Gran Tour della NAMIBIA

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Gran Tour della NAMIBIA
DATA
17 - 29 Giugno 2010
QUOTA di
PARTECIPAZIONE
€ 3.490,00
Supplemento camera singola
€ 390,00
(ricordiamo che abbiamo a
disposizione solo 2 camere singole)
Tasse aeroportuali
€ 280,00 (da riconfermare)
LA QUOTA COMPRENDE
Trasferimento in pullman privato
Udine/Apt di Venezia A/R - Voli di
linea Lufthansa/Air Namibia A/R
(franchigia bagaglio 20 kg) Sistemazione in base camera doppia
con servizi privati in hotel, lodge o
campi tendati permanenti - Trattamento
di pensione completa come da
programma - Trasporto con veicoli
appositamente predisposti - Visite ed
escursioni con veicoli 4 x 4 Trasferimenti in loco - Assistenza in
Namibia di guida/autista parlante
italiano - Accompagnatore Assicurazione medico/bagaglio e
annullamento - Kit da viaggio
NON COMPRENDE
Le tasse aeroportuali, le bevande ai
pasti, gli eventuali ingressi a musei e
monumenti, le escursioni non
menzionate e tutto quanto non indicato
in programma o alla voce “la quota
comprende”
“IL NOSTRO
VALORE AGGIUNTO”
Questo viaggio, programmato ormai da
11 anni, è il connubio dell’esperienza e
passione del nostro corrispondente
locale e della Wilderness Safaris per
una delle terre africane più belle. Si
tratta del programma in Namibia per
eccellenza. Il viaggio ideale per chi
ama l’Africa e vuole conoscere la
Namibia con i plus tipici: veicolo 4x4
a p p o s i ta me n t e mo d i f i ca t o p er
raggiungere tutti gli angoli della
Namibia (non pullman o minibus che
limitano la sicurezza e il contatto con
la natura), guide italiane di altissimo
livello e le inimitabili ed originali
strutture (Wilderness Safaris) fiore
Primo giorno: UDINE - VENEZIA - FRANCOFORTE - WHINDOEK
Partenza da Udine con il pullman privato. Partenza dall’Italia verso Whindoek via
scalo europeo con Lufthansa ed Air Namibia.Cena e pernottamento a bordo.
Secondo giorno: WHINDOEK - KALAHARI
Arrivo al mattino all’aeroporto di Whindoek e dopo il disbrigo delle formalità
doganali. Incontro con la guida locale parlante italiano e partenza alla volta del
deserto del Kalahari. Il deserto del Kalahari, il quarto deserto al mondo per
estensione (circa 520.000 kmq), situato a cavallo del Tropico del Capricorno, è un
deserto semi-arido che si estende, su un altopiano ad un altezza variabile tra gli 850
e i 200 m, nei territori di Namibia, Botswana e Sud Africa. Da migliaia di anni il
Kalahari è il territorio dei San (boscimani), popolo di cacciatori raccoglitori che
vivono in stretta simbiosi con l'ambiente inospitale che li circonda, essi hanno
trovato la loro sussistenza nel deserto grazie a un'approfondita conoscenza
dell'ambiente, all'uso di tecniche di caccia e di raccolta molto efficaci e all'estremo
rispetto della natura dell'ostile ambiente in cui vivono. Nel Kalahari sono state
istituite diverse riserve naturali, tra queste la Central Kalahari Game Reserve, la
Khutse Game Reserve e il Kgalagadi Transfrontier Park. Sistemazione presso la
struttura in esclusiva Kalahari Farmhous e nel pomeriggio fotosafari alla ricerca
della fauna del Kalahari emozionandosi con un aperitivo al tramonto fra le dune
color biscotto. Cena e pernottamento.
Terzo giorno: KALAHARI
Trattamento di pensione completa. Mattina dedicata alla conoscenza della
popolazione boscimana, nome dato dagli europei a una popolazione un tempo assai
numerosa e oggi ridotta a poche migliaia d'individui sparsi in esigui gruppi
soprattutto nel deserto del Kalahari fino all'Okavango. I Boscimani, i cui gruppi s
ono noti con nomi assegnati dai Bantu, si designano fra loro come San oppure
Qhai- xkhwe. I Boscimani costituiscono, per le caratteristiche fisiche e culturali e
per le divergenze sulla loro classificazione, uno dei temi di studio dell'antropologia
e la loro origine è certo più antica rispetto a quella dei Pigmei e degli Australiani.
La mancanza di un pannicolo adiposo sottocutaneo ben sviluppato contribuisce a
conferire alla pelle un aspetto secco e rugoso, fin da un'età non ancora avanzata.
Caratteristico, soprattutto nelle donne, è il forte accumulo di adipe in
corrispondenza delle natiche, che si accompagna a un'accentuata insellatura della
colonna vertebrale nella regione lombare: l'aspetto che deriva da queste
combinazioni, detto "steatopigia", è interpretato come un particolare adattamento in
cui i Boscimani vivono. Per il modo di vivere e per l'organizzazione sociale
vengono considerati molto simili a quelli delle genti del tardo Paleolitico. La loro
lingua è unica al mondo. La loro economia è basata esclusivamente sulla caccia,
praticata dagli uomini, integrata dalla raccolta di radici e semi, effettuata invece
dalle donne e dai bambini in età prepubere. Ancora oggi, applicano le tecniche di
caccia descritti negli antichi graffiti su rocce: l'agguato teso stando appiattiti al suolo
e poi il lancio delle frecce avvelenate contro la preda. I Bantu prima e gli europei
dopo, hanno proceduto a un sistematico sterminio perché considerati "pericolosi
animali". La maggior parte dei gruppi originari sono scomparsi o ridotti a poche
decine d'individui; attualmente i Boscimani nel complesso sono circa 15.000
individui. Nel pomeriggio possibilità di effettuare fotosafari nella riserva privata.
Quarto giorno: KALAHARI - DESERTO del NAMIB
Prima colazione. Partenza alla volta del deserto del Namib attraverso l’altopiano
centrale, superando lo spettacolare Tsaris Pass.Pranzo in corso di viaggio. Il deserto
del Namib è probabilmente il più vecchio deserto della terra avendo un età di circa
80 milioni di anni, questo immenso mare di dune si estende da nord a sud lungo la
costa dell'oceano Atlantico per oltre 1.600 km e da ovest a est per una profondità
che varia tra gli 50 e i 160 km. La parola "Namib", in lingua Nama significa "spazio
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all’occhiello del viaggio.
N.B.
Le quote sopraindicate sono valide per
un gruppo di minimo 20
partecipanti.
Il presente viaggio necessita di
passaporto individuale in corso di
validità residua di almeno 6 mesi
oltre il periodo di permanenza
previsto, corredato della marca
amministrativa per l’anno in corso.
PENALI ANNULLAMENTO
Qualora il consumatore intenda
recedere dal contratto al di fuori della
ipotesi di cui all’art. 10 comma 1, si
applicheranno le seguenti penalità:
- 10% della quota di partecipazione
fino a 30 giorni lavorativi prima della
partenza (escluso il sabato);
- 30% della quota di partecipazione da
29 a 20 giorni lavorativi prima della
partenza (escluso il sabato);
- 50% della quota di partecipazione da
19 a 10 giorni lavorativi prima della
partenza (escluso il sabato);
- 75% della quota di partecipazione da
9 a 3 giorni lavorativi prima della
partenza (escluso il sabato);
- 100% della quota di partecipazione
per annullamenti successivi a tale data
e in caso di mancata presentazione alla
partenza
Le sopraindicate penali non coprono
l’eventuale costo del supplemento
singola per chi era in doppia con una
persona che ha cancellato.
ADEGUAMENTO PREZZO
Quotazioni espresse in € e calcolate
con cambio NAD/€ valido alla data del
18/01/10, e suscettibili di variazioni
fino a 20 giorni prima della partenza, in
base alle oscillazioni del cambio (+3%)
o variazioni del costo di trasporto,
diritti e tasse su alcune tipologie di
servizi turistici quali imposte, tasse
aeroportuali.
INFORMAZIONI PRATICHE
Consigliati abiti pratici, comodi e in
fibre naturali, prevalentemente di colori
neutri. Portare un paio di maglioni di
lana per la sera ed una giacca
trapuntata o a vento leggera. Scarpe
comode da passeggio, cappellino,
occhiali da sole, crema protezione,
costume da bagno, repellenti.
Raccomandiamo di limitare al minimo
il proprio bagaglio, utilizzando
preferibilmente borse/sacche morbide.
Nessuna vaccinazione è richiesta.
aperto", i venti sono i principali responsabili del modellamento delle dune, il cui
colore ne indica l'età, infatti il ferro contenuto nella sabbia con il tempo si ossida
creando il caratteristico colore rosso arancio del deserto Namib, le cui dune sono le
più alte al mondo. Arrivo e sistemazione presso il Namib Desert Lodge.
Pomeriggio dedicato all’escursione nel deserto. Cena e pernottamento.
Quinto giorno: KALAHARI - DESERTO del NAMIB
Prima colazione in Lodge, giornata interamente dedicata alla visita delle alte dune
del Namib con sosta presso la famosa Duna 45, il sito di Sossusvlei e Deadvlei.
Pranzo in corso di escursione. La parte nord del deserto è caratterizzata da distese di
sabbia e colline rocciose: springbok, gemsbok e zebre corrono attraverso questo
paesaggio arido e spoglio; è in questa zona che crescono le piante del deserto,
uniche al mondo, le “Welwitschia Mirabillis” un enigma botanico, un fossile
vivente, piante che si sono adattate al rigido clima del deserto. Esse producono
esclusivamente due grandi foglie dall’aspetto del cuoio che crescono in
continuazione e possono raggiungere i 2000 anni di età!!! La parte centrale è un’
immensa distesa di sabbia color albicocca, dove si potranno ammirare le splendide
dune di Sossusveli, le più alte esistenti al mondo: alcune si ergono oltre i 400 metri.
Con la prima luce dell’ alba si potranno ammirare i colori rosso ed arancione della
sabbia e si avrà la possibilità di incontrare animali quali: orici, sciacalli, springbok,
struzzi, elefanti e zebre. Seguendo infine il corso del fiume Tsauchab lo si vede
improvvisamente scomparire in una stretta gola che va ingrandendosi: è il Sesrien
Canyon, una gola profonda 30 metri nel letto asciutto del fiume Tsauchab. Il
Canyon è riparato dal sole e lungo le sue pareti crescono molte piante che attirano
numerosi uccelli ed animali, creando uno scenario irreale. Rientro nel tardo
pomeriggio per la cena ed il pernottamento.
Sesto giorno: DESERTO del NAMIB - SWAKOPMUND
Prima colazione. Partenza alla volta della costa della Namibia attraversando
meravigliosi passi di Gaub e Kuised. Sosta lungo il percorso a Cape Cross per la
visita alla famosa colonia di foche: si potranno ammirare circa 200.000 esemplari di
questo simpatico animale. Cape Cross è anche il Luogo dove Diego Cao, il primo
europeo ad arrivare in Namibia eresse una croce in onore del re portoghese John I.
Successivamente visita della “piana della Welwitschia” e della paesaggistica Valle
della Luna. Pranzo in corso di viaggio. Arrivati sulla costa si proseguirà attraverso
la città di Walvis Bay e successivamente verso la cittadina balneare di Long Beach.
Walvis Bay e situata a circa 30 km a Sud di Swakopmund. Lo splendido porto
naturale in cui sorge è creato da Pellican Point, una lingua di terra che forma un
frangiflutti naturale. Le sue lagune sono popolate da grande colonie di fenicotteri
rosa. Arrivo a Swakopmund con sistemazione presso l’ Hotel Hansa. Pomeriggio
dedicato alla visita della città. Città affascinante e piena di vita, Swakopmund fu
l’unico porto del paese durante il periodo coloniale tedesco. L’influenza tedesca è
tutt’oggi riconoscibile nell’ architettura delle case, nella disposizione delle strade e
nello stile di vita di questa piccola stazione balneare. Molti dei vecchi edifici,
pubblici e privati, rimangono ancora come ricordo dell’ occupazione tedesca a
cavallo del secolo. Tra i punti di principale interesse ricordiamo: il faro, la stazione
ferroviaria costruita nel 1901, la Chiesa Luterana, le caserme a forma di castello, il
vecchio “Bezirksgericht” (Tribunale) e la Torre Damara. Cena in hotel e
pernottamento.
Settimo giorno: SWAKOPMUND - DAMARALAND
Prima colazione in hotel e partenza alla volta del Damaraland. Sosta lungo il
percorso a Cape Cross per la visita alla famosa colonia di otarie più numerosa del
continente: si potranno ammirare circa 200.000 esemplari di questo simpatico
animale. Cape Cross è anche il luogo dove Diego Cao, il primo europeo ad arrivare
in Namibia eresse una croce in onore del re portoghese John I. Proseguimento verso
gli altipiani di Uis e pranzo in corso di viaggio. Il territorio tra la Skeleton Coast e
l’altipiano centrale della Namibia è chiamato Damaraland, dal nome dei Damara che
costituiscono la maggioranza della popolazione locale. La regione del Damaraland
forma una zona collinare intermedia tra l’arida Skeleton Coast e gli altipiani
orientali ricoperti da vegetazione a macchia; è un alternarsi di pianure ondulate,
catene montuose solitarie, formazioni geologiche bizzarre e colori fantastici. Su
FUSO ORARIO
Quando da noi vige l’ora legale c’è
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un’ora in meno rispetto all’ Italia.
CLIMA
Il clima tipicamente semidesertico fa si
che la Namibia sia visitabile tutto
l’anno. L’inverno da maggio a ottobre
registra temperature che oscillano tra i
10°C e i 28 °C, durante il giorno il
clima è sempre piacevolmente caldo,
con forti escursioni termiche durante la
notte.
IMPORTANTE
È gradita,
per una riconferma per il
blocco spazio voli e
per l’esiguo numero
di posti riservati,
un’iscrizione al presente
programma, anche
telefonica, seguita dal
versamento di un deposito
pari al 25% della quota di
partecipazione entro
il 15 Febbraio 2010
tutto si staglia il Massiccio del Brandberg, con il picco di Koenigstein (2573 m), il più
elevato del Paese. Distese di sassi ocra segnano il paesaggio brullo punteggiato dalle
euforbie, che, contrariamente allo Zimbabwe, dove diventano grandi come alberi, qui
hanno l’aspetto di cespugli la cui linfa, velenosa per l’uomo, è una leccornia per scimmie e rinoceronti. Qui vivono gruppi di rinoceronti neri e di elefanti del deserto. I suoi
grandi spazi sono una delle ultime aree faunistiche “non ufficiali” dell’Africa, dove si
vedono animali vagare liberamente al di fuori dei parchi e delle riserve protette. I San
ed i Khoi-khoi raccontarono le loro avventure sulle pareti rocciose di questa terra
ostile: vere e proprie gallerie a cielo aperto ci mostrano questi graffiti che ritraggono
leoni, giraffe, elefanti, struzzi e rinoceronti con tutte le gamme del rosso, giallo,
ruggine ed ocra. Sistemazione e cena presso il Twfelfontein lodge.
Ottavo giorno: DAMARALAND
Prima colazione. Partenza alla scoperta dei paesaggi dei Damaraland e delle sue
bellezze geologiche e paesaggistiche. Sosta per ammirare i petroglifici di
Twyfelfontein, che è probabilmente la zona più conosciuta del Damaraland, la parola
significa “sorgente incerta”. I Damara che un tempo vivevano in questa zona la
denominarono Uri-Ais o “fontana saltante” dalla sua sorgente di acqua fresca. Nel
1947 il nome è stato cambiato in Twyfelfontein - che significa “fontana dubbiosa” dal primo colono bianco, che riteneva che la sorgente fosse troppo debole per
rappresentare un valido supporto per la natura circostante. Nel 1952 la zona è stata
dichiarata monumento nazionale, non per la sua acqua ma per i suoi tesori artistici,
Twyfelfontein è conosciuta per l’abbondanza di graffiti e pitture rupestri situati in una
valle a forma di U di arenaria rossa. Trasferimento non lontano dalla Burnt Mountain
dove si trova una piccola gola lungo la quale si trovano insolite colonne di basalto
che assomigliano a delle canne d’organo, ed infatti vengono chiamate “Organ Pipes”e
sono perpendicolari alla base della gola. Queste rocce dalla forma particolare furono
formate 120 milioni di anni fa, quando la dolerite, raffreddandosi, si suddivise in
colonne alte sino a 5 metri. Pranzo in corso di escursione. Ad Est di Twyfelfontein si
trova la Burnt Mountain (la montagna bruciata), che in effetti sembra sia stata
devastata dalle fiamme: non vi sono forme di vita, ma all’alba e al tramonto le rocce
prendono delle colorazioni indescrivibili. E’ uno spoglio crinale vulcanico lungo 12
km, ai cui piedi si trova un altura nota come di Burnt Mountain. E’ una distesa di
scorie vulcaniche dove nulla è stato risparmiato dal fuoco. In questo paesaggio
sinistro e desolato non cresce praticamente nulla. “Arrostita” da un antico inferno, non
sembra particolarmente attraente durante il giorno, è un semplice crinale, ma all’alba
ed al tramonto sembra che il basalto e l’argilla che la compongono prendano fuoco ed
i colori sono davvero spettacolari. Cena e pernottamento
Nono giorno: DAMARALAND - PARCO ETOSHA
Prima colazione. Partenza alla volta del Parco Etosha con sosta per ammirare la
Foresta pietrificata, un veld aperto cosparso da tronchi lunghi fino a 30 metri, con una
circonferenza che raggiunge i sei metri, che si calcola risalgano a 260 milioni di anni
fa. Dal momento che non vi sono né radici né rami, si ritiene che questi tronchi siano
arrivati qua in seguito ad una gigantesca alluvione. Vi sono circa 50 tronchi, per la
maggior parte della famiglia delle gimnosperme, come le conifere, le cicadacee e le
welwitschie. Alcuni di questi tronchi sono sepolti nell’arenaria, mentre altri sono
perfettamente pietrificati nella silice con tanto di corteccia e di anelli. Arrivo a
Kanmanjiab e incontro con un interprete per la visita al villaggio delle tribù Himba,
fra le varie etnie che vivono in Namibia si distinguono gli Himba che sono arrivati ai
giorni nostri preservando usi e costumi in uso da millenni. Gli Himba vivono ai
confini con l’Angola in piccoli villaggi di poche capanne fatte di fango e sterco,
lontani da centri abitati e vie di comunicazione. Protetti da questo isolamento sono
forse l’unico popolo al mondo che ha resistito e respinto ogni tentativo di
addottrinamento da tutte le religioni. Il loro sostentamento è principalmente basato
sull'allevamento di bestiame. La religione animista che praticano pone al centro la
cura, l’integrità e l’esaltazione del corpo. Le donne passano ore nella cura del corpo;
queste, già bellissime, per accentuare la sensualità si spalmano su tutto il corpo una
crema di colore rosso fatta con un impasto di burro e polvere di ocra che le rende più
attraenti, le protegge dal sole, dagli insetti e dal freddo pungente della notte, e l’unico
indumento che indossano è una gonnellina di morbida pelle di capretto, confezionata
da loro stesse. Proseguimento per il parco Etosha. Pranzo in corso di viaggio. Il Parco,
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esteso su una superficie di 22.270 kmq, è oggi certamente uno dei parchi di
selvaggina più grandi ed importanti del sub continente. Il cuore del Parco è l’Etosha
Pan, un’ enorme depressione poco profonda nel terreno, arida, piatta e dal colore
bianco argenteo, che si riempie d’ acqua nei periodi di pioggia, durante i quali gli
animali vengono ad abbeverarsi. Secondo alcuni geologi la depressione era un tempo un grande lago alimentato da un possente fiume; quando il fiume cambiò il suo
corso il lago si prosciugò restringendosi all’ attuale grandezza. La fauna del parco è
ricca e varia e tra le diverse specie di animale che lo popolano ricordiamo: impala,
kudu, zebre, giraffe, rinoceronti, leoni ed una grande varietà di uccelli coloratissimi.
Sistemazione presso il famoso Andersson Camp, situato all’entrata del parco.
Primo fotosafari in Etosha con il proprio mezzo di trasporto. Rientro in serata al
campo per la cena ed il pernottamento. Dopo cena partenza per uno spettacolare
safari notturno con mezzi 4 x 4 all’ interno della riserva di Ongava, riserva che
funge da cuscinetto per impedire ai leoni, leopardi, rinoceronti, impala, gnu e
sciacalli del parco di spingersi verso sud, infatti questi animali sono facilmente
incontrabili ad Ongava. (soggetto alle condizioni atmosferiche).
Decimo giorno: PARCO ETOSHA
Prima colazione al campo. Partenza a bordo dei veicoli fuoristrada, appositamente
modificati, per ammirare la bellezza a la ricchezza faunistica del parco Etosha. Il
mezzo fuoristrada, più alto dei normali veicoli, permette ai partecipanti di avere un
contatto più diretto con la natura: il fianco del veicolo aperto ed il tetto totalmente
rialzabile offriranno ottime opportunità per fotografare gli animali comodamente e
con ampie possibilità di movimento. Pranzo in corso di viaggio all’interno del parco, nel tardo pomeriggio rientro al campo per la cena ed il pernottamento. La pozza
d’acqua antistante all’ Andersson Camp è una delle più attive di tutta la riserva di
Ongava, si potranno ammirare, durante e dopo la cena, leoni, rinoceronti, giraffe e
gli altri ungulati della riserva. L’ultimo nato della famiglia Wilderness Safaris,
anch’esso inserito nel territorio della riserva di Ongava nella zona dove è più facile
incontrare i rinoceronti neri, l’Anderson Camp deve il suo nome da uno dei primi
esploratori che, insieme a Galton e Von Londequist scoprirono gli animali di Etosha
a cavallo tra il 1800 ed il 1900. L’Andersson camp è il lodge più ecosostenibile
della Namibia, per la sua costruzione non è stato usato neanche un grammo di
cemento, ed il materiale per la costruzione è per il 90 % proveniente dalla riserva di
Ongava e dalle aree circostanti ed è tutto naturale!
Undicesimo giorno: PARCO ETOSHA - OMARURU
Prima colazione. Partenza verso sud della Namibia per raggiungere Omaruru.
Pranzo in corso di viaggio. Arrivo e sistemazione presso il lodge Epako, situato in
una bellissima riserva di 11.000 ettari di terreno è uno dei luoghi ideali per una
tappa lungo la strada che giunge all’Etosha o a Swakopmund. Nella zona vi è una
grande varietà di animali che includono giraffe, elefanti, rinoceronti, ghepardi, gnu,
impala, springbock, eland, zebre, struzzi, dik dik, kudu e orici, oltre a sciacalli e
caracul. Sono state identificate in questa zona 170 specie diverse di uccelli. Nel
pomeriggio fotosafari con veicoli privati 4 x 4. Cena e pernottamento.
Dodicesimo giorno: OMARURU - WHINDOEK - FRANCOFORTE
SCHEDA TECNICA
Polizza Assicurativa:
Mondial Assistance Spa n° 181239
Organizzazione Tecnica:
INTOUR TRAVEL SRL
Autorizzazione Amministrativa:
Regione Friuli Venezia Giulia N°2185/SSSTR del
17/09/09
Periodo di validità:
Fino alla data di rientro del viaggio
Modalità e condizioni di sostituzione del viaggiatore:
Come da Condizioni Generali di Contratto di Vendita di
Pacchetti Turistici paragrafo 10 e 12
Parametri e criteri di adeguamento del prezzo:
Come da Condizioni Generali di Contratto di Vendita di
Pacchetti Turistici paragrafo 8
Programma presentarto alla Direzione Centrale Attività
Produttive - Servizio Sviluppo sistema turistico
regionale (L. R. 2/2002 art. 50 e 51)
Udine,
Prima colazione. Partenza per raggiungere Whindoek. Sosta per visitare il mercato
artigianale di Okahandjia, paese abitato da un popolo le cui donne ancora indossano
costumi tradizionali composti da 24 variopinte sottovesti più copricapo, elemento
comune all’abbigliamento degli uomini. Le pasticcerie di origine tedesca dominano
le strade, torte, biscotti e mercato sono l’attrazione del paese, crocevia di escursioni
nelle altre città della Namibia. Pranzo in ristorante, e al termine proseguimento
verso la capitale. Arrivo in aeroporto, disbrigo delle formalità doganali e imbarco
sul volo di linea per Francoforte. Pasti e pernottamento a bordo.
Tredicesimo giorno: FRANCOFORTE - VENEZIA - UDINE
Prima colazione a bordo. Cambio di aeromobile a Francoforte in coincidenza con il
volo per Venezia. Arrivo e trasferimento in pullman privato per le località di
provenienza.
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