Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara Facoltà di Scienze Sociali Cattedra di Sociologia dell’Arte Prof. Aldo Marroni 1 Bibliografia di Sociologia dell'Arte (2000-2009) testi apparsi direttamente in italiano o disponibili in traduzione a cura di UGO DI TORO Dottore di Ricerca e Cultore della Materia (email: [email protected]) La seguente bibliografia non è stata redatta per rispondere ad un criterio di esaustività ma si è ritenuto opportuno attenersi ad un rigoroso e dettagliato invito alla conoscenza della disciplina e dei suoi vasti ambiti di applicazione. All’ampiezza dell’informazione ci si auspica possano contribuire le schede libro che accompagnano i volumi — per quelli che ne sono sprovvisti si confida nella collaborazione di volenterosi che in tal modo potranno migliorare, il presente lavoro, scrivendo al curatore. Abbiamo ritenuto, altresì, assai utile indicare per ogni volume il codice ISBN per facilitarne la ricerca con i mezzi informatici e, per coloro che ne fossero interessati, la reperibilità presso le librerie o biblioteche di Istituti on line. Si sono privilegiati quei testi che per ragioni metodologiche, o per ambiti disciplinari, riescano ad offrire una panoramica aggiornata e sufficientemente ampia a quegli studenti che intendessero sostenere una tesi in Sociologia dell’Arte . Dalla presente rassegna bibliografica sono state escluse, volontariamente, le riviste del settore, o di settori affini. Febbraio 2009 2 ABBATE F., Sua signoria mangia in oro. Roberto Longhi e la sociologia dell'arte, Galatina (Lecce), Congedo 2004. ISBN: 8880865455. ANTINUCCI F., Comunicare nel museo, Roma-Bari, Laterza 2004. ISBN: 88420722320. [Il museo comunica poco e male: esporre fisicamente i pezzi non basta a raggiungere l'obiettivo, primario per l'esistenza stessa della struttura museale, di trasmettere cultura ai visitatori. Applicando la teoria della comunicazione a quei particolari segni che sono le opere d'arte, questo volume analizza sistematicamente il museo e denuncia come la sua struttura e organizzazione siano incompatibili con le esigenze di una comunicazione efficace. Occorre aprire il museo alle enormi potenzialità connesse ad un uso appropriato e intelligente delle nuove tecnologie e cominciare finalmente a esporre per comunicare. Il volume è accompagnato da un DVD video che mostra come si costruiscono efficaci apparati comunicativi.]. BACHTIN M., L' opera di Rabelais e la cultura popolare, Torino, Einaudi 2001. ISBN: 8806160605. [In questo studio pionieristico e profondamente innovativo l'interpretazione dell'opera di Rabelais consente a Bachtin di far luce sulle fonti e sull'evoluzione della cultura popolare: Gargantua et Pantagruel diventa «la chiave per esplorare gli splendidi santuari dell'arte comica popolare» del Medioevo e del Rinascimento. Obiettivo primario di quest'indagine è di comprendere la lingua delle forme e dei simboli carnevaleschi, quella appunto di cui si serve Rabelais. Definendo «realismo grottesco» il sistema di immagini della cultura comica popolare, Bachtin nota come in esso l' elemento « basso», materiale e corporeo, costituisca un principio profondamente positivo. Egli mette cosí a confronto il canone grottesco e quello classico di rappresentazione del corpo, soffermandosi sul primo non per sostenerne la priorità, ma perché essa ha determinato la concezione figurativa della cultura comica e popolare.]. B AJ E., VIRILIO P., Discorso sull'orrore dell'arte, Milano, Elèuthera 2007. ISBN: 8889490349. [L'orrore dell'arte è l'orrore che l'arte contemporanea prova per se stessa oppure è l'orrore che produce nel pubblico? 3 Baj, pittore, e Virilio, urbanista, si interrogano reciprocamente sullo statuto e la percezione dell'arte e dei luoghi che la ospitano e la espongono. Il destino attuale dell'arte, la sua evoluzione, sembrano essere una delle dimensioni privilegiate per cogliere l'atmosfera dei tempi, anzi il mercato dell'arte ha preannunciato la new economy e molte altre virtualità.]. B ASSO P., Il dominio dell'arte: semiotiche delle teorie estetiche, Roma, Meltemi 2002. ISBN: 88835315832. [Lo statuto delle opere d'arte, i regimi di fruizione, le pratiche e gli effetti estetici: sono questi gli oggetti della ricerca di Pierluigi Basso, che tenta di mettere a fuoco una rete di rapporti e di reciproche interrogazioni tra semiotica strutturale e interpretativa, tra sociologia sociosemiotica dell’arte per profilare una nuova ed originale articolazione tra due grandi tradizioni intellettuali rimaste reciprocamente indifferenti, e giungere ad una sfaccettata caratterizzazione del dominio artistico sotto l’egida di una semiotica delle culture.]. B AUDRILLARD J., La società dei consumi, Bologna, il Mulino 2008. ISBN: 8815125156. ["Baudrillard, ovvero le seduzioni dell'immaginario come potenza che muove il mondo, lo distrugge e lo ricrea di continuo": così è stato scritto in occasione della recente scomparsa di un pensatore al quale il linguaggio contemporaneo deve alcune parole chiave, tra cui almeno quelle di "simulacro" e "iperrealtà". Il consumo è per Baudrillard un processo di comunicazione che trasforma gli oggetti in simboli di un codice inteso a classificare e contrassegnare. Nuove gerarchie sociali rimpiazzano così le vecchie differenze di classe. Il consumatore vive le proprie scelte come libere, e tuttavia egli stesso - vittima della coazione a distinguersi - cessa di essere persona per farsi oggetto tra gli altri. Sullo sfondo, un sistema di produzione che postula la perpetua eccedenza dei bisogni rispetto ai beni. Un'opera fondativa anticipatrice di tanti studi sul consumo mediatico che non ha perso nulla della sua forza profetica.]. 4 BAXANDALL M., Forme dell'intenzione, Torino, Einaudi 2000. ISBN: 8806126032. [Rifacendosi a quadri famosi di Picasso, Chardin, Piero della Francesca, Baxandall esplora i fondamenti e le ragioni d'essere della critica d'arte, cercando di ristabilirne i meccanismi corretti: quelli che ci consentono di godere al meglio di un'opera.]. B AXANDALL M., Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, Einaudi 2000. ISBN: 8806158104. [Il libro di Baxandall ricostruisce i criteri interpretativi e i modi di fruizione dell'opera d'arte figurativa facendo ricorso a quella sorta di archeologia del giudizio com'è stata felicemente definita - che va al di là della storia del gusto per diventare una storia delle esperienze e delle abitudini percettive. In questa ricerca, innovativa anche sul piano metodologico, Baxandall esamina contratti, lettere, registrazioni contabili per individuare le strutture del mercato dell'arte quattrocentesco. Mostra quindi come il modo di guardare della vita quotidiana di una società nei suoi momenti sociali, religiosi e commerciali, si rifletta negli stili pittorici. Giunge infine alla definizione delle abitudini visive del pubblico del '400, proponendo inoltre un esame dei termini usati dal miglior critico d'arte dell'epoca, Cristoforo Landino, per descrivere la pittura di Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno e Beato Angelico. Sono il pubblico e, in particolare, i singoli gruppi sociali nelle loro caratterizzazioni, gli autentici protagonisti dello studio di Baxandall.]. B AXANDALL M., Ombre e lumi, Torino, Einaudi 2003. ISBN: 8806166360. [In "Ombre e lumi" Baxandall, storico dell'arte docente all'Università di California, analizza le ombre e la conoscenza visiva da esse prodotta, passando in rassegna la scienza cognitiva contemporanea, le teorie della percezione visiva del XVIII secolo e la storia dell'arte. Dopo aver descritto le caratteristiche fisiche e le diverse varietà di ombre, l'autore ricostruisce il dibattito tra empirismo e innatismo sorto nel Settecento sul ruolo delle ombre nella percezione della forma, per poi offrire una panoramica dei moderni studi condotti nell'ambito delle teorie cognitive.]. 5 B ECKER H. S., I mondi dell’arte, Bologna, il Mulino 2004. ISBN: 8815101846. [Questo studio colloca al centro dell'attenzione non l'opera d'arte o l'artista, ma quell'insieme di persone, risorse e vincoli che costituisce l'ambiente in cui prende vita la produzione artistica. Questa è un'attività collettiva, una catena di cooperazione di cui l'artista è solo un anello. Egli si rifà ad artisti del passato, chiama in causa artigiani e fabbricanti di materiali, intermediari, pubblici contemporanei e futuri. Così concepita, l'opera d'arte si disvela nel processo della sua genesi materiale e cognitiva, segnato da molteplici decisioni e interpretazioni che fanno del "mondo dell'arte" complessivamente inteso, il suo vero "autore".]. B ENHAMOU F., L' economia della cultura, Bologna, il Mulino 2004. ISBN: 8815098221. [A dispetto dei vincoli imposti da una situazione non proprio favorevole per i bilanci pubblici, l'economia della cultura vede oggi i suoi spazi ampliarsi, anche a seguito di una sempre maggiore domanda di qualità della vita e di un incremento delle attività legate al tempo libero: due tendenze che negli ultimi anni hanno caratterizzato le società in tutti i paesi avanzati, fra cui anche l'Italia. L'economia della cultura esce quindi dalle biblioteche per acquisire uno statuto più definito come strumento utile nella soluzione di problemi di natura istituzionale, gestionale, finanziaria. Concepita per una prima informazione ad uso di coloro che intendono approfondire gli aspetti economici della produzione, del consumo e delle politiche culturali, questa rapida ma puntuale introduzione offre numerosi spunti di riflessione su una possibile "via nazionale" all'economia della cultura. (Nuova edizione aggiornata.)]. BERTASIO D., Solitudine e condivisione nell'arte, Napoli, Liguori 2003. ISBN: 8820734855. [L’orientamento sociologico nello studio dei fenomeni artistici consiste nella ricerca di correlazioni e funzioni che descrivano e spieghino l’emergere e l’eclissarsi delle nuove tendenze estetiche e di mercato, dei gusti collettivi e dei modelli organizzativi di questo importante settore 6 culturale. In questo modo, anche la sociologia dell’arte diviene parte di un sistema di legittimazione intellettuale che trascura i lati più oscuri della situazione in cui l’arte cerca di sopravvivere.]. B ERTASIO D., TESSAROLO M., VERDI L., ZORINO M.R., L'arte e il silenzio. Aspetti e problemi della comunicazione artistica, Milano, Guerini Editore 2005. ISBN: 8881071851. BERTASIO D., (a cura di), Arte o spettacolo?, Milano, Franco Angeli 2006. ISBN: 8846477545. [In un mondo che pone enfaticamente al centro della propria natura la comunicazione, sostenere che l'arte abbia poco a che fare con essa può sembrare sovvertire un ordine e ciò costa fatica intellettuale. È per questo che la presenza dei critici, dei curatori e di altri attori accanto agli artisti è data per scontata, spesso invocata, proprio per la loro presunta capacità di restituire una semantica condivisibile che le forme in sé non necessariamente hanno. Ecco allora che la poetica dell'artista incontra e si confonde con sensibilità diverse, che 'sveleranno', nei casi migliori, non tanto il difficile equilibrio fra il reale e l'ideale che il vero artista persegue, bensì la visione di chi interpreta. Se assumiamo che per l'artista comunicare non sia un obiettivo primario, per chi lo è? È proprio in tal senso che si aprono mille interrogativi e si possono proporre mille risposte. Non è certamente un caso che, pur partendo da livelli di osservazione differenti, gli autori concentrino la loro attenzione sul ruolo che nel contesto artistico hanno assunto la divulgazione e l'informazione pubblicitaria, avvertano l'importanza di proporre uno schema teorico sui modelli di fruizione correnti, si interroghino sul ruolo creativo delle nuove tecnologie, o, ancora, analizzino i sottili intrecci fra sistema dell'arte ed economia.]. B ERTOLINI M., BAYER R., L'estetica di Bergson: immagine, forma e ritmo nel Novecento francese, Milano, Mimesi 2002. ISBN 8884831105. [Immagine, forma e ritmo costituiscono alcuni dei nodi fondamentali attraverso i quali si delinea il pensiero estetico del primo Novecento francese. Autori come Focillon, Bayer e Souriau, qui oggetto di un articolato studio, sviluppano la loro riflessione morfologica a partire da una 7 approfondita lettura critica dei testi di Henri Bergson, come testimonia in particolare il saggio “L’estetica di Bergson” di Raymond Bayer, qui tradotto per la prima volta in italiano.]. B ORDONI C. (a cura di), Introduzione alla sociologia dell’arte. Antologia storica e metodologie critiche, Napoli, Liguori 2005. ISBN: 8820738023. [Figlia degenere dell'Illuminismo, sposa sterile del Positivismo, finita a convivere, più per bisogno che per libera scelta, con il Marxismo e infine costretta a prostituirsi con i regimi assolutisti del xx secolo, la sociologia dell'arte sembrava aver concluso il suo ciclo storico. Giudicata, spesso frettolosamente, di mero supporto strumentale, coadiuvata nel suo destino declinante dalla cieca incomprensione dei suoi critici engagés, preoccupati di conservare il suo carattere neutrale, incapaci di definirne eternamente lo statuto in maniera inequivocabile, è a torto considerata una disciplina ambigua nella scelta delle metodologie critiche funzionali al suo scopo, restato sempre troppo generico e scientificamente superficiale]. BOSEL R. (a cura di), L'arte e i linguaggi della percezione: l'eredità di Sir Ernst H. Gombrich, Milano, Electa 2004. ISBN: 8837028822. [Si tratta della pubblicazione degli Atti del convegno sull'opera di Gombrich relativa alla percezione dell'immagine d'arte. L'opera dello studioso austriaco, la sua capacità di attingere a competenze diverse, il suo stesso itinerario di formazione e ricerca, intellettualmente e culturalmente variegato, rappresentano un termine di confronto esemplare. Il volume indaga i problemi posti dalla produzione e dalla percezione delle immagini e dei loro significati e mette in luce il contesto culturale in cui vennero formandosi temi e interessi che sarebbero rimasti centrali nella riflessione di Gombrich.]. B OURDIEU P., Campo del potere e campo intellettuale, Roma, Manifestolibri 2002. ISBN: 8872853028. [In due rari testi degli anni settanta Pierre Bourdieu, il grande intellettuale francese recentemente scomparso, indaga la figura sociale dell’intellettuale e dell’artista, i suoi rapporti 8 con il potere e con il contesto storico, aprendo una nuova prospettiva all’indagine sociale. I due saggi che compongono questo volume costituiscono un’acuta provocazione contro chi, per poter vendere il proprio prodotto, deve riaffermare la propria gratuità. Essi prendono di mira tutta una visione della letteratura e del ruolo degli intellettuali, che chiude gli occhi di fronte a quell’immenso mercato di beni simbolici e immateriali che costituisce la cultura. Il volume è curato e introdotto da Marco d’Eramo che, in un breve saggio e attraverso un’intervista, ricostruisce l’importanza dell’approccio di Bourdieu ai campi del sapere come fattori di potere e di stratificazione di classe.]. B OURDIEU P., La distinzione. Critica sociale del gusto, Bologna, il Mulino 2002. ISBN: 8815080694. [Alla sua pubblicazione questo lavoro di Bourdieu fu accolto con interesse, perché proponeva in modo radicalmente nuovo le eterne riflessioni su estetica, arte e cultura. Discorsi che prendono volentieri la tangente dell'astrattezza venivano concretamente rivisitati - sulla base di una capillare ricerca empirica - come problema di scelte e preferenze dei diversi soggetti sociali. A circa vent'anni di distanza dall'edizione originale, viene riproposto questo saggio.]. B OURDIEU P., Il mestiere di scienziato. Corso al college de France 2 0 0 0 - 2 0 0 1 , Milano, Feltrinelli 2003. ISBN: 8807103419. [L'autonomia che la scienza aveva conquistato nei confronti del potere politico, religioso ed economico, è oggi indebolita. I meccanismi sociali che sono andati instaurandosi, la logica della competizione, la sottomissione agli interessi economici e alle seduzioni mediatiche, rischiano di incrinare la fiducia nella scienza. Un'analisi storica e sociologica dei meccanismi sociali che orientano la pratica scientifica, contraria alla relativizzazione della conoscenza e fautrice di una riappropriazione da parte degli scienziati della loro autonomia. "Il mestiere di scienziato" (uscito in Francia poche settimane prima della morte di Bourdieu con il titolo "Science de la science et réflexivité") compendia e rielabora le sue lezioni dell'ultimo corso al Collège de France.]. 9 B OURDIEU P., Il mondo sociale mi riesce sopportabile perché posso arrabbiarmi, Roma, Nottetempo 2004. ISBN: 8874520182. [Nel 1990, il grande sociologo francese Pierre Bourdieu rispondeva alle domande di Antoine Spire in una trasmissione televisiva. Poche settimane prima di morire, Bourdieu ha rivisto il testo per la pubblicazione. In queste pagine, Bourdieu spiega il suo pensiero, le sue parole chiave. Che cos'è la sociologia, che cos'è la comprensione sociologica del mondo, la libertà dell'individuo nello spazio sociale? Bourdieu, avvolto dal fuoco di domande degli intervistatori, risponde, si difende, si confida, si racconta, e concetti come habitus, iIIusio, svelamento, spazio sociale, guerra del gusto, strategie di condiscendenza - che possono sembrare ostici - entrano nella nostra vita quotidiana, nel nostro modo di capire le cose.]. B OURDIEU P., La fotografia. Usi e funzioni sociali di un'arte media, Rimini, Guaraldi 2004. ISBN: 8880492977. [Nonostante siano passati più di trent'anni dalla prima edizione di quello che ormai è un classico della sociologia moderna, dedicato agli "usi sociali di un'arte media", cioè alla fotografia, l'arte fotografica non solo non ha mai conosciuto un declino, ma al contrario ha trovato nuove modalità di espressione, che rispecchiano una vertiginosa evoluzione tecnologica.]. B OURDIEU P., Questa non è un'autobiografia. Elementi di autoanalisi, Milano, Feltrinelli 2005. ISBN 8807103931. [Il modello di analisi che Bourdieu contrappone alla biografia è un’applicazione coerente della prospettiva teorica delineata nelle sue opere: una “vita” è un incontro di “storie” diverse; la storia delle sperienze sociali che hanno modellato l’habitus dell’individuo e le sue risorse, la storia degli spazi di gioco in cui l’individuo si è trovato a operare. La vera comprensione, dice Bourdieu, è diversa dalla lettura scolastica e anche dalla lettura feticista, che pretende di fissare un’ortodossia. Occorre capire come la vita e l’opera di quell’autore sono state possibili, perché ha studiato quei problemi e non altri, il modo in cui li ha studiati. Un libro 10 fondamentale per comprendere l’opera di Bourdieu e, per chi ancora non lo conoscesse, un buon punto di partenza per cominciare la sua scoperta.]. B OURDIEU P., Le regole dell'arte. Genesi e struttura del campo letterario, Milano, Il Saggiatore 2005. ISBN: 8842810754. [La costruzione di un universo letterario e artistico del tutto indipendente dai burocrati di stato, dalle accademie e dai canoni di gusto da loro imposti ha avuto luogo solo nell'Ottocento. Bourdieu ne descrive la struttura e le varie configurazioni, ponendo le basi di una "scienza delle opere", il cui oggetto non è dato semplicemente dall'opera ma anche dal suo contesto sociale. Influenzato dal marxismo e dallo strutturalismo, Bourdieu si dedica qui in particolare alla sociologia dei processi culturali, affrontando vari temi: il potere della scrittura; la bohème e l'invenzione di un'arte di vivere; la rottura con la borghesia; Flaubert e Baudelaire; l'invenzione dell'estetica "pura"; arte e denaro; l'invenzione dell'intellettuale...]. B OURDIEU P., La riproduzione, Rimini, Guaraldi 2006. ISBN: 8880492993. [Durato oltre dieci anni, coerente e rigoroso tentativo di costruire una teoria generale delle azioni di violenza simbolica e delle condizioni sociali della dissimulazione di questa violenza, rappresenta la summa del Maggio e del movimento studentesco in Francia, in Italia, in Europa. La forza e i limiti del Movimento emergono con chiarezza. Questa nuova edizione della traduzione italiana della celebre e discussa opera si avvale di una introduzione di Giovanni Bechelloni che la contestualizza rispetto al lavoro di ricerca della verità del mondo sociale al quale Bourdieu, uno dei più discussi rifondatori delle scienze sociali, si è dedicato lungo tutta una vita.]. BOURDIEU P., I delfini, Rimini, Guaraldi 2006. ISBN: 8880492985. ["I delfini" (Les Héritiers, 1964) è il libro controverso che segnò l'ingresso di Pierre Bourdieu (1930-2002) sulla scena intellettuale francese, europea e mondiale. Un libro che fu letto e discusso dagli studenti prima ancora che dai professori e dai sociologi accademici. Un libro di rottura - per come è costruito e per quello che 11 dice - che non fu del tutto compreso e che oggi può essere letto nel contesto dell'intrigante itinerario intellettuale di un grande studioso, di un rifondatore della sociologia come conoscenza.]. B OURDIEU P., Ragioni pratiche, Bologna, il Mulino 2009. ISBN: 8815128085. [Nei diversi capitoli del volume l'autore ripercorre i temi affrontati nelle sue principali opere, dall'arte alla letteratura, dall'istituzione scolastica alla burocrazia e allo stato, dall'economia dei beni simbolici al fondamento della morale. Ne emerge un quadro sfaccettato dove dalla multiforme varietà delle pratiche osservate l'autore sa trarre e riconoscere gli elementi strutturali dell'azione sociale. Indice del volume: Spazio sociale e spazio simbolico; Il nuovo capitale; Per una scienza delle opere; Spirito di Stato. Genesi e strutture del campo burocratico; E' possibile un atto disinteressato?; L'economia dei beni simbolici; punto di vista scolastico; Un fondamento paradossale della morale.]. BOVONE L., MORA E., Saperi e mestieri dell'industria culturale, Milano, Franco Angeli 2003. ISBN 8846451570. [Il volume, scritto da studiosi esperti di diversi settori produttivi (moda, giornalismo on line, pubblicità on line…), mostra come i lavoratori delle industrie culturali sviluppino delle specifiche culture professionali e aziendali, che però hanno alcuni tratti comuni… Questo lavoro cerca di documentare come la collocazione di alcuni beni e servizi nell’ambito dell’industria culturale sia giustificata non tanto dal tipo di prodotto considerato, quanto dalle relazioni tra gli attori coinvolti e dalle forme organizzative e culturali in cui esse hanno luogo] B URCKHARDT J., La civiltà del Rinascimento in Italia, Roma, Newton Compton 2008. ISBN: 8854110000. ["Splendido fiore sbocciato in mezzo al deserto": così Burckhardt definisce il Rinascimento italiano, preso a modelle di vita politica e cultura. Profondamente critico nei confronti del proprio tempo, del progresso, dell'ottimismo e delle orgogliose certezze borghesi di cui aveva intuito l'intima fragilità, Burckhardt orienta la propria ricerca verso quest'epoca, 12 considerata in continuo e vitale rinnovamento. Sebbene possa apparire discutibile l'affermazione della maturità e della pienezze storica, in senso moderno, raggiunte dallo Stato rinascimentale, la comprensione reale dello spirito del periodo rende comunque l'interpretazione di Burckhardt straordinariamente organica, e conserva ancora oggi il suo valore.]. B URKE P., Sogni, gesti, beffe. Saggi di storia culturale, Bologna, il Mulino 2000. ISBN: 8815076905. [In questo volume l'autore ha riunito nove saggi che documentano un tipo di studi, assai diffuso nei paesi di lingua inglese, che va sotto il nome di "cultural studies". In questa prospettiva il volume presenta una serie di capitoli di dibattito storiografico, e una serie di analisi specifiche, esemplari delle possibilità e degli ambiti degli "studi culturali". Seguono pagine dedicate alla storiografia della mentalità, al tema della funzione sociale della storia e a un saggio di storia culturale dei sogni.]. B URKE P., Cultura e società nell'Italia del Rinascimento, Bologna, il Mulino 2001. ISBN: 8815081100. [La traduzione di questo famoso saggio sul Rinascimento italiano fu pubblicata nel 1984 da Einaudi ed è da anni fuori commercio. Nel frattempo Burke ha preparato una seconda edizione, in larghissima parte rifatta, ed è questa nuova versione che il Mulino presenta oggi, nella convinzione che questo libro sia tuttora un contributo di assoluto rilievo alla storia sociale della cultura italiana del Quattro e del Cinquecento. Perché in Italia nei secoli XV e XVI l'arte, la letteratura, la musica presero quella determinata forma; quale fu la ragione che favorì la straordinaria fioritura artistica che va sotto il nome di Rinascimento? Dopo aver ricapitolato le interpretazioni che, a partire da Vasari, sono state tentate, per rispondere a sua volta Burke ricorre a un'originale serie di analisi anche quantitative che mettono a fuoco chi erano gli artisti, quale era il ruolo dei mecenati e dei committenti, quali erano gli usi sociali delle opere d'arte, come venivano accolte dal pubblico di allora, quale era il gusto artistico dominante e il sistema di valori dell'epoca, infine qual era la dinamica del mutamento artistico in Italia, in rapporto anche ad altri paesi. In sintesi, una minuziosa rassegna delle condizioni sociali e culturali che resero possibile il Rinascimento.]. 13 B URKE P., La storia culturale, Bologna, il Mulino 2006. ISBN: 8815112928. [In questo breve volume, Burke ripercorre l'evoluzione degli studi sulla storia della cultura a partire dall'Ottocento, ne delinea le caratteristiche attuali e ipotizza i suoi possibili sviluppi futuri. Il volume prende le mosse da due grandi classici ritratti di un'epoca, "La cultura del Rinascimento in Italia" di Burckhardt e "L'autunno del Medioevo" di Huizinga, e segue le diverse incarnazioni della storia culturale nella sociologia (Weber), nella storia dell'arte, nella storia della cultura popolare. Dopo aver trattato della risposta marxista all'approccio culturale, Burke si concentra sulla stagione presente, segnata a partire dagli anni Settanta dall'influenza dell'antropologia e di grandi studiosi come Bachtin, Elias, Foucault e Bourdieu, e caratterizzata dalla messa a fuoco di una vasta serie di tematiche nuove come la storia del corpo, la memoria, la costruzione delle identità individuali e collettive. Infine Burke ragiona sugli sviluppi della storia culturale, ipotizzando che in futuro essa si estenda tra l'altro anche alla storia della politica, della violenza, delle emozioni.]. C ANASTRARI P., ROMEO A., Second life. Oltre la realtà il virtuale, Milano, Lupetti 2008. ISBN: 8883912632. [Second Life si propone come una realtà che riesce a oltrepassare i vincoli della "finitezza" della vita reale. In essa gli individui creano una seconda vita che corre parallela alla prima. Da una parte cadono le barriere della distanza sociale e dall'altra si creano nuovi vincoli d'appartenenza. Il volume intende fornire una panoramica di alcuni ambiti significativi di Second Life: comunicazione, politica, consumi, moda, arte, concetto di spazio e tempo, così come vengono vissuti al suo interno. Il testo, frutto di una ricerca, muove da un presupposto fondamentale, anche se artefatto: analizzare Second Life e quindi i suoi abitanti attraverso le loro relazioni senza fare un rimando alle identità reali esistenti. Una riflessione sociologica che si awale del contributo di studiosi provenienti da diversi ambiti della sociologia, che diventa un'indispensabile chiave di lettura di un fenomeno così coinvolgente. Il filo conduttore dei saggi è che oggi Second Life, per quanto artificiale o virtuale possa sembrare, in realtà entra con forza nel tessuto 14 dell'esperire quotidiano, fondendosi con La vita reale e facendo emergere un individuo nuovo: una nuova forma di essere sociale che si awale di strumenti come appunto Second Life - emblema di una ipertecnologia - per ritrovare, invece, il senso di una vita caratterizzata dalle relazioni face to face. Insomma un uomo che attraverso la globalità del virtuale ritorna al suo essere locale.]. C ARLO A., L'arte come dramma sociale, Napoli, Liguori 2005, ISBN: 8820737344. [Il presente volume contiene una serie di saggi sul tema del rapporto tra economia, potere ed arte. Le analisi generali si alternano ad interpretazioni specifiche del Decamerone, del gotico, di Michelangelo, Masaccio, Van Eyck e Luca Signorelli.]. CASTORIADIS C., Finestra sul caos. Scritti su arte e società, Milano, Elèuthera 2007. ISBN: 8889490381. [Ben prima che s'aprisse il dibattito sulla "crisi dell'arte contemporanea", Castoriadis, uno dei più innovativi filosofi del Novecento, aveva posto con singolare lucidità la questione del senso e del futuro della creazione artistica. La sua diagnosi era preoccupante: l'attuale collasso della creatività implica nello stesso tempo anche il passato e il futuro. Il passato perché "dove non c'è presente non c'è neppure passato". Il futuro perché "memoria vivente del passato e progetto di un futuro valorizzato scompaiono insieme". In quest'ultimo quarto di secolo nulla è venuto a infirmare quella diagnosi. I testi inclusi nella presente antologia (sulla musica, la funzione della critica, l'arte come "finestra sul caos"...) raccolgono le riflessioni dell'autore sui rapporti tra la creazione artistica, la società democratica e l'enigma dell'opera d'arte, affrontando anche il rapporto paradossale tra il creatore e la collettività.]. CHILVERS I., (a cura di) Dizionario dell'arte, Milano, Baldini Castoldi Dalai 2008. ISBN: 8860731151. [È la prima traduzione italiana del The Oxford Dictionary of Art, pubblicata in accordo con la Oxford University Press. Uno strumento utile per quanti vogliano addentrarsi nel complesso e sfaccettato mondo dell'arte realizzato da un team di esperti storici dell'arte. L'utente è facilitato da una serie di rimandi e di ampliamenti all'interno delle singole voci. 15 Da ogni argomento altri se ne aprono in modo da rendere lo sguardo il più ampio possibile. Dall'archeologia all'arte contemporanea il dizionario offre un'ampia panoramica internazionale prendendo in considerazione movimenti, artisti, tecniche, linguaggi. Uno strumento agile e di facile consultazione attraverso il quale chiunque può pensare di addentrarsi in un mondo sfaccettato e complesso. I contenuti delle singole voci spaziano dall'arte alla letteratura con una stimolante impostazione storica e geografica.]. CHIMIRRI G., Lineamenti di estetica: filosofia dell'opera d'arte, Milano, Mimesis 2001. ISBN 8884830486. [Il volume si propone come un “breve trattato di estetica filosofica”, nel quale vengono esposti i concetti ed i problemi da sempre discussi nella storia del pensiero, quali il processo di formazione dell’opera d’arte (ispirazione, invenzione, imitazione, tecnica…); la dialettica di interpretazione e di interdipendenza fra artista , critica, pubblico e società; la struttra della bellezza; il rapporto dell’arte con la religione e con la morale.] C IMINELLI M. L., Immagini in opera. Nuove vie in antropologia dell'arte, Napoli, Liguori 2007. ISBN: 8820740993. [I saggi di questo volume evidenziano le valenze operative dell’arte: sia nell’arena sociale e politica contemporanea, cui appartengono anche le “tradizioni”, sia nel campo cognitivo e religioso. A lungo confinata ai soli territori esotici delle culture “primitive” e limitata da un’eccessiva dipendenza dalle categorie interpretative occidentali, la riflessione antropologica sull’arte e sull’estetica trova oggi un nuovo respiro teorico, e un nuovo fascino.]. C IVOLANI E., La sovversione estetica. Arte e pensiero libertario tra Ottocento e Novecento, Milano, Elèuthera 2000. ISBN: 8885060447. [L’arte è, nella sua complessità, un fattore gravido di implicazioni sul piano sociale : artefice di valori non solo estetici, credenze, simboli propulsivi di una diversa visione del mondo. Dunque l’arte può darsi, nella sua continua ricerca di nuove forme espressive, come sovversione estetica ma anche sociale. Questo volume si occupa, per l’appunto, di alcuni luoghi di incontro tra i due tipi di 16 sovversione. In particolare tratta dei principali testi dedicati all’arte dai principali teorici della forma più estrema di sovversione sociale : l’anarchismo. Ma tratta anche di alcune correnti artistiche (come il realismo, il neoimpressionismo, il simbolismo, il futurismo, il dadaismo, il surrealismo…) e di alcuni singoli artisti, anarchici o solo occasionalmente di tendenza libertaria, al fine di cogliere elementi di analogia o divergenza nell’interpretazione sociale del fenomeno estetico.]. C LIFFORD J., Strade. Viaggio e traduzione alla fine del secolo XX, Torino, Bollati Boringhieri 2008. ISBN: 8833919005. [Finita la certezza della identità (il civilizzato da una parte, il primitivo e il selvaggio dall'altra) e compromessa la stabilità dei luoghi (il più piccolo villaggio in cui può recarsi il ricercatore è popolato da turisti, oltre che da altri antropologi!) si può dire che tutto diventi oggetto dello studio antropologico. Si pensi alla mescolanza di etnie e di culture che si incrocia in un aeroporto, al sovrapporsi di tradizioni e di modernità, in breve alle articolazioni contemporanee della "diaspora", cui è dedicato uno dei saggi più importanti del libro. Rispetto al precedente "I frutti puri impazziscono" (Bollati Boringhieri 1993), qui è più accentuato lo spostamento del centro dell'interesse nel senso del viaggio, del passaggio di frontiera, con conseguente contaminazione, ibridazione, vicendevole influenza e trasformazione delle culture. A questo mutamento dell'oggetto stesso della ricerca antropologica corrisponde uno stile di esposizione interpretativo, mediante il quale l'autore mette in gioco se stesso nei suoi rapporti con le realtà sempre in movimento di cui fa parte, che lo comprendono e lo modificano. Cosicché non stupirà trovare qui alcuni scritti autobiografici e altri animati da una vera e propria ricerca letteraria.]. C LIFFORD J., Ai margini dell'antropologia. Interviste, Roma, Meltemi 2004. ISBN: 8883533305. [Cosa spinge a diventare antropologi? Quali sono le direzioni verso cui si muove l'antropologia contemporanea? Cinque interlocutori di rilievo in diverse aree di ricerca sono impegnati in queste pagine in un prolifico e stimolante scambio di idee con James Clifford - personaggio chiave degli studi antropologici, autore di saggi che spaziano dal tema dell'arte a 17 quello dell'identità, dagli studi museali alla ricerca sul campo - invitandolo a ricostruire differenti aspetti e momenti della sua carriera. Cinque dialoghi dai quali emerge l'esigenza di conservare un atteggiamento costantemente critico e aperto di fronte a un mondo che cambia e si muove a velocità impressionante.]. COSSI G IANUGO M., Il contributo dei classici alla sociologia dell'arte, Roma, Aracne 2005. ISBN: 8854801879. [Un contributo teorico per la discussione e l'elaborazione di un'epistemologia delle arti visive propriamente sociologica; un commento delle argomentazioni estetiche e socio-culturali espresse dai Padri della Sociologia.]. C OSTA M., Teoria e sociologia dell'arte, Napoli, Guida 2009. ISBN: 8860420873. C UCHE D., La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, il Mulino 2006. ISBN: 8815110534. [Centrale nella riflessione sulle scienze sociali, il concetto di cultura ci permette di concepire, al di là di tutte le differenze, l'unità dell'umanità. L'uomo è essenzialmente permeato di cultura. Nella sua evoluzione, durata quindici milioni di anni, si è verificata una straordinaria regressione degli istinti, "sostituiti" progressivamente dalla cultura, cioè da quell'adattamento immaginato e controllato dall'uomo che si rivela molto più funzionale dell'adattamento genetico, in quanto molto più flessibile e più facilmente trasmissibile. E' a questa accezione ampia che rimanda il libro qui presentato in una nuova edizione - nel seguire l'origine, gli usi, le trasformazioni del concetto di cultura e nel ridefinirne il ruolo all'interno dell'odierno dibattito sul multiculturalismo.]. C URRERI A LIBRANDI G., Oltre il punto di fuga Un'analisi storicoartistica della Prospettiva Lineare, Roma, Armando Editore 2005. ISBN: 8883585364. 18 D'A MATO F., Sound Tracks Tracce, convergenze e scenari degli studi musicali, Roma, Meltemi 2002. ISBN: 8883531302. [I saggi raccolti, muovendo dall'intreccio tra sociologia dell'arte, sociologia della cultura e media studies, riflettono sull'attuale idea di musica, di genere e sul ruolo delle nuove tecnologie in questo settore.]. D AL L AGO A., GIORDANO S., Mercanti d'aura Logiche dell'arte contemporanea, Bologna, il Mulino 2006. ISBN: 8815112941. [Perché i quadri dipinti da uno scimpanzé sono stati quotati più di tante opere di artisti famosi? Perché un orinatoio è divenuto l'emblema dell'arte del Novecento? Perché tanti artisti d'oggi operano con i paradossi della logica, più che con i pennelli? Perché la riproduzione di una zuppa Campbell ha un enorme valore nel mercato artistico, se è opera di Andy Warhol, ma è considerata un sintomo di disordine mentale, se l'autore è internato in un manicomio svizzero? Perché i grandi falsari hanno spesso un'idea tradizionalista della pittura? Perché qualcuno che si taglia con una lametta in una galleria d'arte è considerato un artista contemporaneo, ma non lo è un cuoco o uno stilista? Partendo da questi interrogativi il volume offre una lettura disincantata ma appassionata delle logiche sociali, economiche e culturali dell'arte contemporanea. Nella prospettiva degli autori, l'arte è l'insieme di mondi in cui, per riprendere Walter Benjamin, si produce, si vende e si compra l'"aura", cioè la definizione di qualcosa come "arte". "Aura" non è soltanto l'invenzione di critici ingegnosi, di mercanti abili e investitori oculati: è il significato profondo, per quanto riposto e a volte stravagante, della società capitalistica o di mercato, anche se in nuove forme postmoderne o immateriali. Così, sotto le apparenze di un mondo che fa alzare il ciglio ai moralisti di sempre, l'arte ci mostra come gli esseri umani lavorano, danno valore ai loro simboli, sono attratti o respinti, trionfano o perdono in quel grande gioco che chiamiamo società.]. D ANTO A. (introduzione di Marco Senaldi), L'abuso della bellezza, Milano, Postmedia 2008. ISBN: 8874900376. [Un secolo fa, la bellezza 19 era considerata quasi all’unanimità lo scopo supremo dell’arte e persino sinonimo d’eccellenza artistica. Tuttavia, oggi la bellezza è vista come un crimine estetico e gli artisti sono spesso messi all'indice dai critici se le loro opere sembrano mirare al bello. Negli anni più recenti, alcuni artisti, critici e curatori hanno iniziato a considerare la bellezza sotto altri punti di vista. La discussione che ne risulta è spesso confusa, con eruditi che guardano talvolta alla bellezza come ad un tradimento del ruolo autentico degli artisti, altre volte si lavora duro per trovare la bellezza in ciò che apparentemente è disgustoso o grottesco. Il critico d’arte e filosofo Arthur Danto spiega, in questo libro, come sia stata messa a punto la ribellione contro la bellezza e come l’avanguardia modernista l'abbia spodestata. Danto sostiene che i modernisti avessero ragione a negare che la bellezza fosse vitale per l’arte, ma è anche vero che la bellezza è essenziale alla vita umana e che non fosse necessario escluderla per sempre dall’arte.] D E GENNARO M. I., Analisi sociologica delle arti applicate da Pugin a Morris, Napoli, Florio 2002. ISBN: 8885663567. D E M AMBRO S. RICARDO, Il canone metamorfico. Saggio sulla pittura del manierismo fiammingo e olandese, Sant’Oreste, Apiron 2002. ISBN: 8885978371. [La pittura fiamminga e olandese – famosa, nel Rinascimento, per l'abilità di artisti come Jan van Eyck e Hans Memling di imitare puntualmente le forme della natura – fu oggetto, nel corso del Cinquecento, di un'intensa rielaborazione dei propri metodi e mezzi operativi, proponendo non soltanto una continua sperimentazione sul piano tecnico ed esecutivo, ma anche una straordinaria varietà di stili e tendenze figurative. Nel Manierismo nederlandese l'attenzione degli artisti sembra essersi decisamente spostata dall'imitazione dei fenomeni naturali all'emulazione delle opere precedenti, per cui maestri come Pieter Bruegel, Hendrick Goltzius e molti altri potranno essere lodati dagli scrittori contemporanei in virtù delle loro impareggiabili capacità metamorfiche: l'imitazione delle maniere altrui diventa, così, un criterio ricorrente nella valutazione delle creazioni pittoriche. Il volume 20 di Ricardo de Mambro Santos affronta questo problema fondamentale della cultura figurativa cinquecentesca, fornendo, da un lato, un itinerario interpretativo rigoroso quanto stimolante ed esaminando, dall'altro, alcuni esempi emblematici della produzione pittorica nordica, analizzata sulla base delle coeve testimonianze iconografiche e letterarie.]. DE MAMBRO S. RICARDO, Arcadie del vero. Arte e teoria nella Roma del Seicento, Sant’Oreste, Apeiron 2001. ISBN: 8885978355. [Considerato un importante documento della tendenza classicista inaugurata a Roma da Annibale Carracci, nei primi anni del Seicento, il Trattato della pittura di Giovan Battista Agucchi è stato a lungo interpretato dagli storici dell'arte sulla base di una simile premessa ermeneutica. Le pagine di Ricardo de Mambro Santos propongono un puntuale riesame delle posizioni teoriche agucchiane, analizzate in stretta connessione con la produzione artistica di Carracci e Caravaggio, nell'intento di sottolinearne la comune attenzione nei confronti della sfera fenomenica. In tal modo, lo studioso potrà cogliere gli aspetti più innovativi dell'opera di questi maestri, restituendo alla riflessione di Agucchi una matrice esegetica ancora lontana dalla dottrina è rigorosamente selettiva del bello è codificata da Giovan Pietro Bellori. Un'ampia raccolta di scritti agucchiani e la pubblicazione di uno studio inedito di Carlo Volpe arricchiscono ulteriormente il quadro critico delineato nel presente volume.]. D E M AMBRO S. RI C A R D O , Le virtù romane. Temi e motivi dello stoicismo nell'arte nordica del Cinquecento, Roma, Edilazio 2005. ISBN: 888748550X. [Incidenza del pensiero stoico nella produzione artistica fiamminga e olandese attraverso un'indagine serrata, piacevole e puntuale di questa complessa stagione creativa.]. D E M ICHELI M., Le avanguardie artistiche del Novecento, Milano, Feltrinelli 2003. ISBN: 8807810298. [Con un saggio efficace, che unisce al rigore degli argomenti la ricchezza dell'informazione, Mario De Micheli rievoca gli "anni eroici" delle avanguardie, svolge un'indagine sulle cause che 21 hanno provocato il fenomeno dell'arte moderna nella determinazione specifica dei suoi caratteri e delle sue tendenze. Il libro, rifuggendo sia da una semplice cronaca dei movimenti, sia da un astratta descrizione delle dottrine, esamina le idee, le teorie, le poetiche nel loro concreto divenire e soprattutto nel fuoco dell'esercizio creativo dei maggiori protagonsti dell'arte moderna. Ne risulta un saggio organico, serrato, in cui i motivi dominanti nel cono dell'arte d'oggi si dispongono in modo criticamente evidente, offrendo al lettore la chiave di un'interpretazione non esteriore, né metafisica, dell'arte moderna. Ai pregi del saggio si aggiunge inoltre la parte documentaria, in cui sono raccolti i testi programmatici dei vari movimenti, i manifesti, tradotti integralmente, e molti per la prima volta.]. D E P AZ A., Dizionario di scienze umane. Lessico essenziale dalla filosofia alla critica d'arte, Napoli, Liguori 2004. ISBN: 8820735253 . [Quest'opera si rivolge, in primo luogo, a un pubblico consapevole del fatto che la cultura contemporanea è una cultura vivente nella misura in cui stabilisce relazioni e legami fra diversi settori e discipline, oltre le frontiere stabilite da una mal intesa concezione specialistica e accademica del sapere, che lascia spesso inappagato il desiderio di ogni individuo di trovare significati nuovi ai percorsi conoscitivi che sta compiendo. Tale Dizionario intende, quindi, presentarsi come un contributo rivolto a dare i fondamenti di base a una sensibilità interdisciplinare intenzionata a comprendere le molteplici fisionomie della condizione umana nella determinatezza storica e sociale dell'epoca in cui viviamo.]. ELIACHEFF C., HEINICH N., Madri e figlie. Una relazione a tre, Torino Einaudi 2003. ISBN: 8806165348. [Madri ingiuste, madri gelose, madri narcisistiche, madri depresse, madri sostitute, madri amanti, madri insoddisfatte, madri colpevoli: Caroline Eliacheff, psicanalista, e Nathalie Heinich, sociologa, utilizzando gli strumenti delle loro diverse discipline, indagano la complessa ragnatela del rapporto madri-figlie prendendo in esame, però, non personaggi reali o casi clinici, ma la letteratura e il cinema. Le storie narrate in Madame 22 Bovary, Anna Karenina, L'amante, La lettera scarlatta, Ragione e sentimento, Cenerentola, Cappuccetto rosso e Bellissima, Lezioni di piano, Marnie, Il mio piccolo genio, Tacchi a spillo, insieme a quelle di tanti altri capolavori, sono scandagliate nel tentativo di costruire un immaginario comune che spieghi i difficili e intricati processi di un legame che solo con la presenza di un terzo (la figura paterna, ovviamente) può davvero funzionare. Attraverso una lettura originale dei casi esemplari di coppie irreali ma celebri, le due autrici offrono al lettore il ventaglio di tutte le relazioni possibili, mostrando come evolvano, di generazione in generazione, la trasmissione dei ruoli, la costruzione delle identità, il confronto con la sessualità, la perdita, l'invecchiamento e la morte. Madri e figlie unisce al brio espositivo il rigore teorico: un libro dove si apprendono questioni psicanalitiche, si rileggono, in una chiave del tutto inedita, opere d'arte famose e, forse, si impara a conoscere meglio i meccanismi di un rapporto fondamentale.]. FACCIOLI P., (a cura di), In altre parole: idee per una sociologia della comunicazione, Milano, Franco Angeli 2001. ISBN 8846432088. [Nuove riflessioni sulla comunicazione per immagini, debitamente ancorate a poliedriche esperienze di ricerca sul campo, costituiscono il contenuto di questo volume pronto a segnare un’ulteriore tappa nel cammino della sociologia visuale. Il percorso affrontato parte dalle diverse riflessioni su un nucleo centrale — il raporto tra lo sguardo e la visione — volto ad approfondire il ruolo dell’immagine nel processo della conoscenza del mondo: dal ruolo della vista nella conoscenza, a quello delle immagini nella comunicazione sociale.] F ERNANDEZ E. MIGGIANI M., Arte sesso società. Per una lettura sociologica dell'erotismo nella storia dell'arte, Roma, Meltemi 2000. ISBN: 8883530268. [L'eros ha sempre avuto con l'opera d'arte un rapporto privilegiato. Nell'espressione artistica la metafora e il segno di un erotismo suggerito o esplicito offrono una possibilità, forte ma raramente utilizzata, per comprendere in profondità il sistema di norme e valori delle realtà sociali. Questo volume analizza alcuni momenti chiave dell'arte figurativa sia 23 per cogliere i cambiamenti di forma e significato che si sono verificati nel modo di rappresentare l'elemento erotico, sia per dimostrare come a questi cambiamenti corrispondano altrettanto nette trasformazioni della realtà sociale, in particolare nel modo di concepire il rapporto tra i sessi, la struttura familiare, la condizione della donna.]. FINOCCHI R., Arte e non arte. Per una sociologia dell'estetica, Roma, Meltemi 2005. ISBN: 8878810010. [L’intento di questo lavoro è di evidenziare alcune linee di tendenza della produzione culturale nel campo dell’estetica, ovvero di mettere in evidenza come, nel corso del tempo, il sistema delle arti (ciò che è considerato arte e, viceversa, ciò che non è considerato arte) sia mutato in simbiosi con il sistema sociale e con il sistema cilturale.]. F OGLI A., Il marketing dell’arte: strategia di marketing per artisti, musei, gallerie, case d'asta, show art, Milano, Franco Angeli 2005. ISBN: 8846467108. [Il libro offre ad artisti ed organismi artistici, (musei, gallerie, monumenti, case d’asta, mostre mercato, associazioni, enti pubblici…) ad operatori artistici, (collezionisti, studiosi, imprenditori, galleristi) uno schema di riferimento ed una metodologia per confrontarsi efficacemente con il mercato, valorizzare l’offerta, riscontrare e soddisfare la domanda d’arte.] G RAZIOLI E., Arte e pubblicità, Milano, Bruno Mondatori 2001. ISBN: 8842497061. [Parte essenziale e caratterizzante del nuovo paesaggio urbano prima, segno stesso della modernità poi, la pubblicità ha incarnato la strategia commerciale del visivo fino a diventare uno dei cardini della società e della cultura di massa, per aspirare infine a essere uno dei luoghi privilegiati della creatività postmoderna. L'arte, da parte sua, dapprima astratta respinge la pubblicità, per poi assumerla e cambiarla in una sorta di simbiosi che arriva a far dubitare di poterla distinguere sia nelle strategie formali e visive che in quelle mercantili e comunicazionali. Teorie ed esempi specifici ricostruiscono il 24 dibattito sui rapporti arte-pubblicità in un'epoca trasformata che ancora cerca la propria definizione.]. H EINICH N., La sociologia dell’arte, Bologna, il Mulino 2004. ISBN: 8815097341. [Il volume offre un'ampia panoramica degli studi sui rapporti tra arte e contesto sociale per quanto riguarda la letteratura, la musica e le arti figurative, senza tralasciare lo spettacolo e le arti applicate. Grande spazio è riservato, oltre che ai contributi di sociologi in senso stretto, anche agli studiosi di storia sociale. Un contributo alla sociologia della cultura, un'escursione nel territorio dei "cultural studies" che illumina la dimensione sociale dell'esperienza artistica.]. IMAGE L A B (a cura di), Comunicazione e immagine. Il brand Piero Guidi, Napoli, Liguori 2007. ISBN: 8820735050. [Questo testo intende ripercorrere le modalità intraprese da Piero Guidi nel valorizzare il proprio marchio con esiti talvolta positivi e talvolta meno proficui, ma sempre nella direzione di una progettualità che non trascura i legami dell’azienda con il proprio territorio e che non dimentica di abbinare la passione per la moda ad una sensibilità particolare per il mondo dell’arte.]. K RIS E., KURZ O., La leggenda dell'artista, Torinio, Bollati Boringhieri 2004. ISBN: 8833911274. [In un libro che avrebbe fatto la delizia di Teofrasto, tanto ricca è la documentazione aneddotica che la sostanzia, Kris e Kurz si mettono sulle tracce dei caratteri genetici e determinativi della figura dell'artista, non solo nella civiltà occidentale, trovando nelle varie epoche e paesi consonanze sorprendenti. Campo d'indagine e banco di prova dell'analisi è appunto la tradizione aneddotica, che per l'Occidente risale almeno a Duride di Samo, discepolo di Teofrasto, e scende fino alle grandi raccolte biografiche settecentesche. Una tradizione che - mostrano gli autori - si svolge intorno ad alcuni poli fondamentali, ove si tendono a mettere in luce ben determinati aspetti della vita e della personalità dell'artista: umile origine, intervento di un caso fortunato, autodidattismo nativo, estro incontenibile. L'artista è anzitutto un 25 "enfant prodige" baciato dalla sorte, estraneo ma innalzato dal basso al sommo della piramide sociale. E la sua è la vita bizzarra, trasgressiva di un bizzoso: che sceglie a volte la miseria, e a volte è adulato dai potenti; dipinge assorto nelle città assediate e s'immerge in zuffe coi rivali, in beffe al pubblico; è geloso delle sue opere e per un nulla le distrugge; lavora con foga incredibile, come Tintoretto, o si adagia nella contemplazione, come Leonardo. Insomma, la vita di un personaggio da leggenda che, nella varietà e imprevedibilità delle sue reazioni, racchiude e cristallizza il mistero di quella particolarissima forma di magia che è la creazione d'immagini.]. L IPOVETSKY G., Il tempo del lusso, Palermo, Sellerio 2007. ISBN: 8839822543. [Gilles Lipovetsky in questo interessante saggio dà una visione ampia e insieme critica del fenomeno del lusso, sostanzialmente lasciando aperta la dicotomia tra lusso eterno e lusso emozionale — come ama chiamarlo — […]. L’autorevolezza dell’autore consente di lanciare, sul mercato italiano, una proposta intelligente e, in qualche modo, provocatrice, auspicando che le due anime del business della moda e del lusso possano, almeno una volta, fermarsi, guardarsi intorno e dentro, dialogare e riprendere il cammino magari un po’ meno vittime o schiave del mercato e della vanità.]. LOMBARDI C., La ballerina immaginaria. Una donna nella letteratura e sulla scena nell'età dell'industrialismo 1832-1908, Napoli, Liguori 2007. ISBN: 8820740524. [La ballerina immaginaria è uno dei miti artistici ed erotici della cultura industrialista, del costume e delle sue arti. La ballerina entra nella letteratura e nell'arte dell'Ottocento, nel teatro di danza e nelle storie che racconta.]. L UGLI A., PINNA G., VERCELLONI V., Tre idee di museo, Milano, Jaca Book 2005. ISBN: 8816406917. [Ogni museo è unico e irripetibile, deve tendere ad una propria organizzazione, a propri sistemi di raccolta e di gestione scientifica delle collezioni. In questo volume sono riuniti tre brevi saggi, di tre autori che guardano al museo da tre punti di vista diversi e da aree culturali 26 differenti ma che interpretano la museologia come la scienza che non si limita a sovrintendere alla creazione, all'organizzazione e alla gestione dei musei, ma che discute sulle teorie della comunicazione museale, del ruolo sociale e culturale e della valenza politica di queste istituzioni.]. M ALIZIA P., Tracce di società. Sull'azione sociale contemporanea: sull'azione sociale contemporanea, Milano, Franco Angeli 2005. ISBN 8846463854. [Forme della contemporaneità, tracce dell’agire sociale fra struttura ed azione nel quadro della “società dell’incertezza”: questo in estrema sintesi il tema conduttore del volume. I principali temi affrontati sono l’ “identità colletiva”, i “problemi sociali” come l’agire interculturale ed azioni situate costituenti momenti specifici di interesse sciologico e sociale… Un capitolo della parte seconda del volume è dedicato alla sociologia dell’arte: “Arte e società. Temi di sociologia dell’arte e della musica”.] MARANI PIETRO C., PAVONI R., Musei. Trasformazioni di un'istituzione dall'età moderna al contemporaneo, Venezia, Marsilio 2006. ISBN: 8831790145. [Il testo traccia l'evoluzione del museo dalla metà del Settecento a oggi. Dal ruolo del museologo, al cambiamento della definizione di museo, il concetto di pubblica utilità, la specificità dei musei americani e di quelli italiani, come esempi di due diverse concezioni e strategie, fino alle differenti opzioni odierne che spaziano dalla spettacolarità allo stretto rapporto del museo con la comunità locale, dalla concezione del museo come strumento di marketing territoriale alla conferma del suo ruolo "sacrale". Una serie di schede illustra sinteticamente casi esemplari di musei, differenti per tipologie e identità, al fine di fornire strumenti di lavoro e approfondimento.]. MARRONI A., L' enigma dell'impuro. La sfida dell'estetico nella società, nella sessualità e nell'arte, Roma, Carocci 2007. ISBN: 8843043463. [L'autore si propone di enucleare l'incombenza dell'impuro negli eccessi dell'estetica e nelle dinamiche sociali, nelle pratiche inconsuete dell'arte e della sessualità, mettendo alla prova una "curiosa" immaginazione filosofica 27 nel dare forma - come suggeriva Francesco Bacone - a possibili matrimoni e divorzi illegali fra concetti tra loro apparentemente molto distanti. L'impuro è pensato dentro la cornice concettuale dell'enigma, cioè della sospensione di ogni verità stabile e immutabile. L'impuro e l'enigma, a loro volta, sarebbero incomprensibili senza la forza dell'estetico, senza la sfida lanciata dal sentire eccessivo ed estremo, contro ogni forma di conciliazione. Questo studio è un contributo all'interpretazione di quei fenomeni sociali e culturali che la tradizione occidentale ha spesso collocato ai margini della riflessione filosofica.]. M ARRONI A., Maître à sentir. Melchiorre Delfico e il problema del bello, Chieti, Noubs 2002. ISBN: 8887468168. M ARRONI A., (a cura di), P. Klossowski, Simulacri letterari. Il puro e l’impuro della parola, Milano, Mimesis 2004. ISBN 8884832772. [Tra il 1945 e il 1950 Klossowski svolge un’intensa attività di recensore e di critico, pubblicando lavori su Rilke, Jouve, Blanchot, Parain, Batalille, Gide, Kafka, Barbey d’Aurevilly. Il problema della scrittura sembra ossessionarlo e questo argomento lo provoca particolarmente quando è in relazione al problema della colpa e del peccato, del puro e dell’impuro. Cos’è la parola pura e la parola impura? Un silenzio puro esigerà necessariamente una parola impura; mentre un silenzio impuro solleciterà una parola carica di puro silenzio, divenuto però impuro e falso. La parola impura si fa carico di tutte quelle impulsionalità del corpo che invece un linguaggio puro vorrebbe sopprimere. Rilke, posseduto da potenze che lo condizionano durante la redazione delle sue elegie, Kafk, alle prese con le sue lotte spirituali, Jouve, affascinato dal potere salvifico del peccato, Parain teorico di un linguaggio che redime proiettandoci oltre la morte: sono questi i temi che Klossowski affronta in questi quattro magistrali saggi.]. MARRONI A., (a cura di), Pierre Klossowski La moneta vivente, Milano, Mimesis 2008. ISBN: 8884836649. [Considerato il maestro dell’erotismo 28 del Novecento, il filosofo-scrittore francese con il saggio qui pubblicato, intende esplorare l’origine della mercificazione del corpo. Secondo Klossowski il corpo può essere sottratto alla convenzionale logica procreativa unicamente se accede a una trasgressiva economia commerciale che si realizza nella perversione erotica. Solo la “moneta vivente” riesce a inaugurare un differente rapporto di scambio nel quale l’erotismo, a partire dall’esperienza di Sade, diventa un enigma pulsionale e fantasmatico che introduce al sentire eccessivo ed estremo. Per tale motivo la “moneta vivente” è anche una “moneta estetica”.]. M AZZI M. C., In viaggio con le muse. Spazi e modelli del museo, Firenze, EDIFIR 2005. ISBN: 8879702351. [Un percorso che si offre di accompagnare il lettore attraverso il dedalo (spaziale e temporale) che si viene a creare tra l'oggetto d'arte ed il suo "contenitore-scrigno", il museo appunto, luogo di diletto, intrattenimento e ricreazione dell'animo. Il testo si compone di due parti: una prima, d'introduzione, offre un profilo di tipo storico culturale della nascita di alcune tra le più note collezioni museali del mondo, attraverso settanta schede monografiche corredate da una serie di dati tecnici; una seconda parte, di taglio normativo, prende in esame le problematiche di conservazione.]. M INUCCIANI V., Il museo fuori dal museo. Il territorio e la comunicazione museale, Milano, Lybra Immagine 2005. ISBN: 8882230732. [Il fenomeno museale oggi ha confini molto labili nei confronti di altre manifestazioni di divulgazione culturale; è sfaccettato e contraddittorio; sempre più raramente può permettersi di rimanere chiuso in se stesso, in senso fisico ma anche e soprattutto in senso concettuale. Questo libro vuole fornire un piccolo contributo da questo particolare punto di vista, proponendo interpretazioni anche molto diverse di questo uscire del museo da se stesso. Sotto questa espressione, dunque, trovano spazio fenomeni quali l'ecomuseo e il museo diffuso, il centro visita e il museo naturalistico di ultima generazione; ma anche considerazioni sulla vera missione del museo, nuove prospettive aperte dalla tenologia sulla comunicazione museale.]. 29 M ONACI S., Il futuro nel museo. Come i nuovi media cambiano l'esperienza del pubblico, Milano, Guerini e Associati 2005. ISBN: 8883356861. [Come saranno i musei del futuro? Ma, soprattutto, come cambiano in rapporto ai nuovi media e alle trasformazioni che essi determinano nelle istituzioni dedicate alla conservazione e alla tutela del patrimonio culturale? Vedere, toccare, interagire con le opere è oggi possibile sia nel museo, grazie alle mediazioni delle opere realizzate attraverso applicazioni interattive, sia da lontano attraverso le connessioni Internet ai musei on line. Un nuovo pubblico, virtuale, ha la possibilità di fruire in modo nuovo delle opere d'arte. Cattedrali dell'età dell'informazione o snodi di incontro per i flussi del turismo globale, i musei si preparano a soddisfare un nuovo pubblico e nuovi bisogni, in cui si intrecciano cultura, comunicazione e intrattenimento.]. MORIN E., Lo spirito del tempo, Milano, Bruno Mondatori 2001. ISBN: 8842497061. [Parte essenziale e caratterizzante del nuovo paesaggio urbano prima, segno stesso della modernità poi, la pubblicità ha incarnato la strategia commerciale del visivo fino a diventare uno dei cardini della società e della cultura di massa, per aspirare infine a essere uno dei luoghi privilegiati della creatività postmoderna. L'arte, da parte sua, dapprima astratta respinge la pubblicità, per poi assumerla e cambiarla in una sorta di simbiosi che arriva a far dubitare di poterla distinguere sia nelle strategie formali e visive che in quelle mercantili e comunicazionali. Teorie ed esempi specifici ricostruiscono il dibattito sui rapporti arte-pubblicità in un'epoca trasformata che ancora cerca la propria definizione.]. PALTRINIERI R., Consumi e globalizzazione, Roma, Carocci 2004. ISBN: 88430300571. [Che cosa significa oggi vivere in una società globale permeata dalla cultura del consumo? Siamo noi che usiamo gli oggetti o ne veniamo inconsciamente usati? Questi e altri ancora sono solo alcuni dei quesiti - esaminati nel corso del libro - che pongono l'urgenza di formulare nuove chiavi di lettura utili a comprendere il ruolo dei consumi nella società contemporanea.]. 30 P ATELLA G., Estetica culturale. Oltre il multiculturalismo, Roma, Meltemi 2005. ISBN: 8883534352. [Come intendere l'estetica nell'età del multiculturalismo? L'estetica accademica è pronta a rispondere alle sfide del nostro tempo? Quali conseguenze ha sull'estetica l'incontro con le problematiche legate agli studi culturali? Queste sono le domande principali cui questo libro cerca di rispondere. Facendo interagire la riflessione estetica con la prospettiva degli studi culturali si riesce così a pensare le categorie estetiche in termini di pratiche culturali, dando vita a una teoria dei beni simbolici, o una scienza degli artefatti culturali, aperta verso tutte le forme della cultura, della società e del sentire contemporanei.]. P ATELLA G., Giambattista Vico tra Barocco e Postmoderno, Roma, Meltemi 2005. ISBN: 8884833981. [Della cultura barocca, tutt'altro che buia e polverosa, Vico parla in modo insospettato alla sensibilità contemporanea, contribuendo a delineare i tratti di una nuova pratica culturale, basata sul potenziamento delle facoltà connettive come l'immaginazione, la memoria, l'ingegno, e di una nuova visione del sapere fondata sull'apporto paritetico delle diverse facoltà e discipline umane. È così - sostiene l'autore che il pensiero barocco di Vico entra curiosamente in relazione con i nostri tempi postmoderni, gettando su di essi nuova luce e ricevendone contemporaneamente nuova attualità.]. P ATELLA G., Bellezza, arte, vita. L'estetica mediterranea di George Santayana, Roma, Mimesis 2001. ISBN: 8884830141. [Il libro si propone di rileggere il pensiero estetico del filosofo ibero-americano, di presentarlo compiutamente per la prima volta al lettore italiano, seguendolo da vicino nelle sue fasi più importanti, di interrogarlo senza preconcetti ed avanzare alcune personali ipotesi interpretative, che possono inoltre fornire degli spunti di riflessione per l’attuale interrogazione estetico-filosofica. Vengono così approfonditi i capisaldi della meditazione di Santayana sulla bellezza, sull’arte e più in generale sulla dimensione del sentire, che un ruolo 31 preponderante occupa all’interno del suo pensiero. L’intento che muove il libro non è certo quello di annunciare il ritorno di un inattuale, quanto piuttosto di far emergere uno sguardo nuovo verso quell’antico sentire mediterraneo cui l’estetica di Santayana fornisce un notevole contributo, facendoci scoprire un’esperienza più ampia del sentire e una visione più articolata della ragione e della vita.]. P ERNIOLA M., I situazionisti. Il movimento che ha profetizzato la «Società dello spettacolo», Roma, Castelvecchi 2005. ISBN: 8876150684. [Questo libro ripercorre la storia e il pensiero dei Situazionisti, cioè del movimento a cui si rifanno tutti gli anarchici, i manipolatori e i sabotatori del sistema dei media.]. P ERNIOLA M., L' arte e la sua ombra, Torino, Einaudi 2000. ISBN: 8806147374. [L'arte contemporanea può ancora essere "grande"? Molti ne dubitano: il mondo dell'arte sembra infatti dominato da interessi mercantili che riducono l'arte alla produzione e alla promozione di opere da sfruttare economicamente. In questo documentato volume, che costituisce un utile strumento di aggiornamento sulla problematica attuale dell'arte, Mario Perniola discute con competenza e familiarità le tendenze artistiche (posthuman, realismo psicotico, arte estrema) e i movimenti culturali (postmoderno, cyberpunk) più recenti e più provocatori.]. PERNIOLA M., Contro la comunicazione, Torino, Einaudi 2004. ISBN: 8806168207. [Si tratta di un pamphlet contro la comunicazione massmediatica e i suoi effetti deleteri nella cultura, nella politica e nell'arte. Essa sembra trasformare l'inconcludenza e la confusione da fattori di debolezza in prove di forza; inoltre, nel suo rivolgersi direttamente al pubblico, saltando tutte le mediazioni essa ha un'apparenza democratica, ma è in realtà una forzatura che omologa ogni differenza. Il volume si interroga sulle origini, sui dispositivi e sulla dinamica della comunicazione di massa, individuando un'alternativa a questo tipo di modello comunicativo in un'economia dei beni 32 simbolici che, pur restando vicina ai bisogni, non sia vittima del guadagno immediato e del successo ad ogni costo.]. P ERNIOLA M., Il sex appeal dell'inorganico, Torino, Einaudi 2004. ISBN: 8806169963. [Musica rock e architettura decostruttiva, fantascienza e realtà virtuale, droga e look, cyberpunk, metaletteratura, performances sportive e teatrali fanno parte di una stessa cultura, la cui chiave di accesso è costituita dall'esperienza dell'essere umano come una cosa che sente propria. Tutti questi aspetti annunciano il passaggio da una sessualità organica, orgiastica, fondata sulla differenza dei sessi, guidata dal desiderio e dal piacere, ad una sessualità neutra, inorganica, artificiale, espressa da una eccitazione astratta, sempre disponibile e priva di riguardo nei confronti della bellezza, dell'età e delle forme. Un'analisi di questo nuovo tipo di sentire sessuale nelle sue affinità e diversità rispetto alle perversioni.]. P ERNIOLA M.. Del sentire, Torino, Einaudi 2002. ISBN: 8806162543. [Alla fine del Novecento si è affermato un nuovo tipo di potere: la sensologia. Essa impone un universo affettivo impersonale, nel quale tutto si dà come già sentito. Attraverso una rapida esposizione delle idee di alcuni grandi pensatori vengono prese in esame varie forme di affettività: dalla passione, che fonda la sfera privata della soggettività, al trasporto, che lancia la persona in un'abbagliante mondanità; dal sentimento, che purifica l'individuo introducendolo in climi rarefatti e sublimi, alla sapienza poetica, che lo immerge in sensazioni corpose e primitive. Nessuno di questi modi di sentire è tuttavia in grado di porsi come alternativo al mondo sensologico contemporaneo.]. P ERNIOLA M., Del sentire cattolico, Bologna, il Mulino 2001. ISBN: 8815082050. [In questo libro l'autore si rifà a una tradizione del pensiero cattolico, poco appariscente ma costante, che privilegia l'esperienza sull'osservanza, l'attenzione nei confronti dell'affettività e della sensibilità, per trovare una dimensione religiosa che risulti meno incompatibile con il mondo attuale, con meno ortodossia e più ecumenismo. Giova forse ripartire dal tardo Cinquecento, da un clima culturale che per certi versi ricorda quello attuale 33 quanto a incredulità verso la trascendenza, tramonto dei valori, espressioni nichiliste, da due pensatori come Guicciardini e Ignazio di Loyola che, pur essendo ignoti l'un l'altro, ebbero intuizioni spesso molto affini.]. PERNIOLA M., La società dei simulacri, Milano, Mimesis 2009. ISBN: 8884837979. (in pubblicazione). P OLI F., CORGNATI M., Dizionario dell'arte del Novecento. Movimenti, artisti, opere, tecniche e luoghi, Milano, Bruno Mondadori 2008. ISBN: 8861591663. [Questo dizionario sull'arte contemporanea offre un'informazione storico-critica, sintetica ma esaustiva, sui principali movimenti e personalità artistiche dall'Impressionismo alle tendenze più recenti. Un'analisi dell'arte a livello internazionale, ma con una particolare attenzione alla situazione italiana. Ogni voce è collegata alle altre attraverso un sistema di rimandi tematici e comprende una bibliografia specifica. Sono state scelte, inoltre, 29 opere tra le più significative del Novecento che vengono riprodotte a colori con una lettura storico-critica. Nel volume sono quindi inserite 12 voci di grande ampiezza che si riferiscono ai principali movimenti (Impressionismo, Cubismo, Realismo...).]. P OLI F., Il sistema dell'arte contemporanea. Produzione artistica, mercato, musei, Roma-Bari, Laterza 2007. ISBN: 8842081973. [Nascita e sviluppi del mercato dell'arte contemporanea internazionale. Il prodotto artistico. Le strutture di vendita. Gallerie, fiere, case d'asta. La domanda. I collezionisti. I musei d'arte contemporanea. Le grandi manifestazioni espositive critici d'arte. Riviste, cataloghi e editoria d'arte. Gli artisti. Una trattazione al tempo stesso chiara e sistematica del rapporto esistente fra valore estetico e valore economico, in una società dove anche la produzione artistica tende a essere sempre più condizionata dal mercato e dalla moda.]. RELLA F., MATI S., Nietzsche: arte e verità. Una introduzione, Milano, Mimesis 2008. ISBN 8884835534. [Una presentazione complessiva 34 del pensiero di Nietzsche articolata in modo completamente nuovo: scavalcando ogni dimensione manualistica. I temi dell’arte e del suo rapporto con la verità, dell’enigmaticità dell’apparenza, le grandi idee di eterno ritorno e di oltreuomo (intese come vie di fuga dal nichilismo europeo), e infine la riproposizione del modello tragico di conoscenza vengono discussi a angolati attraverso un dialogo aperto e progressivo, che si propone di fornire ai lettori alcune inedite possibilità di orientamento all’interno del labirinto nitzchiano.]. R UNCIMAN W.G., L'animale sociale, Bologna, il Mulino 2004. ISBN: 8815102003. ["L'animale sociale" è una vivace difesa della sociologia che vuol far cambiare idea "a quanti pensano che i sociologi siano un cenacolo di sedicenti arbitri dell'ordine sociale esistente, senza essere né abbastanza intelligenti per dirsi filosofi, né abbastanza eruditi per dirsi storici". E' con queste parole che Runciman apre la propria trattazione, animato dalla convinzione che per la ricerca sociologica la nostra sia un'epoca molto stimolante, grazie ai tanti progressi realizzati in demografia, linguistica, economia, antropologia biologica, genetica, psicologia cognitiva e dello sviluppo. Ormai abbandonate le semplificazioni dogmatiche del marxismo, del darwinismo sociale, del comportamentismo e dello strutturalismo, rapidamente tramontata la meteora del postmodernismo, si delinea finalmente un nuovo paradigma - qui illustrato e discusso - nell'ambito del quale diventa possibile per la sociologia formulare e verificare ipotesi storiche e comparative in linea con standard scientifici condivisi da tutte le discipline che ambiscono a spiegare perché gli esseri umani "sono come sono e fanno quello che fanno".]. R USSO G., I teatri della cultura. Percorsi esperienziali e pratiche di consumo, Milano, Franco Angeli 2005. ISBN:8846466112. [Il libro individua nel teatro una possibile lente per decifrare l'acceso mosaico della produzione culturale contemporanea, nell'ipotesi che esso sia uno degli elementi propulsori delle spinte innovatrici e creative dell'attuale industria culturale. Nel panorama del capitalismo culturale, caratterizzato dal singolare intreccio di economia e cultura che "da grandi fabbriche, si trasformano in un immenso 35 palcoscenico", il rileggere le dinamiche di produzione e consumo dell'oggetto culturale-teatro, permette di evidenziare come i principali aspetti della produzione culturale siano rinvenibili in alcune parole chiave: spettacolo, intrattenimento, consumo e, soprattutto, experience.]. S ÁNCHEZ C., Arte ed eros nel mondo classico, Torino, Bollati Boringhieri 2006. ISBN: 8833917207. [Nel mondo classico il pensiero religioso, i costumi sociali, la disparità tra i ruoli maschili e femminili, l'incontro-scontro tra uomini e donne, diedero vita a una particolare arte erotica, il cui studio può aiutare a comprendere la complessa natura di queste società. Questo non è quindi un saggio sulla sessualità nel mondo greco e romano, ma una percorso nell'immaginario visivo dell'erotismo classico, in cui i testi vengono trattati come illustrazioni allo scopo di capire, spiegare, e soprattutto far parlare le immagini. Offrire, ad esempio, al pubblico il corpo nudo degli atleti (quello delle donne sarebbe arrivato più tardi) fu un avvenimento sorprendente e dalle conseguenze enormi. Fornì infatti ai greci un'identità culturale che contribuì al loro periodo di splendore. In un universo in cui l'omosessualità e la schiavitù erano fortemente presenti, Roma impose una morale sessuale del tutto originale, in cui non mancò un tocco di senso dell'humour. Carmen Sànchez si serve di terrecotte, bassorilievi, sculture, vasi e altri reperti archeologici custoditi nei musei per mostrare come fosse la vita quotidiana del tempo e le relazioni tra greci e romani.]. SCHUBERT K., Museo. Storia di un'idea. Dalla Rivoluzione francese a oggi, Milano, Il Saggiatore 2004. ISBN: 8842811637. [Pur facendo riferimento ai momenti salienti dell'istituzione dei musei, l'autore si propone di delineare una breve storia del "concetto" di museo. Nella prima parte analizza l'idea di museo dalla Rivoluzione francese alla realizzazione del Centre Pompidou, spazio espositivo che ha determinato una svolta radicale nella concezione e nel significato dell'istituzione museale. Nella seconda approfondisce il tema attraverso gli avvenimenti internazionali degli ultimi vent'anni. Il museo non è un'oasi di pace lontana dalla politica, al contrario: 36 un'analisi delle condizioni e della gestione dei musei rivela chiaramente i grandi cambiamenti culturali e sociali della vita di un paese.]. SCIOLLA L., Sociologia dei processi culturali, Bologna, il Mulino 2007. ISBN: 8815118387. [La crescita dell’interesse per i fenomeni culturali riguarda ormai tutte le scienze sociali. L’antropologia si occupa sempre più spesso delle società complesse, avvicinandosi così alla sociologia, mentre prosperano discipline come l’economia della cultura e la psicologia culturale, per non parlare dei “cultural studies”, che hanno conosciuto una grande espansione. Come sempre, fenomeni così impetuosi avvengono disordinatamente. Ciò rende particolarmente apprezzabile questa limpida introduzione, proposta in una nuova edizione che ne valorizza l’efficacia didattica.]. S TRASSOLDO R., (a cura di), Muse demotiche. Ricerche di sociologia dell’arte, Udine, Forum Edizioni 2002. ISBN: 8884200725. STRASSOLDO R.,. (a cura di), Muse neotecniche. Ricerche di sociologia dell’arte, vol. 2, Udine, Forum Edizioni 2002. ISBN:88842008537. S TRASSOLDO R., (a cura di), Muse Polifile, Ricerche di sociologia dell'arte, vol. 3, Udine, Edizioni Forum 2005. ISBN: 8884202973. [Il volume mira ad approfondire le potenzialità dell'approccio all'arte tramite specifiche ricerche, tra cui spiccano, in particolare, alcuni studi sul rapporto tra arte e natura.]. T ODOROV T., La letteratura fantastica, Milano, Garzanti 2000. ISBN 881166978-2. [Apparso in Francia nel 1970, questo studio sul fantastico è ormai divenuto uno strumento di lavoro e un punto di riferimento indispensabile per studenti e studiosi. Partendo dalla classificazione proposta da Northrop Frye in Anatomia della critica, Todorov adotta la categoria del fantastico come 37 strumento di indagine di un genere letterario fiorente nell'Ottocento, la cui funzione sociale è stata assunta nel Novecento dalla psicoanalisi. Il fantastico, dice Todorov, non è altro che la scelta che il lettore compie fra la spiegazione naturale e quella sovrannaturale di un fatto insolito. Prendendo in esame i testi esemplari del fantastico – l’Aurélia di Gérard de Nerval, le Mille e una notte, Il crollo della casa degli Usher di Poe, il Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki, le opere di Gauthier, di Lewis, di Hoffmann e di diversi autori del genere poliziesco e del feuilleton – Todorov propone una vasta gamma di sottoclassificazioni del fantastico e al loro interno distingue i «temi dell'io» dai «temi del tu», recuperando in modo dialettico i luoghi emblematici affrontati dalla narrativa fantastica. Il mondo del doppio, della metamorfosi, della follia, ciò che un secolo positivista come l’Ottocento ha rimosso, si sono tradotti per noi nell’inquietante scoperta freudiana della sessualità, della nevrosi, della psicosi e della morte.]. T ODOROV T., Elogio del quotidiano. Saggio sulla pittura olandese del Seicento, Sant’Oreste, Apeiron 2000. ISBN: 8885978231. [La bellezza può risiedere anche nel gesto più umile. Quando Steen e Ter Borch, De Hooch e Vermeer, Rembrandt e Hals ci aiutano a scoprire la bellezza delle cose nelle cose, non si comportano affatto come alchimisti intenti a trasformare in oro non importa quale porzione di fango. Questi artisti hanno compreso, tuttavia, che una donna che attraversa il cortile o una madre che spella una patata possono essere belle quanto le divinità dell'Olimpo, e ci invitano a condividere tale convinzione: ci insegnano a vedere meglio il mondo, non a cullarci in dolci illusioni; non inventano la bellezza, ma la scoprono (e permettono anche a noi di scoprirla). Minacciati oggi dalle nuove forme di degradazione della vita quotidiana, siamo tentati, nell'osservare le loro opere, di ritrovarvi il senso e la bellezza dei nostri gesti più elementari.]. TODOROV T., Elogio dell'individuo. Saggio sulla pittura fiamminga del Rinascimento, Sant’Oreste, Apeiron 2001. ISBN: 8885978347. [In un dato momento della storia della pittura europea, gli individui si introducono nell'immagine: non gli essere umani in generale, né le personificazioni di questa 38 o quest'altra categoria morale o sociale, bensì persone particolari, dotate di un nome e di una biografia (che noi talvolta ignoriamo nei giorni nostri); in altre parole, sorge allora il genere del ritratto. Non vediamo più in questi dipinti personaggi riconducibili a meri schemi, intenti ad agire come dei segni, ma al contrario esseri ordinari, che potremo ancora incontrare tutti i giorni uscendo di casa. Questa rivoluzione si è prodotta all'inizio del XV secolo, in modo esemplare nel Nord Europa, nelle contrade allora appartenenti alla Francia o, più esattamente, a uno dei suoi domini è il ducato di Borgogna – che acquista, in questo periodo, una notevole autonomia. Siccome la maggior parte dei pittori coinvolti in questo movimento provenivano da una stessa regione – le Fiandre – siamo soliti affermare che le loro opere appartengono all'"arte fiamminga". In questi dipinti vediamo raffigurate le prime persone che ci assomigliano, benché i volti dei nostri contemporanei dimostrino raramente il grado di concentrazione e di intensa interiorità che contrassegna questi nostri remoti antenati.]. T ODOROV T., Noi e l'altro. Interviste. Roma, Datanews 2007. ISBN: 8879813447. [Todorov affronta temi di grande rilievo con un taglio dissacrante. La guerra, la democrazia, la paura dell’altro, i totalitarismi, l’Europa, la morale, la scienza sono oggetto della sua riflessione. Dalle sue analisi controcorrente esce una visione del mondo con al centro l’uomo e la sua ragione. In questo binomio uomo e ragione risiede la possibilità di una convivenza più alta ed anche di una democrazia nuova. Una risposta coraggiosa alla fine delle ideologie, divenuta vera e propria fine delle idee con il ritorno invadente del potere delle religioni che minacciano di distruggere lo Stato laico e di cancellare l’Illuminismo.]. TODOROV T., Avanguardie artistiche e dittature totalitarie, Firenze, Le Monnier 2007. ISBN: 8800206468. [Le avanguardie artistiche, sviluppatesi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, avevano come principio cardine il concetto di arte 'fattuale' secondo cui la realtà circostante è la materia prima a disposizione dell'artista per creare l'opera totale. I teorici di fascismo, nazismo e comunismo, applicando lo stesso principio alla realtà sociale, hanno considerato l'arte uno degli strumenti per modellare stati e popoli 39 nuovi. Avanguardie e dittature totalitarie risultano quindi accomunate da un'ambizione impossibile: il monopolio di un processo creativo totalizzante e la cancellazione di tutte le norme preesistenti.]. TODOROV T., Lo spirito dell'Illuminismo, Milano, Garzanti 2007. ISBN: 8811600669. Quale può essere il fondamento intellettuale e morale della nostra società, dopo la morte di Dio e il crollo delle utopie? La nostra identità di uomini moderni si è formata nei decenni che hanno preceduto la rivoluzione francese, grazie a un movimento che ha toccato la filosofia e la politica, le scienze e le arti, il romanzo e l'autobiografia. E proprio da questa straordinaria esperienza, suggerisce Lo spirito dell'illuminismo, che dobbiamo ripartire per orientarci dopo le grandi tragedie del XIX e XX secolo, senza precipitare nell'irrazionalismo identitario e fondamentalista Da grande storico della cultura. Tzvetan Todorov identifica i cinque termini chiave dell'illuminismo: autonomia, laicità, verità, umanità e universalità, a partire dai quali ricostruisce il progetto del secolo dei lumi. Attraverso il continuo confronto tra passato e presente. Todorov cerca in quell'atteggiamento gli elementi che possono esserci utili oggi, in un'epoca che ci pone nuove sfide. E, in un'esposizione sintetica e brillante, che si muove abilmente tra riflessione filosofica e attualità, sottolinea i legami profondi tra l'illuminismo e l'eredità europea.]. T OTA A. L., Sociologie dell'arte. Dal museo tradizionale all'arte multimediale, Roma, Carocci 2002. ISBN: 8843022989. [Vi sono mostre che non si riescono ad allestire senza mobilitare la diplomazia internazionale ed altre che scatenano conflitti laceranti con le minoranze etniche che vogliono rappresentare. Vi sono monumenti che commemorano guerre da dimenticare e quadri che una donna non vorrebbe possedere. Sociologie dell'arte traccia un percorso attraverso le tensioni sociali e politiche, le discriminazioni e le dinamiche conflittuali che investono l'arte nella contemporaneità e mostra allo stesso tempo che cosa significhi fare ricerca sociologica in ambito artistico, quali ne siano gli strumenti, i metodi e le specificità rispetto ad altre discipline. Nella postmodernità l'arte diviene "fabbrica di senso", laboratorio della società civile, luogo della memoria attraverso cui definire socialmente le identità di 40 genere, le appartenenze etniche e di classe sociale. Dal punto di vista sociologico, l'arte non è mera collezione di oggetti, ma un insieme di atti di consumo che arricchiscono l'opera di molteplici e talora imprevisti significati. Se da una parte è la società a costruire l'arte, dall'altra anche l'arte a sua volta costruisce la società: attraverso i pezzi di memoria individuale e collettiva che riproduce, come attraverso le ritrascrizioni del passato che contribuisce a legittimare. I testi artistici diventano così materiali da costruzione, pezzi di materia simbolica con cui si producono i significati.]. TRANSFORINI M.A., Nel segno delle artiste. Donne, professioni d'arte e modernità, Bologna, il Mulino 2007. ISBN: 8815116093. [Nel 1989 per le strade di New York apparvero grandi manifesti raffiguranti l'odalisca nuda di Ingres con una maschera di gorilla inferocito sul capo. La maschera era la firma delle "Guerrilla Girls", un gruppo di artiste anonime, e i manifesti interpellavano i passanti in questi termini: "Le donne devono essere nude per entrare al Metropolitan Museum? Meno del 5% degli artisti nella sezione di arte moderna sono donne, ma l'85% dei nudi sono femminili". Le gesta delle "Guerrilla Girls", ribadite alla Biennale di Venezia del 2005, sono la punta mediatica di una lunga stagione di conflitti e denunce sul silenzio e l'invisibilità delle donne nelle arti. Alla tradizionale domanda sulla scarsità delle grandi artiste una storica dell'arte ha risposto ricordando l'analoga carenza di grandi pianisti jazz lituani o di grandi tennisti esquimesi. Fuor di provocazione, si tratta di capire se e quanto le asimmetrie di genere contribuiscono a definire ciò che è arte oppure non lo è, chi merita di essere ricordato oppure dimenticato. Dispiegando un'ampia quanto inesplorata documentazione, questo volume pionieristico si incarica anche di sconfessare il mito della creatività minore e accessoria delle donne.]. V ERCELLONE F., BERTINETTO A., GARELLI G., Lineamenti di storia dell'estetica. La filosofia dell'arte da Kant al XXI secolo, Bologna, il Mulino 2008. ISBN: 8815125566. [Il volume ricostruisce la vicenda storica dell'estetica moderna a partire dalla sua origine come "filosofia 41 dell'arte", dal pensiero tardosettecentesco fino ai più recenti sviluppi in ambito analitico e continentale. Grazie al costante confronto che vi viene stabilito fra l'estetica e le altre scienze (umane e naturali), gli autori si propongono anche di ripensare le questioni cruciali della disciplina: la determinazione dell'oggetto estetico, la definizione del bello al di là dei confini dell'arte, il rapporto tra percezione e rappresentazione artistica e così via. Si tratta dunque di uno strumento di studio rivolto non soltanto agli studenti dei corsi di laurea che prevedono l'insegnamento dell'estetica, ma anche a chiunque voglia confrontarsi con i diversi modi in cui la modernità ha pensato in termini filosofici il fenomeno dell'arte.]. VETTESE A., Ma questo è un quadro? Il valore dell'arte contemporanea, Roma, Carocci 2005. ISBN: 8843035495. ["Ma questa è arte?", ci si chiede di fronte a quella contemporanea, nell'epoca in cui registra il suo massimo grado di attenzione: record di prezzi alle aste, mostre sempre più numerose, costruzione di musei-cattedrali. Siamo in un nuovo rinascimento o in presenza di una stanca accademia della provocazione? Se nella nostra cultura il concetto di "arte" è indissolubilmente legato a quello di "valore", chi lo determina e con quali criteri? L'autrice fornisce spunti di riflessione su questi temi, tracciando una visione dell'arte contemporanea quale manifestazione del pensiero e del fare coerente al tempo di cui è espressione, rivelatrice profonda dei mutamenti sociali, politici, tecnologici, culturali e spirituali.]. VIRILIO P., L'orizzonte negativo. Saggio di dromoscopia, Genova, Costa & Nolan 2000. ISBN: 8874370164. [Un grande sociologo e politologo, che non dimentica di essere stato pittore e urbanista, affronta con vent'anni di anticipo quelli che sono diventati oggi non solo concetti comuni, ma realtà del mondo contemporaneo: la fine del concetto classico di città, la sua "desertificazione", la scomparsa dei legami sociali che costituivano la società civile.]. 42 V IRILIO P., L'arte dell'accecamento, Milano, Raffaello Cortina 2007. ISBN: 8860300991. [Un saggio sull'accecamento, estetico e politico, nell'"illuminismo" della nostra contemporaneità caratterizzata dalla sovraesposizione massmediatica, dove il sensibile è diventato il fotosensibile e l'oggettività una teleobiettività. È questa l'ultima provocazione di Paul Virilio, dopo le riflessioni sul simulacro, sulla velocificazione del tempo, sulla dematerializzazione dello spazio pubblico, sull'ordinarietà dell'incidente e della catastrofe nella perenne condizione collettiva di "panico freddo" subentrata alle tensioni della "guerra fredda". Nella società della globalizzazione, in cui la visione dell'osservatore si trasferisce agli innumerevoli canali video che illuminano il suo abitare, in una fatale distrazione dal mondo circostante, dalla percezione in situ e in visu, "l'arte di vedere" diventa infatti la prima vittima. E l'arte contemporanea, essa stessa mediatica e audiovisiva, non è più, come sosteneva Paul Klee, ciò che rende maggiormente visibile, bensì l'arte di un accecamento. Paul Virilio, tra gli autori più originali nel panorama filosofico contemporaneo, è noto principalmente per i suoi studi sullo sviluppo della tecnologia in relazione al potere, all'urbanistica, all'arte.]. WACKERNAGEL M., Il mondo degli artisti nel Rinascimento fiorentino. Commitenti, botteghe e mercato dell’arte, Roma, Carocci 2001. ISBN: 88430192502. [Testo fondamentale per penetrare i rapporti tra artisti e la società in cui vissero. Dai committenti al funzionamento delle botteghe, dalla percezione pubblica dell’arte all’analisi dei fatti economici relitivi alla produzione artistica.] Z ANKER P., Augusto e il potere delle immagini, Torino, Bollati Boringhieri 2006. ISBN: 8833916871. [Intrecciando storia, archeologia, filologia e analisi delle opere d’arte e letterarie, Zanker ricostruisce qui il progetto dell’imperatore Augusto con un geniale uso propagandistico di immagini e simboli, di restituire un’identità politica e morale ai romani, dopo la crisi dell’età tardo repubblicana. Egli mostra "come un mutamento del sistema politico possa condurre allo sviluppo di un nuovo linguaggio visivo, che riflette 43 e nello stesso tempo condiziona in modo essenziale l’evoluzione della mentalità"; e come il successo di questo programma di rinnovamento augusteo e il frutto di perfetto sistema di propaganda: "Le immagini dei poeti e degli artisti parlano di un mondo felice, in cui un grande sovrano governa in pace un impero universale. E come dimostra non da ultimo la pubblicità, che continua a utilizzarle, alcune di queste immagini conservano ancora intatto il proprio potere di suggestione".]. Z ANKER P., La maschera di Socrate. L'immagine dell'intellettuale nell'arte antica, Torino, Einaudi 2009. ISBN 8806197231. [Cittadino esemplare o eroe dell'intelletto, rappresentante della tradizione o guida in mezzo alle nuove inquietudini spirituali: i modi in cui si presenta l'intellettuale antico sono caratterizzati da una varietà di volti e sfaccettature che trovano esatta corrispondenza nella molteplicità dei ruoli che di volta in volta egli è chiamato a svolgere.In un percorso che parte dall'Atene di età classica per approdare alle grandi trasformazioni occorse nella tarda antichità, Paul Zanker interroga le effigi di Omero e di Menandro, di Cicerone e di Marco Aurelio (ma anche di Carneade o di Cristo), trattandole a tutti gli effetti alla stregua di fonti storiche: non, quindi, come riproduzioni «fotografiche» atte a soddisfare la curiosità di vedere quale fosse la fisionomia dei grandi personaggi del passato, ma come visualizzazioni di valori e di ideali diffusi, testimonianze dell'evolversi del concetto di «cultura» a seconda delle epoche e dei contesti sociali.]. ZOCCHI A. M., Oltre la sociologia dell'arte. La famiglia e la scultura di Henry Moore e Cordelia von den Steinen, Firenze, Polistampa 2003. ISBN: 8883046536. ["Cè chi non solo ha rappresentato la famiglia con la scultura, ma ne ha fatto un tema centrale della propria produzione. È il caso, ad esempio, del compianto Henry Moore, uno dei maggiori esponenti della scultura contemporanea, e della giovane, meno nota, Cordelia von den Steinen che nelle sue pregevoli sculture offre un'immagine della famiglia realistica e, nello stesso tempo, pacificata e pacificante. Una famiglia decisamente incentrata sulla figura femminile...".].