GLI ALTRI APPUNTAMENTI MUSICALI Ma che colpa PopProduction Annibal Caro abbiamo noi? Teatro domenica 17 luglio ’60 / ’ 70 / ’80 / ’90 / ’00 Piazza della Libertà ogni sabato e domenica ore 23.30 ore 22.30 RepertorioPop Piazza della Libertà sabato 30 luglio, ore 23.30 cello) e Michele Sampaolesi (pianoforte), che proporrà un programma incentrato sulle musiche di Liszt, Rachmaninov e Debussy. Il concerto, primo dei tre “Concerti nel chiostro” è realizzato in collaborazione con l’associazione “Pier Alberto Conti”, sotto la direzione artistica del M° Bruno Bizzarri. Il viaggio continua in collaborazione con JAZZ DI MARCA group group net net Nell’Agenda di Popsophia trova spazio “Ma che colpa abbiamo noi?”, uno spettacolo musiculturale, diretto da Piergiorgio Pietroni ed eseguito dai POP – RADIO, spalmato in cinque serate, ciascuna delle quali dedicata ad un decennio della storia, dagli anni Sessanta ai nostri giorni, nel tentativo – superbo, forse vano, comunque necessario - di trovare e dare un senso a quanto in questi anni è accaduto. In armonia con la ratio del Festival, in cui i saperi più disparati vengono rimescolati per comprendere e far comprendere la contemporaneità, questo viaggio tra musica e memoria, tra intrattenimento e cultura, avvolge la linea del tempo con la spirale, logo della manifestazione, che allude alla circolarità, alla reversibilità, ad un legame passato-presente che non sia a senso unico, al pensiero che indaga. Perché la meta di tale viaggio non è un approdo, un luogo fisico, è invece il percorso stesso, la ricerca che non si ferma mai. Ad annodare gli eventi al tappeto del tempo saranno voci narranti, immagini, video, citazioni e brani musicali per un diario multimediale di cronaca, costume, economia, arte e letteratura, in cui insieme ai fatti viene raccontato il pensiero che li ha accompagnati, tra storia di eventi e storia di coscienze. E se poi – Montale docet - “ La storia non si snoda/ come una catena/di anelli ininterrotta. […] non è prodotta/ da chi la pensa e neppure/ da chi l’ignora.”, se hanno sparato a Kennedy o a John Lennon, se un terremoto ha devastato l’Irpinia, se per la libertà si è dovuto combattere, se Vasco Rossi non vinse a Sanremo…e se il mondo continua a girare…che colpa abbiamo noi? L’imperativo è uno solo: mai rinunciare a cercare. POP RADIO: Piero Cappella (chitarra e voce), Ettore Basili (basso e voce), Luigi Stronati (tastiere), Piero Venanzetti (batteria), Massimo Mazzoni (fisarmonica), Vando Scheggia (percussioni). ATTORI Piergiorgio Pietroni, Chiara Pietroni, Vando Scheggia Synusonde Teatro Annibal Caro sabato 30 luglio ore 22.30 Synusonde è un progetto del compositore elettronico Paolo F. Bragaglia con il pianista Matteo Ramon Arevalos. Il progetto mette in gioco elementi dell’elettronica contemporanea ed il corpo sonoro di uno degli strumenti più importanti della tradizione occidentale, il pianoforte. Una continua ricerca di un punto di equilibrio, tra acustica ed elettronica, tra sperimentazione e tensione armonica. Quadri sonori inediti, densi ed affascinanti, dove traspaiono influenze trasversali ed eclettiche: dalle avanguardie del ‘900 alla ambient music, passando per il minimalismo e la glitch music. Il live sarà incentrato sulla proposta dell’acclamato album di esordio “Yug”, uscito nei primi mesi di quest’anno per la Minus Habens Records. Il concerto si avvale della partecipazione del videomaker/regista Marco Bragaglia per il visual. La musica pop degli anni ‘80 e ‘90, interpretata dalla cantautrice Domenica Vernassa. Piazza della Libertà domenica 7 agosto ore 21.30 Viva l’Italia con Vincenzo Mollica Piazza della Libertà domenica 31 luglio ore 21.30 La Salvadei Brass Orchestra, diretta dal Maestro Alfredo Sorichetti, eseguirà alcuni tra i brani più suggestivi della storia della musica leggera, trascritti appositamente per orchestra. L’evento, impreziosito dagli interventi di Federico Moccia con i suoi aforismi, sarà chiusura del festival e omaggio ai 100 anni dell’ATAC di Civitanova Marche. Vincenzo Mollica ci accompagna attraverso le canzoni più significative della storia della musica italiana, per descrivere e raccontare la colonna sonora del nostro Paese. Epoca bella Trio Dmitrij Teatro Annibal Caro sabato 6 agosto, ore 22.30 Lo scenario del teatro Annibal Caro farà da cornice al Trio Dmitrij, formato da Henry Domenico Durante (violino), Francesco Alessandro De Felice (violon- Illustrazione in copertina di Massimo Macellari LE RASSEGNE MUSICALI 2 POPSOUND Giardini ex Liceo Classico La frammentazione stilistica racchiusa nell’espressione “POP MUSIC” oggi è talmente profonda, da rendere estremamente complesso qualunque percorso di analisi e riflessione su ciò che la contemporaneità musicale offre al pubblico, e su ciò che il pubblico percepisce davvero come “POP”. Gli otto appuntamenti di POPSOUND si presentano con la voglia e il tentativo di descrivere un percorso attraverso le realtà italiane più interessanti, provando a decifrare le linee poetiche e di ricerca di formazioni che cavalcano i circuiti underground nazionali e i grandi festival della musica d’autore. Riccardo Minnucci CORDEPAZZE 16 LUGLIO, ore 23.00 Il primo appuntamento del Festival, che sarà introdotto da un intervento di Massimiliano Stramaglia, dell’Università di Macerata, su “Amore è Musica”, già si presenta con grande curiosità. I palermitani, vincitori di Musicultura 2009, presentano un progetto orgoglioso di rivalutazione del pop sotto l’aura della musica d’autore. La band in pochissimo tempo ha ottenuto risultati dirompenti, facendo incetta di premi nei più rinomati festival italiani (Premio Fabrizio de Andrè 2007, ospiti del Premio Tenco 2008, vincitori di Musicultura 2009 e del premio della critica) e ottime recensioni sulla stampa specializzata. Un sound costituito da una scrittura ricca di sonorità acustiche ed elettroniche. Canzoni di stizza, di irriverenza, sempre pronte a sgridare i vizi borghesi che, piccoli, diventano pian piano lucidi affreschi della società contemporanea. FAMILY PORTRAIT 17 LUGLIO, ore 23.00 La band maceratese si muove su accostamenti di impianti sonori molto variegati, con contaminazioni tra elettronica, pop e classica, in una veste quasi retrò. Il trio d’archi, gli POPSOUND strumentini acustici e le incursioni ritmiche e elettroniche vanno a supporto di una voce sospesa nella sua dimensione intima e serale, amplificata dalla veste quasi teatrale dell’allestimento. Una serata carica di raffinate suggestioni, su melodie e strutture pop. JANG SENATO 23 LUGLIO, ore 23.00 La terza serata della rassegna vedrà protagonista una delle realtà più interessanti del momento. Jang Senato è il nome collettivo di questi cinque ragazzi dell’appennino romagnolo, che proporranno motivi brevi e canticchiabili, una sorta di grado zero della canzoncina italiana; perché la musica leggera deve ricominciare da qualche parte, anche se, dicono, ancora non sanno da dove. La ribalta della canzonetta d’arte, l’iperbole del sing-along, la musica leggera fatta come dio comanda. La loro storia è breve ma esplosiva: esordiscono nel 2007 e partecipano a molti concorsi, vincendoli tutti (Premio Fabrizio De André, Premio Lucio Battisti, Musicultura, Sanremo Rock, ospiti del Premio Tenco 2008). ANDREA COLA 24 LUGLIO, ore 23.00 La scrittura e la voce del cesenate Andrea Cola, protagonista del quarto appuntamento, sono in grado di graffiare e a volte innervosire, di farci vibrare e abbandonare, suggerendo al tempo stesso nuovi scorci onirici e visioni nitide di una straordinaria dolcezza umana. Nei suoi brani c’è la ricerca di un’oggettività pop fatta di belle canzoni, ma allo stesso tempo il desiderio del confronto con nuove influenze e suggestioni. Le atmosfere sono dilatate e immaginifiche, di attitudine soul, capaci di trasportarti in un luogo lontano dal quotidiano anche se di questo si canta. Siamo di fronte a uno stile che, grazie al vitale contrasto fra la cruda urgenza del sentirsi fuori luogo e una visionarietà dolce e poetica, assume un carattere già estrema- mente definito e riconoscibile. Un nuovo ed esplicito rapporto con la nostra tradizione cantautorale, premiato anche nell’ultima edizione di Musicultura, che ha visto Andrea tra i protagonisti delle serate finali. ANNIE HALL 30 LUGLIO, ore 23.00 Malincoironici. Come il titolo del film di Woody Allen da cui prendono il nome, gli Annie Hall mescolano malinconia e ironia, sotto i cieli della pianura padana. I protagonisti del quinto appuntamento portano con sé una musica a metà strada tra cantautori inglesi e Usa degli anni Sessanta che si mescolano al pop e sound da west coast. La scrittura degli Annie Hall si muove attraverso ballate e armonie orecchiabili e avvolgenti, con arrangiamenti a tratti dolcissimi, a tratti decisi e risoluti. La influenze guardano si oltreoceano, ma il percorso è senza dubbio personale e spesso ardito. Senza dubbio una delle migliori band italiane anglofone in circolazione, tanto da convincere la Wind ad utilizzare uno dei loro brani (Ghosts’ Legs) come colonna sonora per il suo Spot 2011. di cogliere la geniale grandezza di un cantante-autore che l’Europa ammira. AEDI 6 AGOSTO, ore 23.00 “Quando l’accademico narratore, così rigoroso e imitativo, incontra la fantasia, si perde nell’ incantevole magia di un personaggio spontaneo, divertente e giocoso… abbandona gli schemi per poi riprenderli nei momenti avvolgenti, diventa serio, riflessivo, ma ama deridersi!” Questa è l’introduzione ad Aedi che la band stessa ha pensato. L’appuntamento con la formazione settempedana, protagonista dell’ultimo sabato del Festival, è una porta spalancata verso il pop del futuro. La loro musica è solare, con un uso della voce inedito e melodie mai scontate. I quadri musicali ed emotivi si alternano tra rarefazioni ed esplosioni sonore, fino a ricostruire dei veri e propri paesaggi: un crogiuolo riuscito di reminiscenze che riportano, senza essere derivative, alla nuova musica scandinava pop/sperimentale. 2PIGEONS 7 AGOSTO, ore 23.00 Classica Contemporanea Chiesa Madonna Bella ogni sabato e domenica ore 22.30 Il filo conduttore di questi concerti è la variegata presenza dei diversi generi musicali che in modo evidente o nascosto percorre l’attività creativa dei compositori del nostro tempo. In questi ultimi decenni molti compositori hanno raccolto stimoli creativi molto significativi nella loro produzione proprio trasfigurando, trasformando e rivisitando i materiali della propria memoria musicale attraverso un percorso di commistione che percorre la musica di ogni epoca. Proprio questo atteggiamento creativo sta diventando oggi una costante nella produzione compositiva di tutto il mondo. Silvia Santarelli Nel concerto del 16 luglio lo strumento del bandoneon è presentato in un’opera unica che attraversa il mondo sacro e quello profano in una sorta di temi e contrappunti a cinque voci lasciando ampi spazi al respiro e all’improvvisazione. WANDO E I RUGGERO URLANDO 31 LUGLIO, ore 23.00 Nel percorso di analisi delle forme pop contemporanee, non potevamo evitare di soffermarci su tutte quelle realtà che omaggiano, spesso attraverso nuove angolazioni, quegli autori che più hanno influenzato il genere. In tal senso la proposta dei “Wando e i Ruggero Urlando”: non una semplice cover–band ma una formazione, quasi una miniorchestra, che vuole esplorare Paolo Conte e la nobile arte della musica. Da “Genova per noi” a “Sijmadicandhapajiee”, passando per “Gli Impermeabili” e “Via Con me”, lo spettacolo ripercorre tutte le tappe più emozionanti della storia artistica di Conte per farne comprendere l’elegante passione musicale. Il gusto di scoprire una versione più raccolta – da club di appassionati – dei suoi pezzi, che ci consentirà La chiusura del Festival è affidata ad uno dei progetti più sorprendenti del panorama musicale nazionale, i 2Pigeons. Il duo milanese racchiude in sé un universo sonoro tanto originale quanto coinvolgente. Mescolando infatti canzone d’autore ad elettronica non convenzionale, oltrepassano confini emozionali che lasciano senza parole. Ma è dal vivo che addirittura si superano. La voce della cantante Chiara Oakland Castello accarezza e frusta i sensi in modo indelebile e le dita di Kole Laca sulle tastiere, sul pianoforte e sui campionatori creano percorsi inediti e affascinanti. Percorsi che hanno consentito ai due ragazzi di condividere il palco con artisti del calibro di Paolo Benvegnù, Beatrice Antolini, Malika Ayane, Patti Pravo, Teresa De Sio e Rossana Casale. La musica pop, attraverso i 2Pigeons, si interroga sul suo futuro, e chiude il percorso di musica e idee, caratteristica fondante di tutta la rassegna POPSOUND. in collaborazione con CLASSICA CONTEMPORANEA rose e profonde citazioni prese dal repertorio folkloristico e popolare nelle sue celeberrime sinfonie. Basti pensare alla Marcia Funebre della Prima sinfonia (Il Titano) o al primo movimento della famosa Quinta Sinfonia che contiene un chiaro riferimento alle melodie e alla cultura Yiddish. Nel concerto del 23 luglio tre compositori P. Ugoletti, G. Cappelli, P. Molino e un interprete d’oggi P. Bonaguri: il tema scelto, quello dell’estetica del frammento, nasce da due fattori. Il primo: tutti lavori nati da una lunga collaborazione e convivenza tra compositori e interprete, fatta di proposte, consigli, esperienze di concerti e di registrazioni. Il secondo: il frammento non serve a spezzare sempre più il discorso e a sfuggire alla comunicazione con il pubblico; al contrario racconta con drammaticità, attraverso diversi passi della storia compositiva di ognuno, le varie ricerche e le diverse comunicazioni, passando dall’aspetto della ricerca a quello della comunicazione: tutti e due però, in fondo, sempre presenti. A suo modo, Daniele Di Bonaventura riporta lo strumento simbolo del tango nel suo habitat originario: la chiesa, a metà Ottocento, in Germania, il bandoneon, strumento unico e magico per il suo suono struggente, era utilizzato al posto dell’armonium. Malher – a cui il Trio Ludwig dedica un concerto il 17 luglio in omaggio ai 100 anni dalla sua morte – aveva intrapreso anch’egli un percorso di commistione di generi con nume- Nel concerto del 24 luglio Fabrizio De Rossi Re utilizza elementi di lessico della musica popolare estrapolati dal loro contesto originale e musicalmente ricomposti attraverso il filtro deformante del nostro tempo. Nel corso di questo viaggio sonoro, ogni pezzo viene trasfigurato con le modalità grottesche tipiche della scrittura visionaria del compositore, partendo dal canto popolare “Donna Sabella” passando attraverso un antico Stabat Mater. nuove del pianoforte preparato di Cage, il minimalismo ossessivo di Glass e la musica concettuale e politicizzata di Rzewski. Entrambe le proposte, quella del Futurismo e quella americana hanno contribuito a sconvolgere l’idea tradizionale di musica e favorendo una nuova concezione più libera del fare e ascoltare la musica. Il concerto del violoncellista Federico Bracalente del 30 luglio ci porta invece attraverso Bach nella musica del compositore siciliano Giovanni Sollima. La struggente ed espressiva lettura del passato dell’artista siciliano si trasforma in un modernissimo canto (che pare antichissimo e moderno allo stesso tempo) il suo percorso compositivo è intriso di generi diversi avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti orientali, elettrici e di sua invenzione. Ungheria, Romania e Albania rivivranno il 31 luglio i propri canti popolari sotto le mani del pianistacompositore Paolo Marzocchi che presenterà anche l’opera di Michal Kosakowski costituita da un “collage” di frammenti presi da decine di differenti film hollywoodiani realizzati prima degli eventi tragici dell’11 settembre 2001, e montati in modo tale che lo spettatore li percepisca non come fiction bensì come reali. La musica di Paolo Marzocchi palesa il paradosso di un film muto sulla modernità. I due appuntamenti del 6 e 7 agosto, con Fausto Bongelli e Nicola Verzina, presentano due diverse, ma complementari, facce della ricerca sonora nel Novecento musicale. Da un lato il Futurismo musicale, nella sua accezione più dirompente e innovativa, teso ad elaborare categorie nuove di creazione, fruizione e commistione fra le diverse sfere artistiche. Dall’altro lato un percorso nella musica americana dall’ “ingenuo” Cowell a Bolcom passando per le sonorità