerata,
che ogni settimana si collegheranno telefonicamente con Alma Grandin, all’interno di Radio
Campus e News Generation.
La settimana radiofonica di Musicultura avrà inizio il venerdì, a partire dal 28 marzo:
Venerdì, ore 14.45, News Generation:
Alma Grandin presenta i 4 brani in gara della settimana, con interviste ai
finalisti e agli studenti Unimarche, e messa in onda integrale delle canzoni
1
Venerdì, ore 17.40, Tornando a casa: Errica Bonaccorti
chiude la trasmissione con Gianmaurizio Foderaro
e un testimonial del festival
Sabato, ore 11.00, Personaggi e Interpreti:
Carlotta Tedeschi lancia le 4 canzoni in gara
della settimana
Sabato/Domenica, ore 00.25, Stereonotte:
Gianmaurizio Foderaro presenta le 4 canzoni
in gara della settimana
Martedì, ore 23.09, Radio Campus:
Alma Grandin ospita gli studenti Unimarche
(in onda anche su Isoradio)
Martedì e Giovedì, ore 13.35, Village:
Silvia Boschero presenta,
due a puntata, i 4 brani in gara
32
16 finalisti
“
Un’avventura che non finisce mai! Se dovessi
coniare uno slogan sarebbe questo, ormai
Musicultura in ogni stagione ha dei “frutti” da
cogliere o meglio da ascoltare. Stiamo per entrare
in una nuova avvincente storia e scopriremo con i
nostri ascoltatori il volto della nuova edizione: se
sarà più etnica, più cantautorale, più pop o tutto
questo insieme. Quest’anno, senza nulla togliere
alle edizioni precedenti, ho avuto l’impressione
che il livello qualitativo sia ancora migliore. Ho
scoperto davvero dei mondi interessanti e mi
auguro che questa emozione arrivi a tutto il
pubblico di Radio Uno, che può ascoltare per la
prima volta i brani in gara al festival.
Sono molto contenta di poter seguire
per il secondo anno Musicultura. È
stata per me una bellissima esperienza
incontrare e poter lavorare con
il Festival. Sono contenta che
News Generation e Radio Campus
si confermino “conduttori” ideali
per raccontare la manifestazione.
Un in bocca a lupo agli studenti universitari che si
impegneranno con Musicultura offrendo, sia per la
giuria che per la redazione, la loro professionalità, e
agli artisti, ricordando loro che comunque chi arriva
a Musicultura è un artista a tutto tondo. A questo
punto… seguiteci seguiteci, seguiteci! In gamba ragazzi!
”
Gianmaurizio Foderaro
Coordinatore Radio Uno Rai programmi Musicultura
“
Alma Grandin
Conduttrice di News Generation e Radio Campus
Musicultura riparte con il suo magnifico carico di musica,
voci, poesia, un piccolo grande universo dove la canzone non
è mai canzonetta, con il “vizio” di essere profondamente
radicata nel presente, con tanta voglia di raccontarlo, con le
parole, con la musica. Musicultura 19 anni splendidi. C’è da
dire che abbiamo avvertito un forte cambiamento sia nella
scrittura dei testi che nelle composizioni in sé. Una XIX
edizione, quindi, che cambia e cresce grazie al coraggio di
voltare pagina e di fare delle scelte tutt’altro che scontate.
”
Carlotta Tedeschi
Capo redattrice cultura e spettacoli GR1
“
Sono molto felice di essere
stata coinvolta in questa fase di
Musicultura. E’ la prima volta
che partecipo attivamente alla
manifestazione, ospitando le
canzoni degli artisti nella mia
trasmissione radiofonica.
Barbara Tommasino
Conduttrice di Stereonotte
”
”
“
Sicuramente il rapporto
di Radio Uno Rai con
Musicultura è un rapporto
virtuoso. Già da anni
viaggiamo in simultanea
ed è vincente soprattutto
la formula di far votare
l’ascoltatore, è un ottimo
modo per catturare
l’attenzione di persone
che forse altrimenti non potrebbero
ascoltare musicisti esordienti.
Questo corrisponde agli intenti di
Musicultura, che contrariamente ad altre
manifestazioni si batte realmente per
proporre nuove realtà.
Silvia Boschero
Conduttrice Village
”
33
16 finalisti
16 finalisti
“Tornando a casa” e Musicultura
“Tornando a casa”, la trasmissione condotta da Errica Bonaccorti che tratta ogni giorno temi
di grande spessore, durante la fase radiofonica dedica a Musicultura una finestra settimanale, in
compagnia di Gianmaurizio Foderaro e un testimonial del festival. Per la XIX Edizione hanno
partecipato: Gian Maria Testa, Povia, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, Roberto Vecchioni, Mariano
Deidda,…
“
L’anno scorso c’era questa struttura bellissima gremita di
persone e tanta musica, complimenti! Mi sono arrivate tutte
le canzoni di Musicultura, le ho ascoltate con grandissimo
piacere e devo
dire che mi dispiace di dover
votare. Sembra una frase fatta
e un modo di dire ma tutti i
finalisti hanno qualche qualità
straordinaria quindi è un
peccato dire uno si e uno
no…. La musica d’autore
non è fatta solo
di canzoncine tristi e
sperdute degli anni ’70,
è fatta di novità. Questi non sono
pischelli di vent’anni ma è gente che ha sopra i venticinquetrent’anni, che ha masticato musica mica da ridere e si è
fatta una propria impressione di quello che si può cantare,
insomma è gente in gamba.
Roberto Vecchioni
(Comitato Artistico di Garanzia)
“
“
”
“
è un grande premio Musicultura,
forse ti dà meno popolarità ma ti
dà più credibilità. In un momento
in cui continuiamo ad andare
dietro le mode e copiamo i
programmi d’oltreoceano, in
Italia non c’è un programma di
spessore, c’è magari qualche
controtendenza. Musicultura dà spessore
alla musica, ti fa crescere come uomo oltre che come artista,
quindi sono contento di averci partecipato e di aver vinto poi
con una canzone molto importante che parlava appunto di
problemi alimentari.
Povia
34
(Vincitore assoluto Musicultura 2003)
Per me Musicultura rappresenta l’inizio della
mia musica, perché mi ha dato la possibilità
di farla ascoltare. Avevo trovato la
proposta di questo festival assolutamente
in linea con quello che avevo voglia di
fare e poi bastava veramente poco:
mandare una cassetta, c’era una giuria
seria, si preoccupavano di risponderti
anche se andava male. Andandoci poi
ho verificato il livello di serietà e anche di passione.
Per me è stato l’avvio assoluto, nel senso che prima scrivevo, scrivevo
canzoni da quando ero pre-adolescente, però le scrivevo per me. Quando
ho visto il bando del festival ho pensato che fosse per la prima volta una
cosa seria e aperta, una vera volontà di conoscere lo stato della musica
popolare in Italia, abbinandolo fra l’altro alla poesia.
Gian Maria Testa (Vincitore assoluto Musicultura 1993 e 1994)
”
Ai lettori la possibilità
di scegliere un vincitore
”
Musicultura è stato il mio trampolino di lancio verso la musica di qualità.
Qui ho avuto la possibilità di presentare due canzoni che non erano
conosciute ancora dal grande pubblico anche se il mio album è uscito nel
settembre di quell’anno, il 2005. “Studentessa universitaria” poi è stata la
canzone premiata che ha vinto anche il premio della critica. Diciamo che
Musicultura è stata come una pacca sulle spalle, una sorta di in bocca al
lupo per tutta la carriera che poi è sbocciata da quell’estate. Ho voluto
portare a Musicultura l’altra mia faccia, quella più intimistica, più poetica
rispetto al successo di “Vorrei cantare come Biagio”.
Le selezioni che fanno Ezio Nannipieri e Piero Cesanelli sono veramente
accuratissime
e rappresentano quello che sono le vere tendenze
della canzone d’autore. Ogni volta che un ragazzo
mi si avvicina con un demo o con un cd, io
consiglio sempre di iscriversi a questo concorso.
È forse l’unico festival, l’unico concorso per
giovani cantautori “pulito” in Italia.
Simone Cristicchi
(Vincitore assoluto Musicultura 2005)
Radiocorriere Tv
Per il sesto anno consecutivo il Radiocorriere Tv e Musicultura confermano la
propria partnership.
A partire dal 26 marzo fino al 30 aprile, sulle pagine del Radiocorriere Tv, lo
storico magazine Rai di informazione televisiva, sarà disponibile un tagliando di
voto per scegliere uno degli otto vincitori di Musicultura 2008. Basterà ritagliarlo,
compilarlo e spedirlo, entro il 30 Aprile, a: Musicultura, Corso Persiani 36 –
Recanati. Saranno ritenuti validi i tagliandi che perverranno entro quella data.
I lettori che voteranno parteciperanno all’estrazione di originali premi (gadget,
cd,…) a ricordo della XIX edizione del Musicultura Festival.
5
vincitori
2
vincitori
1
vincitore
”
35
16 finalisti
16 finalisti
“
“
CD Compilation 2008
Per i 16 finalisti un produttore discografico degno di nota:
la Camera di Commercio di Macerata
I sedici finalisti del concorso sigillano la loro esperienza nel festival con un album: una prestigiosa
compilation che ha in precedenza raccolto ed accolto la musica innovativa di decine di pregevoli
autori. Artisti del livello di Simone Cristicchi, Povia, Giua, Gianmaria Testa, Amalia Grè, Pacifico,
e tanti altri, in qualità di finalisti delle scorse edizioni della manifestazione, hanno fatto parte
in passato di questo progetto musicale che ogni anno riunisce le proposte più interessanti del
festival.
Il cd è prodotto in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata e con l’Imaie.
Cosa c’è nel cd? C’è “sentimento, romanticismo… Un moderno realismo percussivo che ci
emoziona” a detta del Direttore artistico Piero Cesanelli. Canzoni “diverse”, che tra delicate
atmosfere e graffianti interpretazioni vanno dalla ballata malinconica, al suono country-acustico,
passando attraverso accordi jazz e poetiche melodie. Se le sedici canzoni possono essere
ascoltate anche sul sito www.musicultura.it, su www.myspace.com/musicultura
e www.radiouno.rai.it, con il cd acquistano un significato incomparabile.
Con l’uscita di questo cd compilation, tutti i sedici finalisti contribuiscono a disegnare il ritratto
della XIX edizione di Musicultura.
Un disco frutto di una giusta ricetta di musica d’autore: un pizzico di sonorità d’oltreoceano, una
spolverata di passate melodie e il ricco condimento delle attuali influenze musicali.
In altre parole il futuro prossimo della musica italiana è qui. Per apprezzare la cultura della
musica, per ascoltare la musica della cultura.
Antonio Scarpone
36
Come Camera di Commercio faccio il mio
augurio alla 19° edizione di Musicultura, felice
di essere convinto sostenitore di questa
manifestazione che fa della qualità della
musica un emblema. Musicultura rappresenta
un’occasione importante per vivacizzare
la città, anche dal punto di vista turistico.
Elemento importante per noi è che grazie al
Festival, Macerata si mostra sia ai tanti artisti
che qui vengono ad esibirsi, sia al suo pubblico,
divenuto con gli anni molto sensibile alla
qualità, della musica e non solo.
Giuliano Bianchi
Presidente della Camera di Commercio
“
La Camera di Commercio ha deciso di sponsorizzare
un evento come Musicultura dapprima come semplice
contributo al vincitore della Targa della critica, e poi con
una partecipazione attiva di oggi. Abbiamo visto crescere
questa manifestazione che ha fatto un salto di qualità
enorme, vuoi per la ‘nuova’ location dello Sferisterio, vuoi
per la qualità che è cresciuta molto. Musicultura può dare
molto al nostro territorio. La Camera di Commercio non
deve occuparsi solo della promozione di imprese, ma ha
il compito di promuovere tutto ciò che è all’interno del
territorio, con tutte le sue eccellenze.
Mario Volpini,
”
Vice Presidente della Camera di Commercio
”
Musicultura è un evento che dà una visibilità nazionale ad una città
come Macerata che attraverso questo evento offre una vetrina
di tutte le realtà della provincia, dallo Sferisterio che è la nostra
“bomboniera” a tutte le attività non solo culturali. La Camera
di Commercio interviene in tutte le attività legate al territorio
soprattutto quando queste riescono ad attrarre un pubblico così
vasto ed eterogeneo. Un augurio a tutti i partecipanti!
”
Luca Bartoli
Rappresentante della C.C.I.A. di Macerata
Mario Volpini con Ezio Nannipieri e Mario Guadagno, segretario generale della
Camera di Commercio di Macerata
16 finalisti
16 finalisti
Musicultura e i finalisti
in giro per il mondo con Rai Italia
Antonella Sciocchetti conduttrice su Rai Italia (Rai International) di “Notturno
Italiano” e “Taccuino Italiano” è la portavoce di Musicultura all’estero,
dedicando nelle sue trasmissioni spazio agli artisti di questa edizione e
ripercorrendo i successi passati che hanno reso Musicultura un grande evento
anche fuori dal panorama nazionale.
Quali sono i gusti musicali degli italiani all’estero?
Sicuramente la tradizione italiana è legata alla melodia, le canzoni d’autore sono
molto apprezzate. Generazioni di immigrati che sono partiti anni fa cercando
fortuna e che ascoltavano le canzoni dal sentimento popolare, possono
ritrovare nella canzone d’autore quelle sensazioni. Un esempio, un pezzo che
sicuramente sarà molto apprezzato è “Dal Pincio” dei Verso Est, rappresenta
quel bel canto che non c’è più.
Quando è nato il rapporto con Musicultura e come si è consolidato?
Il rapporto con Musicultura è iniziato molti anni fa, quando ancora non si
chiamava così e si è consolidato negli anni con sempre maggiori collaborazioni.
Come pensa che Musicultura sia percepita dagli italiani all’estero?
Sicuramente Musicultura è percepito come un evento di nicchia, gli italiani
all’estero apprezzano la qualità che la canzone d’autore porta, il ricordo che
evoca.
Antonella Sciocchetti, inviata di Rai Italia per Musicultura
Dania Mattioli
Una grande novità affiancherà da quest’anno Musicultura: un progetto tutto italiano e primo nel
suo genere in Europa, darà spazio alla musica d’autore del festival, Downlovers.it.
I brani dei sedici finalisti potranno essere scaricati ad alta risoluzione dal sito www.dowlovers.it,
che, dopo una semplice registrazione, permette di scaricare gratuitamente e legalmente musica
di ogni genere grazie agli spazi pubblicitari che finanziano questa iniziativa. Una piattaforma
digitale dedicata ai lovers della musica con notizie, recensioni, community e video.
Una collaborazione importante, quella tra Downlovers e Musicultura, che sarà senz’altro
proficua per ampliare le possibilità di entrambi, un incontro tra tradizione e innovazione che,
come ha sostenuto il direttore generale di Downlovers, Riccardo Usuelli, ha come protagonista
la musica, “in un’ottica in cui la ricerca di qualità della musica si coniuga con l’accessibilità dei
contenuti per il pubblico”.
Abbiamo incontrato Valerio Porcelli e Chiara Santoro, responsabili del progetto. Downlovers, primo anno a Musicultura, come trovate questa manifestazione?
Splendida, il livello culturale della proposta lo trovo molto alto. L’accoglienza è straordinaria,
bellissima cornice, siamo molto orgogliosi di essere partner di questa iniziativa.
Avete ascoltato gli artisti, che ne pensate?
C’è una proposta veramente varia, ci sono artisti che magari hanno proposto cose più pop, altri
con lavori più ricercati, in ogni caso ognuna delle canzoni è nel suo genere, nella sua particolarità,
qualcosa di unico. È difficilissimo decidere quale sia la canzone migliore di questa edizione perché
son tutte belle.
L’idea di un portale che permetta di scaricare gratuitamente e legalmente musica di
ogni genere è stata difficile da realizzare qui in Italia?
È uno dei primi casi nel mondo. È un progetto che nasce da un’idea di due azionisti, uno è Kiver
nell’ambito della musica digitale e il gruppo It’s cool che si occupa della comunicazione di eventi.
L’idea è nata a metà del 2006 ed è riuscita a trasformarsi nel corso di un anno diventando un
progetto concreto, infatti proprio a settembre dell’anno scorso siamo riusciti ad andare on-line,
quindi questo già è stato un successo. Ci sono state delle case discografiche che subito hanno
dato il loro ok, la loro approvazione. Il successo dell’iniziativa è dovuto anche grazie a loro e agli
artisti famosi che sono stati i primi a crederci, non solo come fornitori di contenuto ma come
veri e propri partner di un’iniziativa che prima era solo su carta. Abbiamo superato i 180mila
utenti e speriamo di annunciare i 200mila entro l’estate.
Progetti futuri…
Con Musicultura abbiamo siglato un accordo per ben due anni
e speriamo di contiunuare la collaborazione. Per il momento la
nostra proposta al pubblico dei brani della compilation in digitale
inizia ora e andrà avanti per tutta l’estate, siamo molto fiduciosi
per il futuro.
Riccardo Usuelli, direttore generale Downlovers
in versione rock, per la campagna di
promozione del sito
Downlovers
Gli amanti della rete
possono scaricare
i brani finalisti.
Gratuitamente, legalmente
Dania Mattioli
Valerio Porcelli e Chiara Santoro, responsabili
Downlovers con, al centro, Angelica Gabrielli
38
39
gli otto vincitori
Il percorso è stato lungo e faticoso: le selezioni, cominciate nell’autunno scorso, hanno impegnato
il gruppo d’ascolto di Musicultura con numeri da capogiro, più di 1400 sono state infatti le
canzoni esaminate. I cinquanta concorrenti ritenuti più meritevoli sono quindi stati protagonisti
a febbraio delle Audizioni Live, dieci serate di intenso spettacolo al Teatro della Filarmonica
di Macerata, una vera e propria finestra aperta sulla creatività delle nuove leve della canzone
italiana. Poi è stata la volta di Camerino, dove i sedici finalisti sono stati ufficialmente presentati al
pubblico nel corso di un concerto al Teatro Marchetti, con l’amichevole partecipazione di Niccolò
Fabi, membro del Comitato Artistico di Garanzia. E infine, dopo due mesi di programmazione
dei brani finalisti sulle onde di Radio Uno, si
è giunti alla rosa degli otto vincitori: cinque di
loro sono stati scelti dal Comitato Artistico di
Garanzia, due dal pubblico di Radio Uno Rai
col televoto, uno dai lettori del Radiocorriere
per mezzo di tagliando voto.
I vincitori sono: Giacomo Barbieri, Marco
Giunti, Cristian Grassilli, Greenwich,
Jang Senato, Mines, Sandy Müller, Folco
Orselli.
L’“Anteprima Musicultura” che Radio Uno
propone in diretta dalla Sala A di Via Asiago
in Roma, è il battesimo ufficiale degli otto
vincitori. Un’occasione per accostarsi alle
loro personalità e ascoltare rigorosamente
live le loro canzoni, in attesa di risentirle il
13, 14 e 15 giugno nella cornice dell’Arena
Sferisterio di Macerata.
Solo lì conosceremo il vincitore assoluto,
al quale andranno i 20.000,00 euro del
Premio UBI – Banca Popolare di Ancona.
Ricchissimo il programma, che assieme
ai vincitori vedrà protagonisti sul palco
tanti ospiti pronti a regalare a Musicultura
una testimonianza artistica diversa dalla
routine promozionale: Stefano Bollani,
Baustelle, Mariangela Gualtieri, Irene
Grandi, Marlene Kuntz, La Crus, Giovanni
Giusto con il Coro del Monte Per
alba, Enzo Jannacci, Giorgia, Le Vibrazioni,
Peppino di Capri, Mariano Deidda, Mario Biondi, la leggenda del folk, Odetta…
Un caleidoscopio
musicale
Maria Laura Pierucci
40
41
8 vincitori
L’annuncio ufficiale
dagli Studi Rai
di via Asiago, Roma
8 vincitori
La conferenza stampa di presentazione della XIX edizione del Musicultura Festival era fissata alle
ore 12.00 nella Sala A degli studi di Radio 1 Rai in Via Asiago. All’arrivo le nostre menti stanche
e un po’ spaesate sono state travolte da un vortice di voci, suoni e rumori. Il parlare frenetico di
tecnici ed organizzatori, mentre gli artisti intonano melodie già note, il movimento indaffarato di
registi e fotografi ci hanno trascinato in una dimensione di piacevole euforia. Eravamo nel pieno
di quest’avventura. Ne respiravamo e ne assaporavamo l’importanza. Ancora di più.
Quando Piero Cesanelli ha preso la parola lo ho fatto in modo semplice, spontaneo come
in una conversazione informale. Ha presentato gli otto vincitori che di volta in volta si sono
alzati emozionati, poi ha introdotto gli interventi di coloro che hanno collaborato per la buona
riuscita del Festival: l’Assessore alla Cultura del Comune di Macerata Massimiliano Bianchini,
l’Assessore alla Cultura della Provincia di Macerata Alessandra Boscolo, il Rettore dell’Università
di Camerino Fulvio Esposito e la professoressa Barbara Pojaghi per l’Università degli Studi di
Macerata, Carlotta Tedeschi caporedattrice cultura e spettacoli Radio Uno Rai.
Nuovo conduttore delle serate alle Sferisterio: Daniele Bossari, che in conferenza stampa ha
riservato parole di grande apprezzamento per l’evento, impaziente di godere del clima stimolante
e festoso della manifestazione. Al termine della Conferenza mentre un ricco buffet ha accolto
pubblico e giornalisti, al piano superiore gli 8 vincitori sono stati invitati a sorpresa da Fiorello e
Baldini in diretta radiofonica con “Viva Radio Due”. Un piacevole fuori programma per queste 8
nuove proposte della musica italiana, in procinto di calcare il palco dell’Arena Sferisterio di Macerata.
Gloria Rampichini
“
“
Conoscevo Musicultura per la sua fama e il
suo spessore non solo musicale ma anche
culturale. Quindi, quando me ne hanno
offerto la conduzione, ho fatto un salto di
gioia al pensiero di inserire il mio nome
negli annali, anche solo in quelli della XIX
edizione, del Festival. Quello che mi preme,
del resto, è celebrare, dare visibilità alla
musica nuova, come pure ho fatto nella
trasmissione di Raidue, Scalo 76, con un
apposito contest su Myspace. Al di là dei
nomi noti, infatti, sia italiani sia stranieri che
saranno presenti sulla scena, amici artisti
che avrò il piacere di rivedere e salutare,
la priorità è sicuramente quella di dare
spazio al fermento, al sottobosco di nuove
tendenze che lo merita.
Daniele Bossari
”
Musicultura è una
manifestazione che tanto
merito ha avuto grazie ai
suoi collaboratori e a chi la
conduce. Siamo pienamente
convinti nel rinforzare questo
appoggio perché Musicultura
è una realtà importante,
in più marchigiana
come la nostra Banca.
Corrado Mariotti
Presidente di Ubi
Banca Popolare di Ancona
“
”
Il mio primo incontro con Musicultura è stato un bel po’ di anni
fa, quando l’Imaie aveva da poco cominciato a sostenere l’iniziativa.
Mi colpì l’alto livello di qualità, l’ambientazione nella bocciofila di
Recanati si poteva definire… originale, ma un po’ mortificata. Poi:
BUM!!! È arrivato lo Sferisterio di Macerata, uno degli spazi più
belli del mondo e così, contenuti e contenitore sono diventati un
tutt’uno. Si può dire senza dubbio che il Festival di Musicultura è
nel suo genere l’evento più importante d’Italia (certo, c’è ancora
Sanremo, che però è un’altra cosa, meno raffinata). Ho continuato
a partecipare per consegnare a nome del mio Istituto il premio
per la migliore interpretazione. Con sempre maggiore piacere
condividiamo con gli artisti e gli organizzatori i meravigliosi tre
giorni di festa, incontri e cultura di questo cenacolo intellettuale.
Stefano Torossi
rappresentante Imaie
42
”
8 vincitori
8 vincitori
Diretta live
Gli otto vincitori in concerto a Radio Uno Rai
Musicultura sbarca con la sua carovana di entusiasmo negli studi Radio Rai di via
Asiago in Roma. La città eterna che continuamente si rinnova, dopo aver ospitato la
conferenza stampa presieduta dal patron Piero Cesanelli, la sera stessa, alle 21.00 ha
trasmesso sulle onde di Rai Uno Rai il concerto live degli otto vincitori. A presentare
la serata i conduttori delle trasmissioni che in queste settimane hanno seguito la
gara radiofonica: Errica Bonaccorti, Gianmaurizio Foderaro, Carlotta Tedeschi, Alma
Grandin, Silvia Boschero, Barbara Tommasino.
A rendere ancora più piacevole la serata l’esibizione di Pilar, vincitrice assoluta
dell’edizione 2007, che ha interpretato due grandi classici della canzone italiana
“Caruso” e “Il cielo in una stanza”, non nascondendo l’orgoglio d’aver vinto un
festival così prestigioso: “Sicuramente vincere Musicultura è stato un grande passo: ho
raggiunto una credibilità che posso spendere in più maniere, fronteggiando anche una
certa aspettativa che voglio mantenere. Per me è stato fondamentale anche perché
credo che questo premio sia la via giusta per entrare nel circuito dei cantautori”.
Per Piero Cesanelli “la serata è andata molto bene. Nel corso della gara sono
arrivate molte telefonate dai telespettatori, questo può voler dire solo che le canzoni
piacciono e riescono a sensibilizzare un pubblico anche non sempre attivo verso
la musica leggera. I nostri artisti hanno dimostrato su un palco così importante
di essere dei veri e propri professionisti, senza mancare di nulla, incominciando
dalla vincitrice dello scorso anno, Pilar che ha chiuso e aperto la serata in maniera
egregia. Dedico il mio lavoro sostanzialmente a questo scopo: portare in trionfo sul
palcoscenico dell’Arena Sferisterio di Macerata la canzone d’autore di qualità”.
Gianmaurizio Foderaro, Errica Bonaccorti e Piero Cesanelli. A destra
anche Alma Grandin Barbara Tommasino e Silvia Boschero.
Carlotta Tedeschi con l’ospite a sorpresa della serata, Enzo Decaro
Piero Cesanelli con Miche Campo (Ubi) e l’assessore Massimiliano
Bianchini, Pilar con il produttore Beppe D’Onghia
Antonio Scarpone
Pilar, ospite al concerto di presentazione
degli otto vincitori negli studi Rai
44
45
8 vincitori
8 vincitori
Sc
elto da
Marco Giunti
Comitato
Artistico
ia
di Garanz
La musicalità del proprio pensiero
Giacomo Barbieri
Il sorriso ironico della luna sospeso nel buio della notte
Giacomo Barbieri è nato a Bologna, ma si sente a casa anche fra i colli marchigiani:
già finalista dell’edizione 2007, questo cantautore emiliano considera Musicultura
l’ambiente ideale per esprimere la sua carica originale. La canzone che lo ha fatto
vincere è una ballata toccante, che rappresenta la sua evoluzione dall’ispirazione
ludico-ironica alla riflessione esistenziale, perché anche lui, come la luna
protagonista del suo pezzo, ha un volto nascosto.
Hai vinto con la canzone “Ma come fa la luna”, premiata anche dal Comitato
Artistico.
Ma come fa Giacomo Barbieri a piacere così tanto a Musicultura?
Dopo la canzone dell’anno scorso “Lumache”, il pezzo di quest’anno rappresenta
un altro Giacomo, o meglio, sono sempre io, ma ho espresso un altro aspetto della
mia creatività. Se mi concedete un po’ di autocelebrazione, credo che di me piaccia
il binomio sincerità ed esperienza. Oggi ho inoltre degli ottimi collaboratori, molto
validi, ed anche Musicultura mi aiuta nel mio percorso. Questo Festival è un modo
oltre che per “arrivare”, anche per “andare”, per migliorare.
Cosa rappresenta per te la luna?
È un’immagine di me, dell’artista. Cerco di essere prudente quando uso la parola
“artista”, specialmente se la riferisco a me stesso. La luna può rappresentare anche
te, gli altri: è l’immagine di come vivono gli esseri umani in generale, sospesi.
Cos’è per te Musicultura?
Una partita ad un bel tavolo, sul quale, tra una
carta e l’altra, c’è sempre tempo per gustare
in compagnia un buon bicchiere di vino rosso,
come piace a me.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per me Musicultura è talmente importante che
non riesco a vedere oltre. Questo, per me, è il
dono della musica: far coincidere il futuro con
il presente. Non andiamo oltre, pensiamo al
prossimo minuto.
Un artista poliedrico che si definisce un “cantattore” e si presenta semplicemente
come la voce di se stesso. Dopo quattro anni di esperienze artistiche a
livello teatrale Marco Giunti è tornato ad una delle sue più grandi passioni, la
composizione nel campo musicale. Il risultato è stato subito di grande prestigio: è
uno degli otto vincitori di Musicultura, avventura affrontata per “conoscere gente” e
far ascoltare ad altri i suoi pensieri.
Le note e le canzoni sono sempre state una componente fondamentale
nella tua vita, delle compagne di viaggio che non ti hanno mai lasciato.
Ma secondo te a cosa serve la musica?
Forse serve a noi che siamo un po’ frustrati. Io la ritengo necessaria per vivere e
per sopravvivere. Anzi, più che altro sto lottando perché sia così e per ora ce l’ho
fatta, ma è dura soprattutto in questi anni di crisi discografica. Io non mi scoraggio,
d’altronde Musicultura rappresenta sicuramente una speranza per chi crede nei
circuiti alternativi della diffusione musicale. Trovarsi qui per me è quindi significativo
e molto gratificante.
Sei un artista che si muove tra vari generi e hai uno stile non facilmente
inquadrabile. È più difficile per uno come te trovare spazio nel panorama
musicale?
All’inizio paradossalmente credevo che fosse un vantaggio. Ma più cose fai e più è
difficile che ti propongano strade da seguire, non solamente nel campo musicale ma
nella vita in generale. Io faccio anche altre cose, mi occupo di teatro e tengo anche
corsi di canto popolare toscano, una disciplina che mi lega fortemente alla mia terra.
Certamente non mi dispiacerebbe affatto fare qualche serata in più con le mie
canzoni.
Se un giorno ti trovassi a dover scegliere una sola attività da svolgere che
cosa preferiresti fare?
Credo che sceglierei la cosa che in quel momento ho più voglia di fare. Attualmente
sto pensando a come proseguire il mio percorso musicale dopo Musicultura ma
non voglio avere troppa fretta: penso che dovrei prendere del tempo per riflettere,
soprattutto ora che sto diventando papà di una bambina. L’importante è essere
arrivato molto avanti con la competizione e essersi fatti conoscere. Ovviamente
essere stato scelto come uno degli otto vincitori è un traguardo importante, ma
questo deve essere visto solamente un punto di partenza. Per ora so soltanto che i
cantanti continuano a considerarmi un attore, e gli attori un cantante!
Sc
elto da
Comitato
Artistico
ia
di Garanz
Ivan Braidot
Caterina Melappioni
46
47
8 vincitori
8 vincitori
Il ventinovenne Cristian Grassilli ha all’attivo due album e oltre 130 canzoni. Nel brano che
gli ha permesso di arrivare tra gli otto vincitori, il cantautore e pianista emiliano racconta la
quotidianità della sua città d’adozione, spaziando fra sonorità jazz e ritmi africani
Cristian, sei stato scelto sia dal comitato artistico di garanzia che dal pubblico di
Radio Uno. Cosa pensi li abbia colpiti della tua canzone?
Sono state due enormi soddisfazioni: il fatto di essere stato scelto da una giuria specializzata
appaga il bisogno di conferme tecniche che ogni artista porta con sé, anche se non si può
certo prescindere dal giudizio del pubblico. Credo che uno dei punti di forza della mia canzone
sia il suo ritmo molto lento: ho costruito un blocco armonico che si ripete cinque volte e
che permette all’ascoltatore di lasciarsi cullare dalla melodia. Le mie strofe sono una serie di
pennellate che aiutano ad immaginare le diverse scene che descrivo.
Nei tuoi brani si distinguono sonorità jazz, ma è forte anche l’influenza della musica
africana. Come concili le due tendenze?
Ci sono aspetti diversi della mia personalità che trovano espressione in generi diversi. Il jazz
richiede una grossa preparazione tecnica, mentre la musica africana è molto più istintiva e
comunicativa. Mi piace attingere da entrambi, contaminando linguaggi e ritmi diversi. “Sotto i
portici di Bologna” è una ballata che dal punto di vista armonico
deve molto al jazz.
Ti senti più musicista o più psicologo?
La psicologia e la musicoterapia sono state
fondamentali per la mia maturazione personale
Portici di Bologna”
ed artistica, mi hanno aiutato a conoscere me
stesso e a lavorare meglio. Senza di esse, non
sarei riuscito a scrivere molte delle canzoni
che ho scritto. Sicuramente la partecipazione a
Musicultura mi fa sentire un po’ più musicista:
è un’opportunità per calarsi nel mestiere del
musicista, un’occasione che mi viene fornita per
far ascoltare la mia musica. Non la vivrò come
un esame, ma come una grande opportunità che
mi è stata concessa. L’unica mia preoccupazione
sarà di cercare il modo più efficace per
raccontare agli altri qualcosa di me stesso.
Cristian Grassilli
Un musicista-psicologo “Sotto i
Francesca Xefteris, Matteo Locasciulli, Alessandro Talia e Andy Bartolucci, ovvero i Greenwich, sono i
più giovani degli otto vincitori del concorso, eppure sono stati selezionati a Musicultura con il brano
più vintage del loro repertorio: “Anni 70”. Dopo aver aperto i concerti di Elisa, prossimamente ad
accoglierli sarà il palco di Ligabue. Prima però c’è lo Sferisterio da superare…
I Greenwich, per la prima volta allo Sferisterio: come vi approccerete a questo nuovo e
insolito parterre?
Penso che, aldilà delle apparenti differenze, esista un minimo comun denominatore che collega tutti
i tipi di ascoltatori a cui fino ad oggi ci siamo rivolti. Il nostro obiettivo principale, quando saliamo
sul palco, è divertirci e far divertire. Nel momento in cui la nostra spontaneità arriva al pubblico,
sappiamo che l’esibizione ha raggiunto il suo fine. Allo stesso tempo è vero che una platea semiteatrale, come quella che offre l’Arena ci pone dei limiti, rispetto ad un pubblico di centinaia di ragazzi che si agita e balla sotto al palco di un
locale come il Rolling Stone. Per un gruppo rock come noi risulta quindi più difficile stabilire quell’empatia, quel feeling che è necessario durante
l’esibizione. D’altro canto sappiamo che lo Sferisterio è ricco di sorprese e il pubblico sarà sicuramente una rivelazione.
Il topos di Anni ‘70, il brano con cui vi presentate a Musicultura, è la voglia di cambiamento e rivoluzione degli schemi culturali
e sociali dominanti di quegli anni. La vostra musica è animata da quegli stessi intenti?
Il desiderio di cambiamento è comune ad ogni ragazzo della nostra età. Noi esprimiamo attraverso la musica questa voglia di modificare e
plasmare il mondo ma crediamo, che ognuno possa manifestare il suo intimo ideale di rinnovamento, applicandosi con dedizione in ciò che fa
ogni giorno, in qualsiasi dimensione, sia essa artistica o professionale in genere. Anni ‘70 quindi vuole essere un tentativo di recupero di certi
ideali, tra cui anche la voglia di condividere e confrontarsi in una realtà artistica e intellettuale, che per la sua vitalità, si scopriva un laboratorio,
una fucina di idee che a prescindere dai
diversi credo politici e culturali era animata
da una convinzione e da un impegno
elto da
profondi. La nostra generazione non ha
Sc
nulla da invidiare a quella degli anni ‘70,
Comitato
anche noi possiamo cambiare veramente
Artistico
le cose, basta che ce ne venga data la
ia
Il meridiano zero del nuovo
di Garanz
possibilità. Musicultura rappresenta allora
orizzonte musicale italiano
un’opportunità importante da questo punto
di vista. Un punto di partenza non solo per
noi artisti ma, speriamo per tutti i ragazzi
che collaborano come redattori o volontari
mettendosi realmente in gioco.
Greenwich
Claudio Ricci
Giancarlo Falcioni
elto da
Sc
Artistico
Comitato
a
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di G nzi
blico
e dal pub
no Rai
di Radio U
48
49
elto da
Comitato
Artistico
ia
di Garanz
Jang Senato
Fusione di suoni made
in Bagno di Romagna
Jang Senato è il progetto di 5 creativi di Bagno
di Romagna, all’insegna di una costante fusione
tra suoni acustici e intromissioni elettroniche:
“Sono più di dieci anni che nel mondo dei
suoni investiamo gran parte delle nostre forze,
questa passione per la musica che per un
verso ci ha salvato la vita, ci ha anche precluso
l’accesso a possibilità lavorative più sicure, ha
compromesso a volte i rapporti con le famiglie,
con le fidanzate, con l’università e, cosa
sicuramente dolorosissima, con il denaro in
generale; se adesso raccogliere qualche frutto
ci spaventasse saremmo come minimo dei
cretini. Quindi: avanti tutta!”.
Come è nato il vostro gruppo?
Diciamo che è stata un’unione naturale
all’insegna dell’amicizia. Ci siamo trovati a
parlare di certe cose, ad avere idee simili ed abbiamo pensato di cominciare questo progetto. Sostanzialmente a far canzoni sono capaci tutti, ma
a gestirle in modo creativo è difficile che possa riuscirci una persona singola. Vivere un’idea tutti insieme può essere un modo per svilupparla in
maniera sperimentale, in modo originale.
In un’intervista dichiarate di ricercare “la musicalità naturale delle parole”…
Ci sono parole fonetiche che nascono insieme alla melodia naturalmente, e queste cose noi le fissiamo, come dei paletti su cui elaborare i testi.
Non vogliamo partire da una storia o comunicare un tot di cose. Noi, partiamo da un fiocco di neve perché la neve ci comunica a noi qualcosa e
poi proviamo a riportarlo alla gente, in termini di suono, naturalmente.
E “Lamericano” da dove è partito?
L’Americano è una vicenda semplicissima, un brano in linea con un certo modo di pensare la
musica italiana, dove la melodia è intesa come una spontaneità che sgorga praticamente dal
nulla.
E che vi ha portato fino a Musicultura…
Ci sembrava una chimera una volta, invece quest’anno la vediamo in faccia, ecco, siamo contenti.
Finalmente una manifestazione organizzata, attenzione per i musicisti e sicuramente un buon
livello artistico di tutti gli artisti, un’ottima impressione direi.
Dania Mattioli
Mines (Maurizio Minestroni) dopo aver vissuto per molti anni tra l’Italia e l’estero oggi vive
e lavora a Recanati, sua città natale, dove si occupa del suo studio di registrazione e trova
ispirazione per le sue canzoni, ironiche, irriverenti e spietate. Finalista a Musicultura nel 2005 con
“Per diventare gay”, brano tanto amato da Piero Chiambretti (Markette) e da Fiorello e Baldini
(Viva Radio Due), è pronto ora far danzare lo Sferisterio con un nuovo tormentone, molto poco
politically correct: “Caldi estivi”.
“Caldi estivi” è un ironico quadro della società contemporanea: perché d’estate “vedi nero”?
La mia non è una critica sociale mirata, è più che altro l’espressione di un disagio, che avverto
soprattutto d’estate, che vedo nelle spiagge affollate, nel “divertimento per forza”, nella sofferenza
della gente che vive tutto in modo frenetico, rendendo stressanti anche i momenti di relax.
Non mi piacciono le cose che fanno tutti perché non mi sono mai unito alla moltitudine, ho sempre cantato fuori dal coro. Credo che l’intento
provocatorio di questo brano si sia colto. Una musica molto orecchiabile fa da cornice a un testo cinico e un po’ arrogante. Il fatto più curioso è
che ho scritto questa canzone la scorsa estate, dopo che mi era stato chiesto di comporre un tormentone estivo.
Ti definisci un “anti”: è in questo concetto che racchiudi il valore della libertà?
Certo. “Anti” per forza. La situazione musicale come quella politica non sono belle. Non sono realtà alle quali posso omologarmi, quindi vorrei
continuare ad essere me stesso e sentirmi
libero. Le frasi provocatorie rivolte al mercato
discografico sono tese a denunciare una realtà
musicale fatta di canzoni che durano una
sola estate per poi cadere nel dimenticatoio
Provocazione, grinta e una pennellata
perché prive di contenuti. Il momento più
a tinte forti della società contemporanea
bello della mia attività è quando sono solo nel
mio studio e scrivo: quella è la mia isola felice.
“Solito pensiero negativo e vacanziero”
anche per l’estate che sta arrivando?
Spero che la prossima estate sarà meglio
di quelle precedenti. Intanto canterò allo
Sferisterio e sarà una grandissima emozione
perché è la prima volta che ne ho l’occasione.
Poi si vedrà.
Mines
Gloria Rampichini
ce
lto dal
di
pubblico
o
Radio Un
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Sc
..
Sandy Muller
La realtà vista
con occhi sinceri
Con il brano “La grande stella” la giovane artista esprime se stessa con onestà e genialità, incanta
e convince con la sua delicatezza. L’artista italo-brasiliana, cresciuta con la musica e per la musica,
racconta il quotidiano attraverso la sua personalissima interpretazione. Con all’attivo due dischi e
numerose partecipazioni, non contiene la trepidante attesa di calcare lo Sferisterio.
Sandy, come si sta a Macerata tra gli otto vincitori?
Non ero mai entrata allo Sferisterio: un posto bellissimo. Essere tra gli otto vincitori è una
grande vittoria e una grande soddisfazione personale. In ogni caso ripartirò da qui con una
grande emozione.
Come è nato il tuo amore per la musica? Io sono figlia di italo-brasiliani, che una volta
sposati sono tornati a vivere in Italia. I miei genitori ascoltavano molta musica, soprattutto
brasiliana, che aveva un forte legame con la loro terra di origine, quindi io respiro musica da
quando sono nata. Non ho un solo ricordo d’infanzia che non abbia una canzone come colonna
sonora.
Credi che in un qualche modo ti abbia condizionata?
Per me è un mezzo per entrare in contatto con gli altri e che mi ha sempre accompagnato da
quando sono piccola. Non so se la musica mi abbia cambiata, ma sicuramente mi ha sostenuta
in tutta la vita. Sono altrettanto convinta che la musica stessa possa cambiare le persone
coinvolgendo la personalità, i sentimenti e le emozioni più intime di ognuno.
In merito alla tua partecipazione a Musicultura, cosa pensi che di te abbia fatto
colpo?
Io spero sinceramente che sia stata l’onestà della proposta musicale, perché in genere questa è
la mia tendenza. A me non interessa calarmi nel ruolo della cantante, non mi sforzo di piacere.
Canto perché sento il bisogno di trasmettere sensazioni a chi vuole ascoltarle.
Antonio Scarpone
Raffinato e poliedrico interprete, ha iniziato a suonare il primo blues all’età di 14 anni e ha fatto
parte di numerose band prima di approdare al Festival di Sanremo con i Caligola, con cui ha aperto
anche i concerti di Zucchero e di Tina Turner, per arrivare ad nuova formazione “La stirpe di
Caino”, progetto nato con l’intento di creare una sinergia tra blues e folk.
Quale è stato il percorso che ti ha condotto alla pubblicazione del Cd da cui è tratta
la tua canzone?
La mia band – Pepe Aragonese (tromba), Paolino Negramandi (bassista), Sergio Cocchi (tastierista),
Giovanni Giorgi (batterista) – è composta da musicisti provenienti dal jazz che mi hanno permesso
di ottenere dinamiche molto particolari. Ci siamo messi on the road, fino ad incontrare la LifeGate
che ha aperto un’etichetta appositamente per me, realizzando La spina, un disco ‘dixie-blues’, che
racconta delle storie sfruttando il mio immaginario su Milano – una bellissima donna che bisogna
andare a cercare... un po’ fredda, certo, ma che nasconde altissimi momenti di poesia. Nell’arco
della mia vita, ho seguito tutti i suoi cambiamenti e da queste osservazioni è nato anche Milano
Babilonia dal linguaggio un po’ funk, un po’ rock.
La tua è una musicalità a metà strada fra esperienze biografiche e percorso
professionale...
Ho incontrato gente che mi ha ispirato, perché l’ispirazione viene sì da luoghi esterni ma anche
da luoghi tuoi, interiori che, nell’emergere, trasfigurano, rielaborano e restituiscono immagini,
suggestioni e suoni che poi si riversano in note, nella musica che così può risultare più riflessiva
come anche più sfacciata.
La canzone con cui ti presenti a Musicultura anche dal punto di vista coloristico
offre immagini piuttosto realistiche….
Mi piace raccontare il lato surreale tanto quanto il lato realistico della vista: dal bicchiere
d’acqua lasciato per la notte sul comodino alle calze smagliate indossate dalla mia donna.
La canzone che celebra l’amore non fa per me. Mi piace scovare dettagli che diamo
un sapore autentico al sentimento che canto. La mia canzone parte dall’autunno
per arrivare alla primavera, mi piace cantare di cose vere, tangibili: perfino il kleenex
dell’amore. Mi piace pensare di rivolgermi a gente di qualunque età: ai giovani, certo,
ma anche ai meno giovani nella speranza di trasmettere loro questa sensazione di
familiarità, questo comunissimo sentimento che tutti conosciamo.
Sc
elto da
Comitato
Artistico
ia
di Garanz
Maria Laura Pierucci
Folco Orselli
S
In un flusso ininterrotto di pensieri e suggestioni
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lto dai
Lettori di
riere
Radiocor
TV
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