CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA SCHELETRO PORTANTE di ACCIAIO Le costruzioni metalliche, come quelle di legno, sono realizzate per assemblaggio di elementi prefabbricati (travi, pilastri o colonne, lastre, ecc...) la cui forma e le cui dimensioni sono, da un lato rispondenti ai requisiti dell’opera, dall’altro conseguenti ai vincoli di produzione, trasporto e montaggio. Trattandosi di elementi e sistemi costruttivi industrializzati, l’impresa di costruzione metallica gioca un ruolo molto importante nella messa a punto del progetto tecnologico. Gli elementi verticali e orizzontali, nello scheletro di acciaio, sono realizzati con profilati a caldo. (vedi pagina 2) Le sezioni sono diverse (quadrate, circolari, angolari, a doppia T, a I, a L, etc.), oppure possono essere composte. Data l’ampia gamma delle sezioni in commercio, la loro forma e le elevate prestazioni meccaniche del materiale, è possibile realizzare travi, e quindi solai, con grandi luci, di spessore relativamente modesto, anche in presenza di forti carichi.. La sezione ridotta dei pilastri consente un maggior utilizzo della superficie lorda per ogni piano. Per gli edifici di acciaio non ci sono operazioni “a umido” ed anche gli elementi “a secco” sono soltanto in parte assemblati in cantiere, quindi l’ingombro nel cantiere stesso è molto ridotto, con notevoli vantaggi per l’agibilità operativa. Profilati a L, a Z ed a T in acciaio . 1 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Diverse sezioni di profilati a caldo: Diverse sezioni di sagomati a fred- Il materiale di partenza viene riscal- do: dato e dev’essere portato alla tem- La laminazione a freddo è un proces- peratura di massima plasticità. Suc- so di lavorazione meccanica a tem- cessivamente passa molto veloce- peratura ambiente o quasi. mente nei rulli che sono in realtà delle gabbie di laminazione. 2 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA I vantaggi nelle costruzioni in acciaio sono principalmente i seguenti: • la notevole distanza fra i pilastri consente maggiore flessibilità nell’utilizzo dello spazio interno; • lo scheletro portante interno può essere modificato nel tempo dato che gli elementi sono uniti con metodi industriali a secco; • possono essere rinforzati con l’aggiunta di parti supplementari per sopportare carichi maggiori; • si possono aumentare le luci libere sopprimendo alcuni pilastri; • può essere aumentato il numero di piani; • possono essere aggiunte o smontate singole parti dell’edificio. Il peso di uno scheletro portante in acciaio è molto inferiore a quello in c.a.; ma la relativa leggerezza rende tuttavia l’edificio, soprattutto quando è alto e sottile, particolarmente sensibile all’azione orizzontale del vento e comporta l’adozione di elementi costruttivi di irrigidimento, al fine di contrastare le deformazioni. (vedi schemi pagina 5) Profilati a T a spigoli tondi in acciaio Fe 320. Tavola riassuntiva dei valori tipici dei profilati. 3 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Colonne e pilastri in acciaio; il problema della snellezza. Negli edifici a telaio il pilastro che porta le travi, i solai di piano intermedio e di copertura, trasmette i carichi gravitazionali alle fondazioni; l’entità delle sollecitazioni è funzione della posizione del pilastro all’interno dello scheletro portante. In linea teorica il pilastro è destinato a portare carichi assiali di compressione, ma il modo con cui è collegato agli altri elementi costruttivi, condiziona il tipo di sollecitazione cui è soggetto. Nella pratica il carico perfettamente assiale non si verifica quasi mai, perché il pilastro non è mai perfettamente rettilineo e simmetrico; il carico non è mai perfettamente centrato. L’incidenza di questi fattori è diversa a seconda T Hotel, particolare di cantiere. Esempio di ordito in acciaio. della snellezza del pilastro. tubolari, realizzate con ferri HE o profilati tubolari a sezione circolare o Occorre notare che i ritti devono essere pen- quadrata. sati in ragione del carico, ovvero della sua enti- Un ulteriore aspetto da valutare con cura è l'eventuale variazione tà e della sua distribuzione, nonché in ragione del dell'assetto modulare della trama statica. tipo di connessione o vincolo previsto . Se gli elementi portanti sono disposti l’uno sull’altro, per tutta l’altezza Di norma, si preferiscono sezioni quadrate o dell’edificio, la ripartizione dei carichi non presenta alcun problema. 4 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA A sinistra: negli edifici Tutto si complica quando le colonne sono sfal- alti e nei grattacieli le sate, oppure quando qualcuna manca. In questo caso soluzioni di controventa- occorrono opportune travi che trasmettono il carico mento sono riconducibili verso i sostegni rimasti. Queste grosse travi sono a due alternative: sempre sollecitate a flessione, e pertanto il pilastro • telai rigidi sul perime- superiore subisce un cedimento, generando problemi tro dell’edificio e col- considerevoli, in particolare nel sistema di facciata. legamento fra i telai Quindi si cercherà sempre di progettare grosse esterni e quelli interni travi con massima rigidità alla flessione. Nel ca- tramite solai rigidi; so di forti sollecitazioni possono occorrere travi alte anche un piano: travi reticolari. Soprattutto nel caso di edifici alti, si devono dimensionare le sezioni delle colonne, in modo che tutte siano, più o meno, sollecitate allo stesso modo. Per le sollecitazioni orizzontali è necessario che in ogni piano vi siano almeno tre pareti verticali • A destra: controventamento dei formanti il telai nucleo centrale dell’edificio, e collegamento ad controventate (vedi figura).Tali superfici possono esso dei telai peri- avere delle aperture, anche di dimensioni tali che di- metrali attraverso i ventino telai, tralicci o sistemi irrigiditi da puntoni e solai rigidi. travi. In ogni caso deve essere garantita la ripartizione delle forze all’interno della superficie portante. Questa ripartizione del carico avviene di solito attraverso le controventature di solai e tetti. 5 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Richard Rogers, Neo Bankside, Londra, 2008-2012 Situato al centro di Londra, di fronte alla Tate Modern Gallery, il Bankside è un complesso residenziale di 5 edifici che uniscono appartamenti di estremo lusso a residenze sociali. Il progetto usa un linguaggio contemporaneo per inserirsi in un contesto variegato caratterizzato da materiali e forme differenti (mattoni faccia a vista, vetrate, acciaio, superfici vetrate, vegetazione). 6 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Richard Rogers, Neo Bankside, Londra, 2008-2012 Di particolare rilevanza, anche espressiva, sono le grandi controventature di facciata, ammorbidite dalla presenza di schermature lamellari in legno, posti tra i due strati della pelle a doppio involucro vetrato ed alternati a solidi pannelli coibentati, dai colori caldi. 7 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Richard Rogers, Neo Bankside, Londra, 20082012 8 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Norman Foster, Hearts Tower, New York, 2000-2006 Situato lungo la Ottava strada, il nuovo grattacielo si sviluppa per 46 piani al di sopra del vecchio quartiere generale, un edificio Art Déco progettato negli anni ’20. Del vecchio edificio, svuotato per poter costruire il nuovo grattacielo all’interno dei muri perimetrali, rimangono soltanto le facciate Art Déco. Al momento della demolizione parziale della vecchia struttura, sono stati conservati tutti i materiali con l’idea di riutilizzarli per il futuro grattacielo. Infatti lo scheletro metallico della Hearst Tower è stato realizzato utilizzando ben l’85% di acciaio riciclato. La trama triangolare delle travi in acciaio, che incorniciano diagonalmente le grandi porzioni della vetrata, disegna un modulo a forma di diamante. Non si tratta di una semplice scelta estetica. Le forme triangolari hanno infatti consentito un risparmio di acciaio del 20% in meno rispetto alle quantità utilizzate per una tradizionale struttura, pari a 2mila tonnellate di acciaio. La Hearst Tower è stata concepita nel massimo rispetto ambientale. Non solo per l’utilizzo di materiali riciclati e scelte progettuali volte all’impiego di minori quantità di acciaio, perché la torre consuma il 25% di energia in meno rispetto ai tradizionali grattacieli newyorkesi. Un record in termini di risparmio energetico, che è stato premiato c o n l a c e r t i f i c a z i o n e L E E D . Il vetro a bassa emissione scelto per il rivestimento esterno consente la penetrazione della luce naturale e protegge al tempo stesso l’edificio dall’eccessivo riscaldamento. Inoltre all’interno sono installati, su ogni piano, dei sensori che regolano l’intensità della luce artificiale a seconda della quantità di luce naturale che penetra dall’esterno. 9 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Norman Foster, Hearts Tower, New York, 2000-2006 La copertura raccogliere l’acqua piovana, che viene convogliata in una cisterna situata nel sottosuolo, in grado di contenere fino a 53 mc. di acqua, sufficiente per soddisfare la metà del fabbisogno dell’intero edificio. La sua applicazione più spettacolare trova spazio nell’atrio (foto in alto), dove una cascata di acqua riciclata di 8 metri umidifica l’ambiente in inverno e lo raffresca in estate. 10 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Le travi sono di norma composte da un profilato IPE a C o doppio T; l’altezza dipende dal momento flettente. Se per grandi luci o elevati carichi, l’altezza della trave supera quella dei profili in commercio (600 mm) si utilizzano travi composte e travi reticolari. Per ottenere questi elementi si utilizzano tecniche e mano d’opera artigianale. Le tipologie di travi ottenibili sono molteplici; per esempio se tagliamo l’anima di un IPE secondo una linea mediana, possiamo suddividere la trave in due metà che possono essere riunite con uno sfalsamento, così da ottenere un nuovo profilato con un altezza maggiore. Le travi reticolari sono invece costituite da elementi lineari tesi e compressi e sono basate sulla ripetizione del triangolo indeformabile. Le aste compresse hanno sezione tubolare, circolare o quadrata. Si usano anche profili a L o angolari accoppiate, per ottenere una sezione il più possibile quadrata. Le aste tese sono invece costituite da barre d’acciaio a sezione circolare, profili ad L affiancati a formare una T, funi e catene. Gli attacchi tra le varie aste devono essere tali da determinare il funzionamento a cerniera. Esempi di travi alveolari . 11 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA 2- attacco rigido trave a traliccio e colonna 3- nodo saldato e giunzione saldata di corrente inferiore di trave reticolare 2 1 1- trave reticolare leggera. 3 12 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA 2 1 1- esempio di travatura reticolare in elementi profilati 2- nodo della briglia inferiore di una capriata triangolare 3- nodo della briglia superiore di una capriata triangolare 3 13 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Nodo di capriata a traliccio Nodo di capriata, inferiore. 14 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Particolari di elementi strutturali reticolari in acciaio. 1- appoggio di capriata saldato. 2- nodo di capriata superiore. 2 1 15 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Occorre poi ponderare con estrema cura il nodo tra trave e pilastro, valutando quale tipo di connessione sia più opportuno adottare. Tra le tipologie più ricorrenti occorre citare: -trave interrotta, pilastro passante -trave passante, pilastro interrotto Se al posto del conglomerato cementizio usiamo l’acciaio, o strutture prefabbricate ecc., potremo realizzare pilastri a doppia altezza e travi interrotte, o, al contrario, travi continue e pilastri interrotti. Possiamo pensare di realizzare lo scheletro portante con un altro elemento costruttivo, costituito sempre da traverso e ritto, detto PORTALE. Il portale è una unità, ovvero è costruito a terra, contemporaneamente e poi ribaltato e collocato in opera. Nodi tra pilastro e pilastro 16 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Il portale solitamente viene prefabbricato, risulta però molto difficile il suo trasporto. Per questo motivo è preferibile costruirlo a piè d’opera. Una volta sovrapposti questi elementi occorre unirli nei nodi: le Nodo trave pilastro: connessioni, i vincoli sono semi cerniere sempre uguali e spesso assai semplici da costruire. Ulteriore variante si ottiene ponendo una cerniera fra i due elementi costruttivi: otterremo un arco a tre cerniere. Si possono verificare nodi di notevole complessità, costruttiva e statica, quando sul pilastro convergono travi secondo Nodo trave pilastro: esempi di nodi con trave interrotta e pilastro passante. tre o quattro direzioni. In questi casi acquista particolare importanza il modo di unione dei componenti: 17 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA - collegamenti chiodati ( non più non usati); - collegamenti con bulloni; - collegamenti saldati. Negli edifici alti, lo scheletro portante è generalmente d’acciaio, perché ha resistenze molto superiori a quelle del cemento armato e consente di ridurre notevolmente la sezione degli elementi resistenti,in quanto l’ordine di grandezza della resistenza a compressione per il conglomerato cementizio armato è di circa 100 Kg/cm2, mentre per l’acciaio è di oltre 2000 Kg/cm2. Questi dati indicano che a parità di carico la sezione di uno scheletro d’acciaio è 20 volte minore di quella di uno scheletro in conglomerato cementizio armato. Alla destra in basso: nodo tra pilastro e trave con pilastro passante e trave interrotta. Il pilastro trasmette il carico che grava su di esso al resto della membrature, mediante le piastre di colleIn alto: nodo tra pilastro e trave gamento. reticolare. 18 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA 1 4 Esempi di nodo alla base del pilastro, particolari costrutti- 2 vi: 1- 4,5 - Nodo tra vincolo di cerniera 2,3 - vincolo di incastro. 3 5 pilastro e trave. . 19 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Nodo tra pilastro e trave, con trave passante. Il pilastro trasmette il carico che grava su di esso al resto della membrature, mediante la piastra di collegamento. Nodo tra pilastro e trave. Nodo tra trave e colonna passante. Particolare costruttivo. Notare come il vincolo sia reso rigido dal ricorso ad elementi di raccordo. 20 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Nodo tra pilastro e trave, con pilastro Inoltre il costo si riduce notevolmente al diminuire dell’ingombro passante. il ricorso della struttura portante e aumentano gli spazi utili. ad elementi di rac- In definitiva otteniamo un edificio molto alto con uno scheletro molto cordo tesi a rende- snello che però ha una forte tendenza ad oscillare se sottoposto a re rigido il nodo, consente di assimilare lo stesso ad un sollecitazioni orizzontali. In passato per evitare le oscillazioni si eseguivano dei muri molto spessi o si addossavano ad essi dei contrafforti. incastro. Nodo di portale a parete piena. Se noi, allo scheletro portante d’acciaio, aggiungiamo dei blocchi con pareti di cls contenenti scale, ascensori e/o tutte le canalizzazioni impiantistiche, e se li colleghiamo ai solai, le azioni orizzontali che 21 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Attacco bullonato di trave a traliccio tubolare su colonna mono tubolare. Particolare costruttivo di arco a tre cerniere. Nodo bullonato e giunzione a flangia per montante tubolare. 22 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA investono le pareti vengono trasferite attraverso i solai, alle torri che grazie ala loro forma e peso elevato riducono le oscillazioni dell’edificio. Un altro modo di limitare le oscillazioni è quello di intervenire direttamente sullo scheletro portante. In tal caso si opera realizzando nelle testate un’orditura bidimensionale, che conferisce maggiore rigidezza. Negli scheletri di acciaio gli elementi compressi generalmente hanno sezione circolare o quadrata, in modo che il raggio di inerzia sia uguale in tutte le direzioni, mentre gli elementi inflessi hanno sezione inscrivibile in un rettangolo. Essendo questi elementi prodotti industrialmente, possiamo trovarli in commercio in dimensioni standard. Può capitare però, nel caso di grandi luci, di dover superare le altezze massime; in questo caso dobbiamo costruire l’elemento partendo da lamiere di acciaio di 2/3 cm che poi verranno saldate. Esempi di vincoli tra travi accoppiate passanti e colonne passanti in acciaio. Esempi di vincoli tra travi e setti in C.A. 23 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Colonne e pilastri in acciaio Sollecitazioni nei pilastri in funzione delle Il problema della snellezza condizioni di carico: Nello scheletro portante in acciaio, il pila- nella prima immagine a destra pilastro compresso caricato in asse; stro che porta le travi, i solai di piano e di nella seconda immagine a destra pilastro copertura, trasmette i carichi alle fonda- snello sottoposto a compressione e flessione zioni. L’entità dei carichi è funzione della per carico di punta; posizione del pilastro nello scheletro por- nell’immagine sotto pilastro rigidamente collegato alla trave in un telaio, sottoposto a tante. In linea teorica è destinato a porta- flessione e compressione. re carichi assiali di compressione, ma il Berlino galleria d’arte moderna, Mies modo con cui è collegato agli altri elementi dello scheletro condiziona nella realtà il tipo di sollecitazione cui è soggetto. Di solito la condizione di carico assiale non si riscontra mai: il pilastro non è mai perfettamente rettilineo e perfettamente simmetrico e il carico non è perfettamente centrato. 24 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA 1 2 4 3 Nodo di incastro tra travi primarie e secondarie, semplice ( 1-2) e con ampliamento della sezione all’ incastro ( 3-4) 25 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Esempio di nodo tra trave primaria e trave secondaria. Particolare costruttivo di un nodo rigido. Particolare di controventi verticali. 26 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Esempio di nodo tra trave primaria e trave secondaria. Particolare di controventi orizzontali. Esempi di nodi tra elementi in acciaio, durante le fasi di cantiere. 27 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Esempio di telaio strutturale in acciaio. Particolare della Rockefeller Guest house, di Philip Johnson. Occorre ricordare in fase di studio di un telaio in acciaio che sempre deve essere garantita la ripartizione delle forze all’interno della superficie portante. Questa ripartizione del carico avviene di solito attraverso le controventature di solai e tetti. 28 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Vedute della piazza coperta. Schema statico della trave armata. Notare il profilo superiore sottoposto a flessione, i contraffissi verticali compressi, posti a Nuova sede del Cis, Renzo Piano Building Workshop. Particola- rompere la luce libera re della trave armata. di inflessione e il cavo teso inferiore. 29 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Nuova sede del CIS, Renzo Piano; particolare della trave armata, del nodo con i pilastri e del contraffisso. 30 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Connessioni Scheletro portante in legno trave pilastro nel caso di telai in legno: A- connessione tra mon- Il legno è un materiale elastico, aniso- tante e trave passante con tropo, idoneo a sopportare sollecitazioni di flessione, di compressione e di angolari coprigiunti laterali e piastra interna. B- connessione tra trave trazione, in misura differente a seconda e montante passante con che tali sollecitazioni siano esercitate in mensole scarpa metallica e direzione normale, parallela, o tangenzia- piastre chiodate. le rispetto a quella delle fibre. C - collegamento di trave doppia con caviglia e bullo- Gli edifici a scheletro portante in legno ne. hanno tutte le caratteristiche proprie de- D- gli edifici realizzati con altri materiali: stre di travi e montanti elementi strutturali verticali e orizzontali, E- distinzione funzionale e costruttiva fra connessione con pia- connessione a 4 vie con montante continuo e piastre metalliche interne scheletro portante e di tamponatura. A differenza degli altri materiali, il legno viene usato quasi esclusivamente in elementi rettilinei, a sezione rettangolare o quadrata. I vari elementi possono essere connessi menti metallici, di applicazione rapida, poco costosa ma tramite incastri, che non richiedono l’uso poco resistenti al fuoco. di parti metalliche, ma comportano una Occorre notare che nel caso di telai statici lignei, le sezioni lavorazione lunga e la riduzione della se- delle travi sono più sviluppate in altezza che in larghezza. zione resistente, oppure attraverso ele31 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Nodo tra montante e plinto in C.A. i montanti devono essere preservati dall’ umidità, discostando di 15 cm la base del montante dal terreno a dal plinto. La connessione è per tramite di gambo metallico, con due profilati a T o con due profilati a U annegati nel plinto Griglie di travi reticolari in legno lamellare. Travi con uguale spessore (a), corrente superiore sovrapposto (b) con e con sezioni di diversa altezza (c-d). Griglie di travi a parete piena in legno lamellare. Connessioni ottenute con connettori metallici (a-b-c), con giunto metallico cruciforme (d-e) con flange saldate a un elemento tubolare (f-g) e con piastra metallica (h). 32 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Ciò avviene poiché questo elemento deve avere un momento di inerzia rilevante rispetto all’asse baricentrico, così da assicurare resistenza sufficiente. Per quanto riguarda i ritti, le sezioni più utilizzate sono la quadrata e la circolare. Quest’ultima è la più adatta perché ha un momento di inerzia uguale in tutte le direzioni e quindi da più garanzie di stabilità, perché non ha piani di sbandamento preferenziali. Tipi strutturali in legno lamellare: Travi a due appoggi ed elementi a più appoggi. 33 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA La resistenza al taglio del legno nella direzione delle fibre è molto scarsa, mentre è molto superiore nella direzione ortogonale. Nella fabbricazione dei legni artificiali (lamellare), infatti, si suddivide un tronco in fogli che poi vengono riuniti alternando la direzione delle fibre. migliorare il comportamento meccanico. Esempi di tipi strutturali in legno lamellare: Travi su due appoggi. 34 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Portali a tre cerniere di legno lamellare: esempi di portale con piedritto metallico, con montante scomposto, e con montante incastrato. Sistemi a tre cerniere di legno lamellare: esempi di capriate, elementare e con puntoni spingenti. 35 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ ARCHITETTURA Travi reti- colari in legno la- mellare. Tavola delle dimen- sioni, sezioni per di travi rettilinee. 36 DISPENSE DEL LABORATORIO INTEGRATO DI PROGETTO E COSTRUZIONE 2 - MODULO ARCHITETTURA TECNICA