DAVE LIEBMAN Richie Beirach Balladscapes

n° 26
maggio 2016
News
DAVE LIEBMAN
Richie Beirach
Balladscapes
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ILATION
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M
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C
LA
CORDS!
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STU
Ana Popovic - JD Allen - Janiva Magness - Dirk Hamilton
Oz Noy - Willie Sugarcaps - Benny Golson - One For All
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Dirk Hamilton
ROCK
Touch And Go
Torna un grande artista che non ha bisogno di presentazione, nato in Indiana e cresiuto in California,
negli anni ’70 e ’80 era al suo apice registrando per l’ABC Records e l’Elektra, ottenendo un largo
consenso tra critica e pubblico, paragonato spesso a Van Morrison o John Hiatt e Dylan. Questo
nuovo “Touch And Go” è nato da un incontro casuale con il produttore e polistrumentista Rob Laufer,
incontro avvenuto durante un concerto in California di Dirk suo fan negli anni ’70. Nel disco troviamo
13 brani quasi tutti nuovi scritti dallo stesso Dirk in cui suona anche Rob Laufer (electric guitar) ed
Heather Lockie (viola) oltre ad una nutrita serie di musicisti amici di Rob. Una vera chicca inaspettata,
la voce di Dirk ci sembra più matura e profonda, e la sua band è notevole, ottimo!
Janiva Magness
Blueswoman a tutto tondo, Janiva Magness ha talento da vendere. Vocalist decisa, band leader forte,
Janiva non ha mai mollato il colpo ma ha sempre cercato di dare il meglio di sè, disco dopo disco.
Questo album, prodotto ancora da Dave Darling, per la quinta volta (Brian Setzer, Glen Campbell, Dan
Hicks), è la sua nuova dichiarazione di indipendenza, dopo un periodo di vita abbastanza difficile.
Oltre alle sue canzoni, rivede in chiave blues, composizioni quali “Long As I Can See The Ligh”t, “Say
You Will” e “Your House is Burnin”. Janiva Magness è un punto di riferimento nella attuale scena blues
Usa.
ALOOS
PP
A
Michael McDermott
A
BLUES
Love Wins Again
ROCK
Willow Springs
“Willow Spring” è il più sincero ed espressivo disco di Michael McDermott che esce in occasione dei suoi 25 anni
di carriera. L’album della maturità, riflessivo, contemplativo ma con le classiche pennellate piene di energia e
passione che sono il marchio di fabbrica del rocker di Chicago che tra i suoi fan più accaniti annovera anche lo
scrittore Stephen King. Michael McDermott in questi anni ha vissuto una vita spericolata, fatti di eccessi e dopo lo
straordinario esordio di “620 W Surf” ha avuto molte luci ed ombre nella sua carriera e nella sua vita. Ma le cose
sono cambiate ormai da diversi anni e questo disco riflette tutte queste sensazioni. Michael ha smesso con le
droghe da diversi anni e da un po’ di tempo ha smesso anche con l’alcol. Quando non è in tour passa il suo tempo
con sua moglie e con la loro bambina Willie e quest'anno ha dovuto fare i conti anche con la morte di suo padre.
Tutti questi sentimenti li ritroviamo nelle toccanti ballate di questo disco a partire dalla struggente “Shadow in the
window”, dedicata a suo padre e a quell'ombra alla finestra che non c'è più. Feat. Heather Horton, Will Kimbrough,
Edddie Firiz, Lee Price, John Deaderick. Confezione in digipack e libretto coi testi, sia in italiano che in inglese.
Benny Golson
JAZZ
Horizon Ahead
1
C’era una volta un ragazzino che amava la musica e che nella sua stanza provava nuovi suoni insieme
all’amico di una vita John Coltrane. Ascoltando “Horizon Ahead”, primo disco per l’artisa in casa
Highnote, possiamo capire come quelle jam session ormai lontane siano state fondamentali per la
storia del jazz. Insieme a una band eccezionale composta da Mike LeDonne al piano, Buster Williams
al basso e Carl Allen alla batteria, “Horizon Ahead” contiene un bellissimo programma di standard e
composizioni originali interpretati con un gusto unico, allo stesso tempo forte e melodico.
BLUES-ROCK
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Ana Popovic
Trilogy
Abbiamo imparato a conoscere e apprezzare Ana Popovic nel tempo, ma ora è arrivato il momento
di rimanere stupiti da questo incredibile progetto. “Trilogy” è l’attesissimo triplo album di questa
artista nata a Belgrado e cresciuta a Memphis e, se alla produzione troviamo nomi importanti come
Warren Riker (Lauryn Hill, Carlos Santana), Tom Hambridge (Buddy Guy) e Delfeayo Marsalis, le guest
star non sono da meno e annoverano, tra gli altri, Joe Bonamassa, Robert Randolph, Bernard Purdie
(The Purdie Shuffle), Cody Dickinson (North Mississippi Allstars) de il rapper Al Capone. Non sarà
certo stato facile mettere insieme e far dialogare una tale carrellata di canzoni (tra cui alcuni
standard), trasversale a molti generi, ma il loro comune denominatore, la chitarra di Ana, il suo
entusiasmo pervadono i tre album.
JD Allen
JAZZ
Americana - Musings on Jazz and Blues
“Americana - Musings On Jazz And Blues” è il decimo album per il sassofonista e compositore JD Allen,
che ci ha abituati a continue sorprese e non manca certo di stupirci con questo nuovo disco, che già
dal titolo tradisce le influenze blues che il pubblico vi troverà all’interno. Al suo fianco non mancano il
bassista Gregg August e il batterista Rudy Royston, musicisti fidati e affiatati che permettono ai brani
nove di JD Allen di essere diretti e sinceri, portatori di vere tematiche blues (“Cotton”, “Tell The Truth,
Shame The Devil”…) e costruiti intorno a melodie orecchiabili e accattivanti. Un altro tassello che si
aggiunge al già ricco portfolio di un artista che non finisce mai di stupire i suoi ammiratori e ne
conquista sempre di nuovi.
Willie Sugarcapps
ROCK
Paradise Right Here
Secondo album per questo supergruppo southern formatosi nei dintorni di New Orleans: il nome del
gruppo è una fusione di alcuni componenti: Grayson Capps, Sugarcane Jane e Will Kimbrough, mentre
gli altri tre sono Corky Hughes, Anthony Crawford e Savana Lee. La musica è opportunamente rootsy
sempre sorprendente e le 11 trecce del disco spaziano tra folk, country con sentori blues e swamp
rock. Un gruppo che può essere paragonato ai migliori Crosby, Stills e Nash! Feat. Grayson Capps,
Sugarcane Jane e Will Kimbrough.
Oz Noy
BLUES
Who Gives a Funk
Chitarrista e compositore israeliano di fama internazionale, continua la sua provocatoria reinvenzione
sulle sue radici blues con “Who Gives A Funk”, rinvenzione di classic funk, R&B, groove aggiunti alla
sua improvvisazione. Per questo album si è ispirato al funky-blues degli anni ’60 e inizio ’70 come
Freddie King, James Brown e Albert Collins, dando all’album un mix conciso. Oltre alla chitarra di Oz,
che fa da filo conduttore, l’album è intriso di ospiti illustri come: John Medeski, Dweezil Zappa, Fred
Wesley, Chris Potter, Robben Ford, Randy Brecker, Joe Bonamassa e Corey Glover ed il risulatato è un
album sorprendente, ballabile, accessibile a tutti e che da al Funk una nuova visione fortemente
sentita da uno dei più grandi stilisti dell’improvvisazione!
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Cyrus Chestnut
JAZZ
Natural Essence
Fin dalla sua comparsa sulla scena jazz, Cyrus Chestnut si è sempre distinto per uno stile unico, in simbiosi
con il suo strumento, il pianoforte, capace allo stesso tempo di essere un improvvisatore leggero, ma anche
un compositore impegnato. Nelle nove tracce di “Natural Essence” troviamo Cyrus impegnato nel più
classico degli ensemble, il piano trio, insieme ai fidati Buster williams al basso e Lenny White alla batteria, che,
sapientemente, ne esaltano le composizioni attente e vitali, da cui scaturisce un jazz limpido che farà la gioia
dei suoi ammiratori.
The Power Quintet
JAZZ
High Art
“High Art” è ciò che accade quando musicisti virtuosi si mettono insieme in un supergruppo, condividendo
il proprio talento, la propria storia e la dedizione. Il trombettista Jeremy Pelt, il vibrafonista Steve Nelson, il
pianista Danny Grissett, il bassista Peter Washington e il batterista Bill Stewart propongono un programma
perfetto di brani originali e alcuni standard dalle influenze post-bop e swing. Un disco imperdibile, energia
che si sprigiona ad ogni nota con la naturalezza di chi è arrivato ai massimi livelli del jazz e trova negli altri
musicisti ottimi compagni di avventura.
One For All
JAZZ
The Third Decade
In tempi in cui i bandleader del panorama jazz lamentano la difficoltà di tenere insieme una band, è ancora
maggiore l’importanza del supergruppo dei One For All e vale la pena dare un ascolto al loro nuovo disco,
“The Third Decade”, edito dalla newyorkese Smoke Sessions. Un disco, il sedicesimo nella carriera del famoso
ensemble, che è reso ancora più prezioso per la particolare presenza di composizioni ad opera di tutti i
componenti della band, ovvero: Eric Alexander, Jim Rotondi, Steve Davis, David Hazeltine, John Webber e Joe
Farnsworth. Ciliegina sulla torta, lo special guest David Wakefield al corno francese nel brano “Ghost Ride”.
R& B - SOUL
COUNTRY
Al Scorch
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Circle Around the Signs LP e CD
Cresciuto a Chicago, Al aggiunge la sua voce ai molti personaggi come Studs Terkel, Upton Sinclair e
Bughouse Square, con l’entusiasmo ed il carisma di un predicatore della Maxwell Street. Con il suo banjo
unisce in modo magistrale country-punk-folk e bluegrass attraverso dieci canzoni, sostenendo abilmente un
equilibrio dall’orecchiabilità pop con frenetica intensità. Un banjoista punk-rock circondato da John Prine,
Billy Bragg e Avett Brothers ed influenzato dall’old time country e bluegrass. In questo album Al è
accompagnato da un solido gruppo con basso, batteria, cello, violino, french horn, accordion, clarinet e
armonica.
Robin McKelle
The Looking Glass
Nuovo album per questa splendida voce soul bianca che dopo aver registrato due album soul con i Flytones
si sentiva pronta a cambiare rotta e intraprendere un nuovo viaggio musicale. Un anno di lavoro chiusa quasi
sempre in casa, costringendosi a guardarsi dentro e comporre ciò che sentiva senza filtri esterni. Il risultato
sono dieci canzoni originali che vi porteranno in uno splendido viaggio di moderno soul-pop. Robin è
accompagnata da un notevole gruppo: Ray Angry (piano), George McCurdy (drums), Jack Daley (electric
bass), Al Street (acoustic ed electric guitar)
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N U O V E
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COUNTRY
The Infamous Stringduster
Ladies & Gentlemen
Per il loro sesto album, “Ladies & Gentlemen”, gli incredibili The Infamous Stringdusters hanno invitato alcune tra le
loro voci femminili preferite. La lista si spande dal Folk all’Americana passando per la musica Roots e comprende
Nicki Bluhm, Mary Chapin Carpenter, Jennifer Hartswick, Sarah Jarosz, Claire Lynch, Aoife O’Donovan, Joan Osborne,
Joss Stone, Sara Watkins, Abigail Washburn, Lee Ann Womack e Celia Woodsmith. Ogni artista ha dato il suo
contributo alle canzoni scritte dai membri della band: Andy Hall (dobro), Andy Falco (chitarra), Chris Pandolfi
(banjo), Jeremy Garrett (violino) and Travis Book (contrabbasso). Sotto la guida del produttore Chris Goldsmith,
questi cinque ragazzi non vi faranno certo star fermi: violini febbrili, chitarre folk, un banjo frenetico e le voci perfette
di straordinarie interpreti femminili, la ciliegina sulla torta di questo “Ladies & Gentlemen”. Splendido!
COUNTRY
Mountain Heart
Blue Skies
I Mountain Heart tornano con un nuovo album in studio, il primo in cinque anni, dopo essersi reinventati
intorno alle figure di Josh Shilling e Aaron Ramsey. Jeff Partin, Seth Taylor e Molly Cherryholmes si sono uniti
al gruppo solo recentemente, ma l’intesa con i membri di lunga data è stata subito altissima. Pur senza
rinunciare alle radici bluegrass che hanno connotato la storia della band, in “Blue Skies” troviamo anche la
cover della bellissima “Maggie’s Farm” di Bob Dylan, ballate e sfumature di country, R&B e folk pop moderno.
COUNTRY
Frank Solivan
Family, Friends & Heroes
Frank Solivan è un artista che sta crescendo molto come cantautore, arrangiatore, cantante, strumentista e
che sta raggiungendo importanti vette in carriera come la nomination ai Grammy Awards insieme al suo
gruppo Frank Solivan & Dirty Kitchen. “Family, Friends & Heroes” è il primo disco solista del prolifico Frank
Solivan che tiene il passo con le precedenti uscite, ma vede la partecipazione delle guest star Sam Bush,
John Cowan, Jerry Douglas, Rob Ickes, Del McCoury, Ronnie McCoury e molti altri.
Jonah Smith
ROCK
Easy Prey
Jonah Smith si è fatto conoscere durante il talent show “America’s Got Talent”, ma ora per casa Music Road
Record (la label di Jimmy Lafave) esce con il proprio album di debutto, in cui dà prova delle proprie capacità
cantautorali che spaziano dalle canzoni rock ai brani più folk, sempre interpretati con grande capacità e con
quella voce intensa che ha affascinato non solo l’America che si ritrova nei bar modaioli, ma anche quella che
guarda la campagna da una sedia a dondolo sotto i portici. In “Easy Prey” non troviamo solo dodici
interessantissimi brani, ma anche collaborazioni importanti, come quelle di David Hidalgo e Ruthie Foster,
che rendono questo disco ancora più imperdibile.
COUNTRY
The Mama Bluegrass Band
Dogs For Bones
LP e CD
Dopo il successo di Living in a B Movie (2014), la Mama Bluegrass Band prova ancora a stupire i suoi fan sempre più
numerosi esplorando ancora una volta nuovi terreni musicali. “Dogs For Bones” è il nuovo disco, come il precedente
completamente composto da brani inediti, dove le sonorità si fanno ancora più rock, segno di un’evoluzione continua che
da sempre caratterizza il percorso e il suono della band e che va oltre la contaminazione già presente nella discografia.
In questo nuovo lavoro il suono acquista a tratti un colore più scuro rispetto alle atmosfere alle quali eravamo abituati così
come i contenuti. “Dogs For Bones” si presta a molteplici interpretazioni e le sonorità graffianti ci portano letteralmente
all'osso della questione senza troppi giri di parole: le ossa sono quello che rimane perchè, nelle vite di ciascuno di noi, di
questi tempi la carne sembra essere ormai finita. Come nella “Fattoria degli animali” i cani senza catene hanno comunque
un padrone e i compiti a loro riservati non sono sempre dei migliori. Sappiamo che è difficile essere un Dog for Bones, ma
il consiglio è di non permettere a nessuno di abbatterci e trascinarci in basso: Don’t Let No One Bring You Down.
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RIEPILOGO NUOVE USCITE
Dominic Miller, Manolito Simonet
JAZZ
Hecho en Cuba
“Hecho En Cuba” è un album innovativo, il perfetto connubio tra le composizioni di Dominic Miller e il
riarrangiamento in chiave latinoamericana/crossover di Manolito Simonet. Le nove bellissime tracce sono
state registrate nello studio di Manolito, a L’Avana, Cuba, nel 2012 e poi mixate a Tenerife, in Spagna, nel
2013. In “Hecho En Cuba” troviamo arrangiamenti di classici come “Shape Of My Heart”, “La belle dame
sans regrets”, “Lullaby to an anxious child”, “Tokyo”, “Embrace”, “Chanson I” e “La Boca”, ma anche una
nuova composizione ad opera di Manolito intitolata “D’Pronto”.
FUSION
Steve Smith, Tony Monaco
& Vinny Valentino
Groove: Blue
Un trio nato dal fortuito incontro a Jakarta tra il batterista dei Vital Information, Steve Smith, il chitarrista
Vinny Valentino e l’organista Tony Monaco durante il Java Jazz Festival. Tre artisti di tutto rispetto collegati
da quella chimica straordinaria che sta alla base di “Groove: Blue”, disco che esce per l’etichetta tedesca
Q-Rious. Lo stile è quello dei Blue Note organ trio degli anni Sessanta, ma le composizioni sono quasi tutte
originali, a parte un paio di cover molto apprezzabili. Un disco per chi ama il Jazz e sa apprezzare la
complicità tra musicisti internazionali ai massimi livelli.
Dominic Miller
First Touch
VINILE
180gr
JAZZ
(20th Anniversary Edition)
Sono passati vent’anni dall’edizione originale di “First Touch”, il primo album solista del 1995 di Dominic
Miller: un disco dalle calde composizioni per chitarra che risente di importanti influenze latine. Ora casa
Q-Rious ripropone il CD remastered in una Deluxe Edition che include 3 bonus track
Dominic Miller
JAZZ
November
Ad Hoc
JAZZ
180gr
Ristampa in doppio vinile dell’album del 2010, il suo primo album con la chitarra elettrica dove Miller mostra
il suo lato più Rock-Oriented dai suoni potenti! Con l’aggiunta di 3 bonus track
Dominic Miller
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VINILE
VINILE
180gr
Stampa in vinile dell’ultimo album del 2014 in cui Miller è circondato da musicisti di fama internazionale, scelti
grazie ai loro istinti musicali speciali e variegati. Lo scopo del progetto è conservare la spontaneità del
processo creativo musicale durante la sua produzione, mantenendo l’energia e la libertà dei momenti di
pura creatività. L’album è completato da due bonus track
N U O V E
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ALOOS
PP
A
Clarence Bucaro
A
R I E P I L O G O
ROCK
Pendulum
Nuovo album per questo cantautore originario dell’Ohio ma con base a Brooklyn, Bucaro rimane un musicista
originale, un cantautore vero, tanto che la stampa USA lo ha spesso paragonato a Jackson Browne o Van
Morrison. Il suo nuovo lavoro, prodotto dallo specialista Tom Schick (Ryan Adams, Wilco…) è composto da
10 brani con classiche ballads d’autore, con testi intimi e colti e la ciliegina sulla torta è il brano “Strangers”
scritto e suonato in compagnia di Allison Moorer, il tutto supportato da un ottimo gruppo: Scott Ligon (bass,
piano, keyb.), Alex Hall (drums, accordion) e Rich Hinman (pedal steel, electric guitar). Digipack edition con
traduzione dei testi
Con Alma Trio
JAZZ
Meets Jerry Bergonzi
Il Sound caratterizzato dall’organo Hammond, sta conoscendo una nuova stagione fortunata e certamente
Vito di Modugno è tra i migliori Hammondisti in circolazione, ricordando che è stato eletto tra i migliori
organisti al mondo dalla rivista americana “Downbeat”, che la rivista “Musica Jazz” lo ha inserito tra gli
specialisti dell’Organo Hammond nell’inserto e cd dedicato alla storia di questo strumento, e che è risultato
continuamente vincitore nel 2011, 2012 e 2014 del Jazzit Award come migliore organista italiano. Non sono
da meno i suoi co-leaders di viaggio : Guido Di Leone e Mimmo Campanale, tra i principali protagonisti e
divulgatori della scena nazionale. Jerry Bergonzi è un punto di riferimento mondiale del sassofono.
Andre Williams
R&B
I Wanna Go Back to Detroit City
CD o LP
Alla veneranda età di 79 anni, Andre “Mr. Rhythm” Williams è stato di tutto: un produttore, una star, uno
scrittore, ovviamente un musicista, ma soprattutto uno showman. Sessant’anni di carriera, passati tra alti e
bassi, facendo sempre grande musica. Con “I Wanna Go Back To Detroit City”, strepitoso suo quinto album
per casa Bloodshot, lo vediamo ritornare nella sua città adottiva, al fianco di artisti straordinari come Dennis
Coffey (Funk Brothers), Matthew Smith (Outrageous Cherry, Rodriguez), Dan Kroha (Gories, Demolition Doll
Rods) e Jim White (Dirty Three, Cat Power). Disponibile in due versioni: CD o LP + download. CAPOLAVORO!
Nick Moss Band
ROCK
From the Root to the Fruit
Un titolo non casuale quello dell’ultimo disco della Nick Moss Band: “From The Root To The Fruit” racconta
infatti le origini e la storia della musica blues e delle sue relazioni con la musica popolare. Dei due dischi che
compongono il set, il primo esplora le radici di questo genere, partendo dal jump blues degli anni Quaranta
e Cinquanta, mentre il secondo è dedicato alle sperimentazioni e alle evoluzioni che hanno portato alla
nascita del soul, del garage punk e molti altri generi. La musica di “From The Root To The Fruit” è quella che
tutti amiamo e la Nick Moss Band esegue ogni brano mettendoci anima e corpo, insieme alle straordinarie
guest star David Hidalgo dei Los lobos, Jason Ricci e Sax Gordon.
Quintessence
ROCK
Spirit From Another Time 1969-1971
Questo disco è la 150° uscita di casa Hux, e per certi versi, uno dei progetti più ambiziosi della storia
dell’etichetta. I Quintessence sono stati l’ultimo gruppo underground degli anni Sessanta. Formatisi nel
1969, sono stati scritturati dalla Island Records per la quale hanno registrato tre album fino al 1971. Ora
per casa Hux esce un doppio disco, dove ritroviamo i brani originali di quel periodo digitalizzati presso i
leggendari studi di Abbey Road e accompagnati da un booklet di 24 magine con liner notes di Colin Harper
e interviste ai membri della band Phil ‘Shiva’ Jones, Dave ‘Maha Dev’ Codling e il produttore John Barham.
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RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
David Francey
ROCK
Empty Train
David Francey è una persona dalle mille potenzialità. Le sue canzoni sono state oggetto di cover da parte di
numerosi artisti, come la Del McCoury Band, i Rankins e Tracy Grammer. Questo cantautore, la cui carriera è
costellata da ben tre Juno Award e partecipazioni abituali ai maggiori concerti e festival internazionali, è pronto a
conquistarci con “Empty Train”, le cui nove canzoni ci raccontano le storie e le fatiche della gente comune, alle prese
con le difficoltà con cui la vita ci mette alla prova. La line up comprende Mark Westberg alle chitarre
acustica/elettrica, alla batteria e ai cori, Chris Coole al Banjo, chitarra acustica Guitar e cori, Darren McMullen alla
chitarra baritona, mandolin Bouzouki, Cittern e Basso, ma vi troviamo anche l’apporto di John Showman e Rachel
Davis al violino, Mandy Connell ai cori e Colin Francey alla chitarra acustica.
Steve Dawson
ROCK
Solid State & Loose Ends
Steve Dawson è uno dei produttori canadesi più apprezzati del momento, ma la sua attività non si limita alle
collaborazioni con altri songwriter. “Solid State & Loose Ends”, il nuovo disco dell’artista vincitore del Juno
Award, è un crogiolo di emozioni, sapientemente veicolate attraverso la musica di Dawson e della sua band
Gary Craig alla batteria, John Dymond al basso, Mike bub al basso, il brillante Kevin McKendree al piano e
organo e Fats Kaplin al mandolino, violino e viola. La ricca voce di Steve Dawson si sposa perfettamente con
i suoni vintage e gli assoli di chitarra, tra testi accattivanti e melodie davvero indimenticabili.
AAVV
JAZZ
Pianocentric
Fin dalla sua nascita, il pianoforte è stato il fulcro della musica da camera. In “piano Centric” questo versatile
strumento è celebrato da artisti di altissimo livello come Kathryn Tremillis (piano), Trio D’Argento (strumenti
a fiato e piano) e i Canadian Brass, già noti al grande pubblico per le loro precedenti uscite di casa
Truenorth. Partendo da Beethoven, che nella nascita del pianoforte ha giocato un ruolo fondamentale, il
programma del disco si snoda attraverso le composizioni di Charles Camille Saint-Saëns, Jaques Ibert e
Nikolai Rimsky-Korsakov.
Del Barber & The No Regretzkys
ROCK
The Puck Drops Here
I fan dell’hockey di tutto il mondo apprezzeranno la nuova uscita di Del Barber & The No Regretzkys, una
fantastica carrellata di brani che inneggiano a questo sport, inondati da un inconfondibile sound
rock-Americana. Dal canadese “The Hockey Theme” a fino a “The Hockey Song”, “Flame Of Victory” e le
famose hit di Tom Cochrane, gli Hanson Brothers e i Pursuit of Happiness, brani che sono veri e propri
pilastri per gli appassionati di questa disciplina.
Christa Couture
ROCK
Long Time Leaving
7
Christa Couture torna alla musica dopo una serie di gravi problemi e lo fa con questo nuovo disco, “Long
Time Leaving” prodotto da Steve Dawson. Un’artista dalla sensibilità unica, che ha fatto però i conti con una
vita piena di dolore, che l’ha formata artisticamente ed è confluita in un disco che lascia ampio spazio alle
composizioni di Christa e alla sua espansione vocale molto estesa.
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N U O V E
Phronesis
U S C I T E
CD o LP
JAZZ
Parallax
I Phronesis sono uno Scandinavian-british jazz trio che hanno la capacità di emozionare, ispirare e far
muovere il pubblico in un modo che poche band sono in grado di fare. Si sono formati nel 2005 da un’idea
del contrabbassista danese Jasper Hoiby, le cui carismatiche performances dal vivo hanno catturato i cuori
e le menti del pubblico in tutto il mondo ed ha spinto Jon Newey (direttore di Jazzwise Magazine) a descriverli
come “Il più emozionante e fantasioso piano trio dell’Est. Feat. Jasper Hoiby (double bass), Ivo Neame
(piano) e Anton Eger (drums).
Per Oddvar Johansen
JAZZ
Let’s Dance
Questo multi strumentista ha avuto un enorme ruolo per la musica norvegese nel corso degli anni, lavorando
a lungo con figure innovative come Helge Lien, Christian Wallumrod e Petter Wettre. Johansen mette in mostra
la propria guida di fantasia in tutto quello che fa ed il suo primo album da solista riflette la sua brillantezza
su un musicista che merita tutta l’attenzione. Feat. Johansen (drums, violins, vibraphone, guitars, wood
percussion e electronics), Helge Lien (piano) e Torben Snekkestad (sax e trumpet).
AAVV
JAZZ
Northern Edition (Curated By Fiona Talkington)
Nel 2008 nasce l’etichetta Edition Records formata dal pianist-compositore Dave Stapleton spinto da un
amore senza compromessi e per liberare la più alta musica di qualità, e sviluppando una formidabile
reputazione come una delle etichette Discografiche più innovative e lungimiranti in Europa. Questa splendida
raccolta, presa dal catalogo Edition, è stata curata da un’autorità del settore della BBC, Fiona Talington, che
crea un’istantanea con alcune delle musiche più accattivanti, meditative, sublimi e belle del catalogo Edition
Records.
Guy Verlinde
WORLD MUSIC BLUES
Rooted in the Blues
“Rooted In The Blues” è il disco che segna il ritorno alle origini di Guy Verlinde, bluesman belga che ha riunito
intorno a sé per l’occasione i migliori musicisti della scena belga-olandese, come Richard Van Bergen alla
chitarra, René Stock al basso, Frederik Van den Berghe alla batteria, Steven Troch all’armonica e Patrick
Cuyvers alle tastiere. Con la line up giusta, ci sono voluti solo due gironi per registrare le tredici tracce che
compongono il disco, brani squisitamente blues che potrebbero diventare dei classici senza problemi, composti
da Guy Verlinde nel corso della sua brillante carriera, ma che per diverse ragioni non hanno mai visto la luce.
Pavlo
Live in Kastoria
Nonostante le sue origini greche, quello immortalato in questo CD è il suo primo concerto in Grecia, in una
location magica, sulla montagna che domina la sua città natale, Kastoria. Il famoso chitarrista mediterraneo
incanta il suo pubblico non solo attraverso i brani più famosi del suo repertorio, ma anche proponendo
nuove composizioni, con il tocco magico di guest star tra cui Remigio dei The Tenors e i virtuosi G. Pinto al
violino e Lazos Ioannidis alla lira.
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Simon Nabatov, Mark Dresser,
Dominik Mahnig
JAZZ
Equal Poise
Colpi di scena e ritornelli orecchiabili, melodie a tutto tondo e note singole che vanno diretti al punto. Ma
anche ritmi sconnessi o eleganti e ponderate composizioni. Tutto questo è compreso in “Equal Poise”,
bellissimo nuovo disco del trio Nabatov, Dresser e Mahnig, registrato al Loft di Colonia, dove sono confluiti
tre talenti di diversa età, estrazione e background per creare qualcosa di decisamente magico e unico.
Kaufmann, Gratkowski,
De Joode
JAZZ
Oblengths
Il trio Kaufmann - Gratkowski - De Joode è sulla scena da quindici anni, ma le loro radici affondano in un
un’epoca precedente, quella di metà anni Ottanta. “Oblengths” vi investirà con la sua complessità ritmica,
con il suo fenomenale espressionismo. Trama e dinamismo sono i caratteri distintivi di questo ensemble
formato dai bravissimi Frank Gratkowsky al sax alto e clarinetto, Achim Kaufmann al piano e Wilbert de Joode
al basso.
The Aardvark Jazz Orchestra
JAZZ
Passages
Arrivata alla sua quarantatreesima stagione, la Aardvark Jazz Orchestra si classifica tra gli ensemble più
longevi e continuativi sulla scena mondiale. In questo “Passages” troviamo una raccolta di brani dal vivo che
coniugano immagini sonore diverse, dai ritmi frenetici al lirismo più puro, dalle musiche turbolenti a quelle
più meditative. Interessanti sperimentazioni si accostano a omaggi mirati, come quello a Sun Ra, per un
disco davvero imperdibile.
Nord, Hofmann, Stahel
JAZZ
Tree, Wind & Flowers
Mike Nord (chitarra) e Georg Hofmann (batteria e percussioni) escono con il loro quarto disco in casa Leo
Records, ma questa volta con l’aggiunta di Andreas Stahel al flauto e alla voce. La sensazione, ascoltando il
disco, è che i tre abbiano suonato insieme per molto tempo, con grande spazio all’improvvisazione e alla
sovrapposizione di molteplici colori, ritmi e trame sonore. Andreas, al flauto, crea il perfetto equilibrio tra i
suoni più elettrici di Mike Nord e quelli più acustici di Georg Hofmann.
Uwe Oberg, Silke Eberhardt
JAZZ
Turns
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Un duo composto da musicisti di grande esperienza è alla base di “Turns”. Il pianista Uwe Oberg e la
sassofonista Silke Eberhardt hanno messo all’opera i propri talenti per dare vita a un disco jazz di assoluta
bellezza, che si divide con equilibrio tra composizioni originali e rivisitazioni di brani di Carla Bley, Jimmy
Giuffrey e Annette Peacock.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Dorado & Amati Schmitt
JAZZ
Sinti Du Monde
Poco prima della sua morte, Django Reinhardt si rammaricava che presto sarebbe stato dimenticato e si sarebbe
chiusa una parentesi nella storia del jazz. Invece oggi l’elegante swinging jazz manouche che ha inventato
l’immortale Django è più vivo che mai. Dorado Schmitt ha fatto molto per continuare quest’opera ed è considerato
una figura di spicco per la scena gypsy internazionale, un vero ambasciatore del genere! Nato nel ’57 e cresciuto in
una famiglia di musicisti, inizia a suonare la chitarra a 7 anni imitando Hendrix e Santana… In questo nuovo album
Dorado invita suo figlio Amati, ed è il caso di dirlo tale padre tale figlio o forse meglio ancora, il quale continua la
lunga tradizione della sua famiglia e di questa musica con facilità e virtuosismo. Sia nel lento che nel veloce Amati
dimostra tutte le sue doti, forza e autorità da veterano. I due sono accompagnati da: Xavier Nikq (basso), Franco
Rehstein (guitar), Esben Strandvig (guitar) Dorado (violino, guitar e vocal) Amati (guitar).
Parks, Fonnesbaæk, Bagge
JAZZ VOCAL
JAZZ
Groovements
Quello composto dal bassista Thomas Fonnesbæk, il batterista Karsten Bagge e il pianista americano Aaron
Parks è un trio di assoluto talento. Composizioni e arrangiamenti creati espressamente per questa sessione
di registrazione e un programma che comprende nomi del calibro di Carl Nielsen (Tit er jeg glad), Cedar
Walton (Bolivia), Arthur Schwartz (You And The Night And The Music) e la leggenda del rock Bruce
Springsteen (I’m On Fire). Parks, Fonnesbæk e Bagge viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda per un disco
che emana allo stesso tempo eleganza e concentrazione.
Mara De Mutiis
The Man I Love (With The Antonio Ciacca Quintet)
“The Men I Love” è il titolo del primo lavoro discografico di Mara De Mutiis, prodotto dall’etichetta Dodicilune. La
cantante foggiana è affiancata dal quintetto guidato da Antonio Ciacca, pianista, compositore, direttore artistico nato
in Germania, cresciuto in Italia e formatosi negli Stati Uniti, e composto dagli statunitensi Mike Karn (contrabbasso),
Jerry Weldon (sax), Aaron Kimmel (batteria) e dal chitarrista Lucio Ferrara, chitarrista pugliese che da anni vive tra
Bologna e New York. La scaletta comprende, oltre al brano "The Man I Love" su cui gioca il titolo del disco, firmato
da George e Ira Gershwin, “Joy Spring” di Clifford Brown e Jeira Kaine, “Blue Monk” di Thelonius Monk e Abbey
Lincoln, “Misty” di Erroll Garner e Johnny Burke, “Come Sunday” di Duke Ellington, due brani di Cole Porter (“So In
Love” e “You'd Be So Nice To Come Home To”) e “Passè”, composizione originale di Antonio Ciacca. Ottimo!
John Long
BLUES
Stand Your Ground
Il cuore dell’ultimo disco di John Long è la musica, intesa come oggetto d’arte. Si dice che il blues sia l’acqua
che alimenta i fiumi della musica americana e John sembra essere un’inesauribile fonte di ispirazione costante
e infinita. “Stand Your Ground” risente di molteplici influenze e contiene elementi di gospel, country e folk. Il
risultato è un concentrato di musica riconoscibile, ma ben lungi dall’essere banale: semplicemente mantenendo
saldamente una posizione John Long è riuscito nell’impresa di creare la sua musica senza tempo.
Big Jon Atkinson & Bob Corritore
BLUES
House Party at Big Jon’s
Più che un disco, “House Party At Big Jon’s” è una vera e propria festa a cui, chiaramente, tutti siamo invitati.
Big Jon Atkinson ci stupisce insieme all’armonicista Bob Corritore e a una serie di artisti appartenenti alla
terza generazione di bluesman come Troy Sandow (basso), Malachi Jonshon/Brian Fahey/Marty Dodson
(batteria) e Dave Riley/Willie Buck /Alabama Mike/Tomcat Courtney (voci). Lo stile è quello “Old School”, ma
lo spirito con cui Big Jon Atkinson e i suoi si prodigano in pezzi nuovi e bellissime cover è completamente
nuovo ed energico: “House Party At Big Jon’s” è già un ‘must have’ per tutti gli amanti del blues.
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L’etichetta Sundance Music è una delle più antiche di tutta la Scandinavia. Questa casa
discografica è stata fondata a Copenhagen nel 1983 e al momento gestisce due tra le più
interessanti e rilevanti etichette del Nord Europa come la Stunt Records e la Sundance
Records. In qualità di etichetta leader nel panorama jazzistico danese, la Stunt Records
può vantare un catalogo tanto sorprendente quanto vario, che include i grandi nomi dal
jazz internazionale, come George Garzone, Enrico Rava, Jesper Thilo, Jerry Bergonzi,
Eddie Gomez e Billy Harte per citarne alcuni. L’etichetta Sundance Records, dal canto suo,
ha portato avanti sin dagli inizi generi alternativi come il folk e la world music e l’acustico,
catturando l’attenzione di un pubblico più variegato. Artisti ora affermati come i Big Fat
Snake, Ridin' Thumb, The Sharing Patrol e gli Innocent Blood e i jazzisti Lars Møller, Niclas
Knudsen e Magnus Hjorth sono nati proprio in questo fervido bacino di giovani talenti, nel
perfetto spirito della Sundance Music Group. Nonostante le avanguardie musicali
intervenute nei diversi anni, l’etichetta Sundance è rimasta una pietra miliare
universalmente riconosciuta dallo scenario jazzistico internazionale. Questa casa
discografica può vantare tra le proprie fila anche brillanti interpreti femminili, tra le migliori
nello scenario danese, come Sinne Eeg, Malene Mortensen e la talentuosa Kira Skov.
Sundance Music pubblica ogni anno più di 20 dischi che incontrano il gusto di una
molteplicità di ammiratori in tutto il mondo.
Presentiamo in questo numero del nostro IRD News una compilation con una bellissima
selezione del recente catalogo dell’etichetta.
D I S T R I B U Z I O N E
FINGERPICKING FINGERPICKING BRAZILIAN JAZZ
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Martie
Quem Tu Viu
Debutto per la vocalist brasiliana Martie, il primo album di questo genere per l’etichetta Dot Time. Martie è
originaria dei Paesi Bassi trasferitasi in Brasile per seguire al meglio il suo amore per l’MTB brasiliana reso
famoso da artisti come Joao Gilberto e Tom Jobim. Per questo album Martie si è avvalsa della collaborazione
del pianista e produttore Claudio Dauelsberg interpretando la creme della creme della musica brasiliana e
aggiungendo un brano di Lennon-McCartney ed uno di Sting. Un ottimo risultato di musica brasiliana
contemporanea.
Busker Guitar Duo
Four Hand Party
Four Hands Party è il terzo disco del Bruskers Guitar Duo, registrato fra il luglio 2015 e il gennaio 2016. Il
disco contiene brani tratti dal repertorio jazz, frammenti di colonne sonore come un brano del film di
Pinocchio, due brani della tradizione coreana, due brani originali e un celebre brano pop di Sting. La scelta
di affrontare il repertorio jazzistico è il pretesto per far incontrare su un terreno comune i due artisti,
caratterizzati da due diverse anime musicali: classica e moderna.
Giuseppe Tropeano
A Ricurdanza
Il risultato di un progetto nel quale Tropeano ha creduto fortemente, dove realizzare un progetto
discografico è un modo per provare a dire la propria, anche se a bassa voce in un mondo di urlatori. Oltre
a scrivere ogni brano inciso, Tropeano si è occupato di ogni singolo aspetto di questo disco, cercando di
assorbire da ogni persona con la quale ha collaborato, ogni tipo di indicazione e sensazione. Tropeano dice:
“E’ stato bello, divertente e senza dubbio alcuno costruttivo.”
Corey Dennison Band
BLUES
Same
I fan della Corey Dannison Band sono abituati alla potenza dei riff della chitarra del band-leader e delle
sonorità dell’intero gruppo, sempre in movimento e alla ricerca di nuova ispirazione. Nel disco omonimo
uscito per casa Delmark troviamo tredici nuove canzoni composte di una musica onesta, diretta e chiara e
sempre senza freni. Feat. Gerry Hundt (guitar, organ), Nik Skilnik (bass) e Joel Baer (drums). Ottima
recensione Buscadero Aprile.
Mike Wheeler Band
BLUES
Turn Up!!
Più veloci della luce, più potenti di una locomotiva, la Mike Wheeler Band è capace di cose straordinarie! Il
chitarrista Mike combatte da anni la sua personale battaglia per il blues e “Turn Up!!”, edito per casa
Delmark, è una vera e propria esplosione di gioia, una continua scoperta attraverso i potenti assoli di
Wheeler che risuonano nei dodici brani originali del disco, tra cui le splendide “You won’t Do Right”, “Brand
New Cadillac” e la stupefacente title track “Turn Up!!”. Feat. Brian James (keyboards), Larry Williams (bass)
e Cleo Cole (drums) + Kenny Anderson (trumpet) e Hank Ford (sax).
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Knoxville Sessions
BLUES
1929 - 1930 Knox County Stomp
Con questa uscita casa Bear Family completa la mappatura delle registrazioni tra anni Venti e Trenta nello
stato del Tennessee. Queste “Knoxville Sessions” raccolgono due registrazioni tenutesi al famoso St. James
Hotel ad opera della Brunswick Records, coniugando insieme i suoni degli Appalachi e il talento di nomi come
i Tennessee Ramblers, Southern Moonlight Entertainers, Smoky Mountain Ramblers, Leola Manning, Howard
Armstrong An The Tennessee Chocolate Drops e molti altri! Splendido box 4 cd, + libro di 156 pagine
Eden Ahbez
ROCK
Wild Boy: The Lost Songs
of Eden Ahbez
VINILE
180gr
“Wild Boy: The Lost Songs Of Eden Ahbez” espande ulteriormente il già vasto portfolio di Eden Ahbez con
brani rari o addirittura inediti. Troviamo così brani della Ray Anthony Orchestra, Eartha Kitt, ma anche brani
più vicini al movimento Hippie, come la stessa “Wild Boy” e “Surfer John” e la più psichedelica “Monterey”.
Paolo Palopoli Quartet
JAZZ
Sounds of New York
Virtuoso chitarrista napoletano, propone un nuovo progetto in onore del compositore Jimmy Van Heusen, scattando abilmente
una fotografia dell’esperienza statunitense che comprende, oltre alle sonorità mainstream e hard bop, anche quelle
caratteristiche del blues e west coast, in due formazioni: quella col quartetto americano composto da alcuni tra i più importanti
nomi della scena newyorkese degli ultimi anni, Ehud Asherie, piano, David Wong, contrabbasso, Aaron Seber, batteria, arricchito
della elegantissima voce di Valentina Ranalli, e quella tutta napoletana, con Francesco Marziani all’hammond e Massimo Del
Pezzo alla batteria. Il progetto, inciso a New York si compone di 11 tracce, oltre a tre composizioni originali scritte e ispirate alla
grande mela: “Astoria”, “On the Brooklyn Bridge”, “Blues in Harlem” in stile mainstream con sonorità alla Wes Montgomery e
alla George Benson, propone delle rivisitazioni di alcune tra le più celebri composizioni di Van Heusen tra cui, solo per citarne
alcune, “Polkadots And Moonbeams”, “Like Someone In Love”, “Darn That Dream”, “But Beautiful”, “Call Me Irresponsable”.
Interpolar Quartet
JAZZ
Our Interplay
Spinti da una comune necessità di ricerca e approfondimento dei propri strumenti e delle possibilità sonore singole
e d’insieme, Interpolar 4tet nasce dall’incontro del Up-One trio (Telloli, Piscitelli, Giangarè), già attivo dal 2012, con
la cantante e compositrice Federica Gennai. Il progetto mira ad una ben precisa ricerca sonora, che vede
nell’assenza di strumenti armonici la sua particolarità. Voce, sax e contrabbasso si pongono su uno stesso piano
funzionale e di volta in volta svolgono diversi ruoli (armonico, melodico e solistico), supportati dall’interazione
ritmica della batteria. Fondamentale, in questo tipo di sound, è la ricerca del repertorio che si basa su standard non
convenzionali, appositamente arrangiati, e brani originali. Il progetto si è concretizzato con la registrazione di un cd,
“Our Interplay”, pubblicato da Philology. Feat. Federica Gennai (vocals), Renzo Cristiano Telloli (alto e sop. Sax),
Diego Piscitelli (bass), e Giulio Giangarè (drums).
Greg Burk
JAZZ
Clean Spring (Solo Piano)
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Quest’anno uno dei più grandi pianisti jazz contemporanei ci ha lasciato, Paul Bley. Bley ha lasciato una
generazione di artisti più giovani che si sono ispirati a lui e Greg Burk è uno di loro ma che non suona come
Bley, ma ha ereditato tutto l’approccio anticonformista alla musica. Burk attualmente risiede a Roma e questo
nuovo piano solo è stato registrato al Teatro Filippo Marchetti, Camerino in Italia.
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Joel Weiskopf
JAZZ
Where Angels Fear to Tread
Il pianista e compositore Joel Weiskopf si è fatto conoscere a livello internazionale sulla scena jazzistica
mainstream. “Where Angels Fear To Tread” è il primo album come band leader di Joel per casa Steeplechase,
alla guida di un quintetto completato da Joe Magnarelli alla tromba e flicorno, Andy Fusco al sax, Doug Weiss
al basso e Jaimeo Brown alla batteria. Il programma, in nove brani, propone l’affinato repertorio dell’artista
unitamente a un sentito omaggio a Bill Evans con il brano “Time Remembered”.
Craig Brann
JAZZ
A Conversation Between Brothers
Craig Brann è un chitarrista e compositore, impegnato qui, nel suo ultimo album “A Conversation Between
Brothers” in una classica formazione guitar trio, un cambio di rotta rispetto alle precedenti uscite dell’artista,
principalmente impegnato in sestetti. Gli assoli di Brann sono intensi e potenti, mentre l’accompagnamento
(Nick Morrison al basso e Matt Wilson alla batteria) rimane gustosamente melodico, tra composizioni originali
e la rivisitazione di capolavori assoluti come “Johnny Be Goode” di Chuck Berry.
Harold Danko
JAZZ
Lost in the Breeze
La forza del pianista Harold Danko sta nella sua intelligenza creativa applicata non solo alla composizioni di
interessanti brani originali, ma anche nella metabolizzazione di standard, reinventandoli, come accade in
questo “Lost In Breeze”. Sofisticato, ma mai stucchevole, variabile e sorprendente ad ogni nota, Danko è
accompagnato da artisti del calibro di Jay Anderson al basso e Jeff Hirshfield alla batteria su un programma
di composizioni originali e due brani che omaggiano il genio di Duke Jordan.
Eugenia Choe
JAZZ
Magic Light
Sebbene sia un volto relativamente nuovo sulla scena newyorkese, Eugenia Choe è maggiormente famosa
per l’attività insieme al suo gruppo sulla East Coast. In “Magic Light” questa pianista americana di origini
coreane rivela anche un innato talento compositivo con un repertorio basato per la maggior parte su
composizioni originali e un paio di standard di Benny Carter e Billy Strayhorn. Completano la lineup Danny
Weller al basso e Alex Wyatt alla batteria.
Peter Zak
JAZZ
Standards
Ritroviamo questo ormai quotato pianista nella sua forma a lui più naturale, il piano trio. Con questo trio si
cimenta in standards, e con la sua intelligenza artistica aggiunge un tocco personale a questi classici.
Accompagnato da Jay Anderson al basso e Billy Drummond alla batteria, ritroviamo brani di Gershwin, Wilder,
Warren, Porter, Ellington, Bacharach…
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Dave Liebman:
un maestro del jazz contemporaneo
La recentissima pubblicazione da parte della
tedesca Intuition (con distribuzione di IRD in
esclusiva per l’Italia) di un album con uno dei
suoi partner più assidui e congeniali, il
pianista Richie Beirach, ha riacceso i riflettori,
se mai si fossero spenti, sul sassofonista
(soprano e tenore) Dave Liebman, una delle
personalità centrali dell’espressività jazzistica
contemporanea. Che nel suo caso significa
piena consapevolezza della tradizione
afro-americana e nel contempo propensione
verso un’esplorazione del jazz come
linguaggio aperto, specchio del presente e,
altresì, proiezione verso il futuro.
Lo stesso album della Intuition con Beirach ne
è testimone: come si evince dallo stesso titolo
Balladscapes, si tratta di un concept album per usare un termine in vero più caro al rock
che al jazz - tutto imperniato su un terreno
musicale nel quale è inevitabile far confluire le
emozioni più profonde. Ovviamente, sia nei
numerosi dischi precedenti che nei concerti
del duo Liebman-Beirach le ballad non sono
mai mancate e mancano, ma mai come in
Balladscapes l’assunto tematico è stato
scandagliato in modo così esclusivo e ampio.
Il disco si apre, infatti, sulle note di Bach, per
proseguire con temi di Kurt Weill, Wayne
Shorter, John Coltrane e Billy Strayhorn,
includendo in scaletta anche brani originali (a
due o quattro mani) sia del sassofonista che
del pianista.
L’inclusione di due temi di Coltrane, “Welcome” e
“Expression”, nell’occasione cuciti mirabilmente
insieme, è un ulteriore segno della devozione di
Liebman verso uno dei suoi fari. Anzi, il faro
principale, seguendo la cui luce il musicista di
Brooklyn, dove è nato nel 1946, ha sviluppato
il proprio percorso artistico. Non a caso la
prima delle due cruciali collaborazioni di
Liebman è stata quella con Elvin Jones,
leggendario batterista del Classic Quartet
coltraniano. La seconda, sarà quella con Miles
Davis: non un Miles Davis qualsiasi, ma quello
che spingendosi verso la metà degli anni
Settanta stava portando alle estreme
conseguenze la sua visionaria esplorazione
delle sonorità elettriche, così come
documentano On The Corner, Dark Magus e
Get Up With It, album nei quali Liebman è
presente.
L’intesa con Richie Beirach ha la sua origine
nella fine degli anni Sessanta, manifestandosi
appieno a partire dai primi Settanta (con
l’album First Visit del 1973) e sviluppandosi nei
decenni successivi, anche grazie alla comune
militanza nel notevole quartetto The Quest.
Nel corso della sua carriera Dave Liebman ha
quindi indagato il mondo del jazz da varie
angolazioni, senza escludere incursioni nel
jazz elettrico (prima e dopo il sodalizio con
Davis) e contatti con sonorità etniche di varia
provenienza.
Il suo legame con il jazz-jazz è comunque
sempre stato saldo, indissolubile. A
dimostrarlo sono le innumerevoli incisioni
sparse nei cataloghi di altrettante etichette, tra
le quali la milanese Red Records, nel cui carnet
Dave Liebman figura con ben quattro album:
Nine Again, inciso in coppia con il pianista
Franco D’Andrea nel 1989; Play The Music of
Cole Porter, in trio con il contrabbassista Steve
Gilmore e il batterista Bill Goodwin; Setting The
Standard, in quartetto con Mulgrew Miller,
Rufus Reid e Victor Lewis; ed infine Besame
Mucho And Other Latin Jazz Standards, sentito
omaggio a Dizzy Gillespie e a quanti hanno
operato la fusione tra jazz e ritmi latini. Anche
in questi dischi l’arte di Dave Liebman è
fotografata ai massimi livelli.
photo by-CT-Konieczny
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
R& B - SOUL
R& B - SOUL
COUNTRY
Lonestar
Never Enders
Ritroviamo in splendida forma i Lonestar con il loro nuovo album dal titolo “Never Enders”, disco di dieci
nuove canzoni ispirate e orecchiabili, con quello stile che li ha resi famosi in tutto il mondo. Dall’ottimistica
title track “Never Enders”, fino alla nostalgica “My Town” e alla romantica “I Know It Was You”, il classico
country sound dei Lonestar pervade il disco e lo rende imperdibile per i fan della band ma anche una
piacevole sorpresa per gli amanti del country in generale.
Silk
Quiet Storm
I Silk hanno segnato la storia dell’R&B con hit come “Freak Me” o Lose Control” e in “Quiet Storm” troviamo
dieci nuovissimi brani che impiegano la line up completa della band americana. Non mancano le sonorità a
cui i Silk ci hanno abituati, ma troviamo anche sound più moderni: tra gli altri brani segnaliamo “Billionaire”,
la romantica “Love 4 u 2 Like” e “Baby Suit”.
Slim
Refueled
SLIM – REFUELED Direttamente dai 112, gruppo molto popolare negli anni Novanta di R&B, ritroviamo Slim,
al suo atteso secondo disco da solista. Con la preziosa collaborazione del famoso rapper Rich Homie Quan,
“Re-Fueled” (Shanachie) presenta quel mix di dance e ballate sexy che è diventato il marchio di fabbrica del
suo autore e che piace molto al suo numerosissimo seguito di fan.
J i m m y
M a l c o l m
L a F a v e
H o l c o m b e
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
JAZZ
Step Two Binari
Step Two nasce dalla volontà di agire per sottrazione, togliendo il più possibile alla massa sonora per estrarre una
musica in cui ogni nota ed ogni accento hanno peso e sono necessari. Una musica in cui non è concesso margine di
errore, in cui si è sempre esposti ed in cui è impossibile mentire al pubblico. Una musica in cui “less is more”. Il
contrabbasso ed il sax, due strumenti dalla natura e dal ruolo apparentemente opposti ma che in questo caso
trovano un punto di contatto proprio nel loro limite più evidente: la sostanziale incapacità di suonare accordi, limite
che li relega al mondo della melodia. Sfruttando questa caratteristica comune il progetto Step Two trova la propria
forza nell’aggrapparsi al magnetismo della melodia e del lirismo, impiegando le linee melodiche in un solido
contrappunto che costruisce e descrive le armonie e le strutture dei brani ovviando così all’assenza di strumenti
armonici. Il nome Step Two è un omaggio ad un autore a cui il duo è molto debitore, il sassofonista John Coltrane:
Step rimanda a Giant Steps, uno dei brani più noti e complessi di Coltrane e Two è il numero degli strumenti che lo
vanno ad eseguire. Feat. Giovanni Benvenuti (tenor sax) e Francesco Pierotti (doublebass).
Max Trabucco
JAZZ
Racconti di una Notte
Rappresentazione sonora di un viaggio che l’autore ha voluto raccontare attraverso composizioni originali dal
sapore acustico e naturale. Ogni brano di questo album è caratterizzato da un particolare colore, che affiancati l’uno
all’altro dipingono il ritratto di una magica notte d’estate. Il panorama italiano vede assai raramente un batterista
cimentarsi in veste di leader e compositore. Max Trabucco da questo punto di vista rappresenta una mirabile
eccezione e lo fa da par suo dimostrando di possedere non solo una vena densa di lirismo e poesia ma anche di
saper declinare un lavoro ricco di sfaccettature dove perseverano aspetti di eleganza e raffinatezza unitamente ad
una massiccia forza e capacità di evocare suggestioni ed emozioni. Max alla batteria, Giulio Scaramella (piano),
Zoran Majstorovic (oud, classic & electric guitar), Simone Serafini (doublebass) + guest: Francesco Clera
(percussion) e Rita Bincoletto (voice).
Daniele Vianello
JAZZ
Lunaria
A cinque anni dal suo debutto da leader con “No Signal”, e dopo la parentesi di “Cuore–concerto per
giocattolo”, il bassista Daniele Vianello torna a pubblicare per la Caligola. La musica in questo caso racconta
una storia, e infatti il disco assomiglia molto ad un “concept album”, termine caro ai cultori del rock
progressivo, genere non poi così estraneo a “Lunaria” (vedi Rocket Rodeo), lavoro in cui le numerose e
diverse influenze musicali del contrabbassista veneziano si mescolano nel migliore dei modi, producendo un
risultato unitario e coerente. Tutti i brani sono composti dal leader ed è accompagnato in questo nuovo
progetto da: Stefano Gajon (clarinet), Dario Zennaro (guitars) e Davide Michielotto (drums).
Stefano Calvano Trio
JAZZ
Art Metal.s
Questo album conclude la trilogia del batterista e percussionista Stefano Calvano dopo i precedenti “Art
Jungle” dedicato a Trilok Gurtu e “Art Life” dedicato a Paul Bley e ispirati all’instant composing, sempre di
contaminazioni tra i generi. In questo terzo lavoro, espressamente dedicato a Frank Zappa ma che trae
ispirazione da Terry Bozzio e dall’avanguardia elettrica, Calvano si avvale di due artisti di spicco del territorio:
Alessandro Tutoli (chitarrista virtuoso apprezzato a livello nazionale negli ambiti jazz, fusion e blues), come
pure il giovane talento Moreno Fabbri (bassista e contrabbassista forgiatosi al Conservatorio di Bologna.
JAZZ
Gianluca Bufis
& Giancarlo Sabbatini Ice Land
Debutto discografico per questi due compositori, Gianluca Bufis (chitarra elettrica, acustica, basso elettrico, sitar e voce)
e Giancarlo Sabbatini (vibrafono, marimba, batteria e percussioni). Un viaggio attraverso paesaggi sonori evanescenti
e sognanti alla scoperta delle nuove e rinnovate suggestioni dell’universo musicale europeo contemporaneo,
raccontato in 10 brani originali. Una sfida a conciliare tra loro elementi distanti: la terra, il tamburo, la tradizione, la
voce, Il mediterraneo, la marimba, il freddo, il loop, il ghiaccio, le corde ed il blu. “Ice Land” percorre sentieri musicali
che, seppur partendo da una radice jazzistica, si orientano verso una radicale ricerca sonora e di nuove soluzioni
armonico-melodiche. L'utilizzo non sempre tradizionale della strumentazione è funzionale al raggiungimento di quella
“diversità sonora” che caratterizza l'intero lavoro. Gli strumenti tradizionalmente ritmici, come il vibrafono e la marimba,
assumono un ruolo melodico mentre la voce è utilizzata prevalentemente in senso ritmico ed effetti stitico.
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Adam Green
ROCK
Aladdin
La colonna sonora di uno dei film più onirici di sempre, “Adam Green’s Aladdin”, a metà strada tra il sogno
e il cartone animato. Nate dalla mente di uno dei più apprezzati cantautori del momento, le diciannove
canzoni su questo album riflettono l’estro accattivante, talvolta capriccioso di questo artista, salito agli onori
della cronaca dopo aver vinto un Grammy award nel 2007 per la colonna sonora del famoso film Juno.
Monday Michiru
FUSION
Portraits in Time
“Portraits in Time” è un doppio disco che raccoglie i lavori di Monday Michiru tra il 2002 e il 2013. Cresciuta
sia in America che in Giappone e figlia dei musicisti Charlie Mariano e Toshiko Akioshi, Monday è una
crossover per natura e quindi è quasi naturale che la sua musica rispecchi questo mix culturale, che
trascende ogni tipo di genere, razza e lingua. Una estetica sofisticata ed elegante, che spazia senza alcuno
sforzo dal modern jazz al Brazilian e al pop. 2 cd.
BLUES
Mac Arnold
& Plate Full O’Blues
Give it Away
I membri dei Mac Arnold & Plate Full O'Blues si conoscono da più di vent’anni. Mac Arnold, Austin Brashier e
Max Hightower hanno messo loro stessi in questo bellissimo “Give It Away”, album di grande complicità, che
rivela cosa siano in grado di fare questi bravissimi musicisti, con la sola aggiunta di Scotty Hawkins alla batteria.
Innegabile è l’influenza di Leroy Arnold, fratello di Mac, sempre attuale, mance a diversi anni di distanza.
Glenna Bell
ROCK
Lone Star: Songs and Stories Straight from
the Heart of Texas
In “Lone Star: Songs and Stories Straight from the Heart of Texas” l’autrice texana Glenna Bell esplora un
ampio range di tematiche che vanno dalla narrazione di fatti autobiografici fino a ottimistiche canzoni
old-school e bellissimi brani di Don Henley e la band britannica dei Keane, da cui la guest star Tim Rice-Oxley
proviene. Tra cover e nuove composizioni “Lone Star: Songs and Stories Straight from the Heart of Texas”
è un disco imperdibile, che vede la partecipazione di Johnny Nicholas, George Reiff al basso, Mike Hardwick
alla chitarra e Rick Richards alla batteria.
Danny Michel
ROCK
Matadora
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Danny Michel, ambientalista, pacifista, amante del Pianeta Terra ritorna con il suo ultimo disco, “Matadora”,
il più umano e il più sentito. Un programma di dieci canzoni che esplora le tematiche dell’interazione tra esseri
umani, dell’amore, della tolleranza e della speranza, proposte con quella empatia che è il marchio di fabbrica
di Michel. “Matadora” è stato prodotto, registrato e mixato nella casa-studio dell’artista a Waterloo, Ontario.
R I E P I L O G O
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Joe Houston & Otis Grand
BLUES
The Return of Honk
Otis Grand ha sempre sognato di suonare con il leggendario Joe Houston e questo sogno è diventato realtà
in “The Return Of Honk”. Questo disco, registrato originariamente nel 1994, è stato remixato ex novo nel
2016. La line up, oltre agli stessi Otis Grand e Joe Houston presenta anche artisti del calibro di Ray Gelato,
Peter Beck, Dave Priseman, Neil Gouvin, Chico Lopez, Dave Rowberry e Steve Diamond.
Bing Crosby
JAZZ
Radio Broadcasts 1938-1946
Durante gli anni della guerra, tutti volevano sentire e vedere Bing Crosby, la vera e propria star di
quell’epoca. Per questa uscita la JSP records ha selezionato alcune registrazioni del suo “Kraft Music Hall”
tra il 1938 e il 1946, tra cui alcuni duetti come quelli con Connee Boswell e Marilyn Maxwell. Questi nastri,
che rischiavano addirittura di andare perduti, sfociano ora nelle 32 tracce di “Radio Broadcasts
1938-1946”.
AAVV
BLUES
West Coast Guitar
BOX 4 CD
Lo stile West Coast è stato fondamentale per lo sviluppo delle chitarre nel blues e nel rock odierno. Non solo
il leggendario T-Bone Walker, ma anche coloro che sono venuti dopo, come Pete ‘Guitar’ Lewis, Jimmy Nolen
e Robert Kelton, hanno dato il loro contributo, che troviamo in questo box di 4 cd edito dalla JSP Records.
Box 4 cd, 100 brani!
Jimmy Dawkins
BLUES
West Side Chicago Blues
Un’altra interessante uscita della serie Blues Archive, questa volta su Jimmy Dawkins, artista dal talento
assoluto, tanto serio nella vita quanto scatenato sul palcoscenico, un eroe che ha gridato ai quattro venti le
vicissitudini della gente di colore della sua generazione. La lineup comprende oltre a Jimmy Dawkins alla
chitarra e voce, anche Sonny Black alla chitarra ritmica, Damon Sawyer alla batteria, Bob Haddrell alle
tastiere e George Pearson al basso. DVD 88 minuti
Sweet Honey in the Rock
GOSPEL
Loveinevolution
Il gruppo gospel a cappella Sweet Honey In The Rock arriva nella sua quarta decade di attività con una lineup
fortemente rinnovata, dopo il ritiro dalle scene di Maria Barnwell e con un disco, il primo in nove anni, dal
titolo moderno e solare: “#LoveInEvolution”. Le tematiche spaziano dalle questioni ambientale fino alla
denuncia delle discriminazioni razziali, ma non mancano brani che mettono in evidenza il lato positivo della
vita e cover e ri-arrangiamenti di canzoni tradizionali. L’impressionante bellezza delle voci delle Sweet Honey
In The Rock, che si sono esibite sui palchi di tutto il mondo e anche alla CasaBianca, sembra fatta apposta
per ispirare e innalzare l’animo umano.
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Leif De Leeuw Band
BLUES
Leelah
La Leif de Leeuw Band è uno degli ensemble più famosi sulla scena blues olandese, tanto da arrivare a
vincere nel 2014 il prestigioso Dutch Blues Challenge e l‘European Blues Challenge nel 2015. Sebbene si
mantenga stabile nel genere blues, la band olandese sperimenta nuovi stili, spaziando trasversalmente
attraverso diversi generi musicali, tutti racchiusi negli undici brani del bellissimo “Leelah”, edito per Crs
Continental.
Charlier / Sourisse
JAZZ
Multiquarium Big Band
gemini?
Condividono una carriera di oltre 25 anni e circa un migliaio di concerti: Benoit Sourisse e André Charlier
sono più di due musicisti. In “Multiquarium Big Band” troviamo una fenomenale carrellata di 13 tra le loro
più riuscite composizioni suddivise in due dischi, riarrangiate dagli stessi Sourisse e Charlier, insieme a Stan
Sulzmann. Feat. Alex Sipiagin, Jerry Bergonzi, Philip Catherine…
Jean Yves Candela
JAZZ
Lucie
Molti musicisti jazz sognano di registrare un disco di composizioni originali, con la collaborazione di un
quartetto d’archi e per Jean Yves Candela questo sogno è diventato realtà. “Lucie” è l’emozionale risultato
derivante dalla registrazione su disco di quello che Candela ha nel cuore e nell’animo: composizioni che
lasciano ampio spazio alla libertà di improvvisare per il piano trio (completato da Marc Bertaux al
contrabbasso e Realcinho Lima Filho alla batteria).
JAZZ NOW!
HENRY TEXIER
ENRICO
D A K O TA M A B
ALEXANDER
PIERANUNZI
VON SCHLIPPENBACH
TA L E S F R O M T H E U N E X P E C T E D
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ONE
FOR ALL
PETER
BERNSTEIN
GEORGE
COLEMAN
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
National Jazz Ensemble
JAZZ
Feat. Gerry Mulligan
Ogni nuovo album dove in copertina si legge Gerry Mulligan è un motivo per alzare le antenne e aumentare
l’interesse. Questo album è stato registrato presso l’auditorium della New School di New York City nel
Febbraio del 1977 dove Gerry Mulligan si esibiva con la National Jazz Ensemble. In questo live Mulligan, con
i suoi brillanti assoli, è in splendida forma ed è accompagnato dal pianista Steve Brown, il chitarrista Bill
Dobbins, il bassista Steve Gilmore ed il batterista Bill Goodwin (questi ultimi due sono poi diventati i pilastri
del Phil Woods Quartet) e diretto da Chuck Israels. Un tesoro ritrovato!
Maciek Pysz
JAZZ
A Journey
Spesso paragonato a nomi come Pat Metheny e Al Di Meola, Maciek Pysz, artista diviso tra Londra e Parigi,
esce con il suo nuovo disco, “A Journey”, registrato nel 2014 presso lo studio “Artesuono”, eccellenza
totalmente italiana famosa in tutto il mondo. Accanto alla chitarra di Maciek troviamo il piano Daniele Di
Bonaventura, un nostro talento riconosciuto a livello internazionale, il bassista Yuri Goloubev e il batterista Asaf
Sirkis. Ancora una volta Maciek Pysz dà prova della buona fama che si è guadagnato nel mondo del jazz.
Chuck Israel Jazz Orchestra
JAZZ
Garden Of Delights
Ultima uscita discografica (la prima in casa Dot Time) per la Chuck Israel Jazz Orchestra dal titolo molto
evocativo “Garden Of Delights”. La concezione musicale di Chuck Israel deve molto alla sua esperienza in
trio con Bill Evans, ma questo autore non fa mistero del proprio amore per Mingus, Monk, Horace Silver,
Oscar Peterson e molti altri. Nuove composizioni originali e riarrangiamenti di brani precedenti, in cui ogni
singolo musicista dell’orchestra apporta al meglio una sfumatura, un dettaglio che rendono unica la musica
di Israels.
Marcin Losik Trio
JAZZ
Emotional Phrasing
Il fraseggio energico di Marcin Losik non manca di romanticismo e inventiva. “Emotional Phrasing”, album di
debutto di questo compositore polacco, è ricco di tracce squisitamente complesse, che lascano ampio spazio
alle divagazioni dell’improvvisazione. Ksawery Wojcinski al basso e Robert Rasz alla batteria completano la
line-up (piano trio) perfetta per portare avanti il forte messaggio musicale di Marcin.
Simone Gubbiotti
JAZZ
Resilience
23
“Resilience” è la terza uscita di Simone Gubbiotti per casa Dot Time. Il chitarrista e compositore umbro
questa volta unisce le forze con il contrabbassista Jay Anderson e il batterista Adam Nussbaum, che esaltano
il lirismo e la componente emozionale contenuta nelle dieci composizioni proposte da Simone. Il dialogo tra
gli strumenti sta alla base di questo imperdibile disco jazz, che ribadisce le già note capacità di Gubbiotti
come musicista e autore che si sta affermando sempre più nel panorama jazzistico contemporaneo.
THE PINES
International Record Distribution
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24
DELUXE EDITION NUMERATA 2 CD + 2 BLU-RAY
Doppio CD
BLU-RAY DISC
DVD
MICHAEL SCHENKER’S TEMPLE OF ROCK – ON A MISSION (LIVE IN MADRID)
Grande raccolta live per i Michael Schenker‘s Temple of Rock, l’attuale gruppo dell’ex chitarrista degli
Scorpions e degli UFO. “On A Mission (Live In Madrid)” testimonia la potenza di questa super line up davanti
al pubblico del Joy Eslava, nella capitale spagnola, durante un concerto del 19 novembre 2015. Imperdibile
ed energico.
Disponibile in vari formati:
Doppio CD / BLU-RAY DISC / DVD / DELUXE EDITION NUMERATA 2 CD + 2 BLU-RAY in 4k
Distribuzione
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Primo video
assoluto in
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
COUNTRY
The Willis Clan
Chapter One - Roots
Chapter Two - Boots
The Willis Clan è più di una band, è una vera e propria famiglia. Si tratta infatti
dei figli della famiglia Willis, tutti dotati di grande talento, dai più grandi ai più
piccoli. Dopo aver raggiunto la visibilità internazionale grazie alla
partecipazione al programma ‘America’s Got Talent’, questi dodici fratelli
hanno iniziato ad esibirsi portando sui palchi di tutto il mondo il loro mix di
Folk, Bluegrass e Modern Celtic. Proponiamo qui “Chapter One - Roots” e
“Chapter Two - Boots”, i primi due dischi della loro fortunata carriera.
AAVV
BLUES
Die Stereo Hortest Best Of
45 rpm
VINILE
180gr
Versione in doppio vinile per testare l’impianto. 16 brani remastered su vinile 180 gr. audiophile: Feat. Henry
Mancini, Livingston Taylor, Ana Caram, Red Norvo Quintet, Friend ‘n Fellow, Charlie Musselwhite, Sara K, Mikis
Theodorakis e molti Altri. La qualità audio è altissima, altrettanto la qualità della scaletta ed il doppio vinile
gira a 45 giri 2 LP
Chris Rand
JAZZ
Gathering
Album di debutto per il sassofonista londinese Chris Rand, “Gathering” è un album eclettico, che contiene
quell’elettrizzante mix di Jazz, Blues e una punta di Rock & Roll. Tra motivi accattivanti e una line-up di tutto
rispetto che vede impegnati Ed Benstead alla tromba, Sam Leak al piano, Andrew Noble all’organo, Shane
Allessio al contrabbasso e Jason Reeve alla batteria, “Gathering” presenta tredici tracce che spaziano dal
jazz al blues con grande facilità. Non mancano guest star come Derek Nash al sax, Ben Waters al piano e
Dave Green al contrabbasso.
FLAMENCO
COUNTRY
George Jones
27
The Tour De Force 1972 - 1980
Un doppio CD che contiene cinque album fondamentali della carriera di George Jones, ovvero “A Picture Of
Me” / “Nothing Ever Hurt Me” / “The Grand Tour” / “Memories Of Us” / “I Am What I Am” con l’aggiunta di
ben tre bonus tracks. Sotto la guida del leggendario produttore Billy Sherrill in questi dischi troviamo un
George Jones ottimista che canta con il suo stile inconfondibile brani meno famosi insieme alle hit che l’hanno
reso famoso, come ‘A Picture Of Me (Without You)’, ‘What My Woman Can’t Do’, ‘Nothing Ever Hurt Me (Half
As Bad As Losing You)’, ‘The Battle’, ‘The Grand Tour’ e ‘He Stopped Loving Her Today’.
Chano Dominiguez
& WRD Big Band Cologne
Soleando
VINILE
180gr
Registrato alla Filarmonica di Colonia nel Febbraio del 2011 e uscito inizialmente in CD, ecco ora la versione
in vinile di “Soleando”, disco che rivela quel mix di flamenco e fusion portato avanti dallo straordinario
Chano Domínguez e dalla WDR Big Band, arrangiato da Vince Mendoza. Un doppio LP con codice di
download incluso per ascoltare la musica di Chano Domínguez, che si dipana tra turbinii sfrenati e vorticosi
e melodie di estrema delicatezza.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Paul Bley
Ramblin
JAZZ
Registrazione del 1966 all’RCA studio di Roma in compagnia di Mark Levinson al basso
e Barry Altschul alla batteria
Massimo Urbani
Easy to Love
JAZZ
Cedar Walton
JAZZ
Album in studio del 1987 dove comparivano icone del nostro
jazz; Luca Flores (piano), Furio Di castri (bass) e Roberto
Gatto (drums)
Cedar’s Blues (Live in Europe)
Live in Bologna uscito originariamente nel 1985 su vinile, il grande pianista era accompagnato da: Bob
Berg (tenor sax), Curtis Fuller (trombone), David Williams (bass) e Billy Higgins (drums)
Red Records All Stars
JAZZ
Bergonzi, Watson, Barron - Together
Again First Time
Album del 1996. Feat. Victor Lewis (drums), Jerry Bergonzi (sax), Bobby Watson (sax), Kenny Barron
(piano), David Finck (bass) e Curtis Lundy (bass).
Kenny Barron &
Buster Williams Duo
Two as One
JAZZ
JAZZ
Piano e basso in duo catturati dal vivo a Umbria Jazz del 1986.
Fabrizio Bosso 5tet
Fast Flight
Attesa ristampa di questo album in stdio del 2000. Feat. Rosario Giuliani (alto e sopr. Sax), Salvatore
Bonafede (piano), Giuseppe Bassi (bass) e Marcello Di Leonardo (drums).
28
C D -
R I S T A M P E
Lucky Dube
WORLD MUSIC R E G G A E
House of Exile
L P
VINILE
180gr
Lucky Dube è stato il primo sudafricano a diventare una star nel proprio continente grazie soprattutto alla
sua intensità e melodia, con la quale riprende le orme del suo eroe Peter Tosh, senza però rinunciare a
quella sperimentazione che lo ha reso popolare.”House Of Exile”, disponibile in vinile, è l’ennesimo gradino
di questa carriera, con la sua immancabile voce e testi che vertono soprattutto verso tematiche sociali e
politiche. LP
AAVV
The Indestructible Beat of Soweto
VINILE
180gr
Il Sudafrica è forse il Paese africano con la maggiore contaminazione culturale derivante dalla sua storia e
che ha come risultato quel mix conturbante che ritroviamo in questo “The Indestrustible Beat Of Soweto”:
R&B afromericano, jazz, blues, reggae, in brani registrati tra il 1981 e il 1984. LP
Hey Marseilles
Same
ROCK
-
VINILE
180gr
Emersi dalla fertile scena musicale di Seattle, gli Hey Marseilles sono stati capaci di guadagnarsi il plauso
della critica così come un grande numero di fan in tutto il mondo. Il nuovo ed omonimo album è stato
prodotto da Anthony Kilhoffer (John Legend, Rihanna, Adam Lambert), che si è letteralmente innamorato del
progetto e ha guidato la band verso questa uscita dalle influenze pop. LP
ATTESE
R ISTA MPE!
Adoration
Piano trio, feat. Michele Cavallari, piano, Luca Fogagnolo, double
bass, electric bass, Giuliano Ferrari, drums. Album del 2006.
Nuccio Intrieri Trio
Dancing With The Moon
JAZZ
JAZZ
Chat Noir
JAZZ
Piano trio. Feat. Giovanni Tommaso (bass) e Giampaolo Ascolese (drums). Album del 1993.
29
Nuccio Intrieri
Jazz my Dear
Piano trio. Feat. Harvie Swartz (acoustic bass) e Adam Nussbaum (drums). Album del 1994.
V I N I L E
-
R I S T A M P E
The Jazz Crusaders
Freedom Sound
-
L P
VINILE
180gr
JAZZ
Ristampa dell’album del 1961. Feat. Wilton Felder, Joe Sample, Roy
Gaines, Jimmy Bond e Stix Hooper.
EDIZIONE LIMITATA 500 COPIE, IN MONO E STEREO
Nat Adderley 5tet
JAZZ
Branching Out
Ristampa dell’album del 1958.
Feat. Johnny Griffin, Gene Harris, Andy Simpkins e Bill Dowdy.
Cactus
ROCK
Cactus
Ristampa dell’album di debutto per questo gruppo hard-rock americano pubblicato nel 1970 per la Atco e
comprende due cover di Mose Allison e Willie Dixon. Il gruppo è composto da Carmine Appice e Tim Bogert
dei Vanilla Fudge. Copertina originale, rimasterizzato in edizione limitata, LP 180 gr.
VINILE
180gr
O. S. T.
ROCK
The Retourn of the Living Dead
Colonna sonora originale del film horror del 1985 dove troviamo diverse deatchcore e punk rock band
dell’epoca come: Cramps, The Flesheaters, The Damned, Tsol, 45 Grave, SSQ e Rocky Erickson.
Il vinile in edizione limitata è di colore traslucido verde
RL Burnside
Registrato a fine anni ’70, questa è una delle prime registrazioni di Robert Lee con la chitarra elettrica e
anche la sua prima volta con un gruppo, i Sound Machine appunto. Doppio album dalle miscele Mississippi
blues, soul, funk, R&B e altri sapori urbani per farne un’amalgama meraviglioso. Doppio LP 180 gr.
Professor Longhair
Live in Chicago
BLUES
BLUES
Sound Machine Groove
Inedito dal vivo al Chicago Folk Festival del 1976 per questo pianista della Louisiana. Questo live era stato
registrato da una stazione radio locale e mixato con la supervisione di Billy Gregory il quale ha custodito
questa registrazione per 40 anni prima di divulgarla
30
IRD International Record Distribution
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