La moda tra i giovani

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IL GIORNALE DEL
“Fermi”
di Giarre
Catania, 16 febbraio 2011
IL CASO
La disoccupazione in Italia
Ecco cosa ne pensano gli studenti delle classi quinte e gli ex alunni del nostro istituto
Al giorno d’oggi i giovani sono molto
sfiduciati, soprattutto in Sicilia, perché non vedono prospettive di lavoro.
La crescente disoccupazione ha distrutto le speranze di noi studenti,
desiderosi di poter trovare un’occupazione che corrisponda alle nostre
attitudini e alla nostra preparazione.
Da un’intervista alle classi quinte e
a ragazzi già inseriti nel mondo del lavoro o iscritti alle facoltà universitarie
si rileva che pochissimi giovani hanno
applicato le proprie conoscenze scolastiche alle esperienza lavorative, anche se le hanno utilizzate per conto
proprio (aggiustare il proprio computer o quello dell’amico/a, istallare
una rete ad un cliente).
Circa il 55% degli studenti vorrebbe
iscriversi all’Università perché pensa
di non poter trovare un lavoro sicuro
con il solo diploma. Il restante 45% afferma, invece, di volersi inserire nel
mondo del lavoro per guadagnare
presto.
Nel complesso però il 98% è soddi-
ALUNNI INTERVISTATI
sfatto dell’indirizzo scolastico scelto.
Tra gli ex studenti dell’istituto iscritti
all’Università, il 50% non è ancora inserito nel mondo del lavoro poiché
ha preferito continuare gli studi, il restante 50% sostiene di aver ricevuto
ZOOM
La moda tra i giovani
Vestirsi è espressione della personalità?
Oggi il modo di vestire è diventato
uno dei fattori più importanti del
mondo dei giovani: tante sono le mode e altrettanti sono i modi di esprimersi. Questo “seguire la moda” ha
portato a conseguenze negative:
“l’apparire” piuttosto che “l’essere”
sembra acquisire sempre più una
maggiore rilevanza e, così come sin
dall’antichità l’uomo utilizzava il proprio corpo per esprimere l’appartenenza ad un gruppo, allo stesso modo oggi migliaia di giovani sono disposti a cambiare radicalmente il loro modo di vestire e il proprio comportamento.
La moda ha portato alla formazione di varie tendenze tra i giovani:
dark, rap, emo e metal, queste alcune
delle più famose. Secondo vari sondaggi queste tendenze rappresenta-
LA MODA TRA I GIOVANI
no solo la minoranza, lasciando il primato a quella categoria di persone
che semplicemente si definisce essere nella norma e, in aggiunta, in possesso di uno stile personale.
“E’ anche bello vestirsi come si
vuole...”, "Io non mi faccio influenza
da nessuna moda”, “Il modo di vestire dice chi sei”: queste alcune delle
risposte date da ragazzi e ragazze riguardanti tale argomento. Per alcuni
il vestirsi sarebbe solo una semplice
“tortura e perdita di tempo”, il cui
unico vantaggio è quello di non dover
andare in giro nudi (solo casi estremi), mentre secondo altri, a volte i
giovani si lasciano influenzare dalle
mode attuali e dalle opinioni della
gente.
In altri casi ancora la moda sembra
procedere nel verso opposto, nel senso che i giovani, piuttosto che vestirsi, preferiscono privarsi il più possibile delle loro vesti. Il corpo quindi
diventa non solo il principale mezzo
di espressione, ma anche il nuovo
vestito, permettendo così di mettere
in chiara luce segni particolari come
tatuaggi e piercing. Cosa porta i giovani a ricorrere a pratiche così eccentriche?
Probabilmente questo accade perché le mode sono manie che sfiorano
il buon senso e fanno molta presa
sulle persone: in una situazione del
genere non è molto difficile lasciarsi
condizionare da fattori culturali o
estetici.
Gabriele Lollino
dalla sua scuola l’insegnamento più
importante: come affrontare la vita.
Quasi tutti gli ex studenti hanno
già avuto esperienze lavorative dove
hanno applicato il proprio sapere lavorando part-time anche come pro-
fessore o sviluppatore web. Tuttavia
tutti gli studenti universitari vorrebbero conseguire la laurea specialistica poiché al giorno d’oggi il mercato
del lavoro è molto competitivo e richiede personale sempre più preparato e specializzato. Il 15% degli studenti non ha colleghi già inseriti nel
mondo del lavoro mentre il 65% lavora in un settore diverso oppure lavora
in nero.
Sarebbe proprio un sogno poter
trovare lavoro nel proprio Paese ma
molti degli ex alunni affermano che
l’Italia risulta essere indietro nel settore della ricerca e della tecnologia,
per cui scarseggiano le richieste in
questi settori.
Noi studenti ci auguriamo che possa avvenire una svolta significativa nel
mondo del lavoro perché tutti, dopo
aver lavorato tanto tra i banchi, vorremmo essere gratificati e impegnati
per contribuire non solo al nostro benessere ma anche a quello del Paese.
Nunzia Ziino
I cellulari sono nocivi?
George Carlo, dopo tre anni di ricerche a capo del Health Risk Management Group, ha reso noti i risultati dello studio costato più di
27 milioni di dollari: i cellulari posso provocare tumori al cervello,
danneggiare le funzioni di rigenerazione del sangue e arrecare danni ai
bambini e alle donne incinte. Normalmente non consideriamo il fatto
che potrebbero esserci gravi conseguenze, infatti è stato provato che,
se usiamo i cellulari per circa trenta
minuti al giorno in modo consecutivo, si rischia di contrarre il cancro
dopo solo dieci anni.
Secondo uno studio svedese,
usarlo per almeno dieci anni aumenta di 2,4 volte la possibilità di
sviluppare neuroni acustici e di contrarre malattie come il cancro cerebrale.
Sotto questa prospettiva si sta
cercando di inventare nuovi telefonini con una riduzione di queste onde per limitare rischi per la salute.
Mauro Lanza
Universo o multiverso?
Il cosmo potrebbe essere molto più
vasto di quello che pensiamo. Secondo alcune teorie moderne, oltre al
nostro mondo, potrebbero esistere
dimensioni aggiuntive che conterrebbero altri pianeti.
E' la "teoria delle stringhe": una
corda che, vibrando, produce diverse
armoniche dando vita ad elettroni,
fotoni e a tutto quanto esiste nell'universo, anzi, nel multiverso conciliando le due più grandi teorie della
fisica, la teoria della relatività e quella della meccanica quantistica.E' stata anche definita la "teoria del tutto"
in quanto assimila in sé la spiegazione di molti problemi fisici.
Molti studiosi hanno dato vita a
cinque diverse versioni, fino a quando l'americano Ed Witten ha dimo-
strato che esse, più quella quantistica,
sono espressioni di una nuova teoria:
definita M-6 (avrebbe undici dimensioni, dieci spaziali e una temporale e
in essa vibrerebbero corde unidimensionali e a più dimensioni).
Si tratta di una strada lunga da percorrere perché le teorie non sono state ancora empiricamente verificate
ed è difficile trovare un solido appiglio.
Sembrerebbe dunque probabile l'esistenza di un multiverso: un insieme
crescente di infiniti universi paralleli a quello in cui viviamo che non interagiscono in alcun modo fra loro.
Nell'universo accanto ci sarebbe
una nostra copia identica che guiderebbe la nostra esistenza.
Giuseppe Catanzaro
La diversità
non è certo
un handicap
Lhc: ricreato
brodo
primordiale
Il 21 novembre scorso presso il
centro sociale “Karol Wojtyla” di
Mascali ho ricevuto un riconoscimento per attività sportive
dalla commissione del premio
internazionale “Maestro Benemerito Nino Mannino” per la sezione “Sport e Speranza”.
Quando nei giornali si scrive
di sport quasi sempre si parla di
grandi campioni che con le loro
doti straordinarie appassionano
il pubblico degli stadi, ma qualche volta può capitare che si parli anche di un ragazzo poco conosciuto come me, di 15 anni,
che frequento l’Itis “Fermi” di
Giarre, completamente cieco dall’età
di
quattro an- Il premio
ni per una
«Maestro
malattia rara: retino- Benemerito
blastoma
Nino
bilaterale.
Sono sta- Mannino»
to inserito
a Pietro
nel
Palmarès del Finistrella
premio per
essere di esempio a tutti, soprattutto per far capire che la diversità non è un handicap, e per aver
partecipato con impegno alla vita sportiva nella palestra “Scuola
Judo Samurai” di Riposto.
Il Liu-bo deriva dall’arte del bastone siciliano, tecnica di difesa e
di offesa tramandata da padre in
figlio per via orale. Io ho inoltre
partecipato ad una ricerca universitaria che ha dimostrato come lo sport del Liu-bo contribuisca alla formazione del carattere
e alla crescita personale.
Finalmente un articolo di giornale che non tratta del disagio
dei diversamente abili ma di un
ragazzo che, con forza di volontà
ed entusiasmo, lotta per superare il gap che lo distanzia dagli altri.
Al Cern di Ginevra, dopo anni
di ricerca, l’Lhc (acceleratore
di particelle più grande del
mondo) è riuscito a ricreare
per pochi istanti la materia
del “brodo primordiale”.
Il merito di questa scoperta
va dato anche all’Italia, uno
degli Stati fondatori e finanziatori del Cern.
Un altro successo è stato
quello di creare e imprigionare l’antimateria, nella quale le
particelle hanno la stessa
massa ma carica elettrica opposta.
Questi ultimi risultati sono
il coronamento di anni di brillanti scoperte scientifiche che
si sono susseguite fin dal
1954, anno di nascita del Cern,
tra le quali la dimostrazione
dell’esistenza di soli 3 neutrini e la scoperta della corrente
neutra.
Al Cern inoltre vi è stata una
scoperta alla portata di chiunque abbia usato internet, cioè
il World Wide Web (www),
che all’inizio era utilizzato solo dalla comunità scientifica,
ma in seguito si decise di renderlo pubblico.
Gli studi del Cern hanno applicazioni reali come quella
degli acceleratori di particelle
per curare vari tumori.
Flavio Russo
Pietro Finistrella
I.T.I.S. “FERMI” – GIARRE (CT)
PAGINA REALIZZATA DA:
Dirigente scolastico:
Mario Gregorio
Docenti:
Biagia Maria Finocchiaro
Nunziatina Giusa
Carmela Raciti
Alunni:
Giuseppe Catanzaro, Pietro Finistrella
Maurizio Lanza, Gabriele Lollino
Flavio Russo, Nunzia Ziino
EDICOLA AMICA
“Barbagallo”
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