insetti (pterigoti).

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PTERIGOTI
a cura di Leonardo Melchionda.
Questa sottoclasse comprende la maggior parte degli insetti che allo stato adulto
dispongono di ali, fatta eccezione di due ordini, i Mallofagi e gli Anopluri che ne
sono privi per adattamento ad una vita particolare, specialmente parassitaria,
come ad esempio i pidocchi.
I Pterigoti si dividono in due grandi gruppi: Paleotteri e Neotteri.
La classificazione qui riportata è una classificazione tradizionale, visto che
i nuovi testi di entomologia non sono affini tra di loro. Siccome gli autori
spesso hanno opinioni differenti, non concordi tra loro e non accettate
universalmente, il sottoscritto, mantiene per adesso la classificazione
tradizionale, dal mio punto di vista ancora valida, quando ci sarà
un’uniformità di tutti gli studiosi di entomologia prenderò atto dei motivi
scientifici di riclassificazione e mi aggiornerò.
Le cifre, che indicano il numero delle famiglie e le specie appartenenti ad ogni
ordine, sono indicative e suscettibili di variazioni, in quando, si scoprono sempre
nuove specie.
PALEOTTERI
I Paleotteri (con ali non pieghevoli dette ali antiche), si dividono a loro volta in
due ordini, gli Odonati e gli Efemerotteri.
Odonati: appartengono a quest’ordine circa 30 famiglie con 5.500 specie
conosciute, chiamati anche Libellule, gli Odonati sono insetti predatori,
possiedono due paia di ali non pieghevoli, un lungo addome, grandi occhi
composti, corte antenne, ed un apparato boccale masticatore. Presentano una
metamorfosi incompleta, le uova sono deposte in acqua o su piante acquatiche,
le larve (ninfe) si sviluppano in acqua dove predano altri insetti, ed addirittura
girini e piccoli pesciolini, quando sono completamente cresciuti, dall’acqua, si
arrampicano sulle piante delle rive, dove avviene la muta in adulto. Anche allo
stato adulto questi insetti sono predatori, infatti, essendo ottimi volatori, agili e
veloci, catturano in volo con le loro zampe spinose altri insetti di cui si nutrono.
Appartengono a quest’ordine anche le cosiddette Damigelle, di aspetto molto
simile alle libellule ma molto più sottili e delicate, si differenziano anche dal
fatto di poter piegare le ali ravvicinandole e tenendole verticali rispetto al corpo
a riposo, e dal volo più lento, infatti, catturano le loro prede sulle piante non in
volo.
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Efemerotteri: appartengono a quest’ordine circa 23 famiglie con 2.500 specie
conosciute, sono degli insetti molto delicati, e dalla vita breve, vivono 2-3 anni
allo stato larvale e solo poche ore da adulto, anche perché, da adulti hanno
apparato boccale atrofizzato e non si nutrono. La metamorfosi è incompleta,
sono emimetaboli e conducono vita acquatica raramente riscontrabili lontano
dall’acqua dove, come le libellule, le larve (ninfe) crescono cibandosi di alghe,
detriti e vari animaletti, quando sono completamente cresciuti, dall’acqua, si
arrampicano sulle piante delle rive, dove avviene la muta in sub-adulto, uno
stadio intermedio, una particolarità di quest’ordine, il sub-adulto già alato ha
colori opachi, dopo un periodo di tempo, subisce una ulteriore muta dando
origine all’insetto adulto dai colori molto più brillanti. Hanno corpo allungato con
all’estremità due o tre code, le ali sono tenute allo stato di riposo come i
lepidotteri verticali rispetto al corpo, alcune specie non hanno ali posteriori. Un
esempio di quest’ordine è l’Effimera (Ephemera vulgata).
NEOTTERI
I Neotteri (con ali pieghevoli dette ali nuove), fanno parte di questo gruppo una
vasta gamma di insetti nei quali le ali ripiegandosi allo stato di riposo sulla parte
posteriore del corpo, hanno funzione anche di protezione oltre al volo, infatti, in
alcuni insetti le ali anteriori mesotoraciche si sono specializzate alla protezione,
indurendosi, lasciando il compito del volo alle ali posteriori.
I Neotteri si dividono in tre grandi sottogruppi: Polineotteri, Paraneotteri,
Oligoneotteri, che a loro volta si dividono in più ordini (vedi classificazione degli
insetti, nella pagina principale degli insetti di questo sito).
Per la gran vastità di individui di questo gruppo, tratterò solo gli ordini più
comuni.
Blattoidei: appartengono a quest’ordine circa 6 famiglie con 4.000 specie
conosciute, questi insetti dal corpo di medie o grandi dimensioni, di forma ovale
ed appiattita, posseggono, apparato boccale masticatore, e lunghe antenne
filiformi, il maschio presenta le ali, mentre la femmina le ha molto ridotte,
possono anche volare (non tutti, ci sono specie attere) ma spesso preferiscono
camminare, infatti, sono dei velocissimi corridori. Hanno abitudini generalmente
notturne e si cibano di rifiuti vari, (di qualsiasi materia organica in
decomposizione), nonché di escrementi di vari animali. Le femmine producono
ormoni sessuali, a cui rispondono i maschi con produzione di secrezioni
afrodisiache, che, attirano le femmine, l’accoppiamento avviene dorso a dorso,
(posseggono le ghiandole sessuali sul dorso), molte specie costruiscono nidi nelle
anfrattuosità dei muri e dei pavimenti dove depongono le uova, un numero che
varia da specie a specie, dalle 10-12 alle 40 uova, in un astuccio corneo simile ad
una valigetta scura detto ooteca, altri ancora, invece, le ooteche le interrano o le
trasportano fino alla nascita dei piccoli, la prole viene nutrita dagli adulti,
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rigurgitando loro il cibo, nel loro ambiente di vita e di sviluppo, lasciano
sgradevoli odori, e alcune specie, sono in grado di spruzzare, per difesa, sostanze
oltre che sgradevoli, repellenti, anche tossiche, e possono essere anche vettori di
malattie. Molti di questi insetti che vivono nelle regioni tropicali e subtropicali,
sono stati importati nel nostro paese, spesso, viaggiando sulle navi ecc., dove (a
cominciare dai porti, poi si sono diffusi ovunque, tramite merci, derrate ecc.), si
sono adattati alla convivenza con l’uomo, infatti, li possiamo trovare, nelle
abitazioni, in locali riscaldati e ricchi di cibo, come le cucine, forni, molto spesso
ospiti indesiderati di bar, pasticcerie, ristoranti ecc., fanno parte di quest’ordine
la Blatta o Scarafaggio comune (Blatta orientalis), Blatella (Blattella germanica),
lo Scarafaggio americano (Periplaneta americana), ecc.
Dermatteri: appartengono a quest’ordine circa 10 famiglie con 1.900 specie
conosciute, quest’ordine è rappresentato dalle comuni Forbicette, che prendono
anche il nome di Forficule, dispongono di ali anteriori molto corte, spesso assenti
in molte specie, e ali posteriori molto sottili piegate sotto le ali anteriori se
presenti, molte specie sono in grado di volare, ma generalmente preferiscono
camminare, hanno un’apparato boccale masticatore molto robusto, ma la loro
caratteristica principale è la presenza di due appendici (cerci) a forma di tenaglia
detti forcipi, nella parte posteriore dell’addome. Dette forcipi, servono
all’insetto come organo di presa, offesa e difesa, non è raro osservare individui
maschi lottare con queste tenaglie per contendersi il cibo o le femmine, anche se
l’uso principale è la difesa. Le femmine depongono le uova generalmente in nidi
nel terreno, sotto sassi, foglie, e materiale di varia natura, (alcune specie, però,
sono vivipare, partoriscono direttamente le ninfe), prestano accurate cure
parentali, sia alle uova, che alla prole, dedicandogli un’accurata pulizia,
nutrendoli portando loro il cibo nel nido e proteggendoli dai predatori. La
metamorfosi è incompleta, nelle fasi di sviluppo la ninfa può subire fino a 5
metamorfosi, durante tutte le fasi a parte le dimensioni ed i colori chiari, le ninfe
sono identici agli adulti ma privi di ali. Quest’insetti sono innocui per l’uomo,
hanno abitudini generalmente notturne, si nutrono di rifiuti vari, alcune specie
sono parassiti di fiori e frutti, le possiamo trovare nascoste nelle crepe dei muri,
nel legno e nella frutta, come ad es., i grappoli d’uva, i noccioli fessurati di
pesche ecc. Gli esempi più comuni di quest’ordire sono la Forficula auricularia e
la Labidura riparia.
Isotteri: appartengono a quest’ordine circa 7 famiglie con 2.750 specie
conosciute, sono insetti di medie o piccole dimensioni che vivono in colonie,
comunemente conosciuti con il nome di termiti, hanno corpo allungato di forma
ovale, di colore chiaro, con apparato boccale masticatore, spesso con mascelle
molto sviluppate, specialmente negli individui soldato, o pungente-succhiante, e
corte antenne. Questi insetti costituiscono società multiforme e coniugali oltre
alla regina è sempre presente il maschio, gli individui alati posseggono quattro ali
membranose uguali e sono sessuati, invece gli individui senza ali (atteri) non
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hanno sesso. Sono insetti emimetaboli con metamorfosi incompleta, possono
essere molto dannosi, per le loro abitudini di vivere e nutrirsi di legno, infatti, li
possiamo trovare sottoterra o nel legno, in prevalenza nelle regioni tropicali e
subtropicali, ma un paio di specie vivono anche nel nostro paese a clima
temperato il Reticulitermes lucifugus, di piccole dimensioni e famiglie numerose
10.000 e più individui e il Calotermes flavicollis, di dimensioni più grosse e
famiglie meno numerose circa 500-600 individui.
Mantoidei: appartengono a quest’ordine circa 8 famiglie con 2.000 specie
conosciute, quest’ordine comprende forme di insetti predatori, di altri artropodi
ed anche di piccoli vertebrati (rane, piccole lucertole ecc.), hanno forme diverse
ma alcune caratteristiche sono comuni, infatti, possiedono capo piccolo
triangolare con antenne filiformi (il capo è molto mobile, al punto di poter girare
totalmente la testa per guardare alle sue spalle), torace e protorace che sembra
un lungo collo, addome lungo e piatto, zampe piuttosto lunghe, con le anteriori
di tipo raptatorie, e seghettate simili a due falci, sono dotati di ali e sono in
grado di volare. Durante la caccia questi insetti, adottano metodi e movimenti
spettacolari, sono in grado di valutare le dimensioni e la distanza delle prede con
precisione straordinaria, poi con movimenti fulminei le afferrano con le potenti
zampe anteriori, molte specie, hanno anche una straordinaria capacità di
mimetizzarsi, sfruttando il fattore sorpresa.
Le femmine depongono le uova, su piante e vari supporti, in una sorta di schiuma,
che a contatto con l’aria si indurisce rapidamente, diventando un involucro
cartaceo e spugnoso, alcune specie vigilano le uova da eventuali attacchi di altri
predatori, nel loro ciclo di sviluppo le mantidi hanno una metamorfosi
incompleta. Il maschio più snello e di dimensioni più piccole, spesso dopo
l’accoppiamento viene ucciso e divorato dalla femmina, infatti, i maschi coscienti
di questo rischio, sono molto cauti e dopo l’accoppiamento, pur essendo un
momento molto pericoloso per loro, la maggior parte delle volte riescono ad
allontanarsi incolumi. Un esempio molto comune e la Mantide religiosa (Mantis
religiosa), che nonostante il nome è un feroce predatore, un’eccellente
cacciatrice, ha portamento del protorace, torace, capo eretto e zampe anteriori
tenute davanti al viso come braccia in preghiera (da cui prende il nome),
quest’insetto di colore verde o giallo tendente al marrone vive sulla vegetazione.
Ortotteri: appartengono a quest’ordine circa 28 famiglie con più di 20.000 specie
conosciute, quest’ordine comprende insetti diurni ma anche notturni, di grandi,
medie, e piccole dimensioni, generalmente alati (anche se esistono forme
attere), con ali anteriori sclerificate (chitinose) che prendono il nome di
“tegmine”, e ali posteriori membranose, per il volo. Le zampe del terzo paio sono
generalmente molto sviluppare ed adatte al salto, posseggono apparato boccale
masticatore, e sono emimetaboli con metamorfosi incompleta. Sono insetti
amanti del sole e canterini, infatti, specialmente i maschi, strofinando le zampe
posteriori contro le ali anteriori, producono dei suoni particolari per attrarre le
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femmine. Comunemente conosciuti con il nome di cavallette, locuste, e grilli,
questi insetti si nutrono maggiormente di piante (fitofaghi), per questo sono
molto dannosi per l’agricoltura, ma ci sono anche molte specie carnivore. Gli
ortotteri vivono principalmente sul terreno, e nella vegetazione, curiosamente
però, esistono grilli che vivono nelle caverne e luoghi umidi, esiste anche, una
specie particolare di grilli che vivono nei formicai, dove passano tutto il loro ciclo
di vita, insieme alle formiche, che, incredibilmente, li lasciano circolare
indisturbati per il formicaio. Tra i principali appartenenti a quest’ordine
troviamo: il Grillo campestre o canterino (Gryllus campestris), il Grillotalpa
(Gryllotalpa gryllotalpa), il Grillastro italiano (Calliptamus italicus), la Cavalletta
o Grillastro crociato (Dociostaurus maroccanus), la Locusta migratrice (Locusta
migratoria), Cavalletta egizia (Anacridium aegyptium), ecc.
Emitteri o Rincoti: appartengono a quest’ordine circa 134 famiglie con più di
82.000 specie conosciute, quest’ordine racchiude insetti prevalentemente
terrestri anche se vi sono specie acquatiche, sono di dimensioni generalmente
piccole o medie tranne qualche eccezione riscontrabile nei paesi caldi o tropicali.
Il nome deriva dal fatto che alcuni di loro hanno il primo paio di ali chitinizzato
per metà dette emielitre, altri hanno quattro ali completamente membranose.
Posseggono apparato boccale pungente e succhiante, con produzione di molta
saliva, sono emimetaboli con metamorfosi incompleta. Quest’ordine comprende
molte specie dannose sia fitofaghe che zoofaghe. Le forme fitofaghe si rendono
dannose alle piante per sottrazione di linfa e per alterazione dei tessuti sotto
l’azione della saliva emessa, nonché la diffusione di malattie per la presenza e
trasporto di vari agenti patogeni sempre nella saliva. Le specie zoofaghe, oltre ad
essere fastidiosi sia per l’uomo sia per gli animali per le loro punture, sono spesso
vettori di malattie. L’ordine degli Emitteri o Rincoti è diviso in due sottordini che
alcuni sistematici li considerano addirittura due ordini distinti gli Eterotteri e
Omotteri. Gli Eterotteri, racchiudono in questo sottordine gli emitteri provvisti di
emielitre, di regime dietetico fitofago e zoofago, tra questi i più comuni sono: tra
i terrestri la Cimice dei campi (Carpocoris pudicus), la Cimice dei letti (Cimecs
lecticularius), le Tingide (Tingide del pero e del platano), tra gli acquatici le
Idrometre degli stagni (hydrometra stagnorum), la Ranatra lineare (Ranatra
linearis) e lo Scorpione acquatico (Nepa cinerea). Gli Omotteri, racchiudono in
questo sottordine gli emitteri provvisti di quattro ali membranose, anche se
esistono specie attere o ne hanno un solo paio, di regime dietetico
esclusivamente fitofago, tra questi troviamo: la Cicala (Cicada orni), il Diavolino
(Centrotus cornutus), la Fillossera (Viteus vitifoliae), gli Afidi o pidocchi delle
piante, le Cocciniglie o Coccidi, i Psillidi, questi ultimi Omotteri di grandissimo
interesse agrario perché racchiudono alcune forme molto dannose alle nostre
colture.
Lepidotteri: appartengono a quest’ordine circa 127 famiglie con più di 165.000
specie conosciute, comunemente noti col nome di “Farfalle”, comprendono
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specie con abitudini diurne e specie notturne o crepuscolari come le “Nottue”
chiamate anche “Falene”, li possiamo dividere in due sottordini: Omoneuri, nei
quali le ali anteriori e posteriori hanno nervature uguali, ed Eteroneuri, con ali
posteriori dalle nervature ridotte. Sono insetti facilmente riconoscibili, perché,
generalmente molto belli ed appariscenti, posseggono ali molto ampie in numero
di due paia ricoperte da piccole squame di colori spesso splendidi, l’apparato
boccale è di tipo succhiante nell’adulto, provvisto di un tubicino avvolgibile detto
spiritromba, e del tipo masticatore in alcuni sottordini e nelle larve. L’insetto
adulto è molto utile per l’impollinazione delle piante, perché, si nutre di polline,
che spesso trasporta sporcandosi, ma allo stato di larva è molto dannoso, perché,
fitofago. Sono insetti olometaboli, la loro metamorfosi è completa, con diverse
fasi larvali, le uova sono disseminate dagli adulti o deposte su piante ospiti di cui
si nutrono le larve (bruchi). I Lepidotteri più comuni sono: il Baco da seta
(Bombyx mori), la Cavolaia (Pieris brassicae), le Processionarie (Thaumetopoea
processionea), il Macaone (Papilio machaon), la Vanessa (Vanessa io), la Sfinge
testa di morto (Acherontia atropos), la Pavonia (Saturnia piri), le Tignole
(Nemapogon granellus, Prays oleellus, Polycrosis botrana, ecc.), e molte altre.
Ditteri: appartengono a quest’ordine circa 130 famiglie con 125.000 specie
conosciute, questi insetti di varie dimensioni posseggono allo stato adulto un solo
paio di ali sviluppate, le mesotoraciche da cui deriva il nome di ditteri, mentre
quelle metatoraciche sono trasformate in piccoli organi di equilibrio detti
bilancieri. La metamorfosi di questi insetti è completa perciò sono olometaboli,
essi hanno larve prive di zampe (apode) che vivono in ambienti particolari,
nell’acqua entro organismi vegetali o animali, in mezzo a sostanze putrescenti
ecc. L’apparato boccale può essere del tipo succhiante oppure pungente e
succhiante negli adulti e masticatore in alcune larve. I ditteri comprendono molte
specie dannose per l’uomo, per gli animali e per le piante, perché possono
diffondere e trasmettere malattie, ed alcune larve sono fitofaghe, ma, sono
anche, importanti impollinatori, nonché parassiti e predatori di altri insetti. I
ditteri si dividono in due sottordini i Brachiceri, (mosche) più evoluti con antenne
brevi, e Nematoceri, (zanzare) più primitivi con antenne lunghe. Tra i Brachiceri
ricordiamo: la famosa Mosca tsè-tsè (Glossina palpalis) che vive in Africa e può
trasmettere la malattia del sonno, la Mosca comune (Musca domestica), la Mosca
dell’olivo e delle ciliege (Dacus oleae e Rhagoletis cerasi), i Tafani (Tabanus
bovinus), e molti altri, tra i Nematoceri ricordiamo: la Zanzara comune (Culex
pipiens), l’Anofele (Anopheles maculipennis), e la Zanzara tigre (Aedes
albopictus), ecc.
Imenotteri: appartengono a quest’ordine circa 91 famiglie con 200.000 specie
conosciute, debbono il loro nome al fatto che posseggono, allo stato adulto, due
paia di ali membranose. Gli imenotteri comprendono molte specie utili, solo
poche specie sono dannose perché fitofaghe. Molte famiglie hanno abitudini
sociali, presentano un apparato boccale masticatore o lambente e succhiante, e
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sono olometaboli con metamorfosi completa, con larve prive di zampe (apode).
Alcune specie sono parassite di altri insetti fitofagi, deponendo il loro uovo in
esso o sul corpo di quest’ultimo e la larva si svilupperà a sue spese. Appartengono
all’ordine degli imenotteri l’Ape (Apis mellifera), un insetto che forma società,
con suddivisioni in caste, troviamo la regina, le api operaie femmine sterile ed i
maschi che dopo l’accoppiamento con la regina vengono scacciati ed uccisi dalle
operaie, sono degli insetti molto utili all’uomo, sia per l’azione di impollinazione,
delle nostre piante agricole, sia per la produzione di miele, pappa reale, cera. La
Vespa comune (Vespula vulgaris), e la Vespa cartaria (Polistes gallicus), anch’esse
formano società con più individui in un nido, costruito in posti più svariati, e
formato da materiale legnoso impastato con la saliva, all’inizio dalla regina, poi
man mano dagli altri individui nati, le vespe possono essere dannose per
l’agricoltura. La Formica (Pheidole instabilis, Pheidole pallidula, Tapinoma
erraticum, ecc.), insetto sociale che vive in società permanenti come le api, ma
oltre alla regina ed alle operaio qui troviamo un altra figura, individui sterili con
grosse mandibole, atti a difendere l’intera comunità i soldati. Le formiche
possono essere molto dannose per l’agricoltura, a parte qualche specie utile,
perché, mangiano insetti dannosi. Poi troviamo ancora molti altri appartenenti a
quest’ordine come il Bombo (Bombus terrestris), i Calabroni (Vespula crabro)
ecc., e molte altre specie di api e vespe solitarie, infatti non tutti gli imenotteri
vivono in società, molti conducono vita solitaria.
Coleotteri: appartengono a quest’ordine circa 166 famiglie con più di 400.000
specie conosciute, costituiscono l’ordine più ricco di specie di tutto il regno
animale. Insetti sia terrestri sia acquatici i coleotteri sono di dimensioni molto
varie, che vanno da meno di 1 mm, ai 10-20 cm (coleotteri giganti delle zone
tropicali), sono provvisti di due paia di ali le prime completamente sclerificate,
costituendo una specie di corazza che ricopre la parte posteriore del corpo
prendendo il nome di elitre, il secondo paio di ali sono membranose e servono
per il volo, queste ultime sono ripiegate e protette sotto le elitre in stato di
riposo, l’apparato boccale è del tipo masticatore sia negli adulti sia nelle larve,
hanno un regime dietetico molto vario, potendosi nutrire di piante, altri insetti,
molluschi, sostanze vegetali ed animali in decomposizione, molte specie sono
molto dannose per l’agricoltura visto il loro vasto regime dietetico, sono insetti
olometaboli con metamorfosi completa, le larve sono di tipo diverso, vista la gran
varietà di specie. L’ordine è diviso in tre sottordini distinti: Arcostemati,
Adefagi, Polifagi, i primi racchiudono poche specie primitive di grande interesse
scientifico, i secondi racchiudono individui per lo più carnivori sia terrestri sia
acquatici, gli ultimi di grande interesse agrario perché in maggioranza fitofagi.
Questi tre sottordini comprendono numerosissime famiglie distinte per lo più da
caratteri anatomici e morfologici. Tra i coleotteri più comuni ricordiamo il
Maggiolino (Melolontha melolontha), la Coccinella (Coccinella 7-punctata, Adalia
bipunctata, ecc.), la Dorifora (Leptinotarsa decemlineata), la Lucciola (Luciola
italica e la Lampyris noctiluca), lo Scarabeo rinoceronte (Oryctes nasicornis), il
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Cervo volante (Lucanus cervus), e moltissimi altri.
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