l’intervista _ Vera Ruffino Nasi perfetti? Adesso si può! Senza bisturi, dolore, anestesia Vera Ruffino nata e laureata a Torino in Medicina e Chirurgia a 24 anni, si è specializzata in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Università di Torino nel 1988. È socia aderente della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica). Ha rivolto il proprio interesse da quasi 20 anni elettivamente alla Chirurgia Estetica, seguendo corsi di dissezione anatomica e di tecniche chirurgiche avanzate in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Belgio e Stati Uniti. Utilizzatrice di proteina botulinica in estetica, dalla sua autorizzazione in Italia nel 2004, è indicata dalla ditta produttrice come insegnante “tutor” di riferimento per il Piemonte e incaricata di svolgere corsi teorico-pratici per laureati in Medicina e Chirurgia, sull’utilizzo di filler e proteina botulinica. Attualmente esegue interventi di chirurgia estetica in case di cura private e svolge la libera professione nei suoi studi di Torino e Pinerolo. _Abbiamo sognato tutti almeno una volta, tra chi non possiede la fortuna di averlo ricevuto in dotazione da madre natura, di sistemare qualche imperfezione al naso, modificandolo qua e là! Ma a volte, per evitare un intervento chirurgico, per timore di sottoporsi a un’anestesia o diciamolo pure, per la paura di un risultato non gradito, abbiamo sorvolato il problema accontentandoci della dotazione ricevuta! Nel frattempo i chirurghi estetici non restavano impassibili e pur eseguendo numerosi interventi di rinoplastica tentavano altre possibilità! Abbiamo incontrato uno di loro, forse uno dei primi, anche se non si definisce tale, a effettuare, quello che andiamo a presentarvi: la rinoplastica non chirurgica! Nel 2006, nel proprio studio, la dottoressa Vera Ruffino eseguiva il primo tentativo di rinoplastica non chirurgica con l’utilizzo della sola tossina botulinica, conoscendo bene gli effetti che la sostanza, svolge utilizzata nel giusto dosaggio (blocco della muscolatura). La dottoressa Ruffino, con le sue doti non solo chirurgiche, ma anche artistiche, illuminata da un pensiero rivolto a un miglioramento post-operatorio, provava questa tecnica, che in seguito venne presentata a un congresso con l’inserimento del filler da un noto plastico. L’abbiamo intervistata per farci raccontare come si esegue la tecnica e per scoprire qualche segreto nascosto nelle mani di questa “esteta creatrice”! Dott.ssa Ruffino, che cos’è la rinoplastica non chirurgica? È una tecnica che consente, grazie all’utilizzo di tossina botulinica e filler, di migliorare l’aspetto del naso, soprattutto la 42 cosmetic dentistry 1_2012 punta, ma anche il profilo, senza ricorrere all’intervento. Come si esegue la tecnica? Si utilizza soprattutto il filler per dare volume dove serve. Con la tossina botulinica si inattiva il muscolo, che si rilassa e provoca una rotazione della punta verso l’alto. È difficoltosa? No, però bisogna avere molto senso estetico e non solo conoscenza della tecnica. Tra l’altro, uno degli aspetti positivi, rispetto al tradizionale intervento chirurgico, è quello di dare la possibilità al paziente, attraverso l’uso dello specchio, di partecipare allo svolgimento. Così, se non dovesse gradire il risultato, sarà possibile annullare ogni effetto mediante l’uso della ialuronidasi (enzima che scioglie l’acido ialuronico). Si esegue prima un consulto con un computer per ritoccare magari una foto? È un lavoro molto di fino. Io so esattamente cosa otterrò e come ottenerlo, ma per poterlo spiegare al paziente modifico a l’intervista _ Vera Ruffino Fig. 1_Prima. Fig. 2_Dopo. Fig. 1 mano la foto e cerco di andare incontro a quelli che sono i suoi desideri. Però, se dovessero scontrarsi con il mio senso estetico non esiterei a dire di no! Di solito, succede di condividere gli stessi pensieri sul risultato finale da ottenere ed essendo padrona della tecnica non deludo! La manualità è un’arma in più! Il consenso e la condivisione degli obiettivi sono gli elementi che richiedono maggior tempo? Sì, perché dopo aver ottenuto il consenso si procede a eseguire la tecnica, la cui durata non supera la mezz’ora. Il paziente vedrà l’effetto definitivo solo nei giorni successivi, perché il filler lo si nota immediatamente, ma la tossina botulinica si instaura in modo lento e graduale, ha un effetto farmacologico e lo si nota dopo circa 15 gg. Bisogna saperla dosare, ciò si impara con l’esperienza. Comunque, l’80% dell’azione la svolge il filler. Fig. 2 Comunque, dopo 2-3 ritocchi, il risultato si stabilizza, perché inserisco il filler a bolo, così tende a incapsularsi, come un impianto sottocutaneo ed è meno attaccabile. Rimango in silenzio, cercando nuove domande ma intuisco essere superfluo procedere. Mi guardo intorno, nel suo studio ordinato e ben presentato, noto un enorme naso in gesso con più di una gobba sistemato su di una libreria e capisco che la passione non la si può raccontare in un articolo. _B. Impagliazzo Quanto dura l’effetto? Ha una durata variabile. In alcuni casi, dopo 6 mesi è necessario ritoccare, ma non sempre. cosmetic dentistry 1_2012 43