FARMACI DEL CUORE Antitrombotici diversa valutazione dell’efficacia dell’ultimo farmaco nel suo impiego in pazienti con procedure invasive urgenti. Un editoriale comparso su Lancet nel 20086 ha sostenuto che PREMESSA “le divergenze di valutazione sembrano nascere La categoria degli antitrombotici non è da differenze sia nell’interpretazione dei dati dei definita in modo chiaro e uniforme. Mentre trial, sia nell’applicare criteri di analisi quasi alcuni autori vi raggruppano 4 classi di farmaci – analoghi. Senza un’opportunità di accedere al antipiastrinici, anticoagulanti, fibrinolitici e ragionamento giustificativo della scelta finale in trombolitici1 – altri assimilano gli ultimi due tutte e due le raccomandazioni, sarebbe difficile nell’unico gruppo dei trombolitici2. Quel che per il lettore decidere quale scegliere“. conta però è che si tratta farmaci di straordinaria importanza, considerato che le malattie I FARMACI circolatorie per cui li impieghiamo sono tra le Antipiastrinici principali cause di morbilità e mortalità. Si tratta di farmaci chiave nella prevenzione e Gli antitrombotici hanno in comune il nel trattamento delle cardiopatie ischemiche, bersaglio, il trombo; li differenzia il modo con dell’ictus ischemico, e nel trattamento nelle cui lo contrastano, anche perché il trombo non arteriopatie obliteranti (tabella I). I diversi tipi ha ovunque le stesse caratteristiche. I trombi (ASA, dipiridamolo, clopidogrel e ticlopidina, venosi sono formati soprattutto da fibrina ed inibitori della glicoproteina IIb/IIIa, gli inibitori emazia intrappolate, quelli arteriosi da aggregati della trombina) contrastano l’aggregazione delle di piastrine tenuti insieme da piccole quantità di piastrine con diversi meccanismi. Questo spiega fibrina. Sapere che il trombo venoso è la parziale varietà di effetti osservati, per soprattutto fibrinico, quello arterioso piastrinico esempio perché solo ASA, clopidogrel e è utile per una scelta razionale dei farmaci. ticlodipina inattivino le piastrine e inducano un La composizione del trombo spiega perché in aumento del rischio di sanguinamento per 5-7 caso di trombosi arteriosa, per esempio giorni e perché l’abciximab abbia un’affinità coronarica, sia più utile l’associazione di ASA marcata per le piastrine, ma un’emivita di soli 30 con clopidogrel e fibrinolitici e perché in quella minuti. venosa siano più utili gli anticoagulanti. La discussione e la scelta vertono ormai su Anticoagulanti come usare i vari tipi di farmaci, ovvero su L’elemento comune di questi farmaci è che i quanto siano solide le prove di efficacia per loro bersagli sono i coaguli e/o i fattori della spostare la prescrizione da un farmaco all’altro o coagulazione, ma le loro possibilità sono per preferire o meno un’associazione. diverse. Un modo comodo per classificarli è Commenta il periodico Medical Letter che “per dividerli in anticoagulanti diretti (per esempio, alcune indicazioni sono stati stabiliti in modo eparine, eparinoidi, e inibitori diretti della chiaro quali siano gli antiaggreganti o trombina) e anticoagulanti indiretti come il antipiastrinici di scelta. Per altre indicazioni, la warfarin (tabella I). scelta varia a seconda delle circostanze cliniche e Le diverse eparine (non frazionata o UFH e a spesso non è ancora ben chiara“3. basso peso molecolare o LMWH) agiscono sui In qualche caso le indicazioni cambiano fattori della coagulazione in modo diverso, ma anche a seconda dell’importanza data alle prove sul piano pratico interessa soprattutto che “numerose metanalisi, che confrontavano le di efficacia. Mentre l’ACC/AHA considerano enoxaparina e fondaparinux farmaci di classe 1, eparine a basso peso molecolare con l’eparina non frazionata, hanno mostrato che in generale ovvero sicuramente utili ed efficaci4, l’ESC le prime sono efficaci e sicure almeno quanto le considera l’enoxaparina di classe II5; una discrepanza che dipende prevalentemente da una seconde“3, oltre a essere più pratiche in terapia. R&P 2009; 25: 79-81 79 FARMACI DEL CUORE Tabella I. Antipiastrinici e anticoagulanti di scelta°. Indicazione Farmaci Prevenzione primaria con fattori di rischio senza fattori di rischio · · ASA Nessuno Prevenzione secondaria Infarto miocardico recente Ictus ischemico · · ASA* ASA +/– dipiridamolo UA/NSTEMI ASA +/– clopidogrel +/– UFH, enoxaparina fondaparinux STEMI ASA + clopidogrel + UFH, enoxaparina oppure fondapaninux** PCI ASA + clopidogrel + UFH, enoxaparina oppure bivaliridina +/– GPIIb/IIIa Tromboembolia venosa (TV) LMWH, UFH oppure fondaparinux + coumadin Prevenzione della TV in pazienti ospedalizzati In medicina generale In chirurgia generale · · · In ortopedia LMWH oppure UFH UFH a basse dosi, LMWH oppure fondaparinux fondaparinux Fibrillazione atriale warfarin Arteriopatie periferiche ASA °Modificato da Medical Letter 2008; *oppure clopidogrel se il paziente non tollera l’ASA; **il fondaparinux non dovrebbe essere somministrato a pazienti che verranno sottoposti a un PCI. Gli inibitori diretti della trombina, invece, agiscono sia sulla trombina in circolo che su quella imbrigliata nel coagulo e sono usati alcuni nell’angioplastica coronarica al posto dell’eparina, altri per trattare la piastrinopenia indotta da eparine. L’inibitore del fattore X (fondaparinux), un pentasaccaride sintetico in grado di inibire il fattore X della coagulazione, è usato sia in caso di TVP che di sindrome coronarica acuta, quando non sia in previsione un’angioplastica primaria. Gli anticoagulanti orali hanno il solo, decisivo, vantaggio che a lungo termine è più comoda una terapia orale di quella parenterale. Si tratta di un’area monopolizzata dal warfarin, un antagonista della vitamina K. Un farmaco efficace nella prevenzione e nella terapia del tromboembolismo arterioso e venoso, ma gravato dalla necessità di controlli dell’INR anche per una farmacocinetica in qualche modo imprevedibile, spesso variabile tra le persone e legata all’alimentazione. Fibrinolitici (o trombolitici) Lo scopo della terapia con questi farmaci è ottenere una dissoluzione rapida del trombo occludente e ripristinare il circolo. In particolare, la trombolisi può permettere di ridurre la mortalità in caso di infarto miocardico, l’estensione dell’area ischemica e il danno neurologico permanente in caso di ictus ischemico, il ripristino più rapido del normale scambio gassoso a livello polmonare in caso di embolia. Tutti agiscono nello stesso modo, convertendo il plasminogeno in plasmina, un enzima che degrada la matrice fibrinosa del trombo, mettendo in circolo prodotti di degradazione solubili della fibrina. Per questo qualcuno ha osservato che la combinazione di fibrinolitici, ASA, clopidogrel e enoxaparina offre un’attraente strategia di riperfusione farmacologica per il paziente con uno STEMI. CASO CLINICO Quando Francesco, un 66enne forte fumatore, viene portato al Pronto Soccorso per un dolore toracico oppressivo, il medico pensa che possa trattarsi di un infarto miocardico acuto. Il riscontro di un’onda di lesione all’ECG (STEMI), eseguito rapidamente, esclude che si tratti di una dissecazione aortica o di un dolore da patologie polmonari ed esofagee: il medico dispone per il prelievo per gli esami urgenti e attiva subito il primo supporto terapeutico, MANO, ovvero Morfina, Aspirina, Nitroglicerina e Ossigeno. Nel frattempo interroga il paziente sulle modalità di insorgenza del dolore e lo visita per decidere quale sia la strategia di riperfusione più efficace. Il dolore è iniziato più di 3 ore prima, l’infarto non sembra esteso (il sopraslivellamento del tratto ST non coinvolge più di 5 derivazioni, il paziente è clinicamente stabile, con normali valori di pressione arteriosa e frequenza cardiaca). Dal momento che non ci sono indicazioni per il R&P 2009; 25: 79-81 80 FARMACI DEL CUORE trasporto urgente in un centro dove possa essere eseguita l’angioplastica primaria, il medico interroga il paziente per accertarsi che non sussistano controindicazioni al trattamento con betabloccanti e per indagare su possibili allergie, su eventi traumatici recenti e sulla eventuale terapia farmacologica in corso. Il medico dà disposizioni per iniziare terapia eparinica (60U/Kg a bolo e poi infusione da regolare in base al PTT), per preparare la trombolisi e intanto inizia a iniettare endovena una fiala (5 mg) di metoprololo (1 mg/min), monitorizzando frequenza e pressione. Decide di usare il tenecteplase a bolo (un flacone contiene 10.000 unità pari a 50 mg) per la maneggevolezza della somministrazione, seguendo il seguente schema: Peso corporeo (Kg) Tenecteplase (unità) Tenecteplase (mg) 6000 7000 8000 9000 10.000 20 35 40 45 50 Fino a 60 Da 60 a 70 Da 70 a 80 Da 80 a 90 Oltre 90 BIBLIOGRAFIA 1. Fauci AS, Braunwald E, Kasper DL, et al. Harrison’s principles of internal medicine. New York: McGraw-Hill, 2008. 2. Anticoagulants, in www.medicinescomplete.com/mc/ martindale (accesso verificato il 22/10/2008). 3. Medical letter. Treatment guidelines. Farmaci antipiastrinici e anticoagulanti 2008; 6: 57-64. 4. Anderson JL, Adams CD, Antman EM, et al. ACC/AHA 2007 guidelines for the management of patients with unstable angina/non-ST-Elevation myocardial infarction: a report of the American College of Cardiology/ American Heart Association Task Force on Practice Guidelines. J Am Coll Cardiol 2007; 50: e1-157. 5. Bassand JP, Hamm CW, Ardissino D, et al. Guidelines for the diagnosis and treatment of non-ST-segment elevation acute coronary syndromes: the task force for the diagnosis and treatment of non-ST-segment elevation acute coronary syndromes of the European Society of Cardiology. Eur Heart J 2007; 28: 1598-60. 6. Eikelboom J, Guyatt G, Hirsh J. Guidelines for anticoagulant use in acute coronary syndromes. Lancet 2008; 371: 1559-61. SIGLE ASA, Acido acetil salicilico ACC, American College of Cardiology AHA, American Heart Association ESC, European Society of Cardiology LMWH (low molecular weight heparin), eparina a basso peso molecolare Dopo una decina di minuti il dolore e il sottoslivellamento del tratto ST cominciano a ridursi e dopo altri 20 minuti il paziente è asintomatico e clinicamente stabile. A quel punto il paziente può essere trasferito in unità coronaria. ML, Medical Letter Stefano Cagliano TVP, trombosi venosa profonda Dirigente medico, Pronto Soccorso Ospedale Belcolle, Viterbo [email protected] NSTEMI (non ST elevated myoacardial infarction), infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST PCI, (percutaneous coronary intervention) STEMI (ST elevated myoacardial infarction), infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST UA (unsable angina), angina instabile UFH (unfractioned heparin), eparina non frazionata Marco Bobbio Direttore Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo [email protected] Per aggiornamenti sull’ISDB www.isdbweb.org R&P 2009; 25: 79-81 81