Salone del Mobile, Milano
8-13 Aprile 2014
PAD.16 – STAND C27
Con la collezione 2014 diventa evidente l’aspirazione di Frag alla realizzazione di un universo domestico
sempre più completo e definito che, se da un lato si fa forte dei dettami della tradizione, dall’altra parte si
proietta con intensità e curiosità verso la sperimentazione.
In virtù di questo l’azienda indaga, oltre che l’utilizzo di nuovi materiali e lavorazioni, anche la possibilità di
allargarsi verso altre e diverse tipologie di prodotto all’interno del mondo della casa definendo in
maniera ancora più puntuale e precisa la propria identità.
Al Salone del Mobile 2014 Frag si presenta con un progetto sempre più ricco che esprime lusso e
ricercatezza, una selezione di prodotti eleganti e sofisticati da inserire in diversi ambienti.
Il visitatore viene accompagnato allo svelamento di questo nuovo mondo Frag attraverso un percorso
creato nello stand da Ferruccio Laviani che, con l’uso di evocative grafiche apposte su paraventi, ricrea
diversi habitat capaci di dialogare, ognuno in maniera diversa con le loro diversità e forti
caratterizzazioni, con i prodotti dell’azienda.
Da quella minimalista ed essenziale in cui il bianco è protagonista, a quella più classica dove prevale la
decorazione, queste isole domestiche sono solamente abbozzate, ma egregiamente efficaci ad esprimere
le grandi possibilità e le diverse anime di questa preziosa collezione.
La scrivania Twain con la sedia e lo sgabello Kipling riprendono linee e concetti alla base del
funzionalismo, principi di sobrietà e semplicità che ispirano i prodotti di Gordon Guillaumier nello spazio
dedicato alla sua proposta.
La scrivania Twain è descritta da una struttura in metallo brunito lineare, piacevolmente sinuosa e
arrotondata nei punti di intersecazione tra le diverse parti, a cui si appoggia un piano rivestito in morbida
pelle la cui estremità viene raddoppiata per creare funzionali nicchie e cassetti dove custodire i propri
oggetti. Contemporaneo secretaire che reinventa il mobile di antica memoria arricchendolo con
l’utilizzo di diversi materiali, Twain può essere inserita in diversi contesti grazie al suo profilo
estremamente razionale.
Leggerezza e confort sono ciò che caratterizzano la sedia Kipling e lo sgabello firmati dallo stesso
designer. Reminiscenze del design organico degli anni ’40/’50, la ricchezza di questi prodotti è data dal
disegno semplice e compatto definito da schienale e seduta, imbottiti e rivestiti in pelle, dalle forme
molto generose e smussate sui lati. La struttura delle gambe a ragno è invece in metallo brunito per
riprendere e accompagnare la scrivania.
A completamento di questo ambiente, lo sfizioso appendiabiti Woodpecker del duo italo-giapponese
Mist-o formato da Tommaso Nani e Noa Ikeuchi, è costituito da un’anima in plexiglass in cui vengono
inseriti dei sostegni in legno rivestiti con un nastro di cuoio che, data la trasparenza del tubo centrale,
sembrano quasi galleggiare nell’aria; altre tre bacchette in legno costituiscono invece la base di sostegno.
Un prodotto dai tratti geometrici ed elementari che gioca sul dialogo tra materiali e sulle possibilità di
trasformazione a seconda delle esigenze e della propria creatività.
Un mondo completamente nuovo è invece quello di Ferruccio Laviani, non solo per tipologie di prodotti,
ma anche per il diverso approccio estetico che richiama esplicitamente gli stilemi della decorazione. La
collezione Bak è composta da una serie di complementi destinati alla camera da letto, oltre ad un tavolo e
un coffee table il cui minimo comun denominatore è una struttura essenziale dal forte segno grafico e
architettonico. Bak è definita da una forma rettangolare in tubolare di metallo brunito, declinata a
seconda della tipologia di arredo a cui dà vita, rivestita e decorata da strisce di pelle color timo fatta
eccezione che nello spazio in prossimità delle congiunzioni, dove la finitura metallica rimane a vista
creando un ulteriore dettaglio che ne accentua la geometria.
Appendiabiti e portaoggetti allo stesso tempo, Bak valet stand è un oggetto prezioso e utile a
razionalizzare lo spazio della propria camera da letto o l’ingresso. La cornice, a cui viene aggiunta un’asta
parallela a cui attaccare le grucce, è resa ancora più efficiente grazie ai rotondi contenitori posti a lato,
funzionali svuota-tasche imbottiti in pelle sul fondo. Ad esso si abbina Bak bench: anch’essa caratterizzata
da un design puro e lineare impreziosito dal rivestimento in pelle e dal piano composto da listelli in frassino
tinto noce, può essere utilizzata in modo flessibile sia come panca che come tavolino ed inserita in
qualsiasi ambiente.
Perfeziona l’ambiente, la poltroncina Aileron di Christophe Pillet la cui struttura curva in acciaio descrive
gambe e braccioli che contengono seduta e schienale: un prodotto classico, ma caratterizzato da tratti
moderni che lo rendono adatto a qualsiasi ambiente.
Maestoso nella sua linearità architettonica, anche Bak table è definito da particolari e dettagli che ne
costituiscono la ricchezza e ne accentuano la simmetria. Il piano in noce è inoltre decorato dal rivestimento
in pelle applicato sui bordi. Accompagnano il tavolo le poltroncine e sedie Kati di Mika Tolvanen: una
seduta rivestita in pelle con gambe in metallo brunito che si ispira ad una linea classica all’interno delle
tipologie presenti nel mondo delle sedie in cuoio.
Naturale evoluzione del tavolo è poi Bak coffee table: presentato nella versione quadrata 60 x 60 cm,
questo elegante tavolino fronte divano è disponibile a catalogo anche in altre misure.
Tra le nuove proposte ci sono anche neonate collaborazioni come quella con il giovane duo Analogia
Project che presenta il divertente sgabello Popit.
La semplice struttura in legno dello sgabello/pouf si fa vezzo del rivestimento in pelle della seduta che,
come se fosse una tunica alla moda, viene tenuta stretta da una preziosa cintura in cuoio.
Disponibile in due diverse altezze e misure di seduta, una bassa e larga e l’altra alta e stretta, questo
oggetto può essere utilizzato per dare forma ad una zona living con un tocco di eccentricità, oppure
definire con ironia un lounge bar.
La varietà di rivestimento della seduta dà inoltre la possibilità di declinare Popit attraverso diverse
espressioni stilistiche e secondo il proprio gusto personale: dalla più classica in morbida pelle con divertenti
varianti di colore, alle più bizzarre e ricercate versioni in pelliccia di pecora della Mongolia o montone
Merinos.
Andrea Mancuso ed Emilia Serra, menti creative di Analogia Project, rivelano con questo progetto la
volontà di esplorare le forme archetipiche degli oggetti di uso quotidiano abbinata però ad una visione
ironica e ludica in bilico tra design, arte e moda.
Popit, all’apparenza un oggetto semplice, nasconde in sé un’originalità creativa che solletica
l’immaginazione e che gioca con le categorie tipiche del mondo dell’arredo tra essenzialità e poesia,
funzionalità e fascino.
Un disegno deciso e moderno per l’ultima versione della Iki di Christophe Pillet che allarga la famiglia
con un nuovo modello di gambe. La sedia, che gioca sulla forma basica del quadrato per seduta e
schienale, viene abbinata ad una struttura in acciaio cromato e frassino tinto noce, un’estetica maschile dal
forte carattere, adatta all’home office, per ambienti contract più formali, ma anche per contemporanei
paesaggi domestici.
Lusso ed eleganza sono invece le caratteristiche del tavolo Thelma disegnato da Christophe Pillet. Il
piano in noce dalle forme generose è contraddistinto da un sinuoso perimetro smussato e arrotondato
ai bordi, quasi fosse un rettangolo che vuole trasformarsi in un ovale. Le gambe, possenti e importanti,
riprendono la sagoma elissoidale del piano, ma maggiormente schiacciata e allungata verso i vertici i
quali sono posizionati in modo da convergere verso gli angoli del piano e formare un’invisibile X sotto di
esso. Thelma è un tavolo che esprime ricchezza e classe ed una grazia, pur nella sua imponenza, definita da
particolari pregiati: un jolly da poter abbinare a tutte le sedie del catalogo Frag.
Attorno ad esso, completano l’isola dedicata al dining, le poltroncine Sofy del trio di giovani designer
Busetti Garuti Redaelli. Un guscio in morbida pelle, accogliente e protettivo, è ciò che contraddistingue
questo prodotto, forme pulite e confortevoli che vengono accentuate dal piacevole contrasto materico e
cromatico con le gambe in legno di frassino tinto noce a sezione triangolare. La sapiente lavorazione della
pelle si riconosce inoltre dai preziosi dettagli che valorizzano questa seduta, come l’evidente cucitura al
centro dello schienale che crea un elegante effetto di pieghe ed una sfiziosa decorazione. La versione
bi-materica in cuoio e pelle è invece presentata interamente liscia, già impreziosita dall’utilizzo dei due
materiali.
La poltroncina Sofy introduce così un’ulteriore e versatile tipologia di seduta nel già variegato catalogo di
Frag, da poter inserire negli ambienti domestici, così come nel contract.
Ancora oltre si svela un’altra novità: la scrivania Dante di Michele di Fonzo, dominata dall’essenzialità
della forma la cui particolarità consiste nel completo rivestimento in cuoio. Le sue qualità di immediata
semplicità e linearità la inseriscono con disinvoltura in uno spazio di lavoro, in questo caso finemente
ricreato anche grazie alla presenza della seduta Nisida: progettata dal duo Calvi e Brambilla, la sua
struttura in alluminio rivestita completamente in cuoio trasmette un senso di comfort, portatrice di
un’agile raffinatezza, in perfetta concordanza con la scrivania.
Infine, si accompagna al tavolo Twist, nella versione con gambe rivestite in cuoio, la nuova sedia Dindi di
Michele di Fonzo. Dindi, emblema di uno stile senza tempo, esplora ancora una volta la possibilità di
dare vita a diverse forme intorno ad un unico tema, quello delle sedute classiche e tradizionali all’interno
del mondo della pelle e del cuoio. Prodotto che rappresenta un intramontabile evergreen, adatto ad ogni
luogo Dindi, completamente rivestita in cuoio, pone al centro del progetto la naturalezza dei materiali con
uno schienale flessibile che le dona maggiore confort armonizzandola alla postura di ognuno.
Entrare in questi spazi creati da Ferruccio Laviani, luoghi definiti da un senso di equilibrio, ma anche da un
tocco di poesia, ci fa scoprire mobili di confort, oggetti d’arredo con diverse destinazioni d’uso
all’interno delle abitazioni, interpretati da designer capaci di offrire la propria personale chiave di
lettura e plasmare in maniera suggestiva il materiale.
Prodotti eleganti, lussuosi ed accoglienti che rimandano ad una visione sofisticata capace di non sacrificare
mai la comodità combinando uno stile chic ma casual, classico e leggero.
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