Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 INTRODUZIONE ALLE COPPIE DI VARIABILI ALEATORIE Esperimento: lancio di due dadi Frequenze Assolute osservate delle coppie di valori su 100000 Prove Dad1/Dado 2 1 2 3 4 5 6 1 2813 2786 2693 2767 2797 2886 16742 2 2760 2811 2700 2709 2706 2795 16481 3 2725 2806 2722 2699 2796 2657 16405 4 2814 2812 2737 2717 2807 2776 16663 5 2859 2760 2838 2801 2846 2858 16962 6 2829 2769 2768 2801 2755 2825 16747 16800 16744 16458 16494 16707 16797 100000 Frequenze Assolute teoriche dadi non truccati e indipendenti (100000 Prove) Dado1/Dado2 1 2 3 4 5 6 1 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 2 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 3 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 4 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 5 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 6 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 2777.7 16666.6 16666.6 16666.6 16666.6 16666.6 16666.6 16666.6 100000 283 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Frequenze Assolute relative all’esperimento del lancio di una coppia di dadi ripetuta 100000 2777.7 Istogramma bidimensionale 284 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 INTRODUZIONE ALLE COPPIE DI VARIABILI ALEATORIE Esperimento: lancio di una freccia sul bersaglio (10000 prove) Y X 285 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Frequenze Assolute delle coppie di valori (X,Y) Y X Istogramma bidimensionale 286 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Istogramma dei valori di X (10000 prove) Supponendo che l’errore sulla coordinata X è indipendente da quello sulla coordinata Y e che X è causato dalla somma di numerosi fattori indipendenti, X è una v.a. Gaussiana. 287 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Istogramma dei valori di Y (10000 prove) Supponendo che l’errore sulla coordinata Y è indipendente da quello sulla coordinata X e che Y è causato dalla somma di numerosi fattori indipendenti, Y è una v.a. Gaussiana. 288 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 , COPPIE DI VARIABILI ALEATORIE Distribuzioni di Probabilità Congiunte e Marginali Date due variabili aleatorie X ed Y • Proprietà statistiche individuali: Funzioni di Distribuzioni (o di Densità) marginali ⇓ FX ( x ) , f X ( x ) e FY ( y ) , fY ( y ) • Proprietà statistiche congiunte, cioè di ( X ,Y ) come coppia di variabili aleatorie: Funzione di Distribuzione Congiunta ⇓ FXY ( x, y ) 289 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Funzione di Distribuzione (cumulativa) Congiunta Dato l’evento { X ≤ x,Y ≤ y} generato dalla coppia di variabili ( X ,Y ) cioè l'appartenenza di un punto P ≡ ( x, y ) a D0 y P D0 x la Funzione di Distribuzione congiunta è: FXY ( x, y ) = P ⎣⎡( x, y ) ∈ D0 ⎤⎦ = P { X ≤ x, Y ≤ y} 290 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità di Probabilità Congiunta La densità di probabilità congiunta f XY ( x, y ) è tale che: P { x < X ≤ x + dx , y < Y ≤ y + dy} = f XY ( x, y ) dxdy f XY ( x, y ) y y + dy y x x + dx x 291 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità di Probabilità Congiunta (segue) Per una generica regione D del piano ( x, y ) : P {( X , Y ) ∈ D} = ∫∫ f XY ( x, y ) dxdy D Applicando l’espressione precedente alla regione D0 , si ha: FXY ( x, y ) = ∫∫ f XY ( α, β ) d αd β = D0 ∫ ∫ y x −∞ −∞ f XY ( α, β ) d αd β da cui si ricava il legame tra densità e distribuzione congiunte: f XY ( x, y ) = ∂ 2 FXY ( x, y ) ∂x ∂y y P D0 x 292 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 La Distribuzione Marginale o La distribuzione marginale della v.a. X è: FX ( x ) = FXY ( x, +∞ ) o Infatti la probabilità dell’evento { X ≤ x} eguaglia la massa relativa alla regione a sinistra della retta verticale passante per x, cioè la probabilità dell’evento: { X ≤ x,Y ≤ +∞} y x x o Analogamente per Y : FY ( y ) = FXY ( +∞ , y ) 293 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 La Densità Marginale { x ≤ X ≤ x + Δx,Y ≤ +∞} che definisce sul ΔD ( x ) di sviluppo verticale e larghezza Δx , Considerando l’evento piano una “striscia” che poi si farà tendere a zero (dx), si ha: y D (x) dx Δx x P { X ∈ ΔD ( x )} = ∫∫ ΔD ( x ) x f XY ( x, y ) dydx ≅ f X ( x ) Δx 294 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 La Densità Marginale (segue) L’integrale ∫∫ ΔD ( x ) f XY ( x, y ) dydx si può scrivere facendo tendere y Δx a zero: D (x) ⎡ f X ( x ) dx = ⎢ ⎣ +∞ ∫ −∞ ⎤ f XY ( x, y ) dy ⎥ dx ⎦ dx x x Quindi la densità marginale è: fX ( x) = ∫ +∞ −∞ f XY ( x, y ) dy o Si dice che la densità marginale di X si ottiene “saturando Y ”. o Analogamente per la v.a. Y : fY ( y ) = ∫ +∞ −∞ f XY ( x, y ) dx 295 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Massa di Probabilità Congiunta Se X e Y sono variabili aleatorie discrete, si definisce la massa di probabilità congiunta sui diversi punti di coordinate ( xi , yk ) : P { X = xi ,Y = yk } = pik Massa di Probabilità Marginale P { X = xi } = pi ; P {Y = yk } = qk Si ottengono per “saturazione” dell’altra variabile aleatoria: ∑p =∑ p pi = ik k qk ik i 296 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio: densità di probabilità gaussiana bidimensionale Y X ⎧ ⎡ x2 1 y2 f XY ( x, y ) = exp ⎨− ⎢ 2 + 2 2 πσ X σY ⎩ ⎣ 2σ X 2σY ⎤⎫ ⎥⎬ , σ X = σY = 2 ⎦⎭ 297 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio: densità di probabilità gaussiana bidimensionale o In generale f XY ( x, y ) = 2 2 ⎧ ⎡ ( x − ηX ) ( x − η X )( y − ηY ) ( y − ηY ) ⎤ ⎫⎪ 1 1 ⎪ exp ⎨− = − 2ρ + ⎢ ⎥⎬ 2 2 2 2 σ X σY σY 2 πσ X σY 1 − ρ ⎥⎦ ⎪⎭ ⎪⎩ 2 ( 1 − ρ ) ⎢⎣ σ X con: 2 ⎧ 1 ⎪ ( x − η X ) ⎫⎪ fX ( x) = exp ⎨− ⎬ , 2 2σ X ⎭⎪ 2π ⋅ σ X ⎩⎪ 2 ⎧ 1 ⎪ ( y − ηY ) ⎫⎪ fY ( y ) = exp ⎨− ⎬ 2 2σ Y ⎭⎪ 2π ⋅ σ Y ⎪⎩ o Densità di probabilità marginali di X e Y. o ρ definisce il coefficiente di correlazione tra la variabile aleatoria X e la variabile aleatoria Y. 298 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Curve di livello Funzione densità di probabilità gaussiana bidimensionale nel caso di σ X = 0.3 , σY = 0.15 , ρ XY = 0 299 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Curve di livello Funzione densità di probabilità gaussiana bidimensionale nel caso di σ X = 0.3 , σY = 0.3 , ρ XY = 0 300 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Curve di livello Funzione densità di probabilità gaussiana bidimensionale nel caso di σ X = 0.3 , σY = 0.3 , ρ XY = 0.7 301 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Indipendenza statistica di due variabili aleatorie La proprietà di indipendenza di due variabili aleatorie si basa su quella di indipendenza tra due eventi A e B: P ( A ∩ B ) = P ( A) ⋅ P ( B ) Definizione: Due variabili X e Y sono indipendenti, se sono indipendenti gli eventi statisticamente {Y ≤ y} e { X ≤ x} , cioè: P { X ≤ x, Y ≤ y} = P { X ≤ x} ⋅ P {Y ≤ y} ⇓ FXY ( x, y ) = FX ( x ) ⋅ FY ( y ) ∀ x, y ∂ 2 FXY ( x, y ) ⇓ da f XY ( x, y ) = ∂x∂y dFX ( x ) dFY ( y ) f XY ( x, y ) = ⋅ = f X ( x ) ⋅ fY ( y ) dx dy 302 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Indipendenza statistica di due variabili aleatorie (segue) Nel caso di variabili aleatorie discrete X e Y, definendo gli eventi: { X = xi } e {Y = Yk } con le masse di probabilità marginali pi = P { X = xi } e qk = P {Y = Yk } allora X e Y sono indipendenti se: pik = pi ⋅ qk 303 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio di Variabili Indipendenti Esperimento: doppio lancio di un dado non truccato con sei facce. Risultati: 36 del tipo fi f j , dove i ( j ) indica la faccia del dado. Variabili aleatorie: X e Y associate al numero che compare sulla faccia superiore rispettivamente al primo ed al secondo lancio: X ( fi f j ) = i con i = 1,2,...,6 1 P ( X = i) = 6 Y ( fi f j ) = j con j = 1,2,...,6 1 P (Y = j ) = 6 1 P { X = i, Y = j} = = P { X = i} ⋅ P {Y = j} 36 Nello spazio S dei due lanci indipendenti X e Y sono indipendenti. 304 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei d Fenomeni Alea atori AA 2012/13 E Esempio di Va ariabili Indipen ndenti X e Y sono o indipendentti, X uniiforme in (0, a) a e Y un niforme e in (0, b) Densittà marg ginali Densittà cong giunta f (x,y) XY 1 ab b x y a 305 Doc centi: Gaspare Ga alati – Gabriele Pa avan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Funzione di una Coppia di variabili aleatorie o Data la funzione z = g ( x, y ) e data la coppia di vv.aa. ( X ,Y ) si costruisce la v.a. Z: Z = g ( X ,Y ) o La densità di probabilità f Z ( z ) risulta assegnata nota f XY ( x, y ) . o Calcolo del valore atteso di Z: E [Z ] = ∫ +∞ −∞ z ⋅ f Z ( z ) dz o NB: Non occorre ricavare la f Z ( z ) : E {Z } = E { g ( X ,Y )} = +∞ ∫ ∫ −∞ +∞ −∞ g ( x, y ) f XY ( x, y ) dxdy . 306 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Covarianza e Correlazione Se si prende z = g ( x, y ) = x ⋅ y , il prodotto di due variabili aleatorie X e Y forma una terza variabile aleatoria Z Z = X ⋅Y Definizione: o Si definisce CORRELAZIONE tra le v.a. X ed Y il valore atteso del loro prodotto Cor ( X ,Y ) = E [ XY ] Definizione: o Date due variabili aleatorie X ed Y la loro COVARIANZA è: μ XY = Cov ( X ,Y ) = E ⎡⎣( X − η X )(Y − ηY ) ⎤⎦ dove ηX ed ηY sono i valori attesi di X ed Y rispettivamente. 307 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Relazione tra Covarianza e Correlazione Cov ( X ,Y ) = Cor ( X ,Y ) − η X ηY Verifica: Cov ( X ,Y ) = E ⎡⎣( X − η X )(Y − ηY ) ⎤⎦ = = E [ XY ] − η X E [Y ] − ηY E [ X ] + η X ηY = = E [ XY ] − η X ηY 308 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Coefficiente di Correlazione Definizione: o Si definisce coefficiente di correlazione di X ed Y la “covarianza normalizzata”: μ XY rXY = σ X σY dove σ X ed σY sono le deviazioni standard di X ed Y. o A volte il coefficiente di correlazione si indica con: ρ XY o semplicemente con ρ . 309 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Variabili Aleatorie Centrate e Normalizzate Date le variabili aleatorie X ed Y si definiscono: X − ηX Y − ηY X0 = , Y0 = σX σY X 0 e Y0 sono dette v.a. standardizzate e hanno per definizione: E [ X 0 ] = E [Y0 ] = 0 σ 2X 0 = σY20 = 1 Ne segue che: ⎡⎛ X − η X ⎞ ⎛ Y − ηY ⎞ ⎤ Cov ( X 0 ,Y0 ) = E [ X 0Y0 ] = E ⎢⎜ ⎟⎜ ⎟⎥ = ⎣⎝ σ X ⎠ ⎝ σY ⎠ ⎦ Cov ( XY ) 1 E ⎣⎡( X − η X )(Y − ηY ) ⎦⎤ = = = rXY σ σ σ σ X Y X Y 310 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Disuguaglianza di Schwartz Data la coppia di vv.aa. X e Y, vale la seguente disuguaglianza: 2 2 ⎡ ⎤ ⎡ E XY E X E Y ≤ [ ] { } ⎣ ⎦ ⎣ ⎤⎦ 2 Verifica: se c è una costante, per la variabile aleatoria differenza: Y − cX 2 ⎡ E (Y − cX ) ⎤ = Q ( c ) ≥ 0 ⎣ ⎦ deve essere: Q ( c ) = E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ − 2c ⋅ E [ XY ] + c 2 E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ = αc 2 − 2β c + γ ≥ 0 La forma quadratica Q ( c ) risulta non negativa se: β 2 − γα ≤ 0 quindi {E [ XY ]} − E ⎡⎣ X ⎤⎦ E ⎡⎣Y ⎤⎦ ≤ 0 2 2 2 ⇒ 2 2 ⎡ ⎤ ⎡ ≤ E XY E X E Y { [ ]} ⎣ ⎦ ⎣ ⎤⎦ 2 311 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Disuguaglianza di Schwartz Graficamente se la parabola non interseca l’asse delle ascisse (cioè non ci sono radici reali dell’equazione di 2° grado nell’incognita c): Q (c) Q (c) Sì 0 No c c 0 Il che prova l’ineguaglianza di Schwartz: {E [ XY ]} 2 ≤ E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ A volte si trova la notazione: E 2 [ XY ] ≤ E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ 312 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Proprietà del Coefficiente di Correlazione o Il coefficiente di correlazione tra due v.a. X e Y è compreso in modulo tra -1 e +1: −1 ≤ rXY ≤ +1 Dimostrazione: (si fa uso della disuguaglianza di Schwartz) Se η X = E [ X ] ed ηY = E [Y ] , indicando con X c = X − ηX e Yc = Y − ηY ed applicando la disuguaglianza di Schwartz a X c e Yc , si ha: E 2 [ X cYc ] ≤ E ⎡⎣ X c2 ⎤⎦ E ⎡⎣Yc2 ⎤⎦ 2 XY r = E 2 [ X cYc ] E ⎡⎣ X ⎤⎦ E ⎡⎣Y ⎤⎦ 2 c 2 c ≤1 rXY = E [ X cYc ] E ⎡⎣ X c2 ⎤⎦ E ⎡⎣Yc2 ⎤⎦ ≤1 313 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Proprietà del Coefficiente di Correlazione (segue) Il coefficiente di correlazione rXY = 1 se Y è funzione lineare di X: Y = αX + β con α , β costanti Verifica: Infatti sostituendo nella definizione e ricordando che ηY = E [ αX + β] = αη X + β 2 2 2 ⎡ ⎤ ⎡ σ = E ⎡⎣( αX + β ) − ( αη X + β ) ⎤⎦ = E α ( X − η X ) ⎤ = ⎣ ⎦ ⎣ ⎦ 2 = α 2 E ⎡( X − η X ) ⎤ = α 2 σ 2X ⎣ ⎦ E {[ X − η X ][Y − ηY ]} E [ X − η X ] ⎡⎣αX + β − ( αη X + β ) ⎤⎦ rXY = = = σ X σY α ⋅ σX σX 2 Y { = E {[ X − η X ] α [ X − η X ]} α⋅σ 2 X = } { E [ X − ηX ] 2 σ2X } =1 314 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio di Variabili Correlate o Data la coppia di v.a. (X1, X2) indipendenti con Masse marginali: P(X1 = i) = 1/6 P(X2 = j) = 1/6 i, j = 1, 2, …,6 Massa congiunta: P(X1 = i, X2 = j) = P(X1 = i)P(X2 = j) = 1/36 o Se definiamo la v.a. somma: S = X1 + X2 o Le v.a. X1 ed S sono correlate. 315 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio di Variabili Correlate Infatti essendo ηX = ηX = ηX 1 σ X2 = σ X2 = σ X2 e 2 1 2 η S = η X + η X = 2η X 1 * σ = σ X2 + σ X2 =2σ X2 2 S 1 2 2 (* per l'indipendenza tra X 1 e X 2 ) Cor ( X 1 ,S ) = E [ X 1 S ] = E ⎡⎣ X 1 ( X 1 + X 2 ) ⎤⎦ = * = E ⎡⎣ X ⎤⎦ + E [ X 1 X 2 ] = σ X2 1 + η X2 1 + η X 1η X 1 = σ X2 + 2η X2 2 1 r= Cov ( X 1 ,S ) σX σS = Cor ( X 1 ,S ) − η X 1η S 1 σX σS 1 σ X2 + 2η X2 − η X 2η X 1 = = ≅ 0.707 2σ X σ X 2 316 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Dominio della coppia (X1 , S) Somma S Dado X1 Su ogni ( • ) la massa di probabilità vale: P ( X 1 = i,S = j ) = P ( i, j ) = Massa Marginale Massa Marginale P ( X1 = i) = P(S = j) = 12 ∑ j =2 6 ∑ i =1 1 36 1 P ( i, j ) = i = 1,2,...,6 6 ⎧ j36−1 j = 2,...,7 P ( i, j ) = ⎨ 13 − j ⎩ 36 j = 8,...,12 317 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Simulazione su 100000 Prove di (X1 , S) 318 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Simulazione su 100000 Prove di (X1 , S) Massa di Probabilità congiunta di (X1, S) i/j 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 0,0282 0,0275 0,0277 0,0279 0,0286 0,0278 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0279 0,0284 0,0282 0,0280 0,0274 0,0279 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0265 0,0272 0,0272 0,0274 0,0282 0,0276 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0274 0,0273 0,0273 0,0270 0,0287 0,0278 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0279 0,0272 0,0282 0,0281 0,0284 0,0272 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0000 0,0289 0,0281 0,0267 0,0275 0,0288 0,0282 0,0282 0,0554 0,0825 0,1107 0,1391 0,1660 0,1393 0,1110 0,0836 0,0560 0,0282 1/36 1/18 1/12 1/12 1/18 1/36 1/9 5/36 1/6 5/36 1/9 0,1677 0,1678 0,1641 0,1654 0,1668 0,1682 1/6 1/6 1/6 1/6 1/6 1/6 319 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Variabili Aleatorie Scorrelate Definizione: o Le variabili aleatorie X e Y sono scorrelate (o incorrelate) se la loro correlazione eguaglia il prodotto dei loro valori attesi: E [ XY ] = E [ X ] ⋅ E [Y ] o Dalla relazione tra covarianza e correlazione μ XY = Cov ( X ,Y ) = Cor ( X ,Y ) − η X ηY per variabili scorrelate si ha: μ XY = 0 rXY = 0 320 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Varianza della Differenza di v.a. Correlate X −Y Data la v.a.: σ 2 X −Y 2 2 ⎡ ⎤ = E ( X − Y ) − { E [ X − Y ]} = ⎣ ⎦ = E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ + E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ − 2E [ XY ] − ( E 2 [ X ] + E 2 [Y ] − 2E [ X ] E [Y ]) = { } { } = E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ − E 2 [ X ] + E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ − E 2 [Y ] − 2 { E [ XY ] − E [ X ] E [Y ]} = = σ2X + σY2 − 2Cov ( X ,Y ) = = σ2X + σY2 − 2rXY σ X σY In particolare se: rXY = 1 σ2X = σY2 σ2X −Y = 0 321 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Varianza della Somma di v.a. Correlate Data la v.a.: X +Y procedendo come fatto per la differenza si ottiene: σ2X +Y = σ2X + σY2 + 2rXY σ X σY Se X e Y sono scorrelate ( rXY = 0 ) : σ2X ±Y = σ2X + σY2 o Se le variabili sono scorrelate, a varianza della somma (differenza) è uguale alla somma delle varianze. o Le “fluttuazioni” si sommano quadraticamente se le loro cause sono “indipendenti”. 322 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Variabili Aleatorie Ortogonali Definizione: o Due variabili aleatorie X e Y sono ortogonali se E [ XY ] = 0 Segue che se X e Y sono ortogonali: 2 ⎡ E ( X + Y ) ⎤ = E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ + E ⎡⎣Y 2 ⎤⎦ ⎣ ⎦ 323 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Indipendenza e Scorrelazione o Due variabili aleatorie indipendenti sono anche scorrelate. Verifica: μ XY = E ⎡⎣( X − η X )(Y − ηY ) ⎤⎦ = = = +∞ ∫ ∫ −∞ ∫ +∞ −∞ +∞ −∞ ( x − η X )( y − ηY ) f XY ( x, y ) dxdy = per l’indipendenza: f XY ( x, y ) = f X ( x ) ⋅ fY ( y ) +∞ ( x − η X ) f X ( x ) dx ⋅ ∫ ( y − ηY ) fY ( y ) dy = −∞ = E [ X − η X ] ⋅ E [Y − ηY ] = 0 Indipendenti ⇒ Scorrelate 324 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Andamenti empirici (scatter plots) di due variabili aleatorie y y r=1 0 x x 325 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Andamenti empirici (scatter plots) di due variabili aleatorie y y r>0 0 x x 326 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Andamenti empirici (scatter plots) di due variabili aleatorie y y r<0 0 x x 327 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Andamenti empirici (scatter plots) di due variabili aleatorie y y r<0 0 x x 328 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Il Concetto di Regressione o La regressione si può intendere come un problema di “stima” di una v.a. Y nota la v.a. X. Ovvero determinare una funzione: y = Φ ( x) tale che l'errore di stima ε definito come: ε = Y −Φ( X ) sia “minimo” secondo qualche criterio statistico. 329 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare Se si assume una funzione lineare per Φ ( x ) : Φ ( x ) = a + bx si parla di “regressione lineare”. o Nel caso della regressione lineare di due variabili X e Y, l’errore diviene: ε = Y − ( a + bX ) o Si vuole scegliere i coefficienti a e b in modo da minimizzare il valore quadratico medio di ε : e = E ⎣⎡ε ⎤⎦ = E ⎡ ⎡⎣Y − ( a + bX ) ⎤⎦ ⎤ = ⎣ ⎦ 2 2 +∞ ∫ ∫ −∞ +∞ −∞ ⎡⎣ y − ( a + bx ) ⎤⎦ f XY ( x, y ) dxdy 2 330 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare (segue) y ( xi , yi ) ε y = a + bx ηY 0 ηX x Errore di stima della regressione lineare 331 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare (segue) Calcolo dei coefficienti a e b tali che: { } 2 ⎡ min ( e ) = min E ⎡⎣Y − ( a + bX ) ⎤⎦ ⎤ ⎣ ⎦ ⎧ ∂e ⎪ ∂a = 0 ⎪ ⎨ ⎪ ∂e = 0 ⎪⎩ ∂b ⎧ ∂e ⇒ E [Y ] = a + bE [ X ] ⎪⎪ ∂a = −2E ⎡⎣Y − ( a + bX ) ⎤⎦ = 0 ⎨ ⎪ ∂e = −2E ⎡ X ⎡Y − ( a + bX ) ⎤ ⎤ = 0 ⇒ E [ XY ] − aE [ X ] − bE ⎡ X 2 ⎤ = 0 ⎦⎦ ⎣ ⎦ ⎣ ⎣ ⎪⎩ ∂b 332 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare (segue) Dalla prima equazione, cioè E [Y ] = a + bE [ X ] si ottiene: ηY = a + bη X Sottraendo quest'ultima espressione all’equazione Y = a + bX si ha: Y − ηY = b ( X − η X ) o La retta di regressione passa per il punto ( ηX ,ηY ) detto “centroide” 333 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare (segue) ∂e Dalla seconda equazione = 0 : E [ XY ] − aE [ X ] − bE ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ = 0 ∂b si ottiene: E [ XY ] − aη X − b ( σ2X + η2X ) = 0 E ⎡⎣ X 2 ⎤⎦ = σ2X + η2X E [ XY ] − aη X − bη2X − bσ 2X = 0 E [ XY ] − η X ( a + bη X ) − bσ2X = 0 ηY = a + bη X E [ XY ] − η X ηY − bσ2X = 0 Cov ( X ,Y ) = E [ XY ] − η X ηY Cov ( X ,Y ) − bσ2X = 0 rXY σ X σY − bσ2X = 0 σY b = rXY σX Cov ( X ,Y ) = rXY σ X σY da cui essendo a = ηY − bη X a = ηY − rXY σY ηX σX 334 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Regressione Lineare (segue) o L'approssimazione lineare che minimizza l’errore quadratico medio (LSM, Least Mean Square) di “Y su X ” è la “retta di regressione”: σY y − ηY = rXY ( x − ηX ) σX σ che passa per il punto ( η X ,ηY ) e ha pendenza rXY Y . σX y tg (α ) = rXY ηY α ηX σY σX x 335 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Momenti Congiunti di una Coppia di v.a. o Data una coppia di variabili aleatorie ( X ,Y ) i momenti congiunti sono: mkr = E ⎡⎣ X Y ⎤⎦ = k r +∞ ∫ ∫ −∞ +∞ −∞ x k y r f XY ( x, y ) dxdy o Momenti congiunti centrali: μ kr = E ⎡( X − η X ) (Y − ηY ) ⎤ = ⎣ ⎦ k r +∞ ∫ ∫ −∞ +∞ −∞ ( x − ηX ) k ( y − ηY ) f XY ( x, y ) dxdy r 336 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Momenti Congiunti di una Coppia di v.a. (segue) Casi particolari: m10 = η X ; m01 = ηY m20 = η2X + σ 2X ; m02 = ηY2 + σY2 μ10 = 0; μ01 = 0 μ11 = μ XY = Cov ( X ,Y ) = rXY σ X σY μ 20 = σ2X ; μ02 = σY2 337 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Distribuzione di una Funzione di una Coppia di v.a. Data la variabile aleatoria Z = g ( X ,Y ) , la distribuzione marginale: FZ ( z ) = P {Z ≤ z} = P { g ( X , Y ) ≤ z} = P {( X , Y ) ∈ D ( z )} dove D ( z ) è la proiezione sul piano ( x, y ) della porzione di superficie g ( x, y ) sotto il piano z = costante . z Piano z = cost z = g ( x, y ) x y D(z) 338 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempi di Funzione di una Coppia di v.a. Massimo tra due variabili aleatorie: Z = g ( X ,Y ) = max ( X ,Y ) D ( z ) = {( x, y ) tali che max ( x, y ) ≤ z} = {( x ≤ z ) ∩ ( y ≤ z )} y z D(z) 0 z x Si ha pertanto: FZ ( z ) = FXY ( z,z ) 339 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempi di Funzione di una Coppia di v.a. (segue) Minimo tra due variabili aleatorie: Z = g ( X ,Y ) = min ( X ,Y ) D ( z ) = {( x, y ) tali che min ( x, y ) ≤ z} = {( x ≤ z ) ∪ ( y ≤ z )} Y D(z) z 0 z x Si ha pertanto: FZ ( z ) = FXY ( +∞ ,z ) + FXY ( z, +∞ ) − FXY ( z,z ) 340 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempi di Funzione di una Coppia di v.a. (segue) Somma di due variabili aleatorie: Z = X + Y Calcolo della funzione di Distribuzione L’equazione z = g ( x, y ) = x + y definisce un piano nello spazio; l’intersezione col piano z = costante definisce una retta sul piano x, y : y= z−x ( oppure x = z − y ) y FZ ( z ) = P {Z ≤ z} = = P {( x, y ) ∈ al semipiano D ( z )} y = x−z D(z) 0 x 341 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di variabili aleatorie discrete Siano X e Y v.a. discrete con massa di probabilità congiunta: P ( X = i, Y = j ) = pi , j i, j interi se: Z = X +Y si ha: P(Z = k ) = ∑∑ p i,j i ⋅ δ (i + j − k ) j ⎧1 n = 0 essendo δ ( n ) il simbolo di Kronecker: δ ( n ) = ⎨ . ⎩0 n ≠ 0 Pertanto P(Z = k ) = +∞ ∑p i ,k − i i =−∞ 342 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di variabili aleatorie discrete Masse da sommare nel caso di k = 4 e k = -1. j 6 5 4 3 2 1 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 i -1 -2 -3 k=-1 k=4 343 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di variabili aleatorie discrete Nel caso particolare in cui: pi , j ≠ 0 solo per i ≥ 0, i ≤ N e j ≥ 0, j ≤ N si ha: P(Z = k ) = ∑p k i ,k − i per 0≤k≤N per N < k ≤ 2N i =0 P(Z = k ) = ∑p N i ,k −i i =k − N P(Z = k ) = 0 fuori degli intervalli suddetti. 344 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di variabili aleatorie discrete In figura è mostrato il caso N =3, con k = 1 e k = 4. j 6 5 4 3 2 1 0 1 k=1 2 3 4 5 k=4 6 i Se X e Y sono indipendenti, le espressioni precedenti si fattorizzano dando luogo alla convoluzione discreta della massa di probabilità di X con la massa di probabilità di Y: P(Z = k ) = ∑p ⋅p i k −i i 345 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due variabili aleatorie – Caso Discreto Lancio di due dadi: X ∈ 1,2,...,6 e Y ∈ 1,2,...,6 Z = X +Y Z ∈ 2,3,4,...,11,12 Calcolo della massa di probabilità P ( Z = 2 ) = P ( 1,1) P ( Z = 3 ) = P ( 1,2 ) + P ( 2,1) P ( Z = 4 ) = P ( 1,3 ) + P ( 2,2 ) + P ( 3,1) ………………… ……… P ( Z = 11) = P ( 5,6 ) + P ( 6 ,5 ) P ( Z = 12 ) = P ( 6 ,6 ) 346 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei d Fenomeni Alea atori AA 2012/13 Somma di due variabiili aleattorie – Caso C D Discreto o M Masse d di proba abilità relative r al lanc cio di due dadi X X: 1° da ado, Y: Y 2° dad do, Z = X + Y P(Z = k ) = k −1 ∑ P ( X = i,Y = k − i ) k = 2,3,4,...,11,12 2 i =1 347 Doc centi: Gaspare Ga alati – Gabriele Pa avan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Esempio A: X 1 , X 2 , X 3 , X 4 v.a. indipendenti equidistribuite con Masse di Probabilità: 1 P ( Xi = k ) = per k = 1,2,3 P ( X i = k ) = 0 altrove 3 0.8 0.7 Massa di Probabilità 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 1 2 3 4 5 6 Xi (i = 1, 2, 3, 4) 348 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 X 1 + X 2 ottenuta per Esempio A: Massa di Probabilità della Somma: convoluzione delle masse di probabilità di X 1 e di X 2 . Somma di 2 variabili aleatorie 0.35 Massa di Probabilità di X1+X2 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 X1 + X2 349 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 X 1 + X 2 + X 3 ottenuta per convoluzione delle masse di probabilità di ( X 1 + X 2 ) e di X 3 . Esempio A: Massa di Probabilità della Somma: Somma di 3 variabili aleatorie 0.35 Massa di Probabilità di X1+X2+X3 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 X1 + X2 + X3 350 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 X 1 + X 2 + X 3 + X 4 ottenuta per convoluzione delle masse di probabilità di ( X 1 + X 2 + X 3 ) e di X 4 . Esempio A: Massa di Probabilità della Somma: Somma di 4 variabili aleatorie 0.35 Massa di Probabilità di X1+X2+X3+X4 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 X1 + X2 + X3 + X4 η = E [ X1 + X 2 + X3 + X4 ] = 8 σ 2 = Var [ X 1 + X 2 + X 3 + X 4 ] = 8 3 σ= 8 ≅ 1.633 3 351 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori Esempio A: AA 2012/13 Densità di Probabilità Gaussiana: ⎛ N ⎜η = 8;σ = ⎝ confrontare con la massa di probabilità di X 1 + X 2 + X 3 + X 4 8⎞ ⎟ 3⎠ da Variabile Gaussiana: eta = 8 , sigma = 1.633 0.35 0.3 Densità di Probabilità 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Z 352 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità della Somma di due variabili aleatorie continue La densità di probabilità di Z = X + Y (o in generale di Z = g ( X ,Y ) ) nota la densità congiunta f XY ( x, y ) , si può ricavare prendendo una variabile aleatoria W =Y e calcolando prima (mediante il teorema fondamentale per trasformazioni di coppie di variabili aleatorie) f ZW ( z,w ) e poi fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ f ZW ( z,w ) dw Si userà qui un procedimento più semplice. 353 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità della Somma di due variabili aleatorie continue Z = X +Y { z < Z ≤ z + dz} se e solo se y dz { z < X + Y ≤ z + dz} cioè se ( x, y ) ∈ ΔD ( z ) x y z dz f Z ( z ) dz = P ( z < Z ≤ z + dz ) = dz x = P ⎡⎣( x, y ) ∈ ΔD ( z ) ⎤⎦ = +∞ ⎡ = ∫ f XY ( z − y, y ) dy ⎤ dz ⎥⎦ ⎣⎢ −∞ D(Z) fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ f XY ( z − y, y ) dy 354 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due variabili aleatorie Indipendenti Se le v.a. X e Y sono indipendenti, per Z = X + Y dal risultato precedente: fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ f XY ( z − y, y ) dy si ottiene, per l'indipendenza: fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ f X ( z − y ) fY ( y ) dy la quale è la convoluzione delle densità di probabilità di X e di Y. 355 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Concetto di Convoluzione Date due funzioni f ( x ) ed h ( x ) si definisce convoluzione di f ( x ) con h ( x ) , e si indica con: g ( x) = f ( x) ∗ h ( x) il seguente integrale: g ( x) = ∫ +∞ −∞ h ( x − t ) f ( t ) dt 356 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due v.a. Indipendenti Esponenziali Se X e Y sono v.a. con densità esponenziale di uguale valore atteso: f X ( x ) = α exp ( −αx ) U ( x ) fY ( y ) = α exp ( −αy ) U ( y ) allora per la densità della loro somma Z si ottiene: fZ ( z ) = α2 ∫ 0 =α 2 ∫ z z exp ⎡⎣ −α ( z − t ) ⎤⎦ exp ( −αt ) dt = exp ( −αz ) dt = α 2 z ⋅ exp ( −αz )U ( z ) 0 357 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due v.a. Indipendenti Esponenziali 0.40 1.00 0.80 0.30 f(X) f(Z) 0.60 0.20 0.40 0.10 0.20 0.00 0.00 0.00 2.00 4.00 6.00 X f X ( x ) = α exp ( −αx )U ( x ) fY ( y ) = α exp ( −αy )U ( y ) 8.00 10.00 0.00 2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 Z f Z ( z ) = α 2 z ⋅ exp ( −αz )U ( z ) 358 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due v.a. Indipendenti Uniformi Se X e Y sono distribuite uniformemente nell'intervallo ( 0,c ) , la densità della loro somma Z è un triangolo. Si ottiene per convoluzione di due rettangoli eguali: fx (w) = f y (w) y fz(z) 2c - z 1 c c 1 c (2c - z ) dz z dz z=x+y S 0 z c z x 0 c w c 2c z dz 359 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Convoluzione di un “triangolo” con un “rettangolo” R x f( t ) h( t) 0.5 0.5 0.5 C B A 0.25 0.125 D 0 2 4 t “triangolare” 0 0 2 t “rettangolare” 1 2 3 4 5 6 x convoluzione tra f ( t ) e h ( t ) R ( x ) è costituita dai tre rami di parabola: OA, AB,BD 360 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Convoluzione di un “triangolo” con un “rettangolo” (segue) x=1 h(x-t) 0.5 x=2 x=3 f ( t) 0 2 4 t t 0 x=6 x=5 0 t 0 t 0 t R ( x ) è interpretabile come la densità della somma di tre variabili aleatorie uniformi in ( 0,2 ) . 361 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità di Probabilità della Somma Z di due v.a. indipendenti X e Y Uniformi in (a , b) Z = X +Y f X ( x ) = fY ( y ) 1 b−a -b -a 0 a b 2a a+b 2b x, y Intervalli di definizione per la v.a. Z Z < 2a Evento impossibile 2a < Z < 2b Z > 2b Evento impossibile 362 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Calcolo della densità di Z f Z ( z ) = f X ( x ) ∗ fY ( y ) = fZ ( z ) = fZ ( z ) = ∫ ∫ fZ ( z ) = 0 z dτ (b − a ) 2a 2b 2 dτ (b − a ) z 2 = = ∫ +∞ −∞ z − 2a (b − a ) f X (τ ) fY ( z − τ ) dτ 2b − z (b − a ) 2a < z ≤ a + b per 2 per 2 a + b < z < 2b altrove fZ ( z ) 1 b−a 0 a b 2a a+b 2b z 363 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Funzioni di una Coppia di Variabili Aleatorie Date due v.a. X e Y e due funzioni g ( x, y ) e h ( x, y ) le variabili aleatorie così definite: Z = g ( X ,Y ) e W = h ( X ,Y ) sono una coppia la cui distribuzione congiunta FZW ( z,w ) può essere espressa in funzione di FXY ( x, y ) 364 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Il Teorema Fondamentale per Coppie di v.a. Considerata la trasformazione: ⎧⎪ Z = g ( X ,Y ) ⎨ ⎪⎩W = h ( X ,Y ) la densità di ( Z ,W ) è data da: f ZW ( z,w ) = f XY ( x1 , y1 ) J ( x1 , y1 ) + f XY ( x2 , y2 ) J ( x2 , y2 ) + .... + f XY ( xN , yN ) J ( xN , y N ) (a) con: J ( x, y ) determinante dello Jacobiano della trasformazione; ( xi , yi ) per i = 1,2,...,N sono le coppie che soddisfano: g ( xi , yi ) = z e h ( xi , yi ) = w (b) 365 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Il Teorema Fondamentale per Coppie di v.a. (segue) Si riporta la definizione dello Jacobiano: J ( x, y ) = ∂g ( x, y ) ∂g ( x, y ) ∂x ∂y ∂h ( x, y ) ∂h ( x, y ) ∂x ∂y 366 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Il Teorema Fondamentale per Coppie di v.a. (segue) Dimostrazione: g (x,y) = z y dz g (x,y) = z +dz Bi y i A dw w h (x, y )=w 0 0 z xi x Trasformazione dell'elemento di superficie del piano z,w al piano x, y . P {( z,w ) ∈ A} = P {( x, y ) ∈ Bi } i = 1,2,...,N P ( z < Z ≤ z + dz , w < W ≤ w + dw ) = f ZW ( z,w ) dzdw 367 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Il Teorema Fondamentale per Coppie di v.a. (segue) L’area di Bi è pari a: Area ( Bi ) = area ( A ) J ( xi , yi ) dato che: Area ( A ) = dzdw , e che P {( z,w ) ∈ A} = f ZW ( z,w ) dzdw si ha: P ⎡⎣( X ,Y ) ∈ Bi ⎤⎦ = f XY ( xi , yi ) J ( xi , yi ) dzdw (c) Essendo l'evento { z < Z ≤ z + dz,w < W ≤ w + dw} unione degli eventi disgiunti {( X ,Y ) ∈ Bi } , dalla relazione (c) segue la (a): f ZW ( z,w ) = f XY ( x1 , y1 ) J ( x1 , y1 ) + f XY ( x2 , y2 ) J ( x2 , y2 ) + .... + f XY ( xN , yN ) J ( xN , y N ) 368 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Uso della variabile ausiliaria La densità f Z ( z ) di una sola funzione Z = g ( X ,Y ) di due v.a. X e Y può essere determinata ricorrendo al Teorema fondamentale ed introducendo una variabile ausiliaria W = h ( X ,Y ) , come segue: 1) si determina f ZW ( z,w ) 2) si determina f Z ( z ) = (Teorema Fondamentale) ∫ +∞ −∞ f ZW ( z,w ) dw (si satura W) La variabile aleatoria W è scelta opportunamente, di solito si sceglie: W=X oppure W =Y 369 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Trasformazioni Lineari Data la trasformazione con a,b,c,d costanti: ⎧⎪ Z = aX + b ⎨ ⎪⎩W = cY + d Si ha un unica soluzione per ogni valore di ( z,w ) : z −b x1 = a Lo Jacobiano vale: w−d y1 = c J ( x, y ) = ac Applicando il Teorema Fondamentale: ⎛ z −b w−d ⎞ f XY ⎜ , ⎟ a c ⎝ ⎠ f ZW ( z , w ) = ac 370 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Somma di due variabili aleatorie Date le v.a. X e Y si consideri la variabile aleatoria Z = X +Y Per determinare la densità di Z, si introduce la variabile ausiliaria in questo caso: W =Y 1 1 =1 J ( x, y ) = 0 1 Dal Teorema Fondamentale risulta, con x1 = z − w e f ZW ( z,w ) = f XY ( z − w,w ) y1 = w saturando rispetto alla W: fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ f XY ( z − w,w ) dw 371 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità del Prodotto di Due Variabili Aleatorie Z = X ⋅Y usando la variabile ausiliaria: W =Y ⎧ z = xy ⎨ ⎩w = y con y x J ( x, y ) = =y 0 1 pertanto 1 ⎛z ⎞ f ZW ( z,w ) = f XY ⎜ ,w ⎟ w ⎝w ⎠ saturando la v.a. W fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ 1 ⎛z ⎞ f XY ⎜ ,w ⎟ dw w ⎝w ⎠ 372 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 2012/13 Densità del Rapporto di Due Variabili Aleatorie X Z= Y usando la variabile ausiliaria: W =Y x ⎧ ⎪z = y ⎨ ⎪⎩ w = y 1 J ( x, y ) = y 0 con x − 2 1 y = y 1 pertanto f ZW ( z,w) = w f XY ( zw,w) saturando la v.a. W fZ ( z ) = ∫ +∞ −∞ w f XY ( zw ,w ) dw 373 Docenti: Gaspare Galati – Gabriele Pavan