YVES KLEIN
Judo e Teatro
Corpo e Visioni
Genova, Palazzo Ducale
Appartamento del Doge
6 giugno 2012 – 26 agosto 2012
Un progetto di Sergio Maifredi
A cura di Bruno Corà e Sergio Maifredi
Con la consulenza scientifica del maestro Pino Tesini a
Una mostra di
Teatri Possibili Liguria/ TeARTo, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Societa’ Per
Cornigliano SpA, Fondazione Edoardo Garrone
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
Vernice per la Stampa: mercoledì 6 giugno, ore 11.30
Comunicato Stampa
Il judo e il teatro sono gli elementi dell’opera di Klein su cui hanno puntato l’attenzione
i curatori di questa mostra evento che si apre a Genova a Palazzo Ducale il 6 giugno
2012 , giorno in cui ricorrono i 50 anni dalla morte di Yves Klein.
Yves Klein affascinato dalla sensualità del corpo e dal suo movimento lo mette in
scena di ritorno dal suo viaggio di studio in Giappone. Dopo aver sorpreso, incantato e
scandalizzato l’Europa e l’America con opere d’arte realizzate come performance
teatrali, giunge al concetto di superamento dell’arte.
Ad affrontare questa, ancora poco indagata, “vita sul tatami” di Yves Klein: Sergio
Maifredi, uomo di teatro e cintura nera di judo; Bruno Corà, critico d’arte che ha
raccontato l’artista nelle più importanti esposizioni a lui dedicate in Europa.
“Per chi, come me, è stato accompagnato dal Judo per tutta la vita, - scrive Sergio
Maifredi - è impossibile non leggere in trasparenza tra le righe di Klein gli
insegnamenti ricevuti in ore e ore di esercizio in judogi; per chi, come me, di teatro
vive è una luminosa scoperta la genialità dello spazio scenico intuito da Klein.
Il Judo e il Teatro si intrecciano. Jigoro Kano, il creatore del Judo, nel racchiudere i
suoi insegnamenti nei paradigmi dei Kata, usa i codici del Teatro No. Ogni Kata porta
in scena un principio del Judo, lo rappresenta.
Il Judo e il Teatro sono fatti di contatto fisico. Di corpi che si toccano, si sfiorano si
intrecciano. Di odori, di carne.
Sia nel Judo che nel Teatro il gesto origina dall’azione dell’altro; il Judo e il Teatro sono
dinamici, esistono nel movimento: quello che mi interessa nel judo, quello che mi
appassiona, è il Movimento, il fine del Movimento che è sempre astratto e puramente
spirituale, annota Klein.
Dove l’arte di Klein appare scaturire in modo nitido dal Judo e dal Teatro è nello spazio
scenico-tatami-sudario delle antropometrie. La tela bianca posata sul pavimento è
l’area del combattimento e al tempo stesso il luogo della rappresentazione.
Ai bordi l’orchestra suona, gli spettatori guardano, il regista Klein, in smoking dirige o
forse arbitra l’incontro. Incontro che è rito.
L’impronta della modella è l’impronta del judoka che cade sul tatami, coglie puntuale
Pierre Restany.
Yves raggiunge la sintesi di Judo, Teatro e Arte e scrive:
Ho lottato contro la mia vocazione di “pittore”, partendo per il Giappone, in cui poter
vivere l’avventura del Judo e delle Arti marziali antiche: allo stesso modo, ho lottato
contro la mia vocazione “d’uomo di teatro”; ma appunto, il Judo, attraverso la pratica
fisica e spirituale dei Kata, si è costituito, mio malgrado e nonostante la mia
formazione, come quella disciplina dell’arte che è il teatro.
(…) Amo Molière e Shakespeare perché, nella loro opera, si trova quella trasparenza
del vuoto che mi affascina.
Per me “teatro” non è affatto sinonimo di “Rappresentazione” o di “Spettacolo”.
In mostra documenti, oggetti, immagini e video testimonianze inedite provenienti dagli
Archivi klein di Parigi e da gallerie private oltre ad alcune opere di Rotraut Uecker, sua
moglie.
Klein, artista dalla sfaccettatissima personalità, fu anche compositore. Così nella
Cappella di Palazzo Ducale si ascolterà la Sinfonia Monotòna scritta da Klein su una
sola nota ripetuta per 24 minuti, seguiti da altrettanti minuti di silenzio.
Ad introdurre verso l’immaterialità materiale e molto concreta: la parte conclusiva
dell’esposizione è infatti dedicata all’oggi di Klein e a quel fenomeno di teatro
immateriale che sono le aste delle sue opere, capaci di raggiungere le cifre record di
24 milioni di dollari.
Nel corso della mostra, è in programma una ricca ed internazionale serie di incontri ed
eventi con i protagonisti del judo, del teatro e dell’arte di oggi, a Palazzo Ducale ed a
Villa Bombrini
In occasione dell’avvio dell’esposizione, a Palazzo Ducale, dal 7 al 9 giugno, si
svolgerà la conferenza internazionale “Gioco dramma rito”, organizzata da UISP,
IMACCSSS ed Universita’ di Cassino, che avrà il 9 giugno una dimostrazione
conclusiva del judo antico di Klein, protagonisti i più elevati gradi del judo
internazionale.
A Villa Bombrini, sempre a Genova, a luglio Omaggio a Yves Klein : Blu Blu Blu –
Teatro Fisico , eventi e spettacoli dedicati al tema della mostra.
La mostra è un progetto di Sergio Maifredi, è prodotta da Teatri Possibili Liguria e
TeARTo,entrambe rappresentate da Sergio Maifaredi, dalla Fondazione Palazzo Ducale,
da Per Cornigliano spa e dalla Fondazione Edoardo Garrone, in collaborazione con gli
Archivi Klein di Parigi e con il Goethe-Institut Genua e di UISP, con il contributo della
Regione Liguria della Camera di Commercio di Genova e di Banca Carige.
Si avvale del patrocinio dell’Ambasciata di Francia, del Consolato Generale del
Giappone a Milano, del Consolato Generale di Germania a Milano e di Alliance Fracais.
Info:
orario 11-19 da martedì a domenica, lunedì chiuso Biglietti: 6 intero 5 i ridotti.
Info 0105574064/65
www.teatripossibililiguria.it
www.palazzoducale.genova.it
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 [email protected]
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