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Muscolatura e circolazione della testa e del collo
Muscolatura della testa e del collo
I muscoli del viso e del collo si dividono in muscoli schele trici o masticatori e muscoli
pellicciai o mimici. I primi hanno i due capi d'inserzione a livello osseo, mentre i muscoli
mimici hanno almeno un capo d'inserzione sulla faccia profonda della cute e sono
determinanti nell'espressione fisionomica.
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Muscoli del collo
La componente muscolare del segmento anatomico del collo è rappresentata da un muscolo
superficiale a significato mimico (il muscolo platisma) e da numerose ed importanti
formazioni muscolari (muscolatura superficiale, intermedia e profonda del collo), a diverso
significato funzionale, con inserzioni esclusivamente a livello osseo.
Platisma - È una larga e sottile lamina muscolare, quadrilatera, situata nella parte
antero-laterale del collo. S'inserisce alla base della mandibola, sul deltoide e sulla
regione superiore-anteriore del torace. II platisma determina, con la sua contrazione,
un leggero abbassamento della mandibola, con stiramento in basso ed in fuori delle
labbra. Se questo muscolo si rilassa forma le «Collane di Venere», tre depressioni
cutanee trasversali che vanno da un lato all'altro del collo. Inoltre con
l'invecchiamento, il platisma trascina i muscoli della mandibola verso il basso,
determinando il «doppio mento» ed il rilasciamento dei contorni del viso.
Sternocleidomastoidei - Sono due muscoli pari e simmetrici che attraversano
obliquamente la regione antero-laterale del collo. Nascono con due capi d'inserzione:
uno a livello dello sterno (sternale) ed uno nella parte superiore della clavicola
(clavicolare); ambedue si portano in alto e dietro fondendosi in un unico fascio che
s'inserisce sull'apofisi dell'osso temporale, posta dietro l'orec chio e chiamata
mastoide. Gli sternocleidomastoidei sono muscoli molto importanti, aventi la
funzione di flettere la testa sulla colonna cervicale, facendola incli nare da un lato e
ruotare verso il lato opposto.
Trapezio - È situato nella regione posteriore e laterale del collo e s'inserisce sulla
nuca, alla clavicola, alla spina della scapola ed alla spina dell'XI vertebra toracica. II
trapezio determina molteplici movimenti della testa, del cinto scapolare o di
entrambi.
Profondamente troviamo i muscoli scaleni, sovra-ioidei, sotto-ioidei ed i muscoli della
regione paravertebrale, posti cioè sulla faccia anteriore della colonna vertebrale.
Muscoli della testa
Alla testa fanno capo vari gruppi muscolari che possono essere distinti in estrinseci ed
intrinseci . I muscoli estrinseci hanno origine in parti diverse dalla testa (collo, tronco) e
prendono inserzione da ossa del cranio.
I muscoli intrinseci sono invece completamente sistemati nella testa dove trovano sia l'origine
che la terminazione e, quindi, interessano in particolar modo i visagisti.
La muscolatura intrinseca della testa è costituita da muscoli pellicciai o mimici e muscoli
scheletrici o masticatori.
Questi ultimi collegano la scatola cranica alla mandibola determinandone i movimenti.
Muscoli masticatori
Temporali. Sono due lamine triangolari, la cui forma assomiglia ad un ventaglio,
poste nella fossa temporale con la base in alto e apice in basso. I fasci dei muscoli
temporali convergono su di un robusto tendine che s'inserisce sul processo
coronoideo della mandibola: quando i muscoli si contraggono elevano e spostano
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posteriormente la mandibola.
Masseteri. Sono due robuste lamine muscolari, di forma quadrilatera, formate da una
parte superficiale e da una parte profonda che ben si distinguono posteriormente e
superiormente. Le fasce masseterine si fissano in alto, all'arcata zigomatica, in basso
al margine inferiore del ramo mandibolare. Con la sua azione il massetere eleva la
mandibola.
Pterigoidei esterni. Sono muscoli profondi che originano con un capo superiore ed
uno inferiore, che poi si fondono in un unico muscolo, il quale si porta lateralmente
ed orizzontalmente per terminare inserendosi all'articolazione temporo-mandibolare.
Gli pterigoidei esterni agiscono spostando la mandibola in avanti e verso il lato
opposto; inoltre le consentono leggeri movimenti di lateralità.
Pterigoidei interni. Sono muscoli spessi, quadrilateri, profondi, posti dal processo
pterigoideo dello sfenoide alla mandibola. La loro azione è di elevare la mandibola.
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Muscoli mimici o pellicciai
La muscolatura mimica ha una notevole importanza nella pratica estetica professionale; si
tratta di piccoli muscoli superficiali con sede di inserzione a livello sottocutaneo; vengono
anche detti: «muscoli pellicciai» e determinano i caratteri fisionomici, statici e dinamici,
dell'individuo; circoscrivono le cavità che si aprono a livello del massiccio facciale e dalle
loro caratteristiche funzionali dipende gran parte della capacità estetica della persona. Essi
rappresentano il grande gruppo muscolare su cui agisce il massaggio estetico. In base alla
collocazione anatomica possiamo distinguerli in muscoli del cranio e muscoli del viso.
Muscoli del cranio
Epicranico. È un muscolo appiattito che riveste la volta cranica, formato da due ventri
separati da una fascia aponeurotica intermedia, denominata galea capitis.
I due ventri muscolari sono rispettivamente il muscolo occipitale ed il muscolo frontale.
Il muscolo frontale nasce dalla cute del sopracciglio e termina nel margine anteriore della
galea capitis.
Contraendosi solleva il sopracciglio e corruga la fronte; inoltre per mette una modesta
mobilità del cuoio capelluto verso l'avanti. II muscolo occipitale nasce posteriormente, dalla
nuca, e si porta poi in avanti fino alla galea aponeurotica. Esso sposta all'indietro il cuoio
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capelluto.
Muscoli del viso
Muscoli del padiglione auricolare. Sono il muscolo auricolare anterosuperiore ed il
muscolo auricolare posteriore. 'auricolare anterosuperiore si trova nella regione
temporale, davanti e superiormente al padiglione auricolare. L'auricolare posteriore
si trova dorsalmente al padiglione auricolare ed è solitamente formato da un fascio
superiore ed uno inferiore. Con la loro azione i muscoli auricolari determinano
piccoli spostamenti del padiglione auricolare in direzione anteriore, posteriore e
superiore.
Muscoli della regione orbicolare. Comprendono il muscolo orbicolare dell'occhio, il
corrugatore delle sopracciglia ed il procero. L'orbicolare dell'occhio ha la forma di un
anello che si estende intorno alla rima palpebrale. Si distinguono una porzione palpe brale superficiale, una lacrimale più profonda ed una orbitaria. La prima è limitata
quasi esclusivamente alle palpebre, mentre la porzione lacrimale è rappresentata da
un piccolo muscoletto quadrilatero detto muscolo di Horner. La porzione orbitaria,
infine, è quella più estesa in superficie: rico pre il contorno dell'orbita e deborda
anche alle regioni vicine (fronte, tempia, zigomo e guancia). L'orbicolare dell'occhio,
con la sua contrazione, determina la chiusura della rima palpebrale, convoglia le
lacrime verso l'angolo interno dell'occhio e ne facilita il deflusso, contribuisce ad
accentuare varie espressioni mimiche (riso, meditazione, riflessione). È proprio
quest'ultima sua funzione che favorisce l'insorgere di antie stetiche rughette ai lati
dell'occhio, denominate «zampe di gallina». Il corrugatore del sopracciglio è un
piccolo muscolo sottile, con decorso ad arco, appiattito, che va dal muscolo frontale
alla cute del sopracciglio. Tirando medialmente quest'ultimo, compaiono delle rughe
verticali in vicinanza della radice del naso, e si modifica la curva stessa del
sopracciglio. II corrugatore del sopracciglio contribuisce pertanto all'espressione del
dolore (infatti è chiamato anche muscolo del dolore). Infine, contraendosi insieme ad
altri muscoli, cerca di difendere l'occhio dalla luce intensa o dall'avvicinarsi di corpi
estranei. Il procero è un piccolo muscolo che va dalla radice del naso alla regione
inter-sopraccigliare. Funge parzialmente da antagonista del muscolo frontale, in
quanto spiana la cute della parte mediana della fronte.
Muscoli della regione nasale. Sono il muscolo nasale ed il muscolo dilatatore delle
narici. Il muscolo nasale è un muscolo nastriforme formato da una parte trasversa
(muscolo trasverso del naso) e da una parte alare. L'origine delle due parti è comune:
la parte trasversa ricopre la faccia laterale del naso e si unisce al muscolo del lato
opposto, tramite un'aponeurosi che occupa il dorso del naso. La parte alare si porta
verso la zona posteriore del contorno della narice: lungo il suo decorso invia fascetti
che s'inseriscono sulla pelle che riveste il contorno posteriore della narice e sulle parti
immediatamente vicine. Questa parte del muscolo nasale viene talora illustrata come
un muscolo a sé, detto muscolo mirtiforme. II muscolo nasale restringe la narice ed
abbassa l'ala del naso. Il dilatatore delle narici è una lamina sottile che si porta
dall'alto in basso sull'ala del naso. Contraendosi dilata la narice e pertanto viene
impegnato nel fiutare e nell'inspirazione difficoltosa e molto profonda.
Muscoli della bocca. Nella guancia troviamo il muscolo buccinatore, di forma
quadrilatera ed assai appiattito, ma alquanto sviluppato. Superiormente s'inserisce
nella faccia laterale della mascella, in corrispondenza dei tre denti molari;
inferiormente l'inserzione ripete una stessa posizione sulla mandibola. E interessante
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il fatto che le fibre di questo muscolo, giunte in vici nanza della commessura delle
labbra, s'incrociano, in modo che quelle provenienti dalle inserzioni basse si portino
nel labbro superiore e viceversa. La contrazione del buccinatore ha grande
importanza nella masticazione, ma interviene anche in tutte quelle condizioni nelle
quali sia necessario emettere aria dalla bocca (es. nel fischiare, nel sof fiare, nel
suonare strumenti a fiato). Sempre in questa regione troviamo il muscolo orbicolare
della bocca, che è posto come uno sfintere intorno all'orifizio boccale. Si estende
verso l'alto fino alla base del naso e verso il basso sino al solco tra labbro inferiore e
mento. Questo muscolo restringe e chiude le labbra, le fa sporgere in avanti ed
interviene quindi nell'atto del succhiare, nel baciare, nella fonazione, ecc. Infine
abbiamo il muscolo mentale o fiocco del mento, a forma di cono rovesciato, che va
dalla mandibola alla pelle del mento. Esso corruga la cute di questa zona e concorre
così a determinare varie espressioni come disgusto, dubbio e sdegno.
Muscoli delle labbra. Si dividono in muscoli del labbro inferiore e muscoli del
labbro superiore.
Tra i muscoli del labbro inferiore ricordiamo:
Il muscolo triangolare, appiattito, di forma triangolare e con la base rivolta verso il basso;
esso va dalla mandibola alla commessura delle labbra del proprio lato.
Contraendosi tira in basso le labbra e conferisce al viso un'espres sione di tristezza e di
disgusto.
Una porzione del triangolare, però, è chiamata anche muscolo risorio, in quanto,
associandosi con l'azione di altri muscoli, contribuisce all'espressione del riso.
Il muscolo quadrato del labbro inferiore (detto anche quadrato del mento) è un muscolo
molto sottile, quadrangolare, che va dalla mandibola alla pelle del labbro inferiore. Infatti è
posto profondamente, al di sotto del triangolare.
La sua azione consiste nello spostare in basso e lateralmente il labbro inferiore.
li muscolo incisivo del labbro inferiore è un piccolo fascetto muscolare che va dalla
mandibola alla commessura labiale, occupando una posizione più profonda rispetto ai due
muscoli precedenti.
Esso sposta in avanti e medialmente la commessura delle labbra. Ordinariamente si contrae
insieme ai muscoli incisivo del labbro superiore ed orbicolare della bocca, prendendo parte
all'atto della suzione, del bacio e di quella tipica espressione mimica del «fare il muso».
I muscoli del labbro superiore sono:
Il muscolo zigomatico è un muscolo nastriforme che va dall'osso zigomatico alla
commessura delle labbra. È detto anche grande zigomatico o muscolo zigomatico maggiore.
Esso prende parte all'espressione del riso, tirando la commessura labiale in alto ed in fuori.
Il muscolo quadrato del labbro superiore va dall'osso mascellare al labbro superiore.
Esso è formato da tre porzioni che sono:
- la porzione zigomatica (piccolo zigomatico o muscolo zigomatico minore);
- la porzione sottorbitaria;
- la porzione angolare (muscolo elevatore del labbro superiore e dell'ala dei naso).
Le prime due porzioni sollevano il labbro superiore determinando un'espressione di
tristezza, l'ultima porzione innalza anche l'ala dei naso, dilatando la narice: entra quindi in
gioco nell'inspirazione difficoltosa, nell'odorare e nel pianto. Il muscolo canino prende
origine dall'omonima fossa del mascellare e si porta in basso e lateralmente per inserirsi
profondamente alla cute ed alla mucosa labiale. Esso innalza il labbro superiore nella zona
del dente canino, che tende così a scoprirsi. In tal modo determina, in unione spesso con
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altri muscoli, l'espressione di chi brontoli o di chi sia in attitudine minacciosa. Il muscolo
incisivo del labbro superiore è un piccolo muscolo appiattito e di forma triangolare, che dal
mascellare superiore si porta nella zona della commessura delle labbra. Esso, infatti, tira
medialmente e lateralmente quest'ultima, determinando quell'a spetto delle labbra
caratteristico nel bacio e nel broncio.
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