Popoli, Nazioni, Identità. L’Europa in movimento Copyright 2016 Andrea Baravelli Caratteri peculiari Sconvolgimento improvviso e radicale Estensione geografica molto ampia Coinvolti paesi molto differenti tra loro Intrecciarsi di motivazioni differenti (sociali, politiche, nazionali) Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli Fattori comuni Crisi economica e carestia (1846-47) Azione consapevole svolta dai democratici tradizione rivoluzionaria ancora viva, ex napoleonici Richiesta del suffragio universale Emergere della questione sociale Manifesto dei comunisti, Marx e Engels (gennaio 48) Spinta verso l’emancipazione nazionale Copyright 2016 Andrea Baravelli La grande carestia in Irlanda « Thousands are sailing Across the western ocean, To a land of opportunity That some of them will never see, Fortune prevailing Across the western ocean Their bellies full Their spirits free They'll break the chains of poverty » (The Pogues, Thousands are Sailing) Copyright 2016 Andrea Baravelli La «Nazione», 1 Rivoluzione Francese: «Risemantizzazione» del termine Prima: semplice riferimento geografico (il termine «patria» significava l’adesione a una collettività politica) Dopo: significa il «luogo della volontà generale» Copyright 2016 Andrea Baravelli La «Nazione», 2 Indica il contratto fra i cittadini che «forma» e «tiene insieme» una società politica Il fine di questo contratto è quello di esprimere la volontà del popolo e l’identità collettiva attraverso l’azione di uno Stato Il concetto di Nazione amplia quello di Patria (nelle società antiche il luogo dove gli antenati seppellivano i morti) 1. La Nazione è un’entità oggettiva esistente da lungo tempo (visione tedesca) Ruolo del romanticismo tedesco: radici storico-culturali; importanza della lingua , del sangue e della stirpe Es. Herder, Fichte 2. La Nazione è una costruzione politica recente (visione francese) concetto di «nazione» vicino a quello di «volontà generale». Ernest Renan (Che cos’è una nazione?, 1882) la definì «un plebiscito di tutti i giorni» Non un dato naturale ma un concetto dinamico basato sul «consenso attuale» più che su comuni ricordi Oggi: la nazione non preesiste allo Stato, ma è una costruzione della sua élite dirigente; è un fenomeno moderno che appare con la Riv. Francese Copyright 2016 Andrea Baravelli Il ruolo degli intellettuali Copyright 2016 Andrea Baravelli La «Comunità immaginata» Ruolo degli scrittori di storia e di romanzi storici Elite culturale forte, provvista di una lingua nazionale scritta -> fondamentale per costruire la coesione all’interno di uno Stato da edificare o già formato Es. «Ivanohe» di Walter Scott; «I promessi sposi» di Manzoni Copyright 2016 Andrea Baravelli Nazione e Imperi 1. Forti resistenze dei tre grandi imperi multietnici (russo, asburgico, ottomano) 2. Convinzione che il principio nazionale dovesse applicarsi solo a territori di una certa estensione (in modo da poter garantire gli equilibri di forza internazionali) Copyright 2016 Andrea Baravelli Il 26 venuto io in Palazzo Vecchio, ché lì le notizie tutte si raccoglievano ed i telegrafi parlavano, si discutevano e prendevano le misure […] Nella notte venendo il 31 si seppe per i telegrafi Livorno occupato tranquillamente (Leopoldo II, Granduca di Toscana) Copyright 2016 Andrea Baravelli 1848 e «Nazione» Più che di tante e distinte rivoluzioni, si può parlare: 1. circolarità dell’onda rivoluzionaria nei vari paesi 2. interdipendenza fra piani diversi il problema nazionale si intreccia con quelli della sovranità popolare e del rapporto tra Stato e società civile si passa dalle rivendicazioni liberali già avanzate in passato a quelle inedite della democrazia e della maggiore uguaglianza sociale Numerosi attori: borghesi, intellettuali, studenti, artigiani, operai e alle masse popolari dei centri urbani; piccoli nuclei di contadini. Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli FRANCIA 1848 Prima dei tumulti Monarchia liberale di Luigi Filippo d’Orleans Regime oligarchico, politica ultramoderata, libertà di arricchirsi ma compressione dell’opinione pubblica Si coalizza una forte e variegata opposizione, obiettivo del suffragio universale (visto come mezzo per realizzare gli ideali di giustizia sociale) Campagna dei banchetti, per aggirare i divieti di riunione -> divieto -> 22/2 scoppiano i tumulti Copyright 2016 Andrea Baravelli La rivoluzione 24/2: Luigi Filippo fugge da Parigi Proclamata la Repubblica, convocazione della Assemblea Costituente Governo: democratici-repubblicani Abrogata ogni limitazione alla libertà di riunione, nuovi giornali e club; abolita la pena di morte per reati politici (ripudiata la tradizione giacobina) Copyright 2016 Andrea Baravelli Legislazione sociale Stabilite 11 ore massime di lavoro al giorno Affermato il principio del «diritto al lavoro» Istituiti gli Ateliers nationaux (nonostante le pretese sono lavori di pubblica utilità; sono molto costosi -> producono molti malumori) Copyright 2016 Andrea Baravelli La fine di un’illusione Assemblea Costituente (23 aprile 48): l’elettorato rurale è molto conservatore vittoria dei repubblicani moderati e dei bonapartisti (nostalgici della monarchia) Giugno 1848: il nuovo governo chiude gli Ateliers nationaux 23/6: barricate a Parigi; durissima repressione del generale Cavaignac (migliaia di morti sulle barricate e nelle fucilazioni sommarie) Copyright 2016 Andrea Baravelli La stabilizzazione conservatrice Novembre 48: approvata la costituzione democratica, ispirata al modello statunitense - - presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo per la durata di 4 anni una Assemblea legislativa eletta a suffragio universale Elezioni presidenziali del Dicembre 1848: - i conservatori fanno blocco su Luigi Napoleone Bonaparte (figlio di Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone), che vince alla grande 2/12/1851: colpo di stato militare di Bonaparte, confermato da un plebiscito a suffragio universale Dicembre 1852: Bonaparte assume il titolo di Napoleone III Copyright 2016 Andrea Baravelli Europa centrale Copyright 2016 Andrea Baravelli contro autoritarismo, «per la nazione» Lo scontro è tra borghesia liberale (con l’appoggio di settori popolari) e assolutismo 13/3: insurrezione a Vienna -> Metternich è allontanato 15/3: insurrezione a Budapest Impero Asburgico sull’orlo del collasso 17-18/3: si sollevano Venezia, Milano e a Berlino si spara 19/3: a Praga petizione per maggiore autonomia Ottobre 48: rivolta a Vienna (repressa nel sangue) Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli 1848-1849, Ungheria Sollevazione nazionale guidata dagli intellettuali (poeta Petofi), governo nazionale di Lajos Kossuth Decretata la fine dei rapporti feudali nelle campagne (appoggio quindi dei contadini) Eletto un parlamento nazionale, esercito nazionale Battaglia di Vilagos (11 agosto 1849): esercito asburgico e esercito russo sconfiggono gli ungheresi Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli La sollevazione dei popoli slavi Aprile 1848: governo provvisorio a Praga (chiede maggiori autonomie, non l’indipendenza) Giugno 1848: a Praga si riunisce un congresso di tutti i popoli slavi soggetti alla corona asburgica Incidenti e pretesto per sciogliere con la forza il congresso e sciogliere il governo ceco NB: l’esercito rimane il caposaldo della casa di Asburgo, appena riorganizzato passa al contrattacco Copyright 2016 Andrea Baravelli Contrasti tra nazionalità Copyright 2016 Andrea Baravelli I croati contro i magiari: rivalità sfruttata dagli Asburgo Ferdinando I abdica in favore di Francesco Giuseppe, che scioglie d’autorità il Reichstag e promulga una costituzione «moderata» (parlamento eletto a suffragio ristretto e con poteri molti limitati) Copyright 2016 Andrea Baravelli Copyright 2016 Andrea Baravelli Germania, 1848 1834: Zollverein 1848: 36 stati 18/3: manifestazioni popolari a Berlino re Federico Guglielmo IV di Prussia concede la libertà di stampa e convoca il parlamento prussiano; le richieste sono però quelle dell’Assemblea Costituente di tutti gli stati tedeschi (si costituisce a Francoforte) Copyright 2016 Andrea Baravelli grande Germania vs piccola Germania Aprile 1849: la delegazione a Berlino riceve il rifiuto della corona da parte del re di Prussia Copyright 2016 Andrea Baravelli ITALIA, 1848-1849 Copyright 2016 Andrea Baravelli Il dibattito politico Confederazione di stati, ciascuno governato dal proprio principe, sotto la presidenza del papa (Vincenzo Gioberti, Del primato morale e civile degli italiani, 1843) Confederazione di stati italiani sul modello della Svizzera (Carlo Cattaneo) Ruolo trainante del Piemonte, come unico reale motore dell’Unificazione (modello accentrato, di tipo francese) Repubblicani mazziniani: ruolo determinante del popolo, non dei principi Copyright 2016 Andrea Baravelli ITALIA, 1848 Sviluppo autonomo rispetto agli altri paesi Obiettivo comune: concessione di costituzioni fondate sul sistema rappresentativo Importanza della questione dell’indipendenza dallo straniero Copyright 2016 Andrea Baravelli Gennaio 1848, insorge Palermo Tradizionale aspirazione della Sicilia all’autonomia da Napoli Il 29 gennaio Ferdinando II concede una Costituzione Nella penisola s’innesca un processo a catena: - Toscana (Leopoldo II) - Piemonte (Carlo Alberto, Statuto Albertino) - Stato della Chiesa (Pio IX). Copyright 2016 Andrea Baravelli Contro l’Austria 17 Marzo: insorge Venezia Daniele Manin, il 23/3 si costituisce la Repubblica veneta 18 Marzo: iniziano le 5 giornate di Milano contro il contingente comandato da Radetsky (15.000 uomini). Direzione delle operazioni assunto da Carlo Cattaneo; il 22/3 gli austriaci si ritirano nel quadrilatero 23/3: il Piemonte dichiara guerra all’Austria Copyright 2016 Andrea Baravelli La Prima Guerra d’Indipendenza Le ragioni della scelta del Piemonte: -Pressione dei liberali e dei democratici -Tradizionale spinta espansionistica sabauda -Timore che il Lombardo-Veneto diventasse un centro di agitazione repubblicana La scelta piemontese condiziona gli altri stati italiani Nodi irrisolvibili -Scarsa abilità di Carlo Alberto (non nasconde le mire) -Difficoltà insostenibile per Pio IX -Ripresa del potere da parte di Ferdinando di Borbone Copyright 2016 Andrea Baravelli Giuseppe Garibaldi Ma oramai per Garibaldi era diventato impossibile rimanere più a lungo lontano dalla patria; e veniva a mirabilmente secondare il di lui desiderio di ritornarvi e a dare probabilità di buon esito ad progetto concepito in tempi remoti, la straordinaria concitazione degl'Italiani residenti in Montevideo, i quali eransi al lieto annunzio dei primi moti in Italia, avevano in poco tempo raccolto una vistosa somma che essi destinarono fin dal primo momento “per la spedizione in Italia comandata da Garibaldi”. Accompagnato da un cento tra soldati, della legione ed altri volontari, salpava finalmente da Montevideo nel mese di aprile del 1848 e dopo una lunga navigazione e 14 anni d'esilio onorato rivedeva e toccava la patria. G.B. Cuneo, Memorie di Garibaldi Copyright 2016 Andrea Baravelli Le operazioni militari Vittorie di Pastrengo (30 aprile) e Goito (30 maggio) Sconfitte a Curtatone e Montanara (29 maggio), Custoza (23-25 luglio) Armistizio (9 agosto), ripresa della guerra (20 marzo 1849) Sconfitta di Novara (22-23 marzo 1849) Abdicazione di Carlo Alberto per Vittorio Emanuele II (23 marzo 1849) Italia, 1849 Sicilia rimane sotto controllo dei separatisti, che si sono dati un governo e una costituzione democratica Venezia Repubblica con a capo Manin Firenze governo democratico, Giuseppe Montanelli e Domenico Guerrazzi (leader repubblicani) Roma in novembre è ucciso il primo ministro liberal-moderato Pellegrino Rossi; il papa si rifugia a Gaeta ; nel gennaio 1849 è proclamata la Repubblica Copyright 2016 Andrea Baravelli La Repubblica di San Marco, (17.3.48 - 22.8.49) Sulle tue pagine scolpisci, o Storia, l'altrui nequizie e la sua gloria, e grida ai posteri tre volte infame chi vuol Venezia morta di fame! Viva Venezia! L'ira nemica la sua risuscita virtude antica; ma il morbo infuria, ma il pan le manca... Sul ponte sventola bandiera bianca! Arnaldo Fusinato Copyright 2016 Andrea Baravelli La Repubblica Romana (9.2.49 – 1.7.49) Novembre 1848: ucciso il primo ministro liberal-conservatore Pellegrino Rossi; il papa fugge a Gaeta Gennaio 1848: elezioni a suffragio universale per l’Assemblea Costituente 9 febbraio 1848: proclamata la decadenza del potere temporale e nascita della Repubblica Romana Governo: il triumvirato (Armellini, Saffi, Mazzini); capo dell’esercito: Garibaldi Copyright 2016 Andrea Baravelli Cosa rimane… Costituzione avanzatissima: Aboliti i tribunali ecclesiastici e confisca dei beni del clero Progetto di riforma agraria con concessione di fondi confiscati in affitto perpetuo alle famiglie più povere 4 luglio: promulgata la Costituzione e caduta della Repubblica Copyright 2016 Andrea Baravelli LA RESTAURAZIONE Maggio 1849: Ferdinando di Borbone riconquista le Sicilia Maggio 1849: gli austriaci riconquistano i territori dello Stato Pontificio e pongono fine alla Repubblica Toscana Luglio 1849: le truppe francesi del generale Oudinot entrano a Roma, cade la Repubblica Romana Agosto 1849: caduta per fame di Venezia Copyright 2016 Andrea Baravelli Le cause del fallimento del 1848-49 Diffidenze e profonde fratture che attraversavano al loro interno le forze del cambiamento e della rivoluzione (democratici-radicali contro liberalmoderati) I liberal-moderati, spaventati dall’audacia delle richieste sociali, si sarebbero riavvicinati alle vecchie classi dirigenti La sconfitta sul campo non cancella la forza del concetto e dell’ideale della NAZIONE Copyright 2016 Andrea Baravelli