30/05/2009 “Spot Lab, la pubblicità che piace a noi―, al teatro

30/05/2009
“Spot Lab, la pubblicità che piace a noi―, al teatro Puccini i video realizzati da 334 alunni delle scuole
elementari e medie
Pubblicità e bambini, il linguaggio degli spot analizzato e messo in pratica dagli alunni delle scuole elementari
e medie attraverso la creazione di video pubblicitari. E’ il tema della terza edizione della manifestazione che
si è svolta stamani al teatro Puccini, che rappresenta la tappa finale di “Spot-Lab La pubblicità che piace a
noi”, il laboratorio, che fa parte dei percorsi formativi delle Chiavi della Città”, ideato per sviluppare nei
ragazzi strumenti critici di lettura nei confronti dei messaggi promozionali. All’evento hanno partecipato
l’assessore alla pubblica istruzione, il pediatra Paolo SartiGianan Cecchi, Pier Federico Leone e Gianna
Cecchi, pubblicitari, promotori con l’Associazione Adee di Ad Spot Award, il festival che premia ogni anno a
Firenze le migliori campagne pubblicitarie internazionali di comunicazione sociale. Alla realizzazione
dell’evento ha collaborato l’Istituto Stensen.Sono poi seguite le proiezioni degli spot pubblicitari realizzati
dagli alunni, e infine sono stati affrontati i temi relativi al rapporto tra formazione ed esposizione ai messaggi
promozionali.Nell’iniziativa sono state coinvolte 15 classi delle scuole medie ed elementari, per un totale di
334 ragazzi e 14 insegnanti. Lo scopo del percorso didattico, che si è svolto in nove incontri a frequenza
settimanale, è stato quello di individuare il legame che esiste tra i messaggi pubblicitari, la trasfigurazione
della realtà quotidiana e il condizionamento sugli stili di vita, non mettendo tuttavia in discussione il sistema
pubblicitario in quanto tale.Il programma del laboratorio ha portato i bambini a riflettere su chi sono i
destinatari di uno spot, su quali sono le strategie utilizzate per raggiungere lo scopo, e perché la pubblicità ha
assunto un ruolo così importante, quasi invasivo, nella vita quotidiana, influenzando le nostre abitudini. Dopo
avere “scomposto” il messaggio pubblicitario e averlo analizzato nelle sue varie parti, i bambini hanno creato
loro stessi degli spot, mettendosi all’opera con strumenti quali telecamere, microfoni e altre attrezzature da
ripresa. Il risultato è stato la realizzazione di 15 video promozionali di prodotti immaginari, i cui temi variano
dallo sketch comico ai temi impegnati sullo stile della pubblicità progresso. Ecco gli spot proiettati: Ecoloco
(scuola elementare Ambrosoli, 5°A), Librosol (scuola elementare Ambrosoli, 5°B), Rose Spezzate (scuola
media Barzanti, 3°C), Giochiamo Corretto (scuola elementare Montagnola, 4°C), Latte e Frottole (scuola
elementare Montagnola, 4°A), Snack Refund (scuola media Carducci, 3°F), Water Trivial Pursuit (scuola
elementare Monticelli, 4°A), Jubbhot (scuola media Botticelli, 2°B), Backwatch (scuola media Botticelli, 2°A),
Finzione (scuola media Arnolfo di Cambio, 2°C), Tutti i Diritti (scuola elementare S.M. a Coverciano, 5°A),
Servizio Chiaccherone (scuola media Dino Compagni, 2°I), Gambe Svelte (scuola elementare Damiano
Chiesa, 5°A), La Gatta (scuola elementare Boccaccio, 4°A), Fumare non fa fico (scuola media S.G.
dell’Apparizione, 3°A). (pc)
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