Album XIX Edizione in collaborazione con Redazione Unimarche presenta Album XIX edizione in collaborazione con la Redazione Unimarche XIX Edizione Realizzato da Associazione Musicultura Corso Persiani 36 - 62019 Recanati (Mc) www.musicultura.it [email protected] In collaborazione con: Contributi fotografici: Massimo Zanconi, Valentino Paoletti, dello Studio di Macerata Walter Mandolini e Andrea Pompei Si ringraziano inoltre: Fabio Fois, Leonardo Rilaldesi, Marco Tamburrini, Sara Valastro e Francesca Valeri Sciuscià A cura di: Angelica Gabrielli Assistenti di Redazione: Martina Luca, Alessandro Montagnese Tutor di redazione per UniMC: Giorgio Cipolletta Correzione bozze: Federica Menghini Si ringraziano inoltre: Anna Petruzzi, Francesca Marchetti, Alessandra Olive e Carlotta Tringali per la loro preziosa collaborazione Coordinamento tecnico: per Bert & Associati Simone Domizioli Redazione Ivan Norbert Braidot, Valentina Capannelli, Valentina Corinaldi, Giancarlo M. Falcioni, Fabio Grillo, Dania Mattioli, Caterina Melappioni, Maria Laura Pierucci, Katia Pizzulli, Gloria Rampichini, Claudio Ricci, Antonio Scarpone Grafica e impaginazione: Alberto Brandi Stampato presso: Tipografia Simboli - Recanati (MC) I sostenitori del Festival Pr oj ect Pa r tner Indice E nt i Comune di Macerata Provincia di Macerata Regione Marche Ministero per i Beni e le Attività Culturali CAMERA DI COMMERCIO Industria Artigianato Agricoltura Macerata Medi a Par tner s Partner Editoriale Partner Controra Partner sostenitori IL CONCORSO.................................................................................8 Audizioni Live...................................................................................9 16 finalisti........................................................................................ 22 8 vincitori....................................................................................... 38 IL FESTIVAL.................................................................................... 52 La controra.................................................................................... 56 I concerti in piazza....................................................................... 59 Il libro nel cortile.......................................................................... 63 I DiVini Versi................................................................................... 66 Le serate finali............................................................................... 72 13 giugno........................................................................................ 73 14 giugno........................................................................................ 82 15 giugno........................................................................................ 96 Dopo festival...................................................................................... 110 Partner tecnici Si ringraziano Backstage............................................................................................ 114 Lo Staff di Musicultura ................................................................... 120 Sciuscià................................................................................................ 126 Un grazie speciale alla società filarmonico drammatica di MACERATA Si ringraziano inoltre: Artis Cibaria, Bartoli Moto, Europcar - Adriatica Autonoleggio, Frapiccini Costruzioni, Freddo Edilizia, I.T.G. “A. Bramante” di Macerata, Land Rover - Mosca s.r.l., Meeting Informatica, Mivar Casamassima, Noiza s.r.l. CONSULENZA TECNICA CARGO SRL Dentro la musica Frutto della collaborazione con le Università di Camerino e Macerata, dell’attiva partecipazione degli studenti universitari e del preziosissimo contributo dei fotografi di di Musicultura, Sciuscià compie con questo Album XIX edizione il suo quarto anno di vita e lo fa “alzando il volume”. In questa nuova edizione, come per gli Sciuscià News pubblicati nel corso del 2008, con Alberto Brandi, graphic designer, ci siamo divertiti a giocare con i colori, ad incorniciare gli articoli e le interviste con nuovi dettagli grafici, così da evidenziarne il contenuto, sottolineare il carattere speciale di ogni pezzo. Speciale perché scritto e redatto da un punto di vista privilegiato, come è quello dei giovani redattori che hanno collaborato a questo progetto, dietro le quinte, nel cuore della manifestazione: semplicemente, dentro la musica. In queste pagine a prendere piede è dunque il volto giovane di Musicultura, per nulla ingessato e formale: una Musicultura che canta a squarciagola la meraviglia del poter fare della bella musica, perché la vive, la ascolta e dunque sente l’esigenza di raccontarla. Qui esplode quel sentimento intenso e viscerale che contagia chiunque metta il naso in questa oasi della musica italiana. Non c’è nulla di più imponente, di emotivamente ingombrante, di totalizzante per artisti, concorrenti, ospiti, organizzatori e pubblico, della voglia e del desiderio appassionato di immergersi dentro una bella canzone e di farlo in un contesto libero come quello di Musicultura, svincolato da sovrastrutture discografiche imposte. Originalità, ricchezza culturale, sperimentazione artistica, confronto con la tradizione: sono questi alcuni degli ingredienti che si possono respirare in questa riserva protetta e illuminata che non bada alle etichette ma si lascia emozionare semplicemente dalla qualità, che dà la possibilità al pubblico di conoscere il nuovo, alle nuove proposte di emozionare e di incontrare gli artisti più affermati, e a questi di sentirsi liberi di condividere la musica che loro amano. Perché tutto ciò sia possibile sono tante le persone che ogni anno lavorano per il festival e credono in questa manifestazione: un grazie va a tutti i collaboratori, ai volontari, agli amici della Rai, alle istituzioni e agli sponsor che immancabilmente danno il loro appoggio e il loro sostegno, edizione dopo edizione. In particolare, un grazie sincero va a Orion, al Presidente Oddo Torelli e ad Andrea Gabrielli per l’affettuosa fiducia dimostrata abbracciando questo progetto, perché hanno avuto il “coraggio” di investire su un progetto giovane, fatto dai giovani. Da questi giovani: Ivan Norbert Braidot, Valentina Capannelli, Valentina Corinaldi, Giancarlo Falcioni, Fabio Grillo, Dania Mattioli, Caterina Melappioni, Maria Laura Pierucci, Katia Pizzulli, Gloria Rampichini, Claudio Ricci e Antonio Scarpone. A tutti loro, a Walter Mandolini, Valentino Paoletti, Andrea Pompei, Massimo Zanconi e agli altri fotografi “accorsi” in aiuto, ad Alberto Brandi e a tutti i collaboratori, attenti compagni di viaggio, un ringraziamento speciale e i miei complimenti per l’ottimo lavoro svolto. Un’ultima dedica infine a tutta la “famiglia Musicultura”, in particolare agli infaticabili Piero Cesanelli ed Ezio Nannipieri. Da sempre, dentro la musica. Angelica Gabrielli 8 IL FEStIVAL il concorso Festival della Canzone Popolare e d’Autore XX Edizione 1° - bando di concorso Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Mariangela Gualtieri, Vivian Lamarque, Dacia Maraini, Alda Merini, Gianna Nannini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti PRIMO PREMIO ASSULUTO e 20.000,00 e 5.000,00 una settimana di eventi con la Controra Comitato artistiCo di Garanzia Ogni anno viene pubblicato il bando di concorso, che solitamente scade nel mese di novembre dell’anno precedente all’edizione. Per partecipare è necessario inviare un demo con due brani. Oltre settecento le iscrizioni pervenute per la XIX edizione. La direzione artistica di Musicultura ascolta e selezione i brani, quasi 1500, e sceglie 50 artisti da convocare in Audizioni Live. TRE SERATE ALLO SFERISTERIO di Macerata 2° - le audizioni live Dal 2005 le Audizioni Live si svolgono al Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata, a porte aperte: giuria e pubblico all’ascolto in una vera e propria rassegna della durata di dieci giorni, dedicata alla musica d’autore emergente. Al termine delle Audizioni la giuria, consultando anche il parere di una giuria di studenti delle Università di Camerino e Macerata, sceglie i 16 finalisti. 3° - I 16 finalisti OSPITI Poeti, scrittori, musicisti, italiani e internazionali danno vita a set unici, esclusivi per il pubblico di Musicultura La presentazione ufficiale avviene con una serata spettacolo al Teatro Marchetti di Camerino aperta al pubblico • Le 16 canzoni scelte • • sono raccolte in un cd compilation in vendita nei negozi di dischi sono trasmesse in tutto il mondo da Rai Italia sono disponibili per il download legale e gratuito su Downlovers.it proseguono la gara e sono sottoposte al voto del pubblico e di un Comitato Artistico di Garanzia sono trasmesse su Radio Uno Rai per sette settimane sono votate tramite televoto: vengono scelti 2 vincitori sono votate tramite tagliando dai lettori del Radiocorriere TV, che possono scegliere 1 vincitore PREMI vengono assegnati i premi finali Premi Unimarche per il Miglior Testo, Siae per la Miglior Musica, Imaie per la Miglior Interpretazione (rispettivamente di 2.500 €) Premio Camera di Commercio di Macerata per la Targa della Critica (5.000 €) Premio “UBI Banca Popolare di Ancona” di 20.000 € al vincitore assoluto Gli 8 artisti sono tra i protagonisti principali del FESTIVAL sono ascoltate e votate dal Comitato Artistico di Garanzia che elegge 5 vincitori. 4° - gli 8 vincitori L’annuncio ufficiale a Roma avviene con un concerto live in diretta su Radio Uno Rai. Sciuscià Album si divide in due parti: il concorso e il festival. Nel concorso sono ripercorse tutte le fasi che hanno portato alla scelta degli otto vincitori, passando per le audizioni live e per i tanti sentieri di voto e promozione dei sedici finalisti. La scelta del vincitore assoluto arriva però con il festival: una settimana di eventi che riempie ogni anno le vie e le piazze di Macerata, un appuntamento di alto rilievo e prestigio che colora le frequenze radiotelevisive italiane ed internazionali e si propaga in mille forme attraverso il web. Un contenitore multiforme e polisensoriale, che dalla mattina fino a tarda notte contagia di energia e buona musica chiunque vi intinga un po’ della propria curiosità e che, regalmente, si conclude con le tre serate allo Sferisterio. 9 Audizioni Live Dall’8 al 17 febbraio al Teatro della Filarmonico Drammatica di Macerata 50 artisti da tutta Italia per la XIX edizione di Musicultura 12 Audizioni LivE Con le Audizioni Live Musicultura dà il via ufficiale alla XIX edizione e lo fa colorando la città con una spruzzata di musica da ascoltare e quanto più possibile diffondere: nuova, giovane, etnica, tradizionale, rock, melodica,… comunque popolare e d’autore. Oltre settecento le domande pervenute, oltre millequattrocento i brani che sono stati sottoposti all’attenzione di Musicultura, cinquanta i selezionati per queste Audizioni Live da cui usciranno i sedici finalisti del concorso. Solo otto saranno i vincitori che affiancheranno i grandi maestri della musica italiana e internazionale all’Arena Sferisterio di Macerata nel corso delle tre serate finali di giugno. Uno il vincitore assoluto. Dall’8 al 17 febbraio, ogni sera al Teatro della Filarmonica Drammatica di Macerata il sipario si alza su cinque artisti pronti a regalare spettacolo e musica di qualità al pubblico in sala, e non solo. Novità di queste Audizioni, infatti, è la diretta web che porta l’atmosfera del Festival sugli schermi di tutto il mondo grazie agli “occhi digitali” di Graduus. Quella che inizia con questi dieci giorni live è un’edizione che si presenta subito ricca di novità, costellata da tante conferme. Anche quest’anno, infatti, saranno le audizioni live a portare i primi riconoscimenti: torna il “Premio Sisme”, riconoscimento che andrà al migliore interprete di ogni giornata, all’artista che si sarà distinto per intensità, grinta e carica interpretativa. Tornano anche i ragazzi universitari pronti, con genuinità e professionalità, a mettersi alla prova tra le pagine di Sciuscià, i monitor della sala stampa ed i tavoli della giuria. Molti e molto differenti gli stili che verranno ascoltati durante le audizioni, come variegata sarà la selezione dei “concorrenti” scelti finora. Una molteplicità di generi, che spaziano dalle atmosfere blues alla musica popolare, passando spesso attraverso l’esperienza indelebile dei più grandi nomi del cantautorato italiano. Mai in nessun festival si è ascoltata una varietà così piacevole di musiche e suoni, e in queste serate, proprio come un aperitivo musicale, si saggia la qualità di questa edizione di Musicultura. L’omologazione dei generi è bandita dal festival, lo spazio lasciato alla creatività dei singoli artisti è massima e il coinvolgimento degli spettatori è la cartina tornasole di una manifestazione che funziona. Il centro storico di Macerata si anima e si accende già alle prime note pomeridiane del sound-check, per attrarre fino a tarda sera, un auditorio variegato che spazia dai giovani studenti ai maturi cultori di musica fino ai semplici curiosi che trovano inaspettatamente nella loro città, una improvvisa esplosione di novità. Il risultato è da vivere ed ascoltare in questi dieci giorni apripista della nuova edizione, in questa prima tappa di un viaggio che porterà artisti e spettatori, il 13, 14 e 15 giugno, sul grande palco dell’Arena Sferisterio. 13 Iacopo Niccolò Badini (Firenze) Giacomo Barbieri (Zola Predosa – Bo) Erica Boschiero (Casale Sul Sile – Tv) Gigi Marras (Cagliari) Fluido Ligneo (Frigento – Av) Pietro Baffa (Lissone – Mi, Crotone – Kr) Grazia Cinquetti (Fidenza – Pr) Marco Giunti (Firenze) Giovanni D’Anna (Roma) Massimiliano D’Ambrosio (Roma) Silvia Caracristi (Trento) i cinquanta audizionati Sergio Delanuà (Roma) Stefano Lei (Aprilia – Lt) Jang Senato (Bagno Di Romagna – Fc) Manìnblu (Colorno – Pr) Martaskai (Sesto Fiorentino – Fi) Sandy Müller (Roma) Fabrizio Emigli (Roma) Cristian Grassilli (Baricella – Bo) Ironique (Roma, Belgio, Molfetta – Ba) 14 Greenwich (Roma) Folco Orselli (Milano) Maxcosmico e i suoi alieni (Rimini) Roberta Pestalozza (S. Donato Milanese – Mi) 15 Carlo Pestelli (Torino) Francesco Piano (Riccione – Rn) Piccola Bottega Baltazar (Padova) Mines (Recanati – Mc) Marta Puglisi (Aci S. Antonio – Ct) Nathalie (Roma) Piji (Roma) Tomaso Romani (Udine) Reparto Numero 6 (Vercelli) Enrico Pezza (Arce – Fr) Viola Selise & Conduzione Familiare (Roma, Rimini) Gianluca Rebuzzi (Bologna, Taranto) Neaskenè (Alfonsine – Ra) Levia Gravia (Salerno) Vincenzo Rossi (Grumo Nevano – Na) Riserva Moac (Bojano – Cb) 16 Versoest (Roma) Marco Saltatempo (S. Maria Capo Vetere – Ce) Purautopia (Roma, Cagliari) Sally (Gualdo – Mc) Paolo Fattorini (Roma) Fabio Serino (Napoli) Telemark (Recanati – Mc) Leo Curiale (Mussomeli – Cl) Vick Frida (Calcinaia – Pi) Matteo Toni (Modena) 17 Audizioni LivE Musicultura e Unimarche Tra pagine di Sciuscià e schede di giuria Si rinnova il connubio Musicultura – UniMarche. Anche per questa XIX edizione, gli studenti degli Atenei di Camerino e Macerata vivranno in prima persona l’esperienza e le emozioni del festival, diventando parte integrante dello staff della manifestazione e andando a comporre la giuria universitaria e la redazione giornalistica di Sciuscià. La giuria di studenti, che affianca – con ruolo consultivo – la giuria tecnica di Musicultura nel corso delle Audizioni Live, ha un ruolo di primo piano nel corso di tutta la XIX edizione del festival. Successivamente, i ragazzi universitari saranno ospiti, su Radio Uno Rai, di Alma Grandin nelle puntate settimanali di News Generation e Radio Campus, commentando e votando i sedici brani finalisti, mentre nel corso delle tre serate finali saranno chiamati ad assegnare il “Premio per il Miglior Testo” ad uno degli otto vincitori in gara. Giornalisti d’assalto, alcuni novizi altri già “collaudati”, compongono invece la redazione giornalistica del festival che, divisa in carta stampata e audiovideo, curerà il giornale ufficiale, un blog e un progetto multimediale: per gli studenti un’occasione importantissima per sperimentare la propria creatività e mettersi alla prova con questo mestiere. Coordinatori dei progetti e al fianco degli studenti in questa esperienza, due giurati d’eccezione: la professoressa Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata, e il professore Giancarlo Gioia Lobbia dell’Università di Camerino. “È una bella palestra – commenta la professoressa Pojaghi - e credo che imparare divertendosi sia una delle cose più belle che possano capitarci. Ai miei studenti giurati consiglierei di essere attivi, di cercare di capire di più i cantanti, facendo domande, anche se possono al momento sembrare poco originali. Ai neo redattori di cercare di imparare il più possibile, di mettersi a disposizione del gruppo in cui lavorano e cercare di valorizzare le loro differenze”. Della stessa idea il professor Gioia Lobbia dell’Università di Camerino: “Con il passare degli anni questo appuntamento si è trasformato in un vero e proprio coinvolgimento a cui non vorrei assolutamente rinunciare. Spero che gli studenti impegnati in qualità di redattori e di giurati, siano umili, analizzino, più che la simpatia di un artista, la professionalità e i vari modi di vivere e sentire la musica; in altri termini di percepire la spiccata personalità e originalità stilistica di ognuno”. Gli studenti Unimarche con i docenti Barbara Pojaghi e Giancarlo Gioia Lobbia In alto a destra: la redazione Sotto: immagini degli studenti giurati: Madalena Venturo, Anastasia Capannelli, Gianluca Diomedi, Maria Antonietta Colosi, Roberta Properzi, Federico Plebani, Vincenzo Oddo, Martina Calmieri, Maurizio Agrò, Federico Sorana, Valentina Capannelli, Simone Bianchini, Annalisa Di Chiara, Michele Bernacchini, Silvia Papa, Francesca Gallucci, Francesco Sopranzi, Alexandra Bucciarelli 18 19 Audizioni LivE Audizioni LivE “ Ad ogni edizione ci ritroviamo con piacere e con affetto e questo non è poco. Va aggiunto a ciò la professionalità, l’ingegno e la passione con cui questa redazione di Sciuscià e l’equipe tutta di Musicultura lavorano, inventando pagine di costume e di spettacolo che riescono ad emozionare noi e chi ci segue. Se vogliamo individuare poi la vera fucina creativa della nostra manifestazione, quella è proprio la “bottega” delle audizioni in cui una bella Italia ci attraversa lasciando il segno. Piero Cesanelli Direttore Artistico di Musicultura ” “ Musicultura è una delle manifestazioni più interessanti nel panorama musicale italiano, soprattutto per la qualità degli artisti che salgono sul palco di questo concorso. A ciò si aggiunge un grande coinvolgimento di tutta la città che in questo periodo ha la possibilità di ascoltare tanta buona musica. Mi auguro comunque che Musicultura cresca sempre di più: non di qualità, il cui livello è già altissimo, quanto nel nostro territorio, perché venga sempre di più apprezzata e riconosciuta data la sua importanza nazionale Massimiliano Bianchini Assessore alla cultura del Comune di Macerata “ La Società Filarmonica è onorata di ospitare questa manifestazione che ha dato dei risultati ottimi e a noi non può che far piacere, perché la manifestazione merita. L’atmosfera è meravigliosa: l’ambiente è molto giovanile e fa piacere ospitare questi giovani pieni di talento. La conferma è data dai nomi di coloro che si sono affermati e che sono passati su questo palco, tra cui anche Simone Cristicchi. All’organizzazione e al Direttore Artistico Cesanelli auguro di confermare ancora una volta il successo che merita ” “ Quando parliamo del Musicultura Festival in realtà parliamo di un festival indipendente che non ha più tanto bisogno di presentazioni. Parliamo di un evento non circoscritto al territorio della Provincia di Macerata ma conosciuto ed apprezzato a livello nazionale. Alessandra Boscolo Assessore alla cultura della Provincia di Macerata ” Giovanni Battistelli Giovanni Battistelli (Presidente della Società Filarmonico Drammatica), Massimiliano Sport Bianchini, Piero Cesanelli, a giornalista Maria Laura Giulietti, Concia Lucente (Responsabile letteraria Musicultura) Presidente della Società Filarmonico Drammatica di Macerata ” 21 Audizioni LivE Audizioni LivE Riparte la web television di Musicultura con le Audizioni Live Il “Premio Sisme” ai Migliori Interpreti Da Macerata in diretta in tutto il mondo Sopra: Domenico Marocchi e Camillo Perazzoli mentre intervistano Pepi Morgia Sotto: Fabio Curzi, titolare di Graduus. 22 Le audizioni live della XIX edizione di Musicultura possono essere seguite, in tempo reale, su internet. Dall’8 al 17 febbraio infatti le dieci giornate di esibizioni sono accessibili al popolo della rete semplicemente collegandosi ai siti www.musicultura.it e www. graduus.it. Dopo il successo ottenuto con le dirette web delle otto tappe del Tour, Musicultura ripropone a tutti la possibilità di seguire in contemporanea anche questo appuntamento di musica e spettacolo: un’occasione imperdibile per tutti coloro che, da ogni parte del mondo, non vogliono perdersi questa vetrina della musica d’autore targata Musicultura. L’appuntamento per gli utenti del web è lo stesso che per gli spettatori in sala: dal lunedì al sabato alle ore 21.15 e la domenica l’inizio è fissato per le ore 17.15. La diretta è curata dalla troupe di Graduus, editore digitale che riprende le esibizioni con occhio attento alla musica ma anche al dettaglio curioso e all’aneddoto gustoso. Le Audizioni Live sono orami da anni un appuntamento di grande impatto e interesse e, data la varietà di generi musicali e la presenza di artisti provenienti da tutta Italia, hanno sempre attirato l’attenzione e la curiosità di un pubblico vasto e variegato. Musicultura porta così sugli schermi di tutto il mondo i volti e le note dei cinquanta artisti audizionati. Negli anni la manifestazione è sempre stata attenta all’apporto delle nuove tecnologie e, già in occasione della XVIII edizione, durante le tre serate finali dello scorso giugno, in collaborazione con Graduus aveva reso disponibili online le esibizioni dei grandi della canzone italiana, le emozioni dei giovani in concorso e le impressioni del pubblico di Macerata. I clip video, disponibili su www.musicultura.it e su www.youtube.com, sono stati visitati oltre 45.000 volte, ricevendo commenti dall’Italia, dal Brasile e dall’India. Con le Audizioni Live arrivano i primi riconoscimenti della XIX edizione di Musicultura. Al termine di ogni giornata viene assegnato infatti il “Premio Sisme” all’artista che, fra i cinque in esibizione, si è distinto per intensità, grinta e carica interpretativa. In palio un microfono Shure SM 58, in una versione speciale limitata: un oggetto esclusivo realizzato in occasione del 40° anniversario della sua presentazione, offerto dalla Sisme, società da sei anni al fianco di Musicultura, che importa e distribuisce nel mercato nazionale famosi marchi di strumenti musicali ed apparecchiature audio. Con questo premio il Festival, da sempre attento a tutti gli aspetti dell’arte cantautorale, vuole rendere un ulteriore omaggio agli artisti che arrivano a questa fase del concorso. Giunto alla terza edizione, questo riconoscimento è divenuto nel tempo sempre più importante per gli audizionati, anticipando talvolta i pronostici del concorso, come nel caso di Pilar, “Premio Sisme 2006” e vincitrice assoluta della passata edizione. Andrea Guerranti, responsabile commerciale della Sisme, si augura comunque “che questo microfono diventi un affidabile strumento che affianchi il vincitore nella sua carriera di artista e contribuisca a soddisfare le sue aspirazioni. Lo Shure SM58 è infatti il microfono per voce più venduto al mondo. Introdotto nel mercato nel 1966, da allora è utilizzato dai maggiori artisti nazionali ed internazionali”: una ragione in più perché questo premio porti fortuna ai concorrenti in gara. Un premio che conferma la volontà comune di Musicultura e della Sisme di sottolineare e promuovere le capacità artistiche dei molti giovani talenti giunti alle Audizioni. Da sinistra: Viola Selise (Elisa Rossi) con Andrea Guerranti, Folco Orselli con Giovanni Battistelli, VersoEst con Andrea Guerranti, Natalie con Giulio Silenzi, Greenwich con Massimiliano Sport Bianchini, Marco Giunti con Concia Lucente, Tomaso Romani con Angelica Gabrielli, Carlo Pestelli con Andrea Guerranti, Silvia Caracristi con Alfonso Cacchiarelli, Cristian Grassilli con Alessandra Boscolo 23 Erica Boschiero (Casale Sul Sile – Tv) LA GIRANDOLA Una emblematica allegoria con flash narrativi ben orchestrati da una melodia semplice ed una grazia interpretativa non comune. Tomaso Romani (Udine) VersoEst (Roma) IO, INVECE Tagliente, disincantata e poetica questa dichiarazione di resa, sostenuta da phathos e da una grande apertura melodica nel refrain. DAL PINCIO Un bel tuffo tra la controra di Piazza del Popolo e la colorata bellezza di Roma, che attinge a nobili melodie popolari. Viola Selise & Conduzione familiare (Roma, Rimini) IMPARO L’AMORE Una riposante quanto affascinate atmosfera tra sentimenti descritti con un linguaggio innovativo ed accordi familiari al jazz. Greenwich Jang Senato (Bagno di Romagna – Fc) LAMERICANO Uno swing con un campionario favolistico che ci sorprende anche per merito della disinvolta interpretazione. Cristian Grassilli Sandy Müller (Roma) LA GRANDE STELLA Quando si dice una raffinata e disinvolta performance tra intrecci armonici ed abilità vocali che la impreziosisco (Milano) ANNI 70 Una riuscita ricerca di suoni e atmosfere di un’età bella per la musica italiana arricchita da nuove idee e moderne soluzioni vocali. L’AMORE CI SORPRENDE Un moderno madrigale, ironico ed anticonformista, vestito da musica preziosa ed una graffiante interpretazione. i 16 finalisti di Musicultura 2008 (Baricella – Bo) SOTTO I PORTICI DI BOLOGNA Una variopinta tela dove trovi la vita di una città pennellata senza enfasi o clamore, in un’avvolgente atmosfera soft. (Roma) Folco Orselli Riserva Moac Marco Giunti (Firenze) DINDOLE INDOLENTE Teatro-canzone che innesta magistralmente su una dissonante melodia l’intelligenza e la giocosa ironia del testo. (Bojano – Cb) IL RISERVISTA Una combact ballad trascinante, con vocalità energiche che intersecano suoni “giusti” e una gradevole architettura ritmica. Carlo Pestelli (Torino) RADIO BUGLIOLO Un manifesto di denuncia tagliente e di grande profilo etico, non vanificato dai suggestivi suoni country-acustici. Mines (Recanati – Mc) CALDI ESTIVI Una hit predestinata a diventare il tormentone intelligente e disincantato della nuova stagione estiva. Grande contabilità. 24 Gigi Marras (Cagliari) NEVICA Con questi versi, queste note ed immagini non ci si lascia solo andare ad atmosfere retrò ma si gode di un ovattato benessere. Giacomo Barbieri (Zola Predosa – Bo) MA COME FA LA LUNA Musica e testo si integrano perfettamente e lasciano un sapore all’ascolto di gentilezza e delicato sentimento. Fabrizio Emigli (Roma) CON TRE GOCCE D’ACETO Raffinate armonizzazioni e flash testuali d’atmosfera per una storia di sentimento andato a male. 16 finalisti 16 finalisti Ad un mese di distanza dalle Audizioni Live che per dieci giorni, densi di musica e parole, hanno adornato di note e versi il Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata, Musicultura fa tappa al Teatro Marchetti di Camerino (Mc) per presentare i sedici finalisti dell’edizione 2008. Dopo aver superato la prima selezione tra i settecento artisti iscritti al concorso, sono stati loro a distinguersi nel corso delle audizioni tra le cinquanta proposte chiamate ad esibirsi: Giacomo Barbieri, Erica Boschiero, Fabrizio Emigli, Marco Giunti, Cristian Grasselli, Greenwich, Jang Senato, Gigi Marras, Mines, Sandy Müller, Folco Orselli, Carlo Pestelli, Riserva Moac, Tomaso Romani, Viola Selise & Conduzione Familiare, e Verso Est. Loro hanno convinto la giuria tecnica, che, dopo averli ascoltati dal vivo, ha definito la scelta consultando anche le opinioni degli studenti della giuria universitaria. Loro avranno ora la possibilità di far conoscere la propria musica al grande pubblico attraverso radio, televisione, stampa e internet; come pure l’occasione di avere il proprio brano ascoltato e giudicato dai più importanti esponenti della musica e della parola italiani e l’opportunità di essere inseriti nel cd compilation della diciannovesima edizione di Musicultura. Ed è infine dedicato a loro l’impegno della manifestazione perché i sedici brani riescano ad emergere nel panorama musicale italiano e si sappiano distinguere per originalità e freschezza. Si parte da Camerino con una serata-concerto di grande musica, ad ingresso libero, condotta dagli speaker di Radio Uno Rai, Carlotta Tedeschi, Gianmaurizio Foderaro e Alma Grandin, in cui i finalisti si esibiranno in anteprima nazionale. In questa occasione così importante non poteva mancare un invitato di altrettanto valore. Amico ed ospite di altre edizioni del festival, componente del Comitato Artistico di Garanzia che in questa fase decreterà insieme al pubblico gli otto vincitori, è l’emblema di una nuova generazione di cantautori capace di riscuotere il successo del pubblico senza dover rinunciare alla canzone di qualità, il testimone ideale di un’Italia che ha ancora tanto da raccontare e far ascoltare: Niccolò Fabi. I finalisti in concerto Con Niccolò Fabi a Camerino, una festa in musica ad ingresso libero Gianmaurizio Foderaro, Carlotta Tedeschi, Piero Cesanelli, Alma Grandin e Niccolò Fabi Il Teatro Marchetti, Il professore Giancarlo Gioia Lobbia (UniCam), Michele Campo (Banca Popolare di Ancona) 27 16 finalisti Niccolo’ Fabi all’Universita’ di Camerino Il Rettore Fulvio Esposito con Niccolò Fabi Per il Rettore Esposito “l’opportunità di partecipare ad un’esperienza diversa, ma altrettanto formativa” Alma Grandin durante la diretta di News Generation dedicata all’appuntamento di Musicultura, e con Niccolò Fabi, Carlotta Tedeschi, Gianmaurizio Foderaro e gli studenti Unimarche 28 Musicultura rinnova il legame con la città di Camerino e porta ancora una volta la sua musica live al Teatro Marchetti. Per il terzo anno consecutivo il festival, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Camerino, dà il via alla seconda fase del concorso nel suggestivo teatro e, con una serata-concerto ad ingresso gratuito, ufficializza i nomi dei sedici finalisti della XIX edizione. A conclusione della serata, l’esibizione di Niccolò Fabi. Applauditissimo dai fan e dagli stessi finalisti di Musicultura, il cantautore romano ha interpretato alcuni pezzi del suo repertorio. Il successo di pubblico sempre confermato nelle passate edizioni, con platea e palchi al completo, sottolinea l’apprezzamento che tutta la città di Camerino nutre nei confronti della manifestazione, tanto che quest’anno l’appuntamento con Musicultura si è esteso anche ad un’altra iniziativa: l’incontro tra gli studenti dell’Università di Camerino e l’ospite della serata Niccolò Fabi presso la Sala degli Stemmi. Un’occasione per gli universitari di conoscere l’artista che da diversi anni fa parte del Comitato Artistico di Garanzia e che nella città camerte presenta anche un suo video su un viaggio-concerto in Sudan. “La presenza di Niccolò Fabi a Camerino, con la proiezione del documentario “Live in Sudan”, è certamente un momento di crescita per i nostri studenti – sottolinea il Rettore Unicam, Professore Fulvio Esposito – e la dimostrazione di come la musica rappresenti un ottimo veicolo per affrontare e conoscere più da vicino importanti temi di attualità quali il rapporto della nostra società con un paese africano profondamente provato da anni di guerra civile.” A proposito della serata di presentazione dei 16 finalisti dell’edizione 2008 di Musicultura il Rettore Esposito ricorda come l’Università di Camerino “l’abbia voluto fortemente per offrire ai propri studenti l’opportunità di partecipare ad un’esperienza diversa, ma altrettanto formativa. Anche quest’anno, quindi, abbiamo il piacere di collaborare all’organizzazione dell’appuntamento di Musicultura a Camerino, per avere l’opportunità di ascoltare, ancora una volta, musica d’autore”. Gli Atenei di Camerino e di Macerata, uniti sotto il sigillo UniMarche, anche in questa XIX edizione sono infatti al fianco di Musicultura con due importanti progetti che, con la supervisione dei docenti Barbara Pojaghi dell’Università di Macerata e Giancarlo Gioia Lobbia dell’Università di Camerino, vedono gli studenti protagonisti al festival in qualità di redattori e di giurati, e presto ospiti di “News Generation” e “Radio Campus”, le trasmissioni di Radio Uno Rai dedicate al mondo dei ragazzi e a quello universitario. “ Ritengo che ci sia bisogno di una manifestazione come Musicultura che riesca a garantire la possibilità che la musica diventi la ragione di vita per persone che hanno un rapporto di ricerca e passione con questa forma espressiva. è una manifestazione di riconosciuto prestigio e di carattere nazionale per cui rappresenta uno stimolo e una speranza per tanti giovani Niccolò Fabi ” 16 finalisti 16 finalisti Giuria di qualita’ e pubblico all’ascolto dei sedici brani per la scelta degli otto vincitori Tra le sedici proposte finaliste solo otto conquisteranno il palco dell’Arena Sferisterio di Macerata in occasione delle serate finali, il 13, 14 e 15 giugno 2008. Gli otto artisti saranno scelti: 5 dal Comitato Artistico di Garanzia | 2 dal pubblico di Radio Uno Rai e dalle giurie Unimarche | 1 dai lettori di Radiocorriere Tv Il Comitato Artistico di Garanzia 5 Carmen Consoli vincitori Il Comitato Artistico di Garanzia è, sin dalla sua prima edizione, un vero e proprio sigillo di qualità di Musicultura: letterati, poeti, musicisti e cantautori di indiscusso prestigio e di grande vincitori notorietà hanno il compito di analizzare le canzoni dei sedici artisti finalisti. Agli inizi della storia del festival, fu una delle novità che portò vincitore subito il “Musicultura – Premio Recanati” al centro del panorama musicale, distinguendolo per serietà e correttezza del concorso. Primi firmatari, nel 1989, furono il poeta Giorgio Caproni e Fabrizio De Andrè: “…non è mai piacevole esprimere un giudizio su dei colleghi – raccontò De André - ma il progetto è serio e se non sono io a svolgere il compito che mi viene proposto finisce che lo svolge un altro con meno scrupoli di me”. Ad investire questo ruolo sono ogni anno importanti rappresentanti del mondo della musica e della parola. Per l’edizione 2008, Musicultura raccoglierà il giudizio sui 16 brani da: Claudio Baglioni, Franco Battiato, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Dacia Maraini, Alda Merini, Gino Paoli, Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Patrizia Valduga, Ornella Vanoni, Roberto Secchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Mario Venuti, Valentino Zeichen. Ciascuno di loro avrà la possibilità di segnalare tre preferenze, con le quali verrà stilata una graduatoria dei sedici: i primi cinque potranno partecipare alle serate finali di Musicultura. Sarà questa classifica quella di riferimento qualora uno o più artisti dovesse risultare vincitore in più di un canale di votazione. “ 2 Daniele Silvestri Lucio Dalla 1 Claudio Baglioni questo ed Musicultura fa mo. Dare è importantissi canzoni è un parere sulle fficilissima, di stata una cosa udica con gi perché ognuno sto, con la un proprio gu za. Quindi en propria esperi sta cosa mi dover dire «que to motivo» piace per ques difficile. to è sempre mol veramente a Però sono stat sere stata contenta di es giuria. coinvolta nella Giorgia ” Valentino Zeichen La scheda di voto di Giorgia Luca Carboni Patrizia Valduga 31 5 16 finalisti Radio 1 Rai Sulle frequenze di Radio Uno Rai vanno in onda i 16 finalisti 2 vincitori “ vincitori A partire dal 28 marzo, Radio Uno Rai manderà in onda i brani dei 16 finalisti, divisi in gruppi settimanali di quattro. I due brani più votati accederanno al turno successivo, fino ad arrivare vincitore all’ultima settimana i cui due vincitori si aggiudicheranno l’esibizione sul palco dello Sferisterio. Un’occasione importante per queste giovani proposte per raggiungere il grande pubblico. Una scelta coraggiosa da parte di Radio Uno Rai che, al di là delle dinamiche del mercato discografico, decide di dar spazio a nomi che ancora non hanno raggiunto la celebrità, ma che sono testimoni di un’Italia musicale che si distingue per creatività e capacità di forgiare una forma canzone di qualità, ed ha tanto da far ascoltare, anche al pubblico della radio. Per votare, basterà chiamare, 24 ore su 24 sia da rete fissa che mobile, il numero il numero di televoto 163.400, seguito dal codice assegnato settimanalmente a ciascuno dei quattro artisti in gara (41, 42, 43 o 44)*. Ai fini del passaggio del turno, il voto dei radioascoltatori peserà l’80%, mentre il restante 20% sarà determinato dalle preferenze della giuria universitaria degli Atenei di Camerino e Macerata, che ogni settimana si collegheranno telefonicamente con Alma Grandin, all’interno di Radio Campus e News Generation. La settimana radiofonica di Musicultura avrà inizio il venerdì, a partire dal 28 marzo: Venerdì, ore 14.45, News Generation: Alma Grandin presenta i 4 brani in gara della settimana, con interviste ai finalisti e agli studenti Unimarche, e messa in onda integrale delle canzoni 1 Venerdì, ore 17.40, Tornando a casa: Errica Bonaccorti chiude la trasmissione con Gianmaurizio Foderaro e un testimonial del festival Sabato, ore 11.00, Personaggi e Interpreti: Carlotta Tedeschi lancia le 4 canzoni in gara della settimana Sabato/Domenica, ore 00.25, Stereonotte: Gianmaurizio Foderaro presenta le 4 canzoni in gara della settimana Martedì, ore 23.09, Radio Campus: Alma Grandin ospita gli studenti Unimarche (in onda anche su Isoradio) Martedì e Giovedì, ore 13.35, Village: Silvia Boschero presenta, due a puntata, i 4 brani in gara 32 16 finalisti “ Un’avventura che non finisce mai! Se dovessi coniare uno slogan sarebbe questo, ormai Musicultura in ogni stagione ha dei “frutti” da cogliere o meglio da ascoltare. Stiamo per entrare in una nuova avvincente storia e scopriremo con i nostri ascoltatori il volto della nuova edizione: se sarà più etnica, più cantautorale, più pop o tutto questo insieme. Quest’anno, senza nulla togliere alle edizioni precedenti, ho avuto l’impressione che il livello qualitativo sia ancora migliore. Ho scoperto davvero dei mondi interessanti e mi auguro che questa emozione arrivi a tutto il pubblico di Radio Uno, che può ascoltare per la prima volta i brani in gara al festival. Sono molto contenta di poter seguire per il secondo anno Musicultura. È stata per me una bellissima esperienza incontrare e poter lavorare con il Festival. Sono contenta che News Generation e Radio Campus si confermino “conduttori” ideali per raccontare la manifestazione. Un in bocca a lupo agli studenti universitari che si impegneranno con Musicultura offrendo, sia per la giuria che per la redazione, la loro professionalità, e agli artisti, ricordando loro che comunque chi arriva a Musicultura è un artista a tutto tondo. A questo punto… seguiteci seguiteci, seguiteci! In gamba ragazzi! ” Gianmaurizio Foderaro Coordinatore Radio Uno Rai programmi Musicultura “ Alma Grandin Conduttrice di News Generation e Radio Campus Musicultura riparte con il suo magnifico carico di musica, voci, poesia, un piccolo grande universo dove la canzone non è mai canzonetta, con il “vizio” di essere profondamente radicata nel presente, con tanta voglia di raccontarlo, con le parole, con la musica. Musicultura 19 anni splendidi. C’è da dire che abbiamo avvertito un forte cambiamento sia nella scrittura dei testi che nelle composizioni in sé. Una XIX edizione, quindi, che cambia e cresce grazie al coraggio di voltare pagina e di fare delle scelte tutt’altro che scontate. ” Carlotta Tedeschi Capo redattrice cultura e spettacoli GR1 “ Sono molto felice di essere stata coinvolta in questa fase di Musicultura. E’ la prima volta che partecipo attivamente alla manifestazione, ospitando le canzoni degli artisti nella mia trasmissione radiofonica. Barbara Tommasino Conduttrice di Stereonotte ” ” “ Sicuramente il rapporto di Radio Uno Rai con Musicultura è un rapporto virtuoso. Già da anni viaggiamo in simultanea ed è vincente soprattutto la formula di far votare l’ascoltatore, è un ottimo modo per catturare l’attenzione di persone che forse altrimenti non potrebbero ascoltare musicisti esordienti. Questo corrisponde agli intenti di Musicultura, che contrariamente ad altre manifestazioni si batte realmente per proporre nuove realtà. Silvia Boschero Conduttrice Village ” 33 16 finalisti 16 finalisti “Tornando a casa” e Musicultura “Tornando a casa”, la trasmissione condotta da Errica Bonaccorti che tratta ogni giorno temi di grande spessore, durante la fase radiofonica dedica a Musicultura una finestra settimanale, in compagnia di Gianmaurizio Foderaro e un testimonial del festival. Per la XIX Edizione hanno partecipato: Gian Maria Testa, Povia, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, Roberto Vecchioni, Mariano Deidda,… “ L’anno scorso c’era questa struttura bellissima gremita di persone e tanta musica, complimenti! Mi sono arrivate tutte le canzoni di Musicultura, le ho ascoltate con grandissimo piacere e devo dire che mi dispiace di dover votare. Sembra una frase fatta e un modo di dire ma tutti i finalisti hanno qualche qualità straordinaria quindi è un peccato dire uno si e uno no…. La musica d’autore non è fatta solo di canzoncine tristi e sperdute degli anni ’70, è fatta di novità. Questi non sono pischelli di vent’anni ma è gente che ha sopra i venticinquetrent’anni, che ha masticato musica mica da ridere e si è fatta una propria impressione di quello che si può cantare, insomma è gente in gamba. Roberto Vecchioni (Comitato Artistico di Garanzia) “ “ ” “ è un grande premio Musicultura, forse ti dà meno popolarità ma ti dà più credibilità. In un momento in cui continuiamo ad andare dietro le mode e copiamo i programmi d’oltreoceano, in Italia non c’è un programma di spessore, c’è magari qualche controtendenza. Musicultura dà spessore alla musica, ti fa crescere come uomo oltre che come artista, quindi sono contento di averci partecipato e di aver vinto poi con una canzone molto importante che parlava appunto di problemi alimentari. Povia 34 (Vincitore assoluto Musicultura 2003) Per me Musicultura rappresenta l’inizio della mia musica, perché mi ha dato la possibilità di farla ascoltare. Avevo trovato la proposta di questo festival assolutamente in linea con quello che avevo voglia di fare e poi bastava veramente poco: mandare una cassetta, c’era una giuria seria, si preoccupavano di risponderti anche se andava male. Andandoci poi ho verificato il livello di serietà e anche di passione. Per me è stato l’avvio assoluto, nel senso che prima scrivevo, scrivevo canzoni da quando ero pre-adolescente, però le scrivevo per me. Quando ho visto il bando del festival ho pensato che fosse per la prima volta una cosa seria e aperta, una vera volontà di conoscere lo stato della musica popolare in Italia, abbinandolo fra l’altro alla poesia. Gian Maria Testa (Vincitore assoluto Musicultura 1993 e 1994) ” Ai lettori la possibilità di scegliere un vincitore ” Musicultura è stato il mio trampolino di lancio verso la musica di qualità. Qui ho avuto la possibilità di presentare due canzoni che non erano conosciute ancora dal grande pubblico anche se il mio album è uscito nel settembre di quell’anno, il 2005. “Studentessa universitaria” poi è stata la canzone premiata che ha vinto anche il premio della critica. Diciamo che Musicultura è stata come una pacca sulle spalle, una sorta di in bocca al lupo per tutta la carriera che poi è sbocciata da quell’estate. Ho voluto portare a Musicultura l’altra mia faccia, quella più intimistica, più poetica rispetto al successo di “Vorrei cantare come Biagio”. Le selezioni che fanno Ezio Nannipieri e Piero Cesanelli sono veramente accuratissime e rappresentano quello che sono le vere tendenze della canzone d’autore. Ogni volta che un ragazzo mi si avvicina con un demo o con un cd, io consiglio sempre di iscriversi a questo concorso. È forse l’unico festival, l’unico concorso per giovani cantautori “pulito” in Italia. Simone Cristicchi (Vincitore assoluto Musicultura 2005) Radiocorriere Tv Per il sesto anno consecutivo il Radiocorriere Tv e Musicultura confermano la propria partnership. A partire dal 26 marzo fino al 30 aprile, sulle pagine del Radiocorriere Tv, lo storico magazine Rai di informazione televisiva, sarà disponibile un tagliando di voto per scegliere uno degli otto vincitori di Musicultura 2008. Basterà ritagliarlo, compilarlo e spedirlo, entro il 30 Aprile, a: Musicultura, Corso Persiani 36 – Recanati. Saranno ritenuti validi i tagliandi che perverranno entro quella data. I lettori che voteranno parteciperanno all’estrazione di originali premi (gadget, cd,…) a ricordo della XIX edizione del Musicultura Festival. 5 vincitori 2 vincitori 1 vincitore ” 35 16 finalisti 16 finalisti “ “ CD Compilation 2008 Per i 16 finalisti un produttore discografico degno di nota: la Camera di Commercio di Macerata I sedici finalisti del concorso sigillano la loro esperienza nel festival con un album: una prestigiosa compilation che ha in precedenza raccolto ed accolto la musica innovativa di decine di pregevoli autori. Artisti del livello di Simone Cristicchi, Povia, Giua, Gianmaria Testa, Amalia Grè, Pacifico, e tanti altri, in qualità di finalisti delle scorse edizioni della manifestazione, hanno fatto parte in passato di questo progetto musicale che ogni anno riunisce le proposte più interessanti del festival. Il cd è prodotto in collaborazione con la Camera di Commercio di Macerata e con l’Imaie. Cosa c’è nel cd? C’è “sentimento, romanticismo… Un moderno realismo percussivo che ci emoziona” a detta del Direttore artistico Piero Cesanelli. Canzoni “diverse”, che tra delicate atmosfere e graffianti interpretazioni vanno dalla ballata malinconica, al suono country-acustico, passando attraverso accordi jazz e poetiche melodie. Se le sedici canzoni possono essere ascoltate anche sul sito www.musicultura.it, su www.myspace.com/musicultura e www.radiouno.rai.it, con il cd acquistano un significato incomparabile. Con l’uscita di questo cd compilation, tutti i sedici finalisti contribuiscono a disegnare il ritratto della XIX edizione di Musicultura. Un disco frutto di una giusta ricetta di musica d’autore: un pizzico di sonorità d’oltreoceano, una spolverata di passate melodie e il ricco condimento delle attuali influenze musicali. In altre parole il futuro prossimo della musica italiana è qui. Per apprezzare la cultura della musica, per ascoltare la musica della cultura. Antonio Scarpone 36 Come Camera di Commercio faccio il mio augurio alla 19° edizione di Musicultura, felice di essere convinto sostenitore di questa manifestazione che fa della qualità della musica un emblema. Musicultura rappresenta un’occasione importante per vivacizzare la città, anche dal punto di vista turistico. Elemento importante per noi è che grazie al Festival, Macerata si mostra sia ai tanti artisti che qui vengono ad esibirsi, sia al suo pubblico, divenuto con gli anni molto sensibile alla qualità, della musica e non solo. Giuliano Bianchi Presidente della Camera di Commercio “ La Camera di Commercio ha deciso di sponsorizzare un evento come Musicultura dapprima come semplice contributo al vincitore della Targa della critica, e poi con una partecipazione attiva di oggi. Abbiamo visto crescere questa manifestazione che ha fatto un salto di qualità enorme, vuoi per la ‘nuova’ location dello Sferisterio, vuoi per la qualità che è cresciuta molto. Musicultura può dare molto al nostro territorio. La Camera di Commercio non deve occuparsi solo della promozione di imprese, ma ha il compito di promuovere tutto ciò che è all’interno del territorio, con tutte le sue eccellenze. Mario Volpini, ” Vice Presidente della Camera di Commercio ” Musicultura è un evento che dà una visibilità nazionale ad una città come Macerata che attraverso questo evento offre una vetrina di tutte le realtà della provincia, dallo Sferisterio che è la nostra “bomboniera” a tutte le attività non solo culturali. La Camera di Commercio interviene in tutte le attività legate al territorio soprattutto quando queste riescono ad attrarre un pubblico così vasto ed eterogeneo. Un augurio a tutti i partecipanti! ” Luca Bartoli Rappresentante della C.C.I.A. di Macerata Mario Volpini con Ezio Nannipieri e Mario Guadagno, segretario generale della Camera di Commercio di Macerata 16 finalisti 16 finalisti Musicultura e i finalisti in giro per il mondo con Rai Italia Antonella Sciocchetti conduttrice su Rai Italia (Rai International) di “Notturno Italiano” e “Taccuino Italiano” è la portavoce di Musicultura all’estero, dedicando nelle sue trasmissioni spazio agli artisti di questa edizione e ripercorrendo i successi passati che hanno reso Musicultura un grande evento anche fuori dal panorama nazionale. Quali sono i gusti musicali degli italiani all’estero? Sicuramente la tradizione italiana è legata alla melodia, le canzoni d’autore sono molto apprezzate. Generazioni di immigrati che sono partiti anni fa cercando fortuna e che ascoltavano le canzoni dal sentimento popolare, possono ritrovare nella canzone d’autore quelle sensazioni. Un esempio, un pezzo che sicuramente sarà molto apprezzato è “Dal Pincio” dei Verso Est, rappresenta quel bel canto che non c’è più. Quando è nato il rapporto con Musicultura e come si è consolidato? Il rapporto con Musicultura è iniziato molti anni fa, quando ancora non si chiamava così e si è consolidato negli anni con sempre maggiori collaborazioni. Come pensa che Musicultura sia percepita dagli italiani all’estero? Sicuramente Musicultura è percepito come un evento di nicchia, gli italiani all’estero apprezzano la qualità che la canzone d’autore porta, il ricordo che evoca. Antonella Sciocchetti, inviata di Rai Italia per Musicultura Dania Mattioli Una grande novità affiancherà da quest’anno Musicultura: un progetto tutto italiano e primo nel suo genere in Europa, darà spazio alla musica d’autore del festival, Downlovers.it. I brani dei sedici finalisti potranno essere scaricati ad alta risoluzione dal sito www.dowlovers.it, che, dopo una semplice registrazione, permette di scaricare gratuitamente e legalmente musica di ogni genere grazie agli spazi pubblicitari che finanziano questa iniziativa. Una piattaforma digitale dedicata ai lovers della musica con notizie, recensioni, community e video. Una collaborazione importante, quella tra Downlovers e Musicultura, che sarà senz’altro proficua per ampliare le possibilità di entrambi, un incontro tra tradizione e innovazione che, come ha sostenuto il direttore generale di Downlovers, Riccardo Usuelli, ha come protagonista la musica, “in un’ottica in cui la ricerca di qualità della musica si coniuga con l’accessibilità dei contenuti per il pubblico”. Abbiamo incontrato Valerio Porcelli e Chiara Santoro, responsabili del progetto. Downlovers, primo anno a Musicultura, come trovate questa manifestazione? Splendida, il livello culturale della proposta lo trovo molto alto. L’accoglienza è straordinaria, bellissima cornice, siamo molto orgogliosi di essere partner di questa iniziativa. Avete ascoltato gli artisti, che ne pensate? C’è una proposta veramente varia, ci sono artisti che magari hanno proposto cose più pop, altri con lavori più ricercati, in ogni caso ognuna delle canzoni è nel suo genere, nella sua particolarità, qualcosa di unico. È difficilissimo decidere quale sia la canzone migliore di questa edizione perché son tutte belle. L’idea di un portale che permetta di scaricare gratuitamente e legalmente musica di ogni genere è stata difficile da realizzare qui in Italia? È uno dei primi casi nel mondo. È un progetto che nasce da un’idea di due azionisti, uno è Kiver nell’ambito della musica digitale e il gruppo It’s cool che si occupa della comunicazione di eventi. L’idea è nata a metà del 2006 ed è riuscita a trasformarsi nel corso di un anno diventando un progetto concreto, infatti proprio a settembre dell’anno scorso siamo riusciti ad andare on-line, quindi questo già è stato un successo. Ci sono state delle case discografiche che subito hanno dato il loro ok, la loro approvazione. Il successo dell’iniziativa è dovuto anche grazie a loro e agli artisti famosi che sono stati i primi a crederci, non solo come fornitori di contenuto ma come veri e propri partner di un’iniziativa che prima era solo su carta. Abbiamo superato i 180mila utenti e speriamo di annunciare i 200mila entro l’estate. Progetti futuri… Con Musicultura abbiamo siglato un accordo per ben due anni e speriamo di contiunuare la collaborazione. Per il momento la nostra proposta al pubblico dei brani della compilation in digitale inizia ora e andrà avanti per tutta l’estate, siamo molto fiduciosi per il futuro. Riccardo Usuelli, direttore generale Downlovers in versione rock, per la campagna di promozione del sito Downlovers Gli amanti della rete possono scaricare i brani finalisti. Gratuitamente, legalmente Dania Mattioli Valerio Porcelli e Chiara Santoro, responsabili Downlovers con, al centro, Angelica Gabrielli 38 39 gli otto vincitori Il percorso è stato lungo e faticoso: le selezioni, cominciate nell’autunno scorso, hanno impegnato il gruppo d’ascolto di Musicultura con numeri da capogiro, più di 1400 sono state infatti le canzoni esaminate. I cinquanta concorrenti ritenuti più meritevoli sono quindi stati protagonisti a febbraio delle Audizioni Live, dieci serate di intenso spettacolo al Teatro della Filarmonica di Macerata, una vera e propria finestra aperta sulla creatività delle nuove leve della canzone italiana. Poi è stata la volta di Camerino, dove i sedici finalisti sono stati ufficialmente presentati al pubblico nel corso di un concerto al Teatro Marchetti, con l’amichevole partecipazione di Niccolò Fabi, membro del Comitato Artistico di Garanzia. E infine, dopo due mesi di programmazione dei brani finalisti sulle onde di Radio Uno, si è giunti alla rosa degli otto vincitori: cinque di loro sono stati scelti dal Comitato Artistico di Garanzia, due dal pubblico di Radio Uno Rai col televoto, uno dai lettori del Radiocorriere per mezzo di tagliando voto. I vincitori sono: Giacomo Barbieri, Marco Giunti, Cristian Grassilli, Greenwich, Jang Senato, Mines, Sandy Müller, Folco Orselli. L’“Anteprima Musicultura” che Radio Uno propone in diretta dalla Sala A di Via Asiago in Roma, è il battesimo ufficiale degli otto vincitori. Un’occasione per accostarsi alle loro personalità e ascoltare rigorosamente live le loro canzoni, in attesa di risentirle il 13, 14 e 15 giugno nella cornice dell’Arena Sferisterio di Macerata. Solo lì conosceremo il vincitore assoluto, al quale andranno i 20.000,00 euro del Premio UBI – Banca Popolare di Ancona. Ricchissimo il programma, che assieme ai vincitori vedrà protagonisti sul palco tanti ospiti pronti a regalare a Musicultura una testimonianza artistica diversa dalla routine promozionale: Stefano Bollani, Baustelle, Mariangela Gualtieri, Irene Grandi, Marlene Kuntz, La Crus, Giovanni Giusto con il Coro del Monte Per alba, Enzo Jannacci, Giorgia, Le Vibrazioni, Peppino di Capri, Mariano Deidda, Mario Biondi, la leggenda del folk, Odetta… Un caleidoscopio musicale Maria Laura Pierucci 40 41 8 vincitori L’annuncio ufficiale dagli Studi Rai di via Asiago, Roma 8 vincitori La conferenza stampa di presentazione della XIX edizione del Musicultura Festival era fissata alle ore 12.00 nella Sala A degli studi di Radio 1 Rai in Via Asiago. All’arrivo le nostre menti stanche e un po’ spaesate sono state travolte da un vortice di voci, suoni e rumori. Il parlare frenetico di tecnici ed organizzatori, mentre gli artisti intonano melodie già note, il movimento indaffarato di registi e fotografi ci hanno trascinato in una dimensione di piacevole euforia. Eravamo nel pieno di quest’avventura. Ne respiravamo e ne assaporavamo l’importanza. Ancora di più. Quando Piero Cesanelli ha preso la parola lo ho fatto in modo semplice, spontaneo come in una conversazione informale. Ha presentato gli otto vincitori che di volta in volta si sono alzati emozionati, poi ha introdotto gli interventi di coloro che hanno collaborato per la buona riuscita del Festival: l’Assessore alla Cultura del Comune di Macerata Massimiliano Bianchini, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Macerata Alessandra Boscolo, il Rettore dell’Università di Camerino Fulvio Esposito e la professoressa Barbara Pojaghi per l’Università degli Studi di Macerata, Carlotta Tedeschi caporedattrice cultura e spettacoli Radio Uno Rai. Nuovo conduttore delle serate alle Sferisterio: Daniele Bossari, che in conferenza stampa ha riservato parole di grande apprezzamento per l’evento, impaziente di godere del clima stimolante e festoso della manifestazione. Al termine della Conferenza mentre un ricco buffet ha accolto pubblico e giornalisti, al piano superiore gli 8 vincitori sono stati invitati a sorpresa da Fiorello e Baldini in diretta radiofonica con “Viva Radio Due”. Un piacevole fuori programma per queste 8 nuove proposte della musica italiana, in procinto di calcare il palco dell’Arena Sferisterio di Macerata. Gloria Rampichini “ “ Conoscevo Musicultura per la sua fama e il suo spessore non solo musicale ma anche culturale. Quindi, quando me ne hanno offerto la conduzione, ho fatto un salto di gioia al pensiero di inserire il mio nome negli annali, anche solo in quelli della XIX edizione, del Festival. Quello che mi preme, del resto, è celebrare, dare visibilità alla musica nuova, come pure ho fatto nella trasmissione di Raidue, Scalo 76, con un apposito contest su Myspace. Al di là dei nomi noti, infatti, sia italiani sia stranieri che saranno presenti sulla scena, amici artisti che avrò il piacere di rivedere e salutare, la priorità è sicuramente quella di dare spazio al fermento, al sottobosco di nuove tendenze che lo merita. Daniele Bossari ” Musicultura è una manifestazione che tanto merito ha avuto grazie ai suoi collaboratori e a chi la conduce. Siamo pienamente convinti nel rinforzare questo appoggio perché Musicultura è una realtà importante, in più marchigiana come la nostra Banca. Corrado Mariotti Presidente di Ubi Banca Popolare di Ancona “ ” Il mio primo incontro con Musicultura è stato un bel po’ di anni fa, quando l’Imaie aveva da poco cominciato a sostenere l’iniziativa. Mi colpì l’alto livello di qualità, l’ambientazione nella bocciofila di Recanati si poteva definire… originale, ma un po’ mortificata. Poi: BUM!!! È arrivato lo Sferisterio di Macerata, uno degli spazi più belli del mondo e così, contenuti e contenitore sono diventati un tutt’uno. Si può dire senza dubbio che il Festival di Musicultura è nel suo genere l’evento più importante d’Italia (certo, c’è ancora Sanremo, che però è un’altra cosa, meno raffinata). Ho continuato a partecipare per consegnare a nome del mio Istituto il premio per la migliore interpretazione. Con sempre maggiore piacere condividiamo con gli artisti e gli organizzatori i meravigliosi tre giorni di festa, incontri e cultura di questo cenacolo intellettuale. Stefano Torossi rappresentante Imaie 42 ” 8 vincitori 8 vincitori Diretta live Gli otto vincitori in concerto a Radio Uno Rai Musicultura sbarca con la sua carovana di entusiasmo negli studi Radio Rai di via Asiago in Roma. La città eterna che continuamente si rinnova, dopo aver ospitato la conferenza stampa presieduta dal patron Piero Cesanelli, la sera stessa, alle 21.00 ha trasmesso sulle onde di Rai Uno Rai il concerto live degli otto vincitori. A presentare la serata i conduttori delle trasmissioni che in queste settimane hanno seguito la gara radiofonica: Errica Bonaccorti, Gianmaurizio Foderaro, Carlotta Tedeschi, Alma Grandin, Silvia Boschero, Barbara Tommasino. A rendere ancora più piacevole la serata l’esibizione di Pilar, vincitrice assoluta dell’edizione 2007, che ha interpretato due grandi classici della canzone italiana “Caruso” e “Il cielo in una stanza”, non nascondendo l’orgoglio d’aver vinto un festival così prestigioso: “Sicuramente vincere Musicultura è stato un grande passo: ho raggiunto una credibilità che posso spendere in più maniere, fronteggiando anche una certa aspettativa che voglio mantenere. Per me è stato fondamentale anche perché credo che questo premio sia la via giusta per entrare nel circuito dei cantautori”. Per Piero Cesanelli “la serata è andata molto bene. Nel corso della gara sono arrivate molte telefonate dai telespettatori, questo può voler dire solo che le canzoni piacciono e riescono a sensibilizzare un pubblico anche non sempre attivo verso la musica leggera. I nostri artisti hanno dimostrato su un palco così importante di essere dei veri e propri professionisti, senza mancare di nulla, incominciando dalla vincitrice dello scorso anno, Pilar che ha chiuso e aperto la serata in maniera egregia. Dedico il mio lavoro sostanzialmente a questo scopo: portare in trionfo sul palcoscenico dell’Arena Sferisterio di Macerata la canzone d’autore di qualità”. Gianmaurizio Foderaro, Errica Bonaccorti e Piero Cesanelli. A destra anche Alma Grandin Barbara Tommasino e Silvia Boschero. Carlotta Tedeschi con l’ospite a sorpresa della serata, Enzo Decaro Piero Cesanelli con Miche Campo (Ubi) e l’assessore Massimiliano Bianchini, Pilar con il produttore Beppe D’Onghia Antonio Scarpone Pilar, ospite al concerto di presentazione degli otto vincitori negli studi Rai 44 45 8 vincitori 8 vincitori Sc elto da Marco Giunti Comitato Artistico ia di Garanz La musicalità del proprio pensiero Giacomo Barbieri Il sorriso ironico della luna sospeso nel buio della notte Giacomo Barbieri è nato a Bologna, ma si sente a casa anche fra i colli marchigiani: già finalista dell’edizione 2007, questo cantautore emiliano considera Musicultura l’ambiente ideale per esprimere la sua carica originale. La canzone che lo ha fatto vincere è una ballata toccante, che rappresenta la sua evoluzione dall’ispirazione ludico-ironica alla riflessione esistenziale, perché anche lui, come la luna protagonista del suo pezzo, ha un volto nascosto. Hai vinto con la canzone “Ma come fa la luna”, premiata anche dal Comitato Artistico. Ma come fa Giacomo Barbieri a piacere così tanto a Musicultura? Dopo la canzone dell’anno scorso “Lumache”, il pezzo di quest’anno rappresenta un altro Giacomo, o meglio, sono sempre io, ma ho espresso un altro aspetto della mia creatività. Se mi concedete un po’ di autocelebrazione, credo che di me piaccia il binomio sincerità ed esperienza. Oggi ho inoltre degli ottimi collaboratori, molto validi, ed anche Musicultura mi aiuta nel mio percorso. Questo Festival è un modo oltre che per “arrivare”, anche per “andare”, per migliorare. Cosa rappresenta per te la luna? È un’immagine di me, dell’artista. Cerco di essere prudente quando uso la parola “artista”, specialmente se la riferisco a me stesso. La luna può rappresentare anche te, gli altri: è l’immagine di come vivono gli esseri umani in generale, sospesi. Cos’è per te Musicultura? Una partita ad un bel tavolo, sul quale, tra una carta e l’altra, c’è sempre tempo per gustare in compagnia un buon bicchiere di vino rosso, come piace a me. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Per me Musicultura è talmente importante che non riesco a vedere oltre. Questo, per me, è il dono della musica: far coincidere il futuro con il presente. Non andiamo oltre, pensiamo al prossimo minuto. Un artista poliedrico che si definisce un “cantattore” e si presenta semplicemente come la voce di se stesso. Dopo quattro anni di esperienze artistiche a livello teatrale Marco Giunti è tornato ad una delle sue più grandi passioni, la composizione nel campo musicale. Il risultato è stato subito di grande prestigio: è uno degli otto vincitori di Musicultura, avventura affrontata per “conoscere gente” e far ascoltare ad altri i suoi pensieri. Le note e le canzoni sono sempre state una componente fondamentale nella tua vita, delle compagne di viaggio che non ti hanno mai lasciato. Ma secondo te a cosa serve la musica? Forse serve a noi che siamo un po’ frustrati. Io la ritengo necessaria per vivere e per sopravvivere. Anzi, più che altro sto lottando perché sia così e per ora ce l’ho fatta, ma è dura soprattutto in questi anni di crisi discografica. Io non mi scoraggio, d’altronde Musicultura rappresenta sicuramente una speranza per chi crede nei circuiti alternativi della diffusione musicale. Trovarsi qui per me è quindi significativo e molto gratificante. Sei un artista che si muove tra vari generi e hai uno stile non facilmente inquadrabile. È più difficile per uno come te trovare spazio nel panorama musicale? All’inizio paradossalmente credevo che fosse un vantaggio. Ma più cose fai e più è difficile che ti propongano strade da seguire, non solamente nel campo musicale ma nella vita in generale. Io faccio anche altre cose, mi occupo di teatro e tengo anche corsi di canto popolare toscano, una disciplina che mi lega fortemente alla mia terra. Certamente non mi dispiacerebbe affatto fare qualche serata in più con le mie canzoni. Se un giorno ti trovassi a dover scegliere una sola attività da svolgere che cosa preferiresti fare? Credo che sceglierei la cosa che in quel momento ho più voglia di fare. Attualmente sto pensando a come proseguire il mio percorso musicale dopo Musicultura ma non voglio avere troppa fretta: penso che dovrei prendere del tempo per riflettere, soprattutto ora che sto diventando papà di una bambina. L’importante è essere arrivato molto avanti con la competizione e essersi fatti conoscere. Ovviamente essere stato scelto come uno degli otto vincitori è un traguardo importante, ma questo deve essere visto solamente un punto di partenza. Per ora so soltanto che i cantanti continuano a considerarmi un attore, e gli attori un cantante! Sc elto da Comitato Artistico ia di Garanz Ivan Braidot Caterina Melappioni 46 47 8 vincitori 8 vincitori Il ventinovenne Cristian Grassilli ha all’attivo due album e oltre 130 canzoni. Nel brano che gli ha permesso di arrivare tra gli otto vincitori, il cantautore e pianista emiliano racconta la quotidianità della sua città d’adozione, spaziando fra sonorità jazz e ritmi africani Cristian, sei stato scelto sia dal comitato artistico di garanzia che dal pubblico di Radio Uno. Cosa pensi li abbia colpiti della tua canzone? Sono state due enormi soddisfazioni: il fatto di essere stato scelto da una giuria specializzata appaga il bisogno di conferme tecniche che ogni artista porta con sé, anche se non si può certo prescindere dal giudizio del pubblico. Credo che uno dei punti di forza della mia canzone sia il suo ritmo molto lento: ho costruito un blocco armonico che si ripete cinque volte e che permette all’ascoltatore di lasciarsi cullare dalla melodia. Le mie strofe sono una serie di pennellate che aiutano ad immaginare le diverse scene che descrivo. Nei tuoi brani si distinguono sonorità jazz, ma è forte anche l’influenza della musica africana. Come concili le due tendenze? Ci sono aspetti diversi della mia personalità che trovano espressione in generi diversi. Il jazz richiede una grossa preparazione tecnica, mentre la musica africana è molto più istintiva e comunicativa. Mi piace attingere da entrambi, contaminando linguaggi e ritmi diversi. “Sotto i portici di Bologna” è una ballata che dal punto di vista armonico deve molto al jazz. Ti senti più musicista o più psicologo? La psicologia e la musicoterapia sono state fondamentali per la mia maturazione personale Portici di Bologna” ed artistica, mi hanno aiutato a conoscere me stesso e a lavorare meglio. Senza di esse, non sarei riuscito a scrivere molte delle canzoni che ho scritto. Sicuramente la partecipazione a Musicultura mi fa sentire un po’ più musicista: è un’opportunità per calarsi nel mestiere del musicista, un’occasione che mi viene fornita per far ascoltare la mia musica. Non la vivrò come un esame, ma come una grande opportunità che mi è stata concessa. L’unica mia preoccupazione sarà di cercare il modo più efficace per raccontare agli altri qualcosa di me stesso. Cristian Grassilli Un musicista-psicologo “Sotto i Francesca Xefteris, Matteo Locasciulli, Alessandro Talia e Andy Bartolucci, ovvero i Greenwich, sono i più giovani degli otto vincitori del concorso, eppure sono stati selezionati a Musicultura con il brano più vintage del loro repertorio: “Anni 70”. Dopo aver aperto i concerti di Elisa, prossimamente ad accoglierli sarà il palco di Ligabue. Prima però c’è lo Sferisterio da superare… I Greenwich, per la prima volta allo Sferisterio: come vi approccerete a questo nuovo e insolito parterre? Penso che, aldilà delle apparenti differenze, esista un minimo comun denominatore che collega tutti i tipi di ascoltatori a cui fino ad oggi ci siamo rivolti. Il nostro obiettivo principale, quando saliamo sul palco, è divertirci e far divertire. Nel momento in cui la nostra spontaneità arriva al pubblico, sappiamo che l’esibizione ha raggiunto il suo fine. Allo stesso tempo è vero che una platea semiteatrale, come quella che offre l’Arena ci pone dei limiti, rispetto ad un pubblico di centinaia di ragazzi che si agita e balla sotto al palco di un locale come il Rolling Stone. Per un gruppo rock come noi risulta quindi più difficile stabilire quell’empatia, quel feeling che è necessario durante l’esibizione. D’altro canto sappiamo che lo Sferisterio è ricco di sorprese e il pubblico sarà sicuramente una rivelazione. Il topos di Anni ‘70, il brano con cui vi presentate a Musicultura, è la voglia di cambiamento e rivoluzione degli schemi culturali e sociali dominanti di quegli anni. La vostra musica è animata da quegli stessi intenti? Il desiderio di cambiamento è comune ad ogni ragazzo della nostra età. Noi esprimiamo attraverso la musica questa voglia di modificare e plasmare il mondo ma crediamo, che ognuno possa manifestare il suo intimo ideale di rinnovamento, applicandosi con dedizione in ciò che fa ogni giorno, in qualsiasi dimensione, sia essa artistica o professionale in genere. Anni ‘70 quindi vuole essere un tentativo di recupero di certi ideali, tra cui anche la voglia di condividere e confrontarsi in una realtà artistica e intellettuale, che per la sua vitalità, si scopriva un laboratorio, una fucina di idee che a prescindere dai diversi credo politici e culturali era animata da una convinzione e da un impegno elto da profondi. La nostra generazione non ha Sc nulla da invidiare a quella degli anni ‘70, Comitato anche noi possiamo cambiare veramente Artistico le cose, basta che ce ne venga data la ia Il meridiano zero del nuovo di Garanz possibilità. Musicultura rappresenta allora orizzonte musicale italiano un’opportunità importante da questo punto di vista. Un punto di partenza non solo per noi artisti ma, speriamo per tutti i ragazzi che collaborano come redattori o volontari mettendosi realmente in gioco. Greenwich Claudio Ricci Giancarlo Falcioni elto da Sc Artistico Comitato a ra a di G nzi blico e dal pub no Rai di Radio U 48 49 elto da Comitato Artistico ia di Garanz Jang Senato Fusione di suoni made in Bagno di Romagna Jang Senato è il progetto di 5 creativi di Bagno di Romagna, all’insegna di una costante fusione tra suoni acustici e intromissioni elettroniche: “Sono più di dieci anni che nel mondo dei suoni investiamo gran parte delle nostre forze, questa passione per la musica che per un verso ci ha salvato la vita, ci ha anche precluso l’accesso a possibilità lavorative più sicure, ha compromesso a volte i rapporti con le famiglie, con le fidanzate, con l’università e, cosa sicuramente dolorosissima, con il denaro in generale; se adesso raccogliere qualche frutto ci spaventasse saremmo come minimo dei cretini. Quindi: avanti tutta!”. Come è nato il vostro gruppo? Diciamo che è stata un’unione naturale all’insegna dell’amicizia. Ci siamo trovati a parlare di certe cose, ad avere idee simili ed abbiamo pensato di cominciare questo progetto. Sostanzialmente a far canzoni sono capaci tutti, ma a gestirle in modo creativo è difficile che possa riuscirci una persona singola. Vivere un’idea tutti insieme può essere un modo per svilupparla in maniera sperimentale, in modo originale. In un’intervista dichiarate di ricercare “la musicalità naturale delle parole”… Ci sono parole fonetiche che nascono insieme alla melodia naturalmente, e queste cose noi le fissiamo, come dei paletti su cui elaborare i testi. Non vogliamo partire da una storia o comunicare un tot di cose. Noi, partiamo da un fiocco di neve perché la neve ci comunica a noi qualcosa e poi proviamo a riportarlo alla gente, in termini di suono, naturalmente. E “Lamericano” da dove è partito? L’Americano è una vicenda semplicissima, un brano in linea con un certo modo di pensare la musica italiana, dove la melodia è intesa come una spontaneità che sgorga praticamente dal nulla. E che vi ha portato fino a Musicultura… Ci sembrava una chimera una volta, invece quest’anno la vediamo in faccia, ecco, siamo contenti. Finalmente una manifestazione organizzata, attenzione per i musicisti e sicuramente un buon livello artistico di tutti gli artisti, un’ottima impressione direi. Dania Mattioli Mines (Maurizio Minestroni) dopo aver vissuto per molti anni tra l’Italia e l’estero oggi vive e lavora a Recanati, sua città natale, dove si occupa del suo studio di registrazione e trova ispirazione per le sue canzoni, ironiche, irriverenti e spietate. Finalista a Musicultura nel 2005 con “Per diventare gay”, brano tanto amato da Piero Chiambretti (Markette) e da Fiorello e Baldini (Viva Radio Due), è pronto ora far danzare lo Sferisterio con un nuovo tormentone, molto poco politically correct: “Caldi estivi”. “Caldi estivi” è un ironico quadro della società contemporanea: perché d’estate “vedi nero”? La mia non è una critica sociale mirata, è più che altro l’espressione di un disagio, che avverto soprattutto d’estate, che vedo nelle spiagge affollate, nel “divertimento per forza”, nella sofferenza della gente che vive tutto in modo frenetico, rendendo stressanti anche i momenti di relax. Non mi piacciono le cose che fanno tutti perché non mi sono mai unito alla moltitudine, ho sempre cantato fuori dal coro. Credo che l’intento provocatorio di questo brano si sia colto. Una musica molto orecchiabile fa da cornice a un testo cinico e un po’ arrogante. Il fatto più curioso è che ho scritto questa canzone la scorsa estate, dopo che mi era stato chiesto di comporre un tormentone estivo. Ti definisci un “anti”: è in questo concetto che racchiudi il valore della libertà? Certo. “Anti” per forza. La situazione musicale come quella politica non sono belle. Non sono realtà alle quali posso omologarmi, quindi vorrei continuare ad essere me stesso e sentirmi libero. Le frasi provocatorie rivolte al mercato discografico sono tese a denunciare una realtà musicale fatta di canzoni che durano una sola estate per poi cadere nel dimenticatoio Provocazione, grinta e una pennellata perché prive di contenuti. Il momento più a tinte forti della società contemporanea bello della mia attività è quando sono solo nel mio studio e scrivo: quella è la mia isola felice. “Solito pensiero negativo e vacanziero” anche per l’estate che sta arrivando? Spero che la prossima estate sarà meglio di quelle precedenti. Intanto canterò allo Sferisterio e sarà una grandissima emozione perché è la prima volta che ne ho l’occasione. Poi si vedrà. Mines Gloria Rampichini ce lto dal di pubblico o Radio Un i Ra S Sc .. Sandy Muller La realtà vista con occhi sinceri Con il brano “La grande stella” la giovane artista esprime se stessa con onestà e genialità, incanta e convince con la sua delicatezza. L’artista italo-brasiliana, cresciuta con la musica e per la musica, racconta il quotidiano attraverso la sua personalissima interpretazione. Con all’attivo due dischi e numerose partecipazioni, non contiene la trepidante attesa di calcare lo Sferisterio. Sandy, come si sta a Macerata tra gli otto vincitori? Non ero mai entrata allo Sferisterio: un posto bellissimo. Essere tra gli otto vincitori è una grande vittoria e una grande soddisfazione personale. In ogni caso ripartirò da qui con una grande emozione. Come è nato il tuo amore per la musica? Io sono figlia di italo-brasiliani, che una volta sposati sono tornati a vivere in Italia. I miei genitori ascoltavano molta musica, soprattutto brasiliana, che aveva un forte legame con la loro terra di origine, quindi io respiro musica da quando sono nata. Non ho un solo ricordo d’infanzia che non abbia una canzone come colonna sonora. Credi che in un qualche modo ti abbia condizionata? Per me è un mezzo per entrare in contatto con gli altri e che mi ha sempre accompagnato da quando sono piccola. Non so se la musica mi abbia cambiata, ma sicuramente mi ha sostenuta in tutta la vita. Sono altrettanto convinta che la musica stessa possa cambiare le persone coinvolgendo la personalità, i sentimenti e le emozioni più intime di ognuno. In merito alla tua partecipazione a Musicultura, cosa pensi che di te abbia fatto colpo? Io spero sinceramente che sia stata l’onestà della proposta musicale, perché in genere questa è la mia tendenza. A me non interessa calarmi nel ruolo della cantante, non mi sforzo di piacere. Canto perché sento il bisogno di trasmettere sensazioni a chi vuole ascoltarle. Antonio Scarpone Raffinato e poliedrico interprete, ha iniziato a suonare il primo blues all’età di 14 anni e ha fatto parte di numerose band prima di approdare al Festival di Sanremo con i Caligola, con cui ha aperto anche i concerti di Zucchero e di Tina Turner, per arrivare ad nuova formazione “La stirpe di Caino”, progetto nato con l’intento di creare una sinergia tra blues e folk. Quale è stato il percorso che ti ha condotto alla pubblicazione del Cd da cui è tratta la tua canzone? La mia band – Pepe Aragonese (tromba), Paolino Negramandi (bassista), Sergio Cocchi (tastierista), Giovanni Giorgi (batterista) – è composta da musicisti provenienti dal jazz che mi hanno permesso di ottenere dinamiche molto particolari. Ci siamo messi on the road, fino ad incontrare la LifeGate che ha aperto un’etichetta appositamente per me, realizzando La spina, un disco ‘dixie-blues’, che racconta delle storie sfruttando il mio immaginario su Milano – una bellissima donna che bisogna andare a cercare... un po’ fredda, certo, ma che nasconde altissimi momenti di poesia. Nell’arco della mia vita, ho seguito tutti i suoi cambiamenti e da queste osservazioni è nato anche Milano Babilonia dal linguaggio un po’ funk, un po’ rock. La tua è una musicalità a metà strada fra esperienze biografiche e percorso professionale... Ho incontrato gente che mi ha ispirato, perché l’ispirazione viene sì da luoghi esterni ma anche da luoghi tuoi, interiori che, nell’emergere, trasfigurano, rielaborano e restituiscono immagini, suggestioni e suoni che poi si riversano in note, nella musica che così può risultare più riflessiva come anche più sfacciata. La canzone con cui ti presenti a Musicultura anche dal punto di vista coloristico offre immagini piuttosto realistiche…. Mi piace raccontare il lato surreale tanto quanto il lato realistico della vista: dal bicchiere d’acqua lasciato per la notte sul comodino alle calze smagliate indossate dalla mia donna. La canzone che celebra l’amore non fa per me. Mi piace scovare dettagli che diamo un sapore autentico al sentimento che canto. La mia canzone parte dall’autunno per arrivare alla primavera, mi piace cantare di cose vere, tangibili: perfino il kleenex dell’amore. Mi piace pensare di rivolgermi a gente di qualunque età: ai giovani, certo, ma anche ai meno giovani nella speranza di trasmettere loro questa sensazione di familiarità, questo comunissimo sentimento che tutti conosciamo. Sc elto da Comitato Artistico ia di Garanz Maria Laura Pierucci Folco Orselli S In un flusso ininterrotto di pensieri e suggestioni ce lto dai Lettori di riere Radiocor TV 52 53