Salva come PDF - La Gazzella della Sera

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Conoscere il virus dell’HIV e
l’AIDS
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La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è una malattia recente,
scoperta per la prima volta nel 1981. Essa è divenuta una malattia diffusa in tutto
il mondo, con più di 50 milioni di persone infette da HIV e con
approssimativamente 20 milioni di persone che muoiono di AIDS.
Le manifestazioni cliniche dell’AIDS derivano principalmente da uno scorretto
funzionamento del sistema immunitario. In assenza di una normale difesa
immunitaria, i pazienti affetti da AIDS sono sensibili a infezioni opportunistiche da
parte di numerosi agenti (virus, batteri, funghi e protozoi), agenti contro cui un
organismo sano sarebbe in grado invece di resistere. Le persone affette da AIDS
soffrono anche di un’alta frequenza di alcuni tipi di cancro, in particolare linfoma
e il sarcoma di Kaposi, anche se le infezioni opportunistiche sono responsabili
della maggior parte dei decessi.
L’AIDS è causata da un retrovirus (il virus dell’immunodeficienza umana o
HIV) che fu scoperto dal gruppo di ricercatori di Robert Gallo e Luc Montagner
nel 1983. L’HIV infetta principalmente uno specifico tipo di linfocita (il linfocita
T4) che è richiesto per la normale risposta immunitaria.
Al contrario di molti altri retrovirus, come il virus del sarcoma di Rous, l’HIV non
trasforma le cellule infette in cellule cancerogene. Invece l’HIV uccide le cellule
in cui si replica, portando alla riduzione della popolazione di linfociti T4 e ad una
deficienza del sistema immunitario degli individui infetti.
Quest’ultima porta a sua volta ad infezioni opportunistiche e alla formazione di
tumori che rappresentano le manifestazioni cliniche dell’AIDS.
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Al giorno d’oggi, il solo modo di prevenire l’AIDS è di evitare l’infezione da HIV.
L’HIV è un virus fragile che perde infettività al di fuori del corpo, così che esso
non può essere trasmesso dal contatto casuale con una persona infetta.
Tale virus può essere trasmesso in 3 modi: attraverso rapporti sessuali non
protetti, attraverso sangue ed emoderivati contaminati, e da madre a figlio
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durante la gravidanza o l’allattamento al seno.
Dopo l’isolamento dell’HIV, furono sviluppati screening per assicurare la
sicurezza dei fattori di coagulazione e delle scorte di sangue usati per le
trasfusioni.
La prevenzione da infezioni da HIV da altre vie, correntemente si basa anche nel
minimizzare il rischio personale di infezioni attuando pratiche sessuali sicure ed
evitando sorgenti di sangue contaminato, come siringhe usate per l’iniezione
endovenosa di droga.
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Oltreché modificare il comportamento individuale per ridurre i rischi di infezione,
l’identificazione dell’HIV come causa dell’AIDS apre delle possibilità per la
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prevenzione e la cura.
Un vaccino per prevenire l’infezione è oggi in fase di studio, sebbene diverse
caratteristiche della biologia del virus creino notevoli difficoltà nel
raggiungimento di tale obiettivo.
Alternativamente, farmaci che inibiscono la replicazione del virus potrebbero
costituire efficaci terapie per individui infetti da HIV.
Tali farmaci agiscono sia come inibitori della trascrittasi inversa sia della proteasi
dell’HIV, enzima richiesto per il processamento delle proteine virali.
La combinazione di questi farmaci prolungano oggi la vita dei pazienti affetti da
AIDS, sebbene ulteriori studi siano necessari per sviluppare farmaci che non
siano solo più efficaci ma anche meno costosi e più pratici per l’uso nei paesi in
via di sviluppo.
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