Copyright 2016 Andrea Baravelli “i contadini desiderano che si vada a loro…” Copyright 2016 Andrea Baravelli 1. grande diffusione degli scritti di Tolstoj 2. movimento di intellettuali che si trasferiscono nei villaggi contadini per fare propaganda (“andare al popolo”) 3. nascita del Partito socialista rivoluzionario e del partito operaio socialdemocratico (1898, d’ispirazione marxista); dal 1903 quest’ultimo si divide in bolscevichi e menscevichi 4. conseguenze della repressione del 1905 Copyright 2016 Andrea Baravelli Solo una élite di rivoluzionari di professione può condurre alla rivoluzione in Russia In Russia “non è realizzabile una trasformazione della società come previsto e auspicato dal partito socialdemocratico tedesco” (marxismo ortodosso) Copyright 2016 Andrea Baravelli malcontento delle masse nei confronti della politica autoritaria dello zar Nicola II arretratezza e fame nelle campagne impreparazione dell’esercito durante la guerra (1914-1917) Copyright 2016 Andrea Baravelli Lo zar stava uccidendo il suo popolo, quindi era giusto che il popolo si difendesse sparando. «In caserma» ordinò. «Armiamo la classe operaia!» Strappò di mano alla donna la bandiera rossa. «Venite con me!» Raggiunse a passo veloce la prospettiva Sampsonievskij, seguito dai suoi uomini capeggiati da Isaac; la folla si accodò. Grigorij non sapeva esattamente cosa avrebbe fatto, ma non sentiva la necessità di un piano: alla testa della gente in marcia aveva la sensazione di poter fare qualsiasi cosa. La sentinella aprì i cancelli della caserma per i soldati, ma poi non riuscì a chiuderli davanti ai dimostranti. Sentendosi invincibile, Grigorij guidò il corteo sulla piazza d’armi verso l’arsenale […]. Quando raggiunse l’altro lato del ponte, Grigorij fu ancora più felice vedendo che le strade erano piene di soldati con il berretto alla rovescia o la giacca sbottonata, in aperta violazione del regolamento. Molti esibivano una fascia rossa al braccio o nastrini rossi all’occhiello come prova che erano rivoluzionari. Auto requisite rombavano ovunque, guidate in modo spericolato, con le canne di fucile e le baionette che spuntavano dai finestrini, e dentro ragazze che ridevano sulle ginocchia dei soldati. I picchetti e i posti di controllo del giorno prima erano svaniti. Le strade erano state conquistate dal popolo. Copyright 2016 Andrea Baravelli 1. Cattivo andamento delle operazioni militari 2. Disastro organizzativo, fallimento del sistema di approvvigionamento 18 febbraio: iniziano gli scioperi nelle principali fabbriche di Pietrogrado 26 febbraio: la guarnigione di Pietrogrado si unisce agli scioperanti 2 marzo: accordo tra i rivoltosi per avviare, una volta ottenuta la deposizione dello zar, una fase costituente 3 marzo: Nicola II abdica in favore del granduca Michail L'intera famiglia imperiale è tratta in arresto; la dinastia Romanov finisce Copyright 2016 Andrea Baravelli Ritorno di Lenin dall’esilio, enuncia le «Tesi di aprile» Il proletariato deva porre fine al dualismo dei poteri, abbattendo il governo provvisorio, di ispirazione borghese e trasferendo tutto il potere ai soviet. I contadini devono occupare le terre dei grandi latifondisti. La guerra deve essere immediatamente fermata per giungere a una pace senza profitti per alcuna delle parti Copyright 2016 Andrea Baravelli Governo liberale menscevico di Kerenskij Tentativo di trasferire al fronte la guarnigione di Pietrogrado, nuova insurrezione appoggiata dai bolscevichi Repressione del partito bolscevico 19 agosto: il generale Kornilov tenta il colpo di stato Il governo provvisorio è costretto a chiedere aiuto ai bolscevichi, che organizzano venticinquemila operai nella Guardia Rossa NB: i bolscevichi si affermano come dirigenti dei Soviet, continua l’ambiguità su chi detiene realmente il potere Copyright 2016 Andrea Baravelli Emanazione della Duma Duma dominata dal Partito cadetto (costituzionaledemocratico) e da altre formazioni liberali minori Favorevole alla continuazione della guerra Governo provvisorio Articolato in consigli degli operai e consigli dei soldati Sono presenti socialistirivoluzionari, menscevichi e bolscevichi Contrari in genere alla prosecuzione della guerra Organismi molto caotici, fatalmente alla mercé dei partiti più organizzati Soviet Copyright 2016 Andrea Baravelli Riferimenti fugaci al socialismo, dice alle folle ciò che vogliono sentire; non scopre le sue carte Lenin conquista il capitale simbolico e politico della rivoluzione di Febbraio, sviluppandolo poi ulteriormente Festival di simboli (bandiere, nastri, fazzoletti e coccarde rosse; la Marsigliese e poi l’Internazionale) Distruzione degli emblemi e dei simboli degli Zar Il basso clero appoggia la rivoluzione Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli John Reed, Dieci giorni che sconvolsero il mondo La città era nervosa, trasaliva ad ogni rumore improvviso. Eppure non vi era alcun segno di attività dei bolscevichi; i soldati erano nelle caserme, gli operai nelle officine.. Entrammo in un cinematografo, vicino alla cattedrale di Kazan; si proiettava un film italiano – amore, intrigo, sangue. Nelle prime file alcuni soldati e dei marinari fissavano sullo schermo degli occhi stupiti di fanciulli, del tutto incapaci di comprendere il perché di tutta quella agitazione, di quella violenza, di quei delitti John Reed, I dieci giorni che sconvolsero il mondo 24 ottobre: i bolscevichi occupano i punti nevralgici della capitale; Kerenskij fugge dalla città Lenin annuncia la presa del potere al Congresso dei Soviet, il quale approva: 1. 2. 3. 4. 5. Il trasferimento di tutti i poteri ai soviet La richiesta di armistizio alla Germania La distribuzione delle terre dei latifondi ai contadini privi di terra La nazionalizzate le banche, il commercio estero affidato allo Stato e le fabbriche gestite direttamente dagli operai La completa separazione Stato e Chiesa NB: la rivoluzione controlla in realtà solo Pietrogrado e Mosca; deve poi fare fronte al sistematico sabotaggio messo in opera dalla burocrazia statale Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli L’idea di rivoluzione è poco «politica», è invece intrisa di spirito religioso La Rivoluzione è vista come una svolta morale, in grado di risvegliare l’anima tradizionale russa e sbaragliare la corruzione Crescente commistione fra tradizione rivoluzionaria (patrimonio di piccoli gruppi di avanguardia) e la tradizione religiosa (diffusa tra il popolo) Su questo terreno, emotivo e fortemente irrazionale, avviene l’adesione ai progetti razionali dei partiti rivoluzionari 12 novembre 1917: elezioni per l'Assemblea Costituente % socialisti rivoluzionari bolscevichi partito cadetto menscevichi seggi 58 25 14 4 370 170 17 16 Copyright 2016 Andrea Baravelli 5 gennaio 1918: l'Assemblea costituente è proclamata autorità suprema di tutta Russia; essa non riconosce il potere dei soviet dei lavoratori (operai, contadini e soldati) I bolscevichi chiedono la ratifica dei decreti emessi dai Commissari del Popolo; rifiuto del Partito cadetto, dei menscevichi e persino i socialisti rivoluzionari 7 gennaio 1918: i bolscevichi decretano lo scioglimento dell'Assemblea costituente Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli La Russia dei bolscevichi Esautorato il Comitato esecutivo del Soviet (4 novembre 1917) Proibizione della stampa ritenuta di opposizione Creazione della figura giuridica di «nemico del popolo» Costituzione della Ceka, nuova polizia politica (dicembre 1917) Costruzione di un vero e proprio esercito, l’Armata Rossa Ripristino dell’autorità dello Stato con brutale efficienza Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli La guerra rivoluzionaria Copyright 2016 Andrea Baravelli La guerra con la Polonia (1919-1920) Copyright 2016 Andrea Baravelli Pace di Brest-Litovsk (marzo 1918); i bolscevichi rivelano i patti segreti della diplomazia zarista Febbraio 1919: i tedeschi smobilitano nei territori occupati; a questo punto la Polonia del maresciallo Pilsudski invade la Lituania e la Bielorussia Truppe polacche entrano a Kiev Primavera 1920: i polacchi attaccano l’Ucraina e conquistano Kiev L’Armata rossa contrattacca, sfruttando l’occasione per cercare di «esportare» la Rivoluzione e arrivando alle porte di Varsavia (agosto 1920) 18 ottobre 1920: armistizio L’Armata rossa entra a Kiev 1) dalla rivoluzione all’armistizio coi tedeschi (ott. 17-marzo 1918) i nemici dell’Armata rossa sono i dissidenti, che si uniscono ai cosacchi del Don e alla Legione cecoslovacca in Siberia. I combattimenti in questo periodo sono sporadici 2) marzo-novembre 1919 le armate bianche avanzano da Sud (Denikin), da Nord-Ovest (Judenic), da Est (Kolcac); l’Armata Rossa soffre parecchio ma alla fine sconfigge le varie armate 3) primavera 1920 guerra vittoriosa contro i resti delle Armate bianche in Crimea Copyright 2016 Andrea Baravelli Fascino generalizzato della parola d’ordine: «fare come in Russia» Mito che si diffonde perché l’Europa post-bellica è attraversata da fortissime tensioni sociali e da violente battaglie politiche Copyright 2016 Andrea Baravelli Marzo 1919: nasce l’Internazionale comunista Speranza di una diffusione della rivoluzione in Europa centro-orientale; volontà di imporre il modello bolscevico di rivoluzione, quindi costruisce un organismo rigidamente controllato da Mosca I partiti socialisti che vi aderiscono devono: 1. Abbandonare il socialismo ed espellere i riformisti 2. Approvare i 21 punti della terza internazionale 3. Organizzarsi per fare realmente la rivoluzione 4. Sottomettersi a Mosca Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli i partiti comunisti in Europa Germania: nel 1919 nasce il KPD (Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht) Francia: nel dicembre 1920, con il congresso di Tours, nasce il PCF Italia: il 21Gennaio 1921, con la scissione al Congresso PSI di Livorno, nasce il PCd’I (Bombacci, Bordiga, Togliatti, Terracini, Gramsci) La conversione al comunismo non era una moda o una follia, era l’espressione sincera e spontanea di un ottimismo portato alla disperazione… Essere attratti dalla nuova fede era, ancora oggi lo credo, un encomiabile errore. Sbagliavamo per ragioni giuste; e sento ancora che, con poche eccezioni, coloro che schernirono la Rivoluzione russa sin dall’inizio lo fecero per ragioni meno onorevoli del nostro errore. C’è un abisso tra un amante deluso e chi è incapace di amare Arthur Koestler, Autobiografia Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli Cattivo funzionamento del «comunismo di guerra» In Russia non esiste più alcuna azienda privata o forma di commercio privato Rivolta del marinai di Kronstadt (marzo 1921) Piano economico del marzo 1921 1. Liberalizzato il commercio del surplus agricolo (si crea un ceto di contadini benestante: i kulaki) 2. Si aprono spazi di liberalizzazione per i commercianti e per la piccola impresa di prodotti d’uso comune 3. Ci possono essere assunzioni da parte di privati in piccole imprese 4. Si concede la possibilità di investire dall’estero in Russia Viene concessa grande libertà di autorganizzazione alle varie nazioni etniche (ma è solo apparenza) Esplosione culturale delle avanguardie artistiche Forte liberalizzazione dei costumi: scristianizzazione; divorzio; aborto; parità dei sessi Istruzione obbligatoria fino ai 15 anni Copyright 2016 Andrea Baravelli Consiglio dei commissari del popolo Presidium Potere esecutivo Potere legislativo Segretario del Partito comunista Comitato esecutivo centrale Congresso dei deputati del popolo Soviet dell’Unione Soviet delle nazionalità Copyright 2016 Andrea Baravelli Lotte per la successione al vertice del partito, 1° tempo Trockij «rivoluzione permanente», si devono cogliere tutte le occasioni per organizzare e provocare la rivoluzione proletaria in tutto il mondo; contrario alla NEP Stalin formula del «socialismo in un solo paese»; inizialmente vicino all’ala moderata di Bucharin Copyright 2016 Andrea Baravelli BUCHARIN STALIN La NEP è una deviazione ideologica E’ ancora troppo presto per mettere fine alla NEP La NEP impedisce di «spremere» le campagne per operare la necessaria industrializzazione del paese Vince Stalin, che emargina Bucharin Copyright 2016 Andrea Baravelli Favorisce l’affermazione del culto della sua persona Sviluppa una propaganda martellante 1936-1938: terribile epurazione (le «grandi purghe»), processi fittizi e «teatrali» Organizza la spietata epurazione di tutti i nemici politici Copyright 2016 Andrea Baravelli Obiettivo duplice 1. 2. Completa collettivizzazione dell’economica agricola Industrializzazione a tappe forzate del paese Copyright 2016 Andrea Baravelli 1928, 1932, 1938: messi in atto grandiosi piani quinquennali Straordinari risultati quantitativi nell’industria (il valore della produzione industriale quadruplica rispetto al 1914; gli occupati nell’industria triplica) NB: i costi umani sono terribili, sfruttamento intensivo e spietato della forza lavoro industriale i piccoli proprietari (kukaki) sono brutalmente costretti a conferire le loro terre a cooperative (kholchoz) o a cederle ad aziende statali (sovchoz) Perché mi ero tanto indurita? Come soffriva la gente, quante gliene facevano! E io a dire: non sono uomini, questi, è solo kulakaglia. E poi rivango, rivango e penso: chi ha inventato quella parola: kulakaglia? Che sia stato Lenin? Quale tormento si è addossato! Per ucciderli, si è dovuto spiegare che i I kulaki sono additati come il principale nemico della Rivoluzione, deportazione forzata in Siberia Copyright 2016 Andrea Baravelli kulaki non erano uomini. Sì, come quando i tedeschi dicevano: i giudei non sono uomini. Allo stesso modo Lenin e Stalin: i kulaki non sono uomini Vassilj Grossman, Tutto scorre la collettivizzazione produce risultati modestissimi, la produzione agricola crolla negli anni ‘30 il regime torna al «comunismo di guerra» Copyright 2016 Andrea Baravelli Dopo la liquidazione dei kulaki la superficie coltivata diminuì molto e il raccolto diventò basso. Non per questo era ammesso che diminuissero le consegne di grano allo stato; al contrario le consegne che fissarono per il nostro villaggio furono tali che non avremmo saputo effettuarle in dieci anni. Ebbe in seguito inizio la fame: Venne in seguito una “morìa generale… Dapprima i bambini, i vecchi, poi l’età media. In principio li sotterrarono, poi non lo fecero più. Così i morti si ammucchiarono nelle strade, nei cortili, e gli ultimi rimasero nelle isbe. Tutto si fece silenzioso. Ai kulaki ancora vegetanti in attesa di deportazione nelle stazioni ferroviarie, si aggiunsero gruppi sempre più numerosi di contadini dei due strati inferiori che, in preda alla fame, cercavano di trasferirsi dovunque ci fosse da mangiare. A Kiev molti contadini affamati strisciavano in mezzo alla gente: bambini, nonni, ragazzette, e non pareva nemmeno che fossero esseri umani, ma una sorta di cagnetti o gattini schifosi su quattro zampe… Anche qui ogni mattina passavano delle piattaforme speciali trainate da cavalli e raccoglievano quelli che erano morti durante la notte. Ho visto una di queste piattaforme: c’erano deposte salme di bambini. Proprio come li ho descritti: sottili, lunghi lunghi, musetti come quelli di uccellini morti, beccucci adunchi… E fra loro ce n’erano che pigolavano ancora, le teste come riempite d’acqua dondolavano. Domandai al vetturale: perché anche quelli, ancora vivi? Lui fece un gesto come a dire: prima che arriviamo a destinazione non sono più vivi Tra i 7-10 milioni di morti per fame Si calcola che nei momenti più duri del 1932 muoiano 25.000 persone al giorno Si registrano casi di cannibalismo Stalin rifiuta gli aiuti alimentari, utilizzando la fame per stroncare il nazionalismo ucraino Copyright 2016 Andrea Baravelli Totalitarismo 1. 2. Tendenza a unificare Stato e società, che si esprime solitamente col partito unico Concentrazione dei poteri – legislativo, esecutivo, giudiziario – nelle mani di un unico leader Copyright 2016 Andrea Baravelli Tutto ciò che ostacola questi processi è visto come un nemico da eliminare Strumenti da utilizzare: terrore, giustizia sommaria, campi di concentramento Non si può essere neutrali, il totalitarismo pretende di possedere anche il «privato» delle persone Strumenti da utilizzare: propaganda, ricorso alle delazioni, facilitazioni di ogni genere per i militanti Copyright 2016 Andrea Baravelli Fattori comuni • opposizione alla progressiva ascesa dell’individualismo • convinzione che l’ideologia, oltre che spiegare i motivi della crisi della società moderna, possa riconoscere le leggi che sono alla base dei fenomeni sociali • convinzione che la “semplicità” fosse un valore da preferire alla complessità • convinzione che la radicalità consenta la risoluzione, una volta per tutta, dei principali problemi esistenti (senza preoccuparsi dei costi umani) • tendenza alla concentrazione piramidale dei poteri, realtà della policrazia di poteri in competizione tra loro Diversità del progetto finale (costruzione di una società più giusta, contro l’ideale di una società razziale), ma gli strumenti sono gli stessi Copyright 2016 Andrea Baravelli