Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche Servizio Radiazioni/Rumore Dipartimento Prov.le di Ancona I NQU I NAME NT O E L E T T R OMAGNE T I CO U NA P R OB L E MAT I CA AT T U AL E As pet t i t ecnici, r adiopr ot ezionis t ici, nor mat ivi e di cont r ollo Mirti Lombardi I NQU I NAME NT O E L E T T R OMAGNE T I CO L’inquinamento elettromagnetico a cui è esposta la popolazione e prodotto dalla presenza di sorgenti esterne può essere suddiviso nel modo seguente: • inquinamento elettromagnetico a frequenze estremamente basse (ELF) Elettrodotti AAT, AT e MT , cabine elettriche di trasformazione primarie e secondarie • inquinamento elettromagnetico a radiofrequenze e microonde (RF & MW) emittenti Radio TV, Stazioni radio base per telefonia mobile, ponti radio GR ANDE Z Z E F I S I CH E CH E CAR AT T E R I Z Z ANO U N CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO E L F • Campo elettrico E (espresso in V/m) • Campo magnetico H (espresso in A/m) • Induzione magnetica B (espressa in µT) I L CAMP O E L E T T R I CO E L F P R ODOT T O DAGL I E L E T T R ODOT T I Campo Elettrico E: Il campo elettrico prodotto da una linea elettrica dipende essenzialmente dalla tensione (kV) con cui viene esercita la linea. La tensione di una linea elettrica è una grandezza che varia nel tempo in maniera poco significativa rispetto al valore nominale, di conseguenza anche il campo elettrico è soggetto a variazioni temporali poco significative. I L CAMP O MAGNE T I CO E L F P R ODOT T O DAGL I E L E T T R ODOT T I Campo Magnetico H: Il campo magnetico prodotto da una linea elettrica dipende essenzialmente dall’intensità della corrente elettrica (A) che circola nella linea stessa. L’intensità della corrente elettrica risulta una grandezza estremamente variabile, a seconda della richiesta e delle necessità degli utilizzatori, nell’arco della giornata, nei vari giorni della settimana e nei diversi periodi dell’anno, di conseguenza all’atto delle misure è necessario tener conto di tale notevole variabilità. MODAL I T A ’ DI MI S U R A DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R I CO E DI CAMP O MAGNE T I CO E L F • Per quanto riguarda la metodologia di misura delle sorgenti ELF si fa riferimento alla norma CEI 211-6 dal titolo “Guida per la misura e la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz-10kHz, con riferimento all’esposizione umana”. • L’ARPAM è dotata di strumentazione che permette di effettuare misure di campo elettrico e di campo magnetico sia di tipo istantaneo sia sul lungo periodo (giorni o settimane). ME T ODI P R E VI S I ONAL I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R I CO E DI CAMP O MAGNE T I CO E L F I metodi previsionali di calcolo dei livelli di campo elettrico e di campo magnetico ELF necessitano della conoscenza di vari parametri e precisamente: a) b) c) d) e) f) g) tipologia di linea; intensità della corrente elettrica (per il campo magnetico); tensione della linea elettrica (per il campo elettrico); disposizione geometrica dei conduttori della linea; caratteristiche dei conduttori; indicazioni sulle fasi; altezza e distanza dalla linea del punto preso in esame. ME T ODI P R E VI S I ONAL I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R I CO E DI CAMP O MAGNE T I CO E L F • Per il calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche esistono: 1) apposite guide tecniche che forniscono gli elementi fondamentali per il calcolo (Norma CEI 211-4); 2) appositi software di calcolo (es. programma “Campi” – IROE/CNR). Cas o par t icolar e E L E T T R ODOT T I I NT E R R AT I Cas o par t icolar e E L E T T R ODOT T I I NT E R R AT I Cas o par t icolar e E L E T T R ODOT T I I NT E R R AT I GR ANDE Z Z E F I S I CH E CH E CAR AT T E R I Z Z ANO U N CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO A R ADI OF R E QU E NZ A • • • Campo elettrico E (espresso in V/m) Campo magnetico H (espresso in A/m) Densità di potenza S (espressa in W/m2) In condizioni di “campo lontano” queste grandezze sono legate dalla seguente relazione: S = E2/η = Η2η CAR AT T E R I S T I CH E DE I P ONT I R ADI O U S AT I DAL L E R E T I T E L E F ONI CH E Questa tipologia di impianti non presenta assolutamente problemi dal punto di vista radioprotezionistico a causa delle seguenti caratteristiche: – – – – Bassissima potenza in antenna (< 1 W) Estrema collimazione del fascio d’irradiazione (< 1-2°) Elevato guadagno d’antenna (30-40 dB) Notevole attenuazione fuori dal fascio d’irradiazione (20-30 dB) ME T ODI P R E VI S I ONAL I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO R F I metodi previsionali di calcolo dei livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenza (RF) necessitano della conoscenza di vari parametri come per esempio: a) b) c) d) e) f) g) h) i) frequenza o banda di frequenza; potenza massima immessa in antenna; guadagno dell’antenna; diagrammi di irradiazione sul piano orizzontale e verticale; polarizzazione; tilt elettrico e/o meccanico; direzione di massima irradiazione; altezza da terra del centro elettrico dell’antenna; planimetria in scala 1:1000 o 1:2000, contenente l’indicazione del punto previsto per l’installazione dell’impianto e le altezze degli edifici compresi entro un raggio di 100-300 m. ME T ODI P R E VI S I ONAL I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO R F Per il calcolo dei livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenza generati da antenne per radiocomunicazioni esistono: 1) norma tecnica CEI 211-10 (per impianti SRB); 2) appositi software di calcolo (es. NFA2k – ALDENA). CAMP O E L E T T R I CO P R ODOT T O DAL L E S R B I valori di campo elettrico sono variabili in funzione del tipo di impianto (n° di canali o portanti radio e potenza in antenna), dell’altezza di installazione delle antenne, della posizione dei punti con permanenza di persone rispetto alle direzioni di massima irradiazione, della relativa distanza, nonché del relativo dislivello in altezza. CAMP O E L E T T R I CO P R ODOT T O DAL L E S R B la percentuale del fascio di irradiazione che può investire un edificio dipende da come l’edificio stesso è situato rispetto ai diagrammi di irradiazione dell’antenna trasmittente sul piano orizzontale e verticale. Infatti DI AGR AMMI OR I Z Z ONT AL E E VE R T I CAL E DI U NA T I P I CA ANT E NNA P E R S T AZ I ONI R ADI O B AS E P E R T E L E F ONI A MOB I L E E S E MP I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO R F 1) Calcolo del Volume di Rispetto Tale volume è costituito da una opportuna figura geometrica solida (generalmente un parallelepipedo o la composizione di 2 cilindri) che racchiude tutti i punti dello spazio nei quali il limite viene superato. E S E MP I DI CAL COL O DE I L I VE L L I DI CAMP O E L E T T R OMAGNE T I CO R F 2) Calcolo del valore puntuale del campo Consiste nell’individuare i punti più vicini alla sorgente in cui si ha permanenza della popolazione e nel determinare il valore puntuale del campo in tali punti, nell’ipotesi di assenza di ostacoli, mediante l’impiego della seguente formula: E (r, θ, φ) = 30P ⋅ G(θ , φ ) r AP P L I CAZ I ONI P R AT I CH E DE I ME T ODI P R E VI S I ONAL I DI CAL COL O Le stime previsionali di calcolo rappresentano l’unico metodo utilizzabile per valutare “a priori”, prima della realizzazione di un impianto di teleradiocomunicazione, i livelli di inquinamento elettromagnetico che potrebbero essere prodotti dal suo funzionamento. Da un punto di vista pratico operativo questo approccio diventa molto importante per l’effettuazione di valutazioni previsionali nella formulazione di pareri tecnici radioprotezionistici da fornire agli organi istituzionali per il rilascio dell’autorizzazione all’installazione di impianti di teleradiocomunicazione, come per esempio le stazioni radio base per telefonia mobile. A tal fine risulta necessario che il gestore dell’impianto fornisca tutti i dati relativi alle caratteristiche tecniche e alle modalità di funzionamento dell’impianto stesso, alla posizione prevista come punto di installazione rispetto agli edifici circostanti o ad altri luoghi caratterizzati da tempi di permanenza prolungati, la planimetria della zona, le misure del fondo elettromagnetico preesistente. S T R U ME NT AZ I ONE DI MI S U R A • Per quanto riguarda le misure dei livelli di inquinamento elettromagnetico a radiofrequenza si fa riferimento a quanto previsto nella norma CEI 211-7 dal titolo “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10kHz-300GHz, con riferimento all’esposizione umana”. • Tali verifiche possono essere effettuate dall’ARPAM mediante l’impiego di due diversi tipi di strumentazione: • strumentazione a «banda larga» (strumentazione di 1° livello) Consiste in un misuratore collegato ad una sonda generalmente di tipo isotropo. La sonda per campo elettrico più comune è costituita da 3 dipoli mutuamente ortogonali e fornisce il valore totale di campo elettrico in un determinato intervallo di frequenza. La sonda per campo magnetico più comune è costituita da 3 spire mutuamente ortogonali e fornisce il valore totale di campo magnetico in un determinato intervallo di frequenza. S T R U ME NT AZ I ONE DI MI S U R A • strumentazione a «banda stretta» (strumentazione di 2° livello) Consiste in un analizzatore spettrale in frequenza collegato ad apposite antenne diverse a seconda degli intervalli di frequenza in cui operano. [es: antenna biconica (20-200 MHz), antenna log-periodica (200-5000 MHz)] Questo tipo di strumentazione permette di valutare livelli di campo elettrico anche molti bassi e soprattutto permette di determinare il contributo fornito da ogni singola sorgente al campo elettrico totale. NOR MAT I VA NAZ I ONAL E • Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. (Legge 22 febbraio 2001 n. 36, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2001). • La legge è entrata in vigore il 22 marzo 2001. AP P R OCCI O “CAU T E L AT I VO” DE L L A NU OVA NOR MAT I VA I T AL I ANA • Limite di esposizione valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori, ai fini della tutela della salute da effetti acuti AP P R OCCI O “CAU T E L AT I VO” DE L L A NU OVA NOR MAT I VA I T AL I ANA • Valore di attenzione valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate per le finalità di cui all’art. 1, comma 1, lettere b) e c). Esso costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge AP P R OCCI O “CAU T E L AT I VO” DE L L A NU OVA NOR MAT I VA I T AL I ANA • Obiettivi di qualità 1. Criteri localizzativi, standard urbanistici, prescrizioni e incentivazioni per l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, indicati dalle leggi regionali… 2. Valori di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, definiti dallo Stato …, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi medesimi I DE CR E T I AT T U AT I VI Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge dovevano essere stabiliti, sia per la popolazione che per i lavoratori, i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità [art. 4, comma 1, lettera a) della legge n. 36/2001], le tecniche di misurazione e rilevamento dell’inquinamento elettromagnetico e i parametri per la previsione di fasce di rispetto per gli elettrodotti. I DE CR E T I AT T U AT I VI Per quanto riguarda l’ esposizione della popolazione, popolazione sono stati recentemente pubblicati i seguenti decreti applicativi: • D.P.C.M. 08/07/03 (G.U. n. 199 del 28/08/03) dal titolo “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz”; • D.P.C.M. 08/07/03 (G.U. n. 200 del 29/08/03) dal titolo “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50Hz) generati dagli elettrodotti”; I DE CR E T I AT T U AT I VI Il D.P.C.M. 08/07/03, 08/07/03 relativo alle sorgenti a radiofrequenza, radiofrequenza prevede per gli impianti di teleradiocomunicazione: limiti di esposizione - valori di attenzione - obiettivi di qualità. Le tecniche di misurazione e di rilevamento da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-7. • Limiti di esposizione (art. 3 comma 1 del D.P.C.M. 08/07/03) : Frequenza (MHz) E (V/m) H (A/m) S (W/m2) 0.1 - 3 60 0.2 - > 3 - 3000 20 0.05 1 > 3000 - 300000 40 0.1 4 I DE CR E T I AT T U AT I VI • I valori di attenzione si applicano all’interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere e loro pertinenze esterne che siano fruibili come ambienti abitativi, quali balconi terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari (art. 3 comma 2 del D.P.C.M. 08/07/03) Frequenza (MHz) 0.1 – 300000 E (V/m) 6 H (A/m) S (W/m2) 0.016 0.10 (3 MHz – 300 GHz) I DE CR E T I AT T U AT I VI • Gli obiettivi di qualità si applicano all’aperto nelle aree intensamente frequentate, dove per aree intensamente frequentate si intendono anche superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi (art. 4 commi 1 e 2 del D.P.C.M. 08/07/03) Frequenza (MHz) 0.1 – 300000 E (V/m) 6 H (A/m) S (W/m2) 0.016 0.10 (3 MHz – 300 GHz) I DE CR E T I AT T U AT I VI Il D.P.C.M. 08/07/03, 08/07/03 relativo alle sorgenti a frequenze estremamente basse, basse prevede per gli elettrodotti: limiti di esposizione - valori di attenzione - obiettivi di qualità. Grandezza E (V/m) B (µ µT) Limite di esposizione 5000 100 Valore di attenzione - 10 Obiettivo di qualità - 3 I DE CR E T I AT T U AT I VI • I valori di attenzione si applicano nelle aree gioco per l’infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere (art. 3 comma 2 del D.P.C.M. 08/07/03) • Gli obiettivi di qualità si applicano nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio (art. 4 comma 1 del D.P.C.M. 08/07/03) • Le tecniche di misurazione da adottare sono quelle indicate nella norma CEI 211-6 I DE CR E T I AT T U AT I VI • per la determinazione delle fasce di rispetto si dovrà fare riferimento all’obiettivo di qualità di 3 ì T ed alla portata in corrente in servizio normale dell’elettrodotto (norma CEI 11-60) che deve essere dichiarata dal gestore. I gestori provvederanno a comunicare i dati per il calcolo e l’ampiezza delle fasce di rispetto ai fini delle verifiche delle autorità competenti (art. 6, comma 1); • l’APAT, sentite le ARPA, definirà la relativa metodologia di calcolo con l’approvazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio (art. 6, comma 2). R E GI ME T R ANS I T OR I O • Fino alla data di entrata in vigore dei due D.P.C.M. precedenti, si applicavano: – D.P.C.M. 23/04/92 e successive modificazioni nonché il D.P.C.M. 28/09/95 – Decreto Ministro dell’Ambiente 10/09/1998, n. 381 D.P .C.M. 2 3 /0 4 /9 2 D.P.C.M. 23/4/1992 «Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli ambienti abitativi e nell’ ambiente esterno» • Limiti di esposizione per la popolazione per esposizioni prolungate (art. 4) Campo elettrico E 5000 V/m Induzione Magnetica B 100 µT • Distanze di rispetto dei fabbricati dagli elettrodotti (art. 5) linee a 132 kV ≥ 10 metri linee a 220 kV ≥ 18 metri linee a 380 kV ≥ 28 metri D.M. AMB I E NT E n. 3 8 1 /9 8 Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 381 del 10/09/1998 «Regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana» (pubblicato sulla G. U. della Repubblica Italiana n. 257 del 03/11/1998) Limiti di esposizione per la popolazione (art. 3) Frequenza (MHz) E (V/m) H (A/m) S (W/m2) 0.1 – 3 60 0.2 - > 3 – 3000 20 0.05 1 3000 - 300000 40 0.1 4 D.M. AMB I E NT E n. 3 8 1 /9 8 Valori di cautela (art.4) (valori da applicare in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore) Frequenza (MHz) 0.1 – 300000 E (V/m) 6 H (A/m) S (W/m2) 0.016 0.1 (3 MHz – 300 GHz) L .R . 1 3 novembr e 2 0 0 1 n. 2 5 (B U R n. 1 3 4 del 2 2 /1 1 /0 1 ) Disciplina regionale in materia di impianti fissi di radiocomunicazione al fine della tutela ambientale e sanitaria della popolazione Legge emanata in attuazione dei principi della Legge quadro n. 36/2001 (art. 8) e del D.M. 381/98 (artt. 4 e 5) Ambito di applicazione (art. 2) Si applica a tutti gli impianti di teleradiocomunicazione operanti nell’intervallo di frequenza 100 kHz-300 GHz L .R . 1 3 novembr e 2 0 0 1 n. 2 5 as pet t i f ondament ali Concessione edilizia (art. 3) • Concessione edilizia necessaria per l’installazione di nuovi impianti o per la modifica di impianti preesistenti sia per emittenti radiofoniche e televisive sia per stazioni radio base per telefonia mobile • Obiettivo di qualità di 3 V/m per la realizzazione e la modifica di impianti fino all’adozione dei decreti previsti dalla legge n. 36/2001 • Necessità di parere sia dell’ARPAM che della ASL per il rilascio della concessione edilizia L .R . 1 3 novembr e 2 0 0 1 n. 2 5 as pet t i f ondament ali Funzioni dell’ARPAM (art. 10) L’ARPAM svolge le attività di supporto tecnico ai Comuni connesse all’esercizio delle funzioni amministrative previste dalla L.R. 25/01 ed in particolare: • Esprime pareri • Effettua misure L .R . 1 3 novembr e 2 0 0 1 n. 2 5 as pet t i f ondament ali Controllo e vigilanza degli impianti (art. 16) I Comuni esercitano le funzioni di controllo e di vigilanza sanitaria ed ambientale per l’attuazione della L.R. 25/01 con il supporto tecnico dell’ARPAM L .R . 1 3 novembr e 2 0 0 1 n. 2 5 as pet t i f ondament ali Allegato A Documentazione da allegare alla richiesta di concessione per l’installazione o la modifica degli impianti di emittenza radiotelevisiva Allegato B Documentazione da allegare alla richiesta di concessione per l’installazione o la modifica degli impianti per la telefonia mobile D.G.R . n. 4 1 0 del 2 5 /0 3 /0 3 Emanata in attuazione degli artt. 4 e 7 della L.R. 25/2001 Art. 4: 4 Contenuti della comunicazione per gli impianti provvisori di telefonia mobile Art. 7: 7 Definizione delle distanze minime degli impianti per la telefonia mobile e per l’emittenza radiofonica e televisiva S E NT E NZ A n. 3 0 7 Cor t e Cos t it uzionale • La sentenza n. 307/2003 del 07/10/03, pubblicata sulla G.U. n. 41 del 15/10/03, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dei seguenti articoli della L.R. 25/01: - Art. 3, comma 6 (obiettivo di qualità 3 V/m) - Art. 7, comma 3 (definizione distanze minime) DE CR E T O L E GI S L AT I VO 4 s et t embr e 2 0 0 2 n. 1 9 8 (Decr et o “ Gas par r i ”) Disposizioni volte ad accelerare la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni strategiche per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, a norma dell’ art. 1, comma 2, della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 215 del 13/09/2002) S E NT E NZ A n. 3 0 3 Cor t e Cos t it uzionale • La sentenza n. 303/2003 del 01/10/03, pubblicata sulla G.U. n. 40 del 08/10/03, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del Decreto Legislativo 4 settembre 2002 n. 198 (Decreto “ Gasparri”) DE CR E T O L E GI S L AT I VO 1 agos t o 2 0 0 3 n. 2 5 9 “Codice delle comunicazioni elet t r oniche” (G.U . n. 2 1 4 del 1 5 /0 9 /2 0 0 3 ) • L'installazione di nuovi impianti e la modifica delle caratteristiche di emissione degli impianti già esistenti viene autorizzata dagli enti locali, previo accertamento, da parte delle ARPA della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale in relazione al disposto della legge 22 febbraio 2001, n. 36, e relativi provvedimenti di attuazione. • Nel caso specifico di potenza immessa in antenna uguale o inferiore a 20 Watt è sufficiente la Denuncia di Inizio Attività. • Copia dell'istanza ovvero della denuncia viene inoltrata contestualmente all'ARPA, che si pronuncia entro trenta giorni dalla comunicazione. DE CR E T O L E GI S L AT I VO 1 agos t o 2 0 0 3 n. 2 5 9 “Codice delle comunicazioni elet t r oniche” Allegato n. 13 – modello A Documentazione da allegare alla richiesta di autorizzazione edilizia per l’installazione o la modifica degli impianti di teleradiocomunicazione (con potenza in antenna superiore a 20 W) Allegato n. 13 – modello B Documentazione da allegare alla denuncia di inizio attività per l’installazione o la modifica di impianti di teleradiocomunicazione (con potenza in antenna inferiore o uguale a 20 W) AT T I VI T A’ DI CONT R OL L O E F F E T T U AT A DAL L ’AR P AM NE L L A R E GI ONE MAR CH E anno 2 0 0 3 Tipologia attività Impianti Radio-TV Stazioni Radio Base per Telefonia Mobile Pareri preventivi e istruttorie tecniche 6 252 9 Interventi di controllo tramite valutazioni modellistiche 234 132 1 Interventi di controllo sperimentali 73 174 88 N° complessivo punti di misura 507 1124 846 N° complessivo di misure 865* 1558* 905 Elettrodotti e Cabine * Sono incluse sia le misure a “banda larga” che le misure a “ba nda stretta”. S I T I CR I T I CI CON S U P E R AME NT I Sito Tipo Stato risanamento superamento Ancona: Località Massignano (Radio-TV) 6 e 20 V/m Programmato Ancona: Forte Montagnolo (Radio-TV) 6 e 20 V/m Programmato Ancona: via Panoramica (Radio-TV + 1 SRB) 6 V/m Programmato Senigallia (AN): Scapezzano (Radio) 6 V/m Concluso nel 2003 (delocalizzazione) 6 e 20 V/m Programmato Cingoli (MC): Trentavisi (Radio-TV) 6 V/m Programmato Grottammare (AP): Punta Bore Tesino (Radio-TV + 1 SRB) 20 V/m Concluso Grottammare (AP): Località Castello (Radio) 6 V/m In corso Pesaro: Colle Giammarchi (Radio-TV) 6 V/m In corso Pesaro: via Paoli (Radio-TV) 20 V/m Concluso Colbordolo (PU): Monte di Colbordolo (Radio-TV) 6 V/m In corso Tolentino (MC): Colle del Redentore (Radio-TV) Cent r aline di monit or aggio dell’inquinament o elet t r omagnet ico dell’AR P AM • Al fine di tenere sotto controllo nel tempo alcune situazioni particolarmente critiche, l’ARPAM si è dotata di alcune centraline di monitoraggio “in continuo” dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. • Siti sottoposti a monitoraggio: - Ancona: via Panoramica - Senigallia: Scapezzano (fino alla delocalizzazione degli impianti) - Senigallia: San Silvestro - Senigallia: via delle Cone (di prossima attivazione) - Grottammare: Punta Bore Tesino P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM R et e di monit or aggio dell’inquinament o elet t r omagnet ico r ealizz at a dalla P r ovincia di Ancona • Gestione della rete di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico realizzata dalla Provincia di Ancona mediante l’impiego di centraline “in continuo” • 24 centraline di misura 22 per campo elettrico RF 2 per campo magnetico ELF • 3 Comuni interessati Ancona, Loreto, Senigallia P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM R et e di monit or aggio dell’inquinament o elet t r omagnet ico r ealizz at a dalla P r ovincia di Ancona Gli scopi di questo progetto sono: 1) tenere sotto controllo nel tempo alcuni “siti critici”; 2) fornire informazioni ai cittadini sui livelli di inquinamento elettromagnetico a cui sono esposti; 3) conoscere i livelli di fondo presenti in tre città caratterizzate da diverse realtà urbanistiche; 4) valutare gli incrementi dovuti alla realizzazione della nuova rete di telefonia mobile UMTS. P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM R et e di monit or aggio dell’inquinament o elet t r omagnet ico r ealizz at a dalla P r ovincia di Ancona L’attività dell’Agenzia consiste nel fornire alla Provincia il supporto tecnico necessario e si esplica nei seguenti modi: • individuazione dei siti di misura; • loro caratterizzazione dal punto di vista radioprotezionistico; • valutazione e validazione dei dati acquisiti dalle centraline. P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM R et e di monit or aggio dell’inquinament o elet t r omagnet ico r ealizz at a dalla P r ovincia di Ancona S it uazione pr imaver a 2 0 0 4 Valori forniti dalla rete di monitoraggio: • Comune di Ancona (11 centraline RF): valori di E compresi tra <0.5 e 4.8 V/m • Comune di Ancona (1 centralina ELF): valori di B compresi tra 0.08 e 0.83 µT • Comune di Senigallia (6 centraline RF): valori di E compresi tra <0.5 e 3.6 V/m • Comune di Loreto (5 centraline RF): valori di E compresi tra <0.5 e 1.2 V/m • Comune di Loreto (1 centralina ELF): valori di B compresi tra 0.06 e 0.13 µT P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM Convenzione con la F ondaz ione U go B or doni • Convenzione con la Fondazione Ugo Bordoni per una sperimentazione sui sistemi di monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici al fine di valutare i vari aspetti legati alla realizzazione della futura rete nazionale di monitoraggio ambientale dei livelli di campo elettromagnetico P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM Convenzione con la F ondaz ione U go B or doni Nell’ambito di una prima fase sperimentale l’ARPAM ha recentemente effettuato un monitoraggio dei livelli di inquinamento elettromagnetico a RF presenti presso i vari Istituti Scolastici situati sul territorio del Comune di Ancona. Tale scelta deriva da due motivazioni: 1. gli edifici scolastici sono distribuiti in maniera abbastanza omogenea su tutto il territorio comunale; 2. i bambini ed i ragazzi sono considerati fra le categorie più “sensibili” per quanto riguarda l’esposizione ai campi elettromagnetici. In totale sono stati monitorati 59 Istituti Scolastici. P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM Convenzione con la F ondaz ione U go B or doni RISULTATI MONITORAGGIO – SCUOLE ANCONA: • 34 scuole hanno presentato livelli di campo elettrico dell’ordine di grandezza di 0,5 V/m • 20 scuole hanno presentato livelli al massimo dell’ordine di 1 V/m • 4 scuole hanno presentato livelli al massimo dell’ordine di 2 V/m • Solo 1 edificio scolastico ha presentato livelli superiori a 2 V/m P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM Convenzione con la F ondaz ione U go B or doni P R OGE T T I P AR T I COL AR I DE L L ’AR P AM Convenzione con la F ondaz ione U go B or doni LIVELLI DI CAMPO ELETTRICO MEDIATI SUI 6 MINUTI Scuola Elementare Antognini Via Bramante 14/04/03 6 campo elettrico (V/m) 5 4 3 2 1 0 14/4/03 0.05 14/4/03 2.29 14/4/03 4.53 14/4/03 7.17 14/4/03 9.41 14/4/03 12.05 14/4/03 14.29 14/4/03 16.53 14/4/03 19.17 14/4/03 21.41 data e ora CAT AS T O R E GI ONAL E I MP I ANT I CE M • E’ in fase di progettazione il catasto regionale degli impianti CEM (campi elettromagnetici) che verrà istituito presso l’ARPAM, in coordinamento con il catasto nazionale (Legge Quadro 36/01 e L.R. 25/01). • Tale catasto dovrà contenere la mappa degli impianti presenti nel territorio regionale, l’archivio informatizzato dei dati tecnici e anagrafici degli impianti e le relative cartografie. • Servirà come base per studiare e analizzare le caratteristiche di distribuzione del campo elettromagnetico prodotto da ogni sorgente e valutare il relativo impatto su una determinata zona. CAT AS T O R E GI ONAL E I MP I ANT I CE M • In una prima fase verrà realizzato il catasto degli impianti di teleradiocomunicazione sulla base della documentazione già in possesso dei 4 Dipartimenti Provinciali dell’ARPAM e della documentazione presentata dai detentori degli impianti ai sensi dell’art. 12 (emittenti radiotelevisive) e dell’art. 14 (stazioni radio base per telefonia mobile) della L.R. 25/01.