Capitolo 5 Applicazioni lineari Marco Robutti Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia Tutorato di geometria e algebra lineare Anno accademico 2014-2015 Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Sistema lineare) Un’applicazione L : V −→ W è lineare se soddisfa le seguenti proprietà: 1) L (0V ) = 0W ; 2) L (v1 + v2 ) = L (v1 ) + L (v2 ) 3) L (αv) = αL (v) ∀v1 , v2 ∈ V ; ∀v ∈ V , ∀α ∈ R; Un applicazione in cui lo spazio di partenza e arrivo sono uguali, cioè L : V −→ V , è detta operatore lineare o endomorfismo. Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Forma matriciale di un’applicazione lineare) Data l’applicazione lineare L : V −→ W , dim (V ) = n, dim (W ) = m, scegliamo due basi BV = {v1 , . . . , vn } per V e BW = {w1 , . . . , wn } per W . Allora, posti: v ∈ V, X = [v]BV , Y = [L (v)]BW , v ∈ V, abbiamo che l’applicazione lineare in forma matriciale è data da: AX = Y , A ∈ MR (m, n) A = [L (v1 )]BW | · · · | [L (vn )]BW Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Nucleo) E’ il sottospazio definito nel modo seguente: ker (L) = {v ∈ V | L (v) = 0W } ker (L) = {X ∈ Rn | AX = 0m } ’in forma astratta ’in forma matriciale dim (ker (L)) = n − rg (A) , ker (L) ⊂ V “Le equazioni cartesiane di ker (L) sono le righe linearmente indipendenti della matrice A.” Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Immagine) E’ l’insieme definito nel modo seguente: Im (L) = {w ∈ W | ∃v ∈ V : L (v) = w} Im (L) = {Y ∈ Rm | ∃X ∈ Rn : AX = Y } dim (Im (L)) = rg (A) , ’in forma astratta ’in forma matriciale Im (L) ⊂ W “Le colonne linearmente indipendenti di A formano una base per Im (L).” Marco Robutti Capitolo 5 Teorema (Teorema delle dimensioni) Data l’applicazione lineare L : V −→ W , si ha che: dim (V ) = dim (ker (L)) + dim (Im (L)) Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Iniettività) Un’applicazione lineare L : V −→ W è iniettiva se: ∀v1 , v2 ∈ V , v1 6= v2 =⇒ L (v1 ) 6= L (v2 ) ker (L) = 0V ⇐⇒ dim (ker (L)) = 0 ’in teoria ’in pratica ”L’immagine di una base di V è una base per Im (L).” Se L : V −→ W è iniettiva si ha inoltre che: dim (V ) ≤ dim (W ) Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Suriettività) Un’applicazione lineare L : V −→ W è suriettiva se: ∀w ∈ W ∃v ∈ V : L (v) = w ’in teoria Im (L) = W ⇐⇒ dim (Im (L)) = dim (W ) Se L : V −→ W è suriettiva si ha inoltre che: dim (W ) ≤ dim (V ) Marco Robutti Capitolo 5 ’in pratica Definizione (Biettività e isomorfismo) Un’applicazione lineare L : V −→ W è biettiva se è iniettiva e suriettiva. Un’applicazione lineare L : V −→ W è detta essere un isomorfismo se è biettiva. Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Matrici equivalenti) Siano A, B ∈ MR (k, n); la matrice B è detta equivalente ad A se esistono una matrice M ∈ GL (k, R) ed una matrice N ∈ GL (n, R) tali che: B = M −1 AN Condizione necessaria e sufficiente (C.N.S) affinché due matrici siano equivalenti è che: rg (A) = rg (B) C.N.S “Due matrici sono equivalenti se e solo se rappresentano la stessa applicazione lineare in basi diverse.” Marco Robutti Capitolo 5 Definizione (Matrici simili) Siano A, B ∈ MR (n); le due matrici sono dette essere simili se esiste una matrice N ∈ GL (n, R) tale che: B = N −1 AN Le proprietà invarianti per similitudine che sono però solo condizioni necessarie ma non sufficienti (C.N.N.S) sono: 1) rg (A) = rg (B); 2) |A| = |B|; 3) tr (A) = tr (B); Marco Robutti Capitolo 5