Quando anche un piccolo, tenero e apparentemente innocuo

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MONDO PET
Senza permesso
di soggiorno
VIMAX MAGAZINE MAGGIO 2013
Quando anche un piccolo,
tenero e apparentemente
innocuo animaletto
può creare grossi problemi
(prima parte)
di Cristiano Papeschi e Linda Sartini
Negli ultimi tempi si sente molto parlare di biodiversita`, ma che cosa si intende esattamente con questo termine cosi` altisonante?
Prendendo un qualunque dizionario della lingua italiana si puo` leggere una definizione del tipo equilibrio biologico che permette la coesistenza di diverse specie, sia animali che vegetali, allinterno di un determinato ecosistema, come dire che ogni
ambiente, naturale o artificiale che sia, viene colonizzato da un insieme di esseri viventi che si sono adattati nel tempo alle sue
condizioni fino a raggiungere una situazione di equilibrio nella convivenza tra consimili, competitori per una stessa nicchia ecologica e tra predatori e prede.
Questo tipo di equilibrio non si crea in pochi minuti: spesso richiede tempi molto lunghi,
secoli o addirittura ere geologiche.
WEST NILE. Il virus della West
Nile viene trasmesso dalla punBIODIVERSITA` E DISPERSIONE BIOLOGICA. Nellambito del concetto di biodiversita`
tura di zanzare infette e può
bisogna includere anche la cosiddetta dispersione biologica, che e` un fenomeno per il
colpire sia l’uomo, sia altri
quale una data specie biologica colonizza, o invade, ambienti diversi dal proprio di orimammiferi domestici come
cavalli, cani, gatti, conigli e
gine.
molti altri. I sintomi nell’essere
Quando un organismo vivente raggiunge un altro habitat possono verificarsi 3eventi:
umano sono febbre, nausea,
- non riesce a trovare condizioni favorevoli alla propria sopravvivenza e riproduzione e,
mal di testa, vomito e ingrossaquindi, non attecchisce;
mento dei linfonodi, nonché
- riesce a inserirsi garbatamente in un ecosistema e, quindi, la sua presenza ed espansione
sfoghi cutanei.
rimangono comunque entro limiti accettabili;
- trova condizioni molto favorevoli e si moltiplica a dismisura competendo con specie gia`
presenti sul territorio e determinando danni ecologici non indifferenti.
Comunque sia, lintroduzione di un nuovo elemento in un ecosistema bilanciato provoca inevitabilmente unincrinatura nellequilibrio e la ricerca di una nuova stabilita`.
LESPANSIONE NATURALE. Ora si pone la domanda: perche´ una pianta, o un animale, che possiede un proprio habitat dovrebbe occupare altri spazi? Esistono fondamentalmente due diverse possibilita`: una naturale, o fisiologica, e una artificiale.
Il primo caso si verifica quando il proprio ambiente inizia a diventare stretto, per cui diminuiscono le risorse alimentari, si verifica sovrappopolamento, diventa difficoltoso riprodursi, viene ridotto lhabitat stesso, come nel caso di desertificazione, eccessiva
urbanizzazione o aumento delle terre coltivate o, ancora, per aumento dei predatori o per fenomeni di erratismo dovuto a
modifiche nelle rotte migratorie.
Un caso di espansione naturale e` quello, per esempio, della tortora dal collare
FAGIANO
Streptopelia decaocto, originaria dellAsia meridionale e attualmente diffusa
in tutta lEuropa, Africa settentrionale
e America del nord, che oggi e` presente
in Italia piu` o meno in tutte le zone,
urbane o agresti, in cui si trovino alberi.
Ma i fenomeni di colonizzazione alloctona, cioe` di quelle specie provenienti
da altri ambienti, termine che si contrappone ad autoctono, che significa
nativo, piu` evidenti e devastanti sono
quelli provocati dalluomo in maniera
casuale o anche volontaria.
ERRORE O CONVENIENZA. E qui sorge
unaltra domanda: perche´ luomo
dovrebbe introdurre volontariamente
specie nuove in un determinato
ambiente? La risposta e` semplice e si
articola in due grandi filoni che sono la
convenienza economica e lerrore.