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Distribuzione elettrica e generazione
distribuita: automazione e controllo
Tecnologie e sistemi di comunicazione per il
controllo di generatori distribuiti e reti
L. Capetta
CESI
Definizione di generazione distribuita
¾ Un sistema di produzione di energia in prossimità dei
carichi,
¾ Che può, ma non necessariamente, essere connessa alla
rete di distribuzione,
¾ Composta da unità medio-piccole che utilizzano le più
svariate sorgenti primarie di energia.
Il CIGRE ne ha dato la seguente definizione:
¾
¾
¾
¾
Non centralmente pianificata
Non soggetta a dispacciamento centralizzato
Normalmente connessa alla rete di distribuzione
Di taglia inferiore a 50-100 MW
CESI
Opportunità e Rischi
¾ Può dare un contributo
significativo alla copertura della
domanda, crescendo “in modo
incrementale continuo”,
parallelamente al carico
¾ Può contribuire al
miglioramento dell’impatto
ambientale
¾ Rende il sistema nel suo
complesso più sicuro e meno
sensibile ai guasti
¾ Migliora la qualità del servizio
¾ Impatta sul controllo di
tensione
¾ Occorre prevedere protezioni
anti-islanding
¾ Aumenta i livelli di corto
circuito
¾ Ha un impatto sulla qualità
della fornitura
¾ Pone nuovi problemi al
dispacciamento ed al controllo
della rete
CESI
Evoluzione del sistema elettrico
¾ Cresce il numero degli attori (produttori, distributori,
gestori, autorità regolatrici, broker).
¾ In un mercato competitivo cresce la volatilità della
generazione ma anche dei carichi
¾ Vi sono due punti di vista circa la DG :
‰ Può dare un contributo all’esercizio della rete elettrica come servizi
ancillari e parte del DSM
‰ Prevalentemente orientata a soddisfare bisogni locali.
¾ La sicurezza del sistema elettrico va garantita, a fronte della
transizione da una struttura integrata verticalmente ad un
mercato aperto.
¾ Le due visioni vanno integrate in modo che la crescita della
GD contribuisca al rafforzamento del sistema elettrico.
CESI
Le sfide e le opportunità per il monitoraggio e
controllo in tempo reale
¾ Per mantenere globalmente bilanciato il rapporto GenerazioneCarichi l’industria elettrica ha sviluppato sempre di più i
sistemi EMS - DMS
¾ La nuova architettura C&C non riguarda solamente le utility,
va superata l’inerzia che deriva dalle architetture attuali,
occorre sviluppare una infrastruttura C&C di base unificata
‰ Garantisca la sicurezza ed affidabilità del sistema
‰ Coordini la complessità di tante entità indipendenti
‰ Si integri con i sistemi già installati delle utility
‰ Sia scalabile in modo da facilitare l’integrazione di apparati diversi
‰ Sia flessibile in modo da adattarsi rapidamente al variare della
configurazione del sistema
CESI
Il monitoraggio e controllo in tempo reale:
I flussi di informazione
¾ Nuove informazioni richiedono maggiore attenzione
‰ Variabili economiche, non solo legate ai costi ma anche ai prezzi
‰ Variabili ambientali, legate ai livelli di emissione
‰ La qualità della fornitura, il suo costante monitoraggio e
miglioramento è un obiettivo primario
¾ Nuove tecniche possono accrescere l’affidabilità del
sistema
‰ Protezioni adattative, coordinate con il controllo, funzione della
configurazione della rete
‰ Costruzione dello stato della rete basato sulla misura dei fasori in
punti tra loro remoti con sincronizzazione GPS
¾ Cresce globalmente il numero delle variabili da
considerare e la complessità delle strategie di analisi e
controllo.
¾ Cresce il rischio di sovraccarico di informazioni
CESI
Il monitoraggio e controllo in tempo reale:
L’architettura del sistema
¾ Architettura articolata su più livelli, di tipo distribuito che
alloca quanta più intelligenza possibile in periferia.
‰ A livello globale servono visioni di sintesi.
‰ A livello periferico occorre aggregare le unità più piccole.
‰ Il livello di controllo periferico deve disporre di tutte le
informazioni che necessitano a prendere decisioni in modo
autonomo
• Possibile il funzionamento in rete isolata
¾ Multicentrica, con riferimento ai diversi Attori.
‰ Va garantita la trasparenza sui dati così come va preservata la
privacy dei dati. È critica la definizione dei confini
CESI
Il monitoraggio e controllo in tempo reale:
Le comunicazioni
¾ Protocolli di comunicazione Plug and Play che garantiscano
l’interoperabilità tra diverse soluzioni tecnologiche.
‰ Basati su standard industriali
‰ Compatibili con i sistemi installati o che consentano una agevole
migrazione
‰ Che abbiano capacità real time
‰ Che sfruttino le potenzialità del web
‰ Che garantiscano la sicurezza
¾ I vettori di comunicazione non rappresentano una
limitazione tecnica
‰ Le fibre ottiche possono essere impiegate per realizzare schemi di
protezione non più solo locali
‰ Comunicazioni su rame per i comandi e la regolazione centralizzate
‰ Comunicazioni wireless e power line a larga banda per il controllo di
isole locali
CESI
Il protocollo IEC 61850
CESI
Obiettivi e caratteristiche dello standard
Obiettivo primario dello standard di comunicazione IEC 61850 è
supportare l’interoperabilità tra IED di differenti costruttori,
intesa come la capacità di operare sulla stessa rete
condividendo informazioni e comandi.
¾ Si concentra sulla modellazione dei requisiti operazionali che
deve supportare ma non ha l’obiettivo di standardizzare le
funzioni o la loro distribuzione.
¾ Si basa il più possibile su standard esistenti.
¾ È aperto e supporta “self descriptive devices”.
¾ È basato su “data objects” per i bisogni della industria
elettrica, in particolare l’automazione di stazione.
CESI
Funzioni, Nodi logici e Dispositivi fisici
¾ Identifica le funzioni e le loro caratteristiche
‰ Compiti
‰ Risultati
‰ Prestazioni
‰ ………
¾ Ne effettua la decomposizione in parti distribuibili : Nodi
logici
¾ Identifica le relazioni tra i componenti di una funzione
distribuita definendo il flusso dei dati tra i nodi logici: le
interfacce.
‰ Informazioni scambiate e loro attributi
¾ I nodi logici sono le parti allocabili sui dispositivi fisici
CESI
Un esempio di distribuzione funzionale
Esempio di relazioni tra funzioni, nodi logici e nodi fisici
Dispositivo fisico 1: Station computer, 2: comando interruttore sincronizzato, 3:
protezione distanziometrica con funzione di overcurrent integrata, 4: unità
controllo montante, 5 e 6: trasformatori di misura di corrente e tensione, 7:
trasformatore di misura di tensione di sbarra
CESI
Differenti tipi di messaggi
CESI
Indipendenza tra applicazione e
comunicazione
¾ Lo standard specifica un insieme di oggetti e servizi astratti
di comunicazione che consentono di scrivere una
applicazione in modo da essere indipendente da uno
specifico protocollo (ACSI Abstract Communication
Service Interface)
‰ Una applicazione verrà scritta in modo da invocare/rispondere
all’appropriato insieme di servizi ACSI.
¾ L’ACSI è mappato sui servizi di uno specifico protocollo
secondo quanto specificato da uno specifico SCSM
(Specific Communication Service Mapping)
CESI
ACSI interfaccia di comunicazione
astratta e mapping sui protocolli
CESI
Mapping di ACSI su protocolli specifici
ClientServer
MMS
Connection
oriented
Gestione
Eventi
GSSE
GSE manag.
protocol
GOOSE
services
MMS
Vuoto
Connection
less
Vuoto
SNTP
TCP/IP
Vuoto
Vuoto
Session
IP
10BaseT
Application
Vuoto
OSI
Ethernet
servizi
Presentation
Vuoto
OSI
ACSI
Time
synch
Transport
Network
Data Link
Fibra Ottica - ST
Physical
CESI
Modellazione dei dati e servizi
¾ L’interoperabilità tra nodi logici implica la loro capacità di
interpretare i dati ricevuti (sintassi e semantica).
Dati e servizi di una applicazione sono modellati su tre livelli
¾ ACSI che definisce modelli astratti e servizi di
comunicazione tra nodi logici
¾ Common data classes (CDC) che definisce informazioni
strutturate che consistono di uno o più attributi.
¾ Compatible logical nodes classes and data classes,
definisce un modello ad oggetti per nodo logico e classi di
dati che sono una specializzazione di CDC.
‰ Un esempio di data class è: “posizione dell’interruttore con
associato un indice di qualità e il tempo”
CESI
Engineering tools
¾ Per consentire lo scambio di parametri di sistema e della
descrizione dei dispositivi tra i tools di diversi costruttori è
stato definito un linguaggio di configurazione di stazione
(SCL)
¾ Il linguaggio, basato su XML contiene le seguenti sezioni
‰ sezione stazione: descrive il diagramma unifilare di stazione, il suo
legame con i nodi logici e la distribuzione dei nodi logici negli
IED.
‰ Sezione comunicazione: descrive le comunicazioni tra IED
‰ sezione IED: descrive le funzionalità degli IED e le connessioni ai
nodi logici di altri IED
‰ sezione nodi logici: descrive quali reali oggetti sono contenuti in
una istanza di nodo logico.
CESI
Tecnologia di comunicazione power line
CESI
La comunicazione power line a banda
larga
¾ L’uso delle linee di energia come vettore per comunicazioni
di controllo è consolidato e ritenuto altamente affidabile.
¾ Utilizza un mezzo esistente e di proprietà delle utility, è
particolarmente interessante anche per l’impiego nel
telecontrollo delle reti ai livelli più bassi di tensione.
‰ IEC 61334
‰ EN 50065
¾ In anni recenti si sono sviluppate soluzioni che puntano a
realizzare con questo mezzo reti di accesso a larga banda.
‰ Utilizzando la rete in bassa ed in media tensione
‰ L’impiego primario proposto è quello della copertura del cosiddetto
“ultimo miglio” dove compete con le connessioni wireless.
CESI
Caratteristiche tecniche
¾ L’architettura dei sistemi attuali è di tipo master - slave,
‰ con unità master distribuite nelle cabine MT/BT,
‰ ripetitori che possono essere collocati lungo la rete, ad esempio
nelle cassette stradali della rete BT,
‰ terminali di utente.
¾ I dispositivi di accoppiamento sono di tipo sia capacitivo
che induttivo. Questi ultimi particolarmente interessanti
per l’agevole installazione.
¾ Le tecniche di modulazione e codifica impiegate sono
tipiche delle trasmissioni a larga banda
‰ OFDM
‰ DSS
‰ IEEE 802.11
CESI
Prestazioni tecniche
¾ Le bande di frequenze utilizzate attualmente sono allocate
tra 2 e 30 MHz
¾ I componenti disponibili, chip set, supportano data rate
fino a 45 Mbps
¾ Su reti reali si sono misurate prestazioni superiori a 10
Mbps.
¾ La capacità di penetrazione del segnale è funzione della
potenza del segnale, delle caratteristiche della rete e della
qualità dei prodotti.
‰ Su rete BT si arriva a circa 100 m
‰ Su rete MT, con opportune scelte, si può arrivare a 500 m.
CESI
Stato attuale
¾ La standardizzazione non è ancora assestata,
‰ Ci sono consistenti attività in corso (CENELEC, ETSI, CISPR)
‰ L’atteggiamento delle autority EU e US è aperto
‰ Sono disponibili primi prodotti industriali
¾ Non esiste ancora un vero mercato
‰ Molti field trials sono stati attivati sia in EU che US
CESI
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Conclusioni
¾ Definire le regole di mercato e le regole tecniche
‰ prodotti e tariffe
‰ chi fa cosa, responsabilità
‰ regole di interconnessione
¾ Vanno definiti gli scenari e l’architettura di sistema con il
coinvolgimento di tutti gli attori.
¾ Stabilire lo standard di riferimento per i protocolli di
comunicazione e le interfacce.
¾ Il sistema va testato e dimostrato attraverso sia siti ad alta
concentrazione di tecnologie GD che distribuiti su scala
regionale.
CESI