obiettivo sicurezza - La Protezione Civile Italiana

ESTERO
Cristiana Vittorini
POLONIA:
Quello della Polonia
è un sistema
di sicurezza civile
basato su livelli
organizzativi locali
e nazionali.
Ce ne parlano
Pawel Kepka
e Tomasz Zweglinski
Pawel Kepka e Tomasz Zweglinski,
ingegneri, provengono dall’Accademia nazionale di difesa a
Varsavia e si sono specializzati in
gestione dell’emergenza alla
facoltà di ingegneria civile nella
scuola centrale dei servizi
antincendi dove lavorano.
Kepka coordina l’istituto di gestione
delle crisi ed è docente universitario
in sistemi di gestione delle crisi,
sistemi e strutture di soccorso e
analisi delle situazioni di crisi.
Zweglinski è il capo della sezione
della cooperazione internazionale
sicurezza
a più livelli
L’articolo V della Costituzione polacca recita: “La Repubblica di Polonia
salvaguarda l’indipendenza e l’inviolabilità del territorio, assicura la libertà
e i diritti umani, così come la sicurezza dei cittadini, salvaguarda il
patrimonio nazionale e assicura la protezione dell’ambiente secondo
il principio dello sviluppo sostenibile...”. E’ quindi lo Stato che deve
assicurare la protezione dei suoi cittadini dai differenti tipi di minacce
e rispondere al più importante bisogno degli esseri umani: la sicurezza.
L’attuale situazione nella Repubblica polacca mette in luce che i disastri
naturali e causati dall’uomo, oltre all’incertezza e al rischio che possono
determinare, potrebbero causare problemi ancor maggiori. Perciò, la
questione della protezione, che diventa così strategica, è strettamente
connessa con un ampio ventaglio di minacce, non solo militari, che
possono svilupparsi in più direzioni e spesso sono difficilmente
determinabili. La strategia della protezione civile intesa in senso ampio
è stata progettata dalla pubblica amministrazione in questo modo:
il presidente della Repubblica della Polonia controlla il rispetto
della Costituzione, salvaguarda l’indipendenza e la sicurezza dello
stato, così come l’inviolabilità e l’indivisibilità del suo territorio;
il Gabinetto assicura la sicurezza interna dello stato e l’ordine
pubblico;
i vari ministri, a seconda delle loro competenze, gestiscono sezioni
dell’amministrazione del governo o eseguono gli incarichi stabiliti dal
Primo Ministro.
In particolare, i compiti che hanno attinenza con la tutela della sicurezza
e dell’ordine pubblico, la difesa civile, la protezione antincendi, il
contenimento degli esiti delle catastrofi naturali e gli eventi di questo
genere appar tengono alle competenze del ministero degli Affari
Interni e della Responsabilità dell’Amministrazione (documento sulle
branche dell’amministrazione del governo. “Journal of Law” 1999.82.928
e successive modifiche). Inoltre, la riforma dell’amministrazione del
governo del 1999 ha introdotto il decentramento della Repubblica
di Polonia. Questo, a sua volta, ha por tato il decentramento dei
mandati di governo e delle funzioni di gestione dello Stato. L’attuale
sistema è basato principalmente sulla collaborazione tra le autorità
locali e il governo nazionale.
Perciò, le amministrazioni comunali e distrettuali devono soppor tare
gli oneri maggiori nel campo della protezione della popolazione
secondo le quattro fasi della gestione delle crisi (la fase di prevenzione,
di preparazione, di risposta e di attenuazione della crisi). Questo
spiega perché funzioni come la pianificazione, l’organizzazione, il
controllo, il suppor to alle operazioni di soccorso, la gestione del
35
obiettivo sicurezza
SUPERVISORI & MANAGEMENT
STAFF
CENTRI DI GESTIONE
DELLE CRISI
SERVIZI DI EMERGENZA ISPETTORATI AGENZIE E FORZE
PUNTI DI COMANDO
E DI COORDINAMENTO
DEI SERVIZI DI EMERGENZA
ISPETTORATI AGENZIE E FORZE
SERVIZI DI EMERGENZA ISPETTORATI
AGENZIE E FORZE
CHE RISPONDONO ALLA MINACCIA
Comitato del Consiglio
dei Ministri
per la gestione delle crisi
EVENTO CRITICO
NAZIONALE
UE
NATO
ONU
LIVELLO PROVINCIALE
(16 PROVINCE)
LIVELLO CENTRALE
Ministero dell’Interno
e dell’Amministrazione
CAPO
DELLA PROTEZIONE CIVILE
Squadre per le crisi
e le emergenze
del Ministero dell’Interno
Centro
Governativo
per la gestione
delle crisi
Ufficio per la gestione delle crisi e la Protezione Civile
PRESIDENTE
DELLA PROVINCIA
Squadra per le crisi
e le emergenze
della provincia
Centro
per la gestione
delle crisi
Dipartimento per la gestione delle crisi, la protezione civile e la difesa
PRESIDENTE DEL DISTRETTO
Squadra per la gestione
delle crisi del distretto
Crises
Management
Center
Dipartimento per la gestione delle crisi, la protezione civile e la difesa
(o sezione)
Centro operativo di Stato dell’esercito
Centro nazionale per il coordinamento
e la protezione civile del Centro nazionale
dei servizi antincendi di Stato
Centro nazionale di polizia per la gestione
delle crisi
Centro provinciale operativo dell’esercito
Centro per il coordinamento del soccorso
del Centro provinciale
del servizio antincendi statale
Centro provinciale di polizia
per la gestione delle crisi
Centro provinciale del servizio ambulanze
Centro provinciale del servizio
antincendi di Stato
Centro provinciale di polizia
Sevizio di ambulanze
Diffusione dei servizi tecnici
(gas, elettricità, etc.)
EVENTO
CRITICO
DEL DISTRETTO
EVENTO
CRITICO
PROVINCIALE
unità antincendi e di soccorso
del servizio antincendi di Stato
stazioni antincendi e di soccorso
del servizio di volontari
unità di polizia
stazioni di ambulanze
servizi (elettricità, gas, etc.)
ospedali
unità distrettuale
dell’esercito polacco
ospedali
ONG
organizzazioni umanitarie
altri servizi ispettorati e agenzia
EMERGENZA
ESTERO
LIVELLO DISTRETTUALE
(360 DISTRETTI)
ASSISTENZA
INTERNAZIONALE:
a più livelli
PRIMO MINISTRO
Polonia: sicurezza
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obiettivo sicurezza
AUTORITA’ GOVERNATIVE (LIVELLO CENTRALE E PROVINCIALE)
AUTORITA’ AUTONOME (LIVELLO DISTRETTUALE)
ESTERO
Polonia: sicurezza
a più livelli
Dal 2002
operano le squadre
per le crisi
e le emergenze
super visione amministrativa
decisioni operative
e consultazioni
se necessario prendono parte
al processo decisionale
del centro governativo per
la gestione delle crisi
risposta a minacce quotidiane (incendi, incidenti,
soccorso medico etc.)
risposta ad una crisi (se le
conseguenze della crisi
riguardano solo un distretto)
risposta ad una crisi (se le
conseguenze della crisi
riguardano più di un distretto
all’interno di una provincia)
risposta ad una crisi (se le
conseguenze della crisi
riguardano più di una provincia)
Autore del diagramma:
Tomasz Zweglinski
Protezione civile e servizio antincendi
e di soccorso in Polonia
personale operativo, le finanze e il controllo fanno capo al ver tice
del comune o del distretto. Gli altri livelli dell’amministrazione, quelli più
alti, (provinciali e a livello centrale) saranno principalmente concentrati
sul coordinamento generale e sul suppor to operativo, così come
sulle attività di prevenzione per evitare le potenziali catastrofi naturali
o tecniche, sugli attacchi terroristici e la gestione delle loro conseguenze.
Il riferimento normativo basilare per la strategia di prevenzione e
protezione dai danni delle catastrofi naturali è la legge sul disastro
naturale, in vigore dal 18 aprile 2002 (“Journal of Law” 2002 numero 62
ar ticolo 558, numero 74 ar ticolo 676). Elemento fondamentale della
legge è la costituzione di squadre per le crisi e le emergenze e la
definizione delle loro attività ai vari livelli dell’amministrazione. La
legge stabilisce che le squadre per le crisi e le emergenze devono:
monitorare le catastrofi naturali, prevedendone lo sviluppo,
eseguire le procedure d’emergenza e i programmi per lo stato di
calamità naturale (o prodotta dall’uomo),
predisporre e aggiornare i piani d’emergenza,
pianificare il suppor to alle autorità dei livelli inferiori,
predisporre le condizioni per permettere il coordinamento degli
aiuti umanitari,
attuare una politica informativa connessa alle calamità naturali (o
prodotte dall’uomo).
Le squadre per le crisi e le emergenze cooperano con molte
altre istituzioni con diverse competenze. Solo con la loro collaborazione può essere attuata un’adeguata azione di protezione civile.
Ecco alcune delle istituzioni coinvolte nella protezione civile:
il ser vizio antincendi di Stato e altre unità antincendi (volontari e
ser vizio privato di vigili del fuoco per le industrie),
la polizia,
il ser vizio di soccorso medico di Stato,
i repar ti delle forze armate,
l’istituto di meteorologia e gestione idrica (IMGW),
il comitato generale per la gestione idrica regionale (RZGW),
il comitato per la rete idrica e la gestione degli impianti
(WZMiUW),
l’ispettorato sanitario centrale, stazioni sanitarie ed epidemiologiche
provinciali (SANEPID),
il ser vizio di eliambulanza.
Ci sono anche altri uffici di stato, agenzie, ispettorati, unità di difesa
e altre forze e ser vizi competenti in questi settori, come anche le
organizzazioni non governative (NGO).
Le operazioni per la prevenzione o per il soccorso dai danni provocati, in
caso di calamità naturale o causata dall’intervento umano sono gestite da:
il sindaco, se lo stato di calamità naturale è stato dichiarato all’interno del comune;
il presidente del distretto, se lo stato di calamità è stato dichiarato
in un’area più vasta del comune, ma all’interno del distretto;
il presidente della provincia, se lo stato di calamità è stato dichiarato
in un’area più vasta del distretto, ma all’interno della provincia,
il ministro degli Interni e dell’amministrazione, se lo stato di calamità
è stato dichiarato in un’area più vasta della provincia.
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obiettivo sicurezza
ESTERO
Polonia: sicurezza
a più livelli
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obiettivo sicurezza
Organizzazione del sistema nazionale
antincendi e di soccorso in Polonia
▼
Dopo la dichiarazione di stato di calamità naturale, se è necessario,
i direttori delle squadre per le crisi e le emergenze sono anche
autorizzati a limitare le liber tà civili nelle aree colpite dalla calamità.
In realtà non si può prevedere di evitare gli incidenti nella loro globalità:
non si può garantire la sicurezza al 10 0%, se non in teoria. La sicurezza
dipende dalle zone circostanti e dall’ambiente naturale della comunità
locale. In ogni par ticolare comunità esiste un par ticolare livello di
rischio. Il rischio è onnipresente e inevitabile, poiché esiste in natura e
nel mondo civile. Per questo le autorità dei governi locali devono
stabilire quale sia la soglia del livello di rischio che possa essere
considerata accettabile nella loro zona di riferimento.
Garantire sicurezza implica l’adozione di numerose e diverse procedure
affinché possa essere assicurata in tutte le zone dello Stato. Perciò
la sicurezza è il risultato delle attività di diverse istituzioni, ser vizi,
organizzazioni così come della par tecipazione dei cittadini.
Pur troppo in Polonia il ser vizio antincendi, la polizia e il ser vizio
sanitario operano autonomamente, il chè significa che ad esempio ci
sono diversi sistemi radio. Questo contribuisce, da un lato, ad una
precisa distinzione dei compiti e delle competenze, mentre dall’altro
causa talvolta disagi nella cooperazione che, di fatto, riducono l’efficacia
della risposta. Lo Stato ha le potenzialità per amministrare una vasta
operazione di soccorso; tuttavia il metodo di lavoro di questi servizi
si basa sulla risposta all’evento. Questa situazione è dovuta all’inadeguatezza legislativa che esclude questioni essenziali come:
un modello di cooperazione di mezzi e forze per le quattro fasi
di gestione delle crisi nel caso di diverse minacce,
la precisa definizione della por tata di leggi e mandati governativi,
compiti e competenze delle autorità locali e centrali, istituzioni e
organizzazioni afferenti alla sicurezza civile,
le quattro fasi di gestione delle crisi,
i metodi di preparazione e prevenzione.
In Polonia c’è un sistema per la sicurezza civile a garanzia della
salvaguardia della vita umana. Si tratta del sistema nazionale antincendi e di soccorso, in cui il servizio antincendi di Stato rappresenta
l’istituzione chiave con i seguenti compiti:
riconoscimento dei rischi di incendi e di altre minacce locali,
organizzazione e realizzazione delle operazioni di soccorso durante
gli incendi, le calamità naturali e l’estinzione delle minacce locali,
formazione di risorse umane per il servizio antincendi di Stato e altre
unità di soccorso antincendi così come per la protezione di par ti di
popolazione,
super visione del rispetto della normativa antincendi,
sviluppo del lavoro di ricerca nel campo della protezione incendi
e della protezione della popolazione.
Al momento il sistema può contare su:
508 unità professionali antincendio e di soccorso appar tenenti
al ser vizio antincendi di Stato;
5 centri di formazione nel campo dell’antincendi e soccorso:
- la scuola centrale per i ser vizi antincendi – università antincendi e
di protezione civile (4 o 5 anni di studio),
- 3 istituti antincendi (2 anni di studio),
Se necessario un tale numero
di vigili del fuoco sono a
disposizione del livello di
comando più alto. Questi
gruppi di vigili del fuoco
possono operare nell’intera
area del particolare livello
amministrativo. Durante il
ser vizio quotidiano operano
nei distretti agli ordini di
un comandante distrettuale.
Autore del diagramma:
Tomasz Zweglinski
5 istituzioni formative
per il servizio antincendi
e il soccorso
(studenti e cadetti)
COMANDANTE PROVINCIALE DEL SERVIZIO ANTINCENDI DI STATO
stazioni per il servizio antincendi
e di soccorso dei volontari
(vigili del fuoco volontari)
unità antincendi e di soccorso del servizio antincendi
di stato (vigili del fuoco professionisti)
20%
▼
100%
▼
unità
equipaggiamento equipaggiamento
di base
tecnico di base di formazione
dei vigili
per eventi
del fuoco
alluvionali
▼
Le altre istituzioni,
organizzazioni, servizi,
agenzie e ispettorati,
esperti inclusi
nel sistema nazionale
antincendi
e di soccorso
▼
COMANDANTE DISTRETTUALE DEL SERVIZIO ANTINCENDI DI STATO
unità antincendi
e di soccorso del servizio antincendi
di stato (vigili del fuoco professionisti)
stazioni per il servizio antincendi e di soccorso dei volontari
(vigili del fuoco volontari)
3261 stazioni
508 unità
▼
100%
18000 stazioni circa
15%
100%
▼
15%
restanti stazioni dei volontari
ESTERO
Le altre istituzioni,
organizzazioni, servizi,
agenzie e ispettorati,
esperti inclusi
nel sistema nazionale
antincendi
e di soccorso
▼
LIVELLO PROVINCIALE
(16 PROVINCE)
Centro scientifico e di ricerca
per la protezione antincendi
▼
Museo nazionale
dei servizi antincendi
▼
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obiettivo sicurezza
LIVELLO DISTRETTUALE
(360 DISTRETTI)
ORGANIZZAZIONI
CHE NON SONO INCLUSE
NEL SISTEMA NAZIONALE ANTINCENDI
E DI SOCCORSO
Le altre istituzioni,
organizzazioni, servizi,
agenzie e ispettorati,
esperti inclusi
nel sistema nazionale
antincendi
e di soccorso
a più livelli
LIVELLO CENTRALE
ALTO COMANDANTE DEL SERVIZIO ANTINCENDI DI STATO
Polonia: sicurezza
IL SISTEMA NAZIONALE ANTINCENDI E DI SOCCORSO
ESTERO
Polonia: sicurezza
a più livelli
Un sistema
per la sicurezza
civile, ma serve
maggiore
cooperazione
- il centro di studi per i sottoufficiali (1 anno di studio);
3261 stazioni di soccorso e volontari;
4 corpi antincendi industriali;
2 unità di soccorso industriali;
295 esperti in varie specializzazioni (chimica, costruzioni, idrologia etc.).
Sulla base di accordi separati il sistema è coadiuvato da:
servizio volontario di soccorso montano (il nostro soccorso alpino)
GOPR,
ser vizio volontario di soccorso acquatico WOPR,
ser vizio volontario di soccorso Tatra* TOPR,
aeroclub polacco,
ZHP (scout polacchi),
7 ospedali,
polizia,
guardia di frontiera,
ispettorato nazionale della protezione ambientale,
agenzia nazionale dell’energia atomica,
stazione centrale del soccorso mine.
Lo scopo principale di questo sistema è di combattere gli incendi,
di gestire catastrofi naturali e garantire il soccorso tecnico per la
salvaguardia della vita umana (per esempio negli incendi stradali o
l’estrazione dalle macerie in casi di crolli di edifici), il soccorso chimico,
ecologico, medico e acquatico. Il sistema è ben organizzato nell’ambito
di ciascuna competenza.
Tuttavia, per creare un sistema completo e universale c’è bisogno di
incrementare i suoi compiti operativi, ad esempio inserendo anche
le azioni di contrasto alle minacce di attacchi terroristici biologici
e alle azioni militari. Questo potrebbe essere facilmente raggiunto
con una maggiore cooperazione tre le autorità pubbliche, i ser vizi
congiunti, i corpi di difesa e gli ispettorati, le organizzazioni non
governative, i corpi comuni e i mass media nelle fasi di prevenzione,
di preparazione, di risposta e di attenuazione della crisi. La compartecipazione in un tale sistema di istituzioni por terebbe a:
un consolidamento di questi ser vizi;
l’uniformità nel coordinamento degli incarichi;
procedure comuni (nella leadership di pianificazione e operativa);
il perfezionamento del legame e lo scambio di informazioni tra i
ser vizi e le agenzie;
effettuare esercitazioni e simulazioni congiunte;
la compatibilità dell’equipaggiamento;
il suppor to delle azioni militari.
Al momento, si sta lavorando per lo sviluppo di tutti gli aspetti della
sicurezza civile, in modo che la pianificazione civile in Polonia possa
ottenere molti dei risultati descritti.
(*N.d.T: squadre di soccorso operanti sui monti Tatra)
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obiettivo sicurezza