170 MONDO PET Senza permesso di soggiorno VIMAX MAGAZINE MAGGIO 2013 Quando anche un piccolo, tenero e apparentemente innocuo animaletto può creare grossi problemi (prima parte) di Cristiano Papeschi e Linda Sartini Negli ultimi tempi si sente molto parlare di biodiversita`, ma che cosa si intende esattamente con questo termine cosi` altisonante? Prendendo un qualunque dizionario della lingua italiana si puo` leggere una definizione del tipo equilibrio biologico che permette la coesistenza di diverse specie, sia animali che vegetali, allinterno di un determinato ecosistema, come dire che ogni ambiente, naturale o artificiale che sia, viene colonizzato da un insieme di esseri viventi che si sono adattati nel tempo alle sue condizioni fino a raggiungere una situazione di equilibrio nella convivenza tra consimili, competitori per una stessa nicchia ecologica e tra predatori e prede. Questo tipo di equilibrio non si crea in pochi minuti: spesso richiede tempi molto lunghi, secoli o addirittura ere geologiche. WEST NILE. Il virus della West Nile viene trasmesso dalla punBIODIVERSITA` E DISPERSIONE BIOLOGICA. Nellambito del concetto di biodiversita` tura di zanzare infette e può bisogna includere anche la cosiddetta dispersione biologica, che e` un fenomeno per il colpire sia l’uomo, sia altri quale una data specie biologica colonizza, o invade, ambienti diversi dal proprio di orimammiferi domestici come cavalli, cani, gatti, conigli e gine. molti altri. I sintomi nell’essere Quando un organismo vivente raggiunge un altro habitat possono verificarsi 3eventi: umano sono febbre, nausea, - non riesce a trovare condizioni favorevoli alla propria sopravvivenza e riproduzione e, mal di testa, vomito e ingrossaquindi, non attecchisce; mento dei linfonodi, nonché - riesce a inserirsi garbatamente in un ecosistema e, quindi, la sua presenza ed espansione sfoghi cutanei. rimangono comunque entro limiti accettabili; - trova condizioni molto favorevoli e si moltiplica a dismisura competendo con specie gia` presenti sul territorio e determinando danni ecologici non indifferenti. Comunque sia, lintroduzione di un nuovo elemento in un ecosistema bilanciato provoca inevitabilmente unincrinatura nellequilibrio e la ricerca di una nuova stabilita`. LESPANSIONE NATURALE. Ora si pone la domanda: perche´ una pianta, o un animale, che possiede un proprio habitat dovrebbe occupare altri spazi? Esistono fondamentalmente due diverse possibilita`: una naturale, o fisiologica, e una artificiale. Il primo caso si verifica quando il proprio ambiente inizia a diventare stretto, per cui diminuiscono le risorse alimentari, si verifica sovrappopolamento, diventa difficoltoso riprodursi, viene ridotto lhabitat stesso, come nel caso di desertificazione, eccessiva urbanizzazione o aumento delle terre coltivate o, ancora, per aumento dei predatori o per fenomeni di erratismo dovuto a modifiche nelle rotte migratorie. Un caso di espansione naturale e` quello, per esempio, della tortora dal collare FAGIANO Streptopelia decaocto, originaria dellAsia meridionale e attualmente diffusa in tutta lEuropa, Africa settentrionale e America del nord, che oggi e` presente in Italia piu` o meno in tutte le zone, urbane o agresti, in cui si trovino alberi. Ma i fenomeni di colonizzazione alloctona, cioe` di quelle specie provenienti da altri ambienti, termine che si contrappone ad autoctono, che significa nativo, piu` evidenti e devastanti sono quelli provocati dalluomo in maniera casuale o anche volontaria. ERRORE O CONVENIENZA. E qui sorge unaltra domanda: perche´ luomo dovrebbe introdurre volontariamente specie nuove in un determinato ambiente? La risposta e` semplice e si articola in due grandi filoni che sono la convenienza economica e lerrore.