Attività di Ricerca
Il Laboratorio di Tecnologie Oncologiche (LATO) HSR Giglio è un consorzio pubblico-privato costituito dall’Istituto di
Bioimmagini e Fisiologia Molecolare, che ne detiene la maggioranza, il suo fine istituzionale è lo svolgimento di attività
di ricerca e di servizio nel settore della diagnostica e cura dei tumori tramite la realizzazione di un Polo Oncologico a
Cefalù (PA).
Negli ultimi anni si è assistito ad un importante cambiamento nell’approccio diagnostico e terapeutico alle patologie
oncologiche, l’identificazione dei fattori molecolari legati ad insorgenza ed evoluzione di malattia e l’individuazione
della probabilità di risposta alla terapia sono diventati temi fondamentali.
La grande variabilità fra soggetti sia in termini di insorgenza di malattia (es. età di insorgenza, fattori di rischio) che di
decorso della malattia (es. aggressività di malattia) ed infine di risposta alla terapia, sono il risultato di una complessa
interazione fra fattori esogeni (es. abitudini di vita) ed endogeni (es. patrimonio genetico). Tale variabilità può essere
oggi indagata con metodi sempre più accurati e sensibili e ci si attendono importanti informazioni in particolare da
due metodologie di studio: quella ex vivo della diagnostica molecolare con proteogenomica e quella in vivo della
diagnostica molecolare mediante tecniche di immagine. Entrambe queste tecnologie sono state sviluppate negli ultimi
anni e stanno fornendo risultati molto interessanti, ma, al momento attuale, non sono state integrate.
E’ inoltre necessaria una comprensione molto più accurata dei molti fattori che concorrono all’insorgenza delle
patologie oncologiche, che variano da tumore a tumore, e che soprattutto variano all’interno di uno stesso tumore fra
paziente e paziente. I marcatori devono essere quindi costruiti come set di marcatori e individuati per selettive
popolazioni di pazienti; le tecniche di immagine devono identificare precocemente l’aspetto biologico in vivo del
tumore e fornire categorie più accurate di pazienti in base alla predittività di risposta al trattamento.
In questo contesto scientifico si pongono le attività di ricerca promosse dalla LATO-Polo Oncologico di Cefalù, che
possono, attualmente, essere suddivise in attività in Risonanza Magnetica, Medicina Nucleare, Laboratorio di
Proteogenomica e Radioterapia Intraoperatoria (IORT).
In risonanza magnetica sono in corso: attività connesse all’impiego della tecnica MRgFUS relative alla definizione di un
programma per il controllo di qualità e l’implementazione di protocolli di ricerca clinica per pazienti affetti da
metastasi ossee e leiomiomi uterini; e studi tramite tecnica fMRI di funzionalità residue del cervello in soggetti in stato
vegetativo permanente tramite software di analisi che evidenziano le attivazioni di alcune aree corticali.
In medicina nucleare è in corso lo studio delle problematiche relative alla classificazione secondo protocolli
internazionali in PET/TC dei pazienti oncologici tramite l’impiego di software, che consentono la misura dello
Standardized Uptake Value (SUV) tenendo conto dell’effetto di volume parziale.
Il laboratorio di proteogenomica è impegnato in numerosi progetti quali: lo studio preliminare dei meccanismi
molecolari implicati nella risposta alla radioterapia, la valutazione dell’espressione del gene pca3 per qRT-PCR e Maldi
profiling in pazienti con carcinoma prostatico, l’analisi del proteoma e del trascrittoma in modelli sottoposti ad ipossia,
l’analisi mutazionale dei geni dei trasportatori della Tiamina nel BERI-BERI atrofico (neuropatia acuta carenziale) e la
valutazione del recupero delle funzioni cognitive in pazienti in stato vegetativo (SV) post traumatico in relazione ai
differenti genotipi del BDNF.
Relativamente alla radioterapia intraoperatoria, le attività si riferiscono allo: studio delle caratteristiche del fascio di
elettroni con metodo Monte Carlo e tramite misure sperimentali, studio di tecniche per l’ottimizzazione della dose
rilasciata sul target e riduzione della stessa agli organi sani circostanti, e definizione di protocolli per la verifica in vivo
della dose rilasciata.
Inoltre è in corso un protocollo multidisciplinare per la caratterizzazione tissutale nel tumore della mammella
primitivo: correlando la captazione di FDG alla PET con il picco di colina misurato mediante spettroscopia protonica
nucleare, studiando la composizione metabolica, del proteoma e del trascrittoma, e isolando, mantenendo e
caratterizzando cellule tumorali primarie.