Scuola di Scienze mediche e Farmaceutiche www.microbiologia.unige.it Polyomavirus Prof. Oliviero E. Varnier 2013 Sezione di Microbiologia – Dipartimento di Scienze Chirurgiche R Diagnostiche Integrate (DISC) La storia • Negli anni '30, Richard E. Shope isolò particelle virali da animali affetti da tumore. • Inoculando queste particelle nel coniglio domestico ottenne lo sviluppo di un tumore uguale a quello di partenza • Lo Shope papillomavirus del coniglio divenne così il primo modello su mammifero di tumore provocato da virus. Di 34 2 La storia Nel 1976 Harald zur Hausen pubblicò l'ipotesi che HPV avesse un ruolo importante nella patogenesi del carcinoma della cervice uterina. Nel 2008 vince il premio NOBEL 3 Di 34 Il poliomavirus SV40 4 Di 34 PAPOVA? MELNICK JL. Papova virus group. Science. 1962 “The papilloma, polyoma, and vacuolating agents seem to form a natural group of tumor viruses, for which the name papova virus group is proposed…” I virus di questo gruppo hanno le seguenti proprietà: Diametro di 45 mmicro Un capside contenente DNA composto da 72 capsomeri Assenza di lipidi, resistenza al calore, ciclo lento di replicazione con moltiplicazione nel nucleo e tumorigenicità 5 Di 34 PAPOVA VIRUS Rabbit PApilloma virus Mouse POlyoma virus Simian VAcuolating virus 6 Di 34 1971: I PRIMI ISOLAMENTI Un paziente trapiantato di rene presenta stenosi ureterale e un nuovo virus viene isolato dalle urine BK polyomavirus Un paziente affetto da linfoma di Hodgkin sviluppa leucoencefalopatia multifocale progressiva e da un campione di tessuto cerebrale viene isolato un nuovo virus: JC polyomavirus Gardner et al., 1971; Padgett et al., 1971 7 Di 34 SCOPERTA di NUOVI PATOGENI mediante HIGH-THROUGHPUT SEQUENCING MacConaill & Meyerson. Nat Genet 2008 8 Di 34 2007-8 KI e WU poliomavirus Da uno screening eseguito in campioni respiratori prelevati da pazienti con infezioni del tratto respiratorio vengono isolati 2 nuovi poliomavirus: KIV (Karolinska Institute) WUV (Washington University) Allander et al., 2007; Gaynor et al., 2007; Freng et al., 2008 9 Di 34 NUOVI VIRUS: MERKEL CELL CARCINOMA POLYOMAVIRUS (MCV) Da campioni prelevati da pazienti affetti da carcinoma a cellule di Merkel: MCV polyomavirus Feng et al., Science 2008 10 Di 34 Polyomaviridae: Classificazione di Baltimore Gruppo: Familia: Genere: Gruppo I (dsDNA) Polyomaviridae Polyomavirus 11 Di 34 POLYOMAVIRUS Viscidi et al. Science 2008 12 Di 34 Il virus Genoma DNA bicatenario ~5,2 kbp Diametro: 45 nm Capside costituito da 72 capsomeri 13 Di 34 La replicazione virale L'adesione tra il virus e le cellule dell'ospite è mediato dalla proteina virale 1 (VP1) Il virus entra nella cellula per endocitosi e viene trasportato direttamente nel nucleo dove avviene la replicazione virale 14 Di 34 LA REPLICAZIONE VIRALE Geni a espressione precoce - Proteine non-strutturali - Attivazione e trascrizione large T antigen Alte concentrazioni di antigene T inibiscono l'espressione dei geni precoci e promuovono la fase tardiva del ciclo infettivo virale. 15 Di 34 LA REPLICAZIONE VIRALE Vengono espressi i geni tardivi che codificano le proteine strutturali virali VP1, VP2 e VP3 L'assemblaggio di nuove particelle virali avviene a livello nucleare 16 Di 34 LA REPLICAZIONE VIRALE Il virus esce dalla cellula o via vacuoli citoplasmatici oppure, più comunemente, i virus vengono rilasciati quando la cellula lisa a causa degli effetti citotossici delle particelle virali 17 Di 34 ANTIGENI Large T antigen promuove la sintesi del DNA modula le vie cellulari per stimolare la progressione del ciclo cellulare Inibisce i “controllori della replicazione” p53 e RB Rischio di trasformazione oncogena per la cellula Small T antigen ha un meccanismo d'azione simile Martyn K et al., 2005; Kelly WL et al., 1997; Watanabe G et al., 1996 18 Di 34 Polyomavirus in medicina 19 Di 34 Epidemiologia Anticorpi anti BKV sono presenti nel 50% dei bambini di 3-4 anni e in quasi il 100% dei bambini di 10-11 anni Anticorpi anti JCV sono presenti nel 50% dei bambini di 10-14 anni; e in circa il 75% della popolazione adulta Il titolo anticorpale decresce con l'età per BKV mentre non decresce per JCV (Shah et al., 1996; Knowels et al., 2003; Knowels et al., 2006; Khalili et al., 2007) 20 Di 34 INFEZIONE DA POLIOMAVIRUS • Ingresso apparato respiratorio • Diffusione ematogena (linfociti B e T) • Localizzazione rene (encefalo, cuore, milza, fegato, etc) • Riattivatazzione nei soggetti immuno-compromessi (Grinnel et al., 1983; Dorries et al., 2001; Mori et al., 1992; Quinlivan et al., 1992) 21 Di 34 Polyomavirus BK e JC BK Virus •Infetta solo l’uomo •Nefropatia poliomavirus associata (trapiantati di rene) •Cistite emorragica (trapiantati di midollo osseo) JC Virus •Infetta solo l’uomo •Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) in soggetti immuno-compromessi (AIDS)e in pazienti trattati con nuovi anticorpi monoclonali 22 Di 34 BK VIRUS 23 Di 34 RIATTIVAZIONE di BKV Pazienti trapiantati di rene •Nel 80% dei trapiantati si possono osservare viruria e viremia da riattivazione del BKV •Il 10% di questi pazienti andrà incontro a PVAN •Quasi il 90% di questi perdeva il rene trapiantato • Correla con il grado generale di immunosopressione (Hirsh et al., 2002; Egli et al., 2007; Bonvoisin et al., 2008) 24 Di 34 Diagnosi Biopsia renale: può dimostrare la presenza di inclusioni virali nelle cellule dell’epitelio tubulare o la loro scomparsa Ricerca miscroscopica: Osservazione di cellule uroepiteliali con nucleo basofilo contente un’unica inclusione Isolamento virale: inoculando campioni di urina in colture primarie embrionali di rene •PCR quantitativa: test più rapido e utile per il monitoraggio di poliomavirus nei pazienti trapiantati di rene. 25 Di 34 SCREENING BKV Il ritrovamento di BKV nelle urine precede di circa: o 4 settimane la viremia da BKV o 12 settimane la nefropatia da BKV 26 Di 34 BK VIRURIA In un reparto di trapianti, l’esame deve essere ripetuto come indicato dalle linee guida. È stato osservato che valori ripetuti >107 copie di BKV DNA copie/mL di urina sono associati a nefrite. È stato osservato che valori ripetuti >104 copie di BKV DNA copie/mL di siero o plasma sono associati a nefrite. Correlazione con la clinica 27 Di 34 JC VIRUS 28 Di 34 1958 29 Di 34 LEUCOENCEFALOPATIA MULTIFOCALE PROGRESSIVA • Sintomi neurologici multipli non attribuibili ad una singola lesione anatomica: • combinazione di disfunzioni: parola vista coordinazione Capacità di riflessione • Seguito dalla paralisi degli arti inferiori e superiori; • exitus entro 2 anni. 30 Di 34 JCV & PML Il virus JC persiste nelle cellule epiteliali dei tubuli renali Individui affetti da PML normalmente presentano anomalie difettive dell’immunità cellulo-mediata PML è una malattia a decorso fatale nel 90% dei casi Incidenza nella popolazione: 1 su 200.000 Divenne molto frequente tra i pazienti affetti da AIDS in era preHAART: 1 su 20 31 Di 34 32 Di 34 RIATTIVAZIONE di JCV in 9 PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI In 5 anni di monitoraggio della riattivazione da JCV sono stati identificati: 1) una nefropatia da JCV e 5 casi di PML. La riattivazione di JCV con viremia e/o infezione del SNC è stata documentata in 8 pazienti: 4 trapiantati di rene 4 pazienti con OND: 3 con AIDS 1 con deficit congenito di immunoglobuline e 1 con un linfoma non-Hodgkin. Tutti I trapiantati di rene erano viremici, 3 di questi erano anche virurici e uno aveva una biopsia renale JCV DNA positiva. I pazienti OND erano viremici, 2 erano anche virurici e 3 avevano JCV DNA nel liquor con diagnosi pertanto di PML. Sebbene JCV DNA fosse non identificabile nel liquor del paziente, la diagnosi di PML è stata confermata dal rilevamento di JCV DNA in una biopsia cerebrale. 33 Di 34 RIATTIVAZIONE di JCV in 9 PAZIENTI IMMUNOCOMPROMESSI . 34 Di 34