QUALI POSSIBILI COMPLICANZE?
Come tutti gli interventi chirurgici, anche il
posizionamento del "PORT" può dar luogo a
complicanze immediate e tardive, le più comuni per
quanto rare sono:
 Pneumotorace: consiste nella formazione di una
falda d'aria nella cavità pleurica, che si può
determinare durante l'incannulazione della vena
per puntura accidentale della pleura. Si evidenzia
alla radiografia di controllo e può dare sintomi o
manifestarsi con dolore e difficoltà respiratoria.
La
rimozione
dell'aria
può
richiedere
il
posizionamento di un drenaggio toracico e il
ricovero per alcuni giorni.
 Ematoma: è una raccolta di sangue fuoriuscito dal
sistema circolatorio e localizzato nei tessuti o in
una cavità. Può determinarsi durante il
posizionamento
del
"PORT"
per
puntura
accidentale dell'arteria o in caso di alterazioni
della coagulazione. Nella maggior parte dei casi
non richiede alcuna terapia, ma va controllato
con un esame ecografico.
 Infezione del port: la corretta gestione evita
LA MIA VITA CON IL PORT
Posso fare attività fisica con il Port?
Dopo la completa guarigione della ferita può svolgere
attività fisica moderata come ginnastica, nuoto,
immersioni, bicicletta ecc, o concordare con il medico
gli sport o gli hobby più indicati.
Posso fare il bagno con il Port?
Durante i primi 10 giorni è necessario che la ferita
rimanga coperta per favorire la guarigione; non
appena i punti saranno rimossi e la ferita guarita,
potrà tranquillamente fare bagno o doccia.
Posso mettere la cintura di sicurezza in auto?
Si. E' dimostrato che in caso di incidente il rischio di
ferite gravi è maggiore delle possibili lesioni al catetere.
Posso fare la TAC o la risonanza?
Si. con il Port può eseguire tutti i tipi di esami
diagnostici e strumentali (TAC, risonanza magnetica,
ecc,); tuttavia il mezzo di contrasto non deve essere
introdotti direttamente nel Port, ma in un altro
accesso venoso periferico.
Il Port può essere forato con un apposito ago fino a
3000 volte, senza inconvenienti nè problemi di
sicurezza e può rimanere in sede fino a 10 anni senza
complicanze.
 Ostruzione del port: può manifestarsi con perdita
Questa la precauzione per il buon funzionamento:nel
periodo in cui viene usato per la terapia, ogni 6
settimane circa è necessario recarsi in una struttura
qualificata per fare un lavaggio.
 Rottura del catetere: si manifesta con gonfiore e
bruciore al momento dell'iniezioni del farmaco in
prossimità dell'inserzione dell'ago.
 Trombosi della vena: si può manifestare con
edema, dolore rossore nella sede del "PORT", del
collo o dell'arto omolaterale. Nella maggior parte
di questi casi è possibile risolvere la complicanza
con terapia medica adeguata. A volte può però
rendersi necessaria la rimozione e/o sostituzione
del "PORT".
ARNAS – GARIBALDI di Catania
U.O.C di Ematologia
(Unità Accreditata ISO 9001:2008 per la gestione della terapia antitumorale)
Direttore: dott. Ugo Consoli
Opuscolo
Informativo
“PORT - A - CATH”
“Una guida per i malati
e per i loro familiari”
Quanto tempo può durare il Port?
questa complicanza che può manifestarsi con
febbre e brividi al momento dell'utilizzo. Si risolve
con la terapia antibiotica, solo raramente è
necessario rimuovere il "PORT".
di liquidi attorno al punto di inserzione dell'ago e
con difficoltà all' infusione dei farmaci.
Regione Siciliana
AZIENDA OSPEDALIERA
di rilievo nazionale e di alta specializzazione
Il Port può dare fastidio?
E' normale avvertire fastidio o sentire "tirare al collo"
nei primi 10-15 giorni. Questa sensazione poi
scomparirà; se non scompare o se si presenta
improvvisamente
dolore,
contatti
il
Servizio
Inserimento Port.
BIBLIOGRAFIA
Istituto Oncologico Veneto - I.R.C.C.S.— Il “Port” Guida per
il paziente.
Ca a let i e, Ca o leto e,
l’o ieivo di uesto opus olo, he ha a ate e
pu a e te i fo aivo, è di aiuta e i alai,
i lo o fa ilia i e i lo o a i i,
a sape e di più sul Po t .
INFO
Per informazioni, e/o per fissare un appuntamento
è attivo un call center tutti i giorni
dal lunedì al venerdì dalle 9 30 alle 12.30
al seguente numero di telefono:
095/7595055
COS'È IL PORT?
Il Port è un dispositivo totalmente impiantabile,
che permette la somministrazione di farmaci nel
sistema venoso. Esso è costituito da un serbatoio o
camera, di forma circolare, con un diametro di
circa 3 cm, è in titanio, materiale amagnetico che
non è rilevabile ai metal detector e non costituisce
una controindicazione alla risonanza magnetica.
La parte superiore del serbatoio è formata da
una membrana di un particolare tipo di silicone
autosigillante facilmente perforabile, che si richiude
automaticamente dopo ogni iniezione.
COME VIENE POSIZIONATO?
E' necessario un piccolo intervento chirurgico della
durata di 45-60 minuti, in anestesia locale, effettuato
nella maggior parte dei casi in regime di Day Hospital.
Durante la procedura, potrà avvertire un leggero
bruciore
o
fastidio
al
momento
dell'iniezione
dell'anestetico locale, e una sensazione di pressione, ma
nel complesso la tecnica è indolore.
Il port viene posizionato circa 4-5 cm al di sotto
della clavicola. Esternamente sarà visibile solo una
piccola area rilevata.
Il catetere venoso centrale è un "tubicino"
flessibile,
collegato
al
serbatoio,
che
viene
posizionato in una grossa vena.
CHE FARE SE HO DOLORE?
Dopo l'inserimento del Port è normale che
avvertirete un leggero dolore: in tal caso il medico
potrà consigliarle di assumere i farmaci analgesici
che di solito usa per il mal di testa o il mal di denti.
LE ATTENZIONI DEI PRIMI 15 GIORNI:
 La tasca sottocutanea che ospita la camera del
Port è chiusa con sutura intradermica e coperta
con una medicazione sterile. La sutura viene
rimossa dopo 10 giorni o dal reparto da cui
proviene o dal suo medico di famiglia.
 La
ferita
deve
rimanere
coperta
dalla
medicazione per favorire la guarigione; non
appena i punti saranno rimossi e la ferita
guarita , potrà tranquillamente fare la doccia o il
bagno.
 Fino a che la ferita non è completamente guarita
è bene evitare attività fisiche come sollevamento
pesi o sforzi intensi.
L' intervento consta di due fasi:
Incannulazione venosa:
E' molto utilizzato in Ematologia e/o Oncologia
per dare la possibilità ai pazienti di affrontare la
chemioterapia avendo a disposizione un accesso
venoso rapido ad una vena di grosso calibro
riducendo i danni che alcuni farmaci causano sulle
vene periferiche. E' indicato nei casi in cui sia
difficile reperire una vena nelle braccia e quando sia
necessaria l'infusione continua del farmaco. In
alcuni casi può essere usato per l'esecuzione di
prelievi ematici.
In anestesia locale, tramite puntura percutanea o
isolamente chirurgico, viene incannulata una grossa
vena centrale giugulare, anonima o succlavia, sotto
guida ecografica in modo da ridurre al minimo la
possibilità di complicanze.
Sarà necessario tenere la posizione del braccio steso
lungo il corpo, il volto girato dalla parte opposta al
lato in cui viene posizionato il port e trattenere il
respiro
per
pochi
secondi
nel
momento
dell'inserimento del catetere all'interno della vena.
Impianto del serbatoio:
Si effettua, in anestesia locale, una piccola incisione
in modo tale da creare una tasca sotto la cute dove
alloggiare il serbatoio, che verrà poi connesso al
catetere venoso.
Nel corso della prima settimana è consigliabile
evitare qualsiasi sforzo per il pericolo di uno
spostamento del serbatoio.
QUALE MANUTENZIONE
Il "PORT" non richiede una manutenzione
giornaliera; Lei potrà continuare le sue abituali
attività quotidiane senza alcuna limitazione e, se il
sistema non è in uso, potrà anche fare il bagno in
mare o in piscina.
Nel caso in cui il "PORT" fosse invece utilizzato per
una infusione continua del farmaco, sarà possibile
fare la doccia utilizzando particolari medicazioni
impermeabili.
La manutenzione del port prevede un lavaggio con
particolari soluzioni che impediscono l'occlusione del
catetere.
Il "PORT" deve essere lavato:
 al termine di ogni infusione
 una volta al mese quando il dispositivo non è in
uso.
I lavaggi sono eseguiti dal personale infermieristico.