Pacchetto Usa, simbolo del new green deal mondiale

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Pacchetto Usa, simbolo del new green deal mondiale
Pacchetto Usa, simbolo del new green deal mondiale
Nel suo discorso al Congresso Obama torna a sottolineare l'importanza delle misure verdi del
pacchetto anticrisi. Una manovra che è diventata un simbolo del "green new deal" mondiale, ma che
secondo le ultime raccomandazioni di Lord Stern non fa ancora abbastanza.
Nel suo primo discorso davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, martedì sera, Barack
Obama ha messo ancora una volta l'accento su come gli investimenti in energia pulita ed
efficienza siano l'ingrediente principale per uscire dalla crisi. Come paragone ha usato il caso della
cittadina di Greensburg, in Kansas, distrutta da un tornado nel 2007 e che ora sta risorgendo
progettata all'insegna del risparmio energetico e delle rinnovabili. Nell'appello al Congresso e al
paese, affinché lo sostengano nelle scelte anticrisi, ancora una volta il presidente Usa ha sottolineato
l'importanza per l'economia dello sviluppo della parte verde del "pacchetto stimolo".
"Stenderemo presto migliaia di miglia di linee elettriche per portare nuova energia alle città del
paese e metteremo gli americani al lavoro per costruire case efficienti che ci permetteranno di
risparmiare miliardi sulla bolletta", ha ribadito, chiarendo come la questione energetica sia in
cima alle priorità della Casa Bianca e chiedendo esplicitamente alle Camere di muoversi per
definire una legge sul carbon trading perché, ha spiegato, c'è il bisogno di "rendere l'energia
rinnovabile quella più redditizia".
Idee che il presidente americano ha fatto diventare una bandiera, tanto che il suo pacchetto stimolo
da 787 miliardi di dollari è divenuto a livello mondiale quasi un simbolo di una politica anticrisi che
punta alla transizione verso il low-carbon come ricetta per far ripartire l'economia. Nella manovra
voluta da Obama infatti gli investimenti verdi hanno un ruolo chiave e la misura sta avendo il
significato di un esempio da replicare a livello internazionale.
I 100 miliardi di dollari che il pacchetto destina a efficienza, rinnovabili, e ricerca sono in effetti
l'intervento più importante a livello mondiale destinato all'economia low-carbon. La questione
cambia solo a livello relativo: i 100 miliardi Usa sono poco meno del 13% del pacchetto stimolo,
mentre l'ultimo rapporto dell'economista Lord Nicholas Stern (vedi Qualenergia.it) raccomandava di
destinare agli investimenti verdi almeno il 20% delle cifre stanziate. Allo stesso modo gli
investimenti verdi del pacchetto non arriverebbero nemmeno all'1% di prodotto interno lordo che le
Nazioni Unite suggeriscono di spendere per contrastare il riscaldamento globale.
Anche se è ancora presto per una classifica, secondo i dati citati dalGuardian diversi paesi stanno
facendo meglio degli Usa. La Corea del Sud, ad esempio, ha destinato agli investimenti ecologi
circa i due terzi dei 36 miliardi di dollari stanziati contro la crisi, cioè circa il 3% del Pil; la Cina
almeno un terzo dei 580 miliardi stanziati. In Europa la percentuale di spesa per la sostenibilità nelle
misure anticrisi è del 14%, con la Francia che arriva al 19%, la Germania che si ferma all'8%, la
Polonia che non spende niente in investimenti verdi e l'Italia che lo fa per un ammontare
"trascurabile".
Tuttavia, a prescindere dall'impegno economico in percentuale, quella americana è una misura
efficace e coraggiosa, che ha suscitato il plauso delle associazioni ambientaliste americane. Una
scelta tanto più rilevante se confrontata con la politica dell'amministrazione precedente.
Per quanto riguarda il confronto con quanto raccomandato dall'ultimo rapporto di Stern e colleghi,
poi, gli interventi voluti da Obama paiono mirati: un ruolo importante nel pacchetto lo ha
soprattutto il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici, una delle misure che secondo il
report producono i migliori risultati in termini di ritorno economico e occupazionale.
Dei 4 milioni di posti di lavoro che si prevede creerà l'intero pacchetto, circa 2 saranno legati
all'economia verde. E se quello americano, che abbiamo visto non è nemmeno il piano più verde in
assoluto, sarà d'esempio agli altri paesi, la crisi può diventare veramente un'opportunità per
produzioni e consumi più sostenibili.
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GM
25 febbraio 2009
URL di origine (Salvata il 11/06/2017 - 05:03):
http://www.qualenergia.it/articoli/20090305-pacchetto-usa-simbolo-del-new-green-deal-mondiale-1
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