Streptococcus Equi Subsp. Equi Associated with Equine

3) Comunicazioni libere
7-02-2006
16:06
Pagina 155
Società Italiana Veterinari per Equini - SIVE - XII Congresso Multisala, Bologna, Italy 2006
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STREPTOCOCCUS EQUI SUBSP. EQUI ASSOCIATO AD ABORTI EQUINI
STREPTOCOCCUS EQUI SUBSP. EQUI ASSOCIATED WITH EQUINE ABORTIONS
Raffaele Frontoso Med Vet, Karina Mallardo Med Vet, Ugo Pagnini Med Vet,
Giuseppe Iovane Med Vet, Luisa De Martino PhD
Dip. Patologia e Sanità Animale, Sezione di Malattie Infettive, Facoltà di Medicina Veterinaria,
Università di Napoli “Federico II”
Le malattie infettive degli equini sono universalmente diffuse ed il territorio della regione Campania ne è particolarmente coinvolto. In particolare le cause o gli agenti eziologici in grado di indurre aborto e natimortalità negli equini sono molteplici e frequenti. Gli agenti infettivi, come batteri,
virus o funghi, possono colonizzare il feto o gli invogli fetali, e provocare la morte e l’espulsione
del feto. L’aborto può essere provocato anche da altri fattori, come gravidanze gemellari, deficit ormonali, anomalie congenite. È tipico dei microrganismi fungini e virali causare aborto con breve
periodo di latenza tra infezione ed evento abortivo. Comunque casi di aborto, possono essere anche
sostenuti da batteri opportunisti normalmente residenti nelle basse vie genitali della cavalla.
Lo scopo del nostro studio è stato quello di effettuare un’analisi retrospettiva di aborti equini avvenuti nella regione Campania nella primavera-estate 2004-2005.
Campioni di tessuto di sedici feti equini abortiti nell’ultimo trimestre di gestazione sono stati utilizzati per questo studio. Precisamente, da ogni feto abortito, sono stati prelevati campioni di placenta, timo, polmone, rene, milza e fegato. Su tutti i campioni sono state effettuate indagini virali
utilizzando tecniche di isolamento su colture cellulari (linea continua di cellule renali di coniglio,
RK-13), test di immunofluorescenza (IFI) e metodiche di multiplex-PCR, per la ricerca di virus erpetico equino tipo 1 (EHV-1), di virus erpetico equino tipo 4 (EHV-4) e del virus dell’arterite virale equina (EAV). Contemporaneamente tutti i campioni venivano sottoposti ad indagini batteriologiche. Per l’identificazione di genere e specie sono state effettuate prove biochimiche con gallerie
API20 Strep, API20 Staph e API20E.
Due dei sedici feti abortiti davano risultati negativi a tutte le indagini effettuate, mentre gli altri feti risultavano negativi alla diagnostica virologica e positivi a quella batteriologica. Precisamente erano isolati in coltura pura: 6 ceppi di Streptococcus equi subsp. equi, 2 ceppi di Streptococcus equi
subsp. zooepidemicus, 1 ceppo di Streptococcus dysgalactiae subsp. equisimilis, 2 ceppi di Escherichia coli, 2 ceppi di Klebsiella pneumoniae, 1 ceppo di Staphylococcus aureus.
Il nostro studio ha messo in evidenza la presenza di una percentuale maggiore di Streptococcus equi
subsp. equi (37.5%) e soprattutto come la causa batterica nella regione Campania sia di rilevante
importanza per gli aborti equini. Un’analisi dettagliata dei risultati di laboratorio sulle cause di aborto equino è fondamentale per stabilire l’andamento attuale delle malattie e per suggerire i problemi
da affrontare in ricerche future. La diagnosi definitiva di aborto equino è possibile nella maggior
parte dei casi in cui il feto intero e la placenta vengono sottoposti ad un’ampia gamma di indagini
di laboratorio. I dati raccolti confermano l’importanza dell’eziologia batterica, senza interferenza
virale, in casi di aborto equino.
In conclusione, nella regione Campania, gli aborti equini causati da agenti virali sembrano essere
sporadici visto i risultati negativi ottenuti pur utilizzando differenti e sensibili tecniche diagnostiche; mentre le cause batteriche, e soprattutto lo Streptococcus equi subsp. equi sembra essere il principale responsabile.
Questo risultato potrebbe essere correlato alla ben nota presenza endemica dell’infezione contagiosa causata da S. equi (adenite equina), nella regione Campania, e tuttora responsabile di gravi perdite economiche nel settore equino, date le limitazioni imposte al movimento di animali, le sue serie complicanze e il prolungato periodo di recupero.
Questo dato ci induce ad ampliare le indagini per la comprensione patogenetica e per lo studio dei
fattori di virulenza di tale microrganismo.
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Bibliografia
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Indirizzo per la corrispondenza/Address for correspondence:
Raffaele Frontoso
Dip. Patologia e Sanità Animale, Sezione di Malattie Infettive, Facoltà di Medicina Veterinaria,
Università di Napoli “Federico II”, Via F. Delpino 1, 80137-Napoli, Italia.
Tel. 081-440083 - Fax: 081-291630 - E-mail: [email protected]
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