Stagione 2017 febbraio/luglio Triennale Teatro dell`Arte

Triennale
Teatro dell’Arte
Stagione 2017
febbraio/luglio
Questione
di sguardi
È necessario?
Più volte ci siamo interrogati sul perché di questa scelta.
È solo la volontà di rinnovare una grande storia del passato
o esiste davvero la possibilità di incrociare e raccontare nuovi
sguardi per vedere il mondo?
Il teatro è (anche) la possibilità di (pro)gettare uno sguardo
sulla società.
Provare dunque a reinventare pratiche e linguaggi.
A riconoscere una necessità.
Immaginare e costruire un teatro contemporaneo, plurale,
internazionale, aperto alla curiosità culturale, lente d’ingrandimento
delle inquietudini del mondo.
Un teatro pensato all’interno di una istituzione culturale,
attraversato da suggestioni e possibili direzioni comuni.
L’immagine di copertina, sospesa e assertiva nella sua potente e
fragile precarietà, è una dichiarazione di sguardi.
Vedere, dunque.
Umberto Angelini
curatore artistico Triennale Teatro dell’Arte
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Programma
Tariffa 1
Tariffa 2
Tariffa 3
febbraio22
Ingresso libero
Romeo Castellucci Vedersi vedere
p. 8
27 — 28
Tariffa 4
marzo1
Informazioni sulle tariffe
Il programma potrebbe subire variazioni.
a pag. 6 – 7
Si consiglia di consultare il sito triennale.org/teatro.
lectio magistralis
23 — 28
Agrupación Señor Serrano A House in Asia
p. 9
Agrupación Señor Serrano A House in Asia
giugno
p. 9
30 — 31
1
Jan Fabre/Troubleyn
Attends, attends, attends... (pour mon père)
p. 10
Pascal Rambert L’arte del teatro
p. 11
Teatro alla Scala La gazza ladra
3 — 5
7 — 12
25
p. 12
prova aperta
7 — 10
8 — 18
13 — 15
16 — 18
p. 13
Dewey Dell Sleep Technique
p. 14
Compagnia Virgilio Sieni Cantico dei Cantici
p. 15
aprile
19 — 20
27
13 — 18
13 — 25
20 — 22
12 — 13
Amir Reza Koohestani/Mehr Theatre Group
Timeloss
p. 16
Rabih Mroué Riding on a cloud
p. 17
Valentino Mannias Esodo
luglio
p. 18
maggio
16 — 18
23 — 28
4
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
p. 19
Kinkaleri/Jacopo Benassi No Title Yet
p. 20
Kinkaleri/Jacopo Benassi No Title Yet
p. 20
Soundwalk Collective
Before Music There Is Blood
28
Teatropersona Macbettu
Stefano Ricci Più Giù
p. 21
Fernando Rubio Todo lo que está a mi lado
p. 22
Alex Cecchetti Louvre I
p. 23
Alex Cecchetti Louvre II
p. 23
Nark Bkb Giacinto Pannella, detto Marco
p. 24
Strasse Drive_IN #Barona
p. 25
Daniele Cortesi ...E vissero felici e contenti
p. 26
Romeo Castellucci/Societas
Ethica. Natura e origine della mente
22 — 25
23 — 24
4 — 9, 18 — 23
p. 27
Daniele Cortesi Arlecchino malato d’amore
p. 26
Strasse Drive_IN #Barona
p. 25
5
STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Biglietti
TARIFFA 1
20 euro: intero
15 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
10 euro: ridotto studenti
TARIFFA 2
15 euro: intero
10 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
7 euro: ridotto studenti
TARIFFA 3
10 euro: intero
7 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
5 euro: ridotto studenti / bambini (per gli
spettacoli di Burattini Cortesi)
ABBONAMENTI
1+1=3
Acquista i biglietti per due spettacoli della
tariffa 1 e ricevi in omaggio un biglietto a scelta
della tariffa 2. Formula applicabile massimo due
volte.
40 euro: intero
30 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
20 euro: ridotto studenti
Carnet
Componi il tuo carnet: puoi acquistare dieci
spettacoli a tua scelta, di cui sette della tariffa 1
e tre della tariffa 2.
150 euro: intero
80 euro: ridotto studenti
Spettacolo + mostra in Triennale
Acquistando un biglietto per uno degli spettacoli
in stagione hai diritto all’ingresso ridotto per
le mostre in Triennale e viceversa. Promozione
valida entro 30 giorni dall’acquisto del biglietto
e applicabile ai titoli d’ingresso delle singole
mostre.
Convenzioni
Per conoscere tutte le convenzioni attive per il
Teatro dell’Arte, visita il sito triennale.org.
Triennale Teatro dell’Arte è convenzionato con
18app e Carta del Docente.
Tutte le informazioni sui siti 18app.italia.it,
cartadeldocente.istruzione.it.
I titoli che danno diritto alla riduzione vanno
esibiti in caso di verifica da parte del personale
predisposto al controllo.
INGRESSO LIBERO
Per la lectio magistralis Vedersi vedere di Romeo
Castellucci e la prova aperta dell’opera La gazza
ladra del Teatro alla Scala l’ingresso è libero
(fino a esaurimento posti) con prenotazione
obbligatoria.
Diritto di prevendita
I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti qui
indicati non sono comprensivi di prevendita.
La prevendita, pari al 10% del prezzo a fronte
di un minimo garantito di 1 euro, viene applicata
sui biglietti acquistati presso il portale e i punti
vendita Vivaticket e presso la biglietteria del
Teatro (fino a tre ore dall’inizio dello spettacolo).
PROMOZIONI
Scegli questi spettacoli in abbinamento e avrai
una riduzione sul prezzo dei biglietti.
Macbettu di Teatropersona +
Esodo di Valentino Mannias
30 euro: intero
23 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
15 euro: ridotto studenti
Il biglietto permette di assistere agli spettacoli
in due diverse serate dal 23 al 28 maggio.
Giacinto Pannella, detto Marco di Nark Bkb +
Louvre I o Louvre II di Alex Cecchetti
15 euro: intero
10 euro: ridotto under 30 / over 65 / gruppi
7 euro: ridotto studenti
Il biglietto permette di assistere agli spettacoli
nella stessa serata dal 13 al 18 giugno.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
Dal 21 al 31 marzo gli orari di biglietteria
subiranno delle variazioni. Maggiori informazioni
sul sito triennale.org.
I biglietti emessi non potranno essere sostituiti
o rimborsati.
GRUPPI
La tariffa riservata ai gruppi viene applicata
a un minimo di dieci persone. Ogni dieci biglietti
acquistati è previsto un omaggio. Per i gruppi
è obbligatoria la prenotazione scrivendo a
[email protected].
TARIFFA 4
5 euro: biglietto unico
Biglietteria Triennale
via Alemagna 6, Milano
martedì – domenica 10.30 – 19.30
lunedì 18.00 – 20.00 (aperta solo nei giorni
di spettacolo)
Nei giorni di programmazione la biglietteria resta
aperta fino all’inizio dello spettacolo.
ACQUISTO BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Vivaticket.it
Salta la coda in biglietteria e acquista online il
tuo biglietto o abbonamento. Puoi presentarti in
teatro con il biglietto elettronico su smartphone
o, scegliendo l’opzione print–at–home, con i
biglietti stampati. I biglietti possono essere
stampati solo una volta.
Punti vendita Vivaticket
Acquista i biglietti presso i punti vendita
Vivaticket in tutta Italia. L’elenco è consultabile
sul sito vivaticket.it.
SCUOLE
Per informazioni e prenotazioni
[email protected]
T. 02 72434414
CONTATTI BIGLIETTERIA
[email protected]
T. 02 72434258
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Romeo Castellucci Italia
Vedersi vedere
22 febbraio
20.00
Agrupación Señor Serrano Spagna
A House in Asia
27 febbraio — 1 marzo
20.00
lectio magistralis
Attraverso la potenza della sua visione, Romeo Castellucci
è diventato l’artista più rilevante della scena europea.
“le Monde”
Triennale Teatro dell’Arte apre la nuova programmazione
con una riflessione sulla relazione tra il teatro e la società
contemporanea, e in particolare sullo spettatore come soggetto
che partecipa attivamente alla costruzione del senso dell’opera.
Per questo motivo è stato rivolto un invito a Romeo Castellucci,
uno dei più grandi registi della scena internazionale, autore di un
teatro fondato sulla totalità delle arti. Un invito a individuare e
a tracciare alcuni percorsi di ricerca, profondamente legati alla
questione della visione e della molteplicità dei punti di vista.
Durata 40’
Ingresso gratuito con
prenotazione obbligatoria,
fino a esaurimento posti.
Prenotazioni 02 72434258
attive il 16, 17, 20 e 21 febbraio
dalle 15.00 alle 18.00
FOTO © Luca
Del Pia
Triennale Teatro dell’Arte opens the new season with a focus on the relationship
between theatre and contemporary society, and in particular on the spectator
as a subject who is actively involved in the construction of the work’s meanings.
For this reason, an invitation to lead the debate has been made to Romeo
Castellucci, one of the most influential directors of the international scene,
whose theatre is founded on the aesthetics of the total artwork.
La sorprendente compagnia catalana è uno di quei
fenomeni creativi che stanno cambiando il volto del teatro
contemporaneo.
“Il Sole 24 Ore”
La costruzione di uno stile inconfondibile attraverso l’uso
di linguaggi, tecnologie e media diversi è valsa alla compagnia
Agrupación Señor Serrano il Leone d’argento per l’innovazione
teatrale alla Biennale di Venezia 2015. Il collettivo catalano
scatena sulla scena di A House in Asia un dispositivo esplosivo,
fatto di modellini in scala, proiezioni video, regia in presa diretta
e performance, per raccontare la più importante caccia all’uomo
del XXI secolo: la localizzazione e l’uccisione di Osama Bin
Laden. Tre abitazioni sono al centro della narrazione: la casa
in cui “Geronimo” (soprannome dato a Bin Laden dall’esercito
statunitense) si nasconde in Pakistan, una copia esatta di quella
casa in una base militare del North Carolina, una terza casa,
sempre identica, ricostruita su un set in Giordania, dove si sta
girando un film. Tra di esse si muovono uno sceriffo ossessionato
da una balena bianca, cowboy e indiani. Aerei e birre. Copie,
strategie, riproduzioni e cheeseburger.
Agrupación Señor Serrano presenta un “western teatrale” in cui la
realtà e le sue proiezioni si sovrappongono, disegnando un ritratto
pop impietoso del decennio post 11 settembre. Un seme per il
nuovo millennio.
Durata 60’
Spettacolo in inglese
sovratitolato in italiano.
CREAZIONE Àlex Serrano, Pau Palacios,
Ferran Dordal
CON Àlex Serrano, Alberto Barberá,
Ferran Dordal
PRODUZIONE E ASSISTENTE REGIA
Barbara Bloin
REALIZZAZIONE VIDEO Jordi Soler
PRODUZIONE GREC 2014 Festival
de
Barcelona, Hexagone Scène Nationale
Arts et Sciences – Meylan, Festival TNT
– Terrassa Noves Tendències, Monty
Kultuurfaktorij, La Fabrique du Théâtre –
Province de Hainaut
FOTO © Nacho Gómez
UN PROGETTO Triennale Teatro dell’Arte e
Zona K
Agrupación Señor Serrano has won the Silver Lion for theatrical innovation at
the 2015 Venice Biennial. On the stage of A House in Asia the Catalan collective
sets off an explosive device made of scale models, video projections, video
editing in real time and performance, to retell the story of the largest manhunt
of the 21st century: the process of locating and killing Osama Bin Laden.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Jan Fabre/Troubleyn Belgio
Attends, attends, attends…
(pour mon père)
Un assolo tra i più intensi mai visti per forza e potenza
evocativa, per identificazione poetica e umana.
“Il Sole 24 Ore”
Artista visivo, coreografo, regista e scrittore, Jan Fabre porta
avanti da quarant’anni una ricerca visionaria e dirompente, che ha
fatto di lui uno dei nomi più rilevanti dell’arte contemporanea. Con
lo spettacolo Mount Olympus – To glorify the cult of tragedy 24h
ha ricevuto il Premio Ubu come miglior proposta internazionale
presentata in Italia nel 2016.
La sua produzione Attends, attends, attends... (pour mon père) dà
corpo al trascorrere del tempo attraverso il dialogo immaginario
tra padre e figlio. Un appassionato confronto interpretato da
Cédric Charron, storico performer di Fabre a cui l’artista belga
si è ispirato per questo lavoro. Il figlio, che della vita ancora
non conosce ogni cosa, chiede al padre di aspettare, di avere
pazienza, di accogliere i suoi tempi. Lo incita a tornare bambino
per prepararsi meglio alla morte. Come un novello Caronte,
il figlio rappresenta il traghettatore che accompagna il padre
nell’ultima traversata. Sul palcoscenico, Cédric Charron, vestito
di rosso fiammante e avvolto da una coltre di nebbia, evoca
fantasmi, memorie e rituali in un monologo di straordinaria forza
drammatica. Lui conosce la morte come nessun altro, poiché essa
fa parte della pratica artistica. Lui attraversa il fiume Stige, sveglia
gli spiriti e li rinvia nel paradiso e nell’inferno da cui provengono.
3 — 5 marzo
venerdì e sabato
20.00 / domenica
16.00
Durata 60’
Lo spettacolo contiene testo
in francese sovratitolato in
italiano.
TESTO, REGIA, COREOGRAFIA Jan Fabre
INTERPRETE Cédric Charron
MUSICA Tom Tiest
DRAMMATURGIA Miet Martens
VIDEO Gertjan Biasino
LUCI Jan Fabre, Geert Van der Auwera
COMPAGNIA Troubleyn/Jan Fabre
COPRODUZIONE Festival Montpellier Danse
PRODUZIONE IN ITALIA Aldo Grompone
FOTO © Wonge Bergmann
Pascal Rambert Francia
L’arte del teatro
In trentacinque anni di carriera artistica, questo
stakhanovista della scena ha osato tutto.
L’inafferrabile Pascal Rambert si è imposto con la potenza
delle sue parole.
“Télérma”
Pascal Rambert si è fatto conoscere dal pubblico italiano con
Clôture de l’amour e Prova, spettacoli acclamati in tutta Europa
e adattati in oltre dieci lingue. Artista pluripremiato, nel 2016 ha
ricevuto dall’Académie française il Prix du théâtre per l’insieme
della sua opera, confermandosi uno degli artisti teatrali più
talentuosi e apprezzati della scena contemporanea.
La sua ultima produzione L’arte del teatro, pièce di cui è
protagonista Paolo Musio, è costruita sul monologo di un attore
che spiega al suo cane, e ovviamente al pubblico in sala, in cosa
consista l’arte della recitazione. In un appassionato fluire di parole,
l’attore sfoga la sua amarezza per un mestiere in cui non trova più
la scintilla della creazione, per un teatro che avverte ormai malato,
che è necessario riscoprire nei suoi aspetti più autentici: una
voce, un corpo che ci guarda, un incontro umano che si realizza.
Affidando la sua riflessione all’ascolto silenzioso del fedele cane,
l’attore di Rambert in realtà consegna agli spettatori un’autentica
dichiarazione d’amore per il teatro, un’arte che esige di essere
goduta, che è sinonimo di vita e di passione.
7 — 12 marzo
da martedì a sabato
20.00 / domenica
16.00
Durata 45’
Spettacolo inserito
nell’abbonamento “Invito a
teatro”.
TESTO E REGIA Pascal Rambert
TRADUZIONE Paolo Musio
CON Paolo Musio
UNA PRODUZIONE Triennale Teatro
dell’Arte,
Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Fondazione Teatro Metastasio
FOTO © Luca Del Pia
Pascal Rambert was introduced to the Italian audience through Clôture de
l’amour and Répétition, two works which were widely acclaimed all over Europe
and were translated into more than ten languages. His latest production, L’arte
del teatro, is based on a monologue in which the actor explains to his dog, and
obviously to the spectators too, what acting technique is really about.
Jan Fabre’s recent work embodies the passing of time through the imaginary
dialogue between a father and a son. It stages a passionate exchange performed
by Cédric Charron, Fabre’s long–standing collaborator, who inspired the Belgian
artist to create this work.
10
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Teatro alla Scala Italia
La gazza ladra
Prova aperta e incontro con il regista
Gabriele Salvatores
Ci voleva un'idea innovativa e accattivante per il debutto
alla Scala di Gabriele Salvatores.
“la Repubblica”
Riccardo Chailly prosegue la ricognizione del grande repertorio
italiano, ed in particolare delle opere che ebbero al Teatro alla
Scala la loro prima rappresentazione, riportando sul palcoscenico
scaligero dopo duecento anni uno dei capolavori di Rossini, La
gazza ladra. Lo spettacolo vede il debutto alla Scala di Gabriele
Salvatores: il regista, cofondatore del Teatro dell’Elfo e premio
Oscar 1991 per Mediterraneo, torna al teatro per raccontare la
storia della serva Ninetta, ingiustamente accusata di furto. Il cast
raccoglie il meglio della nuova generazione del canto rossiniano:
con Rosa Feola al debutto, ascolteremo il tenore Edgardo Rocha, i
bassi Alex Esposito e Paolo Bordogna, oltre a Teresa Iervolino e al
canto esperto di Michele Pertusi. Con La gazza ladra si apre una
collaborazione tra il Teatro alla Scala e Triennale Teatro dell’Arte,
che ospiterà alcune delle prove, una delle quali eccezionalmente
aperta al pubblico, offrendo così uno sguardo in anteprima sul
processo di costruzione dello spettacolo.
La gazza ladra è in scena al Teatro alla Scala dal 12 aprile al 7
maggio 2017, con la direzione di Riccardo Chailly.
25 marzo
14.15
Ingresso gratuito con
prenotazione obbligatoria,
fino a esaurimento posti.
Prenotazioni 02 72434258
attive dal 15 al 17 e
dal 20 al 22 marzo
dalle 15.00 alle 18.00
REGIA Gabriele Salvatores
SCENE, COSTUMI Gian Maurizio Fercioni
CANTANTI Rosa Feola, Edgardo Rocha,
Serena Malfi, Paolo Bordogna, Alex
Esposito, Michele Pertusi
IMMAGINE Incisore
anonimo, Rossini e le
sue ispirazioni musicali / Tavola allegorica,
litografia.
Soundwalk Collective USA/Germania
Before Music There Is Blood (live)
Sinestesia, tensione e catarsi: i Soundwalk Collective
scelgono un equilibrio estetico che va per sottrazione,
fragile ma al tempo stesso determinato.
sentireascoltare.com
Tre dei più prestigiosi conservatori di musica al mondo hanno
aperto per la prima volta le loro porte a microfoni e registratori:
il Conservatorio di Shanghai, il Conservatorio di Stato Rimsky–
Korsakov di San Pietroburgo e il Conservatorio di Musica San
Pietro a Majella di Napoli. I Soundwalk Collective, musicisti–artisti
con base a New York e Berlino che vantano collaborazioni con
Jean–Luc Godard, Nan Goldin e Patti Smith, sono entrati nei
corridoi e nelle aule delle tre accademie, registrando le prove degli
studenti. La performance audio–video Before Music There Is Blood
è una riflessione sulla musica, la composizione e, in ultima analisi,
su ciò che è armonia. Le note si mescolano tra loro attraverso
pareti, finestre, corridoi e cortili, creando melodie sempre nuove e
inaspettate, vere e proprie composizioni anarchiche in cui civiltà,
compositori e secoli convivono in un unico territorio acustico. Un
mondo evocato anche dal film che Éponine Momenceau, artista e
filmmaker, ha realizzato per accompagnare l’esecuzione dal vivo
del lavoro.
28 marzo
21.00
Durata 60’
Performance audio–video.
FILM Éponine Momenceau
FOTO © Camille Blake
The Shanghai Conservatory, the State Conservatory Rimsky–Korsakov in Saint
Petersburg and the Music Conservatory San Pietro a Majella in Naples have
opened their doors for the first time to microphones and recording devices.
The Soundwalk Collective have accessed these three institutions, and recorded
hundreds of hours of students’ practice. The audio–visual performance Before
Music There Is Blood is a reflection on music, on composition and, ultimately,
on harmony.
Gabriele Salvatores returns to the theatre to tell the story of the servant
Ninetta, with a cast that showcases the best of the new generation of Rossinian
singers. La gazza ladra marks also a new collaboration between Teatro alla
Scala and Triennale Teatro dell’Arte, which will host some of the rehearsals;
exceptionally, one of these is open to the audience.
12
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Dewey Dell Italia
Sleep Technique
Una risposta alla caverna di Chauvet–Pont d’Arc
in Ardèche, Francia
I Dewey Dell creano un universo estetico unico ed
emozionate.
“Tribune de Genève”
Una potenza primordiale si sprigiona dalle profondità della
terra, ritmi ipnotici squarciano il paesaggio. Movimento e suono si
fondono in Sleep Technique, nuovo lavoro della compagnia Dewey
Dell creato in collaborazione con Massimo Pupillo degli Zu, uno dei
gruppi più significativi emersi dall'underground italiano negli ultimi
vent’anni.
La performance nasce dalla visione delle pitture preistoriche
della caverna di Chauvet–Pont d’Arc in Francia, dalla ricchezza
infinita di queste figure dipinte 36.000 anni fa. Si instaura
così un dialogo misterioso con il passato, la cui percezione
è filtrata da occhi lontani da quell’antico modo di vivere e di
comprendere. Un percorso attraverso una memoria primordiale
da cui emergono miti e rituali ancora oscuramente presenti.
Queste pitture, nascoste nelle viscere più buie delle montagne,
sembrano reclamare una risposta da un abisso temporale. Anche
se i significati originali si sono persi nelle pieghe del tempo e solo
il ricordo di qualche elemento resiste, le tracce che rimangono
vanno ben oltre il bisogno di un significato.
19 — 20 aprile
20.00
Durata 60’
CONCEPT DI DEWEY DELL Agata, Demetrio,
Teodora Castellucci, Eugenio Resta
CON Agata, Teodora Castellucci, Ivan Björn
Ekemark, Enrico Ticconi
COREOGRAFIA Teodora Castellucci
MUSICA ORIGINALE Demetrio Castellucci
(electroacoustics, granular synthesis,
field recordings), Massimo Pupillo (basso,
electronics)
SCENA E LUCI Eugenio Resta
VOCE Attila Csihar
COSTUMI Guoda Jaruseviciute
CON IL CONTRIBUTO DELL’ARCHEOLOGA
Dominique Baffier
Stefano Pilia,
Benas Staškauskas, Stefaan Van Akoleyen
PRODUZIONE Dewey Dell 2017
COPRODUZIONE Societas, PACT Zollverein,
BIT Teatergarasjen, Brut Wien, Tanzfabrik
Berlin
CON LA COLLABORAZIONE DI Buda
Kunstencentrum, Dialoghi – Residenze
delle arti performative a Villa Manin,
Ateliersi, Menu Spaustuve
FOTO © John Nguyen
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A
Compagnia Virgilio Sieni Italia
Cantico dei Cantici
Tra raffinatezze dinamiche e disegno spaziale dalle
proporzioni ineccepibili, si resta incantati.
“Il Sole 24 Ore”
Cantico dei Cantici è l’ultima produzione di Virgilio Sieni,
uno dei protagonisti assoluti della scena coreografica europea
e direttore della Biennale Danza di Venezia dal 2013 al 2016. Lo
spettacolo è ispirato al libro noto come Cantico di Salomone, il più
sublime tra i cantici della Bibbia, dove confluiscono, a partire dal
IV secolo a.C., poemi mesopotamici.
Un luogo idilliaco, una pianura di foglie d’oro realizzate dagli
artigiani dell’Oltrarno, storico quartiere fiorentino, accoglie
l’azione di sei danzatori, accompagnati dalla musica originale
dal vivo di Daniele Roccato al contrabbasso. I loro corpi
attraversano il bagliore della luce che si muove tra notturno e
penombra. Il racconto si articola in otto momenti: idilli pastorali,
frammenti sull’amore in forma di adiacenza, vicinanza e tattilità.
La proliferazione continua del gesto tende a creare uno spazio
scheggiato, dove la danza perduta di uomini e donne stravolge
i corpi che insieme tendono a costruire la fisicità di un luogo
primordiale.
Virgilio Sieni e i suoi danzatori danno vita a una performance di
pura bellezza, un’ode all’amore e alla perfetta armonia dei corpi.
27 aprile
20.00
Durata 60’
COREOGRAFIA E SPAZIO Virgilio Sieni
INTERPRETI Claudia Caldarano, Luna
Cenere,
Giulia Mureddu, Riccardo De Simone,
Maurizio Giunti, Davide Valrosso
MUSICHE ORIGINALI Daniele Roccato
(contrabbasso), eseguite dal vivo dall’autore
ELEMENTO SCENICO IN FOGLIE D’ORO Giusto
Manetti Battiloro S.P.A.
LUCI Mattia Bagnoli
COSTUMI Elena Bianchini
PRODUZIONE Festival Aperto, Fondazione I
Teatri di Reggio Emilia, Compagnia Virgilio
Sieni
LA COMPAGNIA VIRGILIO SIENI È SOSTENUTA DA
Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo, Regione Toscana, Comune
di Firenze
FOTO © Filippo Mazzini
Cantico dei Cantici is the latest production by Virgilio Sieni, one of the leading
names of the European choreographic scene. The piece is inspired by Solomon’s
Canticle, the most sublime of the Bible’s books, which contains Mesopotamian
poems from the 4th century B.C. Virgilio Sieni and his dancers have created a
performance of pure beauty, an ode to love and to the perfect harmony between
bodies.
Movement and sound are fused in Sleep Technique, the new work by Dewey Dell,
devised in collaboration with Massimo Pupillo of Zu, one of the most exciting
Italian underground bands. The piece is inspired by the prehistoric paintings
found in the Chauvet–Pont d’Arc cave in France, by the endless richness of
these images drawn 36,000 years ago.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Amir Reza Koohestani/
Mehr Theatre Group Iran
Timeloss
Timeloss rivolge lo sguardo, in modo sottile e raro,
all’amore e all’intimità.
“The Huffington Post”
Timeloss è un viaggio nella memoria di una relazione, di
un percorso artistico, di un Paese. Nel 2001 il regista iraniano
Amir Reza Koohestani crea Dance on Glasses, spettacolo
autobiografico che racconta la fine di una storia d’amore e
l’impossibilità di rialzarsi per lottare. Il lavoro ottiene uno
straordinario successo, facendo conoscere Koohestani in tutto il
mondo. Dodici anni dopo, il regista guarda nuovamente a Dance
on Glasses, che diviene il pretesto per una riflessione sullo
scorrere del tempo e sul rapporto tra finzione e realtà. I due attori
in scena si trovano a dover doppiare una loro performance di molti
anni prima, per una versione DVD dello spettacolo. Ma l’operazione
risulta più complessa del previsto: un divario troppo profondo
separa passato e presente. Su questa frattura si sviluppa Timeloss,
che sovrappone diversi piani temporali e narrativi. L’espediente del
dialogo da doppiare lascia spazio alle riflessioni degli attori, che
si interrogano su quello che erano e che sono diventati, sulle loro
vite e, indirettamente, sui cambiamenti della situazione politica
iraniana. Un racconto poetico e intimo, in cui i protagonisti di
allora come quelli di oggi sono schiacciati dall’incapacità di agire,
di liberarsi dai vincoli dalla realtà che ci circonda.
12 — 13 maggio
20.00
Durata 60’
Spettacolo in farsi
sovratitolato in italiano.
TESTO, REGIA, SCENE Amir Reza Koohestani
CON Mohmmadhassan Madjooni,
Mahin Sadri
E IN VIDEO Abed Aabest, Behdokht Valian
ASSISTENTE ALLA REGIA Mohammad Reza
Hosseinzadeh
MUSICHE E SUONI Pouya Pouramin
VIDEO E DIREZIONE TECNICA Davoud Sadri
COSTUMI Negar Nemati
PRODUZIONE Mehr Theatre Group
COPRODUZIONE Festival ActOral e Marseille–
Provence 2013 – Capitale européenne de la
Culture, La Bâtie – Festival de Genève
Mohammad Reza
Hosseinzadeh, Pierre Reis
COMPANY E TOUR MANAGER Pierre Reis
PRODUCTION MANAGER
LO SPETTACOLO CONTIENE VIDEO ESTRATTI DA
Dance on Glasses/TESTO, REGIA, SCENE Amir
Reza Koohestani CON Sharareh Mansour
Abadi e Ali Moini/COREOGRAFIA Ehsan
Hemat/MUSICA Thousand Years di Sting/
PRODUZIONE Mehr Theatre Group (2001,
Shiraz, Iran)
FOTO © Mani Lotfizadeh
Rabih Mroué Libano
Riding on a cloud
Riding on a cloud è uno spettacolo particolarmente
riuscito, toccante e al contempo pungente.
“The Daily Star Lebanon”
Il lavoro teatrale di Rabih Mroué sovrappone la dimensione
personale e quella politica. Mroué, la cui ricerca spazia tra arti
visive, teatro e performance, fa parte di un gruppo di artisti
attivi a Beirut dagli anni Novanta che si è affermato a livello
internazionale. Le sue opere, presentate al MoMA di New York,
al Centre Pompidou di Parigi e a dOCUMENTA a Kassel, scavano
nella memoria della guerra civile che ha colpito il Libano dal 1975
al 1990.
Con Riding on a cloud il regista invita suo fratello Yasser a
interpretare un personaggio che gli assomiglia. Yasser è stato
ferito durante la guerra civile libanese e ha perso l’uso della parola.
Comincia così a girare dei video che si fondono con i suoi ricordi
narrati sul palco fino a formare un quadro soggettivo e personale
degli sviluppi politici in Libano. Riding on a cloud descrive anche la
fragile costruzione di una biografia che emerge tra realtà politica,
memorie, fatti e finzione. Per Rabih Mroué è sempre questo il
punto di partenza di una ricerca artistica che poi viene trasposta
sulla scena o in progetti espositivi.
16 — 18 maggio
20.00
Durata 65’
Spettacolo in arabo
sovratitolato in italiano.
TESTO E REGIA Rabih Mroué CON Yasser Mroué
IN COLLABORAZIONE CON Sarmad Louis
ASSISTENTI Petra Serhal e Dina Khouri
CON IL SUPPORTO DI Fonds Podiumkunsten,
Prins Claus Fonds, Hivos & Stichting DOEN
– (The Netherlands)
SOVRATITOLI Centrale Fies
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A Lina Saneh,
Frie Leysen, famiglia Mroué (Souad, Ahmad,
Ammar, Ziad, Maha, Mazen, Nabil, Fatima
Bazzi), Ahlam Awada, Samar Maakaroun,
Janine Broud, Karma, Nadi Louis
GRAZIE A Hito Steyerl, Manal Khader,
Eric Baudelaire, Paul Khodr, Lamia Joreige,
Joanna Hadjithomas, Khalil Joreige, Fariba Derakhshani, Mohamad Hojeiry,
Matthias Lilienthal, Ali Zuraik, famiglia
Louis, Petra Serhal, Hagop Derghougassian,
Ziad Mroué, Christine Tohmé, Ashkal Alwan
FOTO © Rabih Mroué
The theatre of Rabih Mroué weaves the personal with the political. His works,
which have been presented at MoMA in New York, at the Centre Pompidou in
Paris and at dOCUMENTA in Kassel, deal with memories of the civil war which
tore Lebanon between 1975 and 1990. Riding on a cloud describes the fragile
making of a biography which combines political events, memories, facts and
fiction.
In 2001 the Iranian director Amir Reza Koohestani created Dance on Glasses,
an autobiographical piece about the end of a love story. The work was extremely
successful and introduced Koohestani to international audiences. Twelve years
later, the director goes back to this work to reflect on the passing of time and on
the relationship between fiction and reality.
16
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Valentino Mannias Italia
Esodo
Tributo a Sergio Atzeni
Valentino Mannias, un giovane talento da tenere d’occhio.
“Corriere della Sera”
In Esodo il giovane attore sardo Valentino Mannias, Premio
Hystrio alla Vocazione 2015, offre un omaggio appassionato al
giornalista e scrittore cagliaritano Sergio Atzeni, scomparso nel
1995. Lo spettacolo, di cui Mannias è autore, interprete e regista,
racconta di un giovane che lascia la sua terra, la Sardegna, e più
precisamente il Medio Campidano. Giancarlo parte in cerca di
fortuna negli anni Settanta, ma questo viaggio potrebbe avvenire
in ogni epoca, che sia di crisi o meno non importa. È cresciuto
sentendosi ripetere che su quell’isola “per i giovani non c’è futuro”,
che è meglio andarsene e non tornare troppo presto. “Bona
fortuna e bonu viaggiu fillu miu, e abarra attentu!”.
Valentino Mannias mette in scena un viaggio attraverso diverse
generazioni. Una brillante narrazione in cui un musicista
accompagna l’attore in tutte le situazioni che compongono il
grande esodo.
23 — 28 maggio
da martedì a sabato
19.30 / domenica
16.00
Durata 70’
REGIA Valentino Mannias
CON Valentino Mannias, Luca
MUSICA Luca Spanu
FOTO © Dietrich Steinmetz
Spanu
In Esodo the young actor Valentino Mannias, who was awarded the 2015 Hystrio
Prize to Vocation, offers a passionate homage to the Sergio Atzeni, journalist
and author from Cagliari, who died in 1995. The piece, written, performed and
directed by Mannias, tells of a young man who leaves his home, Sardinia, and
more specifically the Medio Campidano Province.
Teatropersona Italia
Macbettu
Coinvolgente, visionario e apocalittico.
“La Nuova Sardegna”
Macbettu è una proposta visionaria e audace che lavora
sul linguaggio e la gestualità trasponendo il Macbeth di
Shakespeare nel cuore di un’immaginaria Barbagia. Il testo
shakespeariano viene recitato in sardo e, come nella più pura
tradizione elisabettiana, è interpretato da soli uomini. Il progetto
di Alessandro Serra, regista e fondatore della compagnia
Teatropersona, nasce da un reportage fotografico tra i carnevali
della Barbagia. Emergono sorprendenti analogie tra il Macbeth
e i riti e le maschere della Sardegna: i suoni cupi prodotti da
campanacci, le pelli, le corna, le maschere fosche, e poi il sangue,
il vino, le forze della natura domate dall’uomo. La potenza dei gesti
e della voce è dirompente, la dimensione dionisiaca si associa a
un’incredibile precisione formale nelle danze.
Nella messa in scena dello spettacolo, la lingua sarda trasforma in
canto ciò che in italiano rischierebbe di restare confinato alla sfera
letteraria. Lo spazio scenico è attraversato dai corpi degli attori,
che disegnano luoghi ed evocano presenze, trasmettendo forze
primordiali che agiscono su chi le riceve.
23 — 28 maggio
da martedì a sabato
21.00 / domenica
17.30
Durata 90’
DI Alessandro Serra
TRATTO DA Macbeth di William Shakespeare
CON Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo,
Leonardo Capuano, Giovanni Carroni,
Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice
Montervino, Leonardo Tomasi
TRADUZIONE IN SARDO E CONSULENZA
LINGUISTICA Giovanni Carroni
COLLABORAZIONE AI MOVIMENTI DI SCENA
Chiara Michelini
REGIA, SCENE, LUCI, COSTUMI Alessandro
Serra
PRODUZIONE Sardegna
Teatropersona
Teatro e
CON IL SOSTEGNO DI Cedac
Circuito
Regionale Sardegna | Regione Toscana
Sistema regionale dello spettacolo dal vivo
SI RINGRAZIANO i Comuni di Palau e Carbonia
FOTO © Antonio Baldino
Macbettu is a visionary and daring project which focuses on language and
gesture to transpose Shakespeare’s Macbeth to the heart of an imaginary
Barbagia, a region of inner Sardinia. The Shakespearian text is rendered in
Sardinian and, following the authentic Elizabethan tradition, it is performed
exclusively by men.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Kinkaleri/Jacopo Benassi Italia
No Title Yet
Una delle compagnie di teatro sperimentale più
interessanti d’Italia.
artribune.com
Il nuovo lavoro di Kinkaleri, che da oltre vent’anni porta
avanti una ricerca trasversale a formati e linguaggi, nasce dalla
collaborazione con Jacopo Benassi, fotografo molto attivo
nel paesaggio contemporaneo. Il progetto indaga la dinamica
dell’immagine usando la performance come elemento di
condivisione di spazi. Un movimento circolare dove pubblico e
performer si trovano sullo stesso piano e dialogano sotto gli occhi
del flash fotografico, che agisce come una punteggiatura visiva di
azioni condivise. In bianco e nero.
La performance ha un titolo: No Title Yet. Chi vi assiste reagisce
come davanti a qualunque oggetto nel mondo. Si nota soprattutto
la sua collocazione con tutti gli elementi raccolti in uno spazio
unico, dove ogni barriera viene dissolta, anche se affiorano
ripetute soglie. Qualcosa accade e a ognuno viene mostrata
la responsabilità della propria presenza dislocata su più livelli.
Un famoso fotografo in ciabatte sovrappone tutti i piani della
rappresentazione alla velocità del presente. La proiezione diventa
un affresco fotografico simultaneo di ciò che accade. Poi entra in
scena la mente e chiede: che succede?
30 maggio — 1 giugno
20.00
Durata 40’
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE Jacopo
Benassi,
Kinkaleri/Massimo Conti, Marco Mazzoni,
Gina Monaco
PRODUZIONE Kinkaleri/Btomic
CON Jacopo Benassi, Marco Mazzoni,
Jacopo Jenna
FOTO © Jacopo Benassi
This new piece by Kinkaleri stems from a collaboration with Jacopo Benassi, a
prolific contemporary photographer. The project investigates the dynamics of
images using the performance space as a middle ground. The performance has
a title: No Title Yet. Its audience behaves as if faced with any object. What is
notable is its location in amongst all elements gathering in a single space, where
all boundaries are dissolved despite the repeated thresholds.
Stefano Ricci Italia
Più Giù
7 — 10 giugno
21.00
Durata 50’
Ricci sa percepire la poesia del tempo che passa e ci
propone un tuffo nella memoria.
altrevelocità.it
“Non so nuotare ma mi piace tuffarmi. Perché c’è quel punto
meraviglioso nel tuffo che somiglia al volo, si aprono gli occhi e ci si
lascia cadere. Disegnare, per me è come lasciarsi cadere, più giù,
accompagnato dalla musica”. Stefano Ricci, illustratore e artista
grafico di fama internazionale, da tempo sperimenta nuove forme
creative salendo sul palco insieme a musicisti, per alimentare il
flusso di segni e colori con le note. Il suo ultimo progetto Più Giù,
creato insieme a Danio Manfredini, lo vede disegnare in tempo
reale, con pennelli e dita, accompagnato dal contrabbasso di
Giacomo Piermatti e dal live eletronics di Vincenzo Core. Grazie a
una telecamera, il pubblico può vedere l’immagine mentre prende
forma, seguendo il ritmo di un racconto verbale e musicale.
Disegno, suono e voce sono strumenti antichi, segretamente
uniti, che qui dialogano per narrare una storia che Stefano
Ricci ha cercato di raccogliere, attraverso testi e immagini, nel
libro Mia madre si chiama Loredana (Quodlibet, 2016) e che
vede protagonista la madre dell’autore. Il racconto prende ora
una forma nuova, che si delinea quasi per caso e dà vita a una
performance di rara intensità che scava nella memoria degli affetti
più profondi.
DISEGNO, TESTO, VOCE Stefano Ricci
CONTRABBASSO Giacomo Piermatti
LIVE ELETRONICS Vincenzo Core
COLLABORAZIONE AL PROGETTO Danio
Manfredini
REGIA PROIEZIONI Cristiano Pinna
MUSICHE Vincenzo Core, Giacomo Piermatti
UNA PRODUZIONE Triennale Teatro dell’Arte
DISEGNO © Stefano Ricci
In Stefano Ricci’s latest project, Più Giù, created in collaboration with Danio
Manfredini, he draws in real time with brushes and fingers, accompanied by
Giacomo Piermatti’s double bass and by Vincenzo Core’s live electronics.
Thanks to the use of a camera, the audience can see how the image takes shape,
following the rhythm of the story told through words and music.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Fernando Rubio Argentina
Todo lo que está a mi lado
In Todo lo que está a mi lado Fernando Rubio ha creato
sette piccole isole di intimità.
“The New York Times”
Stabilire legami inconsueti e profondi tra attori e spettatori è
la cifra caratteristica del lavoro di Fernando Rubio, drammaturgo
e artista visivo argentino. Nei suoi progetti crea spazi e storie che
ci spingono a guardarci con occhi diversi, prendendo elementi e
oggetti quotidiani e trasportandoli in un contesto nuovo, diverso
da quello reale. In Todo lo que está a mi lado, performance
presentata in tutto il mondo, vengono disposti sette letti, ognuno
dei quali accoglie un’attrice e uno spettatore. Il lavoro è nato
dopo un sogno, che ha riportato alla memoria una storia perduta
d’infanzia. Una storia che era rimasta sospesa da qualche parte
nella mente e nell’anima del regista per 25 anni e che ora riaffiora.
Todo lo que está a mi lado è una riflessione intima sui limiti
dell’esperienza e delle sue possibilità – estetiche, concettuali,
urbane – che si percepiscono in quel momento indimenticabile
che è l’incontro tra sconosciuti. Un incontro che avviene in un
luogo immaginario ma al contempo reale. Un letto, un’attrice, uno
spettatore e tutto ciò che ci sta intorno.
8 — 18 giugno
dalle 18.30 alle 20.45
(ogni 15’) Il linguaggio poetico di Cecchetti lega in modo enigmatico
gli spettatori agli oggetti.
artforum.com
riposo 12 giugno
Durata 15’
Performance per uno
spettatore alla volta.
DRAMMATURGIA, REGIA, SCENOGRAFIA
Fernando Rubio
ORGANIZZAZIONE Cecilia Kuska
UNA PRODUZIONE Triennale Teatro
FOTO © Conrado Krivochein
Alex Cecchetti Italia
Louvre I, II
dell’Arte
Una visita guidata della Venere di Milo, della Gioconda e di
tutti gli altri capolavori conservati al museo del Louvre senza
spostarsi da Milano. Questa insolita esperienza ci viene offerta da
Alex Cecchetti attraverso un progetto articolato in tre tappe. Le
prime due sono dedicate rispettivamente alle antichità greche,
etrusche e romane e alla pittura italiana. La terza, sul dipartimento
delle antichità orientali, verrà presentata nell’autunno 2017.
Artista, poeta, performer italiano con base a Parigi, Alex Cecchetti
ha sviluppato una pratica artistica difficile da classificare, che
lui definisce come “arte dell’evasione”. Coreografie invisibili,
narrazioni immaginifiche, oggetti che producono esperienze per
e con lo spettatore: questi i modi e le forme del suo lavoro. Le
performance di Cecchetti sono state presentate nei musei di tutta
Europa, tra cui il Centre Pompidou e il Palais de Tokyo a Parigi, il
MAXXI a Roma, la Serpentine Galleries a Londra.
Louvre I
13 — 15 giugno
21.00
Louvre II
16 — 18 giugno
21.00
Durata 90’
UNA PRODUZIONE Triennale
FOTO © Aurélien Mole
Teatro dell’Arte
Louvre I – Dipartimento delle antichità greche, etrusche e
romane
Il dipartimento delle sculture greche e romane è convocato
dall’invisibile e il mistero dell’ermafrodita Mazzarin è svelato.
Fernando Rubio’s work builds unusual and deep connections between
performers and spectators. In Todo lo que está a mi lado the space is occupied
by seven beds, each shared by an actress and a spectator. The piece was
inspired by a dream, which has brought back to the artist’s memory a lost story
from his childhood. The performance is an intimate reflection on the limits and
possibilities – aesthetic, conceptual, urban – of personal experience.
Louvre II – Dipartimento della pittura italiana
Per la prima volta la Monna Lisa di Leonardo da Vinci torna in Italia.
A guided tour to discover the Louvre masterpieces without leaving Milan.
Invisible choreographies, imaginary narratives and objects which generate
experiences for and with the spectators: an unusual format leading the audience
into Cecchetti’s work.
22
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
23
STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Nark Bkb Italia
Giacinto Pannella, detto Marco
Un’intera stratificazione fonetica e una qualità drammatica,
come se avessimo ascoltato un brano di Carmelo Bene. ilpost.it
Il pubblico entra e prende posto in sala. Le luci si abbassano
e la scena, vuota, s’illumina di una luce calda. Parte una
registrazione audio. La voce ha un timbro familiare, una cadenza
che non ci è estranea, parole estratte da un discorso sullo
sciopero della fame più o meno noto, l’esperienza di un corpo.
L’affascinante lavoro di Nark Bkb, artista la cui ricerca si sviluppa
tra l’ambito sonoro e quello visivo, si focalizza sull’imprescindibile
fisicità della parola parlata, sull’impossibilità di separare corpo e
pensiero. Attraverso l’ascolto di questo brano tratto dall’archivio
storico di Radio Radicale, gli spettatori vengono guidati in un
percorso di scoperta che va dall’incomprensione, alla confusione,
fino alla rivelazione.
Questo progetto, menzione speciale al Premio Internazionale della
Performance nel 2006, risulta più che mai attuale, e per questo
viene ripreso, a dodici anni dalla sua creazione e a un anno dalla
scomparsa di Marco Pannella. Un lavoro sull’assenza/presenza di
un corpo, su una fisicità costretta, straripante e sul linguaggio e il
gesto politico.
13 — 18 giugno
da martedì a sabato
20.30 / domenica
16.00
Durata 20’
FOTO © Centrale Fies / Drodesera Festival
SI RINGRAZIA Uovo Performing Arts Festival
Strasse Italia
Drive_IN #Barona
Drive_IN è un incredibile film mentale. La cinepresa sono
io, siete voi. Basta solo salire a bordo con Strasse.
“Le Temps”
Uno spettatore, una macchina e la città di Milano come
palcoscenico. Per Triennale Teatro dell’Arte la giovane compagnia
milanese Strasse ha creato Drive_IN #Barona, progetto
site-specific che viene ripensato di volta in volta in luoghi differenti.
Drive_IN #Barona è un film mai girato, una pellicola che si sviluppa
sulla strada. È la stessa scena girata nell’arco di una notte, che
nasce e muore continuamente in un paesaggio che rivendica lo
sguardo di chi lo attraversa. La performance costituisce la prima
sintesi di una ricerca che indaga il contesto urbano, utilizzandolo
come spazio scenico, contenitore e produttore di segni, e in cui
il piano performativo e quello cinematografico si incontrano
nella ricerca di un linguaggio comune. È un viaggio in macchina
attraverso la città, una regia mobile, una proiezione in movimento
per un solo spettatore alla volta.
Tutta la ricerca artistica di Strasse si fonda sulla pratica della
creazione site–specific e tende a trasformare il punto di vista dello
spettatore, permettendogli di cogliere con un’attenzione diversa
ciò che già esiste.
13 — 25 giugno
4 — 9 luglio
18 — 23 luglio
da martedì a venerdì
dalle 19.00 alle 22.00
/ sabato e domenica
dalle 11.00 alle 12.30 e
dalle 19.00 alle 22.00
(ogni 30’)
riposo 19 giugno
Durata 25’
Performance per uno
spettatore alla volta.
IDEAZIONE Francesca
Sara Leghissa
De Isabella,
REGIA Francesca De Isabella
CON Simone Evangelisti, Sara
Paola Stella Minni
Leghissa,
CONSULENZA DRAMMATURGICA Valentina
This fascinating work by Nark Bkb, whose artistic research engages with sound
and visual material, is a reflection on the unavoidable physicality of the spoken
word, on the impossibility of separating the body from the mind. By listening
to this excerpt from the historical archives of Radio Radicale, the audience is
guided through a journey of discovery which moves from incomprehension to
confusion, to revelation.
A spectator, a car and the city of Milan as a set. Strasse, a young company
based in Milan, has created for Triennale Teatro dell’Arte Drive_IN #Barona, a
site–specific project which is re–conceived each time for a different place. This
work is a car journey through the city, directed on–the–go, resulting in a moving
projection for one spectator at a time.
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
Cicogna
ORGANIZZAZIONE Giulia Messia
UNA PRODUZIONE Triennale Teatro
Strasse
FOTO © Luca
25
dell’Arte,
Chiaudano
STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Burattini Cortesi Italia
Arlecchino malato d’amore
...E vissero felici e contenti
Il pubblico di ogni età può ritrovare una delle forme teatrali
più allegre e giocose, con storie che attingono agli antichi
canovacci della Commedia dell’Arte.
“Il Giorno”
I burattini di Daniele Cortesi tornano al Triennale Teatro
dell’Arte con due imperdibili spettacoli per bambini e adulti.
Arlecchino malato d’amore racconta la storia del marchese
d’Almaviva, che per salvarsi dai creditori e saldare i propri debiti
è costretto a chiedere la mano della figlia del ricco Pantalone,
Smeraldina. La notizia delle nozze dell’amata Smeraldina getta
Arlecchino nella disperazione. Ma Gioppino Zuccalunga corre in
soccorso dell’amico risolvendo la situazione.
Nel secondo spettacolo, …E vissero felici e contenti, l’amore tra
una bella principessa e un dolce e mite pastore viene ostacolato
dal prepotente cavaliere Korvak e dalla sua brigata di perfidi
aiutanti. Ma ancora una volta l’intervento di Gioppino Zuccalunga
riuscirà a salvare i due innamorati, sconfiggendo l’oscuro cavaliere
e la sua banda.
Daniele Cortesi, autore di fiabe e commedie, scultore di burattini
e scenografo, crea dal punto di vista artigianale e artistico tutte
le sue produzioni, nel rispetto dei canoni classici della miglior
tradizione burattinaia bergamasca, contribuendo a rinnovarla e a
mantenerla viva.
Arlecchino malato
d’amore
20 — 22 giugno
16.00
Romeo Castellucci/Societas Italia
Ethica. Natura e origine
della mente
...E vissero felici e
contenti
23 — 24 giugno
16.00
Uno spettacolo misterioso e bellissimo.
“Corriere della Sera”
Durata 60’
Spettacolo per bambini e
adulti. Consigliato a partire dai
3 anni.
TESTO, REGIA, BURATTINI Daniele Cortesi
RECITAZIONE, ANIMAZIONE Daniele e Angelo
Cortesi FOTO © Danilo Pedruzzi
Per questo progetto Romeo Castellucci, uno dei più grandi
artisti contemporanei, si rifà al pensiero del filosofo olandese
Spinoza, e in particolare ai cinque libri che compongono l’Ethica.
La prima azione teatrale ispirata all’opera, Natura e origine della
mente, prende il titolo dal secondo libro dell’Ethica, dove il filosofo
indaga la natura del pensiero superiore e il potere operante della
mente, luogo della formazione della realtà. Colui che pensa è
cosa unica con la realtà. Su questo solco, la performance ramifica
la propria libera deviazione e comincia una discesa verso la
foce, verso il luogo in cui le acque giungono alla fine: una platea.
L’immagine creata nella mente dell’artista raggiunge la mente
dello spettatore, il quale la riceve, sì, ma nel ricevere la forma.
La performance congela questo pensiero nell’atto di ricevere
l’immagine, per sancire la fusione tra la ricezione dello spettatore
e la creazione dell’immagine originaria.
Lo spettacolo ha debuttato in Italia nel 2016 alla Biennale di
Venezia, istituzione che nel 2005 ha accolto Castellucci come
direttore artistico della sezione teatro e nel 2013 gli ha assegnato il
Leone d’oro alla carriera.
For this project, Romeo Castellucci, one of the greatest contemporary artists,
draws inspiration from the thought of the Dutch philosopher Spinoza and, in
particular, from the five books of his Ethics. The first theatrical action inspired
by this treatise derives its title from the second book of the Ethics.
Daniele Cortesi is a master of puppet theatre. He writes fairytales and
comedies, makes puppets and sets, creating all his shows as both artist and
artisan, following the canons of traditional puppetry from Bergamo. Through his
shows he has contributed to keeping this theatrical tradition alive, whilst also
innovating it during the course of the years.
26
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
22 — 25 giugno
da giovedì a sabato
19.30 e 21.30 /
domenica 16.00 e
18.00
Durata 55’
IDEAZIONE E REGIA Romeo Castellucci
TESTO Claudia Castellucci
SUONO Scott Gibbons
CON Silvia Costa
VOCE Bernardo Bruno
SCULTURE Istvan Zimmermann
& Giovanna Amoroso
TECNICO DEL SUONO Matteo Braglia
MACCHINISTA Filippo Mancini
ADDETTO ALLA PRODUZIONE Benedetta Briglia
ORGANIZZAZIONE E PROMOZIONE Valentina
Bertolino, Gilda Biasini
AMMINISTRAZIONE Michela Medri, Elisa
Bruno, Simona Barducci, Massimiliano Coli
PRODUZIONE Socìetas Raffaello Sanzio
IN COPRODUZIONE CON T2G–Théâtre de
Gennevilliers centre dramatique national
de création contemporaine
CREATO A Venezia per La Biennale College
Teatro nell’agosto 2013
IN COPRODUZIONE CON Théâtre de la Ville,
Festival d’Automne a Parigi
IN COLLABORAZIONE CON La Biennale di
Venezia
FOTO © Guido Mencari
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STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Scuole e università
Mostre in Triennale
PROPOSTE PER SCUOLE E UNIVERSITÀ
Nel corso di tutto l’anno, Triennale Teatro dell’Arte organizza recite
scolastiche, prove aperte, incontri con gli artisti in teatro, a scuola
e in università, workshop e percorsi specifici per avvicinare gli
studenti di ogni età alla creazione artistica e alla cultura teatrale.
L’offerta didattica è rivolta alle classi delle scuole primarie e
secondarie, a università, accademie e scuole di teatro e di danza.
MOSTRA La Terra Inquieta
Rokni Haerizadeh
Untitled, 2015-2016
Gesso, acquerello e inchiostro
su carta stampata, 29.7 x 42 cm
Courtesy Rokni Haerizadeh e
Galleria Isabelle van den Eynde
PROGETTO MEMORY/LAB
Il progetto Memory/Lab è finalizzato a valorizzare, promuovere
la conoscenza e facilitare l’accesso ai documenti audio, video,
fotografici e cartacei dell’archivio storico del CRT/Teatro dell’Arte,
dando vita a un vero e proprio archivio multimediale. Il progetto
prevede il coinvolgimento di scuole e università che contribuiranno
al suo sviluppo.
Triennale di Milano propone durante tutto l’anno un ricco programma di mostre
dedicate all’arte contemporanea, al design, all’architettura e alla moda.
Presentando alla cassa il biglietto di uno degli spettacoli in stagione si ha diritto
all’ingresso ridotto per le mostre e viceversa.
Informazioni e prenotazioni
[email protected]
T. 02 72434414
PROGRAMMA MOSTRE FEBBRAIO – APRILE 2017
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TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
Mario Bellini. Italian Beauty
a cura di Deyan Sudjic
19 gennaio – 19 marzo 2017
Triennale Design Museum
X edizione
dal 1 aprile 2017 – 18 febbraio 2018
Harald Thys & Jos de Gruyter
ELEGANTIA
a cura di Francesco Garutti
28 gennaio – 19 marzo 2017
Ben Rivers
Phantoms
a cura di Lucia Aspesi
21 aprile – 28 maggio 2017
Una nuova figurazione e il racconto del sé –
capolavori dell’arte italiana 1920–1945 dalla
Collezione Giuseppe Iannaccone
a cura di Alberto Salvadori e Rischa Paterlini
1 febbraio – 19 marzo 2017
Christopher Williams
a cura di Giulio Bursi e Pia Bolognesi 28 aprile – 25 giugno 2017
Gio Ponti: L’Infinito Blu
a cura di Aldo Colonetti e Patrizia Famiglietti
10 febbraio – 5 marzo 2017
La Terra Inquieta
mostra ideata e curata da Massimiliano Gioni
promossa da Fondazione Nicola Trussardi e
Fondazione Triennale di Milano
28 aprile – 20 agosto 2017
Fausta Squatriti
Se il mondo fosse quadro, saprei dove andare…
a cura di Elisabetta Longari
10 febbraio – 5 marzo 2017
Per informazioni e aggiornamenti
sul programma
triennale.org
29
STAGIONE FEBBRAIO — LUGLIO 2017
Fondazione CRT
Teatro dell’Arte
Informazioni utili
Consiglio di amministrazione
Severino Salvemini, Presidente
Renato Besana
Erica Corti
Franco Laera
Titti Santini
Come raggiungerci
Triennale Teatro dell’Arte
viale Alemagna 6
20121 Milano
La sede è accessibile a persone con disabilità
Direttore generale
Andrea Cancellato
Curatore artistico
Umberto Angelini
Comitato artistico
Valeria Cantoni
Davide Giannella
Alina Marazzi
Massimo Torrigiani
Coordinamento generale
Nicoletta Balestreri
Produzione
Simona Fremder
Lidia Gavana
Organizzazione
Bianca Ramponi
Tram 1, 19, 27
Autobus 57, 61, 94
Metro M1, M2 Cadorna Triennale
Bikemi 33
Treno Stazione Milano Nord Cadorna
Caffè 10.30 – 20.30 (chiuso il lunedì)
Terrazza Triennale – Osteria con vista
12.00 – 01.00 (chiusa il lunedì)
Caffè all’Aperto apertura dal 4 aprile
Contatti
[email protected]
T. 02 72434258
triennale.org/teatro
Teatro
Convenzionato
Comunicazione e promozione
Alessandra Montecchi
Silvia Bovio
Ufficio stampa
Matteo Torterolo
Ufficio tecnico
Valentina Tescari
Matteo Massocco
Valeria Palermo
Personale tecnico
Danilo Tamburini
Stefano Bardelli
Marcelo Guerra
Soggetto
Convenzionato
Main Partner
In collaborazione con
Grafica Atto
Traduzioni Daniela Perazzo
30
TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
triennale.org/teatro
Follow @LaTriennale
#triennaleteatro
Romeo Castellucci / Societas – Ethica. Natura e origine della mente
2016 © Guido Mencari – www.gmencari.com