Atti Online – http://www.ideacongress.it/riccione2013 Infezione da Coronavirus: descrizione di un caso clinico con manifestazioni atipiche C. Spagnoli, R. Annibali, L. Tonelli, G. Del Baldo, C. Gatto, N. Oggiano, G. D’Angelo Clinica Pediatrica dell’Università Politecnica delle Marche (Direttore: Prof. O. Gabrielli) A.O. “G. Salesi”- Ospedali Riuniti di Ancona I coronavirus sono una causa maggiore di raffreddore comune. Dei quattro coronavirus umani noti, il ceppo OC34 è il più diffuso in diverse parti del mondo(1) soprattutto in inverno e primavera. Viene trasmesso per via aerea, si replica nell’epitelio ciliato e causa una citopatologia minimale. Le IgA e le IgG sieriche specifiche raggiungono il picco 12-14 giorni dopo l’infezione, ma in seguito declinano rapidamente. A 1 anno dall’infezione è presente una protezione soltanto parziale contro la reinfezione da ceppo omologo. CLINICA Rinorrea, tosse, faringodinia, malessere e cefalea sono i sintomi più comuni. Il periodo medio d’incubazione è di 2 giorni e i sintomi durano 4-7 giorni. I coronavirus sono anche correlati ad episodi di wheezing nei bambini asmatici, bronchiolite, polmonite e occasionalmente otite media acuta. Il ruolo di questi virus nella malattia gastrointestinale e neurologica è meno chiaro. Particelle simili ai coronavirus sono state individuate nelle feci di lattanti affetti da gastroenterite non batterica caratterizzata da diarrea, feci ematiche, distensione addominale, aspirati gastrici biliari o da una enterocolite necrotizzante. Questi virus sono stati anche trovati nel tessuto cerebrale di alcuni pazienti con sclerosi multipla (2). DIAGNOSI Contrariamente a quanto ritenuto in passato, non solo i batteri, ma anche i virus possono essere associati con rash petecchiale (3) e possono essere rapidamente identificati via RT-PCR. La RT-PCR ha un’ottima sensibilità e specificità e sembra essere il test diagnostico rapido più promettente attualmente disponibile. PROGNOSI E TERAPIA La maggior parte delle infezioni da coronavirus è autolimitata. Non esistono agenti antivirali con efficacia provata contro i coronavirus. Un vaccino sarebbe di utilità limitata, data la protezione temporanea fornita dall’infezione naturale. CASO CLINICO Descriviamo un caso di infezione da Coronavirus con manifestazioni dermatologiche atipiche. D. X., ♂, nato a termine da parto eutocico dopo gravidanza normodecorsa, giunge alla nostra osservazione a 23 giorni di vita per comparsa di edema, rubor e calor a carico delle mani e piedi bilateralmente, in assenza di febbre o altri sintomi clinicamente rilevanti. Gli esami di laboratorio evidenziano: GB 10.910 /mmc (linfociti 55,5%), PCR 2,3 4,9 mg/dl (v.n. fino a 0,6), pro-calcitonina 0,41 ng /ml (v.n. < 0,05), con valori nella norma di albumina, elettroliti, funzionalità epatica e renale. Nel corso della seconda giornata di degenza si assiste ad un’attenuazione significativa degli edemi delle estremità, ma compare esantema maculare al viso, piu’ spiccato all’emivolto sinistro ed agli arti, in particolare a quelli inferiori (foto1). In terza giornata si documenta un progressivo miglioramento delle manifestazioni cutanee (scomparse definitivamente in quarta) ed una riduzione significativa degli indici di flogosi, normalizzatisi dopo otto giorni dall’esordio della sintomatologia. Negativa la sierologia per CMV, EBV, HHV 6-7, Parvovirus B19, Influenza A e B, Parainfluenza e Virus Respiratorio Sinciziale A e B, Rhinovirus, Adenovirus, ed Enterovirus, l’ Rx torace e l’ecotomografia transfonatanellare ed addominale. Il tampone naso-faringeo evidenzia positività per RT-PCR del Coronavirus umano OC43. Presentiamo questo report perché l’infezione da Coronavrus OC43 ha comportato, nel nostro paziente, manifestazioni cutanee del tutto atipiche rispetto al rash di tipo petecchiale che si può osservare nel corso di questo tipo di virosi in età pediatrica. Foto. 1. – Esantema in seconda giornata Bibliografia essenziale 1)Jean A, Quach C, Yung A, Semret M. Severity and Outcome Associated with Human Coronavirus OC43 Infections among Children. Pediatr Infect Dis J. 2013 Jan 18 2) Stewart JN, Mounir S, Talbot PJ. Human coronavirus gene expression in the brains of multiple sclerosis patients. Virology. 1992;191(1):502–505. doi: 10.1016/00426822(92)90220-J. 3) Schneider H, Adams O, Weiss C, Merz U, Schroten H, Tenenbaum T, Clinical characteristics of children with viral single- and co-infections and a petechial rash. Pediatr Infect Dis J. 2012; Dec 17 1 Atti Online – http://www.ideacongress.it/riccione2013 Infezione da Coronavirus: descrizione di un caso clinico con manifestazioni atipiche C. Spagnoli, R. Annibali, L. Tonelli, G. Del Baldo, C. Gatto, N. Oggiano, G. D’Angelo Clinica Pediatrica dell’Università Politecnica delle Marche (Direttore: Prof. O. Gabrielli) A.O. “G. Salesi”- Ospedali Riuniti di Ancona I coronavirus sono una causa maggiore di raffreddore comune. Dei quattro coronavirus umani noti, il ceppo OC34 è il più diffuso in diverse parti del mondo(1) soprattutto in inverno e primavera. Viene trasmesso per via aerea, si replica nell’epitelio ciliato e causa una citopatologia minimale. Le IgA e le IgG sieriche specifiche raggiungono il picco 12-14 giorni dopo l’infezione, ma in seguito declinano rapidamente. A 1 anno dall’infezione è presente una protezione soltanto parziale contro la reinfezione da ceppo omologo. CLINICA Rinorrea, tosse, faringodinia, malessere e cefalea sono i sintomi più comuni. Il periodo medio d’incubazione è di 2 giorni e i sintomi durano 4-7 giorni. I coronavirus sono anche correlati ad episodi di wheezing nei bambini asmatici, bronchiolite, polmonite e occasionalmente otite media acuta. Il ruolo di questi virus nella malattia gastrointestinale e neurologica è meno chiaro. Particelle simili ai coronavirus sono state individuate nelle feci di lattanti affetti da gastroenterite non batterica caratterizzata da diarrea, feci ematiche, distensione addominale, aspirati gastrici biliari o da una enterocolite necrotizzante. Questi virus sono stati anche trovati nel tessuto cerebrale di alcuni pazienti con sclerosi multipla (2). DIAGNOSI Contrariamente a quanto ritenuto in passato, non solo i batteri, ma anche i virus possono essere associati con rash petecchiale (3) e possono essere rapidamente identificati via RT-PCR. La RT-PCR ha un’ottima sensibilità e specificità e sembra essere il test diagnostico rapido più promettente attualmente disponibile. PROGNOSI E TERAPIA La maggior parte delle infezioni da coronavirus è autolimitata. Non esistono agenti antivirali con efficacia provata contro i coronavirus. Un vaccino sarebbe di utilità limitata, data la protezione temporanea fornita dall’infezione naturale. CASO CLINICO Descriviamo un caso di infezione da Coronavirus con manifestazioni dermatologiche atipiche. D. X., ♂, nato a termine da parto eutocico dopo gravidanza normodecorsa, giunge alla nostra osservazione a 23 giorni di vita per comparsa di edema, rubor e calor a carico delle mani e piedi bilateralmente, in assenza di febbre o altri sintomi clinicamente rilevanti. Gli esami di laboratorio evidenziano: GB 10.910 /mmc (linfociti 55,5%), PCR 2,3 4,9 mg/dl (v.n. fino a 0,6), pro-calcitonina 0,41 ng /ml (v.n. < 0,05), con valori nella norma di albumina, elettroliti, funzionalità epatica e renale. Nel corso della seconda giornata di degenza si assiste ad un’attenuazione significativa degli edemi delle estremità, ma compare esantema maculare al viso, piu’ spiccato all’emivolto sinistro ed agli arti, in particolare a quelli inferiori (foto1). In terza giornata si documenta un progressivo miglioramento delle manifestazioni cutanee (scomparse definitivamente in quarta) ed una riduzione significativa degli indici di flogosi, normalizzatisi dopo otto giorni dall’esordio della sintomatologia. Negativa la sierologia per CMV, EBV, HHV 6-7, Parvovirus B19, Influenza A e B, Parainfluenza e Virus Respiratorio Sinciziale A e B, Rhinovirus, Adenovirus, ed Enterovirus, l’ Rx torace e l’ecotomografia transfonatanellare ed addominale. Il tampone naso-faringeo evidenzia positività per RT-PCR del Coronavirus umano OC43. Presentiamo questo report perché l’infezione da Coronavrus OC43 ha comportato, nel nostro paziente, manifestazioni cutanee del tutto atipiche rispetto al rash di tipo petecchiale che si può osservare nel corso di questo tipo di virosi in età pediatrica. Foto. 1. – Esantema in seconda giornata Bibliografia essenziale 1)Jean A, Quach C, Yung A, Semret M. Severity and Outcome Associated with Human Coronavirus OC43 Infections among Children. Pediatr Infect Dis J. 2013 Jan 18 2) Stewart JN, Mounir S, Talbot PJ. Human coronavirus gene expression in the brains of multiple sclerosis patients. Virology. 1992;191(1):502–505. doi: 10.1016/00426822(92)90220-J. 3) Schneider H, Adams O, Weiss C, Merz U, Schroten H, Tenenbaum T, Clinical characteristics of children with viral single- and co-infections and a petechial rash. Pediatr Infect Dis J. 2012; Dec 17