cfms3b2a

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cfms3b2a.pdf (è stato inizialmente cfms3b3.pdf)
Da Educare con l’immagine di Nazareno Taddei sj (v. l-taddx.htm
Nota alle pp. 74-75 a proposito della interpretazione matematica della teoria dell’informazione.
(1) Giustamente osservano MANARA e LUCCHINI (in Momenti del pensiero matematico, Mursia, 1976, pag. 198): «Oggi è abbastanza diffusa la consapevolezza che la
matematica non può più essere considerata semplicemente tome la scienza dei numeri o
delle quantità ed è caratterizzata non tanto dai suoi oggetti quanto dai suoi procedimenti,
ovvero, prendendo il termine in un senso abbastanza generico, dalle sue strutture.
Tra le origini di questa situazione hanno indiscutibile rilievo gli sviluppi della cosiddetta
logica simbolica, la quale ha dimostrato, per esempio, che anche certe leggi del pensiero
sono soggette a regole formali che, per certi aspetti, sono di competenza della matematica: George Boole (...) analizzò gli aspetti formali delle operazioni del pensiero e dei
nostri ragionamenti e rilevò esplicitamente le analogie tra queste leggi formali e le leggi
dell'algebra dei numeri (...) Questa algebra traduce i procedimenti di formazione delle
nostre idee».
Sottolineando quei «per certi aspetti», «aspetti formali», « analogie», «traduce», si
capisce chiaramente che la matematica è un'interpretazione tipica dei processi mentali,
senza poterne inferire, per ciò, una comunanza di natura tra aspetti mensurabili (quindi
materiali) e aspetti non mensurabili perché spirituali.
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