la Seconda Guerra Mondiale Forte senso di continuità… Si tratta davvero di un periodo unico? 1914-1945 Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 una nuova «guerra dei trent’anni» • utile: 1. nel segno della competizione per l’egemonia tra stati nazionali precarietà degli assetti di pace nel 1919 e permanere del valore fondamentale di identificazione della PATRIA • Luigi Peano, Ernesto Bonaiuti 2. • Geoffrey Barraclough • distorsivo: (guerra di successione al potere mondiale della Gran Bretagna, combattuta in due riprese da Germania e USA) 1. 2. 3. eccessivamente EUROCENTRICO carattere troppo complesso della 2GM per essere limitato dalla concezione dello scontro “tradizionale” fra Stati per il potere mondiale sottovalutazione dell’evento davvero epocale, di frattura, del 1914 Andrea Baravelli, copyright 2016 una «guerra civile europea» 1GM: Hanno parlato di guerra civile europea, guerra «di religione», guerra «tra fratelli»: • Benedetto Croce • Adolfo Omodeo • Enzo Traverso 2GM: Da rifiutare: 1. 2. • Ernest Nolte 1917-1945; GuLag precedenti ai Lager guerra tradizionale, tra Stati che si assomigliano e la cui dimensione è la PATRIA guerra di tipo nuovo, tra Stati radicalmente differenti, che mirano alla distruzione del nemico ideologico e che vogliono imporre sistemi radicalmente alternativi limitato all’Europa usare il 1917 significa riportare tutto al conflitto fra nazismo e bolscevismo 3. il concetto di supremazia di RAZZA è totalmente differente rispetto a quello di supremazia della CLASSE Andrea Baravelli, copyright 2016 i prodromi di una guerra annunciata… Crisi del 1929 • protezionismo, accordi bilaterali, nazionalismo aggressivo • idea che occorre utilizzare la forza nelle relazioni internazionali 1931: invasione della Manciuria da parte del Giappone Crollo della residua legittimità della Società delle Nazioni • 14 ott. 1933: • marzo 1935: la Germania lascia la Società delle Nazioni rivelata la creazione della Luftwaffe; reintrodotta la coscrizione obbligatoria • 7 marzo 1936: Hitler occupa la smilitarizzata Renania • 1935-1936: aggressione italiana all’Etiopia, paese membro della Sdn Andrea Baravelli, copyright 2016 1936, l’anno di svolta URSS abbandona la teoria del socialfascismo (i Fronti popolari) Aggressività nazifascista Asse Roma-Berlino Guerra di Spagna 1 milione di morti nel conflitto, un numero ancora maggiore sarebbe caduto in seguito alle vendette Si consolida la contrapposizione frontale tra fascismo e democrazia, che rappresenterà il carattere genetico della Seconda guerra mondiale Andrea Baravelli, copyright 2016 1938, l’Anschluss La prova dell’allineamento italiano alla «motrice» nazista Andrea Baravelli, copyright 2016 1938, la Conferenza di Monaco PERCHE’ GB E FRANCIA SONO DISPOSTI A UMILIARSI PER «RINVIARE LA GUERRA»? 1. appeasement consente di guadagnare tempo per ridurre il differenziale fra eserciti alleati e quello tedesco 2. difesa della pace per senso di responsabilità verso il ricordo degli immani sacrifici di sangue della prima guerra mondiale 4. difesa della pace perché sono rispettosi dell’opinione pubblica dei rispettivi paesi Andrea Baravelli, copyright 2016 1939, l’accelerazione tedesca 1. Il riarmo accelerato degli avversari può vanificare il vantaggio tedesco 2. non si può più sostenere allo stesso ritmo la produzione di beni di consumo e la produzione bellica 3. Consapevolezza che sulla Polonia la Gran Bretagna non può piegarsi nuovamente (leva obbligatoria introdotta il 26 aprile 1939, cerca di costruire una trama tra paesi dell’Est e Urss) Andrea Baravelli, copyright 2016 il patto Ribbentrop-Molotov Andrea Baravelli, copyright 2016 • Obiettivo di Stalin 1. 2. 3. ridisegnare la carta geopolitica dal Mar Baltico al Mar Nero assicurandosi il tempo necessario per procedere alla modernizzazione e riorganizzazione militare Stalin ritiene di potere ottenere molto “osservando” i capitalisti scannarsi a vicenda • Obiettivo Hitler 1. 2. 3. neutralizzare l’unica potenza in grado di appoggiare direttamente la Polonia evitare una lunga guerra sui due fronti assicurare alla Germania i necessari rifornimenti di derrate alimentari e materie prime Andrea Baravelli, copyright 2016 la rapida vittoria in Polonia 1.9.1939: invasione tedesca della Polonia 5.9.1939: GB, Francia, Australia, India e Nuova Zelanda dichiarano guerra alla Germania 6.10.1939: ultimi reparti polacchi si arrendono Superiorità «tattica» tedesca, non strategica e neppure di forze in campo (1.500.000 tedeschi, 1.200.000 polacchi) Andrea Baravelli, copyright 2016 il laboratorio del NOE Smembramento della Polonia su base etnica e politica la parte ovest con popolazione tedesca annessa direttamente al Reich, l’altra zona occupata diviene un Governatorato generale (destinato a fornire manodopera servile ai tedeschi) La Polonia è il laboratorio del NOE: 1. cancellazione dell’identità nazionale e distruzione della classe 2. 3. 4. dirigente del paese chiuse le scuole superiori e le università proibiti matrimoni a donne under 25 e agli uomini under 28 deportazione nei campi di concentramento di un milione di polacchi, costruzione di ghetti e primo avvio della costruzione dei sterminio (costruiti a partire dal 1939 proprio in Polonia: Auschwitz, Belzec, Majdanek, Treblinka ecc.) Andrea Baravelli, copyright 2016 la Shoah Il Governatorato Generale Andrea Baravelli, copyright 2016 assassini «artigianali»… i ghetti • i funzionari intendono i ghetti come «riserva di manodopera» a bassissimo costo • i ghetti sono luoghi organizzati per produrre la morte di massa (a Varsavia 450.000 ammassati in 4 Km quadrati; sette persone in ogni stanza; 500.00 muoiono nei ghetti prima dello sterminio sistematico) gli assassini di massa • truppe speciali: Einsatzgruppen (ca. 3.000 uomini della polizia politica uccidono), uccidono 1,4 milioni di ebrei con il colpo alla nucca Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 uccidere in modo industriale Andrea Baravelli, copyright 2016 20 gennaio 1942 alla conferenza di Wannsee si decide la «soluzione finale» la deportazione dai ghetti ai campi 1. Perché il sistema funziona? 2. 3. Inganni dei nazisti, i quali lasciano intendere ai capi delle comunità che la deportazione – in cambio di preziosi e risorse – costituisce un «favore» Ruolo della stessa autorità ebraica nello selezionare le persone che rientrano nella «quota» Si spera che la deportazione conduca a un miglioramento rispetto alle condizioni del ghetto I tedeschi considerano essenziale perché il sistema funzioni la «collaborazione» degli stessi ebrei e la connivenza delle popolazioni non ebree Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 RIBELLARSI? • Incredulità «La generazione che vive dopo l’Olocausto sa che lo sterminio di massa era possibile; ebrei e non ebrei del tempo invece non lo sapevano: per loro si trattò di una realtà nuova che si stava sviluppando davanti ai loro occhi sbalorditi e alla loro menti paralizzate» (Yeheuda Bauer) • Informazioni vaghe e segnali non univoci • Pregiudizio ebraico sulla razionalità dei tedeschi («finché serviremo loro…») • Dove si può scappare? E come? • Deterrente alla rivolta: la famiglia e la speranza Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 Battaglia nel ghetto di Varsavia: circa cinque settimane, dal 19 Aprile del 1943 Rivolte nei campi di sterminio: Treblinka (2 agosto 1943), Babi Yar (29 settembre 1943), Sobibor (14 ottobre 1943), Janowska (19 novembre 1943) e Auschwitz (7 ottobre 1944) «La sorte degli ebrei dipese spesso dall’iniziativa delle singole persone» Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 e gli Alleati..? Andrea Baravelli, copyright 2016 • Gli Alleati hanno informazioni sui campi di sterminio fin dalla primavera del 1942 (fonti vaticane e Bund polacco) 1. Non viene intimato ai paesi che collaborano allo sterminio nazista di fermarsi, pena provvedimenti punitivi una volta finita la guerra 2. Tranne la Svezia, nessun paese allentò i rigidi vincoli all’immigrazione 3. Auschwitz non fu bombardata, neppure le linee ferroviarie che vi arrivano 4. Gli Alleati ignorano le richieste della resistenza ebrea dei territori occupati (negoziare lo scambio di prigionieri tedeschi con ebrei; pagare riscatti per salvare deportati, ecc.) 5. Nel febbraio 1943 gli Alleati rifiutano la proposta tedesca di scambiare i 70.000 ebrei della Transnistria in cambio di denaro; nell’aprile 1944 rifiutano di scambiare un milione di ebrei con 10.000 camion e generi alimentari Andrea Baravelli, copyright 2016 1. Percezione errata della situazione, difficile pensare che l’enormità di cui si diceva fosse reale 2. Cattiva disposizione verso gli ebrei da parte di molti funzionari alleati in posizione chiave 3. La salvezza degli ebrei non era la priorità degli Alleati; la priorità è sempre e solo quella di salvaguardare i propri cittadini Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 la guerra al Nord Stalin si annette gli stati baltici 30 novembre 1939-13 marzo 1940: guerra fra Finlandia e Urss (200.000 contro 1.200.000) Obiettivo tedesco sulla Scandinavia 1) 2) 3) assicurare i rifornimenti di minerali di ferro dalla Svezia controllare l’accesso al Baltico ed estendere le basi di partenza della marina e dell’aviazione contro la GB acquisire al Reich la Danimarca e la Norvegia Le prime fasi della guerra, l’attacco alla Francia Andrea Baravelli, copyright 2016 molto di nuovo sul fronte occidentale… 10.5.1940: avvio delle operazioni militari Piano tedesco molto rischioso, che riesce per l’inefficienza dei comandanti alleati 20.5.1940: le truppe tedesche sono a Dunkerque Il potenziale disastro del corpo di spedizione inglese si trasforma in una ordinata ritirata 10.6.1940: Italia dichiara guerra alla Francia 22.6.1940: armistizio tra Francia e Germania Le ragioni del successo militare tedesco Comprensione dell’importanza dell’azione coordinata tra le differenti armi (aviazione, corpi meccanizzati, fanteria) Comprensione dell’importanza decisiva della mobilità delle truppe e della necessità di «non fermarsi a consolidare» una volta sfondato il fronte Arretratezza tattica dell’alto comando francese (tranne De Gaulle) Andrea Baravelli, copyright 2016 La Francia di Vichy Andrea Baravelli, copyright 2016 la guerra «parallela» dell’Italia Ambizione italiana di divenire la potenza di riferimento nel Mediterraneo - guerra alla Francia (giugno 1940) - offensiva in Africa, verso il Sudan e l’Egitto (settembre 1940) - attacco alla Grecia (ottobre 1940) Continue sconfitte, evidente impreparazione militare e inefficienza dei comandi Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 la battaglia d’Inghilterra Andrea Baravelli, copyright 2016 Quella che il generale Weygand ha chiamato «la battaglia di Francia», è finita. Mi attendo che stia per cominciare la battaglia d’Inghilterra. Da questa battaglia dipende la sopravvivenza della civiltà cristiana. Da essa dipende la nostra società britannica e la lunga continuità delle nostre istituzioni e del nostro Impero. Tutta la furia e la potenza del nemico dovrà prestissimo esser rivolta contro di noi. Hitler sa che dovrà spezzarci in questa isola o perdere la guerra. Se siamo in grado di affrontarlo coraggiosamente, l’intera Europa può essere libera e la vita del mondo può procedere verso altipiani spaziosi e illuminati dal sole; ma se non riusciremo, allora il mondo intero, inclusi gli Stati Uniti, e tutto ciò che abbiamo conosciuto e amato, affonderà negli abissi di una nuova età oscura, resa più sinistra, e forse più prolungata, dalla possibilità di una scienza pervertita. Stringiamoci dunque al nostro dovere e comportiamoci in modo che se il Commonwealth e l’Impero britannico dureranno per un migliaio d’anni gli uomini diranno ancora: «questa fu la loro ora più bella» Winston Churchill, Discorso alla Camera dei Comuni, 20 agosto 1940 Andrea Baravelli, copyright 2016 la resistenza inglese Resistenza resa possibile dall’appoggio americano (legge “affitti e prestiti”, fatta votare da Roosevelt al Congresso nel marzo 1940) Come fare per arrivare a una pace separata con la Gran Bretagna? Opzioni: 1. invadere l’Inghilterra meridionale (non è in realtà alla portata) 2. occupare Gibilterra e attaccare gli inglesi in Africa (poco gradito a spagnoli e italiani) 3. tagliare i rifornimenti (guerra sottomarina indiscriminata) 4. porre l’assedio aereonavale all’isola e ricorrere a massicci bombardamenti Andrea Baravelli, copyright 2016 Operazione Barbarossa e l’attacco nazista all’URSS Andrea Baravelli, copyright 2016 22 giugno 1941: inizia l’operazione Barbarossa (impegnati 3 milioni di soldati tedeschi) Stalin sa che lo stato maggiore tedesco pensa di potere raggiungere gli Urali in 25 giorni, ma si fa cogliere ugualmente impreparato 16 luglio 1941: cade Smolensk, la porta per Mosca è aperta Le armate del gruppo CENTRO mandano rinforzi all’azione delle armate del SUD (obiettivo: i pozzi di petrolio del Caucaso) NORD: assedio di Leningrado (900 giorni, 1 milione di civili morti) -> non si riesce a bloccare i porti di Arcangelo e Murmansk SUD: fine di agosto 1941 è occupata Kiev 1-2 ottobre 1941: inizia l’operazione Tifone per l’attacco a Mosca Andrea Baravelli, copyright 2016 1 dicembre 1941 i tedeschi arrivano a 20 Km da Mosca (40° sottozero, logoramento delle riserve tedesche e mancanza di rifornimenti) obiettivi militari e ideologici Luglio 1940: Hitler manifesta per la prima volta la volontà di rompere il Patto di non-aggressione e di scatenare un attacco generale all'est A. B. concezioni ideologico-razziali del dittatore complesse motivazioni strategiche, politiche ed economiche 1. 2. 2. 3. Andrea Baravelli, copyright 2016 sconfiggere anche l'ultima potenza, per piegare la resistenza dell’Inghilterra sconfiggere l’URSS prima dell'intervento americano (previsto per il 1942) organizzare un'area di sfruttamento economico autosufficiente (essenziale per condurre una lunga guerra transcontinentale) proteggere la Germania (con una guerra preventiva) dal prevedibile attacco della potenza bolscevica il fallimento strategico tedesco Grandi battaglie di accerchiamento che annientano intere armate russe e consegnano centinaia di migliaia di prigionieri non sono decisive perché le riserve sovietiche sono immense (14 milioni di uomini in armi tenendo conto dei riservisti) MARZO 1942: il fronte è stabilizzato a ca. 150 km da Mosca Conseguenze: 1. l’alto comando tedesco non predispone le riserve umane e industriali sufficienti a sostenere una guerra prolungata (si prevedono 30 milioni di morti civili per fame, perché l’esercito tedesco si sosterrà depredando tutto quel che c’è) 2. nei territori occupati il bottino è inferiore al previsto (già nel 1942, la produzione bellica Urss superava quella tedesca) 3. 4. l’apparato industriale sovietico è intatto al di là degli Urali la massa principale dell’esercito sovietico è sfuggita all’annientamento Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 la città simbolo… Stalingrado Agosto 1942: i tedeschi cingono d’assedio Stalingrado (occupata al 90%) 19 novembre 1942: contrattacco russo che chiude in una sacca i 250.000 uomini della 7° armata 2 febbraio 1943: la 7° armata si arrende (60.000 morti in combattimento, su 110.000 presi prigionieri rientreranno in Germania solo 5.000). Andrea Baravelli, copyright 2016 I crimini nazisti in Unione Sovietica Attacco all’Urss: crociata antibolscevica e guerra di «pulizia etnica» (commissari politici ed ebrei sono immediatamente fucilati) L’Alto Comando nazista programma la deportazione in Siberia di oltre 30 milioni di slavi Fra i crimini tedeschi vanno messe anche: 1. le deportazioni di lavoratori forzati (si calcola il 25% delle persone allora occupate nell’economia di guerra) 2. NB: la differenza fra guerra condotta all’Est e guerra condotta all’Ovest sta nell’ampiezza della violenza, non è qualitativa gli altissimi livelli di mortalità fra i prigionieri di guerra (3.300.000 russi su 5.700.000 presi prigionieri morirono di fame nei campi) Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 la guerra in Estremo Oriente Andrea Baravelli, copyright 2016 7 dicembre 1941 7 dicembre 1941 vero trauma per gli americani, i comandi non avevano ritenuto possibile un attacco aereonavale contro le Hawaii Andrea Baravelli, copyright 2016 7 dicembre 1941 Disastro strategico giapponese: Il comando giapponese è convinto che più il colpo sarebbe stato forte più gli americani sarebbero stati disponibili a trattare. Al contrario, il 7 dicembre 1941 divenne il “giorno dell’infamia” Andrea Baravelli, copyright 2016 Impero del Sol Levante Buon apparato militare Buoni livelli qualitativi dell’apparato aereonavale il Il tallone d’Achille è l’impossibilità di reggere a periodi lunghi di blocco economico (non ha risorse produttive, i cantieri navali al massimo della loro capacità produttiva sfornano un tonnellaggio che è un centesimo di quello USA) Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 La svolta del 1943 Giugno 1943 lo sbarco in Sicilia e l’avvio della campagna d’Italia Andrea Baravelli, copyright 2016 Andrea Baravelli, copyright 2016 25.7.43 il Gran Consiglio sfiducia Mussolini, il re lo fa arrestare e lo rinchiude al Gran Sasso Andrea Baravelli, copyright 2016 8.9.43 armistizio italiano di Cassibile, il re fugge da Roma e i tedeschi occupano il centro-nord Andrea Baravelli, copyright 2016 12.9.43 Mussolini viene liberato da tedeschi, al Nord qualche giorno dopo fonda la RSI Andrea Baravelli, copyright 2016 La linea Gustav e il fronte di Cassino Andrea Baravelli, copyright 2016 Estate 1943 grande battaglia sul Dnepr, ripresa in larga scala dell’avanzata sovietica Andrea Baravelli, copyright 2016 1944 verso la vittoria degli Alleati Andrea Baravelli, copyright 2016 la svolta… 1943 1944-1945 • si apre il fronte italiano: - Giugno 1943: sbarco alleato in Sicilia, - 25.7: caduta di Mussolini - 8.9: armistizio italiano, tedeschi occupano il centronord • 4.6.1944: Roma liberata dagli Alleati • 6.6.1944: sbarco alleato in Normandia • 22.6.1944: operazione Bagration, che travolge le resistenze tedesche e libera Minsk • Estate 1943: grande battaglia sul Dnepr e ripresa su larga scala dell’avanzata sovietica • Marzo 1945: angloamericani superano il Reno • 16.4.1945: inizia la battaglia di Berlino • 8.5.1945: l’ammiraglio Keitel firma la resa definitiva della Wehrmacht La contabilità delle vittime • • • • • • • • • • • • • • Germania: Giappone: Francia: Cina: Indocina: Italia: Jugoslavia: Polonia: Regno Unito: Romania: Ungheria: Unione Sovietica: USA: Totale: 7.418.000 2.630.000 560.000 19.600.000 487.000 443.000 1.100.000 5.623.000 365.000 767.000 580.000 23.000.0000 413.000 71 milioni di vittime (48 milioni civili) Andrea Baravelli copyright 2016