LA GUARDIA
Il quartiere industriale di
Mosca, la Presnja, che
aveva avuto una parte di
primissimo piano nella
rivoluzione del 1905, fu tra i
primi ad insorgere. Mosca fu
la sola località della Russia
centrale e settentrionale
dove la rivoluzione incontrò
una resistenza armata. Nelle
altre città industriali il
passaggio del potere
avvenne senza spargimento
di sangue. Nell’immagine:
guardie Rosse a Mosca nel
1917
La dittatura proletaria tese a garantire, l’orine, la
disciplina, la produttività del lavoro e la regolarità
del controllo operaio. I bolscevichi e le guardie
rosse riuscirono, agendo con fermezza, a
contenere la controffensiva capitalistica che
andava organizzando il boicottaggio nelle
fabbriche. Nell’immagine: picchetto delle guardie
rosse nel periodo immediatamente successivo alla
vittoria della rivoluzione.
La guarda Rossa della ferrovia Nicolajevskaja.
Le armi – disse Lenin in quei giorni di transizione –
adesso appartengono agli operai e ai soldati, non ai
capitalisti. Ma fino a quando la borghesia non userà la
violenza “questa guerra civile si trasforma per noi in
una pacifica, lenta e paziente propaganda di classe”.
Nella foto: operai e cittadini armati e organizzati nelle
prime formazioni della Guardia Rossa
L’ASSALTO DELLA GUARDIA ROSSA AL CAPITALE
I bolscevichi si accingono a distruggere il vecchio apparato di potere e a costruire il nuovo stato
socialista. Nascono così nuovi organismi preposti alla lotta contro il sabotaggio, il caos economico,
la speculazione e la fame. Insieme alle riforme dell’ordinamento statale si sviluppano le riforme
economiche attraverso il controllo operaio e la pianificazione. Anche il vecchio esercito cambia
profondamente la sua struttura e assume il principio dell’eleggibilità dei comandanti. (Da
“l’enciclopedia delle rivoluzioni del XX secolo”).
Nella situazione di marasma,
la massima cura fu rivolta dai
bolscevichi alla loro presenza
tra le masse. Mentre i
menscevichi e i cadetti si
perdevano in lunghissimi
dibattito politici ai vertici, i
bolscevichi agitavano nelle
fabbriche, nelle campagne e ai
vari livelli della società civile.
Decisiva, nel mese di maggio,
la presenza della Guardia
Rossa. Nella foto: guardie
rosse sfilano nelle strade di
Cita, in Siberia
Il primo battaglione internazionale della Guardie Rossa composto da exprigionieri di guerra. Molti operai stranieri che prima della rivoluzione
erano andati a lavorare in Russia entrarono nell’Esercito Rosso. Numerosi
furono anche i prigionieri di guerra che si batterono insieme alle truppe
sovietiche. Reggimenti e brigate internazionali furono creati con cinesi,
tedeschi, polacchi, cechi, slovacchi, jugoslavi, ungheresi, coreani, romeni,
che avevano preso la cittadinanza sovietica
Consolidato il potere nella Russia settentrionale e
centrale, il governo sovietico decise di liquidare i principali
centri di opposizione nel Don e in Ucraina. Il 13 settembre
Lenin incaricò Antonov-Ovseenko di iniziare le operazioni
contro Kaledin e i nazionalisti ucraini. Si assistette così ad
una rapida mobilitazione delle forze rivoluzionarie. Nella
foto: donne inquadrate nella Guardia Rossa
Reparti dell’Esercito Rosso sfilano sulla
Piazza Rossa. I reparti appena formati
partono per il fronte. Il 18 febbraio, il
comando tedesco, violando le condizioni di
armistizio, aveva lanciato un’offensiva in
Lettonia, in Estonia e in Ucraina.
La Guardia Rossa fu un
elemento di primissimo piano
tra quelli che concorsero alla
vittoria della rivoluzione. A
sinistra: lo statuto della Guardia
Rossa operaia di Pietrogrado.
ROSSA
[...] poco prima dell’Ottobre, gli operai di
Pietrogrado e di altre grandi città cominciano ad
organizzarsi militarmente con l’aiuto dei bolscevichi;
viene così creata la guardia rossa, la quale svolge
un ruolo considerevole dall’ottobre 1917 al marzo
1918, di fronte ai tentativi controrivoluzionari di
diversi ufficiali. Di fatto, con l’aiuto dei partigiani
contadini e delle milizie operaie, le guardie rosse
costituiscono all’inizio la sola forza armata di cui il
potere proletario dispone in proprio. (Da “Le lotte di
classe in Urss dal 1917 al 1923”)
La decisione del Comitato Centrale, volta a superare ogni ritardo e ad andare
fino in fondo nell’azione insurrezionale, si rifletté immediatamente alla periferia.
Ora per ora, le armi venivano distribuite nelle fabbriche, nei quartieri e i reparti
delle Guardie Rosse, dei “ciclisti”, delle truppe rivoluzionarie incrociavano
tumultuosamente le strade. Nella foto: la mobilitazione armata nelle fabbriche