CATEGORIE DI VERBI CON IL PARTICIPIO PREDICATIVO La natura esclusivamente didattica di questa schematizzazione fornisce una catalogazione puramente indicativa. Si definisce „predicativo‟ quel participio, - mai preceduto dall’articolo e sempre concordante in caso, in genere e in numero con il termine a cui si riferisce, - in stretta dipendenza da particolari categorie di verbi, dei quali integra e completa il senso. Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti una situazione/condizione in cui si trova il soggetto, un suo modo di essere o un suo modo di agire, con la relativa costruzione: (lagc£nw = ottengo in sorte > per sorte) = passo inosservato, sfuggo all‟osservazione o alla consapevolezza (altrui o mia), sono nascosto, non mi accorgo, sono all‟oscuro > di nascosto, senza accorgermi (accorgerti/accorgersi/accorgerci/accorgervi), senza sapere, a mia (tua/sua/nostra/vostra/loro) insaputa, inconsciamente, segretamente, inavvertitamente, … lanq£nw fq£nw = prevengo, arrivo prima, anticipo > prima, per primo tugc£nw = mi trovo, mi capita, sono (per caso) > per caso, casualmente (capita/capitava/capitò che …) fa…nomai = appaio, mi mostro > evidentemente - è/era/fu evidente che …, chiaramente - è/era/fu chiaro che … ; con questi verbi, il participio predicativo si traduce usando la persona, il modo e il tempo del verbo (lagc£nw), lanq£nw, fq£nw, tugc£nw, fa…nomai, che, invece, viene reso con l‟avverbio corrispondente, come negli esempi seguenti: Polloˆ di¦ pleonax…an … lanq£nousin kaˆ tîn „d…wn steroÚmenoi (da Esopo) = (traduzione letterale) “Molti, per avidità, non si accorgono essendo privati anche dei propri beni” ---> “Molti, per avidità, senza accorgersene, sono privati anche dei propri beni” oppure “Molti, per avidità, non si accorgono di essere privati anche dei propri beni”. Toàto str£teuma trefÒmenon ™l£nqane (da Senofonte) = (traduzione letterale) “Questo esercito era nascosto essendo mantenuto” ---> “Questo esercito era mantenuto di nascosto” oppure “Questo esercito era mantenuto all’insaputa (di tutti)”. Fq£nei dû b£llwn 'Aria‹oj basilša (da Plutarco) = (traduzione letterale) “Arieo previene colpendo il re” ---> “Arieo colpisce prima/per primo il re ” oppure “Arieo previene nel colpire il re ”. 'AcilleÝj … scetli£zwn fa…netai (da Eschine) = (traduzione letterale) “Achille appare/si mostra essendo crucciato” ---> “Achille è evidentemente crucciato” oppure “E’ evidente che Achille è crucciato”. e locuzioni affini (formate da un aggettivo e dalle voci del verbo essere), quali fanhrÒj e„mi, prÒdhlÒj e„mi, dÁlÒj e„mi = sono evidente, sono manifesto, sono chiaro > evidentemente - è/era evidente che … , manifestamente - é/era manifesto che … , chiaramente - é/era chiaro che … d…kaiÒj e„mi = sono giusto > giustamente - é/era giusto che … ¥dikÒj e„mi = sono ingiusto > ingiustamente - é/era ingiusto che … fÚw = sono per natura > naturalmente - per natura - é/era/fu naturale che … ¢fan»j e„mi = sono nascosto > nascostamente, … che si comportano analogamente a essi, nella traduzione in italiano e cioè = (traduzione letterale) “La dea è chiara amando me” ---> “La dea chiaramente ama me” oppure “E’ chiaro che la dea ama me”. DÁlh ™st…n ¹ qeÕj stšrgous£ me Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti l‟idea di inizio, di fine, di continuità, di prosecuzione, di durata di un‟azione o di una condizione: ¥rcomai, Øp£rcw = inizio (a), comincio (a), sono il primo (a) paÚw = faccio smettere (di) paÚomai, l»gw = smetto (di), finisco (di) diatelšw, di£gw = continuo (a, nel), persevero (a, nel) > continuamente, sempre di£gw, diag…gnomai = trascorro la vita (a/nel) > continuamente, sempre k£mnw = sono stanco (di), mi stanco (di) ¢pagoreÚw = rinuncio (a) ¢pole…pw, diale…pw = rinuncio (a), tralascio (di) ¢nšcomai = persisto (nel) ¢pe…rhka = desisto (dal); in loro dipendenza, il participio predicativo può essere reso, poiché si riferisce al soggetto della proposizione reggente, con “a” + infinito o con “di” + infinito o con “nel” + infinito, a seconda del contesto. Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti un modus operandi (modo di operare) o una qualità dell’agire del soggetto, posseduta in una data misura, o un risultato (superiorità o inferiorità): kakîj poišw | kalîj poišw, e} poišw = faccio male (a) | faccio bene (a) ¡mart£nw = sbaglio (a, nel) perig…gnomai, nik£w, kratšw = riesco (nel), sono superiore (nel), ho il sopravvento (nel), vinco (nel) ¹tt£omai-¹ss£omai = sono sconfitto (nel) kre…ttwn e„m… | ce…rwn e„m… = sono migliore (nel) | sono peggiore (nel) le…pomai = risulto inferiore (nel) ¢dikšw = agisco ingiustamente (a/nel) car…zomai = favorisco (nel) le…pomai = risulto inferiore (nel) perior£w = permetto (di) Østeršw = ritardo (a/nel); in loro dipendenza, il participio predicativo può essere reso, poiché si riferisce al soggetto della proposizione reggente, con “a” + infinito o con “di” + infinito o con “nel” + infinito, a seconda del contesto. Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti sentimenti e stati d’animo (verba affectuum): ca…rw, tšrpomai, ¼domai, ¢gap£w = mi rallegro (a), gioisco (nel), godo (a/nel), sono lieto (di) a„dšomai, a„scÚnomai = mi vergogno (di) metamšlw-metamšlomai, metamšlei moi = mi pento (di) ¢lgšw = soffro (a, nel), mi addoloro (a/nel) ¥cqomai, ¢ganaktšw = mi adiro (nel), mi affliggo (a), mal sopporto (di), provo fastidio (a), sono sdegnato (nel) calepîj fšrw - kakîj fšrw - baršwj fšrw | e} fšrw = sopporto malvolentieri (di) | sopporto volentieri (di) Ívd…wj fšrw = sopporto facilmente (di) ¢nšcomai, karteršw, Øpomšnw = sopporto (di/che), tollero (di/che) ¡l…skomai, ™xelšgcomai = sono scoperto (a), sono colto in flagrante (a), sono trovato colpevole (di) (linguaggio giuridico); in loro dipendenza, il participio predicativo può essere reso, poiché si riferisce al soggetto della proposizione reggente, con “a” + infinito o con “di” + infinito o con “nel” + infinito, a seconda del contesto. Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti l‟idea di annuncio, di esposizione, di presentazione, di dimostrazione, di narrazione (verba dicendi e verba declarandi): dhlÒw, de…knumi, ¢pofa…nw = mostro (di/che) ™pide…knumi = dimostro (di/che) ¢ggšllw, ¢paggšllw = annuncio (di/che) mhnÚw = indico (di/che) ™xelšgcw = confuto (di/che) ™rwt£w = domando (di/che) tiq»mi = ammetto (di/che); in loro dipendenza, il participio predicativo può essere reso a) se si riferisce al soggetto della proposizione reggente: con “di” + infinito; b) se si riferisce al complemento oggetto della proposizione reggente: con l‟infinito semplice; con il giro di parole “intento a” + infinito; con una proposizione subordinata oggettiva esplicita (che …). Verbi o locuzioni esprimenti/indicanti la percezione fisica e intellettiva (verba sentiendi e verba percipiendi): Ðr£w, dšrkomai, qe£omai = vedo (di/che), osservo (di/che) manq£nw, punq£nomai = apprendo (di/che), vengo a sapere (di/che) a„sq£nomai = sento (di/che), mi accorgo (di/che), percepisco (di/che) ¢koÚw = odo (di/che), sento dire (di/che), vengo a sapere (di/che) ¢kro£omai = ascolto (di/che) eØr…skw = trovo (di/che), scopro (di/che) gignèskw = conosco (di/che), so (di/che) ™p…stamai, o|da = so (di/che) sÚnoida ™maut^ = sono consapevole (di/che) mšmnhmai, ¢namimn»skw = ricordo (di/che) ™pilanq£nw-™pilanq£nomai = (mi) dimentico (di/che) katalamb£nw = sorprendo ([intento] a), colgo ([intento] a) poišw nel senso di = rappresento/raffiguro qualcuno nell‟atto di … ; in loro dipendenza, il participio predicativo può essere reso a) se si riferisce al soggetto della proposizione reggente: con “di” + infinito; b) se si riferisce al complemento oggetto della proposizione reggente: con l‟infinito semplice; con il giro di parole “intento a” + infinito; con una proposizione subordinata oggettiva esplicita (che ...). Molti dei verbi suddetti, ammettono anche altre costruzioni (con Óti, æj e un modo finito e/o con l‟infinito), assumendo sfumature di significato che è opportuno individuare mediante l‟attenta consultazione del vocabolario. Alcuni verbi che hanno il participio predicativo del soggetto e dell‟oggetto presentano reggenze in genitivo o in dativo; ovviamente, se il verbo regge il genitivo o il dativo, anche il participio predicativo sarà in genitivo o in dativo. Materiale integrativo a cura della docente prof.ssa Maria Rita Carpenito per la classe V sezione A (anno scolastico 2014-2015)