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New York, foto Oliviero Toscani celebrano la concia italiana
Dopo il "Made in Italy", arriva l'"Hand Made in Italy"
postato 22 ore22 ore fa da APCOM
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New York, 25 feb. (Apcom) - Il tradizionale marchio "Made in Italy" si fregia di un nuovo simbolo di qualità e diventa "Hand Made in Italy", prodotto a mano in Italia.
L'antica lavorazione artigiana della pelle è al centro di una mostra multimediale inaugurata ieri alla Opehouse Gallery di New York che proseguirà fino al 28 febbraio.
L'evento è stato organizzato dall'Istituto per il Commercio Estero in collaborazione con il Consorzio Vera Pelle Italiana conciata al Vegetale, un ente nato nel 1994 per
volontà di undici concerie unite nel comune obiettivo di promuovere un prodotto di pregio come la pelle conciata al vegetale sul mercato internazionale. Da allora il
Consorzio promuove il marchio "Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale", uno strumento distintivo che permette di garantire la qualità dei pellami prodotti dalle
concerie consorziate e di identificare in modo immediato i prodotti realizzati con il loro pellame conciato al vegetale. Oggi le concerie associate sono 26, tutte situate
nella zona compresa tra Pisa e Firenze. Per affermare e tutelare la tipicità dei loro prodotti, caratterizzati da un processo produttivo tradizionalmente artigianale, il
Consorzio ha deciso di creare un nuovo marchio di eccellenza ancora più esclusivo. "Pelle conciata al vegetale in Toscana" è il nuovo nome ideato dal celebre fotografo
italiano Oliviero Toscani e dalla sua agenzia di comunicazione La Sterpaia, che ha creato anche il design del marchio.
L'evento è un'esibizione delle immagini realizzate da Toscani che hanno come protagonista la pelle. Gigantografie di lussuosi prodotti finiti di alcuni importanti marchi
italiani e di dettagli della pelle conciata al vegetale, ritratti fotografici dei conciatori del consorzio e del lavoro artigiano che si svolge da secoli nelle concerie toscane,
una video installazione dedicata alla lavorazione del pellame. La mostra include inoltre delle sculture realizzate con pelli di diverse lavorazioni e colori e alcuni oggetti,
come borse, cappelli e strumenti musicali.
"Ad affascinarmi di questo progetto è l'atavicità dei clienti, la non tecnologia di questo prodotto che è così da mille anni", ha affermato Toscani. "In questo momento di
crisi è un ritorno alla manualità delle cose. In Italia gli artigiani hanno mandato i figli a studiare alla Bocconi, invece insieme all'innovazione bisognerebbe coltivare la
tradizione artigiana", ha aggiunto il fotografo.
L'esibizione itinerante sarà esposta nel corso del 2009 anche a Tokyo e Seoul.