A APPROFONDIMENTO Il diagramma di Streckeisen N el tempo sono state avanzate dai petrografi numerose classificazioni delle rocce magmatiche, basate principalmente sulle caratteristiche mineralogiche o chimiche, sulle condizioni di giacitura geologica (rocce intrusive, effusive, ipoabissali) e sui caratteri strutturali. Poiché gli aspetti da analizzare sono numerosi, non esiste un’unica proposta di classificazione in grado di accontentare contemporaneamente tutte le esigenze. Un sistema riconosciuto a livello internazionale è la classificazione di Streckeisen, proposta nel 1973 dall’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche (IUGS). Albert Streckeisen, il petrografo svizzero da cui il diagramma prende il nome, fu fondatore e direttore della sottocommissione sulla «Sistematica delle rocce ignee» della IUGS. La classificazione avviene valutando la presenza percentuale di alcuni minerali fondamentali e quindi si adatta particolarmente alle rocce magmatiche intrusive con cristalli ben visibili a occhio nudo. Può comunque essere estesa anche alle rocce ipoabissali ed effusive, che presentano tessitura porfirica, microcristallina o vetrosa, quando è possibile passare dall’analisi chimica a quella mineralogica della roccia, Q Diagramma di Streckeisen. Ogni vertice corrisponde al 100% del minerale considerato; il lato opposto al vertice corrisponde allo 0% del minerale. FIGURA 1 100% di quarzo 60% di quarzo 20% di quarzo A P 0% di quarzo F Alfonso Bosellini - Le a cura di Gino Bianchi, Anna Ravazzi e Annarosa Baglioni immaginata come se fosse interamente cristallizzata. L’utilizzo di diagrammi di facile lettura (diagrammi di Streckeisen) agevola il riconoscimento delle rocce. La classificazione di Streckeisen si basa sul contenuto di quattro raggruppamenti di minerali di colore chiaro (felsici): Q = quarzo (o eventuali altre fasi SiO2 ); A = alcalifeldspati (ortoclasio, pertite, A = microclino, sanidino, ecc.); P = plagioclasi (albite, anortite); F = feldspatoidi o foidi (nefelina, sodalite, A = leucite, ecc.). Non sono invece significativi i minerali scuri (mafici) e, quando questi sono presenti in percentuale superiore al 90% (peridotite, pirossenite), questa classificazione non è neppure utilizzabile. Il diagramma di Streckeisen, o QAPF, è costituito da due triangoli equilateri uniti lungo il lato A-P (alcalifeldspati – plagioclasi) che è in comune, mentre quarzo (Q) e feldspatoidi (F) sono disposti ai due vertici opposti. Ogni vertice del diagramma rappresenta il 100% di un certo minerale, mentre il lato opposto al vertice rappresenta lo 0% dello stesso minerale. Ad esempio il vertice Q rappresenta il 100% di quarzo, mentre il lato A-P ne rappresenta lo 0% (figura 1). I due triangoli vanno considerati disgiuntamente, perché nessuna roccia può contenere contemporaneamente i quattro minerali sialici, essendo l’associazione Q-F (quarzo – feldspatoidi) impossibile. Infatti, se al momento del consolidamento di un magma in presenza di feldspati vi è un eccesso di SiO2 , si formerà l’associazione A+Q (triangolo superiore), mentre se vi è un difetto di SiO2 , si formerà l’associazione A+F (triangolo inferiore). Lungo il lato A-P mancano sia il quarzo sia i feldspatoidi, perché al momento del consolidamento del magma era presente SiO2 sufficiente a saturare tutti i feldspatoidi, formando feldspati, ma non sufficiente a far cristallizzare anche il quarzo. scienze della Terra - I materiali della Terra solida • Italo Bovolenta editore - 2012 1 Esiste un diagramma di classificazione per le rocce intrusive e uno per le rocce effusive; ciascuno di essi è suddiviso, in base alle percentuali relative dei minerali costituenti, in quindici campi, ognuno dei quali corrisponde a un tipo litologico (figura 2). Per l’impiego dei diagrammi occorre considerare che le percentuali dei minerali chiari, poiché i minerali mafici non sono presi in esame, si calcolano come se Q + A + P oppure A + P + F corrispondessero al 100%. Q 70 alig niti sie iti tef iti e 80 plagiofoyaiti 20 30 ba 70 essexiti P 10 ral riti 90 aiti san alc ti alis ti lati alc ti chi A ien ti ioli alir alc hiti rac tra P 10 bri gabioriti d 90 20 bri gab riti nzo dio mo onzo m alit 30 i alit ti alc 40 ton graniti foy i 30 50 iori alti i basesitic and 10 20 quarzo feldspati alcalini plagioclasio feldspatoidi 60 nod iti olit 70 tefriti fonolitiche = = = = 80 10 fon fonoliti tefritiche 40 gra dac 70 20 90 80 60 30 alti i bas itic latiandes lati A ti 90 aci 80 70 50 40 riod rioliti Q A P F 80 30 50 60 70 20 Q+A+P = 100% 60 50 M < 90% quarzo feldspati alcalini plagioclasio feldspatoidi niti 40 = = = = nzo 30 Q+A+P = 100% Q A P F 80 Rocce intrusive 90 mo 20 10 iti M < 90% Rocce effusive 90 ran 10 Q the A APPROFONDIMENTO 40 60 50 50 F+A+P = 100% 60 40 nefeliniti o leucititi 30 40 60 50 50 F+A+P = 100% 70 80 20 90 10 foiditi 30 70 80 20 90 10 F FIGURA 2 60 40 F Diagrammi classificativi delle rocce magmatiche effusive e intrusive. Alfonso Bosellini - Le scienze della Terra - Dagli oceani perduti alle catene montuose • © Italo Bovolenta editore - 2013 2 A APPROFONDIMENTO Per identificare una roccia la cui composizione sia nota si procede come segue. Supponiamo ad esempio che si tratti di una roccia plutonica composta dal 25% di quarzo (Q), dal 20% di alcalifeldspati (A) e dal 55% di plagioclasi (P). Si traccia sul diagramma una linea orizzontale parallela al lato A-P, in corrispondenza al valore della percentuale del quarzo (figura 3 A). A Q Si traccia poi una linea parallela al lato Q-P, in corrispondenza al valore della percentuale di alcalifeldspati (figura 3 B). Infine si traccia una linea parallela al lato Q-A, in corrispondenza al valore della percentuale di plagioclasi (figura 3 C). L’intersezione dei tre segmenti individua un determinato campo del diagramma, permettendo così l’identificazione della roccia (figura D). Q B 20% 20% tonaliti tonaliti graniti P A monzodioriti plagiofoyaiti monzogabbri alcaligraniti granodioriti alcalisieniti 25% monzoniti dioriti gabbri sieniti graniti alcaligraniti granodioriti alcalisieniti 25% monzoniti foyaiti tonaliti graniti alcaligraniti granodioriti alcalisieniti A Q C sieniti monzoniti dioriti gabbri P A monzodioriti plagiofoyaiti monzogabbri foyaiti essexiti theraliti sieniti foyaiti essexiti theraliti foiditi foiditi F F F (B), il valore degli alcalifeldspati si rappresenta con una linea parallela al lato Q-P (o eventualmente al lato F-P). 2. Q D Calcolo della composizione dei minerali sialici Q = 25% A = 20% P = 55% Fassenti 20% tonaliti graniti La roccia è una GRANODIORITE. alcaligraniti granodioriti alcalisieniti monzoniti A (C), il valore dei plagioclasi si esprime con una linea parallela al lato Q-A (oppure al lato F-A). (D), identificazione di una roccia magmatica intrusiva attraverso la composizione mineralogica quantitativa. P monzodioriti plagiofoyaiti monzogabbri essexiti theraliti 1. Tessitura granulare > roccia intrusiva dioriti gabbri 55% foiditi FIGURA 3 (A), il valore percentuale in quarzo (oppure in feldspatoidi, se nella composizione ci fossero i feldspatoidi al posto del quarzo) si raffigura sul diagramma con una linea orizzontale parallela al lato A-P. 25% sieniti 55% 25% dioriti gabbri P monzodioriti plagiofoyaiti monzogabbri foyaiti essexiti theraliti foiditi F Alfonso Bosellini - Le scienze della Terra - Dagli oceani perduti alle catene montuose • © Italo Bovolenta editore - 2013 3