Salone del Mobile, Milano
9-14 Aprile 2013
PAD.16 – STAND C32
Come fil rouge della nuova collezione, la materia ci conduce lentamente all’identificazione delle diverse
anime di Frag, vere protagoniste nel 2013. La lavorazione del cuoio, da un lato, e quella della pelle,
dall’altra, sono infatti gli aspetti sui quali l’azienda si sofferma, coniugando tecnologia e artigianato, per
delimitare le forme dei nuovi prodotti.
Dimora della nuova collezione è uno spazio di vetro progettato da Ferruccio Laviani che crea giochi di
simmetrie e ripetizioni. Una scatola magica in cui i paraventi ricoperti da una lato di superfici specchiate e
dall’altra di raffinato shantung color tortora, delimitano piccoli set su cui i nuovi prodotti si adagiano e si
riflettono in un suggestivo effetto di immagini e forme che si moltiplicano. Un palazzo di luce dove
abitare e abbandonarsi all’atmosfera intrigante di lusso e ricercatezza, un ambiente in cui primeggia la
qualità estetica dei prodotti dell’azienda e dove la lucentezza esalta il calore della pelle e del cuoio
accrescendo all’infinito la percezione di comodità, morbidezza, resistenza ed eleganza.
Originale rivisitazione della classica bergère, la poliedricità e l’accostamento dei materiali si rivelano
essenziali nel definire la forte personalità della nuova Heta, nata dalla creatività eclettica di Philippe
Bestenheider.
La semplice struttura, creata da quattro aste in faggio a forma di “H”, sorregge il rivestimento sartoriale in
cuoio che costituisce seduta, schienale e braccioli, quasi fosse in equilibrio su esili trampoli.
L’avvolgente abito tagliato su misura ha in realtà una funzione autoportante, grazie alle caratteristiche
“strutturali” del materiale, e sta poi ai morbidi cuscini in pelle il compito di aggiungere maggiore comfort.
Nata da un’idea apparentemente semplice, l’effetto finale di questa poltrona è quello di un prodotto
affascinante e sofisticato che, abbinato al suo poggia piedi, diventa a tutti gli effetti da dedicare ai
personali momenti di relax e tranquillità.
Sempre del designer svizzero, la collezione di pouf Perseo gioca invece sull’accostamento di volumi
morbidi e geometrie sfaccettate. Presentato in tre diverse altezze e dimensioni, il top di ognuno di essi è
caratterizzato da una forma esagonale mentre il corpo sottostante vuole esprimere in modo controllato la
deformazione che avviene quando i pouf sono in uso e il peso li comprime.
Rivestiti interamente in pelle o nella versione di pelle abbinata al panno, i pouf Perseo indagano ancora
le potenzialità dei materiali che, grazie ai loro delicati effetti di ombre e pieghe, aggiungono intriganti
simmetrie mutevoli e caleidoscopiche.
Tra le novità assolute sia per quanto riguarda la collaborazione che per tipologia di prodotto, la
scrivania Kant di Adrian Peach afferma il valore di un oggetto che conserva la sua rilevanza pratica e il suo
valore iconico nonostante i cambiamenti dei modelli di utilizzo nella casa contemporanea. Una presenza
lieve che si fa forte della ricchezza del rivestimento del piano in cuoio, curvato alla sua estremità per
creare un secondo piano d’appoggio e contenere piccoli cassetti freestanding, realizzati sempre in cuoio,
dove riporre la penna preferita o la corrispondenza. La curva del piano è inframmezzata da una barra in
rame così come di rame sono i piccoli dettagli e le minuterie, le gambe di sostegno a croce, lievemente
sagomate per affinarne i profili, sono invece di legno. Ancora protagonisti, i materiali in questo caso
vogliono creare un forte legame con la tradizione della scrittura e suscitano il ricordo di tempi in cui i
momenti dedicati alla riflessione in casa erano meno rari così da potercene, magari in futuro, riappropriare.
Perfetta sintesi tra fattori estetici, funzionali e materici, la sedia e la poltroncina Aileron di Christophe
Pillet trovano la loro bellezza nell’accostamento dei componenti: la struttura curva in acciaio cromato che
crea il bracciolo e le gambe rievoca le linee fluide e armoniose degli stilemi della decorazione francese; la
seduta e lo schienale sono invece determinati da tratti moderni, netti e puliti, l’insieme di un elemento
rigido su cui si sviluppa un cuscino imbottito in morbida pelle. Nel caso della poltroncina, l’imbottitura
riempie anche la parte sottostante allo scheletro in acciaio rendendo il bracciolo avvolgente.
Dotata di eleganza equilibrata unita ad un dinamismo formale che permette contemporaneamente il suo
inserimento in ambienti di ogni tipo e il mantenimento di una identità risoluta e decisa, Aileron è un
prodotto prevalentemente classico caratterizzato dalla cura progettuale e produttiva di ogni particolare.
La sedia Musa di Michele di Fonzo nasce invece dall’intenzione di trasformare l’effetto visivo solitamente
prodotto dal cuoio, più rigido rispetto alla pelle, nell’idea di un rivestimento morbido e confortevole. In
grado di valorizzare con eleganza e stile ogni ambiente living, Musa è modellata attraverso spessori
importanti, linee scultoree e armoniose proporzioni: il vestito in cuoio segue la silhouette della sedia
attraverso le cuciture che risaltano le caratteristiche artigianali tipiche delle lavorazioni di Frag, lo schienale
ampio e leggermente incurvato accompagna il corpo sostenendolo delicatamente mentre la gamba è a
sezione triangolare. Il risultato è un prodotto di estremo rigore formale, presentato anche nella versione
poltroncina con braccioli.
Particolarità del tavolo Twist, disegnato dalla stessa mano, sono invece le gambe monolitiche
posizionate trasversalmente rispetto al piano realizzato in noce massello. I supporti scultorei sono infatti
rivestiti di pelle che, come se il top li schiacciasse, crea un curioso movimento di pieghe dando vita a
interessanti chiaro/scuri e differenti tonalità cromatiche del materiale. Una presenza più massiccia e
austera invece per la versione con gambe rivestite in cuoio liscio, senza grinze, che pone la centro del
progetto la naturalezza dei materiali.
Negli ultimi anni la visione di Frag si è dilatata portando la sua ricerca a svilupparsi e a proporre un
ampliamento di collezione che riuscisse ad offrire un allargamento della gamma di prodotti così come
dare espressione alle diverse possibilità di lettura dei materiali: lo scorso anno questo percorso ha
aperto la strada ad una piccola collezione di accessori in cuoio, mentre quest’anno si è voluto dar voce ad
un nuovo capitolo dedicato ai complementi.
Un’altra nuova collaborazione, quella con il duo italo-giapponese Mist-o, porta al debutto dello sfizioso
appendiabiti Woodpecker. I lavori della coppia, formata da Tommaso Nani e Noa Ikeuchi, scaturiscono
dalla volontà di comunicare, in maniera semplice e genuina, una visione del mondo dove gli oggetti
rappresentano la risoluzione e l’unione di stratificazioni di significati e simboli. Woodpecker è un
appendiabiti costituito da un’anima in plexiglass in cui vengono inseriti dei sostegni in legno per gli
abiti rivestiti con un nastro di cuoio che, data la trasparenza del tubo centrale, sembrano quasi
galleggiare nell’aria; altre tre bacchette in legno costituiscono invece la base di sostegno. Un prodotto dai
tratti geometrici ed elementari che gioca sul dialogo tra materiali e sulle possibilità di trasformazione a
seconda delle esigenze e della propria creatività.
Con questa nuova collezione, Frag è riuscita attraverso un’unica chiave di lettura - quella dei materiali -, a
dare spazio a tante voci, suggestioni e punti di vista e a dare vita a prodotti multiformi e
multifunzionali.
L’azienda aspira alla realizzazione di un universo domestico reale e definito nei dettagli e, sempre più
consapevole della sua identità, crea una dialettica tra passato, presente e futuro definendo la modernità
come contemporanea reinterpretazione della classicità.
La bergère Heta di Philippe Bestenheider sarà esposta nel cuore di Milano in occasione della mostra
“Master Designers for Patrizia Pepe”.
Dal 9 al 14 aprile, all’interno delle boutique milanesi Patrizia Pepe, saranno accolti i prodotti e le creazioni
degli ex studenti della Domus Academy ora divenuti designer di fama internazionale. Per questa occasione
Philippe Bestenheider ha scelto di presentare la nuova bergère Heta come esempio del suo sviluppo
professionale e creativo oltre che novità 2013. La poltrona sarà inserita nel negozio di Via Brera per dare
vita ad un salotto ideale e raccontare i nuovi modelli abitativi.
Tra gli altri, saranno esposti i progetti di Christophe Pillet, Alessandra Baldereschi, Dante Donegani e
Giovanni Lauda, Francisco Gomez Paz, Giovanni Levanti, Marco Romanelli, Rodrigo Torres, Mario
Trimarchi.
Per maggiori informazioni Ufficio Stampa:
R+W - Tel 02 33104675 | Alice Caudera [email protected]
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Federica di Fonzo | [email protected]